Alcaraz dopo la sconfitta a Madrid: “Mi sono svegliato la mattina con dolori da tutte le parti”
Sarà ricordato come “il primo maggio nefasto” quello 2024 al Madrid Open, con la sconfitta del favorito locale Carlos Alcaraz e il ritiro del n.1 del seeding Jannik Sinner, ad impoverire un torneo già orfano di Djokovic e Nadal. In attesa di conoscere l’esito degli accertamenti all’anca a cui si sottoporrà l’italiano, prende la parola il campione di Murcia, molto deluso per la sconfitta ma consapevole fin dalla vigilia che la partita vs. Rublev per lui sarebbe stata molto, molto dura. Infatti continua non esser sicuro del suo braccio – infortunato poco prima di Monte Carlo – e le poche partite disputate insieme a un’influenza l’hanno portato a uno stato di forma mediocre, come ha raccontato alla stampa.
“Fa male perdere, fa male avere opportunità e non trarne vantaggio” racconta Alcaraz. “Non mi sento molto bene, sono raffreddato. E’ stata una giornata difficile per me dopo la partita di ieri, era da un po’ che non giocavo una partita del genere e mi sono svegliato con dolori su tutto il corpo. L’avambraccio stava così così, e tutto ciò mi ha un po’ messo a dura prova. Non voglio togliere nulla alla partita di Rublev, ma per me è stata una partita difficile”.
Per Carlos ecco cosa è mancato nel suo match contro Rublev: “Mentalmente sono stato un po’ più debole rispetto ad altri momenti. Mi sono lamentato di più, mi fa molto male avere delle chance e non approfittarne, soprattutto se è per colpa di miei errori. Se l’altro giocatore gioca un buon punto, lo applaudo e passo al successivo; ma se sbaglio, sento la frustrazione. Uno come Rublev ti dà poche opportunità e se commetti errori ti fa male. Avrei dovuto essere più duro mentalmente, e forse questo mi ha messo a dura prova.”
Sconfitta imprevista, ma Alcaraz resta positivo per come è andato il torneo: “È stata una settimana molto positiva, un giorno prima dell’inizio del torneo non sapevo se avrei potuto giocare e sono arrivato ai quarti di finale. Diverse partite ad un buon livello, quindi è stato positivo. Una volta che scendo in campo non mi piace perdere, non importa se non ho le migliori sensazioni. Ma, nel complesso, è stata una buona settimana. Sono arrivato senza aver toccato la racchetta per dei giorni, ho giocato e sono arrivato nei quarti e perdendo contro Rublev in tre set, è una settimana positiva” conclude Carlos.
A questo punto non resta che attendere lo sbarco dello spagnolo al Foro Italico per vedere in che condizioni affronterà il torneo italiano, l’ultimo in preparazione di Roland Garros. Con anche Jannik Sinner in condizioni precarie, e con Novak Djokovic fermo da tempo, chissà che gli IBI24 non si rivelino un torneo aperto e possibili sorprese. La certezza è una sola: molti dei big sono in cattive condizioni, in un momento nevralgico della stagione. È una situazione sulla quale è necessario, forse, riflettere.
Marco Mazzoni
TAG: Carlos Alcaraz, Marco Mazzoni, Masters 1000 Madrid 2024
Eh e allora? Cosa c’entra con tutto il discorso calendari e infortuni? Tutti lo fanno tutti lo hanno sempre fatto, Nadal lo fa da rotto addirittura
@ Mauriz70 (#4027128)
Sei rimasto al 2023. Il tempo passa per tutti, è fisiologico. È il numero 1 ormai solo per il computer. Può passare un giorno, cinque mesi come scrivi o un anno, quel momento arriva per tutti. Il momento delle sconfitte che da numero 1 ti porta in topfive poi in topten, top 100 e via per questa china …ma lo dico senza polemica, è tutto molto naturale. Certo non credo che un giocatore spaziale come il serbo aspetterà di essere fuori dalla top100 per ritirarsi, ma lo farà prima molto prima …
@ Losvizzero (#4027883)
voi tutti parlate, alcaraz parla parla ma le esibizioni strapagate le fa proprio quando da calendario ufficiale potrebbe e dovrebbe riposarsi
@ Vittorio carlito (#4027814)
si si questo sito lo farà santo presto
@ italo (#4027127)
medy si è ritirato per infortunio… complimenti per la tua analisi
Quoto il primo messaggio per dire che sono sempre stato un sostenitore di questa tesi, sono anni che dico che Sinner secondo me ha un fisico particolare e non di certo proporzionato per cui sarà soggetto più facilmente a infortuni o comunque a non avere una lunga carriera ad alti livelli. Poi spero di sbagliarmi ma è indubbio che chi è dinoccolato come lui e punta molto sull’atletismo stile Monflis poi andrà incontro più facilmente a fastidi.
Per ora che ha 20 anni tutto è più facile ed è normale concedersi al massimo, ma deve stare attento appunto a prevenire e preservarsi.
Comunque non è gracilino perchè forse non sembra dato che è alto, ma è robusto e ha ossa grosse. Sono le articolazioni che mi fanno paura in fisici come il suo.
A chi parlava di Ruud, Ruud è molto armonioso e proporzionato, ha il baricentro basso…è meglio un fisico del genere e lo metti meno sotto pressione.
Alcaraz nonostante abbia un fisico proporzionato sta già avendo un sacco di problemi forse proprio per questi mega carichi degli allenamenti del giorno d’oggi. Dovrebbero tutti giocare di più e allenarsi in palestra di meno.
A prescindere dal titolo fuorviante, secondo me Alcaraz già a Roma sarà ultra competitivo
Che ometto Carletto
@ MARMAS (#4027413)
Questo tuo ulteriore post molto più dettagliato mi trova molto più d’accordo (ripeto, sto solo facendo alcune “micro-pulci” perchè mi piace discuterne con chi ne capisce e, su questo sito, sono, come dicono i gggiovani: “tanti ma non tantissimi”).
“… devi cercare di essere sempre in condizioni atletiche per lo meno discrete e non è assolutamente facile esserlo per 11 mesi l’anno” = sono d’accordo, ma loro sono seguiti dai migliori al mondo, che sanno (anche se non dico mica che siano infallibili) come non “fare aggravare” troppo gli infortuni.
