Vagnozzi sulla finale degli US Open: “Sinner cresce come uomo e giocatore”
Jannik Sinner è in finale agli US Open e si posiziona come il grande favorito per la vittoria del torneo, che rappresenterebbe il suo secondo trofeo del Grande Slam in bacheca, prolungando la sua striscia come numero uno del mondo dopo un anno pieno di successi, sebbene leggermente offuscato dalla controversa positività al Clostebol dalla quale è stato poi assolto.
Simone Vagnozzi, in qualità di allenatore di Jannik Sinner, ha parlato alla vigilia della finale degli US Open 2024 che il suo allievo disputerà contro Taylor Fritz, ripercorrendo le partite che lo hanno portato in finale e il processo di lavoro che stanno svolgendo insieme a tutto il team.
Una finale tesa
La finale degli US Open si preannuncia con una grande atmosfera data la circostanza che un giocatore locale la disputi, cosa che non accadeva dall’edizione del 2006, quando Andy Roddick soccombette contro Roger Federer. Vagnozzi si è riferito alla tensione della finale: “Sicuramente ci sarà una certa tensione nella finale, ma sarà la prima finale di un Grande Slam per Fritz e negli Stati Uniti. Non credo che non ci sarà tensione. Certo, nel tennis, il più forte è colui che gestisce meglio queste partite. Jannik arriva qui come numero uno del mondo, con più pressione sulle sue spalle e la sensazione di non essere il favorito, ma uno dei favoriti. Sta gestendo molto bene questa situazione”.
Evoluzione come tennista
“Jannik sta crescendo come uomo, le cose difficili lo aiutano a guadagnare esperienza, così come quelle buone. In Australia ho sentito una sensazione extra di freschezza, ed era la prima finale di Grand Slam che disputava. Noi come team vogliamo sempre evolverci, per questo prepariamo gli allenamenti in funzione degli avversari. Facciamo cose diverse se giochiamo contro Medvedev, Draper o Fritz”.
Cerchiamo di fare di Sinner non solo un giocatore che gioca con se stesso, ma anche con il suo avversario. Se questo può essere sufficiente con gente un po’ più indietro in classifica, con giocatori di alto livello è molto necessario per saper capire i punti deboli dell’avversario. Per esempio, contro Draper è stata esattamente una partita come ce l’aspettavamo, con scambi abbastanza lunghi e con molta tensione da entrambe le parti, anche se Jack ha qualche difficoltà quando lo scambio è molto lungo, e Jannik ha saputo approfittarne, quindi quello era l’obiettivo”.
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Bravo Enzo!
@ Vasco92 (#4200452)
Non ti vergogni a offendere le persone, sappi che questo modo di fare è per niente dignitoso. Mancare di rispetto al prossimo, è da troglitidi! Hai quasi trent’anni, domandati: quando crescerò? enzo
Ma la palla corta del Vagno se la sogna ancora
Te le immagini le reazioni di tutti o colleghi giocatori e degli addetti ai lavori se, a fine torneo, a finale vinta o persa poco importa, annunciassero una riapertura della causa con squalifica di Jannik?
Cala trinchetto
Tu al massimo hai fatto da piattello a qualcuno a cui hai fatto girare i cabasisi…
Ho paura che hai ragione ma speriamo bene.
Con un polso dolorante, anche se non quello della racchetta, può essere più complicato…
In questa tua esilarante provocazione l’unica cosa giusta è che a volte denuncia dei problemi fisici nei match lunghi.
Peccato che data la sua forza di match lunghi ne faccia sempre meno.
Polemica ad uso generico:
È sempre lui?quello che nei match al quinto set non ci becca mai?con un evidente problema di tenuta mentale e fisica?
Dio voglia che non la perda al quinto facendosi annullare um matchpoint sennò da domani sarà una pippa mentale…..
Hai ragione, ma quando entri in campo in una finale anche da favorito e’ meglio pensare che di fronte hai il Real Madrid e dai il massimo !!!!!!
