Comunicato ufficiale di Jannik Sinner (28 Settembre 2024). Deluso. Non farò ulteriori commenti fino al termine della vicenda
Comunicato ufficiale di Jannik Sinner (28 Settembre 2024). Deluso. Non farò ulteriori commenti fino al termine della vicenda.
“Sono deluso nell’apprendere che la WADA ha deciso di impugnare il risultato della mia udienza ITIA dopo che i giudici indipendenti mi avevano scagionato e dichiarato innocente.
Negli ultimi mesi e durante tutto questo processo ci sono state tre udienze separate in ogni caso che hanno confermato la mia innocenza.
Diversi mesi di interviste e indagini sono culminati in tre giudici senior che hanno esaminato ogni dettaglio attraverso un’udienza formale.
Hanno emesso un giudizio approfondito che spiega perché hanno stabilito che non sono colpevole, con chiare prove fornite e la mia piena collaborazione.
Sulla base di un processo così solido, sia l’ITIA che l’autorità antidoping italiana hanno accettato il verdetto e rinunciato al diritto di appello.
Capisco che queste cose debbano essere investigate a fondo per mantenere l’integrità dello sport che tutti amiamo. Tuttavia, è difficile capire cosa si possa ottenere chiedendo a un diverso gruppo di tre giudici di esaminare nuovamente gli stessi fatti e la stessa documentazione.
Ciò detto, non ho nulla da nascondere e, come ho fatto per tutta l’estate, collaborerò pienamente con il processo di appello e fornirò tutto ciò che potrà essere necessario per dimostrare ancora una volta la mia innocenza.
Poiché il caso è ora pendente dinanzi al TAS, non farò ulteriori commenti.”
Francesco Paolo Villarico
TAG: Caso Sinner, Jannik Sinner
Hai fatto un paragone che non c’entra niente. Non c’è bisogno di esporsi al ridicolo ogni volta che si scrive. Non capisci niente, non ce lo devi ricordare tutte le volte. Lo sappiamo già.
Ho letto l’articolo di Bisti e direi che ci sono due modi di approcciare alla vicenda.
1) Bisti conferma in modo ineccepibile che l’appello è solo in diritto (se così vogliamo chiamarlo). Si evince chiaramente dallo scarno comunicato di WADA e dalla sanzione richiesta. La ricostruzione fattuale della vicenda non dovrebbe essere contestata. Ora, la circostanza che, a fronte di tale ricostruzione fattuale, nota a tutti, venga domandata una pena così severa, non può non suscitare un sentimento di indignazione non solo nei tifosi di Sinner ma in tutte le persone che vorrebbero una giustizia giusta e in quanto tale equa.
2) Poi c’è l’aspetto tecnico, riguardante i cavilli e le interpretazioni regolamentari. Il tema sembra essere, come hai detto, il contenuto della responsabilità dell’atleta in relazione ai comportamenti del proprio team. WADA sosterrebbe una responsabilità oggettiva assoluta e senza possibilità di dimostrare assenza di colpa da parte dell’atleta. Sarebbe a dire che se un membro dello staff ha commesso un errore (e Ferrara e Naldi li hanno sicuramente commessi) l’atleta deve pagare sempre e comunque. Il principio espresso nella sentenza di primo grado è invece che se l’atleta dimostra di essere incolpevole, anche nella selezione e informativa dei propri collaboratori, deve essere scriminato.
È chiaro quindi che un rischio più o meno alto che il CAS possa aderire all’interpretazione più giustizialista c’è.
Personalmente ritengo che una responsabilità oggettiva in assenza di danno (il danno in ambito di un procedimento antidoping è un’alterazione delle prestazioni sportive nella specie pacificamente assente) sia un’aberrazione giuridica.
In assenza di colpa e di danno non potrebbe e non dovrebbe mai esserci alcuna punizione.
