Wimbledon: Dichiarazioni dei giocatori italiani nel Day 2. Parlano anche Cobolli, Darderi, Musetti, Nardi e Vagnozzi (Video)
Flavio Cobolli: “Credo che giocare su questa superficie mi possa aiutare, anche se spero che ci siano meno tornei possibile l’anno sull’erba. Oggi ho giocato bene, sono felice.
Secondo me posso giocare bene su tutte le superfici. Non mi sentivo a mio agio sull’erba, non avendoci mai giocato, non mi sentivo in grado di battere avversari che invece posso battere su altre superfici. L’emozione che riesco a contrastare meno è il disagio. Quando mi sento a disagio in campo non riesco a esprimere il mio tennis.
Ho rosicato tanto a Parigi, perdere mi dà molto fastidio, ma resetto molto tranquillamente perciò non ha influenzato i tornei successivi.
Nei primi due tornei sull’erba non sono stato fortunato con i sorteggi. Ho fatto partita anche con loro. Ovviamente nei momenti importanti si è vista la differenza di livello attuale, ma essere vicino a vincere anche un set mi ha aiutato molto. Nei giorni successivi alle sconfitte mi sono allenato tanto” ha detto Cobolli, sconfitto ai quarti a Eastbourne prima di arrivare a Wimbledon.
Il diritto va molto, lo sento anche io, me lo dicono in tanti, anche i miei avversari quando parlo con loro. Ma non ho lavorato su questo nello specifico, da inizio anno ho migliorato tante cose in modo costante e si vede.
Non sento ancora che posso chiudere ogni volée che gioco, quindi ci vado il meno possibile anche se dovrei andarci di più. Ora sento che quando sto bene fisicamente posso starci anche diverse ore dietro la palla – ha detto -. Certo mi potrà aiutare andare a rete a chiudere il punto. Anche mio padre forza perché vada a prendermi il punto a rete”.
Luca Nardi: “E’ stata una brutta giornata… una brutta partita. Devo ancora capire come migliorare su questa superficie, non ho giocato mai bene in questo mese e oggi è stata la partita più brutta. Mi spiace molto ma ho capito che devo ancora adattare bene il mio gioco alla superficie, capire come ci si deve muovere e come si deve giocare. Inoltre, in questi giorni ho avuto un problema al gomito che mi ha impedito di allenare al meglio il servizio. Non è mai stato il mio colpo più forte e ora lo è stato ancor meno. E’ un colpo su cui devo lavorare, in modo particolare per essere competitivo su una superficie così rapida.
Fino ad aprile – maggio è andata bene, ho avuto ottimi risultati. Ma il mio Tallone di Achille è la poca costanza, sia all’interno di una partita, sia all’interno di una stagione. E questo è il periodo in cui faccio più fatica. Ora tornerò a casa, staccherò la spina per qualche giorno e inizierò ad allenarmi per il cemento. Farò tutta la stagione americana, una trasferta lunga di un mese e mezzo partendo da Washington”.
Lorenzo Musetti: “Fa piacere anche se avremmo preferito incontrarci più avanti. Con Darderi ho giocato una sola volta, a Torino, su terra rossa, in condizioni completamente diverse. Oggi ha vinto un bel match ma non voglio focalizzarmi sulla prossima partita, preferisco pensare a quello che di buono c’è stato oggi, la reazione di cui sono orgoglioso perché il match non era facile, per come si era messo, per le condizioni, per le interruzioni.
“Lui ha giocato bene, ha un tennis fastidioso e quando non senti bene la palla ha le armi per incartarti tennisticamente parlando – spiega – . Il confronto con Simone durante l’interruzione mi ha aiutato, mi ha detto di spingere di più sul mio servizio perché all’inizio era poco più di una rimessa in campo, e nello scambio non ero mai convinto. Poi è andata meglio dal lato della risposta, ho cercato di spostarmi un po’ verso il lato a uscire, era un angolo che gli piaceva, e ha funzionato perché gli ho tolto sicurezze al servizio. Nel secondo set c’è stato un finale burrascoso, i due set point ma soprattutto il mio nervosismo. Ero più presente nel match ma non riuscivo a sbloccarmi, e vincerlo è stata una bella liberazione che mi aiutato poi nel terzo e nel quarto set dove ho giocato con più autorità”.
