Sinner fantastico per due set, poi lotta nel terzo e batte Shelton, è nei quarti a Wimbledon
Due set capolavoro, dominati da campione con un tennis spettacolare, dirompente in ogni colpo e forte di una risposta clamorosa, poi il terzo set si è fatto molto complicato per Jannik Sinner contro Ben Shelton negli ottavi di finale di Wimbledon. L’azzurro è andato sotto di un break per un passaggio a vuoto col diritto, ha rimontato con classe e ha portato a casa il parziale e il match faticando al tiebreak, dove ha sprecato un vantaggio di 5 punti a 2 e annullando ben 4 set point (uno in risposta) allo statunitense. L’azzurro batte il potente mancino di Atlanta per 6-2 6-4 7-6(9) e vola nei quarti di finale dei Championships, dove attende Daniil Medvedev. Jannik ha dato una dimostrazione di forza brutale nel primo set, dove ha perso un solo punto alla battuta, quindi ha controllato bene il secondo parziale, forte di un break strappato in apertura e senza alcuna sbavatura. Shelton dopo l’avvio shock è cresciuto: ha trovato ritmo alla battuta e anche un po’ in risposta (anche per un leggero calo di Jannik per numero di prime palle in campo), sparacchiando di meno e correndo tanto. Si è “centrato”, e le sue pallate hanno iniziato a prendere le righe, non più i teloni, e questo ha portato a meno scambi. Forse anche per questo, insieme al primo calo di tensione, Sinner è incappato in un pessimo turno di battuta all’avvio del terzo set, dove con 4 errori col diritto – non aveva sbagliato praticamente nulla fino a quel momento – è stato costretto a rincorrere.
Lì, ancora una volta, è venuta fuori la forza del Campione, quello che non molla nulla, è bravissimo a cancellare i momenti negativi e ritrovare con calma la retta via. È stato bravo a reggere, lasciar passare la sfuriata del rivale in piena esaltazione agonistica e prendersi immediatamente la prima chance per rientrare, arrivata nel settimo game, dove ha messo pressione al rivale dopo l’iniziale doppio fallo di Ben. Durissimo il tiebreak, dove Shelton era arrivato “meglio”, contro un Sinner invece più falloso e meno sicuro col diritto, colpo che oggi gli ha dato qualche patema dopo un’oretta di pallate imprendibili per consistenza e velocità. Alla fine, nel testa a testa furibondo del tiebreak, la maggior durezza nel gioco, completezza tecnica e forza mentale dell’italiano ha prevalso, e bene così perché in caso di quarto set la partita poteva diventare anche scomoda…
Sinner è stato bravissimo a partire a mille all’ora, sia come colpi che per tempi di gioco. È stato indispensabile farlo per mettere subito in chiaro i rapporti di forza e mettere enorme pressione a Shelton, sia in termini di gioco che di punteggio. Ben infatti è il classico tennista che si può esaltare nella lotta, nei testa a testa, e diventare pericolosissimo perché nella sua racchetta l’equilibrio è poco, ma di potenza e di strafottenza ce n’è da vendere… Con una partenza razzo, e con una qualità in risposta quasi misteriosa (come ha agganciato, controllato e rimesso in gioco molte prime palle di Shelton ha dell’incredibile!), Jannik ha messo pressione fisica e mentale al rivale, l’ha depresso e depotenziato, mettendogli in faccia una forza che ha scardinato la sua arma principe, il servizio. Così Ben ha perso il filo del tennis, si è messo a sparacchiare senza senso, e pure il servizio ha perso efficacia. Non reggeva lo scambio, non faceva punto col servizio, nemmeno venendo a rete, e di errori del nostro neanche l’ombra. Bravissimo Sinner a cavalcare l’onda e scappare subito avanti nel secondo, forte di due set a zero la partita non era in ghiaccio ma assai ben indirizzata.
Shelton tuttavia è stato molto bravo – anche grazie all’aiuto del padre, che è riuscito a calmarne l’istinto distruttivo – a salire da metà del secondo set, ha ritrovato buone sensazioni, prima col servizio, tornato insidiosissimo, quindi anche col diritto, a tratti imprendibile. Forse Sinner si è anche un filo preoccupato per una caduta e un fastidio al polso, o semplicemente ha un attimo tirato il fiato col fisico e testa dopo aver spinto come un forsennato. Ha perso precisione e feeling col diritto, ha iniziato a sbagliarne qualcuno già nella parte finale del secondo set, poi è crollato malamente all’avvio del terzo, con 4 errori davvero brutti, pagati a caro prezzo. Il metro del campione è stata la calma nell’aspettare il momento per alzare di nuovo il livello. Il segnale è stato il doppio fallo di Shelton nel primo punto sul 4-3: lì la morsa di Jannik è tornata mortale, si è ripreso il break e al fotofinish ha vinto.
