Challenger di Francavilla al Mare: Droguet supera Jacopo Berrettini al termine di una bella finale
A Jacopo Berrettini non riesce l’ennesima impresa e, nella finale dell’Atp Challenger di Francavilla al Mare, il tennista romano cede con onore al francese Titouan Droguet, n.146 al mondo, con il punteggio di 63/76(4). Ma è stato il romano, che da lunedì sarà al n.531 del ranking, la grande rivelazione della settimana.
Parte subito con convinzione il 25enne capitolino, alla sua prima finale challenger della carriera. Alla seconda palla break, nel terzo gioco, Berrettini strappa il servizio a Droguet con un rovescio lungolinea che infiamma i mille spettatori del circolo tennis di Valle Anzuca. Ma dura poco l’entusiasmo. Droguet, nel gioco successivo, si rifà con gli interessi e rimette le cose a posto. A Berrettini si presenta l’occasione d’oro nel settimo gioco ma, anche a causa di un pizzico di sfortuna, l’Italiano non riesce a sfruttare una palla break a suo favore. Il francese, invece, nel gioco seguente, non ricambia la cortesia. Anzi, Droguet conquista subito tre palle break e, complice un momento di appannamento di Berrettini, va a servire per il set sul 5-3.
Non fallisce nel suo turno di battuta il transalpino e chiude la prima partita in 45 minuti.
Berrettini cerca di non farsi condizionare e, all’inizio di secondo set, continua martellare da fondocampo ma nei primi due giochi ci sono altrettanti break. Droguet cerca spesso e con successo la palla corta ma commette anche diversi errori non forzati. Jacopo è comunque più che mai dentro il match. Si continua in perfetto equilibrio fino al 5-4 a favore di Berrettini con il romano rinfrancato dal suo gioco solido e vario. Droguet va a servire per rimanerne nel set nel decimo gioco. L’italiano si procura una palla set che può riaprire la partita ma non trova la soluzione vincente. Stessa situazione ma a parti invertite nell’undicesimo gioco. Neanche Droguet approfitta di una palla break che profuma di match point. Il romano riemerge alla grande e si porta sul 6-5 ma poi si decide tutto al tie-break.
Inizia una sorta di battaglia delle palle corte. L’italiano si ritrova con un mini break di vantaggio. Si porta sul 4-2. Sembra in grado di ribaltare l’esito di questa finale ma si concede qualche errore di troppo anche per via della stanchezza e Droguet, senza rischiare troppo, chiude il match portandosi meritatamente a casa il trofeo. Ma il torneo disputato da Jacopo Berrettini resta da incorniciare ed ora si aprirà una nuova fase della sua ancor giovane carriera. Soddisfatti gli organizzatori, in primis il presidente del circolo tennis, Francesco Ugolini, ed il direttore del torneo, l’impeccabile Gianluigi Quinzi. A premiare il vincitore ed il finalista il sindaco di Francavilla al Mare Luisa Russo e l’assessore allo sport Domenico Iorio.
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4 commenti
La classifica non rispecchia la qualità di gioco di Jacopo, direi che sicuramente nei primi 250 ci può stare, segno evidente che quando ci si concentra sul lavoro, vita da atleta, passione la classifica é solo un dato che può variare tanto, soprattutto se si è a posto fisicamente.
Mi auguro di vederlo presto anche in coppia con Matteo, giocare qualche doppio potrebbe essere anche un modo graduale per rientrare in condizione.
Bravo Jacopo!
Il piccolo dei Berrettini è un bel giocatore e sta crescendo.
In bocca al lupo!
Sul frase “bella finale”, avrei molto da ridire …
Berrettini non conosce i termini “lungo linea” e “volée”.
Peccato, Jacopo dei Berrettini, detto Jacopone da Roma.
Costruisciti altre occasioni e vedrai, prima o poi sarà pura poesia.