Terza vittoria nel 2024 di Carlos su Jannik ATP, Copertina

Alcaraz supera Sinner al tiebreak del terzo set, vince l’ATP 500 di Pechino. Finale carica di emozioni e grandi giocate

02/10/2024 14:41 256 commenti
Jannik Sinner (foto Getty Images)
Jannik Sinner (foto Getty Images)

Incredibile, e crudele. Non ci sono altri aggettivi per descrivere la finale dell’ATP 500 di Pechino, vinta da Carlos Alcaraz sul campione in carica Jannik Sinner per 6-7(6) 6-4 7-6(3) al termine di 3 ore e 21 minuti di spettacolo clamoroso per durezza nella lotta, gioco splendido ricco di colpi bellissimi e alternanza di situazioni. Pur applaudendo la classe di Alcaraz, c’è un pizzico di amarezza perché Sinner nel tiebreak decisivo era volato avanti 3-0 con due mini break, conquistati con grande classe. Carlos si è pure rotto una scarpa nel recupero di una smorzata perfetta. Purtroppo per Jannik, lo spagnolo in quel momento ha chiuso gli occhi e ha tirato tutto, e… tutto gli è rimasto in campo, andando a prendersi 7 punti di fila (6 vincenti, un errore di Sinner), meritandosi così il successo, terzo nel 2024 vs. l’azzurro in altrettante partite. C’è rammarico, inutile nasconderlo, perché Sinner era arrivato a un soffio dalla vittoria, in una partita nel quale era stato bravissimo a rimontare da 5-2 sotto nel primo e vincere il tiebreak, quindi recuperare anche nel terzo set, un break di svantaggio che potevano essere stati due. Duro, mai domo, bravissimo a mettere pressione e scappare avanti. Ormai si sentiva il profumo della grande W, quasi accarezzata e poi sfumata via.

Una partita così tirata, giocata ad altissimo livello da entrambi, spallata contro spallata, la vinci e la perdi per una manciata di punti. Decisivo ovviamente il tiebreak del terzo set, ma non solo. Il rammarico per Jannik sta tutto non nella rimonta violenta e bellissima subita dallo spagnolo nel tiebreak decisivo, dove è stato “too good” (si poteva servire meglio…), ma per quel “maledetto” ottavo game del secondo set, nel quale Alcaraz ha traballato e concesso due palle break. In quel game l’azzurro non è riuscito a concretizzare l’allungo che l’avrebbe portato a servire per il match. In quel preciso momento Sinner era superiore, per colpi, intensità e carica emotiva. Era riuscito a mettere enorme pressione sul rivale, forzandone gli errori, quindi era il “momentum” da capitalizzare al massimo per spaccare la partita. Non possiamo tuttavia chiedere a Sinner la perfezione, ancor più in una stagione incredibile per risultati, qualità di gioco e continuità. Perdere contro un Alcaraz così forte e determinato ci sta, anche se fa malissimo…

Una grande finale, segnata da molti errori portati dal coefficiente di rischio “folle” per velocità di palla e intensità, ma che ha regalato al pubblico tantissimi punti straordinari per spettacolo e alternanza di situazioni, tattiche e di punteggio, con allunghi e rimonte. Il gioco l’ha condotto soprattutto lo spagnolo, che ha scelto di tirare tutto e subito per non finire nello scambio di pressione di Jannik, dove mediamente è inferiore. Una tattica a volte estrema che gli è costata qualche fase negativa, ma qua il merito di Sinner è enorme. Infatti sfido a trovare un avversario che sotto il “bombardamento” dell’iberico avrebbe incassato, retto e rilanciato, ribaltando più di una volta l’inerzia a proprio favore. Solo la durezza e rifiuto della sconfitta che anima Sinner ha portato il nostro n.1 a riprendersi più volte da situazioni quasi disperate. Alcaraz è tennista di qualità superiore: si spegne con errori provocati da eccessi d’impeto, e poi si accende bruciando un fuoco abbagliante, stordente. Carlos ha trionfato proprio grazie a due fiammate clamorose, una nell’ottavo game del secondo set, l’altra nel tiebreak decisivo. Un big-point sul 4-3 del secondo parziale (attacco col back di diritto e poi chiusura di volo con un riflesso e controllo assurdo) l’ha portato a vincere il secondo set; quindi un’altra, ancor più impressionante nel “decider”, dove sotto 0-3 è andato a prendersi il quarto e quinto punto con due attacchi all’arma bianca, tanto spericolati quanto belli, due vincenti assoluti che hanno liberato il suo braccio, diventato irresistibile e vincente. Lì, altra pecca di Sinner: enorme Carlos, ma era necessario trovare aiuto dal servizio, come in altre fasi della partita è accaduto. Invece la prima palla non gli ha portato punti, e Alcaraz è andato a prenderseli.

Sinner complessivamente ha servito così così, troppi alti e bassi (pessimo il primo set, dove a metà parziale era sul 36% di prime in campo!?!), e questo è stato certamente un punto a favore dell’iberico, che ha avuto il tempo di entrare con la risposta e dominare. La risposta di Sinner invece ha funzionato piuttosto bene, dando il “la” alla rimonta nel primo e nel terzo set. Alla fine la partita, oltre che su quelle fasi decisive, è andata nella direzione di chi ha comandato il tempo di gioco: spesso l’ha fatto Carlos, prendendosi di prepotenza molti punti in attacco, con colpi vincenti strabilianti; in altre fasi Sinner è stato splendido per come ha riconquistato campo dalla risposta, si è spostato sul diritto a spingere fortissimo sulla diagonale di destra per poi affondare sul rovescio del rivale.

Tanti sono stati i temi tattici della lunga sfida, già approfonditi nella cronaca (la trovate sotto). Una partita davvero interessante, intensa e ricca di emozioni. È andata male, purtroppo. Applausi ad entrambi, grandissimo spettacolo. Nel tennis non c’è il pareggio, altrimenti oggi sarebbe finita così. Ma it’s tennis, baby… Andrà meglio la prossima volta. Intanto, è stato il Tennis a vincere, altro episodio di un rivalità che già è nei libri di storia come una delle migliori di sempre.

Marco Mazzoni

 

 

La cronaca

La finale del China Open inizia con Alcaraz alla battuta. Super risposta di Sinner e gran pallata col rovescio. Sul 15 pari Jannik vince ancora il duello sulla diagonale sinistra, 15-30. Si riscatta lo spagnolo spingendo forte col diritto. Solo 4 punti, ma è già ben chiaro con i due abbiano deciso di approcciare il match. 1-0 Alcaraz, molto incisivo col diritto. Impressionante il cambio di velocità di Carlos col rovescio nel suo primo punto in risposta, spezza la difesa di Jannik. Altro punto spaziale di Alcaraz, velocità massima e anticipo, rovescio cross e passo avanti per chiudere col diritto. Perfetto. 0-30. E la prima palla di Sinner non va… Attacca la rete Sinner, ma l’approccio centrale è corto, comodissimo il passante di diritto di Alcaraz. 0-40, tre palle break. Salva la prima Jannik con un passante basso che Carlos di volo non gestisce, ma era ancora lo spagnolo in controllo del tempo. Finalmente Sinner trova grande profondità col diritto, e Alcaraz sbaglia il primo colpo del suo incontro, 30-40. Gran prima esterna, Sinner cancella anche la terza PB. Con molta fatica, e un gran tennis complessivo, Sinner vince il game, 1 pari. Sinner ha preso fiducia, gioca molto profondo e pungola il lato rovescio di Alcaraz, che commette due errori. Il secondo gli costa la palla break sul 30-40. E senza prima “in”. Jannik si fa trovare impreparato sulla palla che salta altissimo e sbaglia il diritto successivo. CHE COLPO! Alcaraz trova un passante di rovescio allucinante dopo un punto costruito in modo perfetto da Sinner, controllo del corpo in frenata eccezionale. 2-1 Alcaraz. Grandissimo livello di gioco. Soffre al servizio Jannik perché la 1a non entra, pure un doppio fallo sul 15 pari. La seconda è molto efficace sul 15-30, ma reggere così è dura (36% di prime in campo!?!). Alcaraz aggredisce l’ennesima seconda palla e si prende un’altra palla break sul 30-40. Sbaglia malamente un rovescio in scambio Jannik, arriva leggermente in ritardo e la palla scappa via per la tangente. BREAK Alcaraz, 3-1. Qualche errore di troppo per l’azzurro, come il rovescio sul 30-15, incerto dopo una risposta incisiva. Anche Carlos concede qualcosa ora, doppio fallo. 4-1 Alcaraz. Attacca all’arma bianca Carlos nel sesto game, un’ottima volée, poi subisce un passante perfetto di Sinner. Gran spettacolo, anche se il servizio di Sinner resta l’assente non giustificato finora. Buon game per Jannik, preciso col rovescio. 4-2. Ottimo turno di servizio per lo spagnolo, con la perla di un passantino stretto di rovescio sull’ultimo punto che inganna l’italiano, 5-2. In costruzione sta migliorando Sinner, manca la finalizzazione (anche per merito della difesa ottima del murciano). Ottimo l’ottavo game di Sinner, palla violenta e sguardo intenso al suo angolo dopo averlo chiuso per il 5-3. IMPRESSIONANTE il diritto di Jannik sul 30-15, un vincente stretto e potentissimo che fulmina il rivale. 30 pari. Sì!! Non entra la prima Carlos, Jannik anticipa la risposta col diritto e scarica una fucilata cross vincente. Palla Break Sinner! CHE CLASSE! Altra grande risposta – sulla seconda di Alcaraz – comanda, si prende il centro del campo e forza l’errore del rivale. CONTRO BREAK SINNER, 5-4. Mostra il pugno Jan dopo aver forzato l’errore di Carlos sul rovescio. Intensità e durezza massima. 5 pari, rimonta completata. Alcaraz vola 6-5; Sinner inizia male il game #12 con errore di volo banale e gravissimo. Poi pure un doppio fallo, 15-30. E la prima non va… Va invece il rovescio, davvero pesante e preciso. Altro doppio fallo! Si piega sul ginocchio destro l’azzurro. Set Point Alcaraz sul 30-40. Lo annulla con classe, si butta avanti e tocca una volée per niente comoda. Sfonda col diritto, 6 pari. Tiebreak. Costruisce uno schema eccellente Sinner sul secondo punto, sposta il rivale e chiude di volo. 2-1 Sinner. Bellissima la palla corta di Alcaraz nel quarto punto, tocco magistrale. 2 pari. Gran livello di gioco, 3-2 Alcaraz. Altrettanto bravo Jan, 3 pari. Sinner commette il primo errore del TB, un diritto in rete, poche gambe sulla risposta rapida di Alcaraz, 4-3. Se lo riprende Jannik, con una difesa eccellente. 4 pari! No… sbaglia Sinner l’attacco sul 5-4, spinge forte ma la palla non è abbastanza profonda, e il passante di Alcaraz punisce l’azzurro. 6-4 due Set Point Alcaraz. ACE sul primo, 6-5. Ora serve Carlos. RISPOSTA CLAMOROSA di Sinner, impatto violento che sorprende Alcaraz, 6 pari. Appena lungo il diritto di Carlos dopo il servizio cercando l’affando… Set Point Sinner sul 7-6!! E al servizio… Vola via il rovescio dello spagnolo, frustrato dalla risposta assurda di Jannik. 7-6 Sinner, 70 minuti di tennis eccellente. Vincere un set, annullando 3 Set Point e servendo solo il 50% di prime è… SPAZIALE. Come ha giocato i punti importanti. Come ha giocato i punti importanti.

