Alejandro Tabilo: una settimana da sogno a Roma senza il suo storico allenatore
Alejandro Tabilo sta vivendo una settimana da sogno a Roma. Il cileno ha dato libero sfogo a tutto il suo talento e, dopo aver battuto Zhizhen Zhang, raggiunge per la prima volta le semifinali di un Masters 1000, un traguardo che valorizza un percorso segnato da sfide e superamento delle avversità. Poco rimane del Tabilo che aveva problemi a raggiungere il suo peso ideale: ora il cileno fluttua sul campo, sentendo il diritto meglio che mai e con una ritrovata solidità da fondo campo che lo rende meno vulnerabile contro altri grandi colpitori.
Tuttavia, la sua impresa all’ATP Roma 2024, dove è diventato il quarto tennista del suo paese a raggiungere le semifinali di un Masters 1000 (statistica a cui il suo connazionale, Nico Jarry, potrebbe aggiungersi oggi), non è priva di una situazione relativamente rocambolesca che il grande pubblico ignorava fino a poche ore fa. Uno dei principali artefici del suo incredibile cambiamento fisico è stato Guillermo Gómez, il suo allenatore di sempre, la persona che ha instaurato una nuova metodologia in Tabilo fino a fargli perdere i 110 chili che era arrivato a pesare a un certo punto. Ebbene, con sorpresa di tutti, Alejandro Tabilo ha annunciato la fine di quel rapporto e ha rivelato che sta disputando il torneo italiano senza allenatore.
“Nelle ultime due o tre settimane sono stato senza allenatore, sì. Ci siamo separati dopo Madrid. Semplicemente non siamo riusciti a metterci d’accordo su alcune cose. È stata una separazione amichevole. Entrambi abbiamo deciso che questo era il meglio per entrambi. Sto bene con i miei allenatori e con la mia squadra in generale, abbiamo solo deciso di separarci. Sono senza allenatore da Madrid, è corretto”, ha dichiarato Tabilo.
È una decisione, a tutti gli effetti, sorprendente: per 10 anni Guillermo Gómez è stato il grande confidente di Tabilo, la persona incaricata di instaurare una base di lavoro che ha rivoluzionato la sua condizione fisica e gli ha permesso di tirare fuori tutto il suo talento. Per questo, ovviamente, il cileno non può nascondere il pedaggio che ha comportato prendere questa decisione: “È stato davvero difficile. A livello mentale è stata una follia, perché siamo stati insieme per 10 anni. È stato piuttosto triste, ho fatto molte chiamate, ho parlato molto con la mia famiglia e i miei amici, che mi hanno aiutato moltissimo. Che io sia riuscito a rimanere sano a livello mentale dopo questo è una follia, davvero. Sto semplicemente giocando molto sciolto, cercando di non pensare troppo alle tattiche o a nulla del genere. Sto lasciandomi andare, giocando a tennis. Dopo il Roland Garros vedrò cosa fare con la mia squadra, fino ad allora continuerò in questo modo”.
Nonostante abbia lasciato lungo il cammino nomi come Karen Khachanov o Zhizhen Zhang, la maggior parte della stampa ricorda ancora a Tabilo l’incredibile traguardo di aver battuto un numero uno del mondo. È riuscito a dormire dopo quel trionfo su Novak? “Mi ha reso immensamente felice. Non me l’aspettavo nemmeno, sono semplicemente uscito in campo per mostrare il mio miglior tennis. Ho apprezzato al massimo l’atmosfera del Centrale. Dopo la partita, il mio cellulare è impazzito. Ho dovuto spegnerlo e ho cercato di stare con i miei amici. Sento, però, di aver gestito abbastanza bene tutto ciò che è venuto dopo quella vittoria. Cerco di prenderla con calma e di continuare a fare il mio tennis”. Contro Alexander Zverev, venerdì prossimo, arriverà la sua prossima grande prova del fuoco.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Alejandro Tabilo, Guillermo Gomez
Quindi pesava circa 180kg? Cos’era un boiler? 😆
L’ho visto dal vivo contro khachanov 2 giori fa.
Grande tocco
Hai ragione, si trattava di Vagnozzi (comunque legato a Sartori) e ingaggiò al suo posto Uros Vico.
ah OK non avevo letto la prima versione 😀
L’immagine dei dipinti di Botero mi ha rallegrato la giornata
Hanno corretto in un secondo momento. Contento di essere stato utile per correggere il refuso.
@ Dr Ivo (#4046526)
Ehm…Cecch “congedò” Vagnozzi.
A Sartori, che ne era già stato allenatore in gioventù, ritornò più tardi e non mi risulta si siano poi lasciati (ma magari mi sono perso qualcosa).
@ yuja wang (#4046520)
Io vi leggo “i 110 chili che era arrivato a pesare”, ma non so se una prima versione dell’articolo fosse scritta come Lei riporta.
La sua storia mi ricorda vagamente quella di Cecchinato. Esploso a 26 anni dopo una vita nei challenger, proprio in quel momento congeda il coach (Sartori). Grazie, ora ho imparato come si fa e non mi servi più. Poi però…
Fino a fargli perdere 110 chili? Ma chi era, 🙄 un tennista o un personaggio di Botero?
Se vince il torneo gli assegnano il Tabilo d’oro?
Brutto affare trovarselo al Roland Garros per i big