L’Equipe intervista Pouille (uno dei primi a scagliarsi contro Sinner), ma i commenti dei lettori sono più favorevoli all’azzurro
Si poteva umanamente pensare che la reazione dei colleghi al caso Sinner fosse quella di una certa solidarietà vista l’evidente buonafede del numero uno del mondo e la casualità della contaminazione da Prostebol. Invece si sono scatenate una serie di reazioni di rabbia forse dettate più dalla dinamica della procedura che da un vero sentimento di odio verso Jannik. Tra i primi i che hanno reagito a caldo il tennista transalpino Lucas Pouille che dopo delle dichiarazioni pesanti ha precisato meglio, come riporta L’Equipe, il suo pensiero.
La reazione dell’ex numero 10 del mondo era stata immediata. Qualche istante dopo la rivelazione dell’affare Sinner, Lucas aveva dichiarato e pubblicato su X: “Forse è meglio che la smettano di prenderci per degli idioti, giusto?” riferendosi all’ITIA che secondo lui usa due pesi e due misure a seconda dell’importanza del giocatore indagato.
Come riportato da L’Equipe, intervistato dopo aver riportato una difficile vittoria (7-6 al terzo dopo aver annullato un match point) contro il suo compatriota Harold Mayot nelle quali degli US Open, Pouille ha precisato meglio le sue dichiarazioni.
“Non sono arrabbiato. Non sto dicendo che Sinner abbia preso qualcosa. Del resto sono sempre stato un suo estimatore e già l’anno scorso lo vedevo come uno dei favoriti per gli US Open. Adoro il giocatore. Ma penso che le regole dovrebbero essere uguali per tutti. Ecco, penso che non sia così.”
“Trovo che ci sia una mancanza di trasparenza a livello delle autorità, sì. Ma è sempre stato così, purtroppo.
Se vieni controllato 25 volte all’anno, possono verificarsi errori, ad esempio quando indichi un indirizzo. E se commettiamo tre errori, siamo condannati. Questo è quello che è successo a Mikael Ymer che è stato sospeso per due anni anche se non è mai risultato positivo. Per me non veniamo giudicati allo stesso modo in base a chi siamo. Trovo che ci sia una mancanza di trasparenza a livello delle autorità, sì. Ma è sempre stato così, purtroppo”
Senza voler entrare nel merito delle dichiarazioni, la cosa più interessante sono i commenti dei lettori dell’Equipe alle parole del francese. Sorprendentemente riflettendo il metodo cartesiano (applicato nelle scuole francesi dalla più tenera età) i commenti in generale sono favorevoli al tennista italiano ed alla decisione presa dall’ITIA. Ne riportiamo qualcuno ovviamente tradotto:
juventusfc94 Ma smettiamola con Ymer e soprattutto smettiamola con le no show…3 volte non è più una svista e nel caso di Ymer non possiamo sapere se aveva qualcosa da rimproverarsi mentre si fermava. Quanto a Sinner, ascolta ancora un po’, sono sempre meno quello che non lo credono. La situazione è stata spiegata da tutti, anche dai medici. In ogni caso questo non ha influito sulla sua prestazione. L’unica spiegazione incerta che vedo qui è quella di Pouille
jullyeg Appare chiaro che la quantità di prodotto rilevata è infinitesimale, non comporta alcun effetto doping e che la spiegazione data da Sinner è quindi credibile. Perché Sinner dovrebbe essere vittima di un’ingiustizia? Ci tengo a precisare che non sono un tifoso del giocatore (preferisco Alcaraz), anche se sono felicissimo della bella lotta per il vertice tra i due fuoriclasse.
canapix Penso che molti non abbiano capito bene la reazione di Pouille così come quelle dell’altro giocatore francese e del tunisino. Non sono contrari all’assenza di sanzioni ma contro l’assenza di sospensione cautelare, metodo che ovviamente è stato sistematicamente utilizzato nel corso delle indagini fino ad ora per giocatori meno bancabili di Sinner.
jullyeg In sostanza il ragionamento è questo: poiché l’applicazione del regolamento è assurda e ingiusta per alcuni, deve essere assurda e ingiusta per tutti. Mi sembra che questo non sia il modo migliore di pensare. Dovremmo piuttosto cogliere l’occasione per mettere in discussione l’ingiustizia che forse colpisce giocatori poco conosciuti. E, soprattutto, mi sembra che esista il diritto di sbagliare nei casi citati (sanzione dopo 3 volte).
One starter Two dessert La cosa interessante è che il campo di Sinner sembra essere completamente sorpreso, persino sopraffatto, dalla portata delle reazioni a queste rivelazioni. Al momento non so come interpretarlo….