Speriamo solo che, al di là di questi cavilli e bizantinismi, prevalga il buon senso e il senso di giustizia e che gli avvocati di Sinner siano in grado di indicare ai Giudici la strada per trovare questa giustizia giusta nei meandri di un regolamento giustizialista e farraginoso.
Spero che su questa vicenda si attivino i Presidenti di FITP, CONI e Ministro dello Sport perché “cca’ nisciuno è fess “.
Ma d’altra parte Giorgione fa rima con…
Ti ringrazio per la segnalazione di tale editoriale.
Tale editoriale però non mi trova d’accordo perché sostiene, se ho capito bene, che è corretto dare una punizione a Sinner perché altrimenti la sua totale assoluzione “farebbe vacillare il principio della responsabilità oggettiva e potrebbe far passare il messaggio che un atleta possa evitare qualsiasi sanzione facendo ricadere ogni colpa su terzi”.
E io sostengo che non sarebbe una cosa negativa far passare questo messaggio, ma sarebbe una cosa positiva. Sarebbe il messaggio che possono esserci errori non imputabili all’atleta. Cosa tra l’altro corrispondente al vero.
Inoltre sebbene l’editoriale sia molto utile, chiaro e ben scritto, mi sembra contraddirsi nel finale perché da un lato perora il principio di responsabilità oggettiva e dall’altro fa intendere che lui non darebbe alcuna punizione a Sinner (e appunto queste due cose si contraddicono tra loro). Infatti dice che sarebbe comprensibile diano 2 mesi a Sinner ma che una tale pena non va considerata necessariamente condivisibile, lasciando intendere che lui non la ritiene condivisibile (lasciando intendere cioè che lui a Sinner non darebbe neanche 2 mesi).
E no caro Bisti: se tu davvero sostieni che deve essere difeso il principio di responsabilità oggettivo, poi non puoi fare il populista in difesa di Sinner facendo intendere che tu a Sinner non daresti neanche due mesi.
…e scatenerebbe una “tempesta” che provocherebbe danni inimmaginabili!
Si detto questo, la questione colestebol va risolta in Italia, sto farmaco lo si vieti anche da noi, e tanti casi neppure nascerebbero.
Poi c’è un discorso che non riguarda sinner, ma il tennis professionistico in generale (anzi sinner da questo punto di vista per costituzione fisica é uno di quelli che desta meno sospetti): ma insomma a voi il dubbio che gente con bicipiti enormi, che rema per 5 set sotto 40 gradi, ed il giorno dopo è gia pronto per altre maratone, e magari anche in età avanzata, possa avere degli aiuti ulteriori rispetto ai normali integratori non viene ?
Chissà quanti altri Colestebol ci sono che presi nella giusta maniera non sono rilevabili dal sistema antidoping, ma influiscono sulla prestazione..
Quel grande pittore italiano si rivolterebbe nella tomba sapendo di avere il tuo stesso nickname.
…indipendente o al limite come suggerisce Bisti ci sarà una ineleggibilità di un paio di mesi…
@ Marco M. (#4218531)
Addirittura.
Si, ma soprattutto perchè oltre che essere un hater è un cretino..però tanti scrivono idiozie in un senso o nell’altro senza cercare di capire o approfondire..si sapeva che un piccolo margine per presentare ricorso la wada lo aveva a disposizione e così è stato..anche se per fortuna Sinner si era cautelato inserendo nel contratto con i suoi dipendenti una clausola sul rispetto delle normative antidoping, il margine per una interpretazione difforme dell’articolo che riguarda la responsabilità oggettiva c’è anche se alla fine sarà difficile che il Tas modifichi in modo sostanziale il giudizio del tribunale indi
Quindi dovrebbe pagare per un errore di altri e sentirsi alla stregua di chi si è dopato veramente..ma va a ciapa I ratt ..
No, basta, cercando di seguire la logica del paragone fra Sinner e Musk ho perso definitivamente la fiducia nel genere umano.
