“Jannik Sinner. Una straordinaria normalità”. Recensione del nuovo libro di Marco Mazzoni
Marco Mazzoni, Jannik Sinner. Una straordinaria normalità, Ultra Edizioni 2024
Lui folgorante in solio vide il mio genio e tacque …. di mille voci al sonito mista la sua non ha… così recita Il Cinque Maggio di Alessandro Manzoni, la celebre ode in morte di Napoleone Bonaparte, esule e quasi dimenticato sull’isola di Sant’Elena dopo essere stato il grande dominatore della politica europea. Mi si perdoni la pedante reminiscenza liceale, ma è proprio quello che ho pensato quando Sinner ha conquistato il trono del tennis mondiale e si è trasformato in un eroe. Per carità, tutto il merito al grandissimo Jannik, questo è ovviamente fuori discussione, ma ho vissuto con un certo pudore (mi viene spontaneo usare proprio questa parola) il trionfalismo collettivo, soprattutto da parte della comunità social, pronta a creare idoli ma, con la stessa velocità, a distruggerli schiacciandoli senza pietà. Fatto sta che quando mi è capitato fra le mani Jannik Sinner. Una straordinaria normalità, confesso che l’ho aperto con un certo scetticismo, chiedendomi che cos’altro si sarebbe potuto dire che non fosse già stato detto. Ecco, dopo poche pagine ho capito, e con grande piacere, che mi stavo sbagliando.
Marco Mazzoni, stimato giornalista specializzato in tennis, ha fatto un lavoro davvero eccellente, soprattutto tenendo conto che l’attualità ha richiesto tempi brevi per la documentazione e la stesura del suo libro. È riuscito, impresa non facile, a non cadere nella retorica celebrativa ma neppure nello snobismo dell’antiretorica a tutti i costi, muovendosi con maestria fra le molteplici sfaccettature tecniche, tattiche e psicologiche che definiscono la figura sportiva ed umana del campione di San Candido. E lo ha fatto, oltretutto, con una scrittura fluida ed elegante, capace di “irretire” il lettore.
Anche se il filo conduttore è quello cronologico, i sei capitoli in cui si articolano le quasi 300 pagine del volume (che si conclude con un più leggero “dizionario” finale, L’alfabeto di Jannik Sinner) corrispondono ad altrettanti nuclei tematici fondamentali, tutti solidamente documentati e in cui intervengono, in una sorta di coro polifonico, le voci della maggior parte delle persone che sono state protagoniste della maturazione di Jannik come uomo e come tennista. Si va dalla formazione educativa e caratteriale (Famiglia, libertà e mentalità) a quella sportiva e tecnica (Gli anni giovanili e «Devo migliorare» per poi ripercorrere i momenti salienti della sua ancor giovane carriera, dalla vittoria nel primo Challenger a Bergamo nel 2019 fino al trionfo in Australia e la scalata al numero 1 del ranking mondiale di quest’anno (Dieci istantanee dal passato: i momenti di svolta nella carriera di Sinner). Meritano una speciale attenzione i due capitoli che mi sono parsi, per diverse ragioni, i più interessanti e originali. Uno è intitolato La svolta: addio a Riccardo Piatti. La scommessa su se stesso, l’argomento probabilmente più spinoso da trattare, anche perché i protagonisti del “divorzio” hanno limitato al massimo le dichiarazioni pubbliche lasciando un alone di mistero intorno alla loro rottura che, come ricorderete, scatenò un polverone sui social fra fautori e detrattori dell’una e dell’altra parte, lasciando poco spazio ad interpretazioni rispettose ed equilibrate come quella offerta da Mazzoni. Mi è sembrata una piccola lezione magistrale di Giornalismo, che imporrei come lettura obbligatoria per tutti gli opinionisti manichei che pullulano ormai ovunque.