“Quindi: a) l’aumento della competitività atletica unitamente b) al calendario troppo serrato sono due fattori convergenti che potrebbero spiegare un incremento dei problemi fisici di alcuni tennisti di vertice” = riassumento, alla fine probabilmente abbiamo solo una PICCOLA divergenza, perchè per il me il fattore a) può anche incidere sugli infortuni, non voglio negarlo tout court, ma in misura minore rispetto al fattore b) ed al fattore c) (materiali = delle palline, perfino alcune suole, ecc., ecc… ma lasciamo perdere, perchè hai ragione sul fatto che sarebbe un discorso complessissimo che non si risolverebbe manco con svariati post “chilometrici”).
Il mio “VERO” punto, in realtà, era più che altro diretto contro quel concetto degli anni di Roddick: “i top 100 ormai sono al livello dei top 10 e sarà per sempre così”, che col tuo ultimo post più dettagliato mi hai dimostrato di NON condivedere…
@ Paolo S (#4027466)
Non penso proprio…oggi ci sono pochi giocatori che hanno solo il 50% del talento di un McEnroe o di Sampras!
Il tennis è sempre stato uno sport molto duro, ma negli ultimi anni è diventato massacrante, non c’è un tennista che non abbia subito infortuni con assenze più o meno prolungate.
Del resto basta confrontare gli incontri odierni con quelli di 8/10 anni fa per notare la differenza, se poi li confrontassimo con i tempi di McEnroe, Connors, Borg sembra che questi ultimi giocassero a rallentatore (ovviamente i materiali non li aiutavano molto…).
Molti dei Tennisti di allora si sostenevano quasi con il solo talento, oggi probabilmente farebbero fatica a giocare nei challenger.
Preso a legnate dal Russo, ci credo che si è alzato tutto pieno di dolori.
I dolori non se ne andranno tanto facilmente. Non basta mettere la testa o la racchetta sotto la sabbia..rossa, e continuare a lamentarsi senza nemmeno cercare di affrontare il problema dei problemi che sta inceppando tutto. La dipartita necessaria della zanzara. Non ha più stimoli e il corpo inizia a farsi sentire, si lagna e non si dà pace a 360 gradi. Altro che raffreddore.
Guarda sul fatto che tra i primi 3-4 e altri tennisti di livello Atp ci sia una grande differenza con me sfondi una porta aperta.
Vado a memoria quindi forse il dato non sarà preciso, ma direi che Sinner ha 10 volte il numero di punti che ha il n.50 del mondo.
Io quando si annunciano qui su LT nuovi dominatori (ultimi Fonseca e Mensik entrambi fortissimi, soprattutto a mio parere il brasiliano) dico sempre di stare attenti perché poi quando si arriva a ridosso dei 10 e ancora di più se si vuole attaccare il podio la salita diventa ripidissima.
Quello che secondo me si è alzato molto negli ultimi anni è il livello atletico medio e quanto lo stesso incide sugli esiti dei match.
Mi spiego… Sinner a parità di condizione atletica vince facile con il numero 50 e anche con il numero 20 del mondo.
Basta però che vada sotto un certo standard di condizione atletica (90% o 80% non so, però un numero alto) e rischia di perdere.
Quindi anche se sei un top player devi cercare di essere sempre in condizioni atletiche per lo meno discrete e non è assolutamente facile esserlo per 11 mesi l’anno.
Che io sappia devi fare dei richiami atletici periodici e fare anche palestra perché altrimenti arriva il momento che vai giù di forma.
Se a questo aggiungi un calendario fittissimo ti trovi a dover fare queste “operazioni di ricarica” in tempi troppo stretti e quindi rischi di esagerare e di sovraccaricare il fisico, con conseguenti acciacchi, dolori, infortuni, ecc. ecc.
La mia ipotesi è che a Jannik sia capitato questo, ossia che abbia voluto caricare troppo in un tempo troppo breve e da qui l’infiammazione. È solo un’ipotesi e potrebbe anche essere sbagliata.
Quindi l’aumento della competitività atletica unitamente al calendario troppo serrato sono due fattori convergenti che potrebbero spiegare un incremento dei problemi fisici di alcuni tennisti di vertice.
Anche i materiali potrebbero avere la loro influenza ma su questo non saprei dire perché il discorso diventa più tecnico e non ho sufficienti competenze per affrontarlo
@ Brufen (#4027018)
Ma i cazzotti fanno male!
Ah ho capito….in campo urla perché ci ha i dolori…..
Non solo! In quel terzo set gli ha fatto persino due games! Que macho!
Proprio per questo, tornando alle discussioni di pochi giorni fa, la riforma dove i più forti devono giocare al meglio un numero limitato di eventi, dove tutti i più forti sono al meglio e motivati alla vittoria, è l’unico modo per avere un confronto realistico.
@ MARMAS (#4027220)
Un conto è “andare sotto” (se vedi, io stesso nel mio primo post ho scritto che se arrivi in condizioni “scarse”, le becchi anche dal top 200-300 e oltre, altro che solo dai top 50) e un conto è dire che il livello delle “seconde linee” è più alto di quello che era in passato = questi due concetti, come il discorso su Leconte, non li contesto.
Altro conto è dire “è questo che fa aumentare gli infortuni” (anche perchè in realtà, in passato, dove c’era meno competitività, ripeto, le carriere per QUASI tutti finivano prima per problemi fisici o cmq prima entravano in “declino”) = questo già un po’ lo contesto (cmq al limite, è una causa “minore”, perchè, ripeto, per me causa primaria degli infortuni sono il poco spazio di tempo tra i tornei e certi materiali… anche perchè oggi sono seguiti cento volte meglio del passato e se non si accorgono i luminari dei problemi… Ripeto, poi posso anche accettare il concetto “i luminari si accorgono, ma il dio denaro fa sottovalutare ai big i problemi” , non invece: “sono costretti a sforzi troppo duri solo perchè le seconde linee li impegnano troppo, altrimenti potrebbero tranquillamente giocare tutto l’anno senza infortuni”).