Basta guardare le quote…..
Aspettano la fine dell’open usa. Quello é sicuro. Poi divulgano, potrebbero anche aver fatto ricorso con vincolo di riservatezza. In caso contrario falserebbero il torneo. Oppure non ci sará ricorso, lo sapremo dopo la fine dell’open USA
Chi avrebbe scommesso su Vagnozzi come coach eccellente. Leggendo la sua intervista è stata proprio la scelta giusta per Sinner.
Ragazzi scusate ma come è finito il ricorso della WADA? È tutto sicuro per Jannik?
Mentalmente nessuno è come il Peccatore, a parte Nole.
La sua costanza, la cattiveria tennistica, la capacità di trovare il meglio nei momenti importanti sono incredibili, e rappresentano la sua arma più forte.
No, le gioca meglio delle prime
Sinner alzerà il livello
Se il Peccatore evita i troppi errori (come con Draper), dovrebbe vincere in 3 o 4 set. Speriamo bene. Forza Sinner
Leggo molta sopravvalutazione di Fritz
Certamente non è un giocatore cuscinetto, sia chiaro, ma altrettanto certamente parte molto sfavorito contro sinner, altro che pronostici pari
Una volta mi ritrovai in pedana di tiro al piattello accanto ad un tiratore, categoria eccellenza. Al termine della prima serie, fece un punteggio altissimo, gli chiesi: qual’è il segreto per diventare “eccellenza”? Nessun segreto, lei deve sparare all-ultimo piattello, decisivo, quello che da più emozione, con la stessa freddezza del primo. Purtroppo riesce a pochi. Ecco il segreto di Sinner, gioca le ultime palle, quelle del batticuore, come fossero le prime. È una dote che non si può acquisire, e come nel tiro c’è l’hanno in pochi. Con il tempo qualcosa si riesce a guadagnare, ma mai del tutto. È la dote dei campioni. enzo
Mentalmente Fritz è più fragile di Jannik, ma tanto. Nell’intervista post semifinale si è spinto troppo ottimisticamente in pronostici di vittoria, molto pre-autocelebrativi. Non è cauto e si spiega solo se hai una fifa barbina e vuoi esorcizzarla. Jannik deve assolutamente isolarsi dall’esterno e rimanere focalizzato sull’obiettivo, giocare come sa fare senza regalare nulla. Forza campione siamo tutti con te!
Sono con te, spero che il polso – e qualsiasi altra zona potenzialmente problematica – non dia problemi. Pero’ insomma, se anche gli facesse male… prima di una partita del genere… non e’ che ce lo viene a dire a noi… 😉
A me preoccupa solo il polso. Importante che sia al 100%, anche dal punto di vista psicologico, sapere di poter spingere al massimo col rovescio. Non hanno dato aggiornamenti per cui dovrebbe essere tuttapposto.
Scriverò una banalità, ma al livello di una finale Slam non è favorito chi “ha meno pressione addosso”, ma chi sa meglio gestire l’enorme pressione che comunque sentirà.
E sotto questo aspetto, anche se non solo sotto questo aspetto, adesso Sinner è senza dubbio il numero uno.
Faccio una battuta alla capitano.
Speriamo non cresca troppo: già è alto e con un’altezza troppo sviluppata è difficile muoversi bene sul campo da tennis…
La.chiave e sempre la.stessa Sinner deve servire bene allora non c e partita altrimenti Fritz e un brutto cliente nel gioco non è poi così lontano da Sinner,avrà sicuramente più pause ma tiene gli scambi lunghi e le 3 ore e passa,bisogna essere più costanti…
Se vogliamo parlare di tensione, si ci sarà ma tra i due penso che la subirà più Fritz che ha tanta pressione addosso: prima finale slam in assoluto, sta in casa con grandissima aspettativa da parte di mezzo continente, primo americano dopo eoni; gioca contro il numero 1 e quindi deve fare meno cazzate possibili.
Insomma, non una bellissima situazione.
Bravi, Bravo