US Open: Sinner favorito, ma è necessario alzare e consolidare il livello di gioco
“Lo sport è imprevedibile. Io guardo solo dalla mia parte della rete”. Parole e musica di Jannik Sinner dopo aver battuto con la miglior prestazione nel torneo Chris O’Connell, sbarcando negli ottavi di finale di US Open. A chi gli ha chiesto nella press conference cosa accade ora, con i suoi due grandi rivali Alcaraz e Djokovic già out in modo sorprendente e quindi diventando ancor più il grande favorito per la vittoria finale, Jannik ha risposto con le stesse medesime parole, aggiungendo “Mi concentro sulle cose che devo fare”. Stop. Maniavantismo e scaramanzia? No. Basta conoscere Sinner per esserne certi. Il nostro campione è diventato tale grazie a un percorso lungo, complesso, fatto di grandi balzi ma anche cadute. Un mantra l’ha guidato passo dopo passo, “Devo Migliorare”. La filosofia del miglioramento continuo viene dall’infanzia, dall’educazione ricevuta da una famiglia di persone perbene ed operose, che ben presto gli hanno insegnato che ogni giorno è necessario il massimo impegno per fare il meglio di quel che è nelle proprie possibilità, cercando di terminare il proprio lavoro avendo imparato qualcosa di utile a diventare una persona migliore. Per questo Jannik Sinner guarda giustamente al suo percorso nel torneo, e non tanto a chi gli sta intorno. Il tutto anche per un fatto tanto banale quanto importantissimo: se Sinner è sano, concentrato, ben allenato e sereno, su questi campi in duro outdoor è semplicemente il più forte. Lo dicono chiaramente i numeri dell’ultimo periodo. Non ha perso quasi mai, o c’è voluta una prestazione da fantascienza da parte di un fortissimo rivale per batterlo. Dall’ottobre dell’anno scorso, c’è riuscito Shelton (al termine di una partita nella quale ha avuto match point); c’è riuscito Djokovic nella finale di Torino, ma si giocava indoor quindi un po’ diverso; c’è riuscito Alcaraz ad Indian Wells; ce l’ha fatta Rublev in una giornata davvero no con un Jannik molto indietro di condizione. Quindi negli ultimi 10 mesi, Sinner ha perso 3 partite sul cemento all’aperto. TRE. La conclusione è semplice: non è tanto Jannik a doversi preoccupare degli altri, ma sono gli altri a doversi preoccupare di Jannik.
Fa benissimo quindi il nostro n.1 a guadare totalmente dalla sua parte della rete, perché il vero nodo o “problema” è alzare il livello generale del suo tennis per arrivare al proprio massimo o avvicinarsi al più possibile. Poi saranno gli altri a doverlo battere… Sinner deve focalizzarsi sulla condizione fisica per poter esprimere la sua massima intensità, quella che stronca ogni avversario, limando ogni aspetto della preparazione e curando l’anca (che sembra stare bene, e tocchiamo ogni ferro o amuleto possibile e immaginabile scrivendolo…!?!). Deve cercare di spingere con cautela, per risparmiare energie che saranno fondamentali nei match decisivi del torneo. È importante che cresca il feeling con la palla e le mutevoli condizioni di NYC, dove tra un giorno e l’altro c’è un abisso e tutto diventa ancor più difficile. Deve soprattutto giocare libero di testa, scrollandosi di dosso le ultime scorie della brutta faccenda che l’ha coinvolto in modo sfortunato, in modo che ogni stilla di energia mentale di Sinner sia dedicata alla prestazione, all’esprimere il suo miglior tennis. I primi due match del torneo sono stati così così, meglio nel secondo. Conto O’Connell Jannik è piaciuto assai. Ha servito molto bene, ha “spaccato” la palla come non accadeva da tempo, ha dominato il campo e il tempo di gioco in moto totale. Bellissimo vederlo guizzare da un lato all’altro del campo tirando con grande equilibrio sbracciate efficaci e bellissime, con un controllo del corpo e delle traiettorie fantastiche, quello che trasforma ogni sua partita in tonnellate di adrenalina e fa innamorare del suo gioco. Sinner sembra in crescita, sembra stare abbastanza bene dal punto di vista fisico e tecnico. Questo è il dato più importante, non chi è rimasto in gara.
Chiaro, sarebbe ipocrita non guardare chi è ancora in ballo per alzare la coppa domenica prossima. Non c’è più il 24 volte campione Slam, svuotato e forse mal preparato; non c’è Carlito, vittima di quelle disconnessioni che continuano ad abbatterlo. Ma c’è ancora tanto talento e qualità, quindi Sinner non vincerà in carrozza… se riuscirà a farlo, sarà grazie a grande tennis e battendo ottimi giocatori. Già il prossimo turno vs. Paul sarà un bel banco di prova. Possibile match serale, nel pandemonio di New York by night, contro un tipo aggressivo e velocissimo. Sarà importante per Jannik servire bene e rispondere meglio. Dominando i colpi di inizio gioco, avrà in mano il tempo degli scambi e Paul, costretto a rincorrere, è assai depotenziato. Ma c’è più di un’insidia, è una partita da approcciare con la massima attenzione.
Poi potrebbe esserci Medvedev. Ieri notte contro Cobolli è parso un buon Daniil, ma un po’ lontano onestamente dai suoi migliori momenti, che mancano da un po’. Contro Sinner il moscovita è riuscito a tornare al successo a Wimbledon dopo una serie di batoste vere, ma quel giorno sui prati londinesi il nostro era lontano dal suo meglio. Si torna all’inizio di questa analisi: un Sinner al 100% o vicino, non deve temere Medvedev, lo deve affrontare viso aperto sicuro di poter fare bene e vincere. Daniil inizia a mostrare qualche crepa nel suo gioco tanto cerebrale quanto faticoso. Nell’ultimo periodo contro i migliori ha più perso che vinto, non solo contro Sinner. È un segnale preoccupante per lui, indica in modo chiaro che il suo gioco di tanta fatica e rincorse è meno vigoroso rispetto ai suoi anni migliori, e allo stesso tempo la concorrenza ha alzato il livello. Sta a lui trovare una contro mossa. Se ci riuscirà.
Se Sinner sbarca in semifinale, ad attenderlo uno tra Draper, Machac, De Minaur o Thompson. Tutti ottimi giocatori, ma sappiamo che “Demon” soffre sempre terribilmente il nostro, e forse il più pericoloso potrebbe essere Draper, ma è tutto da dimostrare che 1) ci arrivi; 2) abbia consistenza sufficiente a reggere almeno 3 ore a massimo livello contro il nostro n.1. Mettiamo che Jannik sbarchi in finale, qua la faccenda si fa interessante. Nella parte bassa, chi potrebbe issarsi al match per il titolo? Il chiaro favorito è Zverev, tennista con più partite vinte in stagione e con una costanza di rendimento molto importante. La recente loro sfida a Cincinnati ha confermato quanto Sinner lo soffra, e che debba alzare il livello al massimo per batterlo. Sasha serve bene, non va sotto sulla diagonale di rovescio ed è un grande lottatore, oltre che durissimo fisicamente. Sinner è più forte certamente a livello mentale, tende a giocare meglio i punti importanti, e questo nel nostro amato sport è una differenza importantissima. Ma non ci dimentichiamo che l’anno scorso, in questo torneo, è stato proprio Zverev ad estromettere Sinner in una serata calda, umida, palle pesanti che non andavano. È uno scenario che potrebbe ripetersi… Alternative al tedesco? Magari uno statunitense, Fritz su tutti, che sta giocando un ottimo tennis. Ma che contro Sinner avrà il grosso problema di reggere sulla corsa il pressing del nostro, oggettivamente superiore per intensità e angoli. Oppure Rublev, chissà che finalmente il moscovita non infranga il tabù quarti negli Slam, issandosi avanti in un grande torneo. Jannik ha affrontato tante volte Andrey, sa benissimo pregi e difetti, e ha tutto quel che serve per batterlo, a partire da una consistenza mentale nettamente superiore.
