Jasmine Paolini parla dopo la sconfitta agli Us Open: “La grossa differenza oggi l’ha fatta il servizio , io non ho servito benissimo”
02/09/2024 22:02 
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Jasmine Paolini nella foto - Foto Getty Images
Jasmine Paolini: 
Un voto? Non saprei , sicuramente sono contenta e fiera di come sono andate le cose. Sono stati quattro tornei indimenticabili ma sicuramente Wimbledon è stato il migliore… senza nemmeno tanti dubbi, più di Parigi. Sarà per l’atmosfera magica, sarà perché mi aspettavo meno visto che non avevo mai superato un turno, sarà perché Wimbledon è Wimbledon. Mi è rimasto dentro.
La grossa differenza oggi l’ha fatta il servizio , io non ho servito benissimo, non ho messo tante prime, lei invece lo fa sempre al meglio e con quel colpo si toglie dalle difficoltà. È una giocatrice che non ti dà tanto ritmo, una volta scende a rete, una volta fa lo slice… non è mai facile contro di lei. Avrei dovuto variare un po’ le traiettorie perché quando la palla le arriva all’altezza del fianco è veramente impressionante, ma anche quello non è facile perché la velocità della palla è alta e oggi c’era anche un po’ di vento. Al di là di questo, con una giocatrice con queste caratteristiche sono fondamentali le partenze, il servizio e la risposta, se non funzionano quelle è dura poi imporre il proprio gioco e le proprie idee”.
Questa stagione è stata positiva su tutte le superfici – spiega – ho giocato bene a Dubai, poi sulla terra, sull’erba. La terra è la superficie dove sono nata e dove da subito mi sento più a mio agio, ma so che facendo le cose giuste e lavorando in un certo modo, posso esprimermi su tutte le superfici. L’ho sempre pensato e ora l’ho anche dimostrato a me stessa”.
“Il torneo dove ho giocato meglio lo scorso anno è stato Cincinnati; lì mi sono detta ‘cavolo, allora posso far bene anche sul cemento e nei grandi tornei’! Poi sono arrivata a N.Y. e, lo ricordo bene, il venerdì prima del torneo ho preso una brutta storta sulla pallina e ho perso con la Ostapenko in un match durissimo in cui non riuscivo a muovermi. Da quel momento, però, è andata sempre meglio, e in Cina per la prima volta ho battuto la Garcia (nel WTA 500 di Zhengzhou, ndr). Quel match, contro una giocatrice di quel livello che mi aveva sempre battuto, per di più sul cemento, mi ha dato grande fiducia. Forse con quel match ho preso consapevolezza di poter vincere anche quel tipo di partite, match in cui, fino a quel momento, lottavo tanto ma che alla fine perdevo sempre. Poi il trend è proseguito in Australia, dove non avevo mai vinto un match in precedenza… ci sono stati tanti mattoncini ma forse il torneo di Cincinnati dello scorso anno è quello che mi ha fatto capire che a certi livelli posso giocarci”.
TAG: Jasmine Paolini, Us Open, US Open 2024
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Da questa prospettiva può anche essere, così come dalla stessa prospettiva sono interessanti da seguire anche i tornei minori, quelli giovanili…
Ma non voglio far (sor)ridere: è proprio un modo diverso di intendere il “peso” dei tornei, perché dei punti dati non mi interessa proprio; meno ancora delle “finali” (tanto femminili che maschili) che per loro stessa formula non sono tornei ma un ibrido tra “campionati” ed esibizioni strapagate.
Quindi per me il calendario femminile (che ha meno punti fermi di prestigiosa tradizione rispetto al più storicamente consolidato circuito maschile) finisce qui e riprende a gennaio.
Mica Vi sto chiedendo di pensarla e fare come me…divertitevi pure coi torneini, cinesi et similia, gonfiati solo a suon di soldoni.
Buon divertimento!
Farè un commento impopolare, ma credo Jasmine non debba dispiacersi troppo per questa sconfitta
Ha fatto un anno (finora) superiore ad ogni aspettativa e probabilmente, irripetibile, tutto quello che è venuto dopo Wimbledon è comunque un di più.
Da questo punto di vista mi concentrerei sulle finals, per non arrivare scoppiata. Perché spesso la differenza lì è fatta dalla condizione fisica di chi arriva senza energie o viceversa ha ancora qualcosa nel serbatoio.
Ci tieni a fare quello che la sa lunga (alla Woody Allen) vero?
Due 1000 sono 2000 punti e vogliono dire la possibilità di partecipare alle finale, o per chi è troppo indietro, entrare nelle prime 32 per
essere tds agli AO, e comunque sono soldini
E poi ci sono appunto le finals…
laparte autunnale è sempre molto interessante secondo me, perché spesso si segnalano tenniste che poi esploderanno l’anno successivo, (vedi la Navarro ad esempio)
Comunque GRANDE JASSS! NESSUNO HA VISTO che se pegula perde con Swiatek È N.4 ??!!!
No…ieri negli scambi fino al 1 break era buona poi NON CI HA CREDUTO! ha fatto troppi errori banali !
Insignificanti.
Da che sono state abolite le coppe, quella federale per le giocatrici, al femminile la stagione del tennis significativo finisce qui.
Al maschile ci sono ancora Stoccolma (c’è ancora, vero?), Vienna e Parigi. Forse Tòchio.
