Italiani in Campo ATP, Challenger, Copertina, WTA

Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger): I risultati completi di Martedì 17 Settembre 2024

17/09/2024 21:10 44 commenti
Matteo Gigante nella foto
Matteo Gigante nella foto

AUT CH Bad Waltersdorf
R32 Squire GER – Passaro ITA 4° incontro dalle ore 10

ATP Bad Waltersdorf
Henri Squire
6
7
Francesco Passaro [5]
4
6
Vincitore: Squire

R32 Moreno De Alboran USA – Arnaboldi ITA 2° incontro dalle ore 10

ATP Bad Waltersdorf
Nicolas Moreno De Alboran
6
6
Federico Arnaboldi
1
3
Vincitore: Moreno De Alboran









FRA CH Saint-Tropez
R32 Vesely CZE – Gigante ITA 4° incontro dalle ore 10

ATP Saint-Tropez
Jiri Vesely
7
6
Matteo Gigante
6
3
Vincitore: Vesely









ROU CH Sibiu
R32 Travaglia ITA – Planinsek SLO 4° incontro dalle ore 09

ATP Sibiu
Stefano Travaglia [1]
6
6
Filip Jeff Planinsek
2
3
Vincitore: Travaglia

R16 Pavel ROU/Snitari MDA – Agamenone ITA/Juarez CIO Non prima 15:00

ATP Sibiu
Bogdan Pavel / Ilya Snitari
7
1
10
Franco Agamenone / Facundo Juarez
5
6
5
Vincitore: Pavel / Snitari

R32 Negritu GER – Berrettini ITA 3° incontro dalle ore 09:00

ATP Sibiu
Christoph Negritu
6
6
Jacopo Berrettini
1
4
Vincitore: Negritu

R32 Maestrelli ITA – Martin Tiffon ESP 4° incontro dalle ore 09:00

ATP Sibiu
Francesco Maestrelli [6]
4
3
Pol Martin Tiffon
6
6
Vincitore: Martin Tiffon


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44 commenti. Lasciane uno!

MAURO (Guest) 18-09-2024 10:22

Scritto da Il GUEst

Scritto da MAURO

Scritto da Il GUEst
Passaro, Arnaboldi, Gigante, Travaglia, J.Berrettini e Maestrelli: un ambizioso 6 su 6 difficile, ma non impossibile. Arnaboldi che parte sfavorito e Maestrelli che non ne sta imbroccando una da un po’ i più a rischio

Al momento siamo ad 1 vittoria e 4 sconfitte.
L’ unica vittoria di Travaglia contro il nr. 823.
Giornataccia

Eh sì ho preso una bella legnata

E questa e’ una dura verità.

44
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Betafasan 18-09-2024 09:05

Troppe occasioni fallite ad esempio da Passaro e Napolitano in carriera!

43
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walden 18-09-2024 00:26

Scritto da gisva
@ walden (#4209885)
Due note, una a correggere una ad integrare il commento estremamente interessante.
1. Di coach buoni ne abbiamo sempre avuto.
Piatti c’era anche prima, avevamo Castellani, per esempio, Pistolesi, Fanucci, Rianna , poi altri. Solo che i migliori allenavano tennisti stranieri.
Con gli italiani facevano quello che potevano fare.
2. Attorno al 2010 la Federal ha messo in atto il progetto Campi Veloci, che ha imposto ai circoli di dotarsi di campo Hard e di giocare più tornei su superfici veloci.
Sta di fatto che dai giovani del 1995 in poi, abbiamo iniziato a sfornare giovani che già da juniores giocavano bene sul duro ed arrivavano al professionismo giocando bene su tutte le superfici.
Prima sfornavamo prevalentemente terraioli. E quei pochi che hanno reso sul duro hanno espresso il meglio del loro tennis di dopo i 20 anni.
Camporese, per esempio ha perso 2-3 anni per adattare il suo tennis al veloce.
Lo stesso Fognini, ha perso diverso tempo a capire che poteva giocare bene sul duro.

Io sono del 1965, e quando a fine anni 70 inizia a giocare a tennis giocavo sul cemento e sul mateco. E nonostante l’introduzioni di più campi su diverse superfici, continuiamo ad avere il 90% dei challenger sulla terra battuta. Certo, se parliamo di Camporese ci riferiamo ad un’epoca molto lontana, quando probabilmente i nostri allenatori non erano in grado di preparare tennisti da veloce, che, con l’eccezione di Pozzi e Sanguinetti, cominceranno ad esistere con Seppi. Il pricipale nemico di Fognini è stata la pigrizia, un po’ come per Paolo Bertolucci, che con la tecnica innata di cui era dotato, sarebbe stato uno dei più grandi tennisti del suo tempo. La capacità del coach, che è diverso anche dal più bravo maestro di tennis, non è quella di allenare un tennista, ma, “demiurgicamente”, creare il tennista.

42
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gisva 17-09-2024 23:40

@ walden (#4209885)

Due note, una a correggere una ad integrare il commento estremamente interessante.
1. Di coach buoni ne abbiamo sempre avuto.
Piatti c’era anche prima, avevamo Castellani, per esempio, Pistolesi, Fanucci, Rianna , poi altri. Solo che i migliori allenavano tennisti stranieri.
Con gli italiani facevano quello che potevano fare.

2. Attorno al 2010 la Federal ha messo in atto il progetto Campi Veloci, che ha imposto ai circoli di dotarsi di campo Hard e di giocare più tornei su superfici veloci.

Sta di fatto che dai giovani del 1995 in poi, abbiamo iniziato a sfornare giovani che già da juniores giocavano bene sul duro ed arrivavano al professionismo giocando bene su tutte le superfici.

Prima sfornavamo prevalentemente terraioli. E quei pochi che hanno reso sul duro hanno espresso il meglio del loro tennis di dopo i 20 anni.
Camporese, per esempio ha perso 2-3 anni per adattare il suo tennis al veloce.
Lo stesso Fognini, ha perso diverso tempo a capire che poteva giocare bene sul duro.

41
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+1: marcusmin
Brufen (Guest) 17-09-2024 22:45

@ LupoCasanova (#4209986)

Ricordo chiaramente un periodo in cui c’era molta più hype attorno al giovanissimo “predestinato” Ramazzotti che al “poco futuribile” Berrettini. Anzi, in tanti già ci mettevano una pietra sopra nell’attesa del fratellino, perché “quello forte è lui”…

Strana la vita, stranissimo il tennis.

40
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+1: tombizzle
Dany (Guest) 17-09-2024 22:41

Passato giornata no…15 palle break non sfruttate contro le 2 offerte..poco da dire dispiace ma l’avversario è stato concreto e cinico..sarà x la prossima

39
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Brufen (Guest) 17-09-2024 22:34

Scritto da Bagel
Passaro esce con Squire e rimanda l’appuntamento con la top 100.
Certo che in generale, vorrei sbagliarmi, sembra proprio uno che ci entrerá ma stare lì senza spiccare ulteriori salti.
Pensare che un paio di anni fa era a livello di Arnaldi e piú considerato di Cobolli. E pensare anche cosa ha fatto a Torino quest anno. Un mistero, per me che non credo certo alla barzelletta che i challenger italiani aiutino, come possa avere una differenza di rendimento cosí evidente fra tornei di casa e tornei fuori dal confine

Beh, le generalizzazioni sono sempre una stupidaggine, ma nel caso specifico di Passaro è innegabile che lontano dalla terra (rossa) italica è l’ombra del giocatore straripante ammirato quest’anno al Foro e alla Stampa… I motivi? Solo un bravo psicologo, o chi conosce bene il ragazzo, potrebbe forse illuminarci.

38
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ospite1 (Guest) 17-09-2024 22:18

@Walden. Commento scritto da lei ottimamente scritto ben dettagliato. Mi intrometto nei commenti quando lo ritengo quasi offensivi per i nostri atleti chiunque sia . In questo caso Pellegrino che sfottendo per il ritiro il commento 1 scrive che roccia .. questo mi urta perché è il giocatore stesso dispiaciuto ( motivo del ritiro infortunio). I challenger italiani hanno contribuito all esplosione ( non solo se si vince ) in quanto beneficiare di wc continue ( anche quando si esce al primo turno ) aiuta sia a programmarsi serenamente sia a crescere come livello di gioco . Interessante sarebbe l’elenco delle wc dal 2019 nel challenger italiani .