Sorpreso se Berrettini battesse Sinner? Può accadere di tutto in questo sport e lo ha dimostrato quello che è accaduto oggi nel match di Rublev. Matteo ha le caratteristiche per mettere in difficoltà chiunque. Inoltre, dà il meglio di sè quando rientra da uno stop. Ha grande facilità a tornare ad alto livello anche quando è fermo da tanto tempo. Non ho aspettative, che vinca il migliore, ma sono certo che sarà un bel match. Sarà molto mentale”.
E’ una bella sensazione avere qui con me la famiglia, mio figlio e la mia compagna, insieme al team c’è aria di casa. Vengo a piedi al circolo, e per la vita che facciamo è insolito. Ti fa tornare ad essere una persona normale e non un nomade come siamo di solito. Tornare a casa la casa la sera e trovare tutti lì è impagabile”.
Simone Vagnozzi: “E’ anche un buon metereologo Jannik (sorride). Per fortuna ci siamo già allenati, è stata una decisione di Jannik, ci ha chiamato e ci ha chiesto di giocare alle 11. Ci siamo allenati con Sonego e poi appena finito ha iniziato a piovere. Nel pomeriggio farà fisioterapia e cercherà di recuperare più energie possibili per domani. Stasera? Non penso vada in discoteca – scherza ancora Vagnozzi – . Torniamo a casa e cucinerà per tutti, ma il menu dovete chiederlo a lui”.
Per fortuna è tutto ok, si è allenato bene, sull’erba lo scivolone può accadere e ieri era molto umido e il campo era scivoloso. Quando diciamo che i primi turni su erba sono complicati lo diciamo anche per quel motivo fosse accaduto a me la partita sarebbe finita lì lui invece ha continuato e il quarto set è stato molto buono e gli ha permesso di uscire dal campo con buone sensazioni.
La routine è sempre la stessa, anche se prepari un match contro un ragazzo che conosci bene. C’è un po’ di aria di derby anche se oramai sono abituati a giocare tra loro, ci sono talmente tanti italiani nei tabelloni che devi abituarti quasi ogni giorno a prepararti per un derby”.
No anche da quando è n.1 del mondo, è lo stesso ragazzo di sempre . Certo, adesso ci poniamo degli obiettivi nuovi, cercando sempre di migliorare… ha vinto il primo Slam ed è diventato numero 1 del mondo, adesso l’obiettivo è cercare di rimanere lassù il più possibile e provare a vincere altri Slam. Sta crescendo e man mano che cresce si prende più responsabilità e sta facendo vedere sempre più la sua personalità, il fatto di vederlo ridere di più in campo, il fatto di vederlo scherzare di più sono i segnali del fatto che sta tirando fuori tutta la sua personalità”.
Luciano Darderi: “Per me queste sono le prime partite su erba, sono contento perché onestamente non mi aspettavo di riuscire a giocare così nelle ultime tre settimane. Qui, ad Halle, a Maiorca credo di aver dimostrato che posso far bene anche su una superficie così difficile. Aver vinto oggi è speciale.
Sotto di due set a uno non avevo buone sensazioni , ho avuto un calo mentale dopo lo stop per pioggia, come era già accaduto a Parigi. Per fortuna mi sono ritrovato e nel quarto set sono tornato in gioco. Sul 6-5 del quarto set ho giocato un gran game e questo mi ha aiutato. Durante la seconda interruzione per pioggia sono rientrato negli spogliatoi e mi sono guardato allo specchio. Mi sono detto di partire più solido di testa e di non commettere lo stesso errore del primo stop. Mi sono convinto che potessi vincere e questo mi ha aiutato”.
Il servizio e il back sono armi fondamentali, muoversi è diverso ma dopo tre settimane credo di farlo già meglio. Ci sono poche settimane su erba ma nei prossimi anni penso possa diventare una buona superficie per me. Servono tempo e partite ma penso di potermi divertire in futuro. E’ tutto diverso, i movimenti, gli scambi, mai più di 4 o 5, la mobilità… pure le palle break contro o a favore sono diverse, ci vuole una concentrazione diversa. La mia superficie è la terra perché ho giocato sempre lì. Per salire in classifica, quando c’era lo swing su erba o cemento, io facevo solo i challenger. Ora che la classifica è buona giocherò tutto, cemento, erba, indoor.