L’altro capitolo che vorrei segnalare è Elogio della lentezza (di un tennista velocissimo), che riprende il titolo del saggio del neurobiologo Lamberto Maffei (Elogio della lentezza, 2014). Il tennis si muove fra questi due poli opposti, lentezza e velocità, calma ed esplosività, scioltezza e tensione o, per dirla con Billy Jean King, “è una combinazione perfetta di gesti violenti inseriti in un contesto di totale tranquillità”. Il vero segreto per essere un buon tennista, sia a livello amatoriale che professionistico, sta nel saper trovare un equilibrio fra questi due poli e proprio lì risiede una delle ragioni della grandezza di Sinner, risultato della combinazione fra predisposizione naturale e lavoro (molto lavoro!) ben gestito.
Se volete conoscere dall’interno i molteplici fattori che interagiscono nella crescita, non solo sportiva, di un grande campione, vi consiglio vivamente la lettura del libro di Marco Mazzoni. E sarei curioso di sapere che cosa ne penserebbe Jannik se lo leggesse. Sono (quasi) sicuro che gli piacerebbe, che non troverebbe un solo dato non sufficientemente documentato e soprattutto che si riconoscerebbe nel ritratto disegnato dall’autore.
Paolo Silvestri
Il libro è disponibile in tutte le librerie, online e anche come e-book. Segnaliamo alcune opzioni:
Amazon.it (N.B.: alla data odierna, 12 luglio 2024, segnaliamo che i tempi di consegna del libro sono realisticamente molto più brevi di quelli indicati secondo l’algoritmo del noto e-shop)
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Non preoccuparti della critica. Se non è vera, ignorala; se è ingiusta evita di irritarti; se è ignorante, sorridi; se è giustificata, impara da essa.
(Anonimo)
Ovviamente questo vale se uno ha un minimo di logica e razionalità se invece fa il tifo sfegatato per questo e per quella sport star di turno non ci arriva neanche a capirlo e fa il bimbominkia e per giunta si sente pure un ganzo, aoù, sò soddisfazioni da bimbiminkia…..!!
La normalità appartiene a Jannik perché lui è un ragazzo semplice e umile ma al tempo stesso anche straordinario.Se dovesse conservare queste qualità farà la storia del tennis italiano ( un po’ ha già iniziato a scriverla ).
Il titolo del libro è veramente appropriato e lo comprerò una volta in Italia.
Anche se, a casa mia, se mia moglie e mia figlia dovessero vederlo ,mi massacreranno di parole:
“ci mancava solo il libro su Sinner”.
Mio figlio (6) no e lui all’ iniziò chiamava Jannik: Johnny Sinner.
Mannaggia, se i numerini rossi fossero soldi……..enzo
@ AO (#4130064)
E perchè? Se ad ogni can che abbaia tiri una pietra, ti servirà una montagna di pietre enzo
Ma l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale.
@ spalazzi (#4129864)
E chi lo nega?
Quello che volevo esprimere e’ altro.
E se hai la pazienza di andare a leggere i commenti di svariati altri utenti, non ci girano rispettosamente intorno come faccio io.
@ flx (#4129896)
Come si puo’ criticare cio’ che non si comprende?
Il concetto e’ che il lavoro paga, ma madre natura alla fine prevale.
Ammiro tantissimo chi riesce a cucirsi addosso una dimensione che non gli appartiene del tutto naturalmente, ma spero per lui che capisca che e’ difficile reggere il confronto con chi e’ piu’ ” naturally gifted”.
Chiaro?
@ sander (#4129853)
Secondo me sei troppo ottimista, quando si scrive da una tastiera viene fuori il peggio.
Ahahahahahahah tra l’altro è il tuttologo della supercazzola del nulla tutto e niente.enzo
Ma l’impresa eccezionale, dammi retta
è essere normale (cit. Lucio Dalla)
Concordo.
Speriamo…
Dando per scontato che questa tua affermazione sia vera, sorge spontanea una domanda: ma quanti spot pubblicitari hai fatto e quali ragazza hai frequentato per ridurti così?
Si sa già chi ha torto: tu.
Già oggi Sinner è il tennista italiano più forte di tutti i tempi, quindi non c’è bisogno di aspettare la sentenza dei posteri.