Sinner inizia al servizio il secondo set. Inizia un monologo con il suo angolo Alcaraz dopo aver sbagliato un rovescio sotto pressione. Evidente la frustrazione dell’iberico per come ha subito la rimonta e sorpasso dell’azzurro. 1-0 Sinner. L’inerzia mentale è tutta pro-Jannik, ma Carlos regge e vince il suo primo turno di battuta, 1 pari. Serve meglio l’azzurro ora, così guadagna il tempo per spingere per primo e correre avanti in sicurezza. Il match ora segue spedito i turni di servizio. Sul 3-2 Sinner, Carlos è in difficoltà al servizio sulle risposte profonde dell’azzurro. Scivola 15-30. Spreca un po’ Jannik nel quarto punto, dopo un’altra eccellente risposta, spara lungo un diritto che non ci voleva. Il game va ai vantaggi, grazie un ottimo passante di rovescio di Sinner, 3 pari. Carlos trova un attacco col back di diritto tanto particolare quanto ben realizzato, vale all’iberico il 15-30 nel settimo game. Con una risposta perfetta su di una seconda palla non abbastanza angolata, Alcaraz strappa il 15-40 e prime palle break del set. Via la prima, servizio e diritto da metà campo; se la gioca benissimo Jannik la seconda, pur senza primo servizio, trova un grande angolo, più lento ma precisissimo. Poi trova un’altra magia, un diritto cadendo indietro controllato in modo misterioso. 4 punti di fila, che CLASSE! 4-3 Sinner. È un fulmine Jannik in campo, rapidissimo nella copertura e molto pungente in risposta. Il livello di gioco è molto alto, qualche errore ma quanto corre la palla… Forza l’ottavo game ai vantaggi Sinner, dove trova un lob perfetto che punisce l’attacco di Alcaraz. Spettacolo a Pechino, grande partita. C’è tensione, Sinner pressa e Carlos la sente tutta! Un’altra risposta profonda manda in crisi Alcaraz, che sbaglia un diritto. Palla Break Sinner!!! ACE! Classe Alcaraz. Altro duro scambio, Jannik regge e Carlos sbaglia per troppa fretta di chiudere. Seconda PB per l’azzurro. Altro ottimo servizio dello spagnolo, potente al corpo, rispondere è quasi impossibile. Non ci credo! Che difesa di Sinner sulla bordata di Alcaraz, e poi diritto vincente. Lungo e durissimo l’ottavo gioco. Alla fine Alcaraz impatta 4 pari, con più di un rimpianto per Jannik. Sinner sbaglia due diritti e scivola sotto 0-30. Non chiude uno smash non facile l’azzurro sul 15-30, bella difesa di Carlos, e 15-40, situazione totalmente ribaltata. Sfonda col diritto Jan, 30-40; sbaglia un diritto cross a tutto braccio Jannik, e il BREAK purtroppo arriva. 5-4 Alcaraz, serve per andare al terzo. Si è acceso lo spagnolo, vince un gran punto difensivo e poi con un Ace vola 40-0, tre set point. In rete la risposta dell’azzurro, 6-4. Si va al terzo. Rimpianti per Sinner, quell’ottavo game era da vincere, e il nono i due errori col diritto. Match tiratissimo.

Il terzo set si accende nel terzo game. Serve Sinner, ma è la difesa e contrattacco di Alcaraz a brillare (bellissimo un diritto davvero potente e preciso). Vola avanti 15-40 in risposta lo spagnolo, con un diritto in spinta out di Jannik, due palle break. Sinner non trema: trova una smorzata ottima col diritto, che mano! Poi Carlos sparacchia una risposta di diritto in tribuna su di una seconda palla molto carica. Tira malamente un diritto out nei pressi del net l’azzurro, un po’ troppa foga (bastava meno potenza) e tanta fortuna lo spagnolo visto che la risposta era mal centrata, c’è una terza palla break. Alcaraz si prende il BREAK con un cambio in lungo linea eccellente, che sbaraglia la difesa dell’azzurro. 2-1 e servizio Alcaraz, un allungo doloroso, anche perché lo spagnolo tira tutto e tutto gli sta in campo (3-1) mentre l’azzurro sembra aver un calo nell’intensità fisica. La prima palla va e viene, e subisce l’aggressività totale rivale, crollando sotto 15-40. Annulla le due palle break, un bel servizio e poi uno scambio condotto con calma e profondità. Con fatica Sinner ricostruisce profondità e intensità, resta in scia 2-3. Irresistibile Carlos col diritto, pieno di energia e fiducia tira “sassate” imprendibili, con Jannik che comunque non molla niente. Un Ace porta Alcaraz sul 4-2, quasi intoccabile nel set nei suoi game. Sul 4-3, Sinner capitalizza un primo regalo di Carlos tirando un rovescio lungo linea mortale, sbracciata che gli vale lo 0-30. Fretta, troppa fretta dello spagnolo che sente la pressione. 0-40, tre palle del contro break per Jannik. Ottima costruzione e attacco di Carlos sulla prima, 15-40; UFF! Un nastro impattato con violenza da Sinner manda fuori ritmo lo spagnolo, che sbaglia un diritto. CONTRO BREAK, 4 pari! Da possibile 1-4 con due break, ora siamo di nuovo in parità dopo due ore e tre quarti di bellezza e lotta. Vola 30-0 Jannik, poi commette pure un doppio fallo che non ci voleva, 30 pari. Con durezza Sinner rischia una seconda palla a grande velocità, e la risposta del murciano è lunga. Recupero clamoroso su di un nastro che stoppa la palla di Jan, chiude e via, sorpasso, 5-4. Inizia male il game Alcaraz, rischia col diritto ma gli esce di pochissimo largo, 0-15. NO! Rischia troppo anche Sinner in risposta, cerca la bordata nei piedi ma non va, lunga. Altro errore di Alcaraz, questo davvero gratuito. 15-30, è a due punti dalla grande W l’altoatesino. Si rischia tutto… smorzata di Alcaraz, il tuffo in allungo di Jannik non è abbastanza, 30 pari. E il rovescio cross di Alcaraz? Altro rischio totale, la palla pizzica un lembo della riga, ride amaro Sinner. Si va ai vantaggi, pessima volée dello spagnolo, che fa cose bellissime e altre terribili. Col servizio, 5 pari. Si va avanti. Ora è Carlos a scappare avanti, con un passante ottimo, strettissimo, si porta 0-30 in risposta. Continua a rischiare a tutta lo spagnolo, mentre l’azzurro difende con ordine e consistenza. 30 pari. Con un riflesso fantastico sotto rete Sinner si prende una schermaglia sul net, situazioni che nel match aveva quasi vinto l’altro. Si lotta ai vantaggi. Sinner tira un diritto d’attacco dal lato di Carlos, che trova un passante sostanzioso e Jan di volo sbaglia. Palla Break… l’annulla col servizio e urla! 12esima PB annullata sulle 15 concesse. Alla fine Jannik con grinta e rincorse, e salvando la palla break, si porta 6-5. Niente, questa dura e bellissima finale si decide al “decider”. Inizia bene Sinner, servizio e diritto, 1-0. SI! Gran risposta di Sinner, diritto profondo e poi smorzata bellissima, 2-0! Alcaraz ha distrutto una scarpa nella rincorsa!?! Si perdono un paio di minuti. Ma Sinner non si è freddato affatto: tira una risposta VIOLENTISSIMA di diritto cross, sassata mortale. 3-0 con due mini-allunghi. Bellissimo il punto d’attacco vinto da Alcaraz, 3-1. Altro punto assurdo vinto da Alcaraz, rincorsa micidiale e apertura di campo, 3-2. Spettacolo Massimo. Recupera i due mini-break lo spagnolo. E poi gran servizio, 3 pari. Assurda la volée da metà campo dell’iberico, come l’ha controllata… 4-3. Altro vincente di Carlos, col diritto. 5-3, 5 punti di fila, uno meglio dell’altro, ma troppo corto il diritto di scambio dell’azzurro. E non entra mai la prima ora a Jannik. Out il diritto di Sinner. 6-3, tre match point Alcaraz. Incredibile, da 3-0 avanti nel tiebreak, sei punti di fila. Altro vincente di diritto 7 punti di fila. Bravissimo.. 3 ore e 20 minuti di grande tensione e tennis. Che rammarico per Sinner. L’aveva persa, ripresa, persa di nuovo e poi arrivato ad un soffio dalla vittoria. Applausi a tutti e due, ma che amarezza…

 

Jannik Sinner ITA vs Carlos Alcaraz ESP

ATP Beijing
Jannik Sinner [1]
7
4
6
Carlos Alcaraz [2]
6
6
7
Vincitore: Alcaraz

Statistiche 🇮🇹 J. Sinner 🇪🇸 C. Alcaraz
Punteggio servizio 258 278
Ace 6 6
Doppi falli 4 2
Percentuale prime di servizio 55% (71/129) 60% (74/123)
Punti vinti con la prima 66% (47/71) 73% (54/74)
Punti vinti con la seconda 53% (31/58) 55% (27/49)
Palle break salvate 80% (12/15) 67% (4/6)
Giochi di servizio giocati 17 17
Punteggio risposta 117 118
Punti vinti in risposta sulla prima 27% (20/74) 34% (24/71)
Punti vinti in risposta sulla seconda 45% (22/49) 47% (27/58)
Palle break convertite 33% (2/6) 20% (3/15)
Giochi di risposta giocati 17 17
Punti vinti a rete 50% (13/26) 74% (25/34)
Vincenti 31 55
Errori non forzati 46 59
Punti vinti al servizio 60% (78/129) 66% (81/123)
Punti vinti in risposta 34% (42/123) 40% (51/129)
Punti totali vinti 48% (120/252) 52% (132/252)
Velocità massima servizio 208 km/h 221 km/h
Velocità media prima di servizio 193 km/h 197 km/h
Velocità media seconda di servizio 159 km/h 159 km/h

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256 commenti. Lasciane uno!

walden 02-10-2024 19:59

Scritto da francesco

Scritto da PensiamociBene

Scritto da zedarioz
@ PensiamociBene (#4222672)
Io invece sarei molto più preoccupato se fossi in Alcaraz: ho la fortuna di essere al 100% e di trovare Sinner in pessime condizioni, sia al RG che a Pechino, e devo lottare e fare i miracoli fino all’ultimo punto per vincere. Quando non sarà lui al 100%, come farò a vincere, visto che meglio di così è impossibile per me?

