ENORME SINNER! VINCE US Open!!! Batte Fritz in tre set, secondo Slam per l’azzurro
ENORME JANNIK SINNER!!! VINCE US OPEN 2024!!!! Lo vince più di carattere, forza mentale, solidità e lucidità rispetto a quel tennis scintillante che l’aveva portato al trionfo agli Australian Open. Sul duro di Flushing Meadows il miglior Sinner l’abbiamo visto solo a tratti, anche in finale, ma da vero n.1 e campione riesce a trovare una via, la chiave per prendersi il campo e la testa dell’avversario, portandolo a giocare in posizioni scomode e forzandone gli errori, soprattutto nei momenti chiave. Jannik batte in finale Taylor Fritz per 6-3 6-4 7-5 al termine di una partita nella quale ha servito piuttosto male come percentuali ed ha commesso qualche errore di troppo, ma è stato bravissimo a mettere pressione e fare le scelte ideali quando il punto era importante, nelle fasi che hanno deciso i tre set. È il secondo Slam dell’anno e in carriera per il n.1, che consolida la sua posizione ranking con il sesto trofeo stagionale in altrettante finali (e sedicesimo in carriera). Settimo Slam nella storia per il tennis italiano, tra uomini e donne.
E pensare che due settimane fa era sbarcato a New York nel pieno della tempesta, affermando “non ho grandi aspettative”, e pure perdendo il primo set del torneo contro McDonald con un tennis quasi imbarazzante, braccio bloccato e un macigno sulle spalle. Jannik per fortuna si è scosso e si è messo in moto grazie alla sua classe, al suo team, al rifiutare la sconfitta, e ai suoi punti di forza, maturati in un anno di successi quasi continui che l’hanno portato ad una fiducia nei propri mezzi e certezze granitiche, alle quali aggrapparsi quando le cose non vengono facili. Non è stato un torneo facile, torneremo ad analizzarlo a freddo, e questa finale ha avuto dei momenti che ha dovuto gestire con freddezza, perché il rischio che la partita potesse anche complicarsi c’era eccome. È partito forte l’azzurro, ha scelto di rispondere e la scelta è stata azzeccata: subito un break, via avanti. Ma il servizio non lo sostiene abbastanza, e Fritz è consapevole di dover lasciar correre il braccio più veloce di un pistolero del West, tanto se mi metto a palleggiare, perdo. Così si è preso tanti rischi, fin dalla risposta, e Sinner ha restituito il break nel quarto game. Sinner è stato lucido a gestire quel momento, con Taylor cresciuto ed entrato in partita. Ha approfittato di un minimo calo al servizio del rivale per mettere enorme pressione, prendersi il break nel settimo game e vincere il primo set. Totale equilibrio nel secondo set, dominato dal servizio, soprattutto quello dell’americano, davvero imprendibile, ma… servendo sul 5-4, la pressione è diversa, e tonnellate ne ha caricate il nostro, che da vero “black mamba” è andato a strappare l’unica palla break e l’ha trasformata. E come si è preso quel game… diritto molto carico, il primo dell’incontro, a sorprendere il rivale, poi una grandissima difesa attiva e una pallata vincente dopo una grande costruzione. Che classe.
Nel terzo set più bagarre, con Sinner bravo a salvare tre palle break in apertura (0-40) ma poi incapace di sfruttare due chance nel sesto game. Lì Fritz è salito in cattedra, anche col supporto fisico del pubblico, è andato avanti e pure a servire per il set. Non aveva fatto i conti con la prepotenza di Sinner, che ha risposto bene, troppo bene, e non ha più sbagliato una scelta, andando a prendersi due break di fila e la coppa, meritatissima. Dove l’ha vinta Sinner? Di sostanza, e di pazienza. Taylor chiaramente è andato sopra ritmo, doveva farlo. Inutile provare a reggere il pressing del nostro, meglio tirare tutto e sperare che entri. E molto gli è entrato… incredibile il numero righe prese, s’è messo pure a ridere Sinner in alcuni punti persi, con una o più righe toccate dal rivale. Ma tant’è. Fritz è anche migliorato al servizio nel corso del match, ma un dato spiega tutto del match: il secondo set Jannik l’ha portato a casa vincendo solo 6 punti in risposta. 4 li ha concentrati nell’ultimo game, il decimo, quello che gli ha fruttato il break. Black mamba, cobra, killer sportivo, scegliete voi. Quando il punto scotta, enorme è stata la differenza tra i due per tenuta, per scelte di gioco, per intensità.
