Comunicato ufficiale di Jannik Sinner (28 Settembre 2024). Deluso. Non farò ulteriori commenti fino al termine della vicenda
Comunicato ufficiale di Jannik Sinner (28 Settembre 2024). Deluso. Non farò ulteriori commenti fino al termine della vicenda.
“Sono deluso nell’apprendere che la WADA ha deciso di impugnare il risultato della mia udienza ITIA dopo che i giudici indipendenti mi avevano scagionato e dichiarato innocente.
Negli ultimi mesi e durante tutto questo processo ci sono state tre udienze separate in ogni caso che hanno confermato la mia innocenza.
Diversi mesi di interviste e indagini sono culminati in tre giudici senior che hanno esaminato ogni dettaglio attraverso un’udienza formale.
Hanno emesso un giudizio approfondito che spiega perché hanno stabilito che non sono colpevole, con chiare prove fornite e la mia piena collaborazione.
Sulla base di un processo così solido, sia l’ITIA che l’autorità antidoping italiana hanno accettato il verdetto e rinunciato al diritto di appello.
Capisco che queste cose debbano essere investigate a fondo per mantenere l’integrità dello sport che tutti amiamo. Tuttavia, è difficile capire cosa si possa ottenere chiedendo a un diverso gruppo di tre giudici di esaminare nuovamente gli stessi fatti e la stessa documentazione.
Ciò detto, non ho nulla da nascondere e, come ho fatto per tutta l’estate, collaborerò pienamente con il processo di appello e fornirò tutto ciò che potrà essere necessario per dimostrare ancora una volta la mia innocenza.
Poiché il caso è ora pendente dinanzi al TAS, non farò ulteriori commenti.”
Francesco Paolo Villarico
TAG: Caso Sinner, Jannik Sinner
@ io (#4219482)
Giusto.
@ Pippo Anzighi (#4219415)
La differenza qui è che un miliardesimo di grammo di sostanza non è doping, non migliora le prestazioni. Ad altri è stata trovata una quantità di sostanza che migliorava le prestazioni. Ti puoi appellare alla responsabilità oggettiva in caso di doping involontario ma in questo caso non si può parlare nemmeno di doping, è stata trovata una sostanza proibita ma in una quantità ridicola. E’ come chiedere la sospensione della patente per guida in stato di ebrezza se accidentalmente cade una goccia di vino nel tuo piatto e ai controlli ti trovano con un miliardesimo di percentuale di alcool addosso. La sostanza proibita per guidare te la trovano, ma non è guida in stato di ebbrezza.
@ csigalotti (#4219363)
Come detto la responsabilità oggettiva esiste per la sanzione accessoria della revoca dei risultati ottenuti nel torneo di Indian Wells.
Per quanto riguarda la squalifica, la responsabilità oggettiva non esiste, tranne solo il caso eccezionale dell’allenatore o medico che somministra il farmaco o l’integratore contaminato all’atleta, che risponde anche se non ha colpa o negligenza. Si può anche dire che in questo caso è una culpa in eligendo, perché ha scelto un medico scarso o disonesto, ma mi sembra più corretto parlare di responsabilità oggettiva, cioè senza colpa.
No, la squalifica sarebbe certa, ma non è detto di 4 anni, perché il medico potrebbe non sapere o ignorare che sta “dopando” l’atleta (il fatto in teoria potrebbe anche essere involontario). Ma in generale si, se il medico somministra consapevolmente un farmaco contenente una sostanza vietata all’atleta, sono 4 anni di squalifica. Se dimostra che non sapeva che il farmaco conteneva una sostanza vietata, ma avrebbe dovuto o potuto saperlo, c’è colpa del medico e la squalifica è di due anni, in generale. Se c’è somministrazione di un integratore contenente una sostanza proibita, ma non è scritto sull’etichetta (cd. integratore contaminato), allora il grado di colpa scende e l’atleta prende anche meno di un anno di squalifica (caso Halep).
Esatto, e siccome somministrazione non è, a meno di non voler forzare il significato delle parole, Jannik verrà assolto.
Lui personalmente non ha nessuna colpa o negligenza per quello che è successo.
Se poi i giudici si “inventeranno” una nuova forma di negligenza o tireranno fuori una nuova interpretazione del termine “somministrazione”, questo non possiamo allo stato saperlo.
Conforta il caso Palomino, che somiglia molto al caso Sinner (contaminazione involontaria da clostebol), dove esiste una sentenza del TAS molto dura nei confronti della NADO Italia, che era la parte appellante. Ma la WADA non è la NADO, me ne rendo conto…
@ Pippo Anzighi (#4219170)
Da quello che dici, però, non riesco a trovare un solo modo per accusare Sinner di negligenza tranne sostenere che si sia trattato di somministrazione. O sbaglio?
Io userei il termine tragedia per qualcosa di più grave di un atleta che rischia di saltare una stagione.Che poi se lo condannassero probabilmente sarebbe anche meno di un anno, forse qualche mese. Alla WADA interessa solo mantenere il punto, cioè che un atleta è responsabile anche per quello che fa il suo staff, altrimenti sai quanti massaggiatori rei confessi a pagamento saltano fuori.
