Roland Garros: Parlano Elisabetta Cocciaretto e Matteo Arnaldi. Arnaldi “Mi manca qualcosa, forse la continuità, ma da Parigi porto via tante sensazioni positive”
“Partita dopo partita il mio livello si sta alzando – spiega ai cronisti – non mi era mai capitato di affrontare due Top 10 consecutivamente in uno Slam e credo di poter dire che si sono visti dei grandi miglioramenti. Mi era capitato di affrontare Alcaraz agli Us Open e De Minaur in Australia, e avevo perso sempre 3 set a zero; qui ho battuto Rublev e sono stato ad un soffio dal salire due set a zero con Tsitsipas.
E’ stato un buon match – continua nell’analisi della sfida di quarto turno con il greco – ho giocato molto bene i primi due set ma dal terzo lui è salito ed è diventato impressionante. Da numero 8 o 9 del mondo quale è ha saputo trovare una strada per rientrare nel match. Per questo gli devo dire bravo. Non ricordo perfettamente i quattro i set point non concretizzati, ma chiaramente vincere un set in quel modo gli ha dato fiducia. Io sono calato un po’ nell’intensità, avrei potuto servir meglio, avrei potuto fare qualcosa di diverso, ma lui è stato bravo a salire di livello nel momento giusto. Non ho niente da rimproverarmi, sono contento del mio approccio a questa partita”.
Mi esalto in queste situazioni, quando il match si fa fisico penso di riuscire a dare anche qualcosa in più. Sento che il mio livello sta crescendo, ho giocato benissimo contro due Top 10 e dopo New York ho raggiunto un altro quarto turno Slam. Tutto questo mi rende orgoglioso. Mi manca qualcosa, forse la continuità, ma da Parigi porto via tante sensazioni positive”.
Dal Roland Garros – Parla Matteo Arnaldi dopo la sconfitta agli ottavi contro Tsitsipas – Dal nostro inviato Enrico Milani
Dal Roland Garros – Parla Elisabetta Cocciaretto dopo la sconfitta agli ottavi contro la Gauff – Dal nostro inviato Enrico Milani
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In tutti gli sport ci sono le categorie, arrivano avversari che ti fanno capire se sei un Sinner oppure un ottimo giocatore.
Arnaldi ha ancora margine, è da poco che si è affacciato al grande tennis.
Sicuramente migliorerà ancora, ma va capito il livello, molto alto ma non da Olimpo.
Anche Elisabetta sta facendo molto bene, però an he qui tocca essere realisti e comprendere che quando arriva una Gauff ti fermi.
Ai nostri due ragazzi vanno fatti i complimenti, hanno fatto il massimo.
Il tempo confermerà la dimensione, chi dà tutto va comunque solo applaudito.
Buon tennis a tutti
Certo. Su Discovery plus c’è la possibilità di selezionare l’audio ambientale escludendo il commento.
Non mi piacciono le previsioni ma sono molto convinto che Arnaldi il prossimo anno sarà a ridosso della top 10.
Ha anche un box di allenamento molto ma molto sorprendente,le frasi di stupore di Tsitsipas ieri non erano di circostanza, nei primi due set ha realmente avuto paura e Matteo ha dimostrato sul campo di avere il tennis per competere con la fascia sotto i noti 4 (secondo me se la giocherebbe anche con Zverev).
Onestamente un anno fa non avrei mai scommesso che Matteo arrivasse a questo livello.
No Giuliano, sentire l’impatto della pallina, i boati del pubblico, le “imprecazioni” dei giocatori sono suoni irrinunciabili per me. Cmq questo è l’articolo dedicato ai nostri 2 ragazzi, quindi bravi loro ad essere arrivati fin qui e credo che abbiano tanta qualità che ci porterà a guardare molte loro partite nei prossimi anni!
Arnaldi ha fatto il suo e anche di più e lo ha fatto anche bene perché la qualità fatta vedere contro Rublev e Tsitsipas, due vincitori di 1000 su terra quest’anno, è stata molto alta. Gli è mancata, come a Musetti, la capacità di tenere fisicamente e mentalmente per le fatidiche tre ore e mezza, che negli slam fa la differenza.
Nel complesso tutti i nostri, forse con la sola eccezione di Nardi, hanno fatto il loro, chi qualificandosi, chi passando uno/due turni. Ci hanno offerto una prima settimana slam da divorzio e intestino pigro, corredata da un paio di gemme (Cobolli Rune e Arnaldi Rublev secondo me). Sono tutti molto giovani e rappresentano un movimento che desta ammirazione (quante domande abbiamo sentito rivolgere ai nostri dai giornalisti stranieri circa il “segreto” degli italiani?). Io me lo godo. E adesso vai Sinner!
IO GUARDO IN STREAMING DA SEMPRE…. MA NEL VOSTRO CASO ESISTE IL TELECOMANDO CON IL TASTO “cancella audio”…….
A me la Rossi piace, e’ competente, ti spiega sempre quello che sta succedendo in campo e si lascia pure andare al tifo quando gioca un italiano.
La Rossi tutta la vita. La Pero non si può sentire, soprattutto quando assilla Bertolucci con domande senza senso, durante la telecronaca. La Rossi almeno di tennis ne capisce.
Vero, anche se a livello Junior Musetti sembrava poter fare la stessa carriera di Sinner.
Arnaldi “solo” 18 mesi fa veniva dato per perso da “competenti scrittori” qua sopra.
Così come solo 6-7 mesi fa Cobolli veniva dipinto dalle “madamine” come una meteora in Top100, destinato a fare una comparsata…
Per questo emettere sentenze (anche positive, chiariamoci) è sempre deleterio, si rischia di essere smentiti nel breve.
Aspetto con fiducia Nardi e mi godo gli altri.
Per fortuna non leggo più (o molto meno) di movimento inesistente.
Se poi pretendiamo 5-6 Sinner sono le nostre aspettative ad essere errate.
Io continuo a pensare che in Top20 ne avremo 3-4 entro poco tempo, massimo 12-18 mesi, ma non la metto come una certezza, solo una previsione guardando anche in casa altrui.
Ciò detto sulle telecronista, trovo Arnaldi una bellissima realtà, ottimo atteggiamento, ma soprattutto condizione atletica super, il primo set piacere puro, col tempo questo ragazzo si toglierà delle belle soddisfazioni!
Facciamo una petizione? Io firmo subito. Tra la Rossi e la Pero non saprei chi scegliere, mi viene l’orticaria
No ma perché dici così? In Spagna e Francia hanno almeno 10 top 5 ciascuna
Ma c’è modo di seguire una partita senza essere obbligati a sentire le continue pettulanti eresie romanzesche della psycotelecronista?
@ Taxi Driver (#4071351)
Cosa c’entra ?
Eh,da Tsitsipas ti “mancano” (separano sarebbe più corretto) un paio di categorie, ma è normale visto che parliamo di un top 10.
Che sia questa la forza di questo ragazzo?
Vabbè Arnaldi, di Sinner ne nasce uno ogni 40 anni, in Italia, se va bene…
Ne lui, ne Musetti potranno mai solo sfiorare il livello del rouge