Berrettini esulta dopo il trionfo a Kitzbuhel: “Due settimane pazze, ma sono distrutto!” (sintesi video della finale e premiazione)
Matteo Berrettini ha conquistato il suo secondo titolo consecutivo vincendo l’ATP 250 di Kitzbuhel, e le sue parole a caldo riflettono sia la gioia per il successo che la stanchezza accumulata nelle ultime due settimane intensive di tennis.
“Sono molto contento, ma anche tanto stanco,” ha dichiarato Berrettini subito dopo la vittoria. Il tennista romano ha voluto immediatamente ringraziare il pubblico per il sostegno ricevuto durante tutto il torneo: “Siete stati davvero incredibili.”
Riflettendo sulle ultime due settimane, che lo hanno visto trionfare prima a Gstaad e ora a Kitzbuhel, Berrettini ha commentato: “Sono state due settimane davvero pazze.” Non ha mancato di ringraziare la sua famiglia e il suo team, per poi congratularsi con il suo avversario in finale, Hugo Gaston: “Mi hai fatto davvero sudare.”
Analizzando la partita, Berrettini ha sottolineato la difficoltà dell’incontro, pur esprimendo soddisfazione per il suo livello di gioco durante tutta la settimana. Ha evidenziato l’importanza di mantenere un atteggiamento positivo anche nei momenti difficili, come quando ha perso il servizio, e la sua capacità di rimanere concentrato fino alla fine.
Durante la cerimonia di premiazione, Berrettini ha mostrato il suo lato più scherzoso, dicendo con un sorriso: “Sarò breve perché sono davvero distrutto! Ho vinto due tornei di fila, quindi posso anche smettere di allenarmi.” Ha poi aggiunto, con un tono più serio: “Come sapete, gli ultimi mesi non sono stati facili per me, e quindi grazie del sostegno.”
It's great to have Matteo back to his best @MattBerrettini #GeneraliOpen pic.twitter.com/OOBPHuTDOU
— Tennis TV (@TennisTV) July 27, 2024
L’italiano ha concluso il suo discorso con un ultimo, caloroso ringraziamento al pubblico: “Siete stati clamorosi: ho sentito il vostro supporto in ogni match. Grazie davvero.”
O sırada Matteo Berrettini üst üste 2. kupasını kaldırıyor!
Berrettini Gstaad’ın ardından Kitzbühel’de de şampiyon!
— TenisHaberleri (@SadeceTenis) July 27, 2024
Francesco Paolo Villarico
TAG: ATP 250 KItzbuhel, ATP 250 Kitzbuhel 2024, Matteo Berrettini
Grande Berretto e pure sulla superficie non sua! E c’è chi lo dava per morto già 2 anni fa
@ pablito (#4148791)
Bravo, non tutti hanno capito enzo
tu in fatto di co****naggine non ti supera nessuno, numero 1 indiscusso da almeno 20 anni… 😯
Che bellezza il nostro bel Matteo! Gli auguro che la trasferta negli USA porti bei risultati. Se li merita.
Adesso potrà riposarsi almeno due settimane e ricaricare le batterie. Poi non so se in agosto, nel post Giochi, ci saranno altri tornei in calendario. Secondo voi si resta sulla terra o cominciano i tornei sul duro in vista Usa? Grazie a chi mi risponderà
Bravo bravissimo Matteo. Nella sua sfrenata corsa verso la clamorosa vittoria ha dovuto superare uno dopo l’altro tre fenomeni: un top-200, un top-140 e un top-100. Una impresa di cui si parlerà per decenni
Dipende sotto quale profilo…. ma al di la della battutaccia, neppure io credo che le “distrazioni”, che, se ben gestite, possono invece essere un elemento positivo, siano state la causa del periodo nero, invece dovuto, a mio parere, all’incapacità di far evolvere il suo gioco.
Un back to back oppure, come si dice dalle mie parti, due affilati, è gran cosa, vuol dire mantenere la forma ai massimi per due settimane cambiando campi, posti, sistemazione. Pochissimi ci riescono durante una stagione e lui ci è riuscito addirittura senza perdere un set e mantenendo altissima l’efficienza della sua arma migliore. Il ritorno sul cemento americano sarà molto impegnativo ma adesso le basi per riuscire a tornare anche su quello (USO soprattutto) si vedono e il sorriso è quello dei tempi migliori.
Comunque Pirro e Annibale, negli H2H con i romani, sono sotto. E nel Norico non ci sono mai arrivati. Oggi ci siamo tornati noi con Matteo, sulle orme di Panatta, Seppi e Lorenzi
Pirro portò gli elefanti in Italia con le navi; fu Annibale a valicare le Alpi con i pachidermi, ma dalla parte occidentale..e comunque, dopo l’inverno gli rimase vivo un solo elefante.
Piccola annotazione storica 😉
Su terra rossa in altura, Berrettini è micidiale, forse ancor più che su erba, E’ un peccato che abbia dovuto saltare Madrid quest’anno. Con la forma che ha ora, forse avremmo un altro 1000 in bacheca.
In Africa ha già vinto in primavera, ora speriamo si trasformi in novello Amerigo Vespucci alla conquista dell’America 🙂
Annibale…
Beh paragonare Matteo ad Annibale ( lui attraversò le Alpi) o Pirro non credo porti bene.
Speriamo che Matteo si trasformi da Annibale in Scipione
Vista la solita sfida già scontata Italo-francese… Mauro ha fatto il pisolino pomeridiano?
Vorrei ricordare a Mauro che avevo già scritto che i francesi ne vincono 1 su 10/15… e per farlo devono incontrare uno di circa 100 posizioni sotto.
Annibale! Vittoria di Pirro non vale niente
@ Filetto (#4148762)
Va bene “secondo te”. Secondo gli altri è l’opposto. Il rapporto con una donna non è solo sessuale. Una donna come la Satta, non è il tipo che la sera va a letto alle 10, gli piace la vita notturna, di società, uscire con gli amici. Tutto questo distrae molto il nostro. Si è visto con Tsitsipas e la Badosa, e forse Sinner con la russa. I francesi, quando un uomo ha problemi, dicono: Chercez la femme. enzo
Ottima (!) l’ultima osservazione… 😉
Sfatato
E ha sfasato la regola Tommasi!
Il fenomeno come generale migliore era Annibale mentre Pirro era molto meno entusiasmante!
E ora non venitemi a raccontare che è tornato a vincere dopo la rottura con la Satta, perché secondo me lei lo ha molto sostenuto e aiutato a tirare fuori il meglio di sé
Era Jannik!!
Meglio vincere come Annibale che come Pirro (certo dirlo a un romano…)
Si sta ricostruendo, ancora una volta. Fa bene vincere in questi tornei che sono un po’ come i test per le compagnie teatrali di giro che partivano sempre dalle periferie per mettere a punto la performance in vista di ben altri debutti. Adesso è ora di avvicinarsi un po’ al centro, vincere con una certa regolarità, salire nel ranking per poter magari incontrare avversari, per modo di dire, come Gaston, solo al primo turno, non certo in finale.
Come Annibale con gli elefanti o era Pirro, non ben ricordo, Matteo attraversò le Alpi.