37
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Il GUEst 17-09-2024 21:43

Scritto da MAURO

Scritto da Il GUEst
Passaro, Arnaboldi, Gigante, Travaglia, J.Berrettini e Maestrelli: un ambizioso 6 su 6 difficile, ma non impossibile. Arnaboldi che parte sfavorito e Maestrelli che non ne sta imbroccando una da un po’ i più a rischio

Al momento siamo ad 1 vittoria e 4 sconfitte.
L’ unica vittoria di Travaglia contro il nr. 823.
Giornataccia

Eh sì ho preso una bella legnata 😆

36
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Betafasan 17-09-2024 21:40

Quindi secondo brunodalla Non siamo in regime Democratico!

35
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LupoCasanova (Guest) 17-09-2024 21:38

Scritto da walden

Scritto da ospite1
@ Betafasan (#4209520)
smetta di scrivere commenti !!!!!!! specialmente quando un giocatore si ritira . Crede che sia contento Pellegrino di essersi ritirato ??? Il suo è un commento inutile .

Pellegrino si è ritirato perchè, probabilmente, non ha ritenuto di essere in grado di giocare un torneo dietro l’altro. Il problema è che, così facendo, crolla in classifica, e rischia di uscire dai 200. I prossimi tornei saranno fondamentali, perchè perde un altro centinaio di punti da qui a metà Ottobre,
La vicenda di Pellegrino mi offre lo spunto per mettere in luce alcuni aspetti del tennis italiano, con un’analisi di tipo generazionale. Tale aspetto, che spesso viene poco approfondito, se non peggio (con frasi tipo “il deserto dietro Sinner” od altre scemenze) in realtà ci offre l’opprtunità di scavare nel fenomeno tennistico andando al di la del singolo campione, che, volendo applicare le teorie di Monod al tennis, “potrebbe nascere in qualsiasi sperduta landa del mondo”.
In realtà sappiamo benissimo che nell’era moderna e contemporanea del tennis, caratterizzata dall’egemonia dei tennisti “delle colonie” (statunitensi, australiani, con qualche presenza anche sudafricana ed indiana), si sono inserite due fasi, dove questa egemonia è stata contrasta da due “ondate”, svedese e spagnola. Queste due “scuole” (con al loro interno una notevole omogeneità, nonostante la presenza di outsiders come Edberg fra gli svedesi ed un tennista più “complesso” come Nadal fra gli spagnoli) hanno terminato da tempo (quella svedese) e solo da qualche anno (quella spagnola) la loro fase egemonica. Alcaraz appare sempre più un campione isolato che parte di un movimento come lo furono Nadal e gli ultimi esponenti di quel movimento, Bautista, Carreno e Ramos, tennisti che hanno oltrepassato o sono vicini a superare i 20 anni di carriera.
Sembrerebbe che si stia instaurando una relativa egemonia del tennis italiano, dovuta alla persenza non solo dell’attuale numero 1, peraltro, nonostante la giovane età, ai vertici del tennis mondiale da 3 anni, ma anche da altri coetanei che stanno risalendo la classifica, ad oggi 5 under 24 nei primi 50, un risultato che nessun altro paese può vantare.
Il dato che però vorrei mettere in risalto riguarda il fatto che ciò avvenga non come conseguenza di una lenta crescita del movimento tennistico italiano, che nel corso degli anni avrebbe recuperato la posizione che aveva sino ai ’70, ma come rottura con un decennio piuttosto magro di risultati. A fronte dei “5 nei primi 50”, abbiamo solo due tennisti, Berrettini e Sonego, del quinquennio precedente (1995/1999) entrati nei primi 100, che verosimilmente resteranno gli unici. Del quinquennio ancora precedente 1990/1994, abbiamo risultati analoghi, con 4 entrati per almeno un anno nei 100, Cecchinato (l’unico a vincere dei titoli ATP), Travaglia, Mager e Caruso, più Giannessi che fece una breve “comparsata” nei 100. Quindi 6 in un decennio, dei quali solo 3 presenti nei 30. Nel decennio precedente, gli ’80, abbiamo 4 tennisti vincitori di titoli ATP, Fognini, Seppi, Volandri e Lorenzi, con altri 2 nei 40, Starace e Bolelli e Fabbiano e Cipolla che hanno fatto una fugace presenza nei 100.
L’esplosione degli Z è quindi tanto clamorosa quanto inaspettata, e forse varrebbe la pena di capire per quale ragione, dopo le vacche magre del decennio precedente, si sia presentata quest’abbondanza.
A mio parere ci sono due ragioni fondamentali:
1.maggior impegno della federazione nell’organizzazione di tornei, che ha offerta maggiori opportunità ai giovani emergenti, anche se, in realtà, i maggiori successi si sono avuti, dal challengers ai masters, nei tornei all’estero;
2. la seconda ragione, che ritengo sia quella principale, deriva, paradossalmente, dallo scarso numero di tennisti al vertice nel decennio precedente, che ha favorito la crescita di tecnici, con capacità legate alla pratica a livello professionistico, unita all’aumento delle competenze teoriche; in buona sostanza, i “mancati tennisti” di ieri, sono diventati degli ottimi allenatori di oggi.
Nell’ultimo decennio si sono sviluppate delle professionalità interne nel mondo del tennis italiano (Fognini, dopo Leonardo Caperchi, ha avuto, sino a quando non è subentrato Barazzuti, coach spagnoli o argentini). Questo rappresenta il fondamentale investimento per il futuro, che crea le premesse per la nascita di una “nuova ondata” italiana, che, mi auguro, dispiegherà ulteriore forza nei prossimi anni. Purtroppo, anche chi ha solo pochi anni più di Sinner e c., tranne alcuni casi, come, appunto Sonego e Berrettini, non ha fatto a tempo di godere di questa crescita della componenete tecnica, ma ne è stato solo sfiorato: si spiegano così le carriere limitate dei vari Pellegrino, Brancaccio, Fonio etc.

Caro Signor Walden,

intanto grazie, leggere un commento così intelligente, colto, ben scritto, ricco di dati convincenti, è raro ma soprattutto un balsamo prezioso per chi frequenta questo sito.

La sua analisi obiettiva spero convinca chi accusa i sostenitori dell’età dell’oro del tennis italiano di partigianeria (mi viene in mente non tanto il Sig. MAURO, che evidentemente non è serio nell’attività che potremmo definire trollaggio, quanto il Sig. Bec_Style, che ha seriamente sostenuto, per anni, “dopo Sinner il vuoto”).

L’unico appunto che vorrei fare, riguarda una sensazione di cui parlai con un amico sei o sette anni fa, prima dell’esplosione vera e propria di Sinner e degli altri. L’impressione era che per una serie di motivi per la prima volta l’Italia avesse una generazione di tennisti interessanti da cui qualcosa sarebbe venuta fuori: Quinzi, Baldi, Donati, Napolitano, Berrettini, Sonego, anche Travaglia e Mager, il primo rallentato dal grave incidente, il secondo arrivato tardi al tennis professionistico e quindi in qualche misura avvicinabili generazionalmente ai nati nel 95 e nel 96, più il giovane Pellegrino. Di questi Berrettini e Sonego non erano i più attesi, anzi, direi che la classifica rispetto alle aspettative rispecchia più o meno l’ordine in cui li ho menzionati. Però una tale abbondanza mancava da anni, e ci pareva, al mio amico e me, che come un profeta annunciasse l’arrivo di qualcosa di grande.

Adesso gli anni 2004-2006 paiono ahinoi un poco scoperti (soprattutto considerando l’abbondanza del triennio precedente), ma già siamo qui a gioire e sperare per le gesta dei 2007.

Insomma, per uno come me, nato nel 1980, che segue il tennis dalla fine degli anni 80 domandandosi il perché di risultati così modesti del tennis italiano, vivere questa stagione è meraviglioso.

34
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+1: il capitano, Detuqueridapresencia
Lo Scriba 17-09-2024 19:46

Scritto da Albo

Scritto da Melaferri
mamma mia, dietro Sinner il nulla.

Lo fa apposta

Certo, è il solito rintrollato

33
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+1: Detuqueridapresencia, puffo65, il capitano
Arnaldo2262 17-09-2024 19:46

Scritto da Melaferri
mamma mia, dietro Sinner il nulla.

Che ti sei pippato oggi di buono??

32
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Il Ghiro (Guest) 17-09-2024 18:41

Scritto da Melaferri
mamma mia, dietro Sinner il nulla.

Ho appena consultato il sito della ATP, deve esserci un errore.
Il computer dice che dietro Sinner… Ci sono tutti i tennisti viventi sul pianeta….

31
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+1: Gian 61, Detuqueridapresencia, puffo65, brunodalla, Marcus91, il capitano, Etor, Lory99
MAURO (Guest) 17-09-2024 18:28

Scritto da Melaferri
mamma mia, dietro Sinner il nulla.

E questa e’ quasi una dura verità.

30
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-1: brunodalla, Pepusch, Lory99, tombizzle, Detuqueridapresencia
MAURO (Guest) 17-09-2024 18:28

Scritto da Il GUEst
Passaro, Arnaboldi, Gigante, Travaglia, J.Berrettini e Maestrelli: un ambizioso 6 su 6 difficile, ma non impossibile. Arnaboldi che parte sfavorito e Maestrelli che non ne sta imbroccando una da un po’ i più a rischio

Al momento siamo ad 1 vittoria e 4 sconfitte.
L’ unica vittoria di Travaglia contro il nr. 823.
Giornataccia

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+1: Il GUEst
luca14 (Guest) 17-09-2024 18:23

Passaro non si sblocca, peccato perchè avrebbe pochissimo da difendere.

28
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PEPPO BAD (Guest) 17-09-2024 18:23

@ Melaferri (#4209832)
Spero che il tuo commento sia ironico.
Dietro Sinner:
MUSETTI, ARNALDI, COBOLLI, DARDERI, BERRETTINI, SONEGO, NARDI, FOGNINI, BELLUCCI… Pochini vero?
Poi magari altri, meno forti, meno in forma, o infortunati.
Giornata storta (ma Passaro ha appena vinto un torneo) ma ogni tanto ci può stare.

27
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+1: Cavalier King, puffo65, il capitano, Lory99
walden 17-09-2024 18:17

Scritto da Bagel
Passaro esce con Squire e rimanda l’appuntamento con la top 100.
Certo che in generale, vorrei sbagliarmi, sembra proprio uno che ci entrerá ma stare lì senza spiccare ulteriori salti.
Pensare che un paio di anni fa era a livello di Arnaldi e piú considerato di Cobolli. E pensare anche cosa ha fatto a Torino quest anno. Un mistero, per me che non credo certo alla barzelletta che i challenger italiani aiutino, come possa avere una differenza di rendimento cosí evidente fra tornei di casa e tornei fuori dal confine

Non ho visto la partita,m ma dopo averne viste tante altre, penso, al di la di qualche limite tecnico, sia la testa il problema principale. Nwel secondo ha avuto la bellezza di 8 palle break delle quali solo una sfruttata, a Squire ne sono bastate due. Al TB, va a servire per avere la palla set, e perde il punto. Squire è un ottimo battitore, è appena arrivato dalla Cina dove ha giocato il turno di Davis contro gli USA, avendo un MP contro Opelka. Ma eravamo sul veloce, l’ho visto giocare e perdere contro Cobolli un anno fa, in qualche challenger tedesco, all’epoca Flavio era oltre i 100, e, a parte la battuta non mi aveva particolarmente impressionato.

26
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Lo Scriba 17-09-2024 18:07

Scritto da Melaferri
mamma mia, dietro Sinner il nulla.

Dietro Melaferri il maestro federale architetto

25
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+1: sergioat, Gian 61, Detuqueridapresencia, Billy74, puffo65, il capitano, Pepusch, Lory99
Arthur Ashe (Guest) 17-09-2024 18:05

Maestrelli in profonda crisi. E si può dire.