Questo è uno dei pericoli nel cedere alle lusinghe della narrazione di comodo. E’ vero che Alcaraz è andato vicino a perdere e per vincere si è superato nell’ultimo tiebreak, e se noi ci fermiamo a questo possiamo crearsi la narrazione che Alcaraz al 100% vince per miracolo con un Sinner che non è al 100%.
Invece di cedere alla tentazione di ricorrere alla solita narrazione di comodo, si dovrebbe analizzare il perché Alcaraz ha vinto per miracolo. Ha vinto per miracolo per sua precisa scelta. Perché per affrotnare Sinner hanno usato la seguente tattica. Alcaraz doveva forzare sempre subito lo scambio tirando a tutto braccio, per andare subito a rete. Non ci sono stati tanti scambi lunghi proprio perché Alcaraz e il suo team lo hanno scelto scientemente. Il problema di un simile approccio è che è molto rischioso perché ti fa fare molti gratuiti, e anche mentalmente è difficile giocare sapendo di dover tirare sempre a tutto perché hai poi cali di tensione per rifiatare dallo stress.
Ma quale è il punto? Il punto è che in questo modo il pallino del gioco lo aveva Alcaraz, e lui ha sempre saputo durante tutta la partita che era lui a decidere chi vinceva l’incontro. Si trattava solo di vedere se sarebbe riuscito a fare più vincenti che errori gratuiti nei momenti fondamentali. Così è stato nell’ultimo tie break, sotto 0-3 Alcaraz ha sempre saputo che il tie break non gli era sfuggito di mano perché il gioco lo decideva lui. Doveva andare a tutta ed essere sufficientemente bravo da non fare errori.
Questa strategia distrugge la fiducia che hanno gli altri tennisti perché quando un tennista sa che è impotente di fronte al suo rivale, che è il rivale a decidere l’esito del match subentrano i fantasmi, le frustrazioni.
Ebbene, una volta compreso tutto questo ci rendiamo conto che solo in apparenza Alcaraz ha vinto per miracolo, perché in realtà era tutto calcolato. E questa vittoria ottenuta non a caso, ma con un preciso piano e con la bravura di portarlo a termine gli dà grande convinzione. Mentre Sinner si ritrova di fronte in modo inequivocabile a un tennista che gli ha dimostrato in faccia che gli nasconde la palla, che è lui a decidere chi vince o chi perde.
Io mi auguro che l’orgoglio e la fiducia di Sinner non sia stata spezzata, e sono ottimista a riguardo. Ma gli sono capitate cose tanto brutte di recente, la voglia di arrendersi potrebbe essere troppa.

Beh, dai. Bello anche il tuo romanzo…
La realtà è che se sul 30 de TB fosse entrata una prima staremmo parlando d altro, senza fare filosofia. Semplicemente non vinci un TB contro Alcaraz senza la prima.

Romanzo, una sequela di boiate, difficile fare peggio…ma come si fa a dire che la tattica del team di Alcaraz prevedeva il rischio di perdere, qualsiasi tattica può funzionare o no, conta il risultato finale.

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walden 02-10-2024 19:55

Scritto da ARSENICO e vecchi merletti
@ Lupu74 (#4222717)
Posso essere globalmente d’accordo ma io vorrei vedere Jannik che padroneggia di più il gioco “corto”, il drop shot,anche il movimento nelle discese a rete, e questo contro gli unici in grado di punire questi suoi attuali limiti, Carlitos e Nole. Il fatto è che Jannik quando ha visto che doveva per forza migliorare il servizio lo ha fatto con superbi risultati, ma sul gioco di corto raggio ha fatto miglioramenti ma non sufficienti per il livello di Carlitos o Nole, indipendentemente dal bilancio ottimo nelle partite con quest’ultimo. Jannik sbaglia troppe smorzate che imposta magnificamente come movimento ma dosa un po’ male io credo per inibizione psicologica, perché da Piatto non aveva curato abbastanza questo aspetto, successivamente glielo si è fatto notare, e lui se ne è fatto un po’ un problema e anche perché è talmente forte nel resto che se la cava anche così. Ma io vorrei che non solo diventasse il numero 1 di questo periodo ma entrasse nella leggenda.

Ci saranno sempre degli aspetti in cui uno dei due sarà migliore dell’altro, ed entrambi miglioreranno nel corso della carriera, i loro punti deboli. L’unica cosa certa è che, al momento, ma ancora a lungo, parlo di almeno 3 o 4 anni, nessuno sarà in grado di superarli, se non occasionalmente. Fra 4 anni vedremo se ci sarà qualcuno, ma prima di allora, a meno di cataclismi, si divideranno il dominio sul mondo.

255
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Giampi 02-10-2024 19:51

Scritto da PensiamociBene

Scritto da francesco

Scritto da PensiamociBene

Scritto da zedarioz
@ PensiamociBene (#4222672)
Io invece sarei molto più preoccupato se fossi in Alcaraz: ho la fortuna di essere al 100% e di trovare Sinner in pessime condizioni, sia al RG che a Pechino, e devo lottare e fare i miracoli fino all’ultimo punto per vincere. Quando non sarà lui al 100%, come farò a vincere, visto che meglio di così è impossibile per me?

Questo è uno dei pericoli nel cedere alle lusinghe della narrazione di comodo. E’ vero che Alcaraz è andato vicino a perdere e per vincere si è superato nell’ultimo tiebreak, e se noi ci fermiamo a questo possiamo crearsi la narrazione che Alcaraz al 100% vince per miracolo con un Sinner che non è al 100%.
Invece di cedere alla tentazione di ricorrere alla solita narrazione di comodo, si dovrebbe analizzare il perché Alcaraz ha vinto per miracolo. Ha vinto per miracolo per sua precisa scelta. Perché per affrotnare Sinner hanno usato la seguente tattica. Alcaraz doveva forzare sempre subito lo scambio tirando a tutto braccio, per andare subito a rete. Non ci sono stati tanti scambi lunghi proprio perché Alcaraz e il suo team lo hanno scelto scientemente. Il problema di un simile approccio è che è molto rischioso perché ti fa fare molti gratuiti, e anche mentalmente è difficile giocare sapendo di dover tirare sempre a tutto perché hai poi cali di tensione per rifiatare dallo stress.
Ma quale è il punto? Il punto è che in questo modo il pallino del gioco lo aveva Alcaraz, e lui ha sempre saputo durante tutta la partita che era lui a decidere chi vinceva l’incontro. Si trattava solo di vedere se sarebbe riuscito a fare più vincenti che errori gratuiti nei momenti fondamentali. Così è stato nell’ultimo tie break, sotto 0-3 Alcaraz ha sempre saputo che il tie break non gli era sfuggito di mano perché il gioco lo decideva lui. Doveva andare a tutta ed essere sufficientemente bravo da non fare errori.
Questa strategia distrugge la fiducia che hanno gli altri tennisti perché quando un tennista sa che è impotente di fronte al suo rivale, che è il rivale a decidere l’esito del match subentrano i fantasmi, le frustrazioni.
Ebbene, una volta compreso tutto questo ci rendiamo conto che solo in apparenza Alcaraz ha vinto per miracolo, perché in realtà era tutto calcolato. E questa vittoria ottenuta non a caso, ma con un preciso piano e con la bravura di portarlo a termine gli dà grande convinzione. Mentre Sinner si ritrova di fronte in modo inequivocabile a un tennista che gli ha dimostrato in faccia che gli nasconde la palla, che è lui a decidere chi vince o chi perde.
Io mi auguro che l’orgoglio e la fiducia di Sinner non sia stata spezzata, e sono ottimista a riguardo. Ma gli sono capitate cose tanto brutte di recente, la voglia di arrendersi potrebbe essere troppa.

Beh, dai. Bello anche il tuo romanzo…
La realtà è che se sul 30 de TB fosse entrata una prima staremmo parlando d altro, senza fare filosofia. Semplicemente non vinci un TB contro Alcaraz senza la prima.

Anche sotto 4-0 Alcaraz avrebbe potuto vincere il tiebreak, esattamente per lo stesso motivo per il quale lo ha vinto.
Direi che è stato molto più decisivo per la sua vittoria al tie break la pausa per il cambio scarpe, che Alcaraz non ha usato per rompere il ritmo a Sinner, ma per darsi il tempo che gli serviva per caricarsi, per dire a se stesso che tutto dipendeva da lui, che il tiebreak poteva vincerlo se avesse dato tutto, perché il pallino del gioco era suo.
Poi è chiaro poteva anche perdere il tiebreak o poteva anche perdere in due set, nulla è garantito, soprattutto quando fai una tattica tanto rischiosa. Lui però è stato sufficientemente bravo da vincere, e come da 0-3 ha fatto 7 punti di fila, poteva farlo anche da 0-4. Si trattava solo di provarci con la massima convinzione ed essere sufficientemente bravo. Le cose a volte non accadono per caso.

No, esiste il “destino” specie dopo il risultato “post hoc ergo propter hoc”..

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Antonella B. 02-10-2024 19:36

Scritto da InTennisVeritas

Scritto da Antonella B.
Una partia davvero bella ed emozionante, purtroppo imbruttita nel finale dall’inopportuna vittoria di Alcaraz

“inopportuna” mi è piaciuto
Avresti preferito una brutta partita e la vittoria di sinner ?
Senza polemica, chiedo solo per curiosita’ perche’ non essendo un fanboy di uno o dell’altro io mi sono goduto lo spettacolo a prescindere dal vincitore (ed è stato davvero un ottimo spettacolo).
Il fanboy tipo vuole comunque la vittoria a scapito dello spettacolo ?

Quando giochi preferisci perdere una partita che piace a tutti o gratificare innanzitutto te stesso vincendo? Mentre tifi per Jannik (o altro tennista ) stai giocando la partita, per interposto campione, e vuoi vincerla

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+1: ACL
Jannik the Goat (Guest) 02-10-2024 19:24

Scritto da PensiamociBene

Scritto da francesco

Scritto da PensiamociBene

Scritto da zedarioz
@ PensiamociBene (#4222672)
Io invece sarei molto più preoccupato se fossi in Alcaraz: ho la fortuna di essere al 100% e di trovare Sinner in pessime condizioni, sia al RG che a Pechino, e devo lottare e fare i miracoli fino all’ultimo punto per vincere. Quando non sarà lui al 100%, come farò a vincere, visto che meglio di così è impossibile per me?

Questo è uno dei pericoli nel cedere alle lusinghe della narrazione di comodo. E’ vero che Alcaraz è andato vicino a perdere e per vincere si è superato nell’ultimo tiebreak, e se noi ci fermiamo a questo possiamo crearsi la narrazione che Alcaraz al 100% vince per miracolo con un Sinner che non è al 100%.
Invece di cedere alla tentazione di ricorrere alla solita narrazione di comodo, si dovrebbe analizzare il perché Alcaraz ha vinto per miracolo. Ha vinto per miracolo per sua precisa scelta. Perché per affrotnare Sinner hanno usato la seguente tattica. Alcaraz doveva forzare sempre subito lo scambio tirando a tutto braccio, per andare subito a rete. Non ci sono stati tanti scambi lunghi proprio perché Alcaraz e il suo team lo hanno scelto scientemente. Il problema di un simile approccio è che è molto rischioso perché ti fa fare molti gratuiti, e anche mentalmente è difficile giocare sapendo di dover tirare sempre a tutto perché hai poi cali di tensione per rifiatare dallo stress.
Ma quale è il punto? Il punto è che in questo modo il pallino del gioco lo aveva Alcaraz, e lui ha sempre saputo durante tutta la partita che era lui a decidere chi vinceva l’incontro. Si trattava solo di vedere se sarebbe riuscito a fare più vincenti che errori gratuiti nei momenti fondamentali. Così è stato nell’ultimo tie break, sotto 0-3 Alcaraz ha sempre saputo che il tie break non gli era sfuggito di mano perché il gioco lo decideva lui. Doveva andare a tutta ed essere sufficientemente bravo da non fare errori.
Questa strategia distrugge la fiducia che hanno gli altri tennisti perché quando un tennista sa che è impotente di fronte al suo rivale, che è il rivale a decidere l’esito del match subentrano i fantasmi, le frustrazioni.
Ebbene, una volta compreso tutto questo ci rendiamo conto che solo in apparenza Alcaraz ha vinto per miracolo, perché in realtà era tutto calcolato. E questa vittoria ottenuta non a caso, ma con un preciso piano e con la bravura di portarlo a termine gli dà grande convinzione. Mentre Sinner si ritrova di fronte in modo inequivocabile a un tennista che gli ha dimostrato in faccia che gli nasconde la palla, che è lui a decidere chi vince o chi perde.
Io mi auguro che l’orgoglio e la fiducia di Sinner non sia stata spezzata, e sono ottimista a riguardo. Ma gli sono capitate cose tanto brutte di recente, la voglia di arrendersi potrebbe essere troppa.