Sopratutto contesto, lasciando ora da parte la questione infortuni, quel discorso di quei tempi (= “ormai qualunque top 100 batte i top 10, non ci sarà mai più nessun dominio come Sampras, la classifica ATP verrà sempre stravolta”), perchè poi si è dimostrata un’asinata incredibile, falsificata, ripeto, NON solo dai big3, ma da decine di tennisti arrivati pochissimi anni dopo gli Hewitt & co (peraltro, discutendo con varie persone esperti invece di altri sport, anche loro mi hanno sempre detto che in periodi di “crisi” di un certo sport, o anche solo in una Nazione, viene sempre tirata fuori la “spiegazione” = “eh il livello medio è davvero troppo alto, d’ora in poi i risultati saranno sempre equilibratissimi, scordatevi del tutto i tempi passati” poi invece arrivano SEMPRE nuovi campioni che danno distacchi ABISSALI alle “seconde linee”, ripeto, in TUTTI gli sport…).
Redazione:
C’è maniera di limitare il numero di “quote” ?
C’è fastidio quando si incontrano repliche chilometriche, oltre ad essere… “inintelligibili” 🙂
Per chiarire, la partecipazione ai Master 1000 per le teste di serie è obbligatoria altrimenti vieni sanzionato con perdita di alcuni punti, e se reiterata credo si perdi anche lo status Testa Di Serie, pertanto sono obbligati a parteciparvi. Solo nel caso di infortunio pre torneo o durante non si applica la sanzione.
@ Mauriz70 (#4027128)
La risposta era per te. Ovviamente.
Ho pasticciato.
Comunque bravo.
@ walden (#4027133)
Hai fatto una ricerca approfondita, ma considerato tutto quello che Nadal aveva già vinto all’età di Sinner…non ha molto senso.@ Mauriz70 (#4027128)
Analisi molto lucida. Bravo.
@ walden (#4027133)
Hai fatto una ricerca approfondita, ma considerato tutto quello che Nadal aveva già vinto all’età di Sinner…non ha molto senso.
Su questo ti dico… È vero che il discorso è trito e ritrito. Si diceva ai tempi di Sampras paragonando a Lendl, ai tempi di Federer paragonando a Sampras e ora paragonando i tempi attuali a quelli dei big 3.
Però il fatto che sia trito e ritrito non significa che non sia vero, anzi secondo me è proprio così.
Oggi tutti i tennisti sono preparatissimi dal punto di vista atletico e senza atletismo non è possibile competere anche se sei fortissimo.
Da bambino il mio tennista straniero preferito era Leconte, un braccio fenomenale, ma oggi, almeno nella parte finale di carriera dove faceva numeri da circo al RG ma aveva la panza, non potrebbe competere a livello challenger.
Questo significa che oggi (più di ieri e molto più di l’altro ieri) se non sei in condizioni atletiche buone vai sotto anche con giocatori molto meno forti di te perché la componente atletica è diventata fondamentale
@ MARMAS (#4027168)
Sì su questo post, nella parte dove mi rispondi (off season + pause “autonome” fatte ad hoc dai big + arabi che “allungano” il calendario = peraltro giustamente fai notare che per i tennisti “minori” le pause del calendario sarebbero un danno = volevo già scriverlo, ma il mio post già era così lungo…) ovviamente concordo.
Cmq l’unica cosa del precendente che un po’ mi stonava era appunto solo il concetto (se poi l’ho interpretato male io, mea culpa): “dipende in gran parte dal fatto che il livello delle seconde linee si è alzato”, per le ragioni che ho già scritto…
Si tranquillo, figurati
@ Alex77 (#4027121)
Alex a te non ho risposto semplicemente perché so che sull’impostazione generale la pensiamo esattamente allo stesso modo. Quindi ti dico solo dita incrociate
Provo a rispondere un po’ a tutti.
Secondo me il problema principale è che il richiamo atletico ed i carichi di lavoro in palestra sono stati concentrati in un periodo troppo breve e forse per sbrigarsi si è esagerato.
È solo un’ipotesi, so benissimo che non sono nessuno e non ho alcuna competenza, ma è l’idea che mi sono fatto sulla base di quello che ho visto.
Condivido con @ospite che allungare la post season probabilmente non serve, ma servirebbe invece avere una pausa e il momento migliore mi sembra proprio quello tra Montecarlo e Roma (almeno per Sinner, non dimenticando i problemi connessi al cambio superficie e all’allergia).
Siccome si parla di aggiungere i tornei e prendere i soldi degli arabi non credo proprio che il circuito andrà nella direzione di mettere delle pause in mezzo alla stagione (anche perché non servono a tutti ma solo a quei pochi che arrivano regolarmente in fondo ai tornei).
Quindi secondo me la pausa se la deve creare Jannik, individuare il momento più giusto (che non è detto sia quello che ipotizzavo io) e avere la forza di prendersi il tempo necessario per recuperare e mettere benzina nel serbatoio… E se c’è da saltare un 1000 amen, è un investimento per il futuro.
@Giampi non credo che Jannik avrebbe grossi problemi ad essere competitivo per Roma venendo da 4 settimane senza match dopo Montecarlo.
Sappiamo bene che in quelle 4 settimane non starebbe certo a prendere il sole o a locali notturni ma farebbe palestra e allenamenti per farsi trovare pronto alla ripresa.
Forse potrebbe perdere un minimo di ritmo partita (perché è vero che una partita è diversa anche dal miglior allenamento) ma nei primi turni ha talmente margine che potrebbe farlo senza correre eccessivi rischi.
Comunque adesso dita incrociate per gli esami di oggi e forza Jannik come sempre.
Si sta generalizzando e sembra che tutti indistintamente i top siano infortunati o logori invece stiamo parlando di 2 giovanissimi fenomeni che devono ancora conoscere i loro limiti fisici soprattutto sui carichi e le modalità di allenamento (sì certo anche la programmazione giusta considerato che il tennis attuale è molto fisico). Su Alcaraz: l’ho visto dimagrito ma quello che mi salta all’occhio è la mancata crescita in altezza. Se non supera gli attuali (credo) 1,83 che ha oggi di almeno 3 4 cm nei prossimi 2 anni (a 23 la crescita dovrebbe arrestarsi), saranno dolori per lui, sempre per questo discorso della fisicità dell’attuale tennis.
🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
Con tutti sti dolori ha portato al terzo set RUBLEV….
