Talenti & racchette a Cuneo, con Volandri e Vinci
Bellissimo pomeriggio tennistico ieri a Cuneo dove, con Filippo Volandri e Roberta Vinci come invitati d’onore, si è svolto un incontro dal titolo “Dialoghi sul talento”, patrocinato dalla locale Fondazione CRC. Con il giornalista Lorenzo Tanaceto come maestro di cerimonia, hanno parlato della loro idea di talento e di come questo ingrediente possa essere cruciale nella crescita di un giocatore. Ma si tratta, appunto, di un ingrediente, importantissimo ma non sufficiente di per se per la maturazione di un campione, in cui devono intervenirne necessariamente altri, come il lavoro, la dedizione, la passione o la competitività. Il talento poi non è solo la predisposizione quasi soprannaturale per il gioco, come quella, per citare l’esempio forse più eclatante, di un tennista come Federer. Ognuno, come ha detto giustamente l’attuale capitano di Coppa Davis, ha infatti “il suo” talento, cioè una sua qualità dominante (tecnica, tattica, mentale, fisica, ecc.) intorno alla quale costruire l’edificio del proprio tennis.
Questo nucleo tematico più serