Italiani in Campo: I risultati completi ATP-WTA-Challenger dI Mercoledì 10 Aprile 2024

Scritto da tinapica

Scritto da Detuqueridapresencia

Scritto da Marco M.

Scritto da Pietro Angeli
A Recco ormai non sanno più nemmeno fare la focaccia, belin!

Ah, l’intercalare “belin” non va mai messo alla fine della frase, ma sempre all’inizio
Grillo e Faber Docet

Anche l’equivalente siciliano va all’inizio….
OT qualcuno sa perché in siciliano mi…a è femminile e sti….u è maschile? Unico dialetto che scambia i generi degli organi maschili e femminili

@ Detuqueridapresencia (#3998718)
anche in Latino: cunnus e mentula (almeno in due dei vocaboli usati, che immagino fossero molteplici per ognuno degli attributi sessuali)

Vero ….. anche se i termini colti phallus e vagina (guaina) hanno il genere concordante: quelli che hai citato sono quelli popolari …. sarebbe interessante capire la logica, ma qui ci vorrebbe un paleoglottologo

Ah, in greco sarebbe fallos e thiki (il quale ultimo etimologicamente fa derivere il termine f…… )

Scritto da Brufen

Scritto da Marco M.

Scritto da Massi

Scritto da Marco M.

Scritto da Pietro Angeli
A Recco ormai non sanno più nemmeno fare la focaccia, belin!

Ah, l’intercalare “belin” non va mai messo alla fine della frase, ma sempre all’inizio
Grillo e Faber Docet

In un osteria di Sanremo c’era un bel cartello che riportava:
Oh belin, a nu se po’ ciama’ pissa a sardenaira!

Non si può no Una delle più gustose focacce liguri, tipica del Ponente. Non mi azzardo a dire se è o no sanremese altrimenti mi arriva qualcuno di Ventimiglia e mi azzanna la giugulare

I miei avi, ventimigliesi, la chiamavano pisciadella.
Non il piu’ invitante dei nomi, ma tant’e’…

Sarebbe anche la piscialandrea che si trova a Imperia

Mi pare il nome derivi dal peis salat provenzale / marsigliese o pissalat nizzardo (acciughe salate) da cui l’equivalente pissaladière che si mangia nella zona dove stanno giocando questo 1000

Scritto da Detuqueridapresencia

Scritto da Marco M.

Scritto da Pietro Angeli
A Recco ormai non sanno più nemmeno fare la focaccia, belin!

Ah, l’intercalare “belin” non va mai messo alla fine della frase, ma sempre all’inizio
Grillo e Faber Docet

Anche l’equivalente siciliano va all’inizio….
OT qualcuno sa perché in siciliano mi…a è femminile e sti….u è maschile? Unico dialetto che scambia i generi degli organi maschili e femminili

@ Detuqueridapresencia (#3998718)

anche in Latino: cunnus e mentula (almeno in due dei vocaboli usati, che immagino fossero molteplici per ognuno degli attributi sessuali)

Scritto da Brufen
@ Sporadico (#3998902)
Beh, Musetti era di un altro livello rispetto a Zeppieri anche da junior, a dirla tutta.

Si, d’accordo, ma lo era perché a un’ottima tecnica aggiungeva, come ho detto, risorse atletiche migliori. Zeppieri colpiva meglio, poi è normale che il Muso, una volta entrato nel tennis che conta, abbia affinato ulteriormente la tecnica.

@ Sporadico (#3998902)

Beh, Musetti era di un altro livello rispetto a Zeppieri anche da junior, a dirla tutta.

Scritto da Marco M.

Scritto da Massi

Scritto da Marco M.

Scritto da Pietro Angeli
A Recco ormai non sanno più nemmeno fare la focaccia, belin!

Ah, l’intercalare “belin” non va mai messo alla fine della frase, ma sempre all’inizio
Grillo e Faber Docet

In un osteria di Sanremo c’era un bel cartello che riportava:
Oh belin, a nu se po’ ciama’ pissa a sardenaira!

Non si può no Una delle più gustose focacce liguri, tipica del Ponente. Non mi azzardo a dire se è o no sanremese altrimenti mi arriva qualcuno di Ventimiglia e mi azzanna la giugulare

I miei avi, ventimigliesi, la chiamavano pisciadella.