Proprio la parola intensità, insieme a pazienza, è quella che ha portato Jannik a vincere la finale di US Open. Gli errori di Sinner infatti sono arrivati perlopiù per fretta, o per palle non centrate bene, in game nei quali ha servito male. Chiaro che non sempre erano facili esecuzioni, Taylor ha tirato fortissimo e molto profondo; ma ogni volta che Jannik ha risposto e si è messo a macinare il suo tennis di ritmo e pressione, prendendosi un discreto margine e spostando l’americano, di punti ne persi davvero pochi. Non è facile, mentalmente e fisicamente, stare sempre lì, a menare le danze, condurre e non farsi ingolosire dagli spazi… ma quando contava Sinner è stato quasi perfetto. Ha inchiodato Fritz sulla diagonale di rovescio forzandone gli errori; e quando non arrivavano, bravissimo a verticalizzare col lungo linea di rovescio – alcuni vincenti eccezionali – oppure spostarsi rapido a tirare a tutta col diritto. Ha usato la mitica tattica “boa constrictor” di Brad Gilbert, che tanto ha fruttato ad Andre Agassi, colui che ha consegnato la coppa da Jannik. Palle sicure, consistenti, di ritmo, asfissianti, che hanno distrutto gambe e morale dell’americano. Troppo lunghi i passi di Taylor per difendersi sui cross di diritto del nostro; troppo difficile per lui reggere sul rovescio dopo 5, 6, 7 colpi molto intensi. Così Sinner costruito la sua meraviglia, e la vittoria. Di sostanza, più che sfondando tutto e tutti. In molte fasi, è davvero parso una versione modernizzata e più potente di quel Djokovic che alza il muro e non batti.
Batti… la battuta ha fatto penare Sinner. Vincere una finale Slam servendo così male (sotto il 50% di prime palle nel terzo set) è un altro indice della sua forza in risposta e nello scambio. Ma è un dato sul quale deve riflettere per migliorare. Nel torneo ha servito bene solo a tratti, certamente se ci fosse riuscito oggi probabilmente la sua vittoria sarebbe stata anche più netta. Poco male, alla fine è arrivato un gran successo in tre set, meritato, limpido. A testa bassa Fritz ha dovuto accettare la superiorità complessiva dell’italiano, più completo, più efficace. Più forte. Sinner torna a casa col secondo Slam in carriera e dell’anno, un n.1 quasi sicuro a fine stagione e cancellando ogni dubbio o incertezza dell’ultimo periodo. Torna a casa ancor più forte e consapevole della sua forza e qualità. Grazie Jannik, con te si vola altissimo!
Marco Mazzoni
La cronaca
La finale di US Open 2024 inizia con Fritz alla battuta, ha vinto il sorteggio Sinner e ha scelto di rispondere. Jannik si prende il primo punto con un’accelerazione clamorosa di diritto lungo linea, pallata bellissima e imprendibile. Fritz non mette la prima di servizio, e la risposta di Sinner è profonda, lo pressa sul rovescio e quindi spara forte sul diritto, provocando l’errore dello statunitense. 30-0. Si sblocca Taylor, ma sul 15-30 Jannik impone la sua pressione in progressione, che è troppo intensa per Fritz. 15-40, due palle break immediate per l’italiano. Salva la prima l’americano, nonostante la seconda palla, bravo a rischiare un diritto a tutta e venire avanti. Combina un vero disastro sulla seconda: dopo una gran prima palla, tira malamente largo lo smash sulla risposta bloccata di Jannik. BREAK Sinner, 1-0 avanti. Gioca il primo punto al servizio con grande pazienza Jannik, una palla a destra e l’altra a sinistra, macina chilometri Taylor e alla fine sbaglia. Rischia tutto col rovescio Fritz, ma è scomposto e la palla è larga. Solo 6 minuti, ma la pressione imposta dal n.1 sembra già molto pesante. Troppo. E il diritto cross di Jannik mette in enorme difficoltà Taylor, che gioca corto o sbaglia. 2-0 Sinner. Fritz trova un buon game, la prima lo aiuta e riesce a spingere col diritto, 1-2, e spinge a tutto braccio in risposta sulle seconde palle di Sinner, 15-30. Sbaglia un rovescio di scambio Jannik, errore banale e grave (anche se due centimetri…), 15-40, due chance per rientrare per lo statunitense. Ottimo servizio al T sulla prima, e via smash comodo, 30-40; servizio e diritto pesante sulla seconda, Fritz non regge. Purtroppo commette un doppio fallo Jannik e spreca la chance per chiudere il game, quindi subisce un’accelerazione di rovescio cross ottima di Fritz, PB #3. No, disastro di Jannik… affossa in rete un diritto al volo, impatto pessimo e BREAK per Fritz, 2 pari. Vantaggio sprecato. Tanti errori in questa fase, si forza molto i colpi ma c’è poca precisione. Taylor subisce la risposta di Jannik, scivola di nuovo sotto 30-40, impatta male due palle ma gli restano in campo ed è Sinner il primo a sbagliare. Con un po’ di fortuna, salva la palla break e vince il game, è avanti 3-2. Molto aggressivo Fritz, gioca a tutta e cerca la massima profondità, tanto che Sinner stecca un altro diritto. Sul 30 pari ne trova finalmente un altro vincente, cross, bellissimo. 3 pari. La miglior tattica per Sinner sembra costruire, pazienza, imporre grandi ritmi con discreti margini, alla fine Fritz tende a sbagliare per primo. 15-30. Un doppio fallo costa al californiano il 15-40. Ecco la prima palla corta di Sinner, dove 3 contropiedi sul lato del diritto, Taylor ci arriva a malapena. BREAK Sinner, avanti 4-3, un gran game, giocato con totale focus e sapienza tattica, sfruttando le poche prime palle del rivale. Ogni volta che Jannik riesce a chiudere l’angolo col diritto cross, Fritz in allungo perde controllo perché ci arriva con passo troppo lungo, come sul punto che vale a Jan il 30-15. 5-3 Sinner. Impressionante la risposta vincente di diritto sullo 0-15, una “foto”, poca apertura e impatto imperiale. Regale. 0-30. IMPRESSIONANTE il ritmo di Jannik, nemmeno un nastro che rallenta la palla aiuta Taylor, che soccombe sotto un rovescio cross che spezza le gambe del rivale. 0-40, tre Set Point! NO! Altro schiaffo al volo sbagliato sul secondo set point… troppa foga. 30-40… Sul terzo Fritz perde totalmente un rovescio di scambio. 6-3 Sinner. Un set non facile, complicato dal contro break e qualche errore di troppo. La tattica più funzionale è l’intensità e la pressione.