@ Pippo Anzighi (#4219253)
Quindi tu dici: siccome non c’è stata somministrazione (avrebbe avuto 4 anni in questo caso, corretto? ) vuol dire che accettano la tesi della contaminazione. Ma allora, codice wada alla mano, non si applica nessuna forma di responsabilità oggettiva. Corretto? Mi sembra un grosso errore, se fosse così. In che cosa è sbagliato il mio ragionamento?
Difatti hai ragione
Opinare è giusto. Dissentire corretto. Avere idee diverse sacrosanto.
Ma
Falsità, cattiverie, linguaggio d’odio, diffamazione, insinuazioni e similari … NO
Semplice semplice
Libertà NON implica che si può ingiuriare o falsificare le cose a piacimento
Quoto anche le virgole
Senza.
Ma il problema che il doping e un altra cosa e quella andrebbe combattuta,atleti puniti senza motivo di doping forse qualcosa andrebbe rivisto nei regolamenti ,sencondo la wada sinner andrebbe punito con 2 anni di squalifica ,che risultato sarebbe nella lotta al doping , magari ci rorrebero leggi comuni che tutti i farmaci doping solo con ricetta
Tu dovresti smettere di scrivere allora con tutte le vaccate da ultras di calcio che scrivi. Il tennis non è ne uno sport di squadra e ogni persona può tifare nel rispetto chi vuole, spiace che a voi bimbimin**a questo concetto non entri in testa.
Io capisco la cautela e i rischi che corre Sinner in astratto, ma ho letto certe esagerazioni….Addirittura la negligenza di Jannik potrebbe consistere nel fatto che Ferrara ha acquistato e portato in California un farmaco contenente clostebol.
Il medico, il fisio ecc. non devono somministrare all’atleta farmaci dopanti, quello che comprano e utilizzano per sé sono affari loro e non può essere considerata una negligenza dell’atleta. Tra l’altro che il clostebol si possa trasmettere per contatto fisico non è una cosa di dominio comune (adesso lo sanno tutti, ma prima no), si sono dovute fare delle ricerche specialistiche di alto livello per stabilirlo. Ferrara e Naldi non erano tenuti ad essere a conoscenza di questi studi. Per cui, a mio giudizio, anche se Jannik avesse saputo che Naldi si era curato la ferita con Trofodermin (ma non lo sapeva), non sarebbe comunque stato negligente, perché non era tenuto a sapere (né lui né Ferrara né Naldi) che il clostebol si può trasmettere in quantità infinitesimali tramite contatto fisico.
Poi chiaro, i giudici possono dire che è negligenza il fatto che prima di giocare Indian Wells, Jannik doveva recarsi sulla Luna per vedere se non c’erano alieni con un cannone spara clostebol puntato sulla California, ma non lo ha fatto, quindi è colpevole e va squalificato.
La sentenza del tribunale indipendente è stata redatta da giudici imparziali, competenti ed equilibrati. Speriamo che al TAS seguano gli stessi principi.
Idiota dillo a tuo Padre
@ Di Passaggio (#4219276)
Non si manda alla gogna un collega che non si dopa, perché un collega che non si dopa è corretto verso gli altri colleghi. Evidentemente il clima nel tour è avvelenato, sulla questione doping. Forse il veleno viene dall’invidia reciproca e dal sospetto reciproco che tutti si dopino, chi meglio chi peggio, con tecniche efficaci di dissimulazione.
Questioni ci ordine generale.
1. Sono rammaricato di leggere tante offese dirette personalmente, da utente a utente. Che bisogno c’è? Il ruolo della redazione del sito? Niente di niente?
2. La mia fissazione su questa questione. Molto brutte le uscite di molti colleghi illustri, Federer su tutti per prestigio, ma i tanti altri che sono stati segnalati, anche con eccessiva cattiveria su queste pagine. Secondo me un collega dovrebbe badare alla sostanza più che alla forma. Non si manda alla g
“Tuttavia, la Wada ritiene che sia in qualche modo responsabile per le azioni del suo team e per questo chiede che venga punito. La sospensione è la pena che loro chiedono per quella che loro considerano negligenza”.
Queste le parole esatte dell’avvocato di Sinner. Ormai è chiaro: la WADA non crede che Jannik sia stato negligente, perché non riuscirebbe mai a convincere i giudici che Jannik ha tenuto un comportamento negligente o colpevole in alcun modo.
Loro accusano Ferrara e Naldi, che effettivamente sono stati negligenti, ma dicono che l’atleta risponde della negligenza del suo staff e quindi si giustifica una squalifica fino a due anni.
Per fortuna le norme del codice antidoping non dicono affatto questo, ma una cosa ben diversa.
Se un allenatore o un medico decidono di dopare il loro atleta consapevolmente, oppure se gli somministrano o prescrivono farmaci che contengono sostanze vietate (che ne siano consapevoli o no) o consigliano l’uso di integratori contaminati, solo in questo caso l’atleta ne risponde anche se era all’oscuro di tutto.
É in effetti una eccezione alla regola dell’art. 10.5 (e le eccezioni non si possono applicare se non ai casi espressamente previsti), che dice che se l’atleta non ha nessuna colpa o negligenza, la squalifica non può essere applicata.
