È la prima finale di Jannik nel 1000 dell'Ohio ATP, Copertina

La classe e grinta di Sinner! Batte Zverev al termine di una dura lotta, è in finale al Masters 1000 di Cincinnati (vs. Tiafoe – Video sintesi)

19/08/2024 08:10 107 commenti
Jannik Sinner (foto Getty Images)
Jannik Sinner (foto Getty Images)

Un pomeriggio diventato sera in quel di Cincinnati, tra pioggia e una battaglia feroce e a tratti bellissima, epica, conclusa con una splendida vittoria di Jannik Sinner su Alexander Zverev nella prima semifinale del Masters 1000 di Cincinnati. Un successo da campione, per colpi e cuore e testa, da n.1, posizione che l’azzurro con questa vittoria si è garantito anche dopo US Open, comunque vada nel quarto Slam stagione. Jannik batte per la seconda volta in carriera il tedesco con il punteggio di 7-6(9) 5-7 7-6(4), già lo score ben rappresenta quanto la partita sia stata intensa e combattuta. Sinner ha mostrato lampi della sua classe, quei colpi velocissimi e straordinari che fanno sobbalzare sulla sedia, ma anche un po’ di errori, un servizio non sempre al meglio e pure qualche fastidio fisico mostrato con momenti di zoppia e ansia per quest’anca che dalla scorsa primavera a volte lo tormenta. Ma la sua voglia di vincere e classe alla fine ha prevalso sulla strenua resistenza di uno Zverev indomito e fortissimo, che si conferma avversario assai ostico per l’azzurro. Tra servizio, un rovescio imprendibile e spirito combattivo, Sasha è avversario tosto e quest’anno assai continuo, come dimostra la regolarità della sua stagione. Sinner alla fine ha giocato meglio nei momenti importanti, la differenza del campione, quello che non vuole mai parte e alla fine vince. Jannik giocherà la sua quinta finale Masters 1000 in carriera (due vittorie e due sconfitte) contro Frances Tiafoe, che a sua volta ha regolato 7-6 al terzo set Holger Rune. Sarà una grande battaglia, contro un tennista “di casa”, e ricordando anche qualche ruggine passata tra l’altoatesino e lo statunitense (in particolare a Vienna qualche anno fa).

“E’ stata una partita dura e davvero emozionante” afferma Sinner a caldo. “L’atmosfera è stata straordinaria. Le condizioni sono cambiate molto: abbiamo iniziato col sole e poi è arrivata la pioggia e praticamente abbiamo finito in una sessione serale. C’è stata tensione da parte di entrambi, sono felice di essere in finale. Ho avuto alti e bassi, è normale quando giochi più di tre ore. Zverev ha servito benissimo, sono orgoglioso di come ho giocato. A volte devi tirare fuori l’istinto e credo che oggi sia stata questa la mia forza. Questa vittoria significa molto per me adesso, per quello che ho passato recentemente. Sono consapevole di dover migliore fisicamente se voglio vincere Slam e i grandi tornei. Ho cercato nel match di stare lì mentalmente, sono davvero fiero di questo. Vedremo come andrà la finale”.