Tirando le somme, non si commette peccato nell’affermare che Jannik Sinner è il favorito per la vittoria a US Open 2024. È il n.1 del mondo, è piaciuta la sua prestazione al terzo turno, come è riuscito a salire di livello. Ma… non è affatto scontato che accada. Deve meritarselo sul campo giocando il suo miglior tennis. È necessario vincere altre 4 partite, tutt’altro che facili. Servirà un ottimo Sinner, vicino al suo 100% o quasi. Uno Slam non lo si vince mai per grazia ricevuta, ancor più a New York, uno dei tornei più massacranti della stagione.
Marco Mazzoni
TAG: Jannik Sinner, Marco Mazzoni, US Open 2024
… Ma non sarà che forse sono gli altri ad aver paura di Sinner?
“pesantezza di palla leggera”… Questa me l’annoto.
Quanti rompicapi, quanti passi in avanti e indietro, a destra e a sinistra …
Io già lo so chi vincerà stanotte e anche come la vincerà … ma che Ve lo dico a fare
Tuttavia, a scanso di equivoci dedico a tutti gli haters e a tutte le malelingue di Jannik Sinner questo efficacissimo Sciò Sciò:
https://www.youtube.com/watch?v=RSZmekkRio8
@ Paolo Papa (#4194358)
Va bene, ok… ma allora come è possibile che riesca poi a vincere le partite???
Sono curioso di sapere come si alza il livello di gioco? Con il crick della macchina, con il martinetto idraulico, con le “forchette”, quelle piccole grú che si usano nei magazzini per spostare la merce? Oppure a mano? enzo
io vado controcorrente, per me al momento il favorito per la vittoria finale e Zverev, veramente in palla in questo momento. Poi ovviamente mi auguro di essere smentito
“io guardo solo dalla mia parte della rete” è bellissimo
Ma non è per niente vero,sui social sono sempre attivi e lo tifano sempre,poi loro hanno una vit(anche se partito come gioco è diventatouna cosa seria ed ora è roba di marketing),non è che possono seguirlo ad ogni torneo e rimanere per giorni,lo seguono nei tornei più importanti,a Wimbledon ad esempio sono stati presenti solo quando ha disputato gli ottavi e poi sono tornati a casa,se Sinner va avanti nel torneo forse andranno da lui per i quarti o semifinale
No mi spiace, il mohicano è stato eliminato
Mi sa che hai confuso Sporadico con Sinner al quale mi riferivo…
@ zedarioz (#4194260)
Più che altro alzare il livello su una prestazione da quasi stesa pietosa in cui potevano uscire 6-0 che Sinner ha evitato per provare qualche schema è abbastanza da mani avanti. È gente che perde set che deve alzare il livello! Attualmente Sinner può anche permettersi di perdere: calmatevi!
Se dallo sfondo delle partite sparisce qualcuno non è mai un caso: quando notavo l’ assenza di Naldi e Ferrara il motivo esisteva! Potrebbe essere anche l’ organizzazione dell’ US Open a rifiutare un qualcosa che a quel punto ogni tennista potrebbe pretendere a livello di mascotte ingenerando confusione.
Attento perché io per aver detto “fare ridere” sono stato censurato dall’utente dottor Ivo (credo dottore in psicologia perché mi ha anche rilasciato una consulenza gratuita sulla mia condizione psichica). Dunque tu, affermando che ti ha fatto sorridere, potresti incappare nella stessa sorte.
Che strano, leggo che anche Matilde Paoletti e un altro tennista Tammaro, sono stati accusati di far uso di Clostebol. Delle due l’una, è una sostanza molto conosciuta nell’ambiente, oppure sono in tanti a ferirsi al dito. enzo
A me l’articolo di Mazzoni ha fatto sorridere. Sono gli altri che devono alzare il livello, e di molto, se vogliono competere col n. 1. Basti pensare a Zverev battuto nonostante una condizione tutt’altro che ottimale a Cincinnati. Oppure alle pallate con cui ha preso Tiafoe, che si vede quanto sia on fire in questo periodo.
