La consistenza di Fritz negli Slam 2024
Il pubblico di New York e statunitense in generale aspetta con ansia un nuovo campione Slam al maschile, visto che sono passati ben 21 anni dalla vittoria di Andy Roddick a US Open 2003, che rappresenta ancora l’ultimo successo di connazionale in un major. Quest’anno sono ancora in corsa Paul, Nakashima, Tiafoe e Fritz. In un torneo segnato da grandi sorprese, chissà che proprio uno statunitense non possa andare a giocarsi la finale.
Nella parte del draw è una possibilità più che concreta: con la dipartita a sorpresa di Djokovic, di sicuro uno tra Ruud, Fritz, Nakashima, Zverev, Rublev, Dimitrov, Tiafoe o Popyrin sarà a giocarsi il match per il titolo, quindi 3 su 8 sono tennisti a stelle e strisce. Zverev appare il logico favorito, ma chissà. Nei quarti il tedesco potrebbe sfidare Fritz, se batterà prima Nakashima e il californiano supererà Ruud.
Proprio Taylor Fritz intanto ha segnato un primato personale molto interessante in questa stagione: garantendosi l’accesso agli ottavi a US Open, è entrato nella seconda settimana di tutti e quattro gli Slam dell’anno. È un fatto piuttosto rilevante per il tennis statunitense, poiché l’ultimo a riuscirci era stato il leggendario Andre Agassi nel 2003.
Taylor Fritz becomes the first American man to reach the second week at all four majors in a year since Andre Agassi in 2003 👏 pic.twitter.com/iFsMyb96H6
— ESPN (@espn) August 30, 2024
Fritz è certamente un tennista di ottimo livello. Testa di serie n.12 di quest’edizione di US Open, vanta un best ranking di n.5, classifica migliore toccata da un giocatore del suo paese proprio dai tempi di Agassi e Roddick, gli ultimi due connazionali capaci di giocarsi una finale Slam. Il 26enne di Rancho Santa Fe sta mostrando un bel livello di gioco e una discreta sicurezza. Tuttavia in carriera non è ancora riuscito ad infrangere la barriera dei quarti in uno Slam, raggiunta agli Australian Open quest’anno per la prima volta, a Wimbledon (2022 e 2024) e US Open (2023).
Un tennista ormai consolidato a grande livello, ma ancora incapace di spiccare il volo verso la possibilità di giocarsi un torneo di questo livello. Che il 2024 possa essere la volta buona?
Mario Cecchi
TAG: Taylor Fritz, US Open 2024
7 commenti
“consistenza dei colpi” va bene ma “consistenza di tizio” no
@ chase (#4192432)
Il linguaggio evolve….ormai si usa tantissimo la parola consistenza nel tennis.
Ormai è un termine entrato nel gergo, non si può più parlare di googlata
Io comunque Fritz lo sto vedendo molto bene in questo torneo. Non sarebbe del tutto irreale ipotizzarlo vincente sia con Ruud che con Zverev…
La parola consistent può trarre facilmente in inganno. È uno dei tanti falsi amici ( vedi anche to pretend che non significa pretendere ma ” fare finta ” )…
Consistent è una parola che si sente spesso dai tennisti e vuol dire costante ( noi usiamo di più la parola ” continuo “…)…
Consistente in italiano lo usiamo più per indicare qualcosa di solido, forte, duro …
Speriamo che debbano aspettare ancora un po’…
non va bene “consistenza” dai ahah, si mette “costanza” su “consistency”. usato google traduttore o chatGpg qui?