Non il piu’ invitante dei nomi, ma tant’e’…

Scritto da Detuqueridapresencia

Scritto da Lore_LjubO
Questo è un quesito veramente per i massimi esperti del sito, qualcuno sa come si chiama l’allenatore Russo specializzato nel portare i tennisti in Top 100? Questo coach ha portato Safiullin in Top 100, quando dopo essere stato una promessa a livello junior si era perso per strada a causa di un importante infortunio all’anca. La stessa cosa ha fatto con Pavel Kotov, nonostante fosse un tennista in evidente sovrappeso, lo ha portato in top 100 facendogli esprimere un ottimo tennis. Questo allenatore prendi i tennisti con alta classifica e li porta in Top 100, migliora la forma fisica dei suoi assistiti e affina la loro tecnica. Questo allenatore sarebbe perfetto per Giulio Zeppieri, con lui il nostro Zeppo diventerebbe una macchina da guerra ed entrerebbe in Top 100 a mani basse.

Andrei Topchentov

Anch’io andrei…

Scritto da ghisallo
@ vitt81 (#3998576)
Frase di una banalità scioccante! Zeppieri per adesso non ha la testa per fare il tennista vero. L’atteggiamento è quello di un pensionato che fa la partita della domenica pomeriggio. Se non avesse il braccio sarebbe 1000 al mondo, ma senza testa (grinta, voglia di lottare, strategia) non vai oltre il 100° posto.

Concordo sulla banalità della frase di vitt81 il quale, probabilmente, crede che la “continuità” (come se fosse una qualità a sé) si possa trovare al supermercato, magari in offerta… ovvio che si può essere discontinui per carenze atletiche, tecniche, tattiche o emotive. Però continuo a non capire cosa voglia dire “avere testa”… ma davvero pensate che Zeppieri non si impegni in partita o negli allenamenti? Ma state scherzando? Purtroppo quella che voi chiamate testa altro non sono che carenze nella sfera emotiva. Paura di perdere, paura di vincere, ansia da prestazione insomma … Zeppieri è stato uno degli junior più forti d’Europa, insieme a Musetti, e sapete perché? Perché aveva naturalezza nel gesto tecnico e quindi tirava cannonate (servizio compreso) che da ragazzino non sono proprio roba per tutti. Questa qualità l’ha conservata e, probabilmente , anche rafforzata. Ma quando entri nel mondo degli adulti, le cannonate le tirano tutti, chi più chi meno, e allora per andare avanti devi avere anche doti atletiche eccezionali, sangue freddo (ovvero sfera emotiva solida) e senso del gioco (tattica, quella che tu chiami strategia). Penso che Musetti ce l’abbia fatta perché, oltre a un ottima tecnica, ha potuto contare su capacità atletiche maggiori.

Scritto da Marco M.

Scritto da Massi

Scritto da Marco M.

Scritto da Pietro Angeli
A Recco ormai non sanno più nemmeno fare la focaccia, belin!

Ah, l’intercalare “belin” non va mai messo alla fine della frase, ma sempre all’inizio
Grillo e Faber Docet

In un osteria di Sanremo c’era un bel cartello che riportava:
Oh belin, a nu se po’ ciama’ pissa a sardenaira!

Non si può no Una delle più gustose focacce liguri, tipica del Ponente. Non mi azzardo a dire se è o no sanremese altrimenti mi arriva qualcuno di Ventimiglia e mi azzanna la giugulare

Alla giugulare 😛

Scritto da Massi

Scritto da Marco M.

Scritto da Pietro Angeli
A Recco ormai non sanno più nemmeno fare la focaccia, belin!

Ah, l’intercalare “belin” non va mai messo alla fine della frase, ma sempre all’inizio
Grillo e Faber Docet

In un osteria di Sanremo c’era un bel cartello che riportava:
Oh belin, a nu se po’ ciama’ pissa a sardenaira!