Una bella vittoria. Sinner è più forte complessivamente di Shelton, ha molto più tennis e testa, lucidità e continuità di gioco, ma resta un avversario scomodo se te lo trascini nella lotta, con quel servizio e potenza nei colpi. Jannik ha vinto con misura, un tennis più pratico nel terzo set, quello della rimonta e sorpasso. Il colpo migliore in tutto il suo incontro resta la risposta: come diavolo faccia a scattare nell’aria, domare la pallata di servizio di Shelton e, con l’equilibrio dei forti, rimetterla nell’angolo… Colpi al limite, ma se ci pensiamo poi non lo sono così tanto visto che ne ha trovati uno, poi due, poi… tanti! Sinner è un grande campione. Il suo Wimbledon continua. È di nuovo nei quarti. Pronto a dire la sua contro tutti. Avanti il prossimo.
Marco Mazzoni
La cronaca
Il match inizia poco prima delle 17 sotto il tetto chiuso, visto il maltempo imperante su SW19, con Shelton alla battuta. Cerca e trova ogni angolo e rotazione col servizio, Ben muove lo score a 15. Ottimo il primo game di Sinner, in totale sicurezza lo vince a zero, 1 pari. Shelton si complica la vita con una smorzata pessima, gli costa il 15-30. Poi sul 30 pari clamorosa risposta di Jannik, una bordata di rovescio che costringe Ben a una volée difficile da domare, e non ce la fa. Palla break! Equilibrista Jannik! Trova in qualche modo una risposta di rovescio staccando la mano in allungo, la palla atterra nell’angolino e l’americano sbaglia. Anzi, NO! Il controllo elettronico vede che la palla di Ben ha toccato la riga. Stavolta servizio e diritto di Shelton sono efficaci. 2-1. Jannik si prende anche il quarto game a zero, sicurissimo con battuta e primo colpo successivo, molto aggressivo. Sul 2 pari ancora Ben opta, malamente, per una smorza bel letta e rigiocata da Jannik, 0-30. Molto bene Shelton poi sul 30 pari, vince il primo importante scambio da fondo campo reggendo col rovescio e accelerando lungo linea col diritto. Il BREAK per Sinner arriva: ai vantaggi Ben gioca con pochissima sensibilità il back di rovescio, poi sparacchia lungo col diritto, ma c’è una costante in questi errori: la PRESSIONE di Sinner dalla risposta, che neutralizza molte prime a tutta del nativo di Atlanta. 3-2 e servizio Jannik. Si interrompe a 10 la striscia di punti di fila vinti al servizio dall’azzurro. Ben ci mette un po’ del suo, esagera nella spinta cercando giocate percentualmente da bancarotta… 4-2 Sinner, tutto scorre come il ticchettio di un orologio svizzero nel gioco di JanTheFox. Non riesce a fare la differenza col servizio Ben, Jannik risponde tanto e benissimo, se non avesse regalato un tocco sotto rete sarebbe di nuovo avanti 0-40… La palla per il doppio break arriva ugualmente sul 30-40, eccellente la risposta di Jannik, l’ennesima. Con un altra risposta fantastica, rovescio cross in allungo e totale controllo, vola 5-2 col doppio break. Sinner si aggiudica il parziale 6-2 al primo set point. Ha perso 1 punto, UNO, alla battuta Jannik… Brutale.