Inizia alla grande Jannik il secondo set, prima palla in gioco, pressione, pure un diritto vincente lungo linea da sinistra che pizzica la riga. 1-0 Sinner, può fare corsa di testa. Buon game anche per Fritz, 1 pari. Appena cala con la prima palla, Jannik subisce la pallata in risposta del rivale, 15-30. Appena torna la prima di battuta, ha più tempo per aggredire la palla e chiudere. Il set avanza sui game di battuta, entrambi con la prima palla ottengono quasi il massimo. Tennis verticale quasi senza scambi. Sul 3 pari si supera l’ora di gioco. Nel settimo game Jannik torna a toccare la “smorza” e ancora non ci arriva bene. Ottima selezione dei colpi, l’effetto sorpresa paga, ma la percentuale di prime dell’italiano deve risalire, il 55% non è un abbastanza per essere sicuri. 4-3 Sinner. È molto salito il rendimento di Taylor col servizio (89% di prime in campo!), la risposta dell’azzurro è disarmata, nonostante provi a stazionare anche molto dietro. 4 pari. Fantastica la palla corta di Sinner sul 15 pari, non ci prova nemmeno Fritz tanto è precisa, poi una bella prima al corpo. Vincendo uno scambio a tutto braccio, Sinner si porta 5-4. Vince il primo punto in risposta Sinner, bravo a tirare un diritto molto più carico di spin che manda fuori ritmo Fritz. Poi Jannik si allunga a destra e tira un diritto in contro balzo di polso molto difficile, e Taylor sbaglia. 0-30. Si carica l’americano dopo aver tirato un diritto a tutta, 15-30, poi la prima non va e… sbaglia il rovescio in scambio, qua timoroso. 15-40, due Set Point Sinner!!! Prova l’ace esterno, non va, si scambia… e che scambio! Si va di ritmo sul cross di rovescio, poi Jannik all’improvviso si appoggia con equilibrio assoluto e cambia in lungo linea, pallata che incoccia l’angolino. SET SINNER! 6-4. Impressionante come l’azzurro, pur servendo male (56%) non ha concesso nulla e si è preso il break nel game decisivo, imponendo la su freddezza e forza. I numeri impressionanti di Fritz al servizio sono distrutti da uno di Sinner: ha vinto solo 6 punti in risposta ma si è preso il break. Che Campione!
Terzo set, Sinner to serve. Inizia male, la prima palla non va e Fritz lascia correre il braccio a tutta dalla risposta. L’americano si procura tre chance sullo 0-40. Gioca con calma Jannik, ottimo lo scambio e il cambio col rovescio lungo linea sulla seconda, 30-40. Prima solida sulla terza, parità. ACE di Sinner, finalmente (quinto del match, pochi), poi altra pallata e smash. Cancella l’attimo di distrazione ritrovando focus, servizio e precisione. 5 punti di fila e via, 1-0. Assalto respinto, e il morale di Taylor sotto i tacchi… Regge comunque alla battuta Fritz, 1 pari. È più sciolto con il rovescio Sinner, impressionante un’altra accelerazione di rovescio nel terzo game, dalla diagonale passa a lungo linea con una disinvoltura assoluta. 2-1 Sinner, che in risposta cerca di confondere le idee del rivale cambiando frequentemente la sua posizione, da molto dietro a molto avanti. Ma quando è troppo dietro, è bravo Taylor a usare lo slice e poi entrare col diritto in contro piede. Sinner vince due punti mettendo pressione, 30 pari. Che peccato… con una prodezza Jannik piazza la risposta nell’angolino e porta fuori posizione ed equilibrio l’americano, ma sbaglia il colpo successivo. Piccola chance non sfruttata, e 2 pari. Molto rapido l’azzurro nel muoversi sul campo, spostarsi a sinistra e tirare col diritto una traiettoria così rapida e angolata da diventare ingiocabile. Solo la prima palla resta altalenante e Fritz sulla seconda gioca al massimo, e gioca spesso bene prendendosi il campo di forza. Quando invece entra la prima, Jannik vince praticamente tutti i punti. Commette il secondo doppio fallo del match l’italiano, ma chiude il quinto game con un’accelerazione di diritto molto carica di spin, che controllo del corpo quasi cadendo all’indietro. 3-2. Sesto game, la pressione di Jannik cresce. Vince il primo punto con un diritto inside out strettissimo, poi costringe Fritz a prendersi rischi e accelera troppo i tempi. Due errori e… 15-40, due palle per Sinner. Esagera sulla risposta di diritto Jannik, era una chance vista la seconda palla, ma carica troppo il colpo di spin; si scambia sulla seconda, da difesa passa ad attacco Jannik, ma Fritz con fortuna regge nello scambio (una palla centrata non benissimo gli resta in campo di un niente), e poi è Sinner a sbagliare un diritto. Erano “quasi” match-point… invece Fritz si salva e con un dirtto pesantissimo impatta lo score 3 pari. Fritz sul 15 pari vince un gran punto costruito con una smorzata ottima, l’Ashe salta in aria e c’è pandemonio, e 15-30. Con un altro scambio eccellente Taylor piazza un diritto potente e vola a rete a chiudere. 