Non si può no 🙂 Una delle più gustose focacce liguri, tipica del Ponente. Non mi azzardo a dire se è o no sanremese altrimenti mi arriva qualcuno di Ventimiglia e mi azzanna la giugulare 😀

Scritto da Mattia
Non c’entra con gli italiani, ma volevo solo far sapere che il grande Dustin Brown tornerà a giocare dopo 1 anno (a causa di enormi problemi alla schiena) anche se in doppio, al challenger di Mathausen il 6 Maggio; questo purtroppo come annunciato sarà il suo ultimo anno; avesse avuto il fisico a posto sarebbe arrivato senza problemi in top 10

Grazieeeeeee, lo guarderò sicuramente. Classe sopraffina, non so dove sarebbe potuto arrivare ma alcune giocate sono indimenticabili…

@ zedarioz (#3998683)

mi ci metto anche io…

“Tecnica:1 Sinner, 2 Musetti
“Garra”: 1 Sonego, 2 Fognini
“Testa”: 1 Sinner, 2 Ruggeri (azzardo)
“Tennista”: 1 Sinner, 2 Berrettini.

mi ci metto anche io…

“Tecnica:1 Sinner, 2 Musetti
“Garra”: 1 Sonego, 2 Fognini
“Testa”: 1 Sinner, 2 Ruggeri (azzardo)
“Tennista”: 1 Sinner, 2 Berrettini.

Scritto da Lore_LjubO
Questo è un quesito veramente per i massimi esperti del sito, qualcuno sa come si chiama l’allenatore Russo specializzato nel portare i tennisti in Top 100? Questo coach ha portato Safiullin in Top 100, quando dopo essere stato una promessa a livello junior si era perso per strada a causa di un importante infortunio all’anca. La stessa cosa ha fatto con Pavel Kotov, nonostante fosse un tennista in evidente sovrappeso, lo ha portato in top 100 facendogli esprimere un ottimo tennis. Questo allenatore prendi i tennisti con alta classifica e li porta in Top 100, migliora la forma fisica dei suoi assistiti e affina la loro tecnica. Questo allenatore sarebbe perfetto per Giulio Zeppieri, con lui il nostro Zeppo diventerebbe una macchina da guerra ed entrerebbe in Top 100 a mani basse.

Andrei Topchentov

Non c’entra con gli italiani, ma volevo solo far sapere che il grande Dustin Brown tornerà a giocare dopo 1 anno (a causa di enormi problemi alla schiena) anche se in doppio, al challenger di Mathausen il 6 Maggio; questo purtroppo come annunciato sarà il suo ultimo anno; avesse avuto il fisico a posto sarebbe arrivato senza problemi in top 10

Scritto da Pippo
Provo a stilare una classifica per farvi fare due allegre risate. Perdonatemi.
“Tecnica:1 Musetti, 2 Nardi
“Garra”: 1 Arnaldi, 2 Sonego
“Testa”: 1 Sinner, 2 Arnaldi
“Tennista”: 1 Sinner, 2 Berrettini.
Forza con i pomidoro.

Caro Pippo, non per il piacere di contraddirti ma siamo sul forum perché ognuno dica la sua. Le categorie (meglio: le dotazioni) sono solo quattro e, tranne una, non sono quelle da te enumerate. Diciamo che hai fatto un po’ di spezzatino. Vado:
1) Tecnica (siamo d’accordo)
2) Emotività (in cui si potrebbe ricomprendere ciò che tu chiami garra e testa)
3) Tattica (ne ha chi sa leggere l’avversario per colpirlo nei suoi punti deboli)
4) preparazione atletica (in cui ricomprendiamo ovviamente tutto… forza, resistenza, velocità ecc.)

Sinner le ha tutte, ovviamente eccelle in emotività)
Musetti ha tecnica, direi anche preparazione atletica, ma difetta in tattica e in emotività (e quest’ultima è dura da acquisire se non la hai da madre natura).
Zeppieri ha tecnica innata (basta vedere le bordate che riesce a sparare, nonostante non sia un giocatore di prima fascia) ma difetta nelle altre tre dotazioni.

Questo è un quesito veramente per i massimi esperti del sito, qualcuno sa come si chiama l’allenatore Russo specializzato nel portare i tennisti in Top 100? Questo coach ha portato Safiullin in Top 100, quando dopo essere stato una promessa a livello junior si era perso per strada a causa di un importante infortunio all’anca. La stessa cosa ha fatto con Pavel Kotov, nonostante fosse un tennista in evidente sovrappeso, lo ha portato in top 100 facendogli esprimere un ottimo tennis. Questo allenatore prendi i tennisti con alta classifica e li porta in Top 100, migliora la forma fisica dei suoi assistiti e affina la loro tecnica. Questo allenatore sarebbe perfetto per Giulio Zeppieri, con lui il nostro Zeppo diventerebbe una macchina da guerra ed entrerebbe in Top 100 a mani basse.