C H E. U O M O
Sono andato a vedere i risultati di Nadal all’inizio del 2008: fino a Roma aveva giocato 38 partite (Roma era al posto di Madrid adesso, dopo c’era Amburgo che era un Master), vincendone 32 e perdendone 6. Aveva vinto d’infilata Montecarlo (b. Federer) e Barcellona (b.Ferrer) sarà eliminato subito da Ferrero a Roma. Prima di Montecarlo aveva disputato 2 Finali., Chennay (p. Youzhny) e Miami (p. Davydenko) e due semifinali, AO (p. Tsonga) ed IW (p. Djokovic). Gli altri tornei disputati sono stati Rotterdam (p. Seppi al 2° turno) e Dubai (p. Roddick quarti).
Sinner quest’anno ha disputato 31 partite, perdendone solo 3 (ho contato anche il ritiro di oggi, per uniformità), vincendo 3 tornei (1 in più di Nadal) 2 semifinali, quante Nadal, ed un quarto, Madrid. Ha quindi giocato 3 tornei meno di Nadal, che peraltro in 5 era arrivato alla fine. A differenza di Nadal non ha giocato 250,e solo un 500, contro i 3 di Nadal (la differenza di tornei giocati sta qui).
Nadal era numero 2 all’epoca, a fine anno, anche grazie alle vittorie al RG ed a W, diventerà 1 per la prima volta.
Dolori ovunque? Alcaraz infilato in nel tubo per analisi completa del corpo!
L’elasticità e la coordinazione unite al talento hanno fatto di Djokovic il campione che è. Credo che Nole avrebbe primeggiato in qualsiasi altra disciplina sportiva e non solo nel tennis proprio grazie al mix perfetto tra potenza , agilità e ,aggiungo, l’intelligenza.nel corso di questi anni è capitato di vedere giocatori con mano più sensibile, più fantasiosi e dotati di tocco di palla superiore al campione serbo che , purtroppo per loro non hanno vinto nulla di importante per la mancanza delle doti citate sopra. Ancora oggi, nonostante un inizio di stagione non esaltante resta a parer mio il numero uno , superiore sia a Sinner sia ad Alcaraz,chi parla di declino irreversibile non considera che fino a Novembre dello scorso anno aveva vinto praticamente tutto.Da allora sono passati 5 mesi e a leggere certi commenti sembra che si parli di un ex giocatore.
Sono 2 casi diversi, ma simili su certi aspetti.
Alcaraz ha una struttura più muscolare e un tennis più fisico
Jannick un astruttura più esile ma paradossalmente tira più forte.
La domanda è:
Per quanto tempo questi 2 possono tirare cosi’ forte, con una preparazione al limite senza che il fisico chieda il conto regolarmente?
I big 3 si facevano meno male, soprattutto a inizio carriera. tiravano più piano e lo stesso Nadal iper-muscolare basava il gioco sulle rotazioni fino a portare allo sfinimento l’avversario, non tirava certo mazzate come Sinner.
Il caso Medvedev sarebbe il più interessante da copiare
esilissimo, più di Sinner, lui non ha mai fatto opera di irrobustimento.
Semplicemente perchè non tira, si appoggia e state certi che si farà meno male dei 2 contendenti al trono.
Ah per chiudere un accenno sul caso Giorgi: fisico esile portato all’eccesso con carichi di lavoro alla rocky balboa, stile Mike Agassi col figlio.
Tira fortissimo.. ma è sempre ai box.. chiediamoci il perchè
Anch’io riporto, infatti Jannik parla di dolore e non più solo fastidio, comunque non importa, nessun problema per me figurati, la pensiamo diversamente, che sarà mai.. piuttosto incrociamo le dita per la risonanza odierna va
Ma a queste….Olimpiadi, che con il tennis non hanno nulla da spartire, bisogna andarci per forza? Inoltre non sarebbe il caso di togliere di mezzo Laver Cup e simili? Poi sarebbe da cancellare Miami, che tanto è organizzato di schifo e per gli stessi motivi Parigi Bercy.
Mi sembra che la maggioranza degli utenti concordi sul fatto che il tennis attuale è basato, piaccia o non piaccia, sulla potenza: inevitabile quindi che richieda piu’ forza e resistenza fisica di quelle richieste prima, non solo, più atletismo in difesa,
elasticità, velocità nel trovarsi col giusto equilibrio nei punti più svariati e assurdi del campo;quindi il tennista ideale deve fondere
queste caratteristiche in un fisico forzuto ma anche agile negli
spostamenti e credo non sia un equilibrio facilmente
raggiungibile….e comunque la
preparazione è sempre operata su un fisico già naturalmente dotato
geneticamente e predisposto ad un determinato sport: penso istintivamente a Nole, che sembra disporre di una struttura potente
ma non pesante che gli ha
consentito una preparazione che non lo ha “gonfiato”..vedo più
“costruiti” lo stesso Rafa, le
cosce di Alcaraz, sicuramente un
Lehecka raddoppiato in poco tempo, anche su Jannik è stata creata
muscolatura su una impalcatura
scheletrica piuttosto esile, tutto
ovviamente per sopperire in
palestra a criticità del fisico
anche se non sempre queste
“operazioni di ristrutturazione”
non hanno controindicazioni sulla
struttura di base. Sul fronte
organizzativo tennistico forse infittire il calendario richiama più interesse di pubblico e più introiti da tornei, quindi mi
sembra che la tendenza non sia certo verso lo snellimento del
programma ma anzi versol’estensione degli appuntamenti..inevitabile una programmazione più selettiva delle partecipazioni ai tornei da parte degli interessati,compatibilmente con gli obblighi sul numero di 1000 da giocare
O forse saranno i programmi di preparazione atletica ad essere troppo esigenti? Secondo me dovrebbero essere più leggeri, nel caso di Sinner e in quello di Alcaraz non c’è stato alcun infortunio durante il gioco, in nessun incontro, si tratta di tipici sintomi da sovraccarico. Insomma la causa sembra essere più la palestra che il campo, eppure il rimedio a cui si pensa, in questi casi, è l’ulteriore palestra, l’ulteriore preparazione atletica. La cosa non può funzionare a lungo raggio, perché il calendario non dà respiro. Sono i giocatori a dover accettare il fatto che non in tutti i tornei è possibile essere al massimo della forma e arrivare fino in fondo
Questo senz’altro. Del resto, quanti assumevano meldonium come Sharapova prima che venisse vietato? È vero che prima non era vietato, ma si trattava comunque di assumere un farmaco non per patologia ma per migliorare le prestazioni.