Parte molto bene Sinner, non col servizio ma diritto e rovescio sono potenti e precisi, c’è energia e intensità. Bello carico anche in risposta, quando lo scambio parte impatta con anticipo e angolo. Favoloso il vincente di rovescio che gli vale il 30 pari. Prende rischi Jannik, comanda lui a costa di sbagliare. Zverev si affida alla battuta, indispensabile per tenere fermo l’azzurro. Si gioca bene, velocità e vincenti, gran livello e anche lotta. Sasha è bravo a giocare con profondità, e Jannik sbaglia un tocco nel terzo game che gli costa la prima palla break. Poco fortunato, un diritto s’impenna sul nastro e scappa lungo. 2-1 e servizio Zverev. Sinner mette grande pressione in risposta, si prende due splendidi punti (passante in corsa sul 30 pari) e strappa una chance del contro break, anche grazie a un doppio fallo. Il tedesco serve bene, pizzica il T. Grazie alla battuta (oltre l’80% di prime in campo) Zverev si porta 3-1, decisivo il rendimento del servizio, con Sinner invece sotto al 50%. È molto pericoloso Sasha quando può impattare il rovescio con equilibrio, trova precisione millimetrica; ma anche col diritto carica bei colpi, tanto che Sinner è costretto a chiedere tanto alla battuta per vincere il quinto game. Tennis rapido (3-2). Sinner prova a pungere in risposta (0-15 e poi 15-30), impatto potente e via a spingere, ma Zverev rimetto tutto a posto affidandosi alla battuta. Jannik non riesce a bloccare il rivale sulla destra, è troppo efficace in questa fase il rovescio del tedesco, perfetto in ogni direttrice. 4-2 Zverev. Sinner prova a cambiare i ritmi, angolo molto stretto e poi anche smorzata, ma sbaglia qualcosa. Pure Zverev sbaglia due colpi che sarebbero stati vincenti (3-4). Qualche movimento di stretching all’anca per Jannik, ma al momento si muove bene sul campo. Piccola chance per Sinner sul 15-30 (grazie a due errori del rivale), comanda dalla risposta ma incoccia due volte il nastro e la palla svaria via. Zverev si porta 5-3. Pur restando sotto al 50% di prime, Sinner resta a contatto, 4-5. Serve per il set il tedesco, ma inizia molto male: diritto out banale e poi doppio fallo. 0-30. Sinner però continua a martellare il rovescio di Zverev, che sul cross è fortissimo e ribalta a suo favore lo scambio (15-30). Finalmente il punto seguente è sull’altra diagonale, Jannik si apre il campo e chiude con una smorzata ottima, finta perfetta. 15-40, due chance per rientrare. Mamma mia che punto sulla seconda!?! La risposta di Jan diventa un lob, Zverev la valuta male e corre all’indietro, ed è bravo Sinner a chiudere la porta di volo. BREAK e 5 pari. Aiutino del tedesco, ma bene Jannik a farsi trovare pronto. Si va al tiebreak. Zverev strappa il primo punto in risposta, un po’ sorpreso da un diritto del rivale e in ritardo nell’impatto col rovescio. Zverev regala con un doppio fallo, 1 pari. Fantastico lo schema dell’azzurro sul 2 pari, comanda col diritto, poi smorzata e passante di rovescio. 3 punti a 2. Il gioco si interrompe per una nuvola fantozziana di passaggio… piove addirittura col sole, ma è un discreto scroscio e i due escono dal campo.

Il gioco riprende dopo mezz’ora e la tensione è palpabile, seguono alcuni mini break e Sinner si ritrova servire sul 5 punti 6, ma annulla il set point con un buon smash. Quindi niente può sul primo proprio set point, perfetto al servizio Zverev. 7 pari. La lotta e bagarre continua, sul 9 pari Zverev sbaglia un rovescio e Sinner finalmente chiude il parziale 11 punti a 9 con un ottima discesa a rete. 70 minuti effettivi di grande tennis.

Nel secondo set Zverev ha la chance per scappare avanti nel secondo game, ma sbaglia un rovescio (1 pari). La sensazione è che in questa fase il tedesco ne abbia di più, più incisivo e aggressivo, tanto che il break a suo favore arriva nel quarto game. Sinner inizia col doppio fallo (primo del match), quindi sbaglia malamente un diritto dal centro del campo. Male sul 15-30, regala una smorzata sbagliata. 15-40. Il break arriva con un errore di diritto al termine di lungo scambio, bene Zverev in difesa. Immediata e bellissima la reazione di Jannik: la risposta spacca la palla, vola 0-40 e si riprende immediatamente il game, 2-3. Il set scorre sui turni di battuta fino al game #12, dove il tedesco chiude il set a suo favore. Jannik è incerto con un diritto, errore che gli costa lo 0-30. Sasha spinge molto, il rovescio è una carabina e si prende tre set point sullo 0-40. Sinner col servizio salva il primo, ma uno smash in rete sul 15-40 lo condanna al terzo set.