15-40, ora è lui con due palle break. Doppio Fallo Sinner… da potenziale 4-2, ora si ritrova sotto 4-3 e di un break. Male, sulle palle break si poteva far meglio. Fritz commette ben due doppi falli nell’ottavo game, quindi stecca un diritto che forza il game ai vantaggi. Chiude poi con un Ace l’americano, 5-3. Solo il 36% di prime palle in campo nel parziale per l’azzurro, dato terribile che spiega lo score, oltre a qualche errore di troppo col diritto. Resta in scia 4-5 Jannik, Fritz serve per chiudere il parziale. Non parte Taylor, errore col diritto (gran risposta di Jannik). Si rimette FINALMENTE a macinare tennis di pressione Jannik, alto ritmo e poco rischio, e forza l’errore dell’americano. 15-30, poi sbaglia di poco la risposta, 30 pari. Ottimo il pressing col diritto di Sinner, 30-40, palla del contro break! Seconda di servizio… BREAK!!!! scambio duro, palla corta e via, lo punisce sul net. 5 pari. È tornato a giocare di pressione Sinner, e la differenza è enorme, perché Fritz non regge, non ha pazienza e sbaglia per primo. Torna anche il servizio, preciso al T. 30-0, ma solo un attimo… addio prima e pure doppio fallo. 30 pari. Si soffre, ma vince il game e c’è il sorpasso. 6-5. Ora tutta la pressione è sulle spalle del californiano. Molto dietro in risposta Jannik, questa situazione destabilizza Fritz che cerca l’angolo troppo acuto e commette doppio fallo, 0-15. Jannik entra in modalità “tenaglia”, sposta il rivale con ritmo e profondità, ottimo ora il diritto. 0-30, è due punti dalla vittoria. Rischia la palla corta Sinner dopo un lungo scambio, lo vince Taylor, stavolta bravo a correre avanti (e la smorzata non era abbastanza corta). 15-30. NOOOO disastro di Fritz, diritto al volo che finisce il tribuna. Due Match, anzi Championships Point Sinner sul 15-40!!! Niente prima in… duro scambio, Sinner forza il rivale a sinistra e cambia sul diritto. Lo vince Jannik!!!! Game Set Match Sinner, che durezza e forza nei momenti decisivi, come il rimontare un terzo set con solo il 40% di prime palle in campo. Clamoroso e fortissimo!
J. Sinner vs T. Fritz
Statistiche | 🇮🇹 J. Sinner | 🇺🇸 T. Fritz |
---|---|---|
Ace | 6 | 10 |
Doppi falli | 5 | 4 |
Percentuale prime di servizio | 51% (43/85) | 59% (53/90) |
Punti vinti con la prima | 88% (38/43) | 68% (36/53) |
Punti vinti con la seconda | 48% (20/42) | 43% (16/37) |
Punti vinti a rete | 62% (8/13) | 68% (13/19) |
Palle break convertite | 50% (6/12) | 29% (2/7) |
Punti vinti in risposta | 42% (38/90) | 32% (27/85) |
Vincenti | 23 | 29 |
Errori non forzati | 21 | 34 |
Punti totali vinti | 96 | 79 |
Distanza coperta | 11360.9 ft | 10187.0 ft |
Distanza coperta per punto | 64.9 ft | 58.2 ft |
TAG: Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Taylor Fritz, US Open 2024
Sul cemento, indoor e outdoor Sinner non ha rivali.
È ormai un dato di fatto.
Sulle altre due superfici c’è Alcaraz con cui giocarsela e ce la giocheremo nel 2025
talmente medio che alcuni favoriti le hanno prese nei primi turni
ok Alcaraz è uscito per stanchezza, ma negli altri tornei della stagione per cosa è uscito? 12 tornei giocati, 3 vinti, 39 partite vinte e 9 perse. Sinner 12 tornei giocati, 6 vinti, 55 partite vinte e 5 perse.
e ricordiamo tutti come è finita a montecarlo e perchè…
@ Dr Ivo (#4202171)
Perdonami, ma io ho semplicemente raccontato quello che ho visto e la naturale scarsa propensione di Jannik ai momenti celebrativi, tutto qui (e non c’entra la provenienza, ci sono anche genovesi schivi, non sai quanti),lasciando stare una buona volta riferimenti a problematiche che non l’hanno condizionato prima tanto meno adesso avendo vinto la “schiocchezza” di uno Slam: e chissà che quel controllo emotivo che gli appartiene caratterialmente, di cui ho dato la versione “simpatica” durante la premiazione, non sia per lui l’istintivo strumento che gli consente la necessaria freddezza in campo per superare gli ostacoli e le situazioni più dure e l’indispensabile equilibrio per reagire a momenti complicati, ricorrenti, in forme diverse, nella carriera di un campione di questo sport
Sai che sono d accordo? Bravissimo dirigente e gestore di dirigenti. Come politico, che è buona parte del suo ruolo, è troppo populista. E troppo rancoroso, pur avendo le sue ragioni magari. Eppure lo ritengo intelligente e non poco
Ahahahah, c’è un sacco di gente che appello Biondo/a (oramai dopo tanti anni decisamente con affetto) proprio per quel motivo li!!!