ALLA FINE AH AH AH AL ROLAND GARROS IL PIU’ IN FORMA E IN SALUTE SARA’ PROPRIO LUI EL CAMPEON FANTASTICO
Sono convinto che a quei livelli sia impossibile giocare sempre senza avere qualche piccolo fastidio, il problema è riuscire a capire se il fastidio rimane tale e pian piano scompare oppure peggiora e diventa qualcosa di più serio. Speriamo riescano a capire esattamente cosa scatena quei fastidi perchè sia con Alcaraz che Sinner ho come l’impressione che non sappiano esattamente cosa sia il problema.
Ps. Ruud è l’unico dei primi dieci a giocare un 250 su terra prima del Roland Garros..
Non so, cerco di riportare quello che leggo nelle dichiarazioni dei tennisti, non ci metto tanta farina del mio sacco..magari sono loro a fare i maestrini quando parlano delle loro scelte..oppure cerco di riportare o dati.. Ruud sulla terra gioca pure il torneo di Cagliari in contemporanea a Madrid se ne avesse la possibilità, infatti dopo due finali a Montecarlo e Barcellona gioca a tutta pure Madrid..però dai abbiamo idee diverse ma.. .rimaniamo amici…
Non vorrei sbagliare ma da un certo anno in poi (2015) il tennis ha aderito al programma antidoping della wada, che prevede i controlli a sorpresa durante tutto l’anno, l’obbligo di segnalare il domicilio, il passaporto biologico col confronto dei dati ecc ecc. Mi ricordo che in passato addirittura venivano segnalati in anticipo i tornei nei quali c’era il controllo antidoping “a campione” mentre in molti tornei non c’era nessun antidoping. E il sospetto che molti negli anni 1990-2015 ne abbiano approfittato è enorme.
Su Ruud appunto, sei tu che l’hai citato come esempio per dire che Jannik ha giocato meno di lui, il fatto che abbia giocato tanti tornei è dovuto anche al fatto che in più di qualcuno è stato eliminato precocemente, se arrivava in fondo come Jannik non ne avrebbe giocati così tanti, per cui che senso ha citarlo come confronto? Stiamo parlando di 2 tennisti che stanno avendo percorsi diversi.. inutile che fai il “maestrino” Giampi ( come spesso ti capita), come hai citato tu la pausa lunga dagli AO, rischio o meno, ha portato a vincergli, sarà stato un caso? Puó darsi, tanto male non mi sembra gli abbia fatto non disputare incontri per 45 giorni, sbaglio? Infine, se nel carico di lavoro emerge un affaticamento e mi sembra che non sia venuto fuori di colpo nel match con Kotov visto che Jannik parla di fastidio durante tutta la settimana, forse si poteva evitare di “lavorarci” sopra, ma sono discorsi da “divano” me ne rendo conto.. però adesso si parla di dolore, cauto ottimismo e si vedrà nei prossimi giorni.. ripeto, 200 punti in saccoccia fanno comodo, ma non tanto da rischiare di aggravare un fastidio che speriamo non dia altre rogne
Concordo al 100%.
Al di là che a Sinner non si può non volere bene, anche per la sua franchezza, e che voglio credere alla versione del dolore crescente all’anca, però le dichiarazioni pre torneo che andava a Madrid ad allenrasi con l’obiettivo di fare 2/3 partite non mi sono piaciute, perchè poi quando “casualmente” coincidono con un ritiro, è difficile pensare ad un fattore strategico più che medico. Nessun top dovrebbe parteciapre ad un 1.000 per allenarsi, salvo casi di rientro da lungo infortunio, ma per arrivare in fondo. Se ogni big battezzasse a quale 1.000 va per vincere e a quale per partecipare per onor di firma, ogni torneo perderebbe oltre metà dell’interesse. Se ti alleni, ti alleni, se giochi, lo fai per vincere. Oltretutto la “spalmatura” dei 1.000 su 2 settimane, rende gli sforzi meno conentrati e più gestibili. La lotta per il numero 1 tra i ragionieri quasi batte quella sul campo 🙂
Si chiama programmazione…la programmazione di Ruud è quella di chi ha bisogno di spremersi al massimo perchè non essendo un fenomeno deve giocare tanto per fare punti..fermarsi un mese, come sanno pure i sassi, è un rischio perché perdi “l’allenamento” agonistico..non a caso quando ha parlato degli AO ha detto, quest’anno abbiamo fatto qualcosa di diverso e ci siamo presi un rischio non giocando tornei di preparazione…andare a Madrid e prenderlo come un allenamento agonistico mi pare una programmazione di alto livello trattando un mille alla stregua di un 250..infatti prima delle olimpiadi giocherà un 250 in Svezia..poi se nel carico di lavoro emerge un affaticamento mi pare che non abbia nulla a che fare con la programmazione..comunque da quanto emerge dall’entourage di Sinner traspare un cauto ottimismo e Jannik dovrebbe essere a Roma per domenica…
L’usura del Circuito fa vittime illustri e quest’anno ci saranno addii clamorosi fra i TOP. Che malinconia.
Federer e Djokovic sono stati capaci di mantenere un livello elevato per molti mesi consecutivi, anche su stagioni diverse. Nadal proprio no, ha sempre patito dei cali fisici e infortuni dopo 6-7 mesi ad alto livello, complice sicuramente uno stile di gioco più dispendioso. Credo che non si possa associare il calo di continuità al divieto di alcuno farmaci nel 2016, non si può dimenticare che nel 2016 nessuno dei 3 era più un ventenne ed hanno avuto bisogno di più pause e più lunghe.
Dal 2016 in poi (caso Meldonium e stretta su alcune tipologie di farmaci), i top3 hanno vinto meno. Soprattutto nella categoria dei 1000.
Un po’ sarà questione di età, ma è indubitabile che da allora è diventato più difficile recuperare da affaticamento ed infortuni.
Sinner è molto più continuo di Alcaraz, perché, soprattutto sul duro, ha bisogno del proprio fisico in maniera diversa da Alcaraz.
I problemi di Sinner sono soprattutto sul rosso. Perché la palla va spinta di più, perché gliscambi sono più lunghi e perché si fanno movimenti diversi.
Nel corso degli anni si sono avuti tennisti capaci di gestire lo sforzo molto meglio di altri.
