Jannik Sinner festeggia il n.1 nella sua Sesto Pusteria (video)
Dopo aver ricevuto dalle mani di Andrea Gaudenzi il meritatissimo premio di nuovo n.1 ATP, Jannik Sinner da Monte Carlo è tornato a casa a Sesto Pusteria, per una giornata di celebrazione nei suoi luoghi più cari, quelli della sua infanzia. Arrivato in mattinata al’aeroporto di Bolzano, il campione azzurro ha passato del tempo in famiglia, quindi alle 14 in punto è arrivato al Municipio di Sesto, ad accoglierlo il sindaco Thomas Summerer e il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher. Il primo cittadino l’ha omaggiato della più alta onorificenza della sua località, la firma sul libro d’oro. Nonostante la pioggia di quest’incerta fine primavera, migliaia di persone l’hanno atteso per ore ed omaggiato, alcuni anche con costumi folkloristici e l’ormai iconico “pel di carota” che in tutti gli stadi del mondo è diventato una costante nei suoi match.
Durante la cerimonia, accompagnata dal corpo bandistico locale, Jannik ha salutato e ha ringraziato tutti i presenti, scherzando sulle sue competenze musicali e scolastiche e arrivando anche a tenere l’ombrello al presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, durante la firma, proprio come è accaduto al torneo di Indian Wells con la raccattapalle. Jannik non si smentisce mai…
La giornata di celebrazione del Pusterese più famoso al mondo è continuata alle ore 15 presso la Tennishalle, dove ha imparato a giocare a tennis, applaudito da decine di ragazzini locali. C’è anche sorpresa dei suoi più grandi trofei vinti: il Norman Brookes Trophy degli Australian Open, quello assegnato dall’Atp al numero 1 al mondo e la Coppa Davis.
Sexten
— Janniksin_Updates (@JannikSinner_Up) June 11, 2024
Sinner ha raccontato ai ragazzini presenti un riassunto della sua storia, l’importanza del lavoro e dell’impegno. “Sono molto contento di essere qui, un posto dove sono nato e dove ho vissuto la mia gioventù con gli amici e la famiglia. Sono contento di vedere tantissimi ragazzi qui e di condividere questo giorno con loro”, afferma Jannik. Tutti rapiti dalle sue parole. “Se fai quello che ti piace, allora hai già vinto. Se combatti per le tue scelte non importa che tu sia numero 1 o 100, sei già un campione. Spero di aver dimostrato di essere un ragazzo normale come tutti voi”, questa la risposta di Jannik a come si fa a diventare il migliore.
Quindi è intervenuto anche il Presidente della FITP Binaghi, che ha detto: “Ringrazio il padre e la madre di Jannik, perché quando uno diventa campione del mondo vuol dire che ha fatto un percorso netto, e la parte che conta di più è la prima, che dà un’indicazione precisa. Per diventare campioni non serve partire da grandi città, ma si deve partire da grandi valori, ed è quello che ci ha insegnato Jannik con la sua gentilezza”.
La giornata di Sinner è terminata in allegria, con tante foto e strette di mano. Un abbraccio della sua gente al nuovo n.1 del mondo, campione Slam, miglior tennista italiano di sempre e soprattutto bravissimo ragazzo e grande esempio per tutti, giovani e non. Una giornata da incorniciare, che nemmeno la pioggia battente è riuscita a guastare.
Mario Cecchi
TAG: Jannik Sinner, Sesto Pusteria, Video
Il “benzinaio” sul tetto del mondo….
Cose mai viste in Italia…
Grazie Jannik.
Troppo bella…
In bacheca
Io non sono uno di quei tifosi invasati che sostengono che il proprio idolo non sbagli una mossa, e ammetto che Nadal non è un esempio di finezza in campo. Quel vizio di levasi le mutande dal sedere, e da giovanissimo di sputare sul campo (per fortuna abbandonato da anni), non mi sono mai piaciuti. Ma ovviamente i suoi detrattori, prima principalmente federeriani e poi anche djokoviciani, si sono sempre attaccati a questi difettucci per criticarlo, oltre alle manie più innocue come le bottigliette, scavalcare le righe, toccarsi il viso, ecc. E su questo non si può che lasciarli sfogare sti poveri detrattori… Altre volte invece se le inventano di sana pianta, parlano di scorrettezze, mezzucci… Le volte in cui Nadal ha esagerato in campo si contato sulle dita di una mano di tirannosauro: quando disse a Bernardes che non avrebbe più dovuto arbitrarlo (2015) e quando ha chiesto a Sonego di abbassare il volume dei versi (2022). Il resto sono quisquiglie ingigantite o invenzioni per trovare un appiglio per parlar male.