Ma ancora non hanno capito… E lungi da me rivelarlo 😀
@ Starghost (#4202393)
Si perché deve dare spazio , ora c’ è er pomata
@ Jovanotti (#4202540)
che domande! è il Nostro, dal bellissimo ciuffo biondo ramato! capisci di tennis (forse) ma ben poco di chiome pare!
Hey biondo lo sai di chi sei figlio tuuuuuuuuuu? (cit.) 😀 😀 😀 😀
Il pessimista Carmelo voleva probabilmente dire il rosso …..
Comuqnue non sono d’accordo con quello che ha scritto, nemmeno un po’
Chi è il biondo?
Faccio solo, a mente fredda, una riflessione banale.
Meno aces… più doppi falli… Percentuale di prime peggiore contro uno che non è che serve un 100% di prime però alla “Volandri”, ma invece ha un buon servizio…
Se vinci così, anche considerando che però JS ha una percentuale più alta di punti vinti sia sulla prima che sulla seconda: 1) vuol dire che sei nettamente meglio del tuo avversario non solo nei punti importanti, ma proprio in tutto il gioco da “fondocampo”; 2) JS infatti nella conferenza stampa ha detto che deve ancora migiorare il servizio…
@ Carmelo (#4202309)
Forse è il caso che sia “Er Canotta” a non farsi troppe illusioni, è il caso che non dimentichi che a Parigi JS era ancora sotto infortunio e a Londra, con la spada di Damocle della faccenda doping, non era certo nello stato d’animo giusto.
Infatti ha rinunciato alle Olimpiadi. mentre Canotta le ha perse e poi si è fatto eliminare 2 volte di seguito all’inizio di un torneo.
Con i se non si va da nessuna parte ne in un senso ne nell’altro.
2 anni fa vinse Alcaraz che ha quindi 4 slam in bacheca, tutti meritatissimi.
Quest’anno ha vinto Jannik, che ha giocato indubbiamente molto meglio di tutti gli altri vincendo nettamente tutte le partite.
Il livello di questo slam come quello di due anni fa è altissimo. Come sempre da anni ed anni lo USOpen è l’ultimo slam dell’anno.
Bel post, complimenti.
Bel posto, complimenti.
Se due anni fa Jannik non regala il matchpoint a Alcaraz sempre a NY stavano 3 a 3 come slam. Comunque credo lo raggiungerà, anche perchè i prossimi slam se li divideranno e siccome ce ne sono due sul cemento 2 ogni anno per Jannik sono assicurati mentre sull’erba se la giocheranno.Jannik tiene per 12 mesi mentre Carlitos non ce la fa. Negli ultimi 40 giorni 3 partite, sconfitta al primo turno a Cincinnati con Monfils e al secondo turno a NY con Van de Zandschulp.
Obiettivamente, al momento Alcaraz, più giovane di 2 anni, di tornei GS ne ha ben 4, con storica doppietta a Wimbledon, e avendo fatto le olimpiadi per stanchezza qui è uscito subito, tutti tifiamo Sinner ma bisogna ammetterlo per equilibrio, è stato un Us Open di livello medio, insomma al biondo è girato tutto bene, e va bene così ma non facciamoci eccessive illusioni!
mmh, Federer vinse i suoi primi Wimbledon quando l’avversario più forte era Roddick. Grande giocatore Andy ma se vedi le sue statistiche ha in bacheca 1 slam e 4 finali, 5 Masters (che è meno di quanto ha vinto Medvedev a 28 anni).
Direi che Medvedev è un grande giocatore si, il migliore della sua generazione, numero 1 del mondo, vincitore e plurifinalista slam, finals, Masters…
Fritz apparentemente era all’occasione della vita. Quella che hanno avuto anche Berrettini, Kyrgios, Kevin Andersson, …
2 su cemento: Alcaraz a Indian Wells (SF), Rublev a Melbourne (QF)
2 su terra: Tsitsi a Montecarlo (SF), Alcaraz al Roland Garros (SF
1 su erba: Medvedev a Wimbledon (SF)
Per dovere di cronaca c’è un ritiro (partita non giocata proprio) a Madrid, l’avversario era Aliassime (QF)
Così giusto per cronaca:
– l’ultimo torneo atp vinto da un giocatore non italiano è Canadian Open la cui finale è stata giocata il 12 agosto
– l’ultimo torneo atp vinto da un top 10, escluso Sinner, è wimbledon vinto da Alcaraz
ma poi vuoi mettere quanto era più buona la frutta una volta? e le api? non ci sono più le api
Tsitsi Rublev
che due palle! ma godetevi la vittoria e lasciate perdere cose più grandi di voi
Non credo sia compostezza altoatesina quella di Jannik, penso che sia la tristezza vera di chi è stato ingiustamente isolato, il senso di solitudine e per converso anche di riconoscenza per chi gli è rimasto vicino, al punto di cadere in lacrime solo mentre dedica la vittoria alla zia malata. La tristezza e la solitudine è il momento che ci unisce di più a chi ci conosce e ci vuole bene.
Noi qui non possiamo quasi avere idea di cosa gli sia successo in questi mesi, ma se dovessi ora azzardare un’ipotesi direi che le ombre ingiustamente cadute su di lui gli rendono impossibile un’esplosione di gioia e, andando ancora più a fondo, che ciò che lo ha più ferito non siano tanto Kyrgios e i commenti di persone prive di credibilità, quanto l’essersi reso conto che persino colleghi di cui aveva la più alta considerazione, Djokovic Alcaraz e soprattutto Federer (personaggio per lui mitico, e che peraltro si suppone ormai al di sopra delle parti) abbiano espresso pareri che, tutto sommato, si avvicinano più alle boutade di Kyrgios che alla sua versione dei fatti. Fa male la sensazione di essere stati ingiustamente isolati, anche se sul campo poi la cosa gli ha dato maggior forza d’animo (ricordate quando diceva che ripeteva a se stesso “io ho la coscienza pulita”?). Forse si spiega così la sua difficoltà a darsi alla gioia pubblicamente manifestata e il desiderio di condividerla con coloro che gli hanno dimostrato amicizia vera e lealtà.
Tsitsipas a Montecarlo, al limite dello scippo.
Rublev a Montreal, fermo da un mese e con la sentenza sul doping che stava per uscire.
Se è riportato correttamente il servizio l’amico Fritz ha detto che avrebbe vinto. L’imperativo categorico vincere e vinceremo e foriero di sventure , spesso, quando si incontra Sinner poi è una sentenza.
dopo i big3 è ufficialmente nata l’era dei top2.
come Federer e nadal a suo tempo.
speriamo non salti fuori il Djokovic della situazione a mettere in riga entrambi
Secondo me avevano due versioni, una anche per Fritz….
(#___*)
Fritz: “Lo posso battere…”.
Jannik: “Non ho grosse aspettative per questo torneo…”.
Preciso…
Intanto farei una chiara distinzione tra il popolo americano e i burocrati messi li dall’elitè, che sia in America che in Italia ci governano,questo credo valga per gli americani ,italiani…etc,alla fine tutto il mondo è paese.
Qualcuno pensa ancora che il cosiddetto “Piano Marshall” sia stato elargito in maniera gratuita agli Italiani dopo aver perso la 2° guerra mondiale…?
Braccia aperte e occhi chiusi verso il cielo sopra l’Arthur Ashe come per volersi sentire avvolgere da tutti quei 24mila spettatori. Cosa avrai pensato? Gioia? Liberazione? Gratitudine? Amore verso questo sport? O più semplicemente…VITTORIA…quella che ti sei meritato…GRANDE CAMPIONE!!! E’ proprio vero….con te si vola altissimo!!
Gioco a tennis da una vita ovviamente non con i risultati di Jannik ma quando lo ascolto mi fa sentire piccolo non solo come tennista ma soprattutto come uomo.
Molto bravo e fortunato Alcaraz.
Ha battuto uno jannik fuori allenamento e in piena fase clostebol al quinto set al Rolando.
Non dimentichiamoci che sinner , le uniche 2 partite perse negli slam, le ha perse in cattive condizioni fisiche e condizionato dalla spada di Damocle dell Itia. Forse ora parleremo d altro. 4-2 Alcaraz, vediamo come siamo messi a fine 2025
@ Aquila (#4202080)
eeh se ci fosse stato pietrangeli vinceva lo slam e gli fragava la ragazza
@ Aquila (#4202080)
eeh se ci fosse stato pietrangeli vinceva lo slam e gli fragava la ragazza
Confermo degradare il futuro non potendo fare un vero confronto col passato e solo la solita retorica di chi non accetta il presente
Confermo degradare il futuro non potendo fare un vero confronto col passato e solo la solita retorica di chi non accetta il presente
Cinque sconfitte: con Alcaraz 2, una con Medvedev e le altre?
Bella descrizione.
Sempre misurato.
P.S. Negli abbracci singoli finali si è scordato Cahill.
Definitivo.
In bacheca
Ho l’impressione che questa musica che gli avversari sono scarsi ce la dovremo sorbire per una dozzina di anni.
Tra un paio di anni, quando Jannik avrà sistemato il conto degli Slam con Carlos, diventerà scarso pure Alcaraz.
Gli avversari forti saranno solo quelli del passato o del futuro.
A parte che Medvedev (impara almeno a scriverlo) ha chiuso la porta al serbo per il grande slam… da che pulpito puoi fare un confronto degli attuali tennisti con quelli del passato?
Mettici Borg e vediamo quanti slam avrebbero vinto a Parigi e Wimblwdon. Oppure almeno una decina dei tennisti della generazione precedente.
@ Pippo Anzighi (#4201923)
sogna che Alcaraz lo rivedi forse a tarda primavera, è nella sua natura fare 40gg all’anno da fenomeno
E Lendl.
Mi sbaglio od è la prima volta che l’Italia vince due trofei nello stesso Slam?
Ieri sera per cause tecniche non ho potuto festeggiare con voi (e che ci crediate o meno mi siete mancati!!! ).
Strepitoso! A mente quasi fredda ancora non mi vengono parole migliori.
Come ha detto lui: il primo è stato un sollievo, questo è un altra cosa…
L’avevo notato anch’io, poi ho riflettuto che in quello spot c’erano atleti statunitensi e i vincitori Usopen scorse edizioni. L’anno prossimo ci sarà anche Jannik!