Poi se Sinner incappa in una giornata no, oppure non sta bene come a Wimbledon o a Parigi in ritardo di condizione, ci sta che un top player possa batterlo (al quinto set).
Se Sinner sta bene psico-fisicamente, non è avvicinabile su questa superficie.
Lo dicono i fatti.
Io preferirei un tot di cautela: di Jannik solo stanotte, al cospetto di Tommy Paul, sapremo la verità riguardo soprattutto la sua ritrovata serenità mentale. Speriamo fortissimamente che sia così, tra l’altro in un catino dell’Ashe che sarà in buonissima parte infuocato pro-Tommy Paul…. ed eventualmente poi Medvedev, sfida su cui aleggerà non poco il fresco accaduto a Wimbledon…. e risperiamo bene, ma poi si rischia di dimenticare che ci sarebbe pure una insidiosissima semifinale da affrontare prima di…. prima della possibile supersfida con Alexander Zverev, una di quelle da 50/50 visto lo stato di forma di Sasha.
E se tutto dovesse condurre a quel match finale, starà a Jannik farlo diventare 51 a 49 per lui, come è appena riuscito a fare a Cinci…. ma era un 2 su 3, gli Slam sono un altro sport ed ogni partita viaggia in autonomia, le precedenti vanno in reset…. dunque Forzaaaa, anche e soprattutto mentalmente immenso Jannik, siamo tutti con te!!!
La strada è lunga. Meglio procedere con uno step alla volta. Questa notte dovrebbe esserci il primo passo verso un sogno.
E’ in forma, si vede, ma le gare di tennis in uno slam, si possono decidere spesso per pochi punti.
Se dovesse fare il colpaccio potrebbe andare in vacanza fino alle finals di Torino. E questo sarebbe in un certo senso incredibile visti i due slam vinti da Alcaraz.
Forza Jannik
No dovevi scrivere Ma togliti dalle balle da tennis! perchè qui si parla di tennis 😀
I 2 principali avversari restano Zverev e Medvedev, ma sono di un livello inferiore sul cemento rispetto a Sinner.
Sono a livello alto da tempo si ma quanti slam hanno vinto fino ad ora? 1 in due e sono vicini ai 30 anni di età.
Ma se non vince il torneo stavolta quando lo vince un altro slam Sinner ?
Troll,questi conosciuti…
Poteva dire la sua in modo meno insolente, chi pretende dagli altri che parlino bene, lo faccia lui stesso. Non è che un articolo di Mazzoni non si possa criticare, ma insultare e dileggiate attaccandosi a un’espressione che tutti usano… gli dai anche la patente di linguista filosofo? Se scrivessi al sito di Repubblica o del Corriere ecc. con invettive arroganti, basate su rilievi futili, giustamente mi censurerebbero. LT ha scelto di non moderare ma in troppi casi i post hanno ad oggetto un batti e ribatti su interventi insulsi o provocatori di gente che approfitta della liberalità (che altrove non avrebbero) per sfogare anonimamente il proprio astio represso verso il mondo
@ Aquila (#4194123)
Ironia, questa sconosciuta…
O magari vuole dire aver voglia, come sempre, di cazzeggiare.
Cobolli sta salendo bene, ma inizialmente considerandolo favorito vuol dire non conoscere il tennis
Partita del Benzinaio con l’amico(forse vediamo) Paul…quello dei guanti su X…
Mah credo che Jannik ormai abbia un certo margine sull’americano del New Jersey,anche se Tommy ha il tennis per creare problemi,poi sappiamo come va il tennis…,
In prospettiva mi fa tanta più paura Daniil,ma un passo alla volta…
Forza Benzinaio andiamo a prenderci il 2° titolo slam…perchè si può fare…, il momento sembra essere quello giusto per mettere tutti d’accordo…e a tacere tanti …
Se Sinner riuscisse a giocare al suo meglio (ma anche leggermente meno) non ce n’è per nessuno. Vedi inizio stagione.