Secondo set, Shelton riparte alla battuta, ma… se non fa punto col servizio nello scambio son dolori. Risponde sempre Jannik, gli attacchi dell’americano fanno il solletico, sono neutralizzati come quando si schiaccia una zanzara con la racchettina elettrica… È subito sotto 15-40 Ben, Sinner gli tira “in faccia” una risposta a tutto braccio che rimbalza a due dita dalla riga di fondo. BREAK Sinner, 6 giochi di fila vinti. Si distrae un minimo Sinner, concede due errori, ma si riprende immediatamente col servizio, un Ace e via. 2-0 avanti. Finalmente torna a vincere un torno di servizio Shelton, chiedendo tutto e di più al servizio, ma che fatica… (1-2). Non solo potenza e impatti perentori, Sinner mette in mostra anche “mano” con un tocchetto sotto rete disinvolto e vincente nel primo punto del terzo game. È troppo rapido Jannik nel colpire col diritto o rovescio il primo colpo dopo la battuta, su risposte traballanti del rivale. Shelton ha la faccia chi di letteralmente non sa cosa fare per provare a fermare l’azzurro. 3-1. L’americano ingrana alla battuta, il parziale scorre via sui turni di battuta, con Jannik ancora solidissimo nei suoi. Sul 4-3, l’azzurro ha ceduto complessivamente nell’incontro solo 4 punti alla battuta… Jannik serve bene perché non cerca solo velocità, rischia la battuta anche contro il diritto di Ben, e la cosa funziona perché da sinistra gli apre totalmente l’angolo a destra dove entra benissimo col diritto cross e sbaraglia la resistenza del modesto rovescio di Shelton. 6-2 5-3 Sinner, in nemmeno un’ora di gioco. Complicato anche il nono game per l’americano, anche per colpa di un errore marchiano sotto rete, ma rimedia con il servizio, 4-5. Jannik serve per chiudere anche il secondo parziale. Sul 15-0 il pusterese commette il primo vero gratuito del match, ma poco male, si affida alla pressione nello scambio, poi una seconda palla così carica di spin ed esterna che manda sui teloni il rivale in risposta. 40-15, due Set Point. Spreca il primo, sparacchia con un po’ di fretta di rovescio (e si tocca il polso, era scivolato a terra in risposta nel nono game); OK il secondo, è lungo il rovescio in scambio di Ben. 6-4 Sinner. Totale controllo per l’azzurro, tutto bene, tutto rapido, nessuna sbavatura. Ogni colpo funziona. Shelton almeno è salito alla battuta, ma resta del tutto inefficace in risposta.
Terzo set, Shelton to serve. Forse trova il miglior turno di battuta del suo match, non solo servizio ma anche un po’ di resistenza nello scambio senza sparacchiare via a tutta. 1-0 Shelton, e per la prima volta regge anche in risposta l’americano. Sinner si ritrova 30 pari, esagera col diritto per la terza volta nel game, 30-40 e prima palla break dell’incontro da salvare. Ancora il diritto tradisce Jannik, era in controllo dello scambio ma il cambio in lungo linea è in rete. All’improvviso, BREAK Shelton, primo passaggio a vuoto per l’italiano, ora costretto a rincorrere nel set sotto 0-2. Urla Ben dopo un bel punto vinto sul net e poi un diritto aggressivo. Si esalta lo statunitense, e così può diventare davvero pericoloso. Ancora col diritto Jannik sbaglia dopo un’ottima risposta. In modo totalmente inatteso, lo score segna 3-0 Shelton. L’italiano muove lo score, 1-3, con un delicato (e primo nel match) servizio e volée. La battuta di Ben diventa difficilissima da rispondere, tira addirittura una seconda palla a 133 miglia (!), bordata che lo porta 4-1. Servendo sul 4-2, Shelton inizia con un doppio fallo, poi sbaglia un diritto in scambio. 0-30. Bravissimo Sinner a rispondere in qualche modo, guadagnare il centro del campo e inchiodare il rivale nell’angolo sinistro, finito a furia di contro piedi. 