Mi permetto di dire solo una cosa:ascoltare i resoconti sulle partite
del buon Marco,così pieni di annotazioni tecniche,spiegazioni dei colpi,risvolti piscologici,citazioni dotte(anche cinematografiche e letterarie)e chi più ne ha più ne metta,è un piacere,anzi direi una vera goduria.
Personalmente,i suoi articoli mi fanno vivere la partita come se fossi sul campo,lì a fianco dei giocatori.
Mi piace moltissimo il suo stile e il suo modo di narrare,per me
brillante e vero,senza esagerazioni di sorta.
Auguri Marco per questo nuovo lavoro e….continua sempre così…
6 dislike? Vedremo chi avrà ragione
@ Marco M. (#4129496)
Quando esci dal pozzetto!!!
@ Paolo Angelozzi (#4129849)
Vuoi sembrare una persona dotta , ma scusami una cretinata cosi non l’ha mai scritta nessuno, penso che nemmeno tu hai capito cosa hai scritto, un po’ piu’ di umilta’ non guasterebbe
Mi scuso,per non aver compreso cosa intendeva dire,ora mi è chiaro,se imMENSIK,vincerà uno Slam mi verrà fatto dono(lei ci crede?),altrimenti rompero’ il porcellino!!!
Buon tennis anche a lei e spero che ci sia un pochino più di libertà qui su LT e che la censura sia lasciata u a volte per tutte a Kabul e ai suoi abitanti…
@ Paolo Angelozzi (#4129849)
Ma che c..xo stai a di’. Si deve rendere conto di cosa.Parli di lui come se fosse un qualsiasi ragazzo di 23 anni. Anche non vincesse più nulla, è entrato nella storia del tennis . Ma come parli!
Vedrai che tra qualche anno si arriverà a suddividere l’utenza nei social. Ci saranno le utenze costruttive, sane, dove se tu scrivi delle cazzate, acidità, cattiverie, trollerie vieni ricondotto nell’utenza che si abbina a questo livello di comportamenti. Se poi ti ricomporti bene potrai risalire.
Facendo così ognuno starà nella sua zona confort, chi vuole aggredire e sfogarsi lo farà nella sua zona forum di serie B e chi vuole essere più costruttivo in un forum ripulito da tossicità. Vedrete che ci arriveremo.
Sinner deve rendersi conto che nella vita, TUTTO quello che non e’ cosi’ naturale e spontaneo, ma ottenuto anche con ammirevole volonta’ e determinazione, e’. comunque sempre abbastanza precario.
Una cosa è certa per Jannik, i tanti spot pubblicitari e la ragazza, finiranno per far danno. enzo
Ecco, commenti come quelli dei vari Renato, Giorgione, Frafra, YouCannotBeSerious, ecc. mi spingono a non frequentare più questo sito.
Incenso a profusione su Jannik? Ci potete contare. Preferisco le avventure di Dirk Pitt, l’eroe di Clive Clusser. enzo
@ Markux (#4129782)
In medio virtus, dicevano i latini enzo
Marco Mazzoni ottimo giornalista con tendenza ad esagerare ed uso frequente delle iperboli enzo
Ottima scelta di Andrea di metterti i fiocchetti rossublu 🙂
La normalità è segno di mediocrità in genere e in Jannik tutta questa normalità la vedono solo i miopi.
Lo acquisterò sicuramente, anche solo per onorare il bravissimo Marco Mazzoni che instancabilmente si spende per rendere questo sito sempre più di livello. Dalla premessa su amazon credo di avere già intuito il tenore del libro e comprendo l’entusiasmo che ne ha spinto la realizzazione. Sinner ha solo 22 anni, ma il suo percorso sin qui è già una mini-vita da raccontare. Grazie Mazzoni, buon lavoro e buon tennis a tutti.
Lo farò senz’altro. Comprerò il libro, oltre che per l’apprezzamento per l’autore, perché penso che Jannik sia un ottimo esempio, sotto il profilo umano, per un giovane in formazione (mio nipote ha 11 anni).