@ Armonica (#4201995)
Ma ci sono i carota boys. Potrebbe darsi che Jannik sia troppo misurato e in quello spot predomina l’enfasi. Resta comunque una scortesia. Attenti che il mondo è una ruota che può girare anche sul tennis USA investendo qualcuno di loro.
A questo proposito, dopo la finale nello studio di Sky già parlavano dell’anno prossimo. Il giornalista (da buon tifoso medio) pretendeva che l’anno prossimo vincere altri 2 slam era il minimo da aspettarsi, mentre Pennetta e Ljubicic, che sanno cosa vuol dire essere atleti, dicevano che firmerebbero ora per vincerne anche uno solo!
Io si, anche su Sky.
Mille volte grazie Jannik! Vincere lo slam americano contro un americano non è importante solo dal punto di vista sportivo, ma anche sociale e geopolitico, perché scardina definitivamente quell’ insopportabile filoamericanismo che da decenni permea il nostro paese. Siamo sempre stati migliori degli yankees e finalmente lo abbiamo dimostrato anche in ambito sportivo. La tua vittoria è uno schiaffo morale anche e soprattutto al nostro governo, uno dei più succubi dell’ ormai lontana egemonia statunitense.
Vero, ciò dimostra la padronanza che ha acquisito, riesce molto meglio a gestire i momenti negativi nel match. Se ci fai caso, anche con Fritz non è stato il miglior Sinner (che a Fritz avrebbe dato un 62 62 61), ma ha dominato la scena, non ha dato mai la sensazione di poter perdere un set, era sempre in controllo e poi o aspettava l’errore (provocato) di Fritz o faceva uno spunto di classe definitivo. È un fuoriclasse.
@ Annie (#4201947)
La descrizione della premiazione è splendida. Mi hai fatto proprio ridere, ripensando all’evidente sofferenza di Jannik.
Bravo Jannik!! Per ora ho potuto vedere solo pochi scambi finali e la premiazione, dove ho visto: uno Jannik felice a modo suo (contenuto), un Fritz sicuramente più disperato di quanto esultasse il vincitore (comprensibilmente, ma si conferma il detto che “nemo profeta in patria”), i due più “fuori di sé dalla gioia”, Cahill e Vagnozzi, il bacio della Anna a Jannik (non viceversa, Jannik troppo riservato, la Anna ha rotto gli indugi, bellissimo!!)..nooo, adesso il rassegnato Fritz riesce a sorridere più di Jannik col suo piatto, che comunque per gli americani è una novità da un po’ di anni a questa parte…Jannik proprio non ce la fa ad esternare, ad accontentare i fotografi, solleva la coppa come fosse l’argenteria di casa e si capisce che gli è costata più sforzo la premiazione che battere Fritz, ma poco importa, agli italiani che lo amano ha fatto un primo regalo storico che ha sicuramente scatenato una soddisfazione imperitura.
Non so che si è notato che nei momenti chiave Sinner almeno da Halle in poi ha la virtù di innalzare a piacimento il suo livello indipendentemente da come abbia giocato prima. Sia esso tie o finale di set decisivo. Uno che ha questa dote non può non essere considerato il migliore. Prima giocava bene e vinceva ma era lui ad essere il gabbato dai vari Djokovic e Alcaraz mentre ora ha appreso questo trucco decisivo.
Grazie di esistere Jannik … Che emozioni mi stai regalando!
Hai notato (Supertennis) che invece la nota marca svizzera di pregiati orologi meccanici aveva già preparato lo spot con i ringraziamenti a Sinner vincitore, da lanciare al primo break pubblicitario dopo le strette di mano?
@ jonatha (#4201929)
Sempre a sminuire, andate a dormire e cercate di risvegliarvi persone migliori
Speriamo che il buon Matteo torni presto con i suoi commenti da intenditore. Chissà mai che non gli faccia vincere altri Slam!
Dillo a quel bischero che ha detto che Sinner avrebbe raccolto le briciole quando c’erano i fab 4..
Clicca qui per visualizzarlo.
Gli alieni vincevano tra di loro contro grandi avversari. Io di grandi avversari tolto alcaraz non ne vedo punto. Medvevd fritz sarebbero grandi giocatori? Ovv
@ Supporter dei poeti estinti (#4201852)
Se mia nonna aveva le ruote era un carretto
@ Cooper (#4201877)
OK grazie.
@ Emma_Woodhouse (#4201882)
Era da un po che non guardavo il suo canale e non sapevo che avesse smesso di pubblicare o che si fosse comunque presa una pausa nel farlo.
Escludendo il primo set del primo turno contro Mcdonald, Jannik ha sbagliato solo un set contro Medvedev (non proprio l’ultimo arrivato) ed ha rischiato nel primo set contro Paul e nel terzo set stasera quando Fritz ha servito per il set. A parte questo è stata una cavalcata trionfale e anche stasera Jannik ha fornito una prova di grandissima sostanza e di enorme solidità. Ha fatto pesare la sua esperienza e il suo ranking di n. 1. Ed ha solo 23 anni! Campione enorme, sono convinto che porterà a casa anche le Finals 2024 e lo vedremo in finale agli AO 2025 magari contro Carlos Alcaraz.
