Djokovic a US Open senza aver giocato alcun match tra Canada e Cincinnati. È capitato solo un’altra volta (2021)
Novak Djokovic stanotte inizia la difesa del suo titolo a US Open affrontando Radu Albot. Un match nel quale è ampiamente favorito, ma arriva a New York senza aver giocato un solo match in preparazione sul cemento in Nord America. “Nole” infatti è fermo dalla straordinaria vittoria dell’Oro Olimpico a Parigi, dove ha messo in campo ogni stilla di energia fisica e mentale per sbagliare tutta la concorrenza, incluso un fantastico Musetti in semifinale e un tosto Alcaraz in finale. Si è preso qualche settimana per staccare la spina e ricaricarsi, anche se i primi allenamenti a Flushing Meadows non lasciano del tutto tranquillo il serbo, alle prese con qualche acciacco e l’interruzione del lavoro in campo. Generalmente Novak quando fiuta “aria di Slam” è formidabile nel caricarsi e cambiare passo, trovando il suo miglior tennis strada facendo e restando uno dei favoriti, se non l’uomo da battere.
È singolare che sia arrivato a US Open senza aver disputato nessun match ufficiale nei due grandi eventi dell’estate nord americana, l’Open del Canada e lo storico M1000 di Cincinnati. In carriera gli è capitato solo un’altra volta: anno 2021. L’anno delle Olimpiadi “in ritardo” di Tokyo, per colpa del Covid. Un’estate che Djokovic non dimenticherà mai. Il serbo decise di giocare in Giappone inseguendo il sogno della medaglia d’oro, ma non andò bene, sconfitto da un irriducibile Zverev in semifinale. Ci furono anche severi contrasti all’interno del suo team, visto che molti sconsigliarono Novak di giocare per preservarsi per US Open, dove era in corsa per completare un leggendario Grande Slam stagionale. Ci arrivò terribilmente vicino, sconfitto in finale da Daniil Medvedev. Quel torneo “maledetto” resta sicuramente la più grande delusione in carriera per il serbo. Ripercorriamo l’edizione di US Open 2021 di Nole.
Il n.1 del mondo, forte dei titoli a Melbourne, Parigi e Wimbledon, iniziò la sua caccia al quarto Slam stagionale a US Open 2021 con una partita tutt’altro che facile. Al di là della rete un giovane di belle speranze, il danese Holger Rune, che, passato dalle qualificazioni, fece vedere nei primi due set che razza di agonista fosse, mettendo spesso alle corde la resistenza del più vincente dell’era moderna. Vinse in quattro set Djokovic, ma non fu una passeggiata o l’ingresso nel torneo che speri. Al secondo turno il match più facile del suo torneo, tre set per battere Tallon Griekspoor, resterà la sua unica partita liscia a New York. Al terzo turno un match non terribile ma più impegnativo contro Kei Nishikori, a cui ha lasciato un set; poi negli ottavi ecco un altro giovane di talento, Jenson Brooksby, che con quel tennis fatto di poco ritmo e tante variazioni costrinse Novak a lavorare tanto di gambe. Vinse Novak, ma lasciò ancora un set per strada.
Nei quarti ecco di nuovo… Matteo Berrettini. I due quell’anno si erano sfidati già a Roland Garros, e soprattutto nella finale di Wimbledon. Una vera maledizione per il nostro Matteo-nazionale, visto che in quel suo eccezionale anno alla fine negli Slam ha perso…. solo da “lui”. Partì di slancio il romano, vinse un bel primo set 7-5, poi Djokovic alzò il livello in risposta, impose i suoi ritmi e chiuse la partita in quattro set. In semifinale Djokovic vendicò la sconfitta olimpica superando Zverev in una battaglia di cinque set, vittoria che gli aprì le porte per la storia. Mancava una partita a completare il Grande Slam, impresa che manca nel singolare maschile dal 1969 (Rod Laver).
A sfidarlo Daniil Medvedev, tennista unico in tutti i sensi, uno che ti fa giocare malissimo e può farti il punto da ogni posizione del campo. La finale fu carica di attesa, e nelle gambe di Nole c’era troppa fatica. Si pensava che la grandezza del serbo fosse superiore a qualsiasi ostacolo, ma invece quella partita attesissima quasi non si gioca. Il russo fu bravissimo a pensare solo a servire come un treno, giocare palle di vario tipo e non regalare niente. Djokovic? Non pervenuto. Un mix perverso di fatica e tensione lo bloccarono, per la prima – e unica – volta in carriera fu una zombie in campo, non trovò il modo di rispondere, di attivarsi, una contro mossa al tennis perfetto dell’avversario. Meddy crollò a terra dopo il match point, vinse in tre set il suo primo (e finora unico) Slam in carriera. Il sogno di Djokovic, in lacrime negli ultimi game dell’incontro, restò tale.