Credo che sia ovvio che scrivere di un 23enne è un semplice battere il ferro finchè è caldo, sfruttare il momento per fare money. Non credo ci siano pretese diverse. Sara’ il n.1 di una decina di libri che il socio del club dira’ con aria fiera di aver letto tutto dun fiato.
Te lo regalo quando Immensik vincerà lo slam ahahahahah
Grazie a te per leggermi! Buona lettura e fammi sapere privatamente che ne pensi (o con una recensione, se lo compri online, così lasci un parere magari utile ad altri).
Ingiustizie? Mah, sicuramente ne avrà subite alcune, come tutti noi del resto. Forse non hai capito il senso della mia frase. Intendevo: vista la grandezza del personaggio – sportivo e ancor più persona – mi auguro che il mio libro e scrittura possa contribuire a raccontare chi è davvero Jannik, che ne sia un minimo all’altezza. Difficile, ma c’ho provato. A chi avrà la voglia e pazienza di leggerlo, lascio il giudizio.
Buon tennis Massimo.
Mi hai dato un ottimo suggerimento, perché anch’io ho un nipotino che adora Jannik: gli farò subito il regalo. Del resto anche io apprezzo sempre gli articoli di Marco Mazzoni, che saluto e ringrazio.
Grazie Marco, lo leggerò sicuramente sia perché “amo” Jannik (tennisticamente parlando, potrebbe essere mio figlio!) ma anche perché mi piace molto leggerti!
Complimenti!
Tranquillo, purtroppo posso capire che persone come te legga no solo storie di 23enni 🙂 è evidente dal tuo qi in competizione con quello di un comodino (tranquillo..HAI VKNTO TU !!)
Approffitando delle ferie nei pressi di San Candido, porterò il libro a Casa Sinner per una recensione…
Ride bene chi ride ultimo
Hai ragione e lo stesso farò anch’io, ma ti ricordo che c’è gente che con Il grande fratello, Temptation Island e Pechino Express passa le giornate!!
Lo deve ancora dimostrare , spero per lui.
Il commento è una cagata pazzesca, ma il cervello del commentatore meglio di così non può fare, cerchiamo di capirlo poverino.
Mi perdoni,ma non riesco proprio a capire,che tipo di ingiustizie abbia subito JS.
Ancora auguri per la sua creazione!!!
Saluti.
@ Detuqueridapresencia (#4129524)
Potresti regalarmelo tu!!!
Io,da parte mia,ho sempre il tablet pronto dai tempi delle quattro giornate milanesi!!!
Già dal titolo e dalla copertina,viene voglia di leggerlo tutto di un fiato,in questo ho avuto il prilivilegio di farlo…
Confido nell’onesta’ di Marco Mazzoni,nel permettermi di averti risposto e di non ricevete censura.
Colgo l’occasione per farle gli auguri per questa sua “creatura”,e visto il protagonista del libro,non ho dubbi che sara’ un successo.
Saluti.
Quanta frustrazione e miseria in molti commenti. Invece di leggere e poi giudicare, si getta fango a prescindere. Credo si debba apprezzare un contributo che sulla carta si presenta diverso e forse apprezzabile. Uno legge, e poi applaude o critica.
A me incuriosisce, lo leggerò e poi dirò la mia.
Il mio specchio,per sua scelta,nonostante le mie sempre più insistenti richieste (per il momento),non vuole farlo.
PS:Quando sarà il momento,stai tranquillo che avrai/ete notizia.
Quella, Andrea ha competenza e cultura.
Poi ci scanniamo su Genoa e Samp e i fiocchetti quando regalo un libro me li mette apposta rossoblu 😛
Lo perdono perché è davvero bravo.