In realtà, a prender per vere le affermazioni dei telecronisti di Discovery, si è presentato al via del RG con 4 kg di massa muscolare in meno, rispetto a prima dell’infortunio.
Un po’ gracilino lo è diventato.
Du hast recht!
No ti assicuro siamo due distinte persone. Anzi lui persona distinta io meno… 🙂 🙂
Comunque lo stimo e condivido spesso quello che scrive… Se poi è sullo smutandato…figuriamoci! 🙂
AHAHAHHAH no non siamo la stessa persona ma Vaco92 mi fa divertire moltissimo
Ovviamente mi scappello dal mattino alla sera di fronte a Nadal. Grande campione, ma segnalarne i tic lo umanizza
🙂
Vedendo le immagini della festa a Sinner ho visto e riconosciuto lo stile dell’Alto Adige. Sono 20 anni che in estate vado in vacanza in Val Gardena e le manifestazioni folkloristiche mi hanno ricordato lo stile di ieri (la gente con le vesti locali e la banda), quando parlo con i proprietari del residence in cui soggiorno riconosco lo stile schivo ma fiero della popolazione locale, non sono abituati a dormire sugli allori ma hanno sempre qualcosa da migliorare. Per questo non mi stupisce la mentalità di Jannik è proprio un Altoatesino DOC.
Molti hanno l’impressione che sia gente chiusa ma è solo riservata e ti concedono confidenza solo se ti conoscono bene.
@ Detuqueridapresencia (#4087424)
Ma tu e Vasco 92 non sarete la stessa persona? 😉
Scherzo!
Comunque siamo giusti con Nadal, lui al servizio si passa la mano sui pantaloncini e non sulla potta, gesto che potrebbe significare che vuole asciugarsela dal sudore prima della battuta.
I tic veri sono altri, i passettini cadenzati, il giro scaramantico attorno alle linee, la disposizione delle bottiglie davanti alla panchina, e poi ovviamente le dita sulle sopracciglia… Lì mi ricorda un orsetto lavatore, forse sarebbe il nomignolo più adatto, comunque meglio di smutandato compulsivo.
Detto questo, so che a molti Nadal non piaceva, ma ne avremo tutti nostalgia, stanne certo.
L’AI non ti ha informato che Murcia non è solo una città, è anche una regione, la Murcia, per l’appunto, o Comunità Autonoma Mursiana in italiano. Di conseguenza, è murciano (o mursiano in italiano) chiunque provenga da quella regione, non solo dalla città. Sarebbe come dire altoatesino, nozione che ricomprende chiunque sia nato a Bolzano San Candido ecc ecc
Dass Beste kommt noch!
IA: non ho capito.
Non so se i miracoli sportivi valgono.
l’Italiano non s’è visto da David perché stava vincendo la Davis. E magari quest’anno va pure alle Olimpiadi.
Ahahahah
Jannik adesso però non ti strafare a birra, canderli ai finferli e stinco di porco se no a WI poi ti si scambia per Kotov
Cribbio non dare retta all’utente Lo Fiasco.
N O N
S E I
G R A C I L I N O
AHAHAHAHAHHA
Senti allora chiedi alla IA di dove è originario lo smutandato compulsivo detto il Toccafondi e vediamo se si scopre qualcosa 😆 😆 😆 😆 😆 😆
Da me invece “rattuso” vuol dire uomo sfigato che è capace solo di sbavare appresso alle donne, generandone quasi sempre repulsione 😆 😆 😆 😆 (ovviamente ha la madesima radice di ratto come facilmente immaginabile)
…… un po’ come quell’utente che qui sul forum ai tornei WTA fa apprezzamenti diciamo un po’ al limite ………. 😉 😉 😉 😉
@ ospite (#4087282)
Stupenda
Jannik perfetto anche nel prendere giustamente in giro Prezzemolino Binaghi
Attenzione che grazie alla AI ho verificato dove dovrebbe essere premiato Alcaraz per il n 1 virtuale e bottiglia di barbera e che non è il Murciano! 😮
AI: Carlos Alcaraz è nato il 5 maggio 2003 a El Palmar, Murcia, in Spagna. Ha iniziato a giocare a tennis all’età di quattro anni presso il Real Sociedad Club de Campo de Murcia, dove suo padre era il direttore dell’accademia di tennis. Attualmente, risiede a Villena, Alicante, in Spagna. Questa città è nota per ospitare l’accademia di tennis di Juan Carlos Ferrero, dove Alcaraz si è allenato e ha sviluppato la sua carriera professionistica.