24
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+1: Marcus91, Tie break W
walden 17-09-2024 18:00

Scritto da CesarZed
@ Melaferri (#4209832)
beh in realtà non è proprio cosi
sinner e musetti hanno 23 e 22 anni
la “generazione” precedente è ancora al top con sonego e berrettini nei primi 50
arnaldi cobolli e darderi sono nei primi 50
ci sono promettentissimi tennisti al contrario del femmminile, dove vedo solo la Pedone poter diventare top 100, che possono darci soddisfazioni
da SVR a Cadenasso, andando poi ai giovanissimi Cinà e Basile (2007)
il futuro del tennis maschile non lo vedo così nero…
chiedo scusa se non ho menzionato i vari bellucci, passaro, nardi (che è un top100) e tanti altri che potrebbero fare il salto di qualità

tempo sprecato contro un muride impenitente…

23
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walden 17-09-2024 17:53

Scritto da ospite1
@ Betafasan (#4209520)
smetta di scrivere commenti !!!!!!! specialmente quando un giocatore si ritira . Crede che sia contento Pellegrino di essersi ritirato ??? Il suo è un commento inutile .

Pellegrino si è ritirato perchè, probabilmente, non ha ritenuto di essere in grado di giocare un torneo dietro l’altro. Il problema è che, così facendo, crolla in classifica, e rischia di uscire dai 200. I prossimi tornei saranno fondamentali, perchè perde un altro centinaio di punti da qui a metà Ottobre,
La vicenda di Pellegrino mi offre lo spunto per mettere in luce alcuni aspetti del tennis italiano, con un’analisi di tipo generazionale. Tale aspetto, che spesso viene poco approfondito, se non peggio (con frasi tipo “il deserto dietro Sinner” od altre scemenze) in realtà ci offre l’opprtunità di scavare nel fenomeno tennistico andando al di la del singolo campione, che, volendo applicare le teorie di Monod al tennis, “potrebbe nascere in qualsiasi sperduta landa del mondo”.
In realtà sappiamo benissimo che nell’era moderna e contemporanea del tennis, caratterizzata dall’egemonia dei tennisti “delle colonie” (statunitensi, australiani, con qualche presenza anche sudafricana ed indiana), si sono inserite due fasi, dove questa egemonia è stata contrasta da due “ondate”, svedese e spagnola. Queste due “scuole” (con al loro interno una notevole omogeneità, nonostante la presenza di outsiders come Edberg fra gli svedesi ed un tennista più “complesso” come Nadal fra gli spagnoli) hanno terminato da tempo (quella svedese) e solo da qualche anno (quella spagnola) la loro fase egemonica. Alcaraz appare sempre più un campione isolato che parte di un movimento come lo furono Nadal e gli ultimi esponenti di quel movimento, Bautista, Carreno e Ramos, tennisti che hanno oltrepassato o sono vicini a superare i 20 anni di carriera.
Sembrerebbe che si stia instaurando una relativa egemonia del tennis italiano, dovuta alla persenza non solo dell’attuale numero 1, peraltro, nonostante la giovane età, ai vertici del tennis mondiale da 3 anni, ma anche da altri coetanei che stanno risalendo la classifica, ad oggi 5 under 24 nei primi 50, un risultato che nessun altro paese può vantare.
Il dato che però vorrei mettere in risalto riguarda il fatto che ciò avvenga non come conseguenza di una lenta crescita del movimento tennistico italiano, che nel corso degli anni avrebbe recuperato la posizione che aveva sino ai ’70, ma come rottura con un decennio piuttosto magro di risultati. A fronte dei “5 nei primi 50”, abbiamo solo due tennisti, Berrettini e Sonego, del quinquennio precedente (1995/1999) entrati nei primi 100, che verosimilmente resteranno gli unici. Del quinquennio ancora precedente 1990/1994, abbiamo risultati analoghi, con 4 entrati per almeno un anno nei 100, Cecchinato (l’unico a vincere dei titoli ATP), Travaglia, Mager e Caruso, più Giannessi che fece una breve “comparsata” nei 100. Quindi 6 in un decennio, dei quali solo 3 presenti nei 30. Nel decennio precedente, gli ’80, abbiamo 4 tennisti vincitori di titoli ATP, Fognini, Seppi, Volandri e Lorenzi, con altri 2 nei 40, Starace e Bolelli e Fabbiano e Cipolla che hanno fatto una fugace presenza nei 100.
L’esplosione degli Z è quindi tanto clamorosa quanto inaspettata, e forse varrebbe la pena di capire per quale ragione, dopo le vacche magre del decennio precedente, si sia presentata quest’abbondanza.
A mio parere ci sono due ragioni fondamentali:
1.maggior impegno della federazione nell’organizzazione di tornei, che ha offerta maggiori opportunità ai giovani emergenti, anche se, in realtà, i maggiori successi si sono avuti, dal challengers ai masters, nei tornei all’estero;
2. la seconda ragione, che ritengo sia quella principale, deriva, paradossalmente, dallo scarso numero di tennisti al vertice nel decennio precedente, che ha favorito la crescita di tecnici, con capacità legate alla pratica a livello professionistico, unita all’aumento delle competenze teoriche; in buona sostanza, i “mancati tennisti” di ieri, sono diventati degli ottimi allenatori di oggi.