@ Giampi (#4129545)
Siccome lui ha detto più volte che vuole fare grandi cose per fare crescere il tennis italiano, soprattutto fra i giovani, ecco che magari quando si ritira da riccone potrebbe aprire da solo o con un socio una Tennis Accademy in Italia e magari anche dire la sua su come megliorare la gestione degli altri sport per i giovani ( vedasi gestione CONI Malagò & Company… ) e perché no, ogni tanto dire pure la sua su qualche argomento caldo del giorno, un riccone ex tennista Top come sarà lui, da questo punto di vista non avrà niente da perdere , se ovviamente avrà un minimo di attributi e anche voglia di mettere il naso al di fuori della grande bolla dorata in cui vivrà! 🙂
Comunque, il paragone con Thoeni non ha alcun senso, in primis, trattasi di epoche storiche completamente diverse, secondo, Sinner, se continua così, si ritirerà con un patrimonio netto come minimo di 70 milioni di euro, ai tempi di Thoeni, cifre spaziali del genere non le sognavano nemmeno!
Se i romanzi sono di qualità insegnano tanto quanto molti saggi, biografie e opere varie
Ma il Rouge viene anche intervistato nel libro? Tipo chiedergli il suo rapporto con i colleghi o la vita da giramondo?
non è questione di essere delusi, è che io sto proprio male, anche quando sbaglia un tiro. Sono grave, lo so
Non hai detto una bella cosa 😆 😆 😆 Tra l’altro su Sinner nel giro di 2 anni saranno già usciti almeno 4 libri
Nulla contro Mazzoni che fa il suo lavoro ma non capirò mai i libri sugli sportivi, biografie e non solo, per leggere cose probabilmente che si sanno già o trite e ritrite e che fondamentalmente non apportano nulla se lette da adulti. Potrei ancora capire da giovani che hanno ancora la vita davanti e può essere uno spunto per crescere, peccato che giovani che leggono è difficile trovarli, e che leggono non romanzi o anime è quasi impossibile.
Interessante…dopo anni e anni forse mi rimettero’ a leggere un libro…
Facile che a carriera finita darà una mano nell’albergo in val Fiscalina come fa Thoeni che al più accompagna gli ospiti a fare escursioni in montagna.. non hai capito la mentalità di Sinner..
Già che ci sei, compra una copia anche per gli scribacchini dei due rotoli di carta igienica, quello giallo francese e quello rosa italiano
Ma sempre a criticare: a quando un tuo libro sulle raccolte di tasselli di cedro del Libano di Raffaele
Adesso si comincia anche con sinner. Poveri noi o meglio povero me visto che molti hanno già cominciato a non aspettare altro che leggere, mi scuserà Mazzoni che non conosco, le caterve di instant ovvietà agiografiche fritte e rifritte che farebbero spazientare financo uno stilita. Resistere, a proposito di stiliti, resistere a tutta questa ennesima raccolta di muffa impaginata non si dà a quanto pare. Ovviamente non mi riferisco a JS che al punto in cui è, così subissato da sponsor e sponsali, poco può fare. Speriamo bene.
Già che ci sei magari una copia anche al ciucciapanda, magari impara qualcosa….
Se arriviamo ad essere delusi per una sconfitta in un quarto slam vuol dire che ci siamo abituati alla bambagia.
Tutto eccessivo glorificazione esaltazione anzitempo.
E’ la libreria di Recco dove infiocchettano i libri modalità regalo in vetrina? Bellissima libreria.
Fare un libro su uno che ha 23 anni e deve ancora sbranarsi la vita e imparare a capire cosa vuol dire vivere…è una cagata pazzzzzzzeeeescaaaaa 🙂 ma businnes is businnes e qualcuno sicuramente paghera’ dazio
Penso che andrò a ordinarlo dal mio libraio di fiducia e ne regalerò una copia a mia nipote che stravede per Jannik 🙂
E il tuo quando esce? L’autobiografia di un cialtrone 😎
Marco Mazzoni per me sarà sempre il GOAT da quando preannunciò per Musetti l’erba come migliore superficie, io non me lo sarei aspettato e da lì finale al Queen’s e semifinale a Wimbledon. Grazie ancora
@ marco.mazzoni (#4129397)
Grazie Marco e ancora molti complimenti per il tuo lavoro
AHAHAHAHAHAHAHAH
Bisogna capire se appunto questa straordinaria normalità sarà un processo migliorativo infinito o ci saranno turbamenti di questo andazzo portato dalla pressione da essere n 1, dal paparazzamento inevitabile, dal parziale ma inevitabile “imberrettinamento” VIP. È tutto da vedere perché sono effetti potenti ed in parte inevitabili.