Beh, dai. Bello anche il tuo romanzo…
La realtà è che se sul 30 de TB fosse entrata una prima staremmo parlando d altro, senza fare filosofia. Semplicemente non vinci un TB contro Alcaraz senza la prima.

Anche sotto 4-0 Alcaraz avrebbe potuto vincere il tiebreak, esattamente per lo stesso motivo per il quale lo ha vinto.
Direi che è stato molto più decisivo per la sua vittoria al tie break la pausa per il cambio scarpe, che Alcaraz non ha usato per rompere il ritmo a Sinner, ma per darsi il tempo che gli serviva per caricarsi, per dire a se stesso che tutto dipendeva da lui, che il tiebreak poteva vincerlo se avesse dato tutto, perché il pallino del gioco era suo.
Poi è chiaro poteva anche perdere il tiebreak o poteva anche perdere in due set, nulla è garantito, soprattutto quando fai una tattica tanto rischiosa. Lui però è stato sufficientemente bravo da vincere, e come da 0-3 ha fatto 7 punti di fila, poteva farlo anche da 0-4. Si trattava solo di provarci con la massima convinzione ed essere sufficientemente bravo. Le cose a volte non accadono per caso.

Sopra 3-0 o sopra 4-0, comunque con due mini break di vantaggio il destino è totalmente nelle mani di Sinner, inutile contestare una cosa così ovvia. È nelle mani di Sinner perché “basta” che ti piazza qualche prima precisa sugli angoli e anche Alcaraz a quel punto non può fare nulla. Per ribaltarla in quel modo allo spagnolo non bastava solo giocare a braccio sciolto ma aveva anche bisogno, com’è stato, della connivenza di Jannik. Due mini break di vantaggio, ribadisco, due mini break a favore.

252
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+1: Emma_Woodhouse
Bjornes Borges e Bjern Bergs i Borghetti (Guest) 02-10-2024 19:03

Finale non certo bella. Appassionante per il punteggio, ma basta seguire un live score per ottenere le stesse emozioni.
Qualche punto di altissimo livello ed incredibile, con acrobazie dei giocatori, gioco a rete ok, ma che intervallavano i frequenti errori dovuti alle botte che si davano i due in una sparatoria tennistica a tutta velocità.
In proporzione in una finale giocata 30 anni fa, tra i primi due al mondo, o tra i migliori, i punti spettacolari erano 10 volte di più come quantità e gli errori molti ma molti meno. E le velocità comunque erano pure le stesse e gli aces anche di più.

251
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Betafasan 02-10-2024 18:52

Troppo pavido il Rosso

250
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Betafasan 02-10-2024 18:52

Adesso non esagerate ! Sinner ho visto che spesso tirava a metà campo ! E oltre a non servire bene ( è n.1) non tirava forte. Era troppo timoroso!

249
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Maurizio (Guest) 02-10-2024 18:47

Scritto da Andy 29.
Bellissima partita, però bastava che Jannik mettesse qualche prima in più e la portava a casa !! Peccato

Con questo Alcaraz non sarebbe bastato,nel terzo set ha ottenuto il 58% di punti fatti con la prima segno che soffriva anche con quella.Gli è andata anche di lusso perdere con onore al tie-brek,se Alcaraz non giggioneggiava come suo solito la vinceva 6-2 al terzo,ma forse vinceva anche il primo set è la chiudeva in 2,il merito di Sinner è che è rimasto lì e non ha mollato

248
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ENZO LA BARBERA (Guest) 02-10-2024 18:43

@ luigi (#4222798)

La classifica non conta un tubo, niente di niente! enzo

247
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Andy 29. 02-10-2024 18:41

Bellissima partita, però bastava che Jannik mettesse qualche prima in più e la portava a casa !! Peccato

246
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+1: il capitano, Andy 29.
francesco (Guest) 02-10-2024 18:31

Scritto da PensiamociBene

Scritto da francesco

Scritto da PensiamociBene

Scritto da zedarioz
@ PensiamociBene (#4222672)
Io invece sarei molto più preoccupato se fossi in Alcaraz: ho la fortuna di essere al 100% e di trovare Sinner in pessime condizioni, sia al RG che a Pechino, e devo lottare e fare i miracoli fino all’ultimo punto per vincere. Quando non sarà lui al 100%, come farò a vincere, visto che meglio di così è impossibile per me?

Questo è uno dei pericoli nel cedere alle lusinghe della narrazione di comodo. E’ vero che Alcaraz è andato vicino a perdere e per vincere si è superato nell’ultimo tiebreak, e se noi ci fermiamo a questo possiamo crearsi la narrazione che Alcaraz al 100% vince per miracolo con un Sinner che non è al 100%.
Invece di cedere alla tentazione di ricorrere alla solita narrazione di comodo, si dovrebbe analizzare il perché Alcaraz ha vinto per miracolo. Ha vinto per miracolo per sua precisa scelta. Perché per affrotnare Sinner hanno usato la seguente tattica. Alcaraz doveva forzare sempre subito lo scambio tirando a tutto braccio, per andare subito a rete. Non ci sono stati tanti scambi lunghi proprio perché Alcaraz e il suo team lo hanno scelto scientemente. Il problema di un simile approccio è che è molto rischioso perché ti fa fare molti gratuiti, e anche mentalmente è difficile giocare sapendo di dover tirare sempre a tutto perché hai poi cali di tensione per rifiatare dallo stress.
Ma quale è il punto? Il punto è che in questo modo il pallino del gioco lo aveva Alcaraz, e lui ha sempre saputo durante tutta la partita che era lui a decidere chi vinceva l’incontro. Si trattava solo di vedere se sarebbe riuscito a fare più vincenti che errori gratuiti nei momenti fondamentali. Così è stato nell’ultimo tie break, sotto 0-3 Alcaraz ha sempre saputo che il tie break non gli era sfuggito di mano perché il gioco lo decideva lui. Doveva andare a tutta ed essere sufficientemente bravo da non fare errori.
Questa strategia distrugge la fiducia che hanno gli altri tennisti perché quando un tennista sa che è impotente di fronte al suo rivale, che è il rivale a decidere l’esito del match subentrano i fantasmi, le frustrazioni.
Ebbene, una volta compreso tutto questo ci rendiamo conto che solo in apparenza Alcaraz ha vinto per miracolo, perché in realtà era tutto calcolato. E questa vittoria ottenuta non a caso, ma con un preciso piano e con la bravura di portarlo a termine gli dà grande convinzione. Mentre Sinner si ritrova di fronte in modo inequivocabile a un tennista che gli ha dimostrato in faccia che gli nasconde la palla, che è lui a decidere chi vince o chi perde.
Io mi auguro che l’orgoglio e la fiducia di Sinner non sia stata spezzata, e sono ottimista a riguardo. Ma gli sono capitate cose tanto brutte di recente, la voglia di arrendersi potrebbe essere troppa.

Beh, dai. Bello anche il tuo romanzo…
La realtà è che se sul 30 de TB fosse entrata una prima staremmo parlando d altro, senza fare filosofia. Semplicemente non vinci un TB contro Alcaraz senza la prima.

Anche sotto 4-0 Alcaraz avrebbe potuto vincere il tiebreak, esattamente per lo stesso motivo per il quale lo ha vinto.
Direi che è stato molto più decisivo per la sua vittoria al tie break la pausa per il cambio scarpe, che Alcaraz non ha usato per rompere il ritmo a Sinner, ma per darsi il tempo che gli serviva per caricarsi, per dire a se stesso che tutto dipendeva da lui, che il tiebreak poteva vincerlo se avesse dato tutto, perché il pallino del gioco era suo.
Poi è chiaro poteva anche perdere il tiebreak o poteva anche perdere in due set, nulla è garantito, soprattutto quando fai una tattica tanto rischiosa. Lui però è stato sufficientemente bravo da vincere, e come da 0-3 ha fatto 7 punti di fila, poteva farlo anche da 0-4. Si trattava solo di provarci con la massima convinzione ed essere sufficientemente bravo. Le cose a volte non accadono per caso.

Resta il fatto che fare i numeri quando ti arriva una prima a 220 non è semplice neanche per Alcaraz, così come prendere l iniziativa. È vero che si può perdere un TB anche se sei 40, anche 50, ma avrei voluto vedere.Alcaraz è forte, ma non è un supereroe
PS anche JS, che un po’ ne capisce, ha detto che se la prima sul 30 non avesse toccato la rete (sarebbe stato ace), le cose avrebbero potuto essere completamente diverse.

245
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Federico58 (Guest) 02-10-2024 18:18

Scritto da giallu

Scritto da Giuliano
Alcaraz ha dimostrato chi è il vero numero 1,se nonostante Sinner con la stagione che sta facendo ci perde 3tuute le volte che lo incontra credo che non ci sono più dubbi

E niente, poi se uno sbrocca ci sarà un motivo.
Domanda sciapa, e sicuramente inutile. Il tuo numero uno è stato numero uno per qualche settimana . Poi ci è tornato un vecchietto… Come mai?

Quello che ha scritto è una trollata ma proprio qualche settimana no,ben 36 e per Sinner sarebbe fondamentale mantenere il distacco da Alcaraz di circa 2500 punti considerando che il rischio di sorpasso si potrà avere già con gli Australian Open dove Sinner ha 2000 punti da difendere mentre Alcaraz solo 400,poi ha altri 500 punti di Rotterdam mentre Alcaraz solo 90 fino a Indian Wells

244
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luigi (Guest) 02-10-2024 18:13

Alcaraz come picchi di gioco (vedi ultimi 7 punti di oggi!) è il number one, ma si sogna la testa e la continuità di sinner.
La classifica parla chiaro su chi sia il più forte al momento.

243
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luigi (Guest) 02-10-2024 18:11

Scritto da Stefan Navratil

Scritto da Giambi
Sport incomprensibile. Sinner vince il tie break sotto di 4/6 ed invece perde quello decisivo dove era praticamente 4/0 non facendo più un punto. La sconfitta non ha conseguenze ai fini del ranking ma sull’aspetto mentale, Alcaraz inizia a diventare una sentenza o per un motivo o per un altro alla fine la vince. E c’è sempre di mezzo un errore a rete. I due si equivalgono ma Sinner deve al più presto interrompere la serie negativa con lui. Per Alcaraz una enorme iniezione di fiducia averla portata a casa .