Koko: Ma da piccolo ha vissuto ad El Palmar o ci è solo nato?
AI: Carlos Alcaraz è nato ad El Palmar, ma non solo vi è nato, ci è anche cresciuto. Secondo le informazioni disponibili, Alcaraz ha trascorso la sua infanzia nella sua residenza di famiglia ad El Palmar. Questo luogo ha avuto un ruolo importante nella sua vita, non solo come luogo di nascita ma anche come ambiente in cui ha sviluppato il suo talento nel tennis fin da giovane.
Koko:Quindi sarebbe molto più corretto chiamarlo El Palmarese!
AI: Sì, sarebbe corretto riferirsi a Carlos Alcaraz come El Palmarese, dato che è nato e cresciuto ad El Palmar. Questo termine identifica le persone originarie di El Palmar, quindi è appropriato per Alcaraz che ha le sue radici in quella località. È un bel modo di riconoscere l’importanza del luogo nella sua vita e nella sua carriera nel tennis.
Koko: Grazie lo suggerirò a Gaudenzi per la coppa virtuale.
AI: Prego : per logica lo sconsiglio e aspetterei il premio reale ma fai tu.
No, no, non ci credo!!??? Si è intrufolato pure lassù, nella festicciola paesana di Jannik???
La mania di protagonismo di quest’uomo è qualcosa di letteralmente mai visto… una specie di Kim Jong Un dell’Italtennis. Siamo a un passo dalle gigantografie… Poi immagino sarà la volta di un nuovo obelisco nel piazzale del Foro…
Ma la beatificazione in Vaticano a quando?
Sinner Uber alles !!!
Bin Aghi veramente non si smentisce mai. Possibile che abbia insisitito a fare la sua comparsata pure a Sesto?
Jannik non credo che abbia gradito più di tanto, visto che dopo il suo intervento Jannik ha commentato in dialetto pusterese „Belle parole sì, ma non poteva dirle in tedesco?“ Risata generale.
Ok, non proprio un senso d‘umorismo fino ma mi sembrava si volesse togliere qualche sassolino dalla scarpa …
Felice per Jannik che festeggia con i suoi paesani con canederli e birra pils. Quando leggo Rathaus (Municipio in tedesco) fin da piccino credevo che fosse una casa abitata dai ratti!!
Non l’hai sentito alla premiazione quando ha vinto il 500 di Vienna?
Stamane ho visto su Instragram i video messaggi di Federer e Agassi, che si complimentavano con il Red….per me se lo stanno “lavorando” per quel circo della LeverCuupp
5 anni e mai sentito parlare in tedesco prima d’ora XD
Mi fa sempre effetto sentirlo parlare nella sua lingua madre
Giornalista “ha visto, sig. Pietrangeli, cosa oggi ha fatto Sinner a Sesto?” Pietrangeli: “Sesto? io minimo-minimo facevo quinto!”
Che noia questo tennis non giocato. Poverino jannik, Spero proprio che tutto questo sciorinare strappamento di vesti finisca presto. Non è una divisa pret a porter che tutti sono obbligati a mostrare, anche se i milioni di sponsor assisi sul groppone del nostro non mollano l’osso. Bisognerebbe anche avere un attimo di misura e rispettare la privacy intrinseca di ogni attore in scena. C’è a chi piace e a chi no. C’è
chi ne è molto distratto oltretutto. In ogni caso questo arrancare in ogni dove del nostro sempre munito di trofeo in mano annoia a morte. Abbiamo capito, numero uno, molto bene ma adesso basta…
Giusto chiudere il cerchio tornando nel posto da dove tutto è partito.
Perché se i punti Atp che certificano il primato sono quelli degli ultimi 12 mesi, il percorso per salire in vetta al mondo è iniziato molto molto tempo prima.
È un primato che affonda le radici nell’infanzia, nella prima racchetta, nell’amore per il tennis e nella scelta di questo sport, nel periodo in cui si formano carattere e personalità ed in cui prendono forma i valori del lavoro e dell’umiltà che costituiscono la base su cui è stato costruito il campione Jannik Sinner.
Jannik sei la nostra gioia e il nostro orgoglio!!!
Grandissimo campione..e persona stupenda, ti meriti tutto e goditi questi bellissimi momenti con i tuoi cari e le persone che ti vogliono bene!!
L’Alieno