Tutti comunque appuntamenti minori rispetto a quelli dei primi 8 mesi e mezzo.
Ci si rivede a Melbourne.
Buona pausa autunnale.
Paolini è una giocatrice che aveva bisogno di ampliare il suo repertorio e anzi il suo decollo è avvenuto quando ha aggiunto dei colpi allo sparacchiare dal fondo. Il doppio insegna molte in questo senso e anche sul piano mentale l’esperienza con Sara l’ha fatta progredire molto. A Londra avrebbe potuto fare meglio non giocando il doppio? È una tua affermazione, a me sembra importante il percorso di un giocatore più che superare un turno in più
Credo che oggi Jas fosse scarica di energie mentali. Molto diversa dalla super combattente che conosciamo. Dobbiamo però dire che dopo una stagione esaltante durata otto mesi, è inevitabile arrivare a corto di carica nervosa. Concordo sul fatto che oggi non abbia mai dato l’impressione di poter ribaltare la partita. Rimango però certo che la Muchova sia assolutamente alla portata di Jasmine. Così come sono ancora più certo che Jasmine non sia ancora consapevole della sua reale forza. Qualcuno sopra citava la partita vinta con la Navarro; quella è un esempio di cosa sia in grado di fare. Sono certo che lei insieme a Renzo e al suo staff lavoreranno su questo aspetto. Forza Jasmine sei una grande campionessa… Fattene una ragione e porta avanti questa tua seconda parte di carriera come è giusto che sia e come meriti. Io e tantissime persone in Italia e nel mondo vogliono vedere tutte le settimane quel meraviglioso sorriso.
@ tinapica (#4194890)
Non va a fare Pechino e Wuhan che che sono 2 WTA 1000 e le Finals?
Non per dire…ma tra il 2012 e il 2015 quando Sara era in top 10 ( a un certo punto anche al n5 ) era contemporaneamente al n1 nel doppio.
Stesso discorso Roberta Vinci, che prima di arrivare al n1 in doppio, era una discreta singolarista ma di fascia 25/50 …dopo i successi in doppio ha avuto una bella evoluzione anche in singolare entrando pure lei in top 10.
E lo stesso credo lo si possa dire di Flavia Pennetta, anche lei bravina ….ma quando fa il salto di qualità in singolare ? Dopo avere vinto gli Australian Open e le wta finals con la gulko …
Giocare il doppio ragazzi, aiuta e anche tanto. La Hingis giocava sia singolare che doppio. Le sorelle Williams quanti slam di doppio e 1000 hanno vinto insieme?
Anche la Barty nasce doppista e poi si evolve in singolare. E la Sabalenka prima di diventare forte in singolare, aveva vinto alcuni slam e 1000 con la mertens tra il 2019 e il 2021.
Il doppio quindi è importantissimo perché aiuta tantissimo nella crescita sul piano tecnico e della fiducia se poi riesci anche a vincere.
Jasmine quindi deve ringraziare Sara perché è grazie a questa collaborazione che ha potuto fare il salto di qualità
Applausi.
Oggi (ieri) ci sarebbe voluta Gelsomina “navarrata”, ed invece le energie scarseggiavano.
Ma sempre applausi.
Si riconfermerà l’anno prossimo a questi livelli (perché ormai i titoli che contano per questa stagione sono per lei finiti)?
Non lo so ma qualcosa da lei fatto quest’anno non potrà più essere cancellato:
le emozioni di quell’incontro con Navarro si affiancano ai ritratti dei momenti più esaltanti della mia passione per le racchette e chi le impugni, stanno nella galleria dei ritratti importanti sul ripiano del salotto buono.
La Muchova sana comunque, viene subito dopo Swiatek e Sabalenka in una ipotetica di classifica di valori.
Jasmine quindi non deve rammaricarsi oltremodo.
Il suo rendimento negli slam è stato eccezionale e 2 finali slam in una stagione non le hanno giocate nemmeno Pennetta e Schiavone che sono le nostre 2 migliori di sempre.
Con i risultati conseguiti quest’anno ( un 1000 e 2 finali slam ) Jasmine si colloca al terzo posto tra le migliori italiane di sempre.
La grande differenza l’ha fatta tutti i doppi che sta giocando da inizio anno….la prossima stagione dacci un taglio, faglielo capire alla tua compagna, che tu hai una carriera al Top davanti, mentre lei il suo tempo già lo ha sfruttato al massimo da 20 anni a sta parte 🙄
non cè una giocatrice tra le prime 10 che fa i doppi o almeno li gioca così sistematicamente in ogni torneo….forse solo la Gauff, che sta prendendo sveglie a destra e sinistra!!
La sconfitta di Londra, poteva essere evitata se non si spremeva in doppio.
A Parigi c’era poco da fare con la robocop polacca, ma a Londra se fosse arrivata un po più fresca a quel terzo set della finale….scriveva la storia 😥
Col servizio sarebbe andata certamente meglio, ma avendo visto la partita direi che è mancato anche altro.
La Muchova ha dato l’impressione di essere sempre in controllo degli scambi e, stranamente rispetto alle partite a cui ci ha abituato Jasmine, non c’è stato un momento in cui ho pensato che ce la potesse fare. In definitiva Jasmine mi è sembrata un po’ scarica, probabilmente anche per i meriti dell’avversaria.