0-40, tre palle per recuperare il break per Jannik. Gioca MALISSIMO Shelton la seconda, una smorzata che è un pallonetto e Sinner arriva e si prende il BREAK, 4-3. C’è un po’ di tensione in campo, anche l’azzurro è meno sciolto e commette il secondo errore del game, 30 pari. Nel momento del bisogno, il servizio c’è, due pallate e via. 4 pari. Ben ha trovato un bel focus, difende ogni palla con consistenza e non sparacchia più via come all’avvio del match, quando era travolto e non trovava la misura. Jannik deve lavorare di più e stare attento, visto lo score tirato del parziale. Poche prime in campo per Sinner sul 5-4, si affida alla sua consistenza nello scambio, dritto al centro per sbagliare di meno. Sul 40-30 trova una giocata clamorosa: sulla risposta nei piedi del rivale gioca un colpo sotto le gambe fronte rete e poi passante ottimo di diritto sull’attacco per nulla malvagio di Shelton. 5 pari. Continua a concedere qualcosa Sinner nello scambio, il diritto alterna vincenti ad errori, ancora 30 pari sul 6-5. Ancora lungo il diritto, un po’ statico coi piedi… c’è un Set Point Shelton! E la prima palla non va… Rischia una risposta di diritto Ben, la palla non supera la rete, qua è andata “bene”. ACE Sinner! Mancava da un po’ una prima palla decisiva. Altro gran servizio, Tiebreak! Attacca bene Ben sul secondo punto, ma la volée è lunga. Poi chiude con la smash Sinner, dopo uno schiaffo al volo di diritto non perfetto. 2 punti a 1 Jannik. UFF! Ben regala col diritto, su di una risposta alta e carica di Jannik che lo sorprende. 3-2 e servizio per l’azzurro. Servizio e diritto, 4-2. Altro servizio nell’angolino, perfetto, nemmeno velocissimo ma perfetto sul rovescio di Ben. 5 punti a 2. Shelton spara l’Ace #14, 3-5. Sinner comanda lo scambio ma sbaglia il 19esimo colpo, un rovescio veloce ma… si poteva far meglio. 5-4. Ora serve Jan. Chiamata OUT la palla diritto di Sinner, non chiama nemmeno la verifica, è 5 pari. GRANDE Vincente di Shelton col diritto, pallata improvvisa. Da 2-5, è 6-5 e serve, Set Point! Sbaglia Ben, sul ritmo di Jannik. 6 pari! Bel servizio esterno si Shelton, 7-6, altro SP, ma serve Sinner. Lo annulla l’azzurro, out il taglio di Shelton dopo una buona risposta. ACE! 8-7, ecco il Match Point Sinner! ACE Shelton! 8 pari. Ben guadagna il quarto SP con un diritto sicuro dopo la battuta; lo annulla col suo solito pressing. 9 pari. Buon servizio al colpo, 10-9 e seconda Palla Match Sinner… Doppio fallo!!!! Finisce così, annulla 4 SP e chiude 11 punti a 9. Bel terzo set, grande lotta e che crescita per Shelton. Sinner sbaglia qualcosa ma regge e la chiude in tre set. Si va nei quarti, ora ci sarà Medvedev.
J. Sinner vs B. Shelton
Statistiche | 🇮🇹 Jannik Sinner | 🇺🇸 Ben Shelton |
---|---|---|
Ace | 7 | 15 |
Doppi falli | 0 | 4 |
Percentuale prime di servizio | 70% (63/90) | 72% (69/96) |
Punti vinti con la prima | 76% (48/63) | 70% (48/69) |
Punti vinti con la seconda | 70% (19/27) | 41% (11/27) |
Punti vinti a rete | 69% (22/32) | 48% (13/27) |
Palle break convertite | 67% (4/6) | 50% (1/2) |
Punti vinti in risposta | 39% (37/96) | 26% (23/90) |
Vincenti | 28 | 27 |
Errori non forzati | 29 | 37 |
Punti totali vinti | 104 | 82 |
Distanza coperta | 2607.2 m | 2645.0 m |
Distanza coperta per punto | 14.0 m | 14.2 m |
TAG: Ben Shelton, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Wimbledon 2024
Il cambio di superficie (e il cambio di palline) si é rivelato, nessuna sorpresa, un fattore spacca-tendini, scassa-muscoli, ecc.
C’ era un bel video di Marco Mazzoni prima (prima) di Montecarlo che lo spiegava bene.
Ora farsi prendere dallo “strafare” porta allo “strarompersi” e sarebbe un peccato, in parzicolare per volere a tutti i costi buttarsi immediatamente dopo Wimbledon subito su Terra, e per di piú per entrare in una baracconata pagliacciata di olimpiade di tennis, senza senso e senza valore
Shelton e Rune sono i gemelli diversi, uno è il Tamarro di Atlanta e l’altro il Tanghero danese…. entrambi però sono icone della sportività durante i match e campioni di umiltà fuori dal campo.
Shelton non è antipatico per nulla.
Tatticamente è indisciplinato altrimenti tutto quel tennis che ha nel braccio lo porterebbe velocemente nella top ten, con vista top five.