Sono fiero di tutto quello che ho fatto in questa prima parte della stagione – spiega – qualificarmi alle Olimpiadi è un traguardo bellissimo per qualsiasi sportivo, poi giocare qui, a Roma, a Parigi… Da 130 sono salito a 35 / 36, è bellissimo, ho lavorato tanto per farlo e me la sto godendo”.
Ci ho perso in semifinale a Torino con Musetti è un grandissimo giocatore e lo rispetto molto. La settimana scorsa ha fatto finale al Queens e più in generale su erba ha sempre ottenuto grandi risultati. Cercherò di far bene, peccato che ci siano due derby al 2° turno, siamo stati sfortunati, perché due rimarranno fuori”.
Ho fatto la scuola argentina ma da piccolo parlavamo solo italiano con mio padre e mio nonno l’ho imparato così. Sono cresciuto nel mito di Del Potro, quando ero piccolo in Argentina c’era il boom di Delpo, come ora c’è quello di Sinner in Italia. Poi crescendo ho apprezzato lo stile di Federer, spettacolare e bello da vedere. Ricordo il partitone che giocarono lui e Nadal qui nel 2008. La partita più importante della stagione? Al Foro Italico con Shapovalov, era la prima volta sul Centrale, 76 al terzo set… penso sia stata la migliore, non so se ho giocato benissimo ma è stata speciale. La prima a Roma, davanti a tanto pubblico e tutta la mia famiglia”.
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Che pena vedere l involuzione di Nardi. Ha pensato di fare sacrifici temporanei con un vero coach che lo portasse nei 100, ottenuto questo ha deciso di vivacchiare di rendita mantenendosi dentro i 100: si è fatto male i calcoli perché senza allenamento vero e sacrifici ben presto ne uscirà e poi sarà molto molto dura rientrarci
La semi allo US Open arrivò dopo uno stop di diverse settimane.
Diciamo che anche quando era al top, ha avuto le sue pause nel corso della stagione
Lorenzo benedetta pioggia ma raccomando cerca di esultare sempre poco bel durante e di essere sottovalutato da media ed avversari. L’impressione che ho è che non appena ti esalti poi ti rilassi e da lì ad andare in negatività ci metti molto poco. Il tuo staff ti deve aiutare andare avanti il più possibile “a fari spenti o poco luninosi ” te rendi di più d underdog che da da favorito. Non pensare ora che hai un potenziale bel tabellone. Pensa una oartita alla volta, un set alla volta, un game ed un punto alla volta e ripeto esulta poco e ponitj sempre la voglia di migliorare ogni colpo.
Non conoscessi Nardi mi verrebbe da dire altro, ma conoscendolo posso solo affermare che con uno staff serio avresti meno problemi al servizio e all’adattamento alle superfici. Non è questione che giochi male a giugno, aver lasciato Galimberti ti ha fatto sprofondare al tuo livello inadeguato di 1 anno fa.
il miglior Berrettini che abbiamo visto fino ad ora è quello del 2021, li non veniva da un lungo stop anzi, in fila aveva raggiunto vittoria a Belgrado, finale 1000 a Madrid, quarti al RG e vittoria al Queens!
A Matteo serve giocare, è un diesel.
@ Marco M. (#4113790)
Allora forse il trucco è prendere residenza a Monte-Carlo?
Bisogna vedere se a Bellucci, coi suoi guadagni attuali, converrebbe già o se fosse ancora una mossa in perdita; perché non è che a Monte-Carlo concedano case e campi da tennis in comodato d’uso gratuito a chi svolga questa professione.
Io ricordo Zizipas ottavofinalista qui a Uuimbledon …ricordo male?
Non ricordo chi avesse eliminato per arrivarci ma non è che chiunque ci provi ci riesca.
Che lo Zizipas attuale non valga quello di allora forse è anche vero ma, fino a prova contraria, a tutt’oggi Musetti il IV turno, la seconda settimana, sulla più sacra delle erbe tennistiche londinesi l’ha visto solo nei sogni; oltre al fatto che il Greco potrebbe ricordare come ci riuscì, non più lontano dell’anno scorso; e come riuscì a crear non pochi problemi alla miglior versione dell’AustraloPGreco vista da quelle parti, l’anno prima….
ma vagnozzi ha mai vinto un challenger in carriera?