I Fab3 non arrivavano a stressare il loro fisico, a differenza di molti altri tennisti che hanno avuto carriere molto più corte o intermittenti.
Il tennis è ormai abbastanza simile al pugilato.
I migliori pugili, però, combattono al massimo una o due volte l’anno. I migliori tennisti, ottanta…
Mentre i citati escono ai primi turni Sinner e Alcaraz arrivano sempre come minimo in semifinale
Giocando e vincendo con avversari di valore altississimo
al posto di “oltre” mi sa che ci va “infatti”
non è un discorso dell’avevo detto, Jannik ha giocato meno tornei di Ruud.. e grazie, dove gioca arriva sempre in fondo, il calendario quello è, Ruud e gli altri hanno giocato più tornei perché finivano ben prima di lui, “te credo”.. inoltre, rischioso star fermi 1 mese? Sicuro che sia meno rischioso caricare in palestra e affaticare un fastidio, anche giocando una parte di un 1000 sapendo che poi non avrai soste per 1 mese quasi? Sicuramente c’entra la precauzione nel ritiro di ieri di Jannik, ma ha parlato anche di dolore.. insomma, d’accordo i 200 punti, parte positiva del torneo, ma forse sarebbe servito un po’ più di precauzione e non detto con il senno di poi perché io lo dissi dall’inizio
Il problema è lo specifico periodo della stagione: sono in poco tempo in palio 5000 punti per i big e nessuno vuole rinunciarci per ammazzarsi a Madrid in un torneo anomalo! Salvo lo Spagnolo top che non può rinunciarci.
Giocando il minimo di tornei e centellinando le presenze, lui può farlo per classifica, obiettivi, nulla da dimostrare ecc ecc.. ma giusto lui può permetterselo e ripeto, ha centellinato le presenze nel 2023, poi quest’anno ancor di più
Perchè come testa è ancora uno junior, il tanto declamato Ferrero e il suo staff sono stati altrettanto superficiali, e si giocava a Madrid…
Dolori da tutte le parti! … praticamente ha l’età biologica di un 30 enne??
Il vero problema è il fatto che i big veri,che hanno pubblico e portano denaro son sempre più restii a sbattersi per i 1000 e questo è un grande problema , perché è il premium ATP.
Se ATP non si sveglia verrà danneggiata per un calendario poco intelligente.
Non ha senso mettere ATP 1000 uno di seguito all’altro e per di più con uno SLAM subito dopo, inoltre passare da duro a terra crea problema per legamenti ed articolazioni.
Ovvio che i top che tra il rischiare un infortunio in un 1000 e saltare uno SLAM preferiranno sempre perdere punti, quindi ti rimarranno quelli meno seguiti.
Deve essere rimodulato il calendario in modo intelligente,un vestito su misura sui 1000 che deve diventare un premium torneo.
Qui si vede il lato acerbo del campioncino. Non si rende conto che ha tirato troppo!
Povero Carlos… l’allenatore ha sbagliato programmazione.
@ italo (#4026856)
Tristissima constatazione! Cosa aspettano i dirigenti strapagati ATP e WTA a fare cambiamenti strutturali per investire in qualità dello spettacolo e salute dei giocatori????!!!
In questo periodo??
lol
Giocano da Gennaio a Novembre poi a Dicembre vanno a fare le esibizioni in giro per il mondo
Riposati Carlitos
@ MARMAS (#4026882)
Il discorso generale lo condivido. Quello che sarebbe da fare è dei bei periodi di stacco tra gli slam e mettere tra questi non tantissimi 1000. Se poi il calendario “costringe per forza” a metterne tre, quattro o più, chi punta sistematicamente agli slam dovrebbe avere la “forza” di saltarne qualcuno. Temo però che il dio denaro vincerà sempre su queste considerazioni.
Non penso che invece una soluzione sia fare una lunga off-season di vari mesi, sia perchè negli altri mesi il calendario sarebbe ancora più compresso, sia perchè cmq sempre il “dio denaro” farebbe fare mesi di esibizioni continue ai big in quel periodo. Dire “rinuncino al denaro” è bello ma mi sembra un po’ utopistico (si veda l’esibizione milionaria che è programmata quest’anno nei paesi arabi).
Non concordo tanto invece con “Oggi il livello atletico è altissimo e se non sei in buone condizioni fisiche (non dico al top ma in buone condizioni) anche se sei un fenomeno puoi perdere dal n.50 del mondo; era così anche prima ma oggi lo è ancora di più”.
Nel senso che sì, se sei in brutte condizioni, per me le becchi anche dal numero 200/300 o pure peggio, altro che 50.
Però questo è un discorso un po’ “trito” che si faceva nel periodo di grossa crisi quando Sampras & co si ritirarono ed Hewitt e Roddick dominavano. Si diceva “ormai il livello dell’ATP è troppo livellato verso l’alto e qualsiasi top 100 in buone condizioni batte i top 10, ormai c’è poca differenza”. Peccato poi che però, anche lasciando da parte i big 3, i vari Murray, Stan The Man, DelPo, ecc. hanno dimostrato che era un discorso fatto solo per mascherare la crisi. Ripeto, ciclicamente si legge “il livello si è troppo alzato, ormai tra i big e gli altri non c’è quasi differeza” = io continuo a NON concordare (al massimo concordo rispetto al tennis di 80/90 anni fa..).
Al massimo si deve guardare al poco spazio tra un torneo importante e l’altro ed a certi materiali che danneggiano i tennisti.
Anche perchè, se il problema fosse la troppa competitivà odierna delle “seconde linee” che ti fa infortunare di più per poterli battere, in realtà nei tempi passati dove quella competitivà era “tanto minore” secondo quella teoria, le carriere quasi sempre duravano molto meno ed i big (a parte ovviamente poche ECCEZIONI) si ritiravano prima e sopratutto “decadevano” prima…
ha già fatto un miracolo carlitos a non perdere con un punteggio più netto, solo col rovescio quando ha potuto ha spinto, il dritto era solo di mantenimento, si è salvato varie volte da 0 40 con l’immensa classe e l’orgoglio, ma anche per lui ci si domanda per quale motivo abbia voluto fare questo torneo in queste condizioni ed è facile che
abbia pregiudicato sia roma che il rg
@ Purple Rain (#4026897)
Eh…già. Non fa una piega.
Mi pare na’strunzata…
Se non avessero voluto giocare avrebbero fatto altro… 🙁
Post hoc ergo propter hoc…Ruud ha giocato 40 partite nel 2024 e ha partecipato a dieci tornei, come Rublev che ha più o meno le stesse partite di Sinner nelle gambe.. lo stesso vale per Tsisipas e Zverev con nove tornei..chi ha partecipato a meno tornei sono Sinner, Mevdedev e Alcaraz con sei a parte Diokovic che ha giocato pochissimo ma non mi pare che stia benissimo..la programmazione di Sinner, come quella di Medvedev sono state le migliori e le più calibrate..se dopo Montecarlo salti Madrid arrivi a Roma senza aver giocato per un mese ed è un rischio..invece giocare Madrid senza puntare necessariamente a vincerlo era ottimo per mantenere l’allenamento agonistico…dopo esce fuori questo affaticamento, e qui posso essere d’accordo, per troppi carichi di lavoro in palestra, e tutti a dire l’avevo detto..
Beh io ho iniziato a seguire il tennis con il serve &volley di Edberg, per cui..
Ricordo la finale Rafter-Ivanisevic di wimbledon del 2001 che aveva un pathos incredibile..
L’ultimo vero grandissimo match per me è stato Djokovic federer del 2019..
Sono pronto a firmare col sangue che nè alcaraz nè Sinner a 38 anni saranno in grado di fare quello che ha fatto Roger in quell’incontro, ovvero tenere un livello cosi’ alto per 5 ore e passa.
La mia ricetta sarebbe meno cemento, meno terra e molta più erba.
Un 1000 sui prati sarebbe fattibile: gli arabi hanno una valanga di soldi, lo facciano loro, dopo l’Australia un mini tour erbivoro che tocca Australia, India, Sudafrica e paesi Arabi ci starebbe.
A discapito dell’europa dove a mio parere si gioca già troppo
Beh, ricordandoci cosa gli è successo vs djoko l’anno scorso…
.
Vedi che ti capita a giocare in ciabatte……
Sinceramente con tutti quei bendaggi sembrava la Mummia di Boris Karloff. Eccessivo.
Se hai un risentimento muscolare importante è inutile presentarsi in un torneo (ovvero in una situazione di più incontri uno dopo l’altro).
Cosa diversa sarebbe se fosse un match unico come a volte succede nei fight match. Lì allora ci si gioca il tutto per tutto e ha più senso.
CONCORDO.. ZERO APPEAL
i russi poi non sono amati per vari motivi e non fanno nulla per risultare simpatici.
Sembro io a 45 anni dopo una partita di torneo
Lo Scugnizzo salterà Roma.
O farà come J. a Madrid: qualche turno e via !
Per Parigi-RG poi scompariranno d’incanto raffreddori, dolori all’avambraccio, malesseri vari e certo anche quelli all’anca del… “gemello”.
E… rippariranno i “riposati” DJ, Zizzy, il Fantasmino, il Perticone, Hurky, Rune… e compagnia 😉
Ormai l’estrema cura nella programmazione ha il sopravvento. 😉
Si gioca molto, e le scelte sono… obbligate. 😉
Vuoi scherzare,con questa nuova “geniale” riforma del doppio i prezzi saranno triplicati e faranno i salti mortali per essere tra i fortunati a poter accedere all’impianto!!!
PS: il singolare non lo guarderà più nessuno,ora c’è il doppio!!!
@ MARMAS (#4026882)
Intanto, nelle fattispecie di cui Lei scrive, basterebbe ridare al torneo di Madrid il peso giusto che Storia e Tradizione di questo gioco gli possono attribuire e, conseguentemente, disertarlo.
Già questa settimana (che poi son due!) di stacco darebbe un po’ di tregua ai loro fisici spremuti.
Capisco che per AlcarazGarfia sia difficile poter tranquillamente disertare il torneo di Casa, ma per Sinner questo problema non sussiste: si prende uno 0 in casella punti, ci si fa una ragione di quanto sia dannoso questo dannarsi per la classifica piuttosto che per le singole vittorie e si lavora in relativa, ma sicuramente maggior, tranquillità per poter disputare al meglio l’accoppiata Foro Italico-Roland Garros, che è quella che veramente fa la Storia di questo gioco.
Ed una considerazione: pensare che per salvaguardare la propria integrità fisica ragazzi di circa 20 anni debbano comportarsi come fa Giocovic adesso, dall’alto dei suoi gravosi 37 anni e di una infinita e logorante carriera carica di oltre 1.000 incontri disputati, dovrebbe far riflettere sull’assurdità del modo di giocare a tennis contemporaneo, come ottimamente sintetizzato nel primo commento qui in basso.
I due giovani, piu forti adesso, sinner e alcaraz, pur giocando non tutti i tornei ( ma solo quelli importanti; slam, 1000 e 1 500 per entrambi ) sembrano avere problemi appena giocano un piu del dovuto…
i big 3 erano invece degli autentici mostri, industruttibili… comincio ad avere qualche dubbio, tipo operacion puerto , a sto punto….su quei 3
L’anno scorso ha perso da Marozsan
Per colpa degli attrezzi è diventato uno sport iperfisico. E se le articolazioni sono delicate geneticamente, questi ragazzi sono destinati a continue cure e stop and go. Nadal era un mostro fisicamente 20 anni fa, era il doppio di agassi che era uno dei più forti fisicamente della sua generazione. Contro Lehecka sembrava uno smilzo. Sinner quando si allena a fianco di vagnozzi e Cahill, sembra un adulto con due bambini…. Le sollecitazioni che subiscono muscoli e articolazioni per sostenere la velocità del gioco, creano infortuni a catena. A parte Medvedev , rublev e de minaur che sembrano bionici, tutti gli altri, da Nole in giù, hanno avuto problemi di varia natura negli ultimi anni. Anche rune l’anno scorso ha avuto una stagione tormentata, a soli 20 anni….
Il tennis sarà cambiato ma Nole quasi faceva il grande slam un anno fa, non quindici….