Il terzo set si gioca sulla tensione, ma anche di fisico, e scorre punto a punto. Nessuno dei due concede palla break, e solo due game vanno ai vantaggi, il terzo (per il 2-1 Zverev) e l’undicesimo (6-5 Zverev). Jannik è bravo a restare focalizzato e respingere i tentativi dell’avversario, molto cresciuto nel rendimento della risposta. Tanti scambi, anche duri, ma nessuno dei due cede. Dal 3 pari, anche per la fatica, dominano i colpi di inizio gioco, Zverev tira rovesci splendidi, ma Sinner non è da meno, regge e contro batte. Nel nono game la bagarre è totale fin dal primo punto, scambio feroce di 18 colpi, fatica ma nessuno dei due vuole perdere. Sinner qua vince il match: sotto la pressione massime di Zverev regge, ribatte, serve bene e si issa al tiebreak, senza concedere mai la chance all’avversario. Al “decider” Jannik mette in mostra tutta la sua classe. Spettacolare il diritto vincente sul secondo punto, vale all’azzurro l’1 pari. L’allungo del nostro arriva nel quarto punto, Zverev si butta ancora a rete ma stavolta non riesce a tenere in gioco la volée, 3-1 Sinner. Poi Jannik sbaglia un rovescio di scambio (3-2) ma poi serve benissimo e vince due punti rapidi che portano avanti 5-2. Zverev si aggrappa ai suoi punti forti, servizio potente e via botta di rovescio (3-5) ma nel nono punto ecco la zampata mortale di Jannik, una risposta di rovescio lungo linea delle sue, da campione. La palla pizzica la riga e ci sono 3 Match Point. Il diritto gli esce di poco sul primo, ma sul secondo martella col diritto e alla fine la resistenza di Zverev è piegata. Vince Sinner, che partita!

Marco Mazzoni

 

[1] Jannik Sinner ITA vs [3] Alexander Zverev GER

ATP Cincinnati
Jannik Sinner [1]
7
5
7
Alexander Zverev [3]
6
7
6
Vincitore: Sinner

Statistiche 🇮🇹 Sinner 🇩🇪 Zverev
Punteggio servizio 283 282
Ace 12 15
Doppi falli 1 5
Percentuale prime di servizio 62% (73/118) 65% (82/127)
Punti vinti con la prima 70% (51/73) 72% (59/82)
Punti vinti con la seconda 64% (29/45) 53% (24/45)
Palle break salvate 40% (2/5) 50% (2/4)
Giochi di servizio giocati 18 18
Punteggio risposta 136 142
Punti vinti in risposta sulla prima 28% (23/82) 30% (22/73)
Punti vinti in risposta sulla seconda 47% (21/45) 36% (16/45)
Palle break convertite 50% (2/4) 60% (3/5)
Giochi di risposta giocati 18 18
Punti vinti a rete 78% (14/18) 69% (20/29)
Vincenti 37 37
Errori non forzati 22 29
Punti vinti al servizio 68% (80/118) 65% (83/127)
Punti vinti in risposta 35% (44/127) 32% (38/118)
Punti totali vinti 51% (124/245) 49% (121/245)
Velocità massima servizio 217 km/h 226 km/h
Velocità media prima di servizio 199 km/h 214 km/h
Velocità media seconda di servizio 148 km/h 174 km/h

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ARSENICO e vecchi merletti (Guest) 19-08-2024 21:13

@ Giumart (#4177299)

Sono perfettamente d’accordo su quanto dici su Zerev, ma ora passo alla finale.Sarò sincero, io credo che aldilà del fattore ambientale, Jannik dovrebbe vincere, ma udite, udite bene,di ciò non mi importa nulla , perché sono stufo di questo mettere sotto esame sempre Jannik e se vince evidenziare la grinta, la forza di carattere, la resilienza, un modo assai subdolo per orientare gli appassionati verso presunte lacune del suo gioco. Gustiamoci invece il suo splendido gioco e …se perdesse..snobbiamo i soliti che vanno subito per la giugulare con questi non abbiamo nulla da spartire, non li vediamo o sentiamo neanche.

107
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Al9000 19-08-2024 18:14

Scritto da Sonj
Che cosa è successo a Vienna? Qualcuno potrebbe gentilmente spiegarmi per favore?

https://youtu.be/Cw27vqnlrVw

106
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ARSENICO e vecchi merletti (Guest) 19-08-2024 17:43

@ walden (#4177287)

In poche parole ha compreso i messaggi in arrivo dalla cupola…..GOT IT!

105
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Diridero (Guest) 19-08-2024 15:00

@ Giuseppe (#4177225)

Tutto giusto tranne il fatto che Jannik in finale a Torino era un po’ spremuto e un po’ sazio per la finale raggiunta…

104
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Vesciche e polline!! (Guest) 19-08-2024 14:50

Poche parole una grande partita…3 ore di grande tennis da parte di entrambi e Zverev e più forte di Alcaraz sul veloce…
Forza jannik stasera sarà di nuovo difficile contro un gran battitore

103
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+1: Marco M.
Giumart (Guest) 19-08-2024 14:48

