La rivelazione Shnaider: dalla NCAA ai vertici del WTA Tour
Diana Shnaider sta emergendo come uno dei nomi più interessanti nel panorama del tennis femminile degli ultimi mesi. La ventenne russa, con il suo stile di gioco peculiare e un percorso non convenzionale verso l’élite, sta catturando l’attenzione degli appassionati, soprattutto dopo il suo impressionante rendimento al WTA 1000 di Toronto dove ha raggiunto i quarti di finale. Con una bandana caratteristica che fa parte della sua identità fin da bambina, Shnaider si distingue per il suo aspetto fisico inusuale nel circuito: bassa statura, mancina e con una corporatura robusta. Tuttavia, è il suo tennis a parlare, seminando il panico tra le avversarie e dimostrando un potenziale da futura campionessa.
La sua recente vittoria contro Cori Gauff negli ottavi di finale a Toronto è solo l’ultima prova della sua ascesa. Quest’anno ha già conquistato tre titoli su tre superfici diverse (Hua Hin, Bad Homburg e Budapest) e una medaglia d’argento olimpica nel doppio femminile con Andreeva. Ora è alle porte della top-20 del ranking WTA, un traguardo che potrebbe raggiungere con un’ulteriore avanzamento nel torneo canadese.
“Sono molto orgogliosa di come mi sto adattando ai cambiamenti nella mia carriera”, ha dichiarato Shnaider. “Battere Gauff è un grande traguardo. È fantastico vedere che posso competere con le migliori al mondo e gestire le emozioni in campo. La forza mentale è ciò che mi sta permettendo di migliorare il mio livello, ma sono consapevole di avere ancora molto da migliorare.”
Il percorso di Shnaider è insolito per una giovane promessa russa. Figlia di un avvocato e boxeur tedesco e di un’insegnante di inglese, ha iniziato a giocare a tennis a 4 anni. Dopo un intenso periodo di allenamento a Mosca, ha preso la decisione poco comune di accettare una borsa di studio per tennis in un’università americana.
Il suo anno alla North Carolina University si è rivelato cruciale per il suo sviluppo. “Mi ha aiutato enormemente a concentrarmi sul tennis e su come migliorare il mio gioco”, ha spiegato. “Ho giocato molte partite e questo mi ha aiutato a progredire fisicamente e mentalmente. Ho imparato a gestire la pressione, e questo mi serve ora quando affronto le migliori.”
Francesco Paolo Villarico
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Altra cosa il singolare.
Infatti nessuna delle prime 4 si è presentata,e tra le ultime 8 solo la Kostyuk,ma la sua avventura è già finita.
La nostra Coccia ha fatto scuola!
Uhh sii! Forza con i pronostici! Pluricampionessa! Accodati ad anisimova, Fernandez, andreescu, Raducanu….
Il doppio non logora più di tanto fisicamente, tanto che molte songolariste arrivano in fondo in entrambe le discipline, giocando nello stesso giorno le due diverse discipline.
Il doppio non è pesante.
E’ da questa primavera che sta sempre più salendo. Me lo aspettavo. Trovo solo “sospetto”, diciamo così, il recupero pazzesco Olimpiadi-Canada, quando tutti gli altri, soprattutto che hanno giocato a medaglie fino alla fine, sono morti.
Ma che stai a dire? Dopo USO ’23 ha fatto SF nel WTA 1000 di Pechino sconfitta da Swiatek, SF alle Finals sconfitta da Pegula, Vittoria nel 250 di Auckland, SF all’ AO sconfitta da Sabalenka, unica battuta d’arresto della stagione: sconfitta al 1° turno nel 1000 di Doha sconfitta da Siniakova, QF 1000 Dubai s. da Kalinskaya, SF IW s. da Sakkari, 4° T Miami s. da Garcia, QF 500 Stoccarda s. da Kostyuk, 4° T Madrid s. da Keys, SF Roma s. da Swiatek, SF RG s. da Swiatek, SF 500 Berlino s. da Pegula, 4° T Wimb. s. da Navarro, 3° T Olimiadi s. da Vekic e 3° T Toronto s. Shnaider.
Giocatrice che mi ricorda molto la Andreescu sana (se mai lo è stata) e con quella fasciatura spero non ne segua le orme.
Talentuosa, gran braccio, formata al college dove si combatte più che giocare.
E poi dai, quella bandana, quel fisico morbido mi fa tornare in mente dei telefilm pomeridiani scandinavi degli anni ’70.
Dopo tante valchirie sia benedetto il talento incastonato in un fisico normale.
Se Coco non saprà colmare i suoi evidenti limiti al servizio non potrà aspirare alle primissime posizioni.
Bassa statura 1.75m???
E brava. Ma che sta succedendo a Coco? Dopo USO 23 mi pare un calo costante… Hanno imparato a neutralizzarla o è proprio lei che in un momento no? Chiedo perché è da un po’ che per mille motivi non riesco a vedere un suo match. Grazie a chi vorrà darmi lumi
Da russa non dovrebbe giocare.
Ma sorpresa di ché?
È stata ai vertici u18 ed è consciutissima
…Mirra 17 anni!!!….
Lei 20 anni e Mirra Andreeva prossime top ten !!!
sembra la nuova Mattek-Sands, gioca pure il doppio!
Anzi…dalla si evince grafica che aveva una media punti a torneo già superiore anche a quelle del 2003.
https://www.livetennis.it/post/305411
Commento 2
È una di quelle la cui carriera sta tenendo fede ai risultati giovanili.
Già nel 2019, a 15 anni,era la migliore della sua annata,tra quelle almeno impegnate nella trafila juniores.
La adoro, potente e tecnica