Anche Paul dovrà alzare, e di molto, il suo livello di gioco rispetto a quello degli ultimi giochi su cemento o sperare in un Sinner sottotono se vuole arrivare ai quarti. È un giocatore valido ma non certo esente da difetti. Se poi dovesse scendere in campo con l’idea di fare il giustiziere del corrotto verrà spazzato via senza troppi problemi. Non riesco a vedere un lato del gioco in cui sia alla pari o superiore a Jannik. Non a caso vince molto meno del nostro.
Evidentemente la Lavazza non gli paga più la trasferta. Poi sono ragazzi che lavorano, non è che possono passare la vita in vacanza.
Uno Jannik formato AO o Miami (guarda caso tornei sul cemento all’aperto) asfalta chiunque, sono d’accordo anch’io. Il problema è sapere se riuscirà ad avere la condizione migliore, ma sono molto fiducioso da quello che ho visto al 3 turno. Poi, come ha detto Jannik, ogni match è diverso e può succedere qualsiasi cosa.
Sinner è favorito perchè su rapido è sul suo terreno ed ha migliaia di punti di vantaggio come n 1 dagli altri. Basta o occorre altro? 😆 Se perdesse si accontenterebbe di essere n 1 con un pò meno di vantaggio.
Lo sai che me lo sono chiesto anche io?
Sono un po’ scomparsi rispetto a qualche mese fa..forse Sinner ha voluto mettere un po’ le distanze da una realtà giocosa ma forse rendeva tutto apparentemente poco professionale?boh
@ Taxi Driver (#4193775)
Come Djokovic e alcaraz negli ultimi 3 tornei..ma a quanto pare soprattutto in questo torneo non e’ bastato incontrare dei morti x superare il secondo turno
Che so, “le nubi, di tanto in tanto ci danno riposo mentre guardiamo la luna”…
Problemi vostri, io ormai sono rapito da questo filosofo minimalista, da questo poeta capace di comporre dei bellissimi haiku, “vediamo che mi capita in questo torneo”..
@ Mauro N (#4193705)
E fai bene ad averla.
Facciamola semplice: il vincente del quarto Sinner – Medvedev vincerà il torneo. Lascio un piccolo 10% a Zverev, tutti gli altri non li sto neanche a considerare.
In effetti c’è penuria di novità. Da qualche anno sempre le stesse facce. Nessun nome nuovo o giovane emergente. Diciamo un pó misera questa edizione dell’US OPEN. enzo
L’hai detto benissimo! Però da una tastiera è troppo facile…
@ Sporadico (#4193725)
Ma togliti dalle balle!
L’ho detto bene?
Concordo
Qualsiasi risultato che non sia la Vittoria del torneo sarebbe una delusione..
Dura la vita da numero 1.
Ah già, ma Sinner nn sa cosa sia la parola pressione…
Come diceva Moretti chi parla male pensa male..detto questo, se solo per un istante Sinner pensasse queste cose o chi dovrebbe incontrare dopo, può pure prenotare l’aereo..articolo jettatorio, quasi peggio della fotina degli italiani, in genere il prescelto poteva pure disdire l’albergo per risparmiare..tuttavia se proprio dobbiamo aderire alla neolingua orwelliana il Paul visto ieri dovrà alzare il livello di almeno 100 metri sul livello del mare…
🙂
Io sinceramente non sono convinto nella vittoria finale di Sinner,innanzitutto la partita con O’Connel non fa testo,per Sinner era l’avversario perfetto:pesantezza di palla leggera,rovescio ad una mano che non poteva mettergli pressione in risposta,in più è partito subito bene al servizio e con il break e questo gli ha dato sicurezza e fiducia,di sicuro il terzo turno migliore che poteva pescare,adesso le cose cambiano e gli avversari non sono di una categoria ma ben 2/3 più alte,poi c’è la condizione fisica,fino adesso ha vinto partite non superiori alle 2 ore tranne la prima,bisogna vedere in partite dalle 3 ore in su e lottate in ogni set ma anche se mantiene una buona condizione fisica più si va avanti nel torneo,al Roland Garros c’era questo dubbio ed infatti in semifinale con Alcaraz dopo 1 ora non ne aveva più,se affronterà Medvedev quella partita ci dirà molto
Classici primi turni degli slam, dove i top 5 non steccano mai… Ah no! In 2 hanno steccato al secondo…
Se Sinner sta bene fisicamente (e passata la buriana relativa al caso dopimg) con Paul dovrebbe passare con un certo margine, la vera sfida, anche psicologica, sarà con Medvedev ai quarti. Avrebbe poi una semi dove torna decisamente favorito e una finale contro Zverev/Fritz/Ruud (non vedo altri al di fuori di questo terzetto, in ordine di probabilità).