Che cos’è lasciano scrivere ma guai a dubitare degli Spagnoli All Ra intervengono e cancellano i messaggi
Poi magari andando a scavare si scopre che in data x il giocatore y è risultato positivo ma nessuno è venuto a saperlo perché ha tempestivamente comunicato di usare il farmaco Z per non meglio precisate patologie e viene fuori un verminaio. Perché magari non sono gli attuali top quelli più potenti politicamente ma altri.
Anche l’avvocato di Sinner, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha confermato che la WADA ha fatto appello solo sulla squalifica e non sui risultati. Quindi non c’è pericolo di perdere i titoli conquistati (soprattutto gli US Open).
A questo punto asfaltiamo tutti fino a fine anno, vinciamo gli AO 2025, e poi conviene che la sentenza esca a febbraio 2025….
@ Giuseppe (#4219219)
Non ho mai condiviso le schifezze scritte qui su Alcaraz, per il caso Sinner, ratti, topi e le liste di proscrizione, non ha detto niente di che contro Sinner e nemmeno Djokovic. Altri si sono espressi in maniera molto più netta e colorita, ma si tratta di teste calde, che si conoscono gia’. Federer qualcosa in più l’ha detta, ma credo abbia tutto il diritto di avere la sua opinione, ci mancherebbe anche questa.
Ma infatti, dobbiamo un pò chiarirci su questa questione della presunta inversione dell’onere della prova, che ormai è un aspetto marginale nella vicenda, essendo i fatti acclarati e discutendosi ora della loro imputazione a titolo di colpa, scusabile o meno. L’onere della prova spetta a chi accusa, chi accusa è l’ITIA/ora WADA. Cosa deve provare l’ITIA/WADA? Che tu sei dopato, cioè che ti sei sottoposto a pratiche di doping. L’ipotesi classica è il rinvenimento di sostanze dopanti nel tuo organismo. Questo è un fatto provato. La palla passa alla difesa che ha l’onere (diretto, non invertito) di allegare e provare una eventuale giustificazione (se ce l’ha) credibile. Tu hai l’onere di provare come c’è entrato e perché non hai colpa. Il sistema deve funzionare così, non c’è altro modo. La Polizia ti trova in casa di altri (nel caso nostro un torneo di tennis) con un sacco (il tuo corpo) dentro al quale ci sono oggetti rubati (i farmaci dopanti). Adesso c’è poco da fare: sei tu che devi spiegare, cioè hai l’onere di indicare e provare la giustificazione di questa cosa. Se tu fornisci una giustificazione seria e credibile, sei assolto a meno che l’accusa non fornisca un’ulteriore possibilità più probabile o credibile della tua (non è il caso nostro perché ITIA e la decisione di primo grado hanno ritenuto la giustificazione di Sinner seria documentate credibile e non ne hanno potuto fornire altre). E’ acclarato (e/o) non provato dall’accusa che non c’è il dolo (la volontà di doparsi), quindi no 4 anni, adesso discutiamo se l’atleta sia stato negligente o meno.
La caccia alle streghe non conviene mai a nessuno…. perché poi gli genera una spirale perversa in cui entrano in tanti e si avvantaggiano quelli che nessuno prende nemmeno in considerazione.
https://www.tennisworlditalia.com/tennis/news/Interviste_Tennis/96416/brad-gilbert-parla-del-ricorso-wada-nel-caso-doping-di-jannik-sinner-sconcertato-/
Finalmente anche qualche importante collega di Sinner comincia a rendersi conto che il ricorso Wada è accanimento: Alcaraz avrebbe detto poco fa che spera che il procedimento contro Sinner si chiuda il prima possibile, in favore dell’italiano, e che è incredibile come possa giocare ad alti rendimenti sapendo cosa sta accadendo. Inoltre, anche lui è stupito del ricorso Wada, visto che già l’Itia si era espressa.
Se questi sono italiani io sono di oxford
Vero, il rischio è questo, ma non si può imporre all’atleta di controllare in modo così stringente la vita dei suoi collaboratori. Il fatto che Naldi si fosse ferito al dito non vuol dire niente, mica il Trofodermin è l’unico farmaco per curare una ferita (io non lo avevo mai sentito prima e se mi ferisco al dito metto un cerotto e acqua ossigenata). Jannik non poteva immaginare che Naldi fosse inconsapevolmente “dopato” da clostebol. Allo stesso modo Gasquet non poteva immaginare che la donna che ha baciato avesse assunto cocaina. Mica puoi fare il terzo grado a chiunque ti si avvicina…. Non ha senso.
Per esempio, il caso Errani è diverso, perché lei ha raccontato che la madre teneva delle pillole contenenti una sostanza dopante in un armadietto in bella vista in cucina e che era già successo una volta che una pillola fosse caduta sul tavolo della cucina e fosse finita nel cibo. Il TAS ha avuto gioco facile nel ravvisare una negligenza anche da parte di Sara (e non solo da parte di sua madre, cosa che non sarebbe bastata per la condanna), che era consapevole che sua madre teneva le pillole in cucina e che non era la prima volta che si verificava una contaminazione nel cibo, quindi Sara aveva tenuto un comportamento negligente, accettando di mangiare cibo preparato da sua madre.