Per come la vedo io, è davvero troppo presto per scrivere libri su Sinner.
In bocca al lupo comunque al Sig. Mazzoni, apprezzo molto i suoi articoli.
Ti ringrazio! Buon tennis
Grazie! Buon tennis
non apprezzo i suoi articoli qua figuriamoci un libro…..pero’ in bocca al lupo a prescindere!
Che è, te rode che Mazzoni ha pubblicato er libro e tu ancora no?
Mazzoni qui su livetennis ha dimostarto di essere giornalista e scrittore top e sono sicuro che il libro su Jannik è bellissimo perchè i contenuti di Mazzoni non sono mai banali e pieni di valore aggiunto.
Anche Garibaldi non è male.
Perché sempre a criticare tutto
Chi vuole lo può comprare e io sarò tra questi perché ogni cosa sulla persona Sinner mi affascina e trovo Mazzini eccellente
Chi non vuole non compra niente ma lasciamo agli altri la possibilità di fare quello che vuole
se Paolini dovesse vincere wimbledon mi aspetto come minimo un’ enciclopedia
finalmente un libro su sinner
Ancora più forte l’imitazione che ne fa Crozza:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/02/24/crozza-sinner-svela-il-vero-motivo-per-cui-ha-la-residenza-a-montecarlo-con-labbonamento-alla-palestra-ti-danno-la-piscina-di-proprieta/7457665/
Comunque, gran bravo ragazzo: serio, lavoratore, posato e caparbio, certo è che per ora vive in una grande bolla dorata come tante altre giovani sport star, bisogna vedere però poi quando finirà la carriera sportiva professionistica se avrà personalità al di fuori dell’ambito sportivo o se sarà invece un banale conformista egoista come tante altre ex sport star che non si espongono mai su nessun argomento caldo del giorno, non sia mai che perdono qualche gettone di presenza come commentatori, ecc….!!
Comunque, al 99%, finirà la carriera sportiva da riccone e quindi vivrà da subito in un’altra grande bolla dorata come tante altre ex sport star riccone, però in lui c’è una certa personalità che lo distingue, si vedrà….!! 🙂
Infatti non è un biografia! 😎
Ringrazio l’ottimo Paolo Silvestri per la bella recensione e Livetennis per lo spazio concesso.
Ci tengo a sottolineare che NON è una classica biografia, con così poca vita sportiva alle spalle non avrebbe senso. È un racconto che si focalizza su alcuni aspetti chiave di Jannik come persona e come tennista, in particolare il percorso di crescita umana e sportiva sostenuto dai valori della sua famiglia, il lungo periodo con Piatti, la la loro separazione, la costruzione della sua nuova squadra su misura, come il suo tennis è migliorato negli anni con un’approfondita analisi tecnica. Ci sono contributi di tecnici ed ex giocatori di valore, e moltissimi passaggi del Sinner-pensiero, con la sua umanità e normalità, il suo esempio fantastico di cultura sportiva.
Spero di aver reso giustizia a questo splendido ragazzo e tennista.
saluti
che senso ha scrivere una biografia a 22 anni? eccetto quello di fare cassa, ovvio
@ Renato (#4129344)
Posa il fiasco di chianti.
Commento inutilmente provocatorio in questo contesto
Sembra interessante, bravo Mazzoni
All in the family!!!
Il vero fenomeno è Fokina
Il vero fenomeno è Musetti
Grazie, lo leggerò sicuramente con grande interesse. Ne acquisterò due copie, una per me e una per Cazzullo.