Cinà: “Non penso al ranking adesso, l’obiettivo è migliorare il gioco, soprattutto diritto e servizio”
Federico Cinà ha solo 17 anni ma le idee molto chiare in testa: migliorare il gioco. Tutto il resto verrà da solo, come conseguenza del bel lavoro fatto. Niente stress da risultati e classifica oggi, l’importante è crescere come tennis puntando tutte le proprie energie sull’allenamento. Il palermitano la scorsa settimana ha vinto l’ITF da 15mila dollari di Buzau in Romania, e questa settimana si è fermato in semifinale a Satu Mare. Lui non pensa ai numeri nell’immediato, e fa benissimo, ma i numeri dicono che il siciliano è attualmente il 17enne migliore al mondo in classifica, n.747, e 704 nel ranking Live, grazie ai punti racimolati questa settimana. Per conoscerlo meglio, riportiamo le parti più salienti dell’interessante intervista pubblicata sul media locale Palermo Today dal collega Alessandro Bisconti, che ha fatto due chiacchiere con “Pallino” (soprannome del palermitano) approfondando il suo momento positivo e i suoi obiettivi.
“Ho fatto un bel balzo però ovviamente dovrò continuare così per tanto tempo, con questi tornei e poi salire sempre di più. Anche se, sarebbe comunque sbagliato pensare troppo al risultato e alla classifica” racconta Cinà. “Devo restare concentrato soprattutto al mio gioco e non dare troppo peso al mio ranking. Il mio obiettivo è quello di migliorare ogni giorno il mio gioco perché comunque con quello si sale di classifica e tutto il resto. Quindi: impegnarmi tanto in allenamento così come sto facendo, crescere sempre di più”.
“La mia superficie preferita è il cemento però mi sto trovando bene anche sulla terra. Lo Slam dei miei sogni? Da vincere, forse è Wimbledon per la storia che ha. Ci ho giocato da junior e l’ho vissuto bene. Là è veramente tutto bellissimo, vincerlo penso sia incredibile”.
“Tra due-tre anni non so dove mi vedo in classifica” continua Cinà. “Spero di avere un livello tale che mi permetta di giocare i tornei importanti. Intanto voglio fare molto bene nei challenger e salire in classifica spero il più in alto possibile”.
L’idolo? “Djokovic è il mio giocatore preferito. I miei colpi? Prediligo il rovescio, stiamo lavorando tanto sul diritto e lo sto migliorando sempre di più, sta diventando il mio colpo forte. Poi c’è il servizio: devo migliorare lì secondo me, ma mi sto allenando tanto”.
Ottobre è già alle porte, ma la stagione di Federico è tutt’altro che finita: “Sto pianificando queste ultime settimane. Andrò in Giappone o in Sud America a fine anno a fare dei challenger, verso novembre. Spero di fare più punti possibili per giocare quei tornei lì anche il prossimo anno con la mia classifica. Ma devo migliorare il mio gioco: se cresce il gioco, la classifica diventa una conseguenza”.
Dalle partite contro Tirante o Darderi, Cinà ha capito l’importanza della forza fisica e della costanza: “Le sfide contro questa gente qui mi ha fatto crescere. Il match con Darderi soprattutto mi ha fatto capire gli aspetti in cui devo salire di livello. Lì mi sono sentito inferiore anche fisicamente. Vedevo che era più grande e più forte, me lo faceva sentire. Pure col servizio, batteva molto bene. Invece contro Thiago Agustin Tirante ho avvertito di essermela giocata alla pari, ho avuto le mie occasioni. Una cosa che hanno questi tennisti qui è che ti giocano tutti i punti al loro 100%, io invece ho ancora troppi alti e bassi e anche quello è un aspetto che devo migliorare tantissimo”.
Ultima nota su papà Francesco, storico coach di Roberta Vinci: “Papà mi dà consigli, mi dice di allenarmi sempre bene e dare tutto me stesso”.
Un talento molto interessante, da seguire con attenzione, ma senza stress da risultato. Prima il gioco. Il resto, arriverà.
Marco Mazzoni
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Carissimo Sig. Detuqueridapresencia, io su questo non sono d’accordo. Per fondere questo suo commento ad altri, io preferisco uno junior grezzo ma che tiri mazzate, a un ragazzo più rifinito tecnicamente e tatticamente. Io vengo dalla boxe, e lì ti insegnano che la tecnica si può imparare, la castagna o ce l’hai o non ce l’hai. È difficile, quasi impossibile, che un giocatore senza “punch” lo acquisisca. Rublev, ad esempio, pur se magrolino, ricordo che faceva i buchi per terra a diciassette anni (poi ha altri limiti).
Restando nei confini patri, Sinner (anche lui assai meno muscoloso di ora) tirava a velocità folli sin da bimbo, Quinzi ha fatto un gran percorso junior con un tennis geometrico e ordinato, ma quando si è affacciato ai challenger si vedeva un giocatore che tirava piano, deprimentemente piano.
Musetti invece era talmente bello da vedere che non ti accorgevi nemmeno se la sua palla andasse forte o piano.
Cinà non l’ho ancora capito a pieno, per ora mi ha impressionato meno di Sinner, Musetti e Nardi, ma mi pare davvero molto intelligente e credo che, male che vada, avrà una carriera diciamo come quella di Arnaldi, che è davvero di tutto rispetto.
Basile non l’ho mai visto, sono molto curioso di Darderi jr.
E Fonseca è il mio preferito dei nati dal 2004 in poi, assieme a Shang. L’unico altro che mi pare davvero forte è Mensik. In Fils non credo affatto, confusionario e senza grandi colpi, avvantaggiato da junior dal fisico già formato. Van Assche è davvero troppo leggero. Prizmic l’ho visto poco e non mi è rimasto impresso. Lo stesso Landaluce. Debru un po’ meglio ma mi pare impantanato.
Ma quando mai Rottgering ha vinto il suo primo “15”??
L’annata 2007 è forse la più “numerosa” in assoluto come prospetti.
Chi ha invece vinto la scorsa settimana, del 2007, è Mrva. In teoria, tecnicamente, questo sarebbe il 2007 più forte (pure di Engel, che cmq è moooolto buono), ottimo peso di palla, da top ten “fisso”. Però (almeno fino a 1/2 anni fa quando lo vedevo nei tornei jr) era davvero magrolino e bassetto: SE, in proporzione (perché ovvio che sarà cresciuto, però io sono appunto 2 anni che non lo vedo), resta con un fisico così, nel tennis moderno tutti gli altri 2007 forti sono avvantaggiati su di lui ed ha poche speranze per i GRANDI risultati (ripeto, parlo di top 10 fissa, caccia agli slam ecc.,), mentre per il resto della classifica tutto può essere…
In pratica i 2007 più forti sono: Engel/lui/Cinà/R. Bennani/ mettiamoci (speriamo, ma deve migliorare tanto di “testa”) pure Basile. Uno con la palla pesante ma che ultimamente si è un po’ perso è Djosic.
Sicuramente un’ottima annata, difficile che almeno qualcuno di loro non entri nei 100 e faccia pure molto meglio… non vedo però nessun “super-mostro”(per dire, Alcaraz è da quando aveva 13-14 anni e si vedevano solo alcune sue partite intere su youtube, che lo segnalavo…). L’unico, ma EVENTUALMENTE (= si vedrà nei prossimi anni, ma per essere “papabile” per questo già il prossimo anno dovrebbe alzare il livello, vincendo futures “in serie” e pure qualche challenger) che allo stato potrebbe “aspirare” ad essere un “crack assoluto” è, appunto, il 2008 DDP…
Se vuole cimentarsi e fare esperienza nei challenger fa bene ad andare in sudamerica.
Mio suocero lo chiamavano ancora “bebè” a 90 anni suonati
@ cataflic (#4214082)
L’ epoca era diversa ed eravamo come i Brasiliani adesso: desiderosi di un giovane fenomeno. Questa attesa eccessiva è spesso deleteria perché Quinzi veniva osannato persino per trionfi in villaggi turistici Egiziani. Oggi nemmeno sappiamo che anche Cina’ fa altrettanto mentre prima vedevamo telecronache e centinaia di messaggi per vittorie turistiche!
Pallone???
In prospettiva io vedrei meglio Engel.
Dedura sembra più giocatore ma fisicamente meno dotato del connazionale.
Comunque, questa settimana anche Rottgering ha vinto il suo primo 15.000
Segno che i 2007 stanno cominciando ad arrivare
Quinzi non aveva velocità di palla. Punto. Ne aveva a sufficienza per affacciarsi ai 100, ma la grancassa che lo accompagnava avrebbe segnato un insuccesso se almeno non fosse stato top10.
Soprattutto il dritto(Bellucci ha un po’lo stesso problema)sembrava una mozzarella.
Non avendo nessun colpo veramente ficcante, onestamente non so se ci fosse qualcosa da fare, ma sicuramente una maggior cura per la parte tecnica in giovane età lo avrebbe facilitato ad esprimersi a maggior livello e forse sarebbe ancora tra noi.
Tecnicamente era un Norrie più lento e con meno servizio….se tanto mi da tanto…
Sono sempre rimasto convinto che avesse la testa da tennis del campione, ma non aveva i colpi.
io la penso esattamente come te: mai un colpo veloce e potente ne col diritto ne con il rovescio
io la penso esattamente come te: mai un colpo veloce e potente ne col diritto ne con il rovescio
Forse oltre che giocare all’ estero deve fare esperienze di allenamento diverse nonostante la famiglia dia l’ impressione di completezza: non rimanere fossilizzati su un unico approccio ed essere aperti a diversi contributi per alcuni fondamentali da migliorare. Evitare il rovescio Vinciano che si sedimenta solo in back!