Nel caso Jannik non si era mai verificato prima che Ferrara usasse il Trofodermin, quindi Jannik era completamente inconsapevole e non è stato negligente in alcun modo.
@ Pippo Anzighi (#4218940)
Non è questione di quali giudici si occupano della vicenda, ma di quali leggi vengono applicate. Il primo tribunale(privato) che si è occupato della vicenda non ha ritenuto opportuno applicare tutte le leggi previste dall’agenzia internazionale antidoping. Il tribunale che invece dovrà decidere ora, il Cas(pubblico), dovrà decidere se applicare integralmente le leggi previste in casi di doping. Se quest’ultimo fosse il caso, purtoppo, c’è poco da fare.
I maligni sostengono che sia stato scelto un tribunale privato perchè grazie ad una ingente quantità di denaro sia stato più facile farla franca. Anche se quel tribunale ha chiesto il parere a dei consulenti tecnici di tutto rispetto,resta il dubbio di non aver applicato alla lettera il regolamento antidoping. Regolamento molto criticato dagli atleti, ma che avrebbe come obiettivo quello di smascherare anche i casi più difficili da intercettare, come quelli che riguardano il farmaco in questione.
Bisogna spiegare la differenza tra colpa e negligenza, perché il caso Sinner si basa tutto su questo. Se prendete un qualsiasi manuale di diritto penale, leggerete che gli elementi soggettivi del reato sono il dolo e la colpa. Il dolo è la coscienza e volontà di cagionare l’evento (cioè quando si fa apposta), mentre la colpa è la mancanza di intenzionalità, cioè si commette il reato senza volere, ma con negligenza, imprudenza o imperizia.
Quindi nel diritto penale la negligenza è una sottocategoria della colpa, se non c’è negligenza non ci può essere neanche colpa (ci può essere però imperizia o imprudenza).
Nel diritto sportivo le cose sono leggermente diverse perché la norma sul doping sembra distinguere la colpa dalla negligenza, e l’atleta deve provare di non avere colpa e di non essere stato negligente. Potrebbe semplicemente voler dire che deve provare di non avere assunto la sostanza consapevolmente e inoltre di non avere tenuto un comportamento negligente, cioè un comportamento che ha favorito l’ingresso della sostanza nel suo corpo. Se è così, non è difficile risolvere il caso Sinner, dato che l’assunzione intenzionale è esclusa in radice dal parere degli esperti. La questione negligenza è più complicata perché certamente Jannik non è stato negligente, mentre il suo staff potrebbe esserlo stato (cioè Naldi e Ferrara), quindi in definitiva si tratta di stabilire se Jannik debba rispondere per la negligenza di membri del suo staff, cosa che in base all’interpretazione dell’art. 10.5 è esclusa, a meno che un membro dello staff medico gli abbia effettivamente “somministrato” la sostanza dopante, cosa nella specie non avvenuta.
Vi segnalo un interessante articolo sul caso Wada-Sinner su Ubitennis. Sostanzialmente si dice che Sinner rischierebbe di essere squalificato per negligenza. Cioè, i giudici dovranno valutare se Sinner abbia messo in atto tutto ciò che poteva, financo sospettare delle azioni di alcuni del suo staff, per evitare la contaminazione. Naturalmente in un team affiatato come era quello di Sinner, non è che Sinner ogni volta che si fa toccare dal fisioterapista gli chiede che sostanza usa oppure entra nel merito di colloqui privati tra il suo preparatore atletico e il fisioterapista. I giudici dovranno valutare e, come si sa, questo tipo di valutazione è soggettiva, se Sinner abbia avuto una condotta imprudente nei confronti delle azioni di due persone del suo staff. I giudici nominati dall’Itia hanno creduto che Sinner sia stato accorto e che non era a conoscenza che lo spray usato dal fisio contenesse Clostebol, tuttavia c’è sempre un margine che qualche altro giudice non la pensi così e che ritenga che Sinner dovesse essere più sospettoso sulla ferita del fisio e chiedergli insistentemente cosa avesse usato per curare quella ferita. Ma vi rendete conto?! Speriamo che sta faccenda da incubo si concluda con un’assoluzione piena del nostro campione. Una leggerezza si è trasformata in un incubo, ma speriamo ancora non in una tragedia.
Questo è chiaro, in effetti, e la fonte è qualcuno che ha letto il ricorso di WADA. Per come la vedo io, l’accusa non riuscirà a dimostrare la negligenza di Jannik, perché di fronte ad una spiegazione chiara e dimostrata, e di fronte a delle quantità meno che irrisorie, il TAS non dovrebbe avere difficoltà ad accettare le tesi della difesa. Quello che più fa incazzare i giudici è quando si vuole prenderli per i fondelli, facendoli passare per idioti, raccontando storie che non stanno in piedi per giustificare il doping. Ma Jannik ha detto assolutamente la verità, perché non è un dopato e questo lo sanno bene gli esperti, gli scienziati, i medici e anche i giudici. Quelli che fanno finta di non capire sono solo troll e rosikoni. Tutto bene allora, direte voi, la causa è già vinta? Purtroppo no, perché ci sono aspetti tecnici molto difficili da spiegare e da comprendere se non si è esperti della materia. Perfino giornalisti di quotidiani prestigiosi hanno preso granchi clamorosi, ad esempio sulla scadenza del termine per l’appello di WADA. Eppure bastava leggere la norma ed era scritto chiaramente quale era il termine per l’appello di WADA.
