Ferrero: “Alcaraz questa settimana sta ricominciando a vedere la luce” (video)
A margine della fascinosa serata dei Laureus Award, svolta ieri sera a Madrid nel bel Palacio de Cibeles, Juan Carlos Ferrero ha rilasciato una breve dichiarazione a Eurosport Spagna sul suo assistito Carlos Alcaraz. Il più giovane n.1 della storia moderna è attualmente al Masters 1000 di Madrid, allenandosi precauzionalmente con una protezione all’avambraccio destro dopo il problema sofferto di ritorno dagli USA che l’ha costretto a saltare sia il torneo di Monte Carlo che quello di Barcellona. Per il coach le cose stanno andando assai meglio.
🗣️ “Esta semana está empezando a ver la luz”
Juan Carlos Ferrero, sobre Alcaraz en Eurosport desde los #Laureus24 pic.twitter.com/CqtHEa5p2B
— Eurosport.es (@Eurosport_ES) April 22, 2024
“Non stare bene per lo stato mentale del giocatore non è positivo, ma questa settimana sta ricominciando a vedere la luce, si è sentito molto bene nell’allenamento e penso che questo sia molto positivo per quel che arriverà nel resto della settimana e per prepararsi al meglio possibile” afferma Ferrero.
Per Ferrero accettare dei momenti di stop per infortuni è parte dell’apprendimento di un giovane: “Deve imparare che anche questo fa parte di quel che è il circuito. Alla fine le settimane arrivano una dietro l’altra, siamo stati un mese negli Stati Uniti e disgraziatamente a Monte Carlo c’è stato questo piccolo spavento, ci è costato un po’ più di tempo di quel che speravamo, ma il calendario così, tutto arriva con un evento dietro all’altro e quando ti fai male capita di non poter giocare alcuni tornei” conclude l’allenatore, fiducioso nel pronto rientro di Carlos.
Mario Cecchi
TAG: Carlos Alcaraz, Juan Carlos Ferrero, Masters 1000 Madrid 2024
Chiunque conosca a fondo lo sport dirà sempre che la sconfitta dal professionista viene ricordata più della vittoria non perché ne è rimasto traumatizzato ma perché il giocatore di altissimo livello attua un processo di “rielaborazione”: l’episodio negativo viene rivisto con l’atteggiamento di chi vorrebbe rigiocare quel match perché sente di aver compreso quale avrebbe dovuto essere la chiave per vincere l’incontro.
Questo vale anche per gli infortuni: si comprende come “tamponare” il problema, come difendere il lato debole (tecnicamente Matteo l’ha fatto col rovescio ad esempio, la Errani con l’uscita dal servizio precario ma diventando eccellente nel colpo successivo), come rinforzarsi fisicamente.
Certo che è meglio essere sani sempre ma mentalmente non tutti sanno riprendersi, Berrettini si.
Ma non si e’ ancora ritirato, cosa aspetta? Mi sa che questo ha fatto finta, io non mi fido di Carlitos
@ Lupen (#4016379)
come Nadal sta mettendo assieme un infortunio grosso ogni inizio stagione, le voci sulle motivazioni di infortunio periodico di Nadal valgono forse anche per lui? casualmente l’enorme massa muscolare è la stessa 😉
@ Pier no guest (#4015794)
quindi Berrettini diventerà numero 1 viste quante ne ha passate, ottimo e molto felice per noi italiani
*dicevano
Dicano così anche di Nadal, il suo tipo di gioco lo avrebbe dovuto mettere KO a 27/28 anni invece a 35 ha vinto 2 Slam !!!
Ognuno sceglie il super-coach che crede che ha certe caratteristiche e certe specialità. La specilità di Ferrero giocatore fu di esplodere da giovanissimo per poi fare meno bene in seguito. Se la sua specialità la riporta anche come super-coach ha già fatto il suo e quello che poteva!
Lo sapevate? Nel “fisico bestiale di Enzo, c’è compresa anche la resistenza agli infortuni. Il tennis odierno è diventato eccessivamente fisico! Non c’è spazio pe le mezze misure
Tutto giusto, ma Djokovic non ha veramente scoperto la celiachia.
Se la è autodiagnosticata. O meglio: nessun medico gli ha diagnosticato la celiachia, lui ha deciso di abolire il glutine.
Non saprei se sia una decisione corretta. Il glutine, se non si è celiachi, serve all’organismo.
Magari sarebbe anche andato meglio continuando ad assumere il glutine.