Sinner deve ancora limare più di qualche cosa nel suo gioco e nonostante questo è il numero 1 e quasi vince questa partita. A me ricorda un po’ il Djokovic del 2011, vincente, dominante a tratti, ma ancora “incompleto”. Deve lavorare, lavorare, lavorare. Credo sia quello che direbbe anche lui.

Ottimo paragone, anche a me ricorda quel Nole, stessa cattiveria agonistica stessa durezza mentale. da li NOle è diventato SuperNole, e cosi è rimasto fino all’anno scorso.
Jannik a me ricorda molto come mentalità, e direi anche come gioco, Monica Seles, una delle tenniste più forti della storia, fermata solo dal folle ferimento subito.

242
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Lupu74 (Guest) 02-10-2024 18:07

Boh… tutti i commenti su possibili miglioramenti tecnici non mi convincono. Sinner è fortissimo e completo, ha praticamente raggiunto il massimo delle sue potenzialità. Poteva perdere il primo e l’ha vinto, poteva vincere il secondo quando ha avuto palle break e sembrava superiore. Aveva quasi perso al terzo ed ha fatto il contro break, aveva vinto al tie break ed ha perso. Sono due super giocatori e basta un dettaglio perché vinca l’uno o l’altro. Temo che stia subendo un po il confronto dal punto di vista psicologico. Contro Fritz, quando c’è stato bisogno ha tirato fuori le prime con Alcaraz non ci riesce.

241
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Stefan Navratil (Guest) 02-10-2024 17:54

Scritto da Giambi
Sport incomprensibile. Sinner vince il tie break sotto di 4/6 ed invece perde quello decisivo dove era praticamente 4/0 non facendo più un punto. La sconfitta non ha conseguenze ai fini del ranking ma sull’aspetto mentale, Alcaraz inizia a diventare una sentenza o per un motivo o per un altro alla fine la vince. E c’è sempre di mezzo un errore a rete. I due si equivalgono ma Sinner deve al più presto interrompere la serie negativa con lui. Per Alcaraz una enorme iniezione di fiducia averla portata a casa .

Sinner deve ancora limare più di qualche cosa nel suo gioco e nonostante questo è il numero 1 e quasi vince questa partita. A me ricorda un po’ il Djokovic del 2011, vincente, dominante a tratti, ma ancora “incompleto”. Deve lavorare, lavorare, lavorare. Credo sia quello che direbbe anche lui.

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TKT 02-10-2024 17:54

Scritto da roby.mortilla@gmail.com

Scritto da TKT
@ roby.mortilla@gmail.com (#4222466)
Ti posso chiedere da cosa è supportata la tua sentenza sul fatto che Sinner non sia al 100% mentre lo spagnolo è al top. E viste le tue competenze in termini di margini di miglioramento, se sono previsti solo per l’altoatesino o anche per Alcaraz considerando, tra le altre cose, anche la più giovane età ? Ti ringrazio

Gioia, Alcaraz ha vinto solo al tie-break del terzo set sfoderando colpi che più di così non so (ti posso chiedere in cosa può migliorare Alcaraz? Ti ringrazio). Per Sinner l’ho già detto nel mio commento (prime, gioco a rete, ma anche altro che migliorerà) e in più aggiungi che per me, che a differenza di te non ho competenze, per l’ennesima volta ha giocato contro Alcaraz non al 100%

Percepisco, tra le righe che scrivi e il modo in cui mi appelli, della tensione immotivata.
Ti faccio queste domande perché probabilmente ci sono delle notizie che ho perso alla base della tua tesi secondo cui oggi un Sinner non al 100% ha perso solo perché dall’altra parte della rete c’era un Alcaraz al top della condizione. E pensa che, secondo il mio modesto parere, questo nuovo capitolo della bella sfida tra questi due fenomeni è terminata con la vittoria dello spagnolo solo perché questo sport crudele non prevede il pareggio. Invece mi tocca prendere atto che le motivazioni sono da ricercare nello stato di forma agli opposti dei due, e che basterà che l’altoatesino raggiunga un livello sufficiente per asfaltare lo spagnolo. Sui margini di miglioramento, concordo con quello che dici su Sinner, credo che lo spagnolo possa migliorare sul piano della continuità, ma a quanto pare ti trasmettono migliori speranze quelli di Jannik.

239
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Giampi 02-10-2024 17:53

Scritto da francesco

Scritto da PensiamociBene

Scritto da zedarioz
@ PensiamociBene (#4222672)
Io invece sarei molto più preoccupato se fossi in Alcaraz: ho la fortuna di essere al 100% e di trovare Sinner in pessime condizioni, sia al RG che a Pechino, e devo lottare e fare i miracoli fino all’ultimo punto per vincere. Quando non sarà lui al 100%, come farò a vincere, visto che meglio di così è impossibile per me?

Questo è uno dei pericoli nel cedere alle lusinghe della narrazione di comodo. E’ vero che Alcaraz è andato vicino a perdere e per vincere si è superato nell’ultimo tiebreak, e se noi ci fermiamo a questo possiamo crearsi la narrazione che Alcaraz al 100% vince per miracolo con un Sinner che non è al 100%.
Invece di cedere alla tentazione di ricorrere alla solita narrazione di comodo, si dovrebbe analizzare il perché Alcaraz ha vinto per miracolo. Ha vinto per miracolo per sua precisa scelta. Perché per affrotnare Sinner hanno usato la seguente tattica. Alcaraz doveva forzare sempre subito lo scambio tirando a tutto braccio, per andare subito a rete. Non ci sono stati tanti scambi lunghi proprio perché Alcaraz e il suo team lo hanno scelto scientemente. Il problema di un simile approccio è che è molto rischioso perché ti fa fare molti gratuiti, e anche mentalmente è difficile giocare sapendo di dover tirare sempre a tutto perché hai poi cali di tensione per rifiatare dallo stress.
Ma quale è il punto? Il punto è che in questo modo il pallino del gioco lo aveva Alcaraz, e lui ha sempre saputo durante tutta la partita che era lui a decidere chi vinceva l’incontro. Si trattava solo di vedere se sarebbe riuscito a fare più vincenti che errori gratuiti nei momenti fondamentali. Così è stato nell’ultimo tie break, sotto 0-3 Alcaraz ha sempre saputo che il tie break non gli era sfuggito di mano perché il gioco lo decideva lui. Doveva andare a tutta ed essere sufficientemente bravo da non fare errori.
Questa strategia distrugge la fiducia che hanno gli altri tennisti perché quando un tennista sa che è impotente di fronte al suo rivale, che è il rivale a decidere l’esito del match subentrano i fantasmi, le frustrazioni.
Ebbene, una volta compreso tutto questo ci rendiamo conto che solo in apparenza Alcaraz ha vinto per miracolo, perché in realtà era tutto calcolato. E questa vittoria ottenuta non a caso, ma con un preciso piano e con la bravura di portarlo a termine gli dà grande convinzione. Mentre Sinner si ritrova di fronte in modo inequivocabile a un tennista che gli ha dimostrato in faccia che gli nasconde la palla, che è lui a decidere chi vince o chi perde.
Io mi auguro che l’orgoglio e la fiducia di Sinner non sia stata spezzata, e sono ottimista a riguardo. Ma gli sono capitate cose tanto brutte di recente, la voglia di arrendersi potrebbe essere troppa.

Beh, dai. Bello anche il tuo romanzo…
La realtà è che se sul 30 de TB fosse entrata una prima staremmo parlando d altro, senza fare filosofia. Semplicemente non vinci un TB contro Alcaraz senza la prima.

O, se nel game del 4-4 del secondo set Alcaraz non salvava miracolosamente i primi due punti si andava sullo 0-30 invece di 30-0..poi Sinner nel game ha recuperato e ha avuto due palle break..il destino non esiste ma solo la Dea Fortuna che gioca con una palla dal rimbalzo irregolare e casuale…i giocatori lo sanno e infatti Alcaraz ha detto che Sinner la poteva vincere in due come lui e viceversa..Medvedev, che è un genio, ha detto che tanti punti che sembrano fantastici sono pura fortuna, un centimetro in più o in meno, un nastro, un net come sul 3-0 Sinner nel tie-break…

238
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PensiamociBene 02-10-2024 17:51

Scritto da francesco

Scritto da PensiamociBene

Scritto da zedarioz
@ PensiamociBene (#4222672)
Io invece sarei molto più preoccupato se fossi in Alcaraz: ho la fortuna di essere al 100% e di trovare Sinner in pessime condizioni, sia al RG che a Pechino, e devo lottare e fare i miracoli fino all’ultimo punto per vincere. Quando non sarà lui al 100%, come farò a vincere, visto che meglio di così è impossibile per me?

Questo è uno dei pericoli nel cedere alle lusinghe della narrazione di comodo. E’ vero che Alcaraz è andato vicino a perdere e per vincere si è superato nell’ultimo tiebreak, e se noi ci fermiamo a questo possiamo crearsi la narrazione che Alcaraz al 100% vince per miracolo con un Sinner che non è al 100%.
Invece di cedere alla tentazione di ricorrere alla solita narrazione di comodo, si dovrebbe analizzare il perché Alcaraz ha vinto per miracolo. Ha vinto per miracolo per sua precisa scelta. Perché per affrotnare Sinner hanno usato la seguente tattica. Alcaraz doveva forzare sempre subito lo scambio tirando a tutto braccio, per andare subito a rete. Non ci sono stati tanti scambi lunghi proprio perché Alcaraz e il suo team lo hanno scelto scientemente. Il problema di un simile approccio è che è molto rischioso perché ti fa fare molti gratuiti, e anche mentalmente è difficile giocare sapendo di dover tirare sempre a tutto perché hai poi cali di tensione per rifiatare dallo stress.
Ma quale è il punto? Il punto è che in questo modo il pallino del gioco lo aveva Alcaraz, e lui ha sempre saputo durante tutta la partita che era lui a decidere chi vinceva l’incontro. Si trattava solo di vedere se sarebbe riuscito a fare più vincenti che errori gratuiti nei momenti fondamentali. Così è stato nell’ultimo tie break, sotto 0-3 Alcaraz ha sempre saputo che il tie break non gli era sfuggito di mano perché il gioco lo decideva lui. Doveva andare a tutta ed essere sufficientemente bravo da non fare errori.
Questa strategia distrugge la fiducia che hanno gli altri tennisti perché quando un tennista sa che è impotente di fronte al suo rivale, che è il rivale a decidere l’esito del match subentrano i fantasmi, le frustrazioni.
Ebbene, una volta compreso tutto questo ci rendiamo conto che solo in apparenza Alcaraz ha vinto per miracolo, perché in realtà era tutto calcolato. E questa vittoria ottenuta non a caso, ma con un preciso piano e con la bravura di portarlo a termine gli dà grande convinzione. Mentre Sinner si ritrova di fronte in modo inequivocabile a un tennista che gli ha dimostrato in faccia che gli nasconde la palla, che è lui a decidere chi vince o chi perde.
Io mi auguro che l’orgoglio e la fiducia di Sinner non sia stata spezzata, e sono ottimista a riguardo. Ma gli sono capitate cose tanto brutte di recente, la voglia di arrendersi potrebbe essere troppa.