Per cui dobbiamo necessariamente fidarci degli avvocati di Sinner che sanno fare il loro lavoro al meglio, e dei giudici, che sono sicuramente molto esperti e capiscono bene le questioni di fatto e di diritto. La mia impressione è che con quantità così basse di sostanza proibita (pur non dicendolo apertamente perché non possono), alla fine accetteranno la tesi della contaminazione accidentale senza colpa o negligenza da parte di Jannik. Ma la sentenza sarà lunga e complessa, aspettiamoci almeno 40 pagine in un inglese fitto fitto.
Fai bene jannik a startene per i fatti tuoi. È comprensibile!
Parla solo Binaghi in questo momento. La faccenda è diventata politica. Loro è meglio tengano un basso profilo.
Posso dire che quasi tutti i giornalisti italiani e stranieri sono vicini e solidali con Sinner e quelli di Supertennis non hanno speso una parola in suo favore…..
Scusatemi. Io continuo a sentire questo pupunto della inversione dell’’onere della prova e non riesco a capire come sia possibile che non si comprenda che questo è un sistema, magari ingiusto, ma necessario per prevenire storie montate dagli atleti per giustificare negligenza o uso intenzionale. Il motivo per cui la procedura è questa è perché il doping esiste e le agenzie preposte lo combattono al livello più alto possibile.
Già. E a te 6 mesi con la condizionale.
Sharapova, oltre a essere a fine carriera, si era praticamente “costituita” nel corso di una conferenza stampa da lei stessa convocata. Perché ben sapeva di non avere scuse credibili. La condanna era inevitabile, anche se è vero che muoveva tanti soldi. Ma un minuto dopo fu “scaricata” dai suoi principali sponsor.
Sì, hai ragione, imprecisione mia. Naturalmente la sostanza non cambia. Forza Sinner e speriamo che la giustizia trionfi, cosa purtroppo per nulla scontata
Ma Sinner ha visto la ferita e forse si doveva interessare maggiormente considerato che con le stesse mani lo avrebbe massaggiato per tutta la settimana. Purtroppo il rischio di una punizione può esserci
Come ho scritto ieri, io tifo Italia in generale ma rinnego totalmente questi piagnistei, complottismi e vittimismi. Sottoscrivo ciò che afferma Pensiamoci Bene, che tra l’altro, lo fa in maniera chiara ed educata.
Ottimo e condiviso l’auspicio.Ma perché si continua a parlare di pomata, se era un spray?
Ci sta esprimere il proprio parere, ma sostenere cose diffamatorie senza prove dovrebbe essere un reato punibile e la redazione di livetennis non dovrebbe accettare impunemente questo andazzo!
Assolutamente d’accordo!
Faccio l avvocato del diavolo (cioè della Wada): può scaturire una negligenza da parte di Sinner poiché era consapevole della ferita sul dito di Naldi? Infatti gli ha chiesto cosa avesse, lo ha dichiarato. Dopodiché la possibile negligenza nel non essersi successivamente informato su se e cosa avesse usato per curarsi il dito.
La difesa di Sinner dovrà nuovamente “convincere” il collegio arbitrale che Sinner era assolutamente allo scuro che Naldi avesse usato una pomata contenente Clostebol per curare la ferita al dito e che, inoltre, anche Naldi non sapesse che la pomata che gli era stata data dal preparatore atletico contenesse una sostanza proibita. Infatti, ricordo a chi non si è documentato, che Naldi ha dichiarato che gli era stato dato il tubetto senza la confezione e che anche lui non sapeva della presenza di sostanze proibite. Incrociamo le dita e speriamo che Sinner venga definitivamente scagionato. Nel frattempo, tieni duro campione!!
Questione di far pesare il proprio ruolo..Chi vivrà vedrà e Sinner vincerà
Capitano, lo dico sempre che tu sei troppo generoso. Io ci andrei con la mano pesante…
Sulla Gazzetta di oggi hanno pubblicato un’intervista al legale super esperto che ha difeso Sinner. È molto interessante, anche perché chiarisce dove vuole andare a parare la Wada. L’avvocato dice che non si aspettava il ricorso di Wada, perche’ già tre giudici indipendenti avevano esaminato la faccenda e si erano espressi. Tuttavia era una possibilità di Wada di ricorrere e l’ha fatto, perché la Wada crede che Sinner, pur non avendo colpa, sia stato negligente. Per questo ha rimesso il giudizio della faccenda al tribunale supremo di Losanna. Se il collegio arbitrale del TAS valuterà che Sinner non è stato negligente, come già hanno ravvisato i tre giudici interpellati dall’Itia, allora Jannik verrà prosciolto, altrimenti, speriamo di no, verrà squalificato. Tutto si gioca sulla negligenza.
Magatri sbaglierò completamente registro…
E’ vero, ora c’è un macigno pendente sulla testa (psicologicamente) di JS MA, dimostrerà ora più che mai dove il Caso gli ha fatto mettere radici e crescere.
Se supportato adeguatamente dal Team, giocherà e vincerà con ancor più determinazione di prima, troverà energie recondite dentro, quel profilo concreto, discreto e inattaccabile da qualsiasi rumor o malignità che gli possa cadere addosso.
In questo, solo in questo bisognerà ammettere che è davvero un italiano un po’ particolare, proveniente da una terra unica.
Forza Jannik!
Mah , lasciamo alla giustizia il suo corso. Il resto non ha senso
La responsabilità oggettiva in questo caso non esiste. Parlare di squalifica per responsabilità oggettiva è solo fuorviante e conduce a conclusioni errate e a paure incontrollate. Tutti gli atleti che sono stati squalificati sono stati trovati colpevoli di qualche comportamento attivo e positivo, caratterizzato da negligenza, imprudenza e imperizia. Facile argomentare che Ferrara è stato imprudente (perché ha comunque introdotto in casa di Sinner un farmaco contenente clostebol e che Naldi è stato negligente perché ha usato questo farmaco su sé stesso, ma, ripeto, la negligenza dello staff non si riflette sul comportamento dell’atleta, che quindi non può essere accusato di negligenza per fatti altrui se non in un caso: quando assume farmaci o integratori consigliati dal suo allenatore o medico e si scopre poi che il farmaco conteneva sostanze proibite o l’integratore era contaminato (caso Halep). In questo caso, anche se può apparire ingiusto, l’atleta risponde anche per dolo o negligenza dei membri del suo staff, ma non in caso di contaminazione involontaria. In questo caso (es. Errani, Palomino, Gasquet, Bortolotti e molti altri) l’atleta è stato squalificato solo quando il tribunale ha ritenuto che nel suo comportamento (non dello staff o della famiglia) ci fosse un profilo di colpa e negligenza.
Nel caso di Jannik non c’è nessuna colpa da parte dell’atleta che ha usato ogni precauzione umanamente possibile per evitare di assumere sostanze proibite e quindi non deve essere squalificato.
Chi poi mette in discussione i fatti come raccontati da Jannik e come pacificamente emersi nel corso del giudizio, beh sono affari suoi, non è su questo che si giocherà il processo al TAS, quindi è inutile parlarne. I fatti non sono in discussione, è l’interpretazione delle norme sulla colpa e negligenza che è in discussione.
Mi sa che ti sbagli tu..se Pantani muoveva sicuro meni soldi della russa comunque ne lei ne muoveva un decimo di quelli che muove Jannik..forse non compreso del fenomeno che abbiamo e di quanti interessi gravitano intorno a lui,.
Hai perfettamente ragione. Ma non siamo noi a dover rispondere a questa domanda. Non rubiamo il lavoro agli psicologi.
ma quali 3 mesi! anche se viene squalificato per 3 minuti è una ingiustizia
non è esattamente così. non c’entra la responsabilità oggettiva altrimenti sarebbe stato squalificato anche dalla ITIA. Sinner deve dimostrare (come ha già fatto) di non avere nessuna colpa o negligenza. Secondo la wada non è così per cui ha fatto ricorso (in teoria, in pratica è un ricorso politico).
Scusa Kenobi ma non gli rispondere (lo dico a te perché mi è capitato sotto gli occhi questo commento ma vale per tutti).
Ci sono persone che scrivono qui solo per provocare e vedere le reazioni che suscitano.
Ma non siamo noi a dovergli dare risposte… Non siamo i loro psicologi e non dobbiamo alimentare questa insana voglia di voler essere insultati.
Secondo me anche il pollice rosso è un’attenzione eccessiva.
Parole sante!!!
Questi sono i fatti:
Sostanza proibita in quantità infinitesimale
Nessun effetto dopante
Nessun intento dopante
Errore di un un membro del team
Jan non sapeva niente di niente
Rischia due anni di squalifica per responsabilità oggettiva
È tutto qui
Fino a che non sarà riformata l’applicazione di tale principio, qualunque atleta potrà venire punito ingiustamente.
Mi preoccupa che gente come lei che sta diventando un esercito, abbia i miei stessi diritti, può addirittura votare, guidare e purtroppo figliare.
Quindi siccome un indagato per omicidio è stato condannato, tutti gli indagati devono essere condannati perché secondo l’analfabeta di turno è giusto.
Il mio consiglio è di tornare a scuola, istruirsi, perché arriverà il giorno che potrebbe essere lei l’indagato e troverà un cavernicolo con la bava alla bocca pronto ad inforcarla.
Ma avete capito che si parla di un miliardesimo di grammo e che questa buffonata e solo politica e probabilmente dietro ci sono anche tennisti che vedono solo una ghiotta occasione per eliminare un rivale come Sinner
Avete la memoria corta! Sharapova quanti soldi muoveva? E l’hanno castigata lo stesso. Giustamente, poiché in quel caso c’era un’assunzione volontaria di un farmaco proibito per una patologia che non aveva, non di una crema cicatrizzante usata dal fisioterapista.
Sono i topi di fogna che stanno uscendo, parlano solo da incompetenti e gelosi della carriera altrui…lo schifo ulteriore è che sono anche italiani
Speriamo.
Più di 3 mesi sarebbe una ciulata! Quelli che si giustificano con bistecche e caramelle contaminate al testosterone se no andrebbero radiati.
L’unica cosa che purtroppo non condivido nella dichiarazione di Jannik, è il fatto che già tre giudici hanno dichiarato la sua innocenza. Purtroppo esiste il caso di sentenze penali di assoluzione in primo e secondo grado, poi ribaltate dalla Cassazione che ha concluso con una condanna. Non è frequentissimo, però a volte succede.
Il fatto che sei stato assolto in un grado di giudizio non vuol dire niente. L’unico grado che conta è l’ultimo. Quindi meglio analizzare i fatti e la situazione dal punto di vista giuridico, visto che comunque i giudici che si occuperanno del caso sono certamente molto esperti e competenti, e applicheranno i precedenti in materia e i principi giurisprudenziali affermati dalla stessa Corte.
È incredibile come argomenti molto importanti ma divisivi attirino gli utenti più competenti ed esperti come i frufru, i cicci e il fratello Marx sbagliato
Si ma se andiamo a studiare i casi di accoglimento, si tratta sempre di atleti che avevano assunto direttamente, su consiglio dell’allenatore o del medico, un farmaco o un integratore contenente sostanze vietate, e come più volte chiarito, in questo caso l’atleta è responsabile anche senza colpa.
L’unico caso in cui il TAS ha respinto l’appello (che era però di NADO Italia) è il caso Palomino, che è un caso da contaminazione accidentale da clostebol, ed è quello più simile a quello di Sinner.
@ Detuqueridapresencia (#4218800</a
Io penso che ognuno possa pensare e scrivere liberamente . Quello che non mi piace di certi commenti non è il fatto che la pensino in un certo modo – e giusto che venga condannato per questo e questo motivo – ma il fatto che si sente dal tono che godono all idea che venga condannato . Questo e brutto . Perché devi augurare del male di qualcuno ?
@ frafra (#4218883)
C’è Anzighi che spiega con chiarezza completezza il diritto che sta dietro alle decisioni e si sforza di portare luce in una materia comunque complessa e poi ci sono gli spara ca..ate… un tanto al chilo. Le ho messo 9 mesi signora, va bene? Ottimo, grazie
Meglio sarebbe squalifica a vita, annullamento di tutti i tornei vinti da inizio carriera e lapidazione in Piazza del Popolo a Roma.
@ Scaino (#4218825)
Complimenti dieci e lode , sei riuscito in trenta righe a raccontare un territorio e la sua gente
Non sono d’accordo. La normativa è abbastanza chiara. In caso di contaminazione accidentale non si applica quella parte del commento all’art. 10.5 che parla di somministrazione della sostanza da parte dello staff medico, pertanto occorre individuare una specifica colpa o negligenza in Jannik, e la colpa non esiste, e la negligenza nemmeno. L’unica sentenza possibile e corretta dal punto di vista giuridico è la conferma di quella di primo grado.
Jannik non poteva sapere né immaginare che Ferrara avesse in borsa il Trofodermin, e Naldi non immaginava di contaminare Jannik solo tramite massaggio. In ogni caso la colpa e la negligenza sarebbero di Naldi e Ferrara e non di Jannik, che è esente da colpa. L’unico caso in cui lui risponde anche senza colpa è se il suo medico o allenatore gli somministra consapevolmente un farmaco contenente una sostanza vietata o un integratore contaminato (anche se non sa per ignoranza o negligenza che contiene la sostanza dopante o è contaminato), in questo caso e solo in questo caso l’atleta risponde del dolo o della negligenza del suo staff, ma non è il caso di Sinner.
In ogni altro caso Jannik risponde solo per una sua negligenza o colpa personale, che non è stata ravvisata dal tribunale indipendente e non sarà trovata (si spera) neanche dal TAS.
Ti piacerebbe eh…col cavolo..rimarrai molto deluso.
Ma una squalifica data a te non sarebbe molto meglio?
Clicca qui per visualizzarlo.
pronostico
decisione a dicembre
nove mesi di squalifica da gennaio
sarebbe una sentenza equilibrata
Perche’ NON e’ il numero 1 del tennis…
La decisione di fare ricorso e’ politica, e’ inutile dire il contrario.
Ci sono varie Nazioni interessate a distruggere il fenomeno Sinner…
Non sono d’accordo, significherebbe arrendersi ad un’ingiustizia.
@ csigalotti (#4218847)
Qui un articolo dove si fa riferimento allo studio: https://www.google.com/amp/s/amp.sportmediaset.mediaset.it/sportmediaset/article/86257206
Nell’articolo che segue:
https://www.google.com/amp/s/www.ilpost.it/2024/08/21/perche-sinner-innocente-test-antidoping-positivo/%3famp=1
C’è il link a un pdf, scaricabile, in cui c’è un articolo del 2020 che spiega che in effetti è plausibile una contaminazione che determini una positività ai test anti doping esattame te con il farmaco usato da Sinner.