Manet-Morisot Questa vicenda ha assunto proporzioni tali che per Sinner la colpa sarebbe meno grave dell’innocenza. Il danno è fatto. Calunnia, calunnia, ci sarà sempre qualcosa rimasto…
Stilicho I medici hanno spiegato perché non si tratta di doping. Qui sono stati ignorati. Al contrario, abbiamo selezionato giocatori che hanno commentato, nella migliore delle ipotesi senza saperlo. Ma la plebe chiede sangue… bravi, continuiamo così, non lasciamoci distrarre dalla verità.
xiongmao100 Il doping è davvero importante nel tennis dove tecnica e mentalità contano gran parte del risultato? Avremmo potuto caricare Monfils come un mulo, non sarebbe cambiato nulla. Perché è mentalmente che non è riuscito a progredire. Non è paragonabile al sollevamento pesi o al ciclismo, sport di forza bruta.
google-chri_4099 E francamente Mikael Ymer, l’amico tunisino che ha reagito o Pouille… è davvero importante quanto Sinner? E poi penso che se Sinner dovesse fare 3 no show, prenderà la stessa cifra di Ymer.
Mathj0kz Ovviamente nessuno viene giudicato allo stesso modo, esiste una certa gerarchia e questo è tanto meglio. Il tennis è uno sport a ranking individuale, Sinner è il migliore e tutti perderebbero se gli imponessero una sanzione una volta scagionato. L’uguaglianza ha i suoi limiti, i giocatori tra i primi 10 ATP e i primi 10 per numero di abbonati devono trasmettere l’immagine più bella possibile del tennis qualunque cosa accada. La critica è facile quando hai la carriera alle spalle.
xerox Stia tranquillo, signor Pouille, qui laviamo anche più bianco. basta guardare alcuni dei nostri rappresentanti ai giochi.
Enrico Milani
TAG: Caso Sinner, Jannik Sinner, L'Equipe, Lucas Pouille, reazioni internazionali
Bravi ad accusare senza conoscere.Frustrazione?? Curarsi bene la pouille e il fenomeno “lupo krigios”.Vaiaaa
Bravi ad accusare senza conoscere.Frustrazione?? Curarsi bene la pouille e il fenomeno “lupo krigios”.Vaiaaa
Non é un grande onore,
Non é un grande onore,
@ Alessandro (#4181820)
Lui però è risultato positivo a 2 controlli consecutivi. Non voglio assolutamente esprimere critiche o giudizi su Sinner e la situazione, è solo per precisare che probabilmente in questo particolare caso non si tratta di falso positivo, essendo i test falliti 2 uno dietro l’altro.
Basta! Smettiamola a lasciamolo giocare concentrato. Penso che Jannik sia un bravissimo ragazzo che darà molte soddisfazioni a tutta l’Italia e non solo. Forza Jannik. Vai avanti per la tua strada, sii sempre onesto e regalaci ancora tante emozioni!
Giulio ti ho dato due pollici su. E sono juventino dal 1952…
Allora perché non è stata resa pubblica la sospensione anche di un giorno?tutto sarebbe stato più chiaro,insistere sul fatto che sinner non ha avuto un occhio di riguardo da parte dell’ente preposto è senza senso e contro la realtà
Sinner ha fatto ricorso contro la sospensione (che quindi c’è stata) l’esame ha dato esito positivo per Sinner e quindi la sospensione è stata annullata. Questo è successo per 2 volte e in entrambi i casi la sospensione è stata annullata. Eppure le carte sono chiare, basta leggerle per capirle.
Puoille ha solo detto che non gli sembrava giusto che non fosse stata data una sospensione in presenza di accertamento oggettivo di positivita in due controlli, poi rispetto al danno che avrebbe subito sinner restituzione punti e premio sono nulla rispetto ad una sospensione cautelare anche di un mese, niente miami.forse niente halle ecc. forse perdita di n.1 quindi sinner ha avuto sicuramente un occhio di riguardo
Non so se tutti quelli che commentano, Pouille e tutti i leoni da tastiera della prima ora compresi, si siano presi la briga di leggere le 33 pagine della sentenza. Io l’ho fatto e l’ho trovata adamantina. Perdonate se mi dilungo, ma sto cercando di riassumere queste 33 pagine.
Sull’affare Sinner sono stati posti dai commentatori vari interrogativi.
1. Perché Sinner non è stato sospeso?
Sinner è stato sospeso, due volte, cioè per tutti e due i momenti in cui è stata rilevata la positività. Il suo team legale ha ogni volta fatto prontamente ricorso e il ricorso è stato accolto, in quanto la fonte della contaminazione era stata da subito identificata in maniera credibile. Un tribunale ha quindi procrastinato la sospensione fino alla sentenza. In altri casi, la sospensione è stata comminata perché non era stato possibile indicare la fonte della contaminazione. Sicuramente un giocatore del calibro di Sinner può permettersi un’assistenza legale di alto livello in grado di reagire in tempi brevissimi. Ma certamente non possiamo fargliene una colpa.
2. Perché non se ne è saputo nulla fino alla sentenza?
Perché dal momento in cui viene accolto il ricorso verso la sospensione, l’atleta ha diritto alla privacy fino alla sentenza, in quanto ha fornito prove ragionevoli della sua estraneità al fatto.
3. Perché il tribunale ha deciso per la non sospensione?
Sono stati esaminati vari aspetti.
a. E’ stata individuata con buona probabilità la sorgente della contaminazione?
Sì, c’è uno scontrino che prova l’acquisto del farmaco da parte del preparatore atletico.
b. La quantità rilevata (un miliardesimo di grammo) era compatibile con un trasferimento?
Secondo tre esperti, di cui solo uno sapeva di esaminare un campione di Sinner, che sono giunti alla stessa conclusione in maniera indipendente, si è trattato di trasferimento. Il problema clostebol è ben noto, soprattutto in relazione agli atleti italiani, in quanto, a differenza di altri paesi, in Italia è presente in molti farmaci da banco (acquistabili senza ricetta) tant’è che oltre il 50% dei procedimenti per doping con clostebol coinvolge atleti italiani. Nel 2020 è stata pubblicata su Wiley Analitic Science una ricerca scientifica dal titolo “Detection of clostebol in sports: Accidental doping?” (presente anche sul sito della WADA) in cui si dice (traduco) “dopo una singola somministrazione transdermica di 5mg di clostebol acetato e un contatto transitorio con l’area di applicazione, è possibile generare risultati analitici avversi nei controlli antidoping”. Per intenderci, alle concentrazioni solite del clostebol nei suddetti medicinali da banco, e cioè 500mg per 100gr, basta 1gr di medicinale applicato su una ferita e un contatto fuggevole per generare positività.
c. Una volta appurato che si era trattato di un trasferimento, Sinner era a conoscenza di poter entrare in contatto con quella sostanza?
Dopo le indagini e le testimonianze, verbali e documentali, il tribunale ha concluso che il giocatore fosse ignaro e non potesse nemmeno sospettare che:
– il preparatore tecnico fosse in possesso di un medicinale contenente una sostanza dopante
– il fisioterapista stesse usando un medicinale contenente una sostanza dopante
– ci fossero dei rischi di doping nel trattamento fisioterapico
d. Sinner ha operato secondo il princio della massima cautela?
Il team ha fornito le prove che è stato fatto il massimo sforzo possibile per evitare il contatto con sostanze proibite e cioè che:
– il giocatore aveva chiesto al fisioterapista se usasse sostanze per curare la sua ferita al dito (ferita presente in molte immagini del torneo di Indian Wells) e gli era stato risposto di no (l’uso è comiciato in seguito, ma Sinner non aveva ragione di continuare a chederlo),
– la sostanza non è mai stata in prossimità o in vista del giocatore,
– sono stati regolamente seguiti corsi sui comportamenti corretti da seguire,
– ci si è tenuti continuamente aggiornati sulla lista delle sostanze dopanti,
– il personale del team è altamente qualificato (ad esempio il preparatore atletico è laureato in scienze farmaceutiche).
Tutto ciò considerato, il tribunale ha deliberato che il procedimento rientra nella casistica “No Fault or Negligence” (né errore né negligenza; art. 10.5 TADP), che comporta l’eliminazione del periodo di sospensione, e non in quella di “No Significant Fault or Negligence” (né errore né negligenza significativi [nell’ambito del caso]; art. 10.6 TADP) che comporta la riduzionde della sospensione da 4 a 2 anni.
4. Perché a Sinner sono stati levati i punti e il premio in denaro se è innocente?
Perché Sinner, pur suo malgrado, è stato trovato positivo ad una sostanza dopante che potrebbe aver influito sulle sue prestazioni.
La sanzione è stata comminata secondo l’articolo 9.1 del TADP per il quale ogni violazione delle regole anti-doping impone questo tipo di punizione. L’articolo non si esprime sulla quantità di agente dopante riscontrata, né su quando si possa effettivamente considerare doping: i valori soglia, se presenti, sono indicati nell’elenco delle sostanze proibite o nei Documenti Tecnici della WADA.
Concordo parola per parola e soprattutto sull’ultima frase.
E lo ribadisco con affetto all’amico Pier che, non so perchè, negava questo fenomeno evidente.
Pier, non sono solo due o tre saltimbanchi. A quelli si sono aggiunti alcuni (non numerosissimi, ma MOLTO MOLTO MOLTO rumorosi, fastidiosi e MOLTO MOLTO MOLTO in malafede) che NON hanno espresso perplessità e dubbi leciti, ma insinuato sospetti senza alcun indizio serio e istituito tribunali speciali mediatici su un argomento di cui FANNO FINTA di saperla più lunga dei giudici e dei periti che hanno fatto il processo VERO per mesi analizzando fatti e dati e contesto.
Pertanto NON E’ VERO che chi difende Sinner lo fa perché è acriticamente tifoso e non tollera opinioni contarie (IO PERSONALMENTE LO FAREI PER ALCARAZ O PERFINO RUNE SE FOSSE NECESSARIO).
Quello che non tolleriamo è LA MALAFEDE, IL COMPLOTTISMO, LA DIFFAMAZIONE, IL WHISTLEBLOWING DA COMARI, LE INSINUAZIONI BASSE E PRIVE DI RISCONTRO.
E questo è.