Ancora ansie e critiche sull’Open d’Australia. Ora a rischio lo status di Slam
Sull’Open d’Australia di quest’anno paiono piovere da ogni parte motivi di preoccupazione. La Cina otterrà a partire dal 2009 per il torneo di Shanghai la classificazione di “Torneo 1000” immediatamente a ridosso dei quattro tornei del Grande Slam per importanza e peso, e considerato il dinamismo cinese anche in campo sportivo, gli organizzatori si sentono col fiato sul collo. In più, troppo spesso negli ultimi anni lo slam australiano è stato teatro di azioni violente e provocatorie sia sugli spalti che fuori i campi di gioco. Esempio ultimo l’espulsione di un gruppo di tifosi ciprioti che in modo scalmanato tifavano per il connazionale Baghdatis, costringendo la polizia locale ad utilizzare la forza per disperderli. Il famoso ex giocatore australiano Pat Cash si è epresso in proposito con accenti molto netti. A suo avviso, la facilità con cui quanti vogliano esprimere violentemente la loro xenofobia riescono ad entrare sui campi sta giocando a favore “della causa cinese più che i milioni di dollari”.
A rendere ancor più pericolosa la posizione degli Open australiani, alle prese con il rischio di perdere il proprio status di torneo del Grande Slam, c’è l’inadeguatezza degli impianti, ormai decisamente invecchiati, essendo da 20 anni che non si procede a seri lavori di ampliamento e ristruttarazione. Le autorità politiche e sportive australiane pensano allo stato di porre rimedio all’attuale situazione, e di scongiurare il pericolo del declassamento, costruendo un nuovo stadio.
Per la cronaca, la definizione di tornei del Grande Slam risale agli anni Trenta quando un giornalista americano ebbe l’idea di attribuire tale rilievo a quei quattro tornei che avevano luogo nei soli paesi vincitori della Coppa Davis. A quel tempo gli unici paesi erano stati: Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti e Australia.
se stavi skerzando bn, 6 spiritoso, senno 6 1………………………………
secondo me sarebbe bellissimo cambiare tutto ridando slancio al tennis.
in fondo aveva deciso un giornalista, ora decidano per chi paga di più
quindi gli slam dovrebbero essere uno in cina al 100% nella vecchia città proibita con un bel rosso nazionale.
uno in qualche emirato, al calduccio o meglio in qualche impianto galattico al coperto rivestito d’oro e un bel cemento nanotecnologico.
uno va beh lo teniamo a nuova york per ora nella vecchia fogna e
wimbledon ancora per qualche anno.
poi chiaramente si dovrà spostare wimbledon e la sua erbetta nella colonia indiana, mumbai o nuova delhi con tanti piccoli indiani elegantissimi a cogliere l’eredità dell’antico torneo, le tradizioni inglesi le hanno quindi non ci sarebbe nessun problema di etichetta.
roma? figurarsi in quel vespasiano, spostare tutto a milano dove ci sono i locali giusti e non burini AHO
cosa ne pensate?
roma sostituisca melbourne
da quello che ho capito roma dopo la trasformazione del 2009 sara il quinto torneo per importanza appena dopo gli slam perchè sara l’unico “1000” con tabellone a 128 giocatori??? (non considerando il master come torneo)
il plurale di Forum (sostantivo latino) è Forii, per essere precisi, mentre in italiano non è necessario utilizzare il plurale della lingua straniera (inglese) da cui si mutua un termine d’uso, è sufficiente l’articolo. Restando in ambito tennistico, gli ace, i set-ball, gli smash ecc. Dopo il ‘che’, invece, il congiuntivo è d’uopo…
Veramente Forum al plurale andrebbe detto Fora, perche’ e’ latino, non inglese
… ed oltretutto, per tua informazione, forum al plurale andresse scrivuto con la S. 🙂
… e qui comunque non stai scrivendo in un forum… 😉
no
Se fanno una prova dello slam in Cina non seguo più il tennis!!!! sarebbe una vera e propria prostituzione di questo sport, che si comprino il Master i cinesi!!!; ma i Grande Slam sono la storia di questo sport e la storia va rispettata!!!
ma nei Forum grammatica e sintassi non si usano?
E’ meglio che questo Slam rimane in Australia(ristrutturando ed ampliando gli stadi)e secondo me ci rimarrà,c’è più tradizione tennistica rispetto alla Cina.
CIO’ ALLA NINA !!! 🙂
NO ALLA CINA !!
Pechino non ha futuro : la Cina non ha un solo giocatore attuale e nemmeno figure di giocatori storici. Nessuna tradizione tennistica, insomma. Come se si costruisse un impianto di sci in Egitto e lo si vorrebbe come prova di coppa del Mondo…
Lascerei anch’io questi tornei come Grande Slam, ed aggiungerei altri tornei come SUB SLAM : Roma, Madrid, Barcellona, Buenos Aires, Tokyo, Mosca, Amburgo e Stoccolma. I primi 4 su terra battuta, gli altri li farei disputare indoor.
Lascerei gli altri Master Series ancora Master Series ( Monte-Carlo, Parigi-Bercy, Indian Wells, Key Biscayne, Cincinnati e Montreal-Toronto ).
Avremmo così un totale di 18 Grandi Tornei.
Negli altri tornei, vieterei la partecipazione ai primi 30 del mondo, tranne un massimo di due Wild Cards per qualcuno con una classifica migliore rispetto alla posizione n.31 del ranking mondiale.
Ci sarebbe una migliore programmazione per i giocatgori a vantaggio di noi pubblico, che sapremmo meglio quali giocatori parteciperebbero a quali tornei.
io ci metterei roma
Io spero che gli slam rimangano tali e quali.