Sono d’accordo in generale con te, ma le trasferte servono anche ad abituarsi a fare tornei lontano da casa, riuscendo ad organizzarsi senza le comodità che avrebbe in Italia. Se diventerà forte sono tanti i tornei che farà in giro per il mondo
Il problema di quinzi non era la pressione, era tecnico…Dritto e servizio non viaggiavano abbastanza per entrare nei 100
È il nostro miglior giovanissimo, ma questa lezione “…devo migliorare il mio gioco: se cresce il gioco, la classifica diventa una conseguenza ” deve internalizzarla meglio, perché in realtà parla di ranking per larga parte di articolo. Io personalmente sarei più contento se non facesse queste lunghe trasferte: Asia, Sud America, Romania etc. Allenati, migliora, misurati contro i rivali che trovi in Italia o nei paesi limitrofi, se hai già il livello vincerai, se no, ci riproverai ed arriverai col tempo e col lavoro.
@ Tiotonico (#4213990)
Se ci saranno differenze si vedranno tra qualche anno. Quando Quinzi uscì dall’anonimato e si poteva vedere ogni tanto mi impressionava ) negativamente) la sua difficoltà a dare velocità alla palla nonostante la colpisse molto forte. Forse era solo una mia impressione, cosa ne pensa il forum?
Lancio petizione per abolire il soprannome pallino. Lo chiamavano così quando era bimbetto ma pure adesso che è grande e beve vino quelli del circolo lo chiamano ancora pallino.
Bell’articolo.
Mi è venuto in mente leggendolo, la differenza con il percorso di Quinzi.
In questo caso un giocatore, secondo al mondo tra i diciassettenni, sembra essere ( relativamente) lontano dalla luce dei riflettori e potersi permettere, contrariamente a Quinzi, di lavorare su i suoi colpí più deboli e non pensare alla classifica.
Mi chiedevo dove sarebbe potuto arrivare Quinzi se fosse stato diciassettenne in questo periodo d’oro del tennis italiano, quindi con molta meno pressione , maggiore possibilità di migliorare i suoi colpi in giovane età, esempi da seguire etc…
Magari non sarebbe cambiato niente
ha tutte le carte in regola per diventare il miglior tennista siciliano della storia
ottimo articolo, peccato per l’italiano, voto 2 ad esser buoni
Comunque Engel è veramente forte e ancora di più il 2008 Dedura Palomero. Giusto per obiettività.
Però Pallino nostro non è da meno anche se sta dietro Engel perché Engel ha cominciato a vincere M15 qualche mese prima (4 per la precisione).
Forza Federico, prendi esempio da Sinner. Ti aspettiamo.
Ha tutto per fare bene ( … non vuol dire necessariamente vincere Slam eh ): imprinting , carattere , maturità , doti fisiche e naturalmente tecniche .
Dice bene … testa sotto e pedalare … tra 2 anni , di questi tempi , si potrà iniziare a guardare la classifica : Piatti docet .
Che in realtà ha ancora (per poco) 16 anni, quindi il miglior 17enne è Pallino.
Comunque l’articolo originale riporta correttamente il fatto che abbia solo un giocatore più giovane davanti a lui in classifica…
https://www.palermotoday.it/sport/altro/federico-cina-tennis-intervista.html
Ha avuto molta sfortuna nei sorteggi dei challenger giocati, beccando subito terraiolo esperti. Giusto confrontarsi con loro, ma se ciò avvenisse dopo uno o due turni superati sarebbe meglio.
Vediamo come se la cava nel finale di stagione, potrebbe terminare non troppo lontano da come chiuse la stagione Musetti quando aveva la sua età…
Appena puoi guardatelo perché sembra un giovane Nardi
Fonseca però ha un anno in più e comunque io preferisco una maturazione lenta alla clava e ai piatti doccia immediati che aiutano a salire subito ma poi …..
In realtà, leggendo la classica ATP sul vostro sito, sembra che il 17enne migliore al mondo in classifica è un certo tedesco di nome Justin Engel, con 73 punti contro i 31 di Cinà.
E comunque il ragazzo è da salutare e sostenere, come nuova giovanissima leva. Alla prima occasione challenger me lo voglio guardare con calma. Ancora non ho visto niente.
Quelle poche volte che l’ho visto, non mi ha convinto proprio il dritto, lavoratissimo e difficile da spingere. Probabilmente col miglioramento fisico che arriverà nei prossimi anni, riuscirà a renderlo un colpo “pesante”. Diciamo che rispetto a Fonseca non è assolutamente un colpitore dello stesso livello, ma bisogna fidarsi del padre che è molto esperto, e della sua testa che sembra già da serio professionista.
Bravo Federico!! 🙂 🙂