Con Zverev forse sarebbe la sfida più difficile ed equilibrata, mentre credo con Ruud e Fritz tornerebbe ad avere margine, anche se a me il sottovalutatissimo norvegese, dovesse arrivare all’atto finale, mi metterebbe un po d’ansia
Se mettiamo Rublev, ci sta anche Dimitrov, che sta giocando alla grande in questi giorni.
Finora ha avuto un tabellone da challenger. Già con Paul sarà un vero test
“Alzare il livello” è il tormentone ovvietà del momento
Tu, ma forse Sinner no
Ora che è stato eliminato Cobolli, il grande favorito degli US Open diventa Sinner
Ma I carota-boys??
Ha incontrato tre morti fino ad ora…..se continua così, la finale la gioca col moicano australiano
Non ho parlato di Paul?
Se interessa, ecco il dato del 2023 (che è stata anche la sua migliore stagione di SEMPRE):
– 61,5% di vittorie
– 67,4% sul CEMENTO
Dai dati appare più forte di Zverev sul cemento!
Che sorpresa
Bell’analisi di Mazzoni, io posso solo aggiungere che dipende tutto o quasi da Jannik a questo punto.. certo, potenzialmente, Paul, (ma molto meno, certamente di più Medvedev e Zverev), sono dei grandi ostacoli, ma se Jannik sale ancora di livello, gioca più sgombro mentalmente ( ieri l’ho visto bello cattivo rispetto ai primi 2 turni, esultava anche di più) e cresce anche la condizione atletica , le cose si fanno interessanti, diciamo così e non aggiungo altro
Aderisco strettamente alla teoria di Mazzoni: “…negli ultimi 10 mesi, Sinner ha perso 3 partite sul cemento all’aperto. TRE. La conclusione è semplice: non è tanto Jannik a doversi preoccupare degli altri, ma sono gli altri a doversi preoccupare di Jannik”.
Nel 2024 (partite giocate/vinte/perse):
– Slam: 21/19/2
– 1000: 25/22/3
– 500: 10/10/0
Vittorie al 91%
L’anno scorso ha raggiunto:
– il 80,3% di vittorie
– il 83,3% sul CEMENTO
Solo Alcaraz nel 2023 (la sua migliore stagione di SEMPRE) ha fatto meglio, ma solo in totale:
– il 84,4% di vittorie
– il 75,7% sul cemento
(ma oltre 89% sulla terra rossa)
Medvedev: 78,6 % e 80,3%
Zverev: 67,5% e 63%
Ma comunque i numeri lasciano il tempo che trovano… o no???
Ormai con la lingua italiana siamo
allo sbando. Pensando di conferire maggior contenuto a ciò che si dice, la si snatura con espressioni davvero ridicole. Occorre alzare il livello del gioco, come fosse il volume del televisore… un tennista lo tiene basso perché gli fa piacere così, poi quando decide prende il telecomando e lo alza… ma che che vuol dire??? Parlate bene, come si faceva una volta: occorre giocare meglio! Punto! Fate ridere!
Bell’articolo Marco. Ho letto diversi commenti dove Medvy fa paura, ma io sono d’accordo con Marco quando dice che se Jannik sta bene è nettamente favorito; infatti mi preoccupa di più Zverev. Dai Jannik continua a farci sognare
Sarà ma io ho una gran paura di Medvedev