Scritto da Puccio
Zeppieri ha l’energia e la carica di un openness in casa di riposo mentre guarda il programma dei pacchi….

Anni fa ho assistito al debutto di Zeppieri tra i pro,era wild card in un futures: grandi colpi, vinse e prese il primo punto atp. Il giorno dopo sembrava un altro, indolente, fermo, svogliato, non seguiva le smorzate a rete, tirava palle fuori dall’impianto, ad un certo punto il pubblico cominciò a gridargli di giocare ma lui niente, fece in tutto un paio di games. Rimasi colpito dalla mancanza di entusiasmo, sei al secondo match da pro, davanti ai tuoi tifosi, dovresti dare l’anima e invece giochi con sufficienza come se stessi facendo un piacere a qualcuno. Come a volte fa ancora oggi.

Scritto da Marco M.

Scritto da Pietro Angeli
A Recco ormai non sanno più nemmeno fare la focaccia, belin!

Vero e i giovani non sanno nemmeno più tacchinare le lumbard come facevamo noi al tempo del treno dei becchi: treno che partiva la domenica pomeriggio per Milano e portava via i mariti al lavoro lasciando in villeggiatura inconsolabili mogli e fidanzate

Che ciocchi!

Scritto da Marco M.

Scritto da Pietro Angeli
A Recco ormai non sanno più nemmeno fare la focaccia, belin!

Ah, l’intercalare “belin” non va mai messo alla fine della frase, ma sempre all’inizio
Grillo e Faber Docet

Belin, ma io sono un Foresto!

Scritto da Marco M.

Scritto da Pietro Angeli
A Recco ormai non sanno più nemmeno fare la focaccia, belin!

Ah, l’intercalare “belin” non va mai messo alla fine della frase, ma sempre all’inizio
Grillo e Faber Docet

In un osteria di Sanremo c’era un bel cartello che riportava:
Oh belin, a nu se po’ ciama’ pissa a sardenaira!

Scritto da Marco M.

Scritto da Pietro Angeli
A Recco ormai non sanno più nemmeno fare la focaccia, belin!

Ah, l’intercalare “belin” non va mai messo alla fine della frase, ma sempre all’inizio
Grillo e Faber Docet

Anche l’equivalente siciliano va all’inizio….

OT qualcuno sa perché in siciliano mi…a è femminile e sti….u è maschile? Unico dialetto che scambia i generi degli organi maschili e femminili

@ tinapica (#3998690)

Eppure nella pianta la chioma verdeggiante è importante tanto quanto l’ apice radicale; ma qui mi fermo perché andiamo completamente fuori quadro.
Ciao!

@tinapica +@Spigolo sul rugby
Beh, mi sembra che uno di voi si concentri più sulla questione del far tornare le 2 squadre “celtiche” per far crescere di interesse il campionato “locale”, e l’altro invece dica che, anche così, il rugby cmq potrebbe andare in crisi e che ci dovrebbe essere una riforma molto più “strtturale” (io capisco bene che, per crescere, uno sport deve crescere nei praticanti, e penso che spigolo intenda anche dire che ciò farebbe crescere anche “l’interesse degli sponsor”, anche se le “celtiche” non tornassero). Poi forse io, non certo esperto di quello sport, non ne capisco bene certe dinamiche e problematiche e lascio a voi la palla (ovale)…

@tinapica sullo Sport Management
Beh, non dicevo che quella squadra vincesse su Recco, ma solo che la ricordavo come una che, in un certo periodo, finiva sempre nelle prime 3 posizioni staccando “di brutto” le altre squadre dal 4° posto in giù. Nè la consideravo una squadra “storica”, anzi avevo un ricordo che essa fosse poi “fallita” perchè il suo proprietario era a sua volta “fallito”, ma dico subito che NON intendo offendere nessuno di quella squadra e che probabilmente questo ricordo è SBAGLIATO.