Beh, dai. Bello anche il tuo romanzo…
La realtà è che se sul 30 de TB fosse entrata una prima staremmo parlando d altro, senza fare filosofia. Semplicemente non vinci un TB contro Alcaraz senza la prima.

Anche sotto 4-0 Alcaraz avrebbe potuto vincere il tiebreak, esattamente per lo stesso motivo per il quale lo ha vinto.
Direi che è stato molto più decisivo per la sua vittoria al tie break la pausa per il cambio scarpe, che Alcaraz non ha usato per rompere il ritmo a Sinner, ma per darsi il tempo che gli serviva per caricarsi, per dire a se stesso che tutto dipendeva da lui, che il tiebreak poteva vincerlo se avesse dato tutto, perché il pallino del gioco era suo.

Poi è chiaro poteva anche perdere il tiebreak o poteva anche perdere in due set, nulla è garantito, soprattutto quando fai una tattica tanto rischiosa. Lui però è stato sufficientemente bravo da vincere, e come da 0-3 ha fatto 7 punti di fila, poteva farlo anche da 0-4. Si trattava solo di provarci con la massima convinzione ed essere sufficientemente bravo. Le cose a volte non accadono per caso.

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+1: Tyler_durden
ARSENICO e vecchi merletti (Guest) 02-10-2024 17:49

@ Lupu74 (#4222717)

Posso essere globalmente d’accordo ma io vorrei vedere Jannik che padroneggia di più il gioco “corto”, il drop shot,anche il movimento nelle discese a rete, e questo contro gli unici in grado di punire questi suoi attuali limiti, Carlitos e Nole. Il fatto è che Jannik quando ha visto che doveva per forza migliorare il servizio lo ha fatto con superbi risultati, ma sul gioco di corto raggio ha fatto miglioramenti ma non sufficienti per il livello di Carlitos o Nole, indipendentemente dal bilancio ottimo nelle partite con quest’ultimo. Jannik sbaglia troppe smorzate che imposta magnificamente come movimento ma dosa un po’ male io credo per inibizione psicologica, perché da Piatto non aveva curato abbastanza questo aspetto, successivamente glielo si è fatto notare, e lui se ne è fatto un po’ un problema e anche perché è talmente forte nel resto che se la cava anche così. Ma io vorrei che non solo diventasse il numero 1 di questo periodo ma entrasse nella leggenda.

236
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giallu 02-10-2024 17:43

Scritto da Giuliano
Alcaraz ha dimostrato chi è il vero numero 1,se nonostante Sinner con la stagione che sta facendo ci perde 3tuute le volte che lo incontra credo che non ci sono più dubbi

E niente, poi se uno sbrocca ci sarà un motivo.
Domanda sciapa, e sicuramente inutile. Il tuo numero uno è stato numero uno per qualche settimana . Poi ci è tornato un vecchietto… Come mai?

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+1: il capitano, Detuqueridapresencia, walden
Giampi 02-10-2024 17:42

Scritto da Alex
Ho la sensazione che nel box di Alcaraz ci fosse tanta ansia per questa partita. Credo meno per Sinner visto il contesto in cui sta giocando da mesi. Mentalmente il ragazzo spagnolo è un gradino sotto il nostro Sinner (probabilmente migliorerà), ma queste sono doti innate come è innato il talento di Alcaraz.
Questa gara e quella di parigi per me non sono giudicabili. Vedremo come finiranno i prossimi scontri nel 2025 sperando che il TAS/CAS non faccia scemenze.
Tornando alla gara di oggi, forse non è un caso che sul servizio abbia faticato. Secondo me è legato alla situazione in cui si trova. E’ il gesto tecnico dove pensi di più, hai più tempo. E sto povero ragazzo pur avendo una testa di acciaio è sempre un ragazzo di 23 anni.
Forza Jannik!

Assolutamente, infatti Ferrero si è abbandonato alla commozione e le parole di Alcaraz hanno confermato che gli ultimi mesi erano stati difficili..il che è incredibile uno che vince due slam di seguito, crolla perchè perde con Diokovic a Parigi? A Sinner la sconfitta odierna importa il giusto ha ben altri pensieri e preoccupazioni..fosse successo ad Alcaraz che si è perso in un bicchiere d’acqua per una piccola frustrazione, quello che è successo a Sinner…ma sta proprio qui la superiorità di Semola, lui è un hombre virtical l’altro un ragazzino, forte, fortissimo ma proprio non c’è confronto…

234
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InTennisVeritas 02-10-2024 17:32

Scritto da Antonella B.
Una partia davvero bella ed emozionante, purtroppo imbruttita nel finale dall’inopportuna vittoria di Alcaraz

“inopportuna” mi è piaciuto 🙂
Avresti preferito una brutta partita e la vittoria di sinner ?
Senza polemica, chiedo solo per curiosita’ perche’ non essendo un fanboy di uno o dell’altro io mi sono goduto lo spettacolo a prescindere dal vincitore (ed è stato davvero un ottimo spettacolo).
Il fanboy tipo vuole comunque la vittoria a scapito dello spettacolo ?

233
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+1: Tyler_durden
-1: Detuqueridapresencia, roby.mortilla@gmail.com, ACL
francesco (Guest) 02-10-2024 17:32

Scritto da PensiamociBene

Scritto da zedarioz
@ PensiamociBene (#4222672)
Io invece sarei molto più preoccupato se fossi in Alcaraz: ho la fortuna di essere al 100% e di trovare Sinner in pessime condizioni, sia al RG che a Pechino, e devo lottare e fare i miracoli fino all’ultimo punto per vincere. Quando non sarà lui al 100%, come farò a vincere, visto che meglio di così è impossibile per me?

Questo è uno dei pericoli nel cedere alle lusinghe della narrazione di comodo. E’ vero che Alcaraz è andato vicino a perdere e per vincere si è superato nell’ultimo tiebreak, e se noi ci fermiamo a questo possiamo crearsi la narrazione che Alcaraz al 100% vince per miracolo con un Sinner che non è al 100%.
Invece di cedere alla tentazione di ricorrere alla solita narrazione di comodo, si dovrebbe analizzare il perché Alcaraz ha vinto per miracolo. Ha vinto per miracolo per sua precisa scelta. Perché per affrotnare Sinner hanno usato la seguente tattica. Alcaraz doveva forzare sempre subito lo scambio tirando a tutto braccio, per andare subito a rete. Non ci sono stati tanti scambi lunghi proprio perché Alcaraz e il suo team lo hanno scelto scientemente. Il problema di un simile approccio è che è molto rischioso perché ti fa fare molti gratuiti, e anche mentalmente è difficile giocare sapendo di dover tirare sempre a tutto perché hai poi cali di tensione per rifiatare dallo stress.
Ma quale è il punto? Il punto è che in questo modo il pallino del gioco lo aveva Alcaraz, e lui ha sempre saputo durante tutta la partita che era lui a decidere chi vinceva l’incontro. Si trattava solo di vedere se sarebbe riuscito a fare più vincenti che errori gratuiti nei momenti fondamentali. Così è stato nell’ultimo tie break, sotto 0-3 Alcaraz ha sempre saputo che il tie break non gli era sfuggito di mano perché il gioco lo decideva lui. Doveva andare a tutta ed essere sufficientemente bravo da non fare errori.
Questa strategia distrugge la fiducia che hanno gli altri tennisti perché quando un tennista sa che è impotente di fronte al suo rivale, che è il rivale a decidere l’esito del match subentrano i fantasmi, le frustrazioni.
Ebbene, una volta compreso tutto questo ci rendiamo conto che solo in apparenza Alcaraz ha vinto per miracolo, perché in realtà era tutto calcolato. E questa vittoria ottenuta non a caso, ma con un preciso piano e con la bravura di portarlo a termine gli dà grande convinzione. Mentre Sinner si ritrova di fronte in modo inequivocabile a un tennista che gli ha dimostrato in faccia che gli nasconde la palla, che è lui a decidere chi vince o chi perde.
Io mi auguro che l’orgoglio e la fiducia di Sinner non sia stata spezzata, e sono ottimista a riguardo. Ma gli sono capitate cose tanto brutte di recente, la voglia di arrendersi potrebbe essere troppa.

Beh, dai. Bello anche il tuo romanzo…
La realtà è che se sul 30 de TB fosse entrata una prima staremmo parlando d altro, senza fare filosofia. Semplicemente non vinci un TB contro Alcaraz senza la prima.

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Detuqueridapresencia 02-10-2024 17:32

Scritto da Forzaschiavo
@ Giuliano (#4222414)
Eh sì, perché la classifica si fa solo con le partite tra loro due…cosa tocca sentire

Lascia perdere, c’è un manipolo di analfabeti funzionali, saltimbanchi, provocatori e incompetenti con cui è impossibile discutere.

Facciamolo solo con chi, pur avendo diverse opinioni, le esprime in modo civile, sensato e competente.

Gli altri sono solo zavorra

231
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Forzaschiavo (Guest) 02-10-2024 17:25

@ Giuliano (#4222414)

Eh sì, perché la classifica si fa solo con le partite tra loro due…cosa tocca sentire

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+1: Detuqueridapresencia
Antonella B. 02-10-2024 17:23

Una partia davvero bella ed emozionante, purtroppo imbruttita nel finale dall’inopportuna vittoria di Alcaraz

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+1: InTennisVeritas, l Occhio di Sauron
Krik Kroc 02-10-2024 17:17

Per la legge dei grandi numeri un tiebreak doveva perderlo dopo la sfilza a doppia cifra vinti consecutivamente. È capitato in finale e proprio con Alcaraz. Pazienza da adesso in poi ricomincerà a vincerli quasi tutti. Dai! Jiannik

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Lupu74 (Guest) 02-10-2024 17:11

Scritto da Sasha

Scritto da Kb24

Scritto da franck78
la differenza tra alcaraz e sinner è che… Alcaraz è più forte ma meno continuo… quindi nello scontro diretto Alcaraz è avanti… però nell’arco del torneo, Alcaraz può perdere dal monfils o dal van de zandschulp di turno.. mentre sinner quasi mai perde con i tennisti inferiori..

La differenza tra i 2 l ha fatta la % di prime nei momenti clou

Senza dubbio. A eccezione del primo punto, Sinner non ha messo più una prima durante il tie, e contro Alcaraz nei momenti cardine del match non te lo puoi permettere. Quando Sinner ha battuto Alcaraz lo ha sempre fatto in maniera netta. Quando invece te la giochi su poche palle, è difficile spuntarla contro lo spagnolo, abilissimo a vincere in volata.

Non direi che Alcaraz sia più forte di Sinner. Alcaraz è forte e discontinuo, Sinner è forte e continuo ed infatti è il numero uno. Quello che mi spaventa è aver perso tre partite di fila, di cui due molto simili. Sembra quasi che Sinner senta troppo il confronto diretto e non riesca a chiudere la partita quando è il momento. Un po’ come capitava tra Federer e Nadal

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+1: Detuqueridapresencia
giumart (Guest) 02-10-2024 17:08

Scritto da PensiamociBene

Scritto da zedarioz
@ PensiamociBene (#4222672)
Io invece sarei molto più preoccupato se fossi in Alcaraz: ho la fortuna di essere al 100% e di trovare Sinner in pessime condizioni, sia al RG che a Pechino, e devo lottare e fare i miracoli fino all’ultimo punto per vincere. Quando non sarà lui al 100%, come farò a vincere, visto che meglio di così è impossibile per me?