US Open 2024 sarà la seconda volta per Novak senza aver disputato un solo match in preparazione in America. Le cose sono tuttavia assolutamente diverse rispetto a tre anni fa. Stavolta potrà giocare super-sereno, con l’Oro Olimpico nella sua bacheca e zero pressione. Se starà bene fisicamente, chissà che non sia lui il vero favorito del torneo. Sinner ha il fardello della sfortunata vicenda doping sulle spalle (e soprattutto dubbi sulla tenuta dell’anca), Alcaraz ha mostrato molta tensione a Cincinnati. Mancano poche ore all’avvio del torneo, non resta che aspettare l’avvio degli incontri. Si torna a parlare solo di tennis. Finalmente.
Buon US Open a tutti.
Marco Mazzoni
TAG: Marco Mazzoni, Novak Djokovic, Us Open 2021, US Open 2024
Io non sono un ultra di Novak, ma in questo caso sono d’accordo con Annie (che ti può confermare la premessa) , i tabelloni facili lo sono sempre e solo “sulla carta”. La verità è che se i primi 5/6 al mondo si presentano ad uno Slam in condizioni accettabili te li ritrovi al 99 per cento alle fasi finali. Ovviamente il tennis è sempre più livellato e ci sta che nella giornata storta del fuoriclasse,il numero 50 del mondo in giornata di grazia possa spuntarla ma alla fine in fondo ad uno Slam arrivano quasi sempre i più forti e attrezzati tennisti del circuito. Uno come Djokovic ancora oggi va sempre considerato il favorito alla vittoria finale a prescindere dalla classifica con cui si presenta al via.
@ ospite (#4186742)
Guarda che lo Slam è il più impegnativo dei tornei perché si articola in 7 turni, sono tanti e puoi incrociare dai top alle “sorprese del torneo” che ci sono sempre, insomma, un cammino, per tutti, lungo, articolato e imprevedibile..tu hai speso un sacco di parole per catapultarti subito alla semifinale, ma ci devi arrivare in semi, hai visto cosa è successo ad Alcaraz a Cincinnati..e io vedo più ostacoli temibili e agguerriti dalla parte di Novak che dalla parte di Sinner, dove la difficoltà al limite è alla fine, quando comunque hai già messo in cascina punti (o li hai difesi) e denaro in saccoccia
@ Onurb (#4186154)
Il più talentuoso e perfetto, certamente… l’unico suo difetto derivava dal fatto che, quando nella sua classe distribuirono il killer instinct, Roger un attimo prima dovette chiedere di andare al gabinetto
@ Annie (#4186548)
Mah il criterio per me, in questo periodo, ripeto che parlo di FINALE/VITTORIA, è che un tabellone è più facile se in semi non trovi o Sinner o Alcaraz (al massimo qua agli Us Open c’è che Sinner potrebbe patire il problema psicologico che sta affrontando ma, a parte che questo non toglierebbe validità al senso del mio discorso, a Cincinnati lo ha ben “gestito”), perchè negli SLAM c’è troppo distacco tra loro e gli altri (guardate come si preparano bene per gli slam, quando stanno bene: Alcaraz potrà sbagliare Cincinnati o il Queens, ma invece Roland e Wimbledon no. Guardate un Sinner con grossi problemi fisici capitati proprio del giorno prima che quasi batte al quinto il russo a Wimbledon e che in Australia lo domina al quinto, mentre il vantaggio psicologico nel 3 set era tutto nelle mani del russo. Uno che non ha una “cilindrata superiore”, riesce a fare delle partite così?? Sinner che col problema psicologico e una forma fisica non al top batte Zverev a Cincinnati dove il tedesco era davvero in buona forma?).
Il russo e Zverev vanno sicuramente rispettati e non sono certo un turno facile, ma pure al loro top non valgono il top di Sinner e Alcaraz che si è visto (il tedesco finora non ha neanche vinto un slam e la volta che ha fatto finale, non che è si sia trovato di fronte un big 3 in buona forma. E tra i due, il russo che lo Us Open l’ha già vinto, si trova nella parte alta del tabellone).