Chiedo scusa, devo essere finito per sbaglio su LiveRugby.. redazione, magari una reazione…

Scritto da Spigolo
@ ospite (#3998577)
Ciao, ti riferisco (in estrema sintesi) in OT quanto mi dicono i miei numerosi amici rugbisti (diversi ex pro): il campionato di Elite ha chiaramente subito un depauperamento tecnico dovuto alla fuoriuscita di Treviso e dell’altra franchigia; il “problema”, secondo loro, non è tanto nei termini che esponi tu (farle “rientrare” o meno) quanto nell’aumentare il bacino di praticanti, troppo locale, troppo esiguo e soprattutto di difficile mantenimento, atteso che, considerati sponsor e spettatori, mantenere un club di rugby è dispendiosissimo; nell’immediato, forse, sdoppiare la serie A élite in due mini campionati nord-centro/sud potrebbe aiutare per i costi, ma senza base di utenza non c’è riforma che tenga.

@ Spigolo (#3998658)

Questo è il discorso di vuole tutto e subito ma non bada al fatto che così si mortifica dall’interno tutto lo sforzo delle centinaia di società locali che si fanno un mazzo tanto ad organizzare le proprie squadre, dalle giovanili alle prime squadre, con costi anche alti (ogni squadra deve aver minimo una 30ina di partecipanti) che però non hanno alcuna prospettiva di poter rientrare come investimento a medio-lungo termine dato che il massimo (il cosidetto “alto”) livello a loro è precluso per regolamento.
Possono, in sostanza, ambire ad essere solo le prime tra le ultime: quale presidente vuol accollarsi l’esborso sempre crescente man a mano che si sale di categoria se poi al massimo possono avere il contentino dello scudettino vinto sapendo che ci sono sempre due squadre pur’esse italiane che ad ogni confronto diretto (che peraltro vengono concessi col contagocce, quando non del tutto negati, e sono solo amichevoli) si subirebbero batoste epocali?
Il punto di allargare la base è condivibilissimo, ma si tratta di partire (a me l’immagine della pianta in salute piace tanto) non già dalle verdeggianti chiome ma dalla radice, seguendone con cura la crescita.
Da che esistono le due franchigie “primae (neanch’essendo) inter pares” realtà ovali importantissime e tradizionalmente consolidate come Catania, Benevento, L’Aquila, Prato, le stesse milanesi, genovesi e torinesi, sono scomparse, lasciando tutto il peso di rappresentare la palla ovale ad un livello, se non eccelso, almeno decente al solo Lombardo(orientale)-Veneto, con qualche screziatura emiliana e la squadra della Polizia di Stato a completare il quadro.
E solo la filovalìa di chi caccia i soldi a Padova e Rovigo ha consentito di evitare che anche piazze importantissime e fondanti come loro finissero con avere tracollo di pubblico ed interesse.
Mentre contemporaneamente una realtà gonfiata come la rana delle favole, Calvisano, gonfiata in un quindicennio per il solo fatto di essere la squadra del presidente FIR che decise e creò tutto il sistema per come è adesso, ha finito (com’era inevitabile) con lo scoppiare (=fallire).
Il punto discordante è solo uno: il tempo necessario.
Per ottenere un risultato che duri e dia i suoi frutti nel tempo un quindicennio è nulla (specialmente adesso che si dovrebbe ricostruire tutto quanto distrutto negli ultimi quindici anni, dopo che ne furono necessari 60 di crescente interesse rugbystico per arrivare al momento di massima popolarità, gli anni ’90), pur partendo dalla non risibile cifra di 70.000 praticanti con tessera (il calcio, per capirci, ne ha 14 volte tanto, che possono sembrare una enormità ma non lo sono in una Nazione dove, da sempre, il pallone è rotondo e si prende a pedate).
Ergo, per arrivare al giustamente auspicato allargamento della base è necessario restituire a qualsiasi squadra ed a chi vi profonde, a vari titoli, il proprio impegno, il sogno possibile di rappresentare un giorno il vertice riconosciuto di tutto il movimento, di doverlo mantenere con le proprie forze e non per diritto eterno caduto dall’alto, e da lì potersi confrontare con il meglio della palla ovale extra italiana.
Minimo minimo ci vorrebbe un trentennio ma è chiaro che se mai si comincia mai ci si arriverà e più tardi si cominciasse peggio sarebbe.

Scritto da Pippo
Provo a stilare una classifica per farvi fare due allegre risate. Perdonatemi.
“Tecnica:1 Musetti, 2 Nardi
“Garra”: 1 Arnaldi, 2 Sonego
“Testa”: 1 Sinner, 2 Arnaldi
“Tennista”: 1 Sinner, 2 Berrettini.
Forza con i pomidoro.