Nardi ha fatto qualche giorno con Sinner (purtroppo non tutta l’off-season a causa di un infortunio) e nelle settimane iniziali dell’anno sembrava un altro.
A Montecarlo si allenano spesso insieme Berrettini e Sinner, semmai che non potrebbe essergli concorrente 😎
E’ che per allenarsi bene e crescere tutti hanno bisogno di “sparring partner” all’altezza, non so perché ma non ce li vedo ad allenarsi con me o con i miei amici.
Muhammad Alì aveva Larry Holmes negli allenamenti, chiaro che il buon Larry ne abbia “rubato” qualche segreto tanto da diventare anch’egli campione del mondo, ma se Alì si fosse allenato con dei ragazzini o con dei pugili scarsi avrebbe battuto Foreman? Non credo.
Beh…gliela strinse con tale trasporto che al confronto Camila Giorgi sembrava Aldo Baglio quando esclama “non ci posso credereeee!”: era proprio furibondo Bellucci ieri a fine incontro!
Mi ricordo la notizia per cui papà Sinner, che credo di ricordare si chiami Hans-Peter, fosse stato ufficialmente assunto dal figlio per seguirlo in giro pel mondo con mansione, immagino tra altre che attengono alla sfera personale del Campione, di cuoco.
Notizia dell’anno scorso.
Ci piace Bellucci che scende in campo per vincere con qualsiasi avversario. E troviamo che questo sia il modo per rendere omaggio a chi lo guarda e al suo avversario. Non lo troviamo irrispettoso, anzi ieri è stato fin troppo gentile a stringere la mano ad uno che ha tentato in tutti i modi di togliergli concentrazione…
@ jackr (#4113741)
Mi piace questa idea, romantica.
Ma in realtà credo che ogni individualità sia unica ed a sè stante e che non basti “frequentare un po’ ” Sinner per assorbirne i grandi pregi caratteriali che, sommati a quelli tecnico-atletici, fanno il Campione che è.
Sicuramente male non gli farebbe; ma neanche si può pretendere che Sinner, paternalmente, si accolli il compito di favorire la crescita uman-tennistica di chi, in buona sostanza, gli è concorrente.
Mi piace Bellucci come giocatore e come mentalità ma secondo me avrebbe bisogno di allenarsi assieme a Sinner per capire come l’ umiltà e il rispetto dell’avversario possano aiutare un giocatore a diventare grande . Forse con queste due componenti avrebbe vinto la partita ieri
Anche Musetti afferma quello che io penso da tempo.
E cioè che il miglior Berrettini lo vediamo dopo un lungo stop.
Ed è un paradosso, ma è sempre stato cosi’. Probabilmente ha solo bisogno di allenarsi tanto
Cobolli a disagio sull’erba?
ma quando mai…stava per battere hurkacz!
Avevo letto un’intervista in cui raccontava che preparava sempre per tutti pasta al pomodoro… Poi magari ora lo aiuta il babbo cuoco
Bravi tutti, anche Luca che mi è sembrato abbastanza lucido e onesto nelle dichiarazioni.
Come si dice”impara l’arte e mettila da parte”,
Sinner fa tutto.
Probabilmente passa anche il mocio e stende i panni.
Ma non era Sinner padre il cuoco ufficiale della squadra?
Sinner figlio ha ereditate dal padre la mansione e l’arte culinaria?
Per me è stata una partita orribile da parte di entrambi,solo errori e anche piuttosto banali visto che si limitavano a palleggiatore.Non c’è stata una vera è propria reazione di Musetti visto che al rientro in campo ha giocato peggio di prima e meritava di andare sotto 2-0,poi dal possibile 2-0 al 1-1 ha tagliato le gambe al francese già abbastanza provato fisicamente e come Fucsovic con Berrettini si è proprio rifiutato di giocare (e questa è comunque una mancanza di rispetto per il proprio team,per l’avversario e per gli spettatori),gioca così vongole Darderi va subito a casa
musetti ha un tabellone sulla carta spalancato, tsitsipas su erba non fa così paura. Ovviamente non deve ripetere prestazioni come quella odierna
E Darderi?