Quindi, ribadisco, gli ultimi 3 slam hanno visto un tabellone, tutto considerato, sempre più difficile per Sinner e Alcaraz rispetto a Nole, dovendosi loro affrontare in semifinale (e questo varebbe pure se il loro tabellone fino ai quarti fosse stato davvero “ridicolo”).
Poi se Sinner (Dio non voglia) si ritira o perde subito qua per problemi psicologici, il tabellone di Alcaraz si “spalanca”, ma pure capitasse così, io ribadisco che intanto il puro sorteggio ha detto altro…
Per cui per questo discorso non ha manco troppo senso dire “eh, ma guarda fino ai quarti”… (Sinner nel 2023 ha avuto, forse per l’unica volta della sua carriera, fino alla semi di Wimbledon un tabellone molto facile, lo ammetto senza alcun problema, ma poi ha trovato Nole, che non era proprio in forma schifosa, vero? E poi in finale avrebbe trovato Alcaraz. Che senso allora avrebbe dire “tabellone globalmente molto facile per la FINALE/VITTORIA?” Posso solo capire “fino ai quarti hai risparmiato energie, dalle semi in poi devi però farmi vedere di che pasta sei fatto” E farlo dalle semi, invece che solo dalla finale, comporta fatiche e rischi ben maggiori…).
Ribadisco cmq che Nole ha chiaramente lo “svantaggio” dell’età (perciò ai suoi risultati va fatto tanto di cappello) e che la cosa più probabile è che quei due a fine carriera NON batteranno il suo grande (e meritato) record-slam. Guardate che non sto cercando di levargli o sminuire il posto che occupa meritatamente nella storia del tennis per i risultati ottenuti. Sinner e Alcaraz hanno superato il livello che aveva nel suo anno “mitico” del 2011? Non penso…
Ma in questo momento, allorchè tutti e 3 sono in pari forma, la situazione negli slam è così (mentre ripeto che invce, nei 2 su 3, Nole è molto, molto più competitivo)…
Djokovic???? BUUUUUUUUUUUUUHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!
@ ospite (#4186264)
Perdonami ma, proprio per amore di obiettività, quali sarebbero i criteri per giudicare così più facile una parte di tabellone rispetto all’altra? No, lo dico perché per esempio Zverev ultimamente era stato definito molto più in forma di Medvedev e potenzialmente più pericoloso anche di Alcaraz..adesso che è dalla parte di Novak è diventato improvvisamente uno deboluccio?? Ma poi, vedo a ridosso di Novak un Popyrin neo vincitore di torneo, e credo una mina vagante come Rune, e altri che non vedo così inconsistenti rispetto a quelli della parte alta (il Capitano direbbe che su Novak incombe soprattutto il pericolo Nardi, e visti i precedenti non c’è da scherzare)..ma poi, il Berrettini e il Musetti al top e pluridecorati, e altri che non ricordo, non mi sembra allietino il percorso di un comunque 37enne, reduce dall’oro olimpico e dall’intervento al menisco, cui vanno ponderatamente
rapportate le difficoltà rispetto ai 22/23enni..poi, non a caso ci si batte per detenere le prime due posizioni del ranking, non solo per la gloria ma per avere garantito il più forte in finale, e Novak si è garantito sul campo questo n.2 pur da neooperato, al netto di imprevista defaiance del diretto competitor …credo di essere stata obiettiva, anche se la mia pluridecennale passione per il tennis ed esperienza di spettatrice mi ha insegnato che questo sport non va misurato col bilancino, che i valori dipendono da tanti fattori fisici ed emotivi e non solo dal ranking, che un vincitore di 71 big titles, tranquillo, ha dovuto affrontare tornadi e tempeste, non certo bonaccia o calma piatta o tabelloni comodi, per raggiungere questi record ed essere ancora lì, ancora oggi, ogni volta a rischio e sicuramente con tanto coraggio..la motivazione andrà verificata sul campo
@ Onurb (#4186443)
Canotta…non cannotaggio ovviamente
@ ospite (#4186376)
X arrivare in semifinale devi vincere tutti gli incontri prima …e in semifinale ha zverev non pinco pallino che ha portato al quinto alcaraz in finale al RG e ha appena perso da sinner 67 75 67 a cincinnati……non 60 60 ….il truzzo urlante in canottaggio, come lo chiama qualcuno qua dentro,non ha proprio nessuno fino alla semifinale (hurkatz/de mivaur ai quarti entrambi reduci da infortuni non banali ) ….e così è stato anche al rg e a wimbledon…..a pensare male a volte……
Se punti a fare finale/vincere, chi è più difficile trovarsi in semifinale? Sinner e Alcaraz (che negli ultimi 3 slam erano in buone condizioni: poi a Sinner è capitata quella malattia prima della partita con Medvedev, ma il fatto che se la sia giocata lo stesso fino al quinto set dimostra che cmq è arrivato in buona condizione, peraltro aveva vinto ad Halle) o qualsiasi altro??