Questo è uno dei pericolo nel cedere alle lusinghe della narrazione di comodo. E’ vero che Alcaraz è andato vicino a perdere e per vincere si è superato nell’ultimo tiebreak, e se noi ci fermiamo a questo possiamo crearsi la narrazione che Alcaraz al 100% vince per miracolo con un Sinner che non è al 100%.
Invece di cedere alla tentazione di ricorrere alla solita narrazione di comodo, si dovrebbe analizzare il perché Alcaraz ha vinto per miracolo. Ha vinto per miracolo per sua precisa scelta. Perché per affrotnare Sinner hanno usato la seguente tattica. Alcaraz doveva forzare sempre subito lo scambio tirando a tutto braccio, per andare subito a rete. Non ci sono stati tanti scambi lunghi proprio perché Alcaraz e il suo team lo hanno scelto scientemente. Il problema di un simile approccio è che è molto rischioso perché ti fa fare molti gratuiti, e anche mentalmente è difficile giocare sapendo di dover tirare sempre a tutto perché hai poi cali di tensione per rifiatare dallo stress.
Ma quale è il punto? Il punto è che in questo modo il pallino del gioco lo aveva Alcaraz, e lui ha sempre saputo durante tutta la partita che era lui a decidere chi vinceva l’incontro. Si trattava solo di vedere se sarebbe riuscito a fare più vincenti che errori gratuiti nei momenti fondamentali. Così è stato nell’ultimo tie break, sotto 0-3 Alcaraz ha sempre saputo che il tie break non gli era sfuggito di mano perché il gioco lo decideva lui. Doveva andare a tutta ed essere sufficientemente bravo da non fare errori.
Questa strategia distrugge la fiducia che hanno gli altri tennisti perché quando un tennista sa che è impotente di fronte al suo rivale, che è il rivale a decidere l’esito del match subentrano i fantasmi, le frustrazioni.
Ebbene, una volta compreso tutto questo ci rendiamo conto che solo in apparenza Alcaraz ha vinto per miracolo, perché in realtà era tutto calcolato. E questa vittoria ottenuta non a caso, ma con un preciso piano e con la bravura di portarlo a termine gli dà grande convinzione. Mentre Sinner si ritrova di fronte in modo inequivocabile a un tennista che gli ha dimostrato in faccia che gli nasconde la palla, che è lui a decidere chi vince o chi perde.
Io mi auguro che l’orgoglio e la fiducia di Sinner non sia stata spezzata, e sono ottimista a riguardo. Ma gli sono capitate cose tanto brutte di recente, la voglia di arrendersi potrebbe essere troppa.

No, per come è Jannik l’ultima tua frase appare oggettivamente fuori luogo.

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+1: roby.mortilla@gmail.com
Jannik the Goat (Guest) 02-10-2024 17:07

Premesso che ci sono momenti in cui Carlitos sembra davvero illegale, non ti lascia proprio giocare, appena abbassi un minimo ritmo e intensità lui quando è ispirato ti spazza via a suon di vincenti. Alla fine è incredibile come Sinner sia riuscito a rendere il match tirato con occasioni addirittura per poterlo portare a casa nonostante oggi, e in generale in tutto il torneo, Alcaraz gli sia stato superiore. Ennesima testimonianza della sua solidità. Detto ciò, chi dice che visti gli scontri diretti in stagione lo spagnolo è giusto che venga riconosciuto idealmente come il vero numero 1 è serio o cosa?
Secondo questo canone allora sia lo scorso anno che nel 2022 avendo Sinner vinto gli h2h ambo le volte 2-1 doveva essere giudicato superiore allo spagnolo, o ancora più pertinente, Federer nel 2006 che chiuse sotto 4-2 gli h2h contro Nadal non doveva essere considerato il numero 1 nonostante una stagione dove vinse 11 tornei di cui 3 slam?
Ovviamente in questo 2024 il computo degli slam tra Sinner e Alcaraz è perfettamente distribuito, però la differenza nella race è di quasi 3mila punti a favore di Sinner, quindi abissale, che mi chiedo appunto come questo fattore possa essere stravolto dando la precedenza agli h2h. I misteri della (in)coerenza.

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+1: Emma_Woodhouse
Gerry (Guest) 02-10-2024 17:05

In ogni torneo bisogna adesso sperare che qualcun’altro butti fuori lo spagnolo prima …. Sinner incomincia ad avere il complesso Alcaraz …

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Sasha (Guest) 02-10-2024 17:04

Scritto da Kb24

Scritto da franck78
la differenza tra alcaraz e sinner è che… Alcaraz è più forte ma meno continuo… quindi nello scontro diretto Alcaraz è avanti… però nell’arco del torneo, Alcaraz può perdere dal monfils o dal van de zandschulp di turno.. mentre sinner quasi mai perde con i tennisti inferiori..

La differenza tra i 2 l ha fatta la % di prime nei momenti clou

Senza dubbio. A eccezione del primo punto, Sinner non ha messo più una prima durante il tie, e contro Alcaraz nei momenti cardine del match non te lo puoi permettere. Quando Sinner ha battuto Alcaraz lo ha sempre fatto in maniera netta. Quando invece te la giochi su poche palle, è difficile spuntarla contro lo spagnolo, abilissimo a vincere in volata.

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Alex (Guest) 02-10-2024 17:04

Ho la sensazione che nel box di Alcaraz ci fosse tanta ansia per questa partita. Credo meno per Sinner visto il contesto in cui sta giocando da mesi. Mentalmente il ragazzo spagnolo è un gradino sotto il nostro Sinner (probabilmente migliorerà), ma queste sono doti innate come è innato il talento di Alcaraz.

Questa gara e quella di parigi per me non sono giudicabili. Vedremo come finiranno i prossimi scontri nel 2025 sperando che il TAS/CAS non faccia scemenze.

Tornando alla gara di oggi, forse non è un caso che sul servizio abbia faticato. Secondo me è legato alla situazione in cui si trova. E’ il gesto tecnico dove pensi di più, hai più tempo. E sto povero ragazzo pur avendo una testa di acciaio è sempre un ragazzo di 23 anni.

Forza Jannik!

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giumart (Guest) 02-10-2024 17:03

Scritto da zedarioz
@ PensiamociBene (#4222672)
Io invece sarei molto più preoccupato se fossi in Alcaraz: ho la fortuna di essere al 100% e di trovare Sinner in pessime condizioni, sia al RG che a Pechino, e devo lottare e fare i miracoli fino all’ultimo punto per vincere. Quando non sarà lui al 100%, come farò a vincere, visto che meglio di così è impossibile per me?

Ecco, non ho potuto vedere la partita, ma siccome mi fido di te allora sono ancora più fiero del nostro Jannik. E molti dimenticano che Jannik non ha mai perso nettamente da Alcaraz, nemmeno quando è stato non in piena forma.

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PensiamociBene 02-10-2024 17:00

Scritto da zedarioz
@ PensiamociBene (#4222672)
Io invece sarei molto più preoccupato se fossi in Alcaraz: ho la fortuna di essere al 100% e di trovare Sinner in pessime condizioni, sia al RG che a Pechino, e devo lottare e fare i miracoli fino all’ultimo punto per vincere. Quando non sarà lui al 100%, come farò a vincere, visto che meglio di così è impossibile per me?

Questo è uno dei pericoli nel cedere alle lusinghe della narrazione di comodo. E’ vero che Alcaraz è andato vicino a perdere e per vincere si è superato nell’ultimo tiebreak, e se noi ci fermiamo a questo possiamo crearsi la narrazione che Alcaraz al 100% vince per miracolo con un Sinner che non è al 100%.

Invece di cedere alla tentazione di ricorrere alla solita narrazione di comodo, si dovrebbe analizzare il perché Alcaraz ha vinto per miracolo. Ha vinto per miracolo per sua precisa scelta. Perché per affrotnare Sinner hanno usato la seguente tattica. Alcaraz doveva forzare sempre subito lo scambio tirando a tutto braccio, per andare subito a rete. Non ci sono stati tanti scambi lunghi proprio perché Alcaraz e il suo team lo hanno scelto scientemente. Il problema di un simile approccio è che è molto rischioso perché ti fa fare molti gratuiti, e anche mentalmente è difficile giocare sapendo di dover tirare sempre a tutto perché hai poi cali di tensione per rifiatare dallo stress.

Ma quale è il punto? Il punto è che in questo modo il pallino del gioco lo aveva Alcaraz, e lui ha sempre saputo durante tutta la partita che era lui a decidere chi vinceva l’incontro. Si trattava solo di vedere se sarebbe riuscito a fare più vincenti che errori gratuiti nei momenti fondamentali. Così è stato nell’ultimo tie break, sotto 0-3 Alcaraz ha sempre saputo che il tie break non gli era sfuggito di mano perché il gioco lo decideva lui. Doveva andare a tutta ed essere sufficientemente bravo da non fare errori.

Questa strategia distrugge la fiducia che hanno gli altri tennisti perché quando un tennista sa che è impotente di fronte al suo rivale, che è il rivale a decidere l’esito del match subentrano i fantasmi, le frustrazioni.

Ebbene, una volta compreso tutto questo ci rendiamo conto che solo in apparenza Alcaraz ha vinto per miracolo, perché in realtà era tutto calcolato. E questa vittoria ottenuta non a caso, ma con un preciso piano e con la bravura di portarlo a termine gli dà grande convinzione. Mentre Sinner si ritrova di fronte in modo inequivocabile a un tennista che gli ha dimostrato in faccia che gli nasconde la palla, che è lui a decidere chi vince o chi perde.
Io mi auguro che l’orgoglio e la fiducia di Sinner non sia stata spezzata, e sono ottimista a riguardo. Ma gli sono capitate cose tanto brutte di recente, la voglia di arrendersi potrebbe essere troppa.

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Sasha (Guest) 02-10-2024 16:58

Sinner è stato bravissimo a tener testa a un Alcaraz ritornato ai suoi migliori livelli. Io credo che quello che sta facendo questo ragazzo da aprile a oggi è qualcosa di superlativo, visto il trattamento ricevuto in quest’arco temporale dagli organismi antidoping. Se, come si spera, verrà assolto, ma visto l’accanimento nei suoi confronti è tutt’altro che certo, sarà la prossima stagione quella che consentirà ai due di giocare realmente alla pari, visto che da mesi Sinner si porta dietro un peso che ovviamente influisce.

219
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joe (Guest) 02-10-2024 16:57

@ Supporter dei poeti estinti (#4222665)

Premesso che ognuno può tifare per chi vuole… non credo affatto che la maggioranza degli italiani tifi per Alcaraz e sopratutto SINNER è italiano!!!

Poi che Alcaraz abbia vinto 3 volte su 3 quest’anno è un fatto e tutte le considerazione che si possono fare non lo mutano.

Vedremo a fine anno se l’incantesimo si sarà spezzato (come spero!!)