Nell’ultimo decennio si sono sviluppate delle professionalità interne nel mondo del tennis italiano (Fognini, dopo Leonardo Caperchi, ha avuto, sino a quando non è subentrato Barazzuti, coach spagnoli o argentini). Questo rappresenta il fondamentale investimento per il futuro, che crea le premesse per la nascita di una “nuova ondata” italiana, che, mi auguro, dispiegherà ulteriore forza nei prossimi anni. Purtroppo, anche chi ha solo pochi anni più di Sinner e c., tranne alcuni casi, come, appunto Sonego e Berrettini, non ha fatto a tempo di godere di questa crescita della componenete tecnica, ma ne è stato solo sfiorato: si spiegano così le carriere limitate dei vari Pellegrino, Brancaccio, Fonio etc.

22
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+1: Marcus91, il capitano, Pepusch, Lory99, MARMAS
Albo 17-09-2024 17:52

Scritto da Melaferri
mamma mia, dietro Sinner il nulla.

Lo fa apposta

21
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+1: Detuqueridapresencia
Betafasan 17-09-2024 17:46

Io posso scrivere quello che penso siamo In democrazia.

20
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-1: brunodalla
Lucio68 (Guest) 17-09-2024 17:42

Purtroppo la forma di Passaro non è più quella di aprile-Maggio può fare degli exploit come perdere da chiunque ma in top 100 entrerà sicuramente perché le qualità ci sono

19
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Betafasan 17-09-2024 17:42

La testa poco collegata per Maestrelli e Passaro..

18
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-1: brunodalla, Etor, Lory99
Betafasan 17-09-2024 17:41

Pellegrino dovrebbe scalare le classifiche con qs tabellino di marcia, vero espertissimi?

17
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-1: brunodalla, Etor, Lory99, tombizzle
Detuqueridapresencia 17-09-2024 17:35

Scritto da CesarZed
@ Melaferri (#4209832)
beh in realtà non è proprio cosi
sinner e musetti hanno 23 e 22 anni
la “generazione” precedente è ancora al top con sonego e berrettini nei primi 50
arnaldi cobolli e darderi sono nei primi 50
ci sono promettentissimi tennisti al contrario del femmminile, dove vedo solo la Pedone poter diventare top 100, che possono darci soddisfazioni
da SVR a Cadenasso, andando poi ai giovanissimi Cinà e Basile (2007)
il futuro del tennis maschile non lo vedo così nero…
chiedo scusa se non ho menzionato i vari bellucci, passaro, nardi (che è un top100) e tanti altri che potrebbero fare il salto di qualità

Stai risopndendo seriamente a un troll patentato. A mio avviso questi provocatori andrebbero silenziati senza rispondere ed utilizzando il pulsante del voto negativo (a -10 sono oscurati)