Io parlo della potenzialità, come tabellone, di arrivare in finale e poi pure di vincere (se poi le semifinali tra Sinner e Alcaraz sono lottattissime, chi è dall’altra parte del tabellone ha un vantaggio ulteriore).
Ripeto che cmq Nole non è affatto scarso, anzi per la sua età è fortissimo (altrimenti non arriverebbe neanche in finale e basterebbe un Fritz/Tiafoe/Shelton in discrete condizioni per batterlo, invece finora è capitato proprio il contrario) e che magari alla sua età Sinner e Alcaraz si saranno ritirati avendo vinto molto meno di lui: però quello che ho scritto (Alcaraz e Sinner che, per il tabellone slam, potenzialmente si affrontano in semifinale e non in finale) è capitato negli ultimi tre slam di fila…
Diverso era se Nole negli slam se li incontrava sempre in semi, li batteva, e poi in finale perdeva contro l’altro perchè, giustamente, gli anni in più si facevano sentire in un torneo 3 su 5 (nei 2 su 3 infatti per me Nole è pienamente competitivo pure contro loro due). Ma così non è accaduto…
Cosa è successo invece in Australia??
@ ospite (#4186264)
Se tu dici che i tabelloni di alcaraz negli slam di questo anno sono stati difficili, o menti sapendo di mentire ,o ….mi fermo …..basta guardare questo us open….vuoi dire che quello di djoko è più facile di quello di alcaraz? Struff,popyrin che ha appena vinto un master1000 e shelton nei primi turni…..alcaraz chi ha? Ho capito che sei un tifoso di alcaraz ma almeno non additare gli altri di miopia….
Nole giocherà sempre meno tornei, ma dove vuole lo centra. Al peggio fa finale . E’ da capire quando vuole
@ guido (#4186016)
Sono completamente d’accordo . Ultimamente la Lacoste sta toppando , poi su fisico longilineo passa. Il completo bello da RG 23 ( ultimo che mi è piaciuto ) , lo aveva per la Serbia alle Olimpiadi .
Ma anche la Nike : perché Alcaraz coi colori scuri ?
Questo è esattamente quello che è sempre capitato in favore di Nole in tutti gli slam di quest’anno a partire dal Roland Garros.
Solo alcuni ultras di Nole (mentre altri sono obiettivi) fanno finta di non vederlo e, per distrarre l’attenzione, continuano a dire che tutti i tabelloni di Alcaraz negli slam sono facilissimi (in un sito di tifosi italiani cercano di spargere “odio” contro di lui) e quelli di Nole ben più difficili.
Poi certo che ho il massimo rispetto per Nole, sia per i suoi risultati storici (ho già scritto che il suo record di vittorie slam è MERITATO e non dovuto alla fortuna = quindi non sono affatto un tifoso di R.F. o di R.N. che cerca di sminuire i suoi record, oppure un semplice “hater”), sia per come gioca oggi: alla sua stessa età magari Sinner e Alcaraz saranno lontanissimi dal suo livello di oggi e magari saranno già ritirati da anni, ma cmq quello che è capitato è proprio questo…
@ Giorgione (#4186058)
chapeau!!!
Io non la vedo così. O meglio, la “sfiga” è Medvedev ai quarti, vista però la mezza crisi che sta attraversando quest’ultimo, il tabellone di Sinner si potrebbe aprire presto, contrariamente sarebbe in effetti un disastro.
Replica di Cahill… ho molte aspettative su gli USO…
Mai fare il passo più lungo della gamba…senza malizia, eh…
E guarda, speriamo di no perché altrimenti mi brucia subito lo stomaco per il rosicamento, dato che sono uno di quelli che sostiene che il mio idolo è la perfezione e tutto il resto è noia… 😀
@ Mauriz70 (#4186092)
Ah ah ah ….sono talmente pochi i record rimasti ai fedal che ,messi insieme tutti e due,si risolverebbero in un paio di righe…..ricordo comunque che io ho amato roger …il più talentuoso e perfetto tennista di sempre…..