@ enzola barbera (#4218587)
Se non ricordo male è stato fatto ed è stata provata la contaminazione. Vedo se trovo un riferimento
“Tra i suoi monti tra mucche e caprette…”
Azzardo un’ipotesi: lei deve discendere da quei romani inurbati dopo la presa di Porta Pia e che hanno rinnegato le proprie origini.
In Süd Tirol ci sono senz’altro mucche e caprette, perchè l’agricoltura costituisce una delle principali attività economiche della popolazione, che viene svolta con orgoglio. Si tratta di agricoltura di montagna esercitata tra monti bellissimi, su pascoli tenuti con cura meravigliosa ed animali alloggiati in stalle che nella maggior parte del resto d’Italia gran parte dei residenti se le sognerebbe come propria abitazione.
Lei, senza conoscere, parla di una regione tra le più civili, moderne, internazionali, avanzate d’Italia, basta solo guardare i loro campi e le loro case per rendersene conto.
Se conoscesse il Süd Tirol le verrebbe spontaneo chiedersi come mai la regione (ripeto, di montagna e quindi con un clima di montagna) pulluli di turisti anche in ottobre-novembre e in aprile-maggio e la risposta la troverebbe semplicemente guardandosi attorno.
La popolazione, pur essendo tra le più moderne ed avanzate d’Italia rispetta e perpetua le proprie tradizioni, il forte senso della famiglia e della comunità, il retaggio della religione dei padri, il rispetto e la cura della natura che, in passato come sempre, è stata matrigna.
E’ una popolazione seria e laboriosa e Jannik ne è un degnissimo rappresentante.
Quando fanno qualcosa lo fanno bene, ai massimi livelli, basta bere i vini che producono o mangiare nei loro ristoranti.
Qualcuno dice che dopo più di cent’anni non si sono completamente integrati con il resto d’Italia, sarà anche in parte vero, però ribalterei la questione: purtroppo dopo più di cent’anni gran parte del resto d’Italia non si è integrato con il Süd Tirol.
Bravo, quoto. E comunque continuo a ritenere una colossale iniquità l’inversione dell’onere della prova, che evidentemente deriva dall’incapacità degli organi investigativi e giudicanti di accertare e provare la colpevolezza. In termini spiccioli: siccome non riesco a dimostrare che sei colpevole, allora tu provami che sei innocente!
Mi sa che tu sei un pdiota… Che come Mauro odia gli italiani
Redazione ma questo idiota non lo censurate mai?
si ma ogni caso fa storia a sé. questo è diverso da tutti. è la prima volta che la wada fa appello contro una sentenza ITIA.
Io credo che il tas lo assolvere. Ma credevo anche che la wada non avrebbe fatto appello.
Quindi quello che credo io non conta una pippa
@ Panettone (#4218515)
Sarebbe interessante sapere se lo stesso articolo lo hanno scritto in merito alla vicenda di Gasquet(cocaina perché baciato donna che la aveva usata)
Ma è proprio necessario pubblicare le “opinioni” di tutti gli analfabeti (funzionali o proprio originari)?
@ rob (#4218699)
Giornali e social spagnoli e francesi sono per la condanna di Sinner. Lo considerano un mistificatore. Che tristezza. Quindi non è vero che tutto il pianeta è con lui. Solo noi italiani e nemmeno tutti. Per fortuna Nadal e altri sono innocentisti. Ma è la minoranza
State commettendo tutti lo stesso errore..Jannik non è Pantani sia per la testa sia per i soldi che fa girare (il povero panta faceva girare 1/100 dei soldi che fa girare Jaannik e purtroppo di testa non era lontanamente paragonabile a Jannik) Jannik è una potenza che nessuno può permettersi il lusso di perdere..alcune federazioni ci stanno provando…ma i soldi oggi prevalgono sulla politica da 4 soldi di questi pagliacci…pertanto prevarrà Jannik. Vedremo chi ne uscirà scornato….
Candidati come perito del TAS
Così almeno non potrai più scrivere idiozie qui per conflitto di interesse.
Vi prego non fatemi preoccupare sul vostro aggancio alla realtà.
Non vi è motivo al mondo, se non gravi complessi psicologici o tendenze paranoiche, per pensare che Sinner dia fastidio a qualcuno, tanto più per il fatto di essere italiano.
Né ci sarebbe alcun motivo al mondo, nel caso in cui Sinner desse fastidio a qualcuno, per pensare che allora lo squalificano perché provano fastidio nei suoi confronti.
Questo è un forum di tennis, ma è anche importante chiarire dei punti fermi che non possono essere lasciati passare. Non si può vivere il contatto con il mondo attraverso delle narrazioni di comodo, più o meno paranoiche. Si deve vivere il contatto con il mondo agganciandosi a ciò che il mondo è, e se non ci si riesce, bisogna chiedere aiuto, senza vergogna e bisogna farlo per il proprio bene e il bene della collettività.
Ciò che capita a Sinner capita per via delle regole, non è vero come dicono taluni spagnoli che Sinner sia stato favorito e non è vero come dicono taluni italiani che ora Sinner sia perseguitato. Non è vero che l’esito è già stato scritto ma dipenderà da un confronto sul merito tra le parti, secondo i regolamenti. Se Sinner sarà assolto o condannato, chi vorrà capirne il motivo si studierà le motivazioni della sentenza.