Comunque Djokovic è molto attento a cosa mangia. Come peraltro altri (non tutti) i top player.
A quanto pare la zanzara continua a ronzare negli orecchi del povero carlo. non ha nessuna intenzione di capire e di fargli capire che il ciclo è finito ed è giunta l’ora della sostituzione. Non ha nessuna intenzione insomma di mollare l’osso sapendo bene che Carlo sarà solo capace di essere lasciato e mai di lasciare motu proprio. È triste. vedremo il braccio – o cosa per esso – star meglio poi peggiorare poi rimigliorare e così via e tutto nel silenzio assordante e interessato di Giancarlo che farà finta di niente , delegando i vari malanni a cause estrinseche e contingenti senza voler minimamente affrontare e fare affrontare il problema di petto in tutta la sua pregnanza.
L ho sempre pensato e tu l ´hai scritto.
Non arriva ai quarti o si ritira prima .
Si l’abnorme esplosione fisica in pochi mesi …
Ma su questo forum cancellano i messaggi in cui se ne parla…
Carlos ha un gioco molto fisico, non come Nadal ma certamente dispendioso.
Però infortuni di questo tipo mi sembra capitino a tutti i tennisti attualmente in top10, direi normalmente: il calendario è fitto, racchette e palle come segnalato già da molti non agevolano il benessere di braccio, schiena e torace, e il tennis moderno è molto più stressante dal punto di vista fisico.
Certamente Carlos potrebbe evitarsi esibizioni e viaggi sfibranti attorno al globo, ma il discorso comunque è quello sopra esposto.
Djokovic in carriera, da quando ha scoperto la celiachia, è quasi sempre riuscito a tenere sott’occhio questi eventi attraverso comportamenti e routine salutistiche al limite del maniacale e allenamenti studiati opportunamente (intere sessioni dedicate a “come cadere” oppure a come impostare i piedi e le ginocchia su un cambio di direzione). Delle nuove leve non mi risulta che nessuno faccia qualcosa di appena paragonabile.
Non credo giocherà Madrid se già in allenamento non forza per niente. Passerella pro sponsor e pro Madrid. Per un paio d anni andrà avanti con questo genere di infortuni figli di una crescita muscolare precoce per la sua età e accettata stupidamente dal suo avido staff
Si vede che Carlos ha finalmente pagato la bolletta.
se si infortuna ogni due per tre c’è da chiedersi davvero quanto il suo modo di giocare sia sostenibile
È molto consono invece.La gestione degli infortuni è fondamentale: l’atleta si dedica in quei momenti ad allenare altre parti del corpo,a lavorare mentalmente, tatticamente o anche semplicemente a, “ricaricare” le batterie.
Provvidenziale poi è riconoscere il grado dell’infortunio, capire quando si può stringere i denti o meno per non aggravare la situazione.
Tutto questo conduce l’atleta ad una maturità diversa:Maradona, Baggio ad esempio non sarebbero diventati così forti se non avessero dovuto superare dolori fisici e sconforto relativo.
La…ndaluce
Anche questa è forte, ahahahah
Ahahahah
E’ entrato in una chiesa dove c’era un sosia di James Brown? (questa solo per cinefili)
Oppure si è limitato a passeggiare davanti a qualche alveare? (questa solo per Indian Wells-fili)
Oppure sa che il prossimo anno finalmente non ci sarà da stare allegri?
(questa solo per ilcapitano)
L’accostamento di può stare.
Sta dicendo che deve imparare che ci possono essere gli infortuni e le conseguenze sul calendario.
Fanno parte del tennis e vanno gestite a livello mentale.
Infatti la cosa principale per rimanere al top è avere una salute prolungata! Gli stop and go tolgono parecchio soprattutto nel cuore della stagione. Bisogna capire se il gioco di Alcaraz è sostenibile in termini di salute e forma fisica o è troppo usurante a certi livelli.
La mattone mi riporta a Umago…
ce lo vedo bene alcaraz col completo nero, cappello e occhiali scuri…….
Come ad Indian Wells
*Buio pesto …
Puo’ anche vedere la luce ma quando incontrera’ il rosso sara’ vuoi pesto -)
Mah Ferrero ha fatto un accostamento azzardato, mettendo insieme l’apprendimento con la probabilità di infortunio. Due aspetti per natura completamente differenti tra loro.
Ahahahahahahahah
Non sapevo che Carlitos fosse stato operato agli occhi!!