A breve dovrebbe arrivare la replica del contabile di turno che ti ricorderà il numero infinito di big titles e di settimane consecutive al numero uno di Nnnole
Tanto per restare all’attualità io aiuti chimici non ne prendo Sai in quanti ne prendono anche più giovani di me Comunque qualcosa combino ancora Stai tranquillo Però non mi devo sopravvalutare
Scuse ridicole? Solo uno privo di intelletto e di sentimenti può restare impassibile a fronte di una situazione come quella in cui si trova Sinner, che però ha intelletto e sentimenti.
Intervista alla espn di Sinner. Riassumo: a Wimbledon non riuscivo a dormire perchè avevo un chiodo fisso sulla faccenda e non sono riuscito a giocare il mio miglior tennis e forse i miei problemi fisici sono stati una conseguenza dello stress..non avevo grandi aspettative per Cincinnati come non lo ho qui a New York perchè non sono nelle mie migliori condizioni…
@ Simposio (#4185998)
1 Quest’anno la superficie secondo gli addetti ai lavori sarà velocissima ricalcando Cincinnati
2 se facciamo a chi ne ha vinte di più Nole è favorito
3 a Jannik chi ha vinto cosa e quando non gliene frega assolutamente nulla, lui si presenta bello carico, super incacchiato, stra motivato!!
@ quasar (#4185952)
Noto effettivamente una falange di amanti del rouge al limite del tifo calcistico….orde di sinneriani con poster in camera e parrucca rossa nell armadio
ma quando mai??? anzi, tutt’altro, quello degli us è più simile a cincinnati e non a caso sono tornei vicini. non avrebbe senso giocare cincinnato su una superficie e poi gli us su un cemento lento. in ogni caso, diamo un po’ di nomi. in canada, a cincinnati e agli us open si usa il laykold. ovvio, sono 3 tornei consecutivi e giustamente gli organizzatori hanno previsto condizioni simili per quanto riguarda il campo. a IW invece si usa il plexipave, una superficie più lenta e con rimbalzi differenti. per concludere, gli uo non hanno nulla, ma proprio nulla in comune con IW, nemmeno le palline dato che in californi si usano le penn e a ny le wilson.
@ Simposio (#4186030)
Sarà, ma io in semi vedo Medvedev contro una sorpresa dalla parte di tabellone di Alcaraz… a Sinner gli arriverà la botta dell’appello sul doping e Alcaraz ha già anticipato il suo abituale calo di forma della seconda parte di stagione, che di norma cominciava dopo Flushing Meadows
Ogni tanto pubblicate qualcosa sui record che non appartengono a Djokovic, così onurb si incavola un po’. Che so, le vittorie consecutive su terra di Nadal, le settimane da n. 1 di Federer, gli H2H negli slam, i giocatori che hanno centrato il Grande Slam, chi ha spaccato meno racchette. XD
Giá, che fine ha fatto Brooksby? Sempre sotto squalifica?
@ marco.mazzoni (#4186002)
Non ti curar di loro e …
I record man/woman, dopo Sinner ovviamente, erano Quinzi(la speranza azzurra pre-Sinner) e Camila Giorgi (la gnocca azzurra). Ma per proporzione valore sul campo/commenti, Quinzi resterà imbattibile.
Le condizioni dei tre favoriti sono una incognita per vari motivi..per Jannik una condizione fisica ancora non al 100% che sulle partite al meglio dei cinque set si potrebbe far sentire..credo difficile una vittoria ma una semi è alla portata..
perché negli slam io tifo Djokovic, non Sinner
@ il capitano (#4186025)
SCUSE ridicole.
Hai ragione. Però c’è cemento e cemento. Quello degli US.Open è più simile a quello di Indian Wells ( che lo spagnolo ha vinto 2 volte battendo anche jannik ) che a quello di Miami o Cincinnati.
Sará comunque un match combattuto. Simile al famoso Quarto di finale di 2 anni fa, si spera con esito differente
Titoli vinti da Sinner sul cemento: 13
Titoli vinti da Alcaraz sul cemento : 4
Non so come andranno a finire le cose, ma Jannik purtroppo ha la spada di Damocle che lo tormenterà sino al 6 settembre in attesa che la WA(n)DA Osiris decida sul da farsi. 😥
@ marco.mazzoni (#4186002)
Concordo in pieno
Caro Nole, sei il più grande, inutile girarci intorno, parli pure in italiano nelle interviste (quasi meglio di Sinner (si fa per scherzare, forza Jannik sempre, gioia nostra)), ma lasciami fare una critica: QUELLA GIACCHETTA marroncina, col coccodrillo sul bavero, è mostruosa
E certo qui c’è gente che, in un sito di tennis giocato, vorrebbe parlare di ex tennisti che vivono tra i monti … 🙂 🙂
Sei del 66 e già non si alza più o poco? Scendi dal divano e muoviti… 🙂 🙂 Altrimenti diventi come Mauro, Enzo e altri ..