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-1: Purple Rain
Andreas Seppi 17-09-2024 17:24

Passaro: continuità cercasi

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Bagel (Guest) 17-09-2024 17:23

Passaro esce con Squire e rimanda l’appuntamento con la top 100.
Certo che in generale, vorrei sbagliarmi, sembra proprio uno che ci entrerá ma stare lì senza spiccare ulteriori salti.
Pensare che un paio di anni fa era a livello di Arnaldi e piú considerato di Cobolli. E pensare anche cosa ha fatto a Torino quest anno. Un mistero, per me che non credo certo alla barzelletta che i challenger italiani aiutino, come possa avere una differenza di rendimento cosí evidente fra tornei di casa e tornei fuori dal confine

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CesarZed 17-09-2024 17:22

@ Melaferri (#4209832)

beh in realtà non è proprio cosi

sinner e musetti hanno 23 e 22 anni
la “generazione” precedente è ancora al top con sonego e berrettini nei primi 50

arnaldi cobolli e darderi sono nei primi 50

ci sono promettentissimi tennisti al contrario del femmminile, dove vedo solo la Pedone poter diventare top 100, che possono darci soddisfazioni
da SVR a Cadenasso, andando poi ai giovanissimi Cinà e Basile (2007)

il futuro del tennis maschile non lo vedo così nero…

chiedo scusa se non ho menzionato i vari bellucci, passaro, nardi (che è un top100) e tanti altri che potrebbero fare il salto di qualità

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+1: Detuqueridapresencia
tombizzle 17-09-2024 17:00

Scritto da Melaferri
mamma mia, dietro Sinner il nulla.

Del tipo “Oggi piove e fa freddo, quindi il riscaldamento globale è una balla”.

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walden 17-09-2024 16:59

Scritto da Betafasan
Maestrelli è disastroso da 3 mesi!!! Ma cosa sarà successo??? Irriconoscibile rispetto a 18 mesi fa!

Per la verità sta andando male da tempo, negli ultimi mesi si è aggiunta, probabilmente, un po’ di frustrazione. Come ho scritto da tempo, urge un deciso cambio di staff, ma non è sempre così facile.

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boiazza 17-09-2024 16:45

Questo sarà uno di quegli scommettitori che poi urlano al giocatore in campo.

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-1: Pepusch
Alain 17-09-2024 16:16

@ Betafasan (#4209620)

tu invece sei sempre RICONOSCIBILISSIMO purtroppo

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Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (Guest) 17-09-2024 16:05

Scritto da Betafasan
Maestrelli è disastroso da 3 mesi!!! Ma cosa sarà successo??? Irriconoscibile rispetto a 18 mesi fa!

Lui sara’ irriconoscibile ma tu SEI SEMPRE lo stesso

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luca14 (Guest) 17-09-2024 14:56

ecco l’esempio perfetto dell’inutilità di registrare gli utenti…

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Roberto (Guest) 17-09-2024 14:02

@ ospite1 (#4209626)

Betafasan ha diritto di scrivere la sua opinione su Maestrelli: è verissimo che non ne imbrocca più una e sembra involuto e in crisi psicologica ! Un anno fa era stato convocato addirittura in Davis tra i giovani più promettenti ed è più di un anno che ha avuto un crollo da mi pare 120/140 atp a fuori dai 300 oggi’! inspiegabile, invito la Fit di Bimaghi ad intervenire a supporto e sostegno psico fisico e tecnico, me ha veramente bisogno!! Auguri

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ospite1 (Guest) 17-09-2024 12:24

@ Betafasan (#4209520)

smetta di scrivere commenti !!!!!!! specialmente quando un giocatore si ritira . Crede che sia contento Pellegrino di essersi ritirato ??? Il suo è un commento inutile .

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-1: Betafasan
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Il GUEst 17-09-2024 11:39

Passaro, Arnaboldi, Gigante, Travaglia, J.Berrettini e Maestrelli: un ambizioso 6 su 6 difficile, ma non impossibile. Arnaboldi che parte sfavorito e Maestrelli che non ne sta imbroccando una da un po’ i più a rischio

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