218
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Pippo Anzighi (Guest) 02-10-2024 16:57

Peccato, ma continuo a sostenere Jannik al 100%. Con quello che sta passando, sta facendo una stagione fantastica. Non si può vincere sempre….

217
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giumart (Guest) 02-10-2024 16:55

Purtroppo, per impegni, non ho potuto vedere la partita. Stando a quanto leggo, è stata molto bella. equilibrata e con grande pathos. Ha vinto Alcaraz sul filo di lana, dunque congratulazioni allo spagnolo, che evidentemente conferma di essere il degnissimo competitor di Jannik (non credo che qualcuno abbia ancora dubbi a riguardo). E’ certo che di simili duelli ce ne saranno tanti per chissà quanto tempo. Mi auguro solo che d’ora in avanti i due possano scontrarsi ad armi pari, nel senso che stiano entrambi in forma sul piano fisico e sul piano psicologico. Oggi Jannik ha perso, viva Jannik!

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+1: Krik Kroc
joe (Guest) 02-10-2024 16:55

@ walden (#4222592)

Tu non sai nemmeno dove sta di casa il tennis, quello che si prova stando in campo perchè l’hai visto solo in tv…prenditi la tua calcolatrice e attaccati a quella ahahahha

215
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joe (Guest) 02-10-2024 16:53

@ walden (#4222574)

finchè ci sei tu..stiamo tutti tranquilli..torna a commentare il curling

214
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-1: Detuqueridapresencia
Kb24 (Guest) 02-10-2024 16:52

Scritto da franck78
la differenza tra alcaraz e sinner è che… Alcaraz è più forte ma meno continuo… quindi nello scontro diretto Alcaraz è avanti… però nell’arco del torneo, Alcaraz può perdere dal monfils o dal van de zandschulp di turno.. mentre sinner quasi mai perde con i tennisti inferiori..

La differenza tra i 2 l ha fatta la % di prime nei momenti clou

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Baldon (Guest) 02-10-2024 16:49

Cmq io penso che debba aggiungere nel team un esperto sul servizio. Cavolo ha preso praticamente tutto il vecchio team di Djokovic, ma a mio parere manca il più fondamentale. Mr Goran

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Baldon (Guest) 02-10-2024 16:49

Cmq io penso che debba aggiungere nel team un esperto sul servizio. Cavolo ha preso praticamente tutto il vecchio team di Djokovic, ma a mio parere manca il più fondamentale. Mr Goran

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walden 02-10-2024 16:48

Scritto da Barabba
Purtroppo Sinner è un po’ troppo passivo con Alcaraz. La tattica dell’iberico di rompergli il ritmo con i topponi per costringerlo ad accorciare i colpi e poi spingerlo sulla difensiva e aprirsi il campo con le sventagliate a uscire ha pagato per la terza volta di fila. Urge un aggiustamento tattico di Vagnozzi.

Urge un lavoro sul servizio…

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zedarioz (Guest) 02-10-2024 16:48

@ PensiamociBene (#4222672)

Io invece sarei molto più preoccupato se fossi in Alcaraz: ho la fortuna di essere al 100% e di trovare Sinner in pessime condizioni, sia al RG che a Pechino, e devo lottare e fare i miracoli fino all’ultimo punto per vincere. Quando non sarà lui al 100%, come farò a vincere, visto che meglio di così è impossibile per me?

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+1: toni.omodeo, Krik Kroc, roby.mortilla@gmail.com
Matteo (Guest) 02-10-2024 16:47

A chi dice che Sinner non ha vinto perché non ha messo la prima di servizio vorrei farvi notare che Jannik anche quando metteva la prima ha sofferto maledettamente pochissimi punti diretti o da chiudere comodamente,66% di punti con la prima fatti in generale e solo il 58% nel terzo set.Il punto del 3-1 è stato fatto infatti su una prima,poi sul 3-2 ho capito che era finita perché quando Alcaraz vince quei punti in quel modo va in trance agonistica e non lo ferma più nessuno,Sinner il tie-brek lo avrebbe perso anche mettendo tutte prime

208
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walden 02-10-2024 16:47

Scritto da PensiamociBene
Alcaraz ha giocato una grande partita, andando a rete tantissime volte, forzando tanti tiri, e tenendo in mano il pallino del gioco, sapendo che in questo modo toglieva sicurezza all’italiano. Ha fatto tutto bene, tranne il cedimento mentale nel primo tiebreak.
Sinner ha fatto quello che poteva, mentalmente ha saputo resistere nei momenti difficili, ma appunto quella di Sinner era più una resistenza che un’offensiva, e alla fine ha ceduto nell’ultimo tiebreak perché Alcaraz è uscito da una situazione difficile alla grande e Sinner in quel momento non ha saputo rifiutarsi di perdere.
Questa è la storia di questa partita, si deve superare la tentazione di pensare che questa partita segni qualcosa di assoluto, tutto può ancora succedere nei loro confronti. Però, purtroppo, una cosa è sicura: perdere da uno che nei suoi picchi ti gioca a un livello ineguagliabile e ti nasconde la palla mette in pericolo la fiducia che hai in te stesso e nella possibilità di migliorare. Succede sempre così nelle competizioni: quando senti che un tuo rivale ha un livello che non potrai mai raggiungere, si spezza qualcosa dentro di te e dà lì diventi il secondo.
Speriamo che non sia successo questo, speriamo che Sinner senta ancora dentro di sé di avere il margine per diventare lui ingiocabile.

Guarda,se fossi stato così Sinner non sarebbero mai diventato numero 1, visto che, sino ad un anno fa, non riusciva a vincere contro avversari che invece Alcaraz regolarmente batteva. Di questa vittoria aveva più bisogno lo spagnolo che l’italiano, perchè, se è vero che lo avava gia sconfitto due volte quest’anno, era anche vero che lui pensava di essere numero 1 a fine anno, cosa che difficilmente capiterà. Quindi non sono preoccupato per le ricadute, lo sono, un po’, per il livello di battuta che Sinner ha avuto in questo torneo.

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sasuzzo 02-10-2024 16:46

Partita bellissima, evidentissimo come siano più di una spanna sopra tutti gli altri. Questa settimana Sinner meno bene col rovescio, e all’ uscita dal servizio siè fatto spesso cogliere impreparato (soprattutto oggi). Ma in generale, Sinner, dovrebbe avere più coraggio contro alcaraz: perchè può essergli superiore se solo si convince che deve prendere lui l’iniziativa , infatti quelle volte in cui caricava di più in attacco aveva in mano il punto. Tie break decisivo: è vero che allo spagnolo gli è entrato tutto quanto ma soprattutto a causa dell’iniziativa lasciatagli. A rete: vero tallone d’Achille di Sinner e ago della bilancia per Alcaraz: spessissimo ha sbagliato a giocare la voleè dandola in bocca a Carlos: decisiva quella sul 5 a 4 per Jannik, servizio Alcaraz e 15 30: arriva comodo per voleare in lungolinea e incrocia con chiusura facile di Alcaraz. Insisto nel dire che alla lunga continuare a perderci contro non aiuta a livello mentale

206
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Barabba (Guest) 02-10-2024 16:44

Purtroppo Sinner è un po’ troppo passivo con Alcaraz. La tattica dell’iberico di rompergli il ritmo con i topponi per costringerlo ad accorciare i colpi e poi spingerlo sulla difensiva e aprirsi il campo con le sventagliate a uscire ha pagato per la terza volta di fila. Urge un aggiustamento tattico di Vagnozzi.

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+1: sasuzzo
Armonica (Guest) 02-10-2024 16:43

Scritto da Supporter dei poeti estinti
La direzione credo abbia oscurato il commento di quel mentecatto razzista che aveva scritto che la maggioranza degli italiani tifa per Alcaraz e non per l’austriaco Sinner…ho risposto per le rime a questo demente ma sono stato oscurato anch’io..pazienza

Lungi da me difendere quell’utente, ma a me non sembra razzista uno che dice una cosa del genere, ma ignorante in geografia.

204
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Mauro N (Guest) 02-10-2024 16:43

Sarebbe bellissimo viversi questa rivalità da neutrali…così per me è solo una sofferenza. Ero felicissimo dopo quel primo set vinto in quel modo, ma Alcaraz non è di questo mondo.
Io non so(spero proprio di no) se lo spagnolo avrà la costanza del big 3, perché io questi picchi di gioco non li ho mai visti da quando seguo intensamente il tennis, e credo di aver visto i più grandi della storia.

203
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walden 02-10-2024 16:42

Scritto da ospite
Sono abbastanza “deluso” per una durata del match (che ieri purtroppo avevo previsto) che forse comprometterà il torneo dopo. I ragazzi odieranno perdere, però così non sanno gestirsi. A questo punto nel “King slam” si impegneranno più di un torneo ufficiale? (NB mica dico che questa partita dovevano perderla apposta giocando solo una mezz’oretta, solo che devono puntare ai tornei importanti e usare questi tipo allenamento, a costo di perdere nei turni precedenti…).
Ti “spacchi” (uso apposta questo termine per fare una parodia di “Landaluce nella lotte”) per un 500 quando sta per iniziare un torneo molto più importante?? Già dal prossimo anno bisogna cambiare, in primis la programmazione!! (PS: gli scontri diretti non contano per capire chi abbia una carriera migliore, contano le vittorie negli slam = chi ne avrà vinti di più sarà il migliore, pure se negli scontri diretti sarà sotto con una percentuale tipo di una sola 1 vittoria ogni 10 sconfitte…).

Non sono d’accordo, a questo livello non puoi cedere… poi, magari puoi esserti un po’ trattenuto, c’è stato un momento in cui Sinner sembrava avesse un po’ di indolenzimento… e non credo neppure che questo match abbia compromesso il prossimo torneo, ci sono un paio di giorni, non cambi continente, i primi turni sono poco impegnativi, almeno sulla carta, non è un Master di una settimana, ma di due, il tempo di recupero c’è.

202
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PensiamociBene 02-10-2024 16:40

Alcaraz ha giocato una grande partita, andando a rete tantissime volte, forzando tanti tiri, e tenendo in mano il pallino del gioco, sapendo che in questo modo toglieva sicurezza all’italiano. Ha fatto tutto bene, tranne il cedimento mentale nel primo tiebreak.

Sinner ha fatto quello che poteva, mentalmente ha saputo resistere nei momenti difficili, ma appunto quella di Sinner era più una resistenza che un’offensiva, e alla fine ha ceduto nell’ultimo tiebreak perché Alcaraz è uscito da una situazione difficile alla grande e Sinner in quel momento non ha saputo rifiutarsi di perdere.

Questa è la storia di questa partita, si deve superare la tentazione di pensare che questa partita segni qualcosa di assoluto, tutto può ancora succedere nei loro confronti. Però, purtroppo, una cosa è sicura: perdere da uno che nei suoi picchi ti gioca a un livello ineguagliabile e ti nasconde la palla mette in pericolo la fiducia che hai in te stesso e nella possibilità di superarlo. Succede sempre così nelle competizioni: quando senti che un tuo rivale ha un livello che non potrai mai raggiungere, si spezza qualcosa dentro di te e dà lì diventi il secondo.
Speriamo che non sia successo questo, speriamo che Sinner senta ancora dentro di sé di avere il margine per diventare lui ingiocabile.

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+1: Krik Kroc