A me pareva un covo di haters pro spagnoli, incoraggiati dalla redazione …
E non scherzo!
Djokovic è il favorito guardando il tabellone.
Un solo ostacolo in semifinale e un giorno di riposo in più rispetto all’ altro finalista.
Dopo c’è alcaraz (un solo ostacolo in semifinale ma un giorno in meno di riposo rispetto a djokovic).
Se avesse avuto il tabellone di sinner, djokovic non sarebbe certo il favorito.
ripeto, è un discorso “sulla carta”.
nella pratica, ci sono mille situazioni che non conosciamo (ad esempio, io mi auguro che uno tra medvedev e alcaraz venga meno prima dello scontro con sinner, cosa molto difficile)
perchè? io metterei la firma per Djokovic in finale con Sinner, con lo stesso risultato del 2021
@ Onurb (#4185971)
Premettendo che è la redazione a scegliere i temi più rilevanti, parlare del campione in carica, leggenda dello sport, con un ricorso storico curioso e significativo, lo reputiamo tema interessante. Si parla e si cerca di raccontare tennis a 360.
Buon US Open.
M.
vai Pikario, diglielo a questi pessimisti
Agli US.Open è leggermente favorito lo spagnolo per almeno 2/3 motivi.
-ha già vinto il torneo e in generale ha ottenuto risultati migliori
-la superficie, non velocissima, lo favorisce leggermente.
-jannik arriverebbe alla semifinale con Alcaraz dopo un durissimo e lunghissimo quarto di finale contro Medvedev mentre lo spagnolo tabellone alla mano, dovrebbe arrivarci quasi in ciabatte.
Per questi motivi vedo Alcaraz un filo avanti Jannik qui…
Una semifinale non sarebbe un cattivo risultato dopo quello che è successo di recente ( poi se vince anche meglio ) . L’obiettivo primario dovfebbe essere chiudere la stagione al n1 e nel finale di stagione , su cemento indoor dovrebbe essere di nuovo lui lo schiaccia sassi
@ LiveTennis.it Staff (#4185979)
Guarda che la mia non era una critica ,ma era veramente un discorso serio….statisticamente credo che,eventi particolari a parte,quando c è djoko di mezzo i post degli utenti aumentano in maniera enorme….
Non per me. Il favorito e’ Sinner, poi Alcaraz.
Non vuol dire niente, dipende da come arrivano alla seconda settimana, al momento non ci sono favoriti, si vedrà nel corso del torneo. Personalmente sono convinto, e non sono il solo, che uno Jannik formato Miami vincerebbe il titolo abbastanza agevolmente.
Rimane il favorito
e allora speriamo che stavolta vada a finire in modo diverso.
@ Onurb (#4185971)
Ciao! Tra poco parleremo delle sorelle bandiera così andiamo sul sicuro. Stamane abbiamo inserito 10 notizie per il momento e quella di Djokovic non è nemmeno la più vista. Abbiamo scritto l’articolo perché era curiosa la notizia, tutto qui. Un abbraccio
Complimenti alla redazione perché ha capito che x fare più numeri di post nostri qua nel forum, basta fare un qualsiasi articolo ,anche inutile, su djokovic…..il tennista più divisivo in assoluto….e giù decine e decine di post ,pro o contro…..quindi chapeau alla redazione di lt
Ormai al buon Nole di cartucce da sparare ne restano poche Come a me del resto Però in un altro campo Anch’io come lui devo selezionare gli obiettivi Comunque in questo US Open mi sa che ci sarà da ridere Tra una storia e l’altra
Gli estremisti ci sono sempre stati, solo tifavano uno straniero. Oppure pretendevano che Fognini fosse un fuoriclasse mancato…
Forza Jannik !!!
Facci sognare !!!
Energie risparmiate per gli appuntamenti più faticosi e importanti! Scelta più che sensata.
Direi ancora il favorito
Comunque livetennis è diventato un covo di estremisti ultrà sinneriani, si vede anche la scelta delle foto 😆
Si fa per scherzare eh