Stando al gioco:
Garra e testa: 1 Sinner, 2 Berrettini, sono i più forti nettamente (almeno per me)

Scritto da Pietro Angeli
A Recco ormai non sanno più nemmeno fare la focaccia, belin!

Ah, l’intercalare “belin” non va mai messo alla fine della frase, ma sempre all’inizio 😛
Grillo e Faber Docet 🙂

Ottime prove per Jannik e Lorenzo a Montecarlo, a Zeppieri diamo un po’ di tempo per tornare ai suoi livelli, Napolitano e Travaglia belle sorprese di giornata.
Giornata positiva.

Se Napolitano vince il prossimo turno e’ virtualmente al best ranking! E fino a Roma ha praticamente poco da scartare

Scritto da ospite
@ tinapica (#3998545)
Ecco sul rugby (che seguo davvero poco) io avevo sentito che c’era una “polemica” tra tifosi e anche tra i candidati alla presidenza del rugby, nel senso di due “fazioni”: una che dice che il campionato italiano deve essere “potenziato” e che sarebbe pure meglio che le squadre italiane alle fine uscissero dall’ex “Celtic League”, ed un’altra che invece sostiene l’opposto. Se possibile senza stare a fare OT lunghi, la situazione è più o meno così oppure avevo capito male?

@ ospite (#3998577)

Sì, le cose stanno più o meno così.
Io appartengo chiaramente alla fazione che vorrebbe restituire piena dignità ai Campionati nazionali, riportando la Benetton Treviso (dopo aver però “restituiti” tutti i giocatori che le attuali regole le hanno consentito di “espropriare” dalle giovanili ed anche dalle prime squadre delle Società che attualmente si possono disputare lo scudetto) a giocare il massimo campionato italiano ed abolendo proprio le Zebre che giocano a Parma solo per caso essendo una squadra di proprietà della Federazione (in origine erano un’imitazione italiana delle supersquadre ad inviti presenti nel mondo ovale anglosassone ma, al contrario di quelle, che giocano solo amichevoli fuori stagione, è stata trasformata in una squadra a tutti gli effetti, 365 giorni all’anno).
Purtroppo tra chi ha passione ovale divanistica (come me) la mia fazione è minoritaria; ma non lo è tra chi pratica veramente il rugby per cui ultimamente c’è stata (finalmente! dopo quindici anni che le Società hanno dovuto sopportare continui espropri di giocatori senz’anche aver possibilità teorica di salire al livello successivo, quello della “Lega Celtica” in cui giocano Benetton e Zebre) una qual certa “sollevazione popolare” dal basso, guidata sicuramente da Padova e Rovigo, che spero possa nei prossimi anni dare i suoi frutti rimettendo in discussione tutto l’attuale sistema piramidale a compartimenti stagni.
Perché, se no, la pianta dell’ovale italiano è destinata a seccarsi dalle radici.

@ Detuqueridapresencia (#3998639)

Se mi metti già il dislike cosiddetto che sta per pollice verso mi va già bene così, non é necessario replicarmi, troppo gentile, io però non faccio così…

@ ospite (#3998577)

Ciao, ti riferisco (in estrema sintesi) in OT quanto mi dicono i miei numerosi amici rugbisti (diversi ex pro): il campionato di Elite ha chiaramente subito un depauperamento tecnico dovuto alla fuoriuscita di Treviso e dell’altra franchigia; il “problema”, secondo loro, non è tanto nei termini che esponi tu (farle “rientrare” o meno) quanto nell’aumentare il bacino di praticanti, troppo locale, troppo esiguo e soprattutto di difficile mantenimento, atteso che, considerati sponsor e spettatori, mantenere un club di rugby è dispendiosissimo; nell’immediato, forse, sdoppiare la serie A élite in due mini campionati nord-centro/sud potrebbe aiutare per i costi, ma senza base di utenza non c’è riforma che tenga.

Scritto da Italtennis

Scritto da tmotoc
Sarebbe bello vedere zeppo nei 100 ma ho paura che difficilmente accadrà….