Quindi secondo te non si va a valutare se il tennista Sinner abbia una colpa, verrà condannato perché bisogna che l’azienda Sinner paghi il danno d’immagine
Pensa a questo:
da qua a 10 anni senza Jannik perché si ritira per una decisione ingiusta.
Qualsiasi vincitore di qualsiasi torneo sarebbe delegittimato: eh, grazie senza Sinner
La Wada dovrebbe preoccuparsi di individuare i casi di doping reale e non di cercare di punire a tutti i costi persone non dopate che sono vittime accidentali di contaminazione . Se come ho letto la quantità di Colestebol rilevata per Sinner può essere stata assunta, data l’esiguità, solo per contaminazione accidentale e “non doperebbe neanche una formica”, forse il sistema andrebbe completamente rivisto stabilendo soglie sotto le quali non abbia alcun senso parlare di doping. Così facendo si eliminerebbe gran parte di questi inutili e dannosi processi contro atleti onesti. E questo a garanzia di tutti gli atleti, non solo per Sinner.
Vorrei capire per quale motivo la Wada non ha fatto ricorso alTas quando Bortolotti è stato assolto esattamente come jannik
Se fosse per 1 mese più che altro sarebbe un danno d’immagine perché vuol dire che lo riterranno colpevole ma poi bisognerebbe vedere da quando a quando verrebbe sospeso/squalificato perché se il periodo non dovesse coincidere con gli slam, anche se dovesse saltare 1 o 2 1000 in quel periodo vorrebbe dire che si allennerà/riposerà. Ma ripeto non ne trovo il senso ritirarsi dal tennis giocato.
E a te la cosa fa tanto piacere vero ?
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Quando ho letto “Sembra che ci sia stata una mancanza di comunicazione tra il signor Naldi e il signor Ferrara, a causa della quale il signor Naldi non ha compreso che lo spray conteneva una sostanza proibita” mi sono piegato dal ridere. Fossi io il giudice direi “bastava leggere la confezione”
Per quanto riguarda la responsabilità, facciamo un altro esempio. Tesla ha richiamato 2 mln di auto per un problema al cofano. Chi paga per il danno economico e d’immagine, musk o i progettisti? Questi vengono alla peggio licenziati, ma è Tesla che si fa carico del problema. Ergo, si va verso una squalifica, poco ma sicuro. L’unico aspetto da valutare è la durata della stessa.
È una sfida di livello, per una crescita personale, come anche noi tutti ne abbiamo. Se arriva vuol dire che siamo in grado di affrontarla.
Se io fossi in luì in caso di condanna anche a un solo mese di sospensione mi ritirerei come ha fatto la Ashley Barty…e lo direi prima sia alla Wada che al Tas… vediamo chi ha più da perdere
Continua sempre di più ad asfaltarli tutti, è tutta invidia, perché sei il più forte di tutti e non hanno spazio. Ma non sanno che l’invidia fa male a chi c’è l’ha.
Sei grandissimo Jannik. Continua a farci divertire e sognare.
Forza Jan, stanno provando a “farti fuori” con una decisione altamente politicizzata e molti tuoi colleghi stanno pregando che tu venga condannato, ma supererai anche questa, ancora più senza pietà d’ora in avanti, forza e coraggio!!
Ti vogliamo bene Jannik.
Crediamo nella tua onesta’.
Punto.
Titoli, soldi o punti a parte quelli di Indian Wells hanno detto che non glieli tolgono e se dovesse essere squalificato per 1/2 anni perché dovrebbe appendere la racchetta al chiodo?
Già perchè Itia e Nado dopo il giudizio del tribunale indipendente avrebbero potuto fare ricorso al Tas e invece lo fa la wada..comunque se volete capire il motivo del contendere leggete l’editoriale di Bisti su tennis magazine…
Ma che pena!! Per non usare altro termini…. se lo squalificato o gli tolgono qualche sacrosanto titolo, farebbe bene ad appendere la racchetta al chiodo e salutare baracca e burattini. Burocrati affamati di fama! Wada… ma vada a ……..