@ Lo Scriba (#4201634)
Il buon Taylor avrebbe dovuto essere un po piu umile alla vigilia di questo match. Le persone boriose non mi fanno tenerezza tutt’altro.
Guarda, non è per l’euforia del momento, ma ti dico che Jannik è fenomenale anche su erba e terra. Quest’anno non l’ha potuto dimostrare perchè proprio nei tornei su erba e terra (salvo Halle) ha avuto problemi fisici. Te ne convincerai anche tu. In un commento dello scorso anno scrissi che Jannik avrebbe vinto nel 2024 almeno uno slam + qualche 1000 e 500 e che dal 2025 avrebbe dominato. Vedi un po’ tu, è andato oltre le mie previsioni. Solo i problemi fisici possono fermarlo, perchè quando sta bene ed atleticamente al 80-90% solo con Alcaraz il confronto è in bilico, ma quando è al 100% ad Alcaraz gli lascia le briciole (vedi ad esempio Umago e Pechino), a prescindere dalla superficie.
Jannik ha un tennis bellissimo e vincente. Tutto quello che fa su un campo da tennis è praticamente perfetto. Tecnica, tattica, visione di gioco, attitudine a giocare i punti importanti. Chi ha visto tennis da tanti anni un campione così lo riconosce subito. A me ricorda alla lontana Agassi e più da vicino Nole, però Jannik è Jannik, ed il suo stile è inconfondibile. Ti abbiamo seguito tutte queste notti facendo il tifo per te, e siamo milioni, non solo in Italia. Grazie Jannik!
É solo un povero rosikone che ha finito il Maalox e non sa come curarsi il mal di stomaco….
Veríssimo! Ormai Jannik é il vero e incontrastato n. 1 del tennis mondiale e lo sarà per i prossimi 10 anni (sperando senza interruzioni).
I numeri che mi hanno impressionato di più sono: da 3-5 a 7-5 nel terzo set.
La reazione che mi ha impressionato di più è stata l’espressione tragica di Fritz sul palco della premiazione.
La dichiarazione che mi ha impressionato di più è stato il resoconto del match di Binaghi, tutto in prima persona plurale: era per caso una finale di doppio?
La persona che mi ha impressionato di più è stata Jannik Sinner: persona, uno step oltre il tennista.
Questo è lo sport che si vorrebbe, sempre, agonismo e fairplay, e basta coi superuomini. Ci bastano i campioni, anzi ce ne basta uno, il numero uno.
WADA come WADA lo dovranno mettere
😆
Voglio il Grande Slam … a sto punto…. tocca cambiare nick 2.0
Sinner tiene un ritmo facendo pochissimi errori che in questo momento nessun altro riesce a tenere a lungo. Di certo non Fritz che infatti rischia anche su palle che di solito non tirerebbe a tutta, e fra l’altro se ne vede tornare indietro tante che con quasi tutti gli altri sarebbero vincenti. Sinner si può permettere anche una percentuale di prime di servizio abbastanza bassa e vince lo stesso in tre set. E poi ha una capacità di leggere la partita davvero notevole, ha giocato sempre di ritmo ma un break lo ha ottenuto con le variazioni. Insomma tanti complimenti a Fritz ma poteva vincere solo con una prestazione davvero brutta di Sinner che, per fortuna, non c’è stata.
In questo momento, con l’età che avanza per Djokovic, l’unico che negli slam può dare fastidio a Sinner sembra essere Alcaraz, poi vedremo se qualcun altro riuscirà a unirsi alla compagnia, ma il livello è altissimo.
Finalmente dopo decenni passati ad ammirare giocatori stranieri di immensa classe un alieno ce lo abbiamo noi.
Forse avrà un tennis noiosissimo, comunque meno dei tuoi commenti…
Caro Jannik. Qualche anno fa ti ho visto giocare e ho deciso con quale nick scrivere su live tennis. Hai avuto il merito di far diventare obsoleto il mio nick.
Grazie per aver reso reale una mia speranza!
Col chirurgo estetico.
ATTENZIONE! Pare che le farmacie italiane abbiano nelle ultime ore esaurito le scorte di Maalox, utilizzato a ettolitri dai rosikoni anti Sinner sia durante che dopo la finale degli US Open (soprattutto dopo). Si attendono massicce scorte di Maalox provenienti dall’estero per la giornata di domani.
Un pensiero ed un grazie anche a coloro che contribuirono a fare crescere tennisticamente Jannik. Da Heribert Mayr a Riccardo Piatti
L’ha già fatto notare qualcuno che nello spot video ufficiale dell’US Open c’erano cani e porci (ovviamente si fa per dire…) e non c’era nemmeno un’immagine di JS?
Mi sa che l’anno prossimo lo metteranno 😛
Sì, mi ricordo. Intendevo che non pubblica nulla nel suo canale YouTube (lo trovate cercando “ari for jannik”) da cinque mesi.
In fine dei conti la partita più difficile l’ha avuta con Mc Donald ad inizio torneo
Ari for Jannik https://www.youtube.com/watch?v=thmWnFgiu18
Ma come fai a dire una cosa del genere. Ha più kg di tensione delle corde perché altrimenti non può giocare a braccio sciolto perché la palla andrebbe sui teloni. O vuoi dirmi che ha bisogno di meno kg per tirare più forte? Ti pare gli manchi potenza?