Perché? Io invece penso che, se non avrà problemi fisici, entrerà nei primi 100 già quest’anno. In ogni caso, perché non sperarlo?

era la seconda partita dopo un mese e mezzo fuori, ieri ha vinto compiendo una piccola impresa contro Daniel. Sappiamo tutti dei suoi limiti fisici, vieppiù al rientro da un infortunio. Dopo il primo set vinto anch’io speravo nel bis, ma evidentemente non aveva abbastanza autonomia. La settimana prossima gioca le Q di Bucarest e poi potrebbe entrae in quelle di Madrid. In ogni caso è sempre ben deciso a provare, buon segno.

Scritto da ospite

Scritto da Marco M.
@ ospite (#3998560)
Le squadre erano quattro: Pro Recco-Brescia-Savona e Posillipo. Poi solo Recco-Brescia e dopo un monologo…
Da tifoso sono lieto, da appassionato molto molto meno

Ecco mi hai incuriosito ed ho fatto una ricerca su wiki = penso che la “terza” squadra di cui parlavo io sia lo “Sport Management Pallanuoto Busto”. A me sembrava di ricordare che, in certi anni, Recco+Brescia+questa arrivavano nei primi 3 posti con distacchi “abissali” sulle altre (con Recco sempre più forte e spesso imbattuta, ok), ma, non essendo esperto, posso benissimo sbagliare e magari tu puoi “ridimensionare” questo ricordo (NB non dico che questa “terza squadra” era una squadra “storica”, ricordo infatti il suo nome nel campionato solo per pochi anni).

@ ospite (#3998627)

Così, a memoria (il monologo ormai ultradecennale della Pro Recco ammazza anche l’interesse mio a seguire cosa ci stia sotto) non mi sembra che la Sport Management abbia disputata alcuna finalissima del massimo campionato di pallanuoto.
Si tratta di una compagine atipica, un po’ già sulla falsariga delle franchigie professionistiche stell&strisce, tant’è che ha cambiata sede passando da Verona a Busto Arsizio (o il contrario…non ricordo), senza alcuna attenzione a cementare legami col territorio.
Temo che questo, presto o tardi, sarà il destino di ogni campionato di giochi di squadra, fino ad arrivare a quel che nella palla ovale già c’è e che cercano di introdurre anche nel calcio: un torneo ad inviti a cui possono partecipare solo determinate squadre, senza meccanismi premianti di promozione o retrocessione.
Spero di no, spero che il Paese dei 1.000 campanili continui ad essere campanilistico, ma pare che la tendenza di chi gestisce movimenti e federazioni sia quella opposta.

Scritto da Supporter dei poeti viventi
@ Detuqueridapresencia (#3998606)
Non siamo sulla pagina dedicata al Master 1000 monegasco, bensì in quella dei ben più prosaici challenger…grazie per la comprensione… Poi per carità, c’è indicato l’insieme di tutti i tornei grandi e piccoli, qui discorriamo più dei secondi tendenzialmente, capisco tu fossi nuovo a queste chat, ahahahah proprio

Purtroppo per lei ha scritto una frescaccia. Siamo sulla pagina dei tornei ATP / WTA / Challenger degli italiani di oggi.

Inoltre lei probabilmente si è perso la nemerose beccate reciproche (rivalità senza malizia, per la maggior parte) fra filo italiani e filo spagnoli che costituivano la base degli interventi che io Givaldo facciamo per una benevola perculata dei mangiapaella.

E’ triste dover spiegare le barzellette a chi non le capisce

Scritto da Giuras
Oggi non ci sono commenti negativi?
Come mai?
I roditori sono tornati nelle tane, come fanno ormai da mesi e mesi…

Riposto
Bollettino della Società Internazionale di Zoologia:
“Improvvisa scomparsa di muridi nell’area italiana. In particolare di alcune alcune specie endemiche, che da tempo hanno manifestato comportamenti anomali: Rattus Maurus, Mus Sporadicus, Mus Becstilus. Verranno svolte approfondite ricerche, ma sembra che la causa principale sia il diffondersi di una specie, fino a poco tempo fa molto rara in Italia, del Campionus Tennensis, delle qualle si sono già individuate alcune varietà: C. Tennensis Jannikensis (di probabile origine alpina), C. Tennensis Sonengensis (dal caratteristico urlo), C. Tennensis Musetticum (che, a differenza degli altri ha un verso molto particolare che comincia con “porc..”).”