Ma forse mi piace proprio la sua esplosività a tratti anarchica (mi piace anche quando gli fa perdere il TB con Jannik…).
Rune invece ha problemi caratteriali, è diverso.
In realtà veniamo da un triumvirato ed attendiamo il terzo a fare compagnia allo spagnolo ed all’italiano…
Non concordo del tutto, quando sei sotto pressione è successo anche ad Alcaraz di non chiudere, dipende da come gli gira.
Se prendi la partita con Medvedev agli USO, la semifinale di Pechino e i quarti di Melbourne sono i tipici tre casi di Alcaraz in cui se le cose che pensava di fare non gli riuscivano va nel pallone come tutti gli altri.
Poi è chiaro che i numeri di Alcaraz sono altissimi, ma sotto pressione secondo me Sinner gli è superiore perchè come ha dimostrato ieri riesce a chiuderla anche se non gli riesce tutto al 100%.
😀 😀 😀 la più bella del giorno questa!
Bella questa
Sia come sia Detu, 3/0 e a casa per il “povero” Ben e, comunque, sono sicuro che Jannik non se la sia presa, troppo superiore
No problem a non essere d’accordo. La mia percezione è stata quella. Può essere sia sbagliata.
No, dissento. È un gesto grace che solo qui si evidenzia come tale: mi pare che né il pubblico né Sinner né i telecronisti siano stati di questa idea .
Perdonami ma quando durante una partita di calcio i tifosi invocano il rigore e i “loro” giocatori non protestano difficilmente il rigore c’era.
Per me farsi sentire è mostrare determinazione, urlare anche (e oggi dopo l’infortunio di Keys in telecronaca si è detto “Paolini con Madison infortunata non può urlare in faccia come altre volte”… Quindi Jasmine lo fa, rivolgendosi subito verso Furlan, ma non è anti sportiva vero?).
Comunque facciamo così: accetto dichiarazioni al riguardo ma allo stato attuale chi accusa di voler colpire Jannik (con cui è stato correttissimo) è solo qualche tifoso di LT.
Preferirei altre fonti.
Sarebbe un gesto indecente.
Mi pare che seconde a oltre 130mph uscite ve ne siano state altre… Prendeva la mira?
Il salto di qualità vero che traspare è nella mentalità: Sinner ora è rilassato e sorridente anche se sotto nel punteggio perchè sa che con un vantaggio di set difficilmete potrà crollare totalmente e perdere. Prima era più inquieto da questo punto di vista. Alcaraz lo impensieriva a Parigi ma solo perchè non era tranquillo da reduce dall’infortunio e dunque ha sparato fuori lo smash decisivo. Se entrava quello avrebbe vinto comunque anche da convalescente per cui da sano come ora volete che non sia tranquillo?
Sì, ma che due palle
Se mio nonno… 😡 😡
Posa il fiasco… 😆 😆
AHAHAHAHAHAHAHAHAH.
Il coach può parlare con il giocatore dopo Wimbledon 2022.
A quella data ALCARAZ 2 SINNER 1 (Wimbledon 2022)
Vedendola dal pumnto di vista di Shelton, a me ha ricordato la partita con Djokovic a FM, quando nella semifinale, dopo due sets assolutamnte lisci per il serbo, il giovane statunitense, prese a giocare come oggi, aggressivo e quasi ingiocabile in battuta, Djokovic dovette difendere un SP, quello del colpo di Shelton che fece arrabbiare Djokovic (e della telefonata, che lo fece arrabbiare ancora di più). Anche allora si ebbe l’impressione che, se avesse vinto quel set, la partita avrebbe potuto prendere un’altra piega. Sono sempre più convinto che Ben abbia delle ottime potenzialità, ma debba mettersi al lavoro, venire in Europa più spesso, smetterla di giocare metà della stagione con i suoi cloni. E forse scegliersi un nuovo allenatore. Così facendo, potrebbe, nei tempi dovuti, aspirare ad entare fra i primi 4 o 5 al mondo.
@ Pier no guest (#4121241)
È anche perché Jannik è un signore, metti che al posto suo c’era Nick o Medvy……….
A proposito di spaccamenti, non era la terra la superficie spaccatutto? Hurkacz, Dimitrov, Keys…
Speriamo invece che Medvedev sia Messala e Sinner sia proprio Ben Hur in un confronto, però, diversamente cruento 😉