Scritto da zawix

Scritto da Cogi53
Complimenti a tutti e due i giocatori: grandi colpi e grande spettacolo, in un incontro giocato punto a punto.
Molto sportivo Zverev nel saluto di fine partita, col sorriso sulle labbra (non capita molto spesso, dopo aver perso una partita così)

L’anno scorso a New York vinse al 5° in una partita tiratissima che gli prosciugò tutte le energie e perse malamente il turno successivo.
Penso che oggi Sasha, pur perdendo, fosse al settimo cielo per alcuni motivi: ha avuto conferma del suo ottimo stato di forma giocando alla pari col numero uno, si è risparmiato nell’ottica del prossimo slam.
Oggi ha avuto la conferma

Non credo proprio che Zverev sia contento di aver perso, ci teneva da morire a vincere Cincinnati. La verità è che lo Zverev di stanotte, per come ha giocato,avrebbe battuto anche in soli 2 set il 99,90% dei tennisti pro. Purtroppo per lui ha perso da uno che rientra in quel restante 0,10%.

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+1: zedarioz
walden (Guest) 19-08-2024 14:37

Scritto da Pier no guest
Non ho mai apprezzato gli insulti verso Francis, insulti che sono proseguiti a distanza di tempo mostrando come chi li preferisce erra credendosi migliore.
Quel giorno l’americano mostrò un lato di questo sport, un lato non cattivo ma furbo che spiazzó molti appassionati perché dall’altra parte c’era Jannik, probabilmente il giocatore più corretto del circuito. Il tennis è anche questo:c’è chi cancella il segno e chi si allacciamento scarpe mentre l’altro sta servendo, c’è chi ti insulta e chi palleggia 30 volte oppure, nel tennis amatoriale, cerca la pallina più lontana per rallentare il gioco, te la rimanda fatalità sulla rete e poi cammina per prenderla.
Fu bello ? No. Ma Jannik , idea che ho ancora, deve molto a quell’episodio:lì maturò che in certi match chi come te vuol vincere non è ben disposto nei tuoi confronti, senza cattiveria cerca di metterti a disagio.
Lo disse lui stesso a freddo ed oggi è molto più imperturbabile in campo, meno distratto da ciò che può accadere.
Bravo Jannik, questa finale dimostra quanto sei forte, piegando Rublev in un match brutto e difficile e poi Sasha che sembrava messo meglio.
Ora che sei in finale, quelli del “non è più il solito Sinner” chi stanno esaltando? Chi vedono più forte?
Vedendo Medvedev, Alcaraz non mi sembrano messi benissimo.
Forse Nole ma siamo in un 3 su 5,ed il riposo forse non basterà.

Credo che Jannik stia diventando adulto ed imparando a capire anche i messaggi nascosti.
Per fare un esempio, da un po’ di tempo mi sembra che Alcaraz abbia abbandonato quel (vero o falso?) atteggiamento “sportivo” che in passato aveva contraddistinto il rapporto con Sinner. Prima, quando, in occasione delle Olimpiadi, Nadal sentenziò, con una delle sue cadute di stile, meno frequenti di quelle di Djokovic, ma proprio per questo più gravi, che era lui il più forte al mondo, Alcaraz si guardò bene dal “rimediare” a questa affermazione, decisamente provocatoria: un conto è quello che scrive qualche stralunato frequentatore di LT, un conto quello che dice uno dei più forti tennisti della storia. Qualche giorno fa Alcaraz se n’è uscito con l’intenzione di tornare ad essere il numero 1 al mondo entro la fine dell’anno. Desiderio più che legittimo, ma per chi è numero 3 (e per un pelo non è numero 4) fare un’affermazione così roboante mi sembra anche una mancanza di rispetto verso chi è davanti a lui. Sembrano un po’ quelle sparate alla Muhammad Ali (Cassius Clay), personaggio che proprio per questo o amavi od odiavi.
Infine la racchetta spaccata, segno del crescere di una frustrazione, in contrasto con l’atteggiamento (apparentemente) sereno che lo aveva fino ad oggi contraddistinto.
Direi che viene quindi sancita la fine del fair play: da ora sarà lotta fino all’ultimo sangue (lo era anche prima, ma si salvavano le apparenza con i reciproci complimenti, i sorrisi, etc.).
Credo che Jannik l’abbia capito e questo spiega anche certi cambiamenti di atteggiamento in campo.
Fra 15 anni potranno congedarsi mano nella mano, ma fino ad allora, nessuna pietà.

101
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+1: Pier no guest