Esatto Marmas, esatto.. ricordo qui molti commenti da “sollevazione popolare” quando io e altri, dopo Montecarlo, avevamo avanzato dubbi sulla partecipazione di Jannik a Madrid, invece il tennis attuale, fatto al top del livello, fisicamente è “complicato” e si dovrebbe “giocare meno per giocare e stare meglio”, invece…
La canción de Carlos
una mattina, mi son svegliato
oh Sinner ciao Sinner ciao Sinner ciao ciao ciao
una mattina, mi son svegliato
e ho sentito un gran dolor..!
@ italo (#4026856)
Hai detto bene,troppo fisico. Per questo da tempo sostengo che ci vuole il fisico bestiale. Tempi duri per i gracilini, costretti a sforzi che non si possono permettere ed alla fine si “sfasciano”. In futuro Sinner giocherà con la soggezione dell’anca, Alcaraz con quella del braccio. enzo
@ Dr Ivo (#4026884)
Invece io ho proprio piacere di ogni intoppo in cui possa inciampare il torneo madrileno, artificialmente gonfiato a dismisura a forza di soldi fino a rivaleggiare coi tornei che rappresentano la vera Storia di questo gioco.
Sbaglio o quest’anno sarebbe (condizionale d’obbligo) la prima volta che AlcarazGarfia gioca al Foro Italico?
Concordo sul fatto che sia molto fisico.
Ma non sono assolutamente d’accordo che sia meno bello.
Il bello è soggettivo e non abbiamo tutti gli stessi gusti.
Immagino che a Madrid chi aveva speso una cifra per semifinali e finale credendo di trovarci i vari Alcaraz, Nadal, Sinner, Zverev stia cercando di rivendere il biglietto a metà prezzo.
Intendiamoci i giocatori ancora in lizza sono tutti ottimi ma non hanno appeal e fama comparabili.
Un peccato per Madrid. La Caja Mágica non ha il fascino scenografico del Foro Italico, ma è uno dei tornei meglio organizzati del circuito dal punto di vista del pubblico (per i giocatori, magari, è tutt’altro discorso)
Voglio dire un’altra cosa.
A me di quello che facevano i big 3 da giovani non mi interessa nulla.
Sono passati 15 anni e il tennis è cambiato.
Oggi il livello atletico è altissimo e se non sei in buone condizioni fisiche (non dico al top ma in buone condizioni) anche se sei un fenomeno puoi perdere dal n.50 del mondo; era così anche prima ma oggi lo è ancora di più.
Per evitare ciò oggi i tennisti si sottopongono ad allenamenti e carichi di lavoro in palestra intensissimi e, se tanto mi dà tanto, Jannik non si risparmia ed è uno di quelli che lavora di più.
Questo modus operandi probabilmente oggi non è più compatibile, almeno per quei 2 o 3 tennisti che arrivano regolarmente in fondo ai tornei, con il calendario atp, dove si susseguono, in alcune fasi senza soluzione di continuità, tornei molto importanti.
Probabilmente per un tennista come Jannik (non perché sia “gracilino” ma perché arriva in fondo a tutti i tornei a cui partecipa) non è più possibile (o diciamo non è consigliabile) calibrare la propria programmazione e preparazione atletica sul calendario atp.
Il prossimo step per Sinner e il suo team è forse capire (o accettare) che bisogna fare una programmazione centrata sull’atleta e non sul calendario.
Forse dopo 4 mesi a tutta era il momento di staccare per un mesetto (da Montecarlo fino a Roma) per mettere benzina nel serbatoio per la parte più importante della stagione, ma facendolo con la giusta gradualità e con tempi sostenibili.
Ho l’impressione che per non saltare un master 1000 si sia fatto in 10 giorni quello che, per il fisico, andava fatto in 20.
Ho copiato questo commento che ho scritto nell’articolo sul ritiro di Sinner perché il ragionamento mi sembra confermato dalle parole di Alcaraz.
Le situazioni sono diverse ma il punto è lo stesso.
Questi ragazzi, forse pressati da sponsor, media, organizzazioni dei tornei, fame di vittorie, rischiano di spremersi troppo.
Molto meglio saltare uno o anche due tornei ma stare bene negli altri, piuttosto che farsi prendere dalla smania di dover giocare ed essere sempre in balia di acciacchi fisici più o meno importanti.
Prevenire è meglio che curare… Un concetto elementare ma che a volte viene dimenticato.
Bisogna conoscere bene il proprio corpo e i propri limiti e metterlo al centro della propria programmazione.
“uno come Rublev ti dà poche opportunità”?!?!?
Ahhh….Carlitos!
Rublev, non Giocovic, Medvedev o Sinner!
Uno come Rublev ad ogni incontro opportunità ne dà tante.
Tutto sta a saperle cogliere o, al limite, a poterle cogliere.
Da sempre gli slam sono i tornei che contano, gli altri sono importanti ma molto meno (di solito ci tengono i giocatori di casa e quelli di fascia immediatamente successiva ai veri big). Poi i big non li disdegnano, ma aggiungono poco alla loro fama, dalla quale dipendono anche gli introiti degli sponsor.
Alcaraz ci teneva maledettamente a riconfermarsi a Madrid, tanto che ha giocato da infortunato, e ha dato il massimo. Jannik ci teneva di meno e ha mollato.
Ora a Roma Jannik ci terrà di più, ma l’appuntamento con Parigi è troppo a ridosso e se non starà bene rinuncerà anche al Foro Italico.
Non è certo il caso di Carlos che sta inguaiato….
Sono completamente d’accordo con te. E francamente per i tornei 1000, per l’ATP, questo diventa sempre più un atteggiamento difficilmente accettabile da parte dei top players.
La mia opinione e che, specialmente in questo periodo ci siano troppi tornei ravvicinati , uno tra Madrid e Roma dovrebbe essere spostato per consentire un arrivo a Parigi (tra l’altro quest’anno c’è anche Parigi24) con meno stress. Sarebbe conveniente se questi campioni si spartissero i tornei (più vittorie meno stress)
Credo che la rivalità tra i big 3 focalizzata su chi deteneva più titoli del grade slam abbia nel corso del tempo dato un importanza soverchiante ai quattro tornei rispetto ai masters 1000, per cui i top players si gestiscono in modo da arrivare al massimo della forma in questi tornei. Molti piccoli infortuni vengono accentuati per potersi “congedare” anzitempo da tornei che si trovano nel bel mezzo della preparazione programmata.
il tennis attuale è troppo fisico, oltre a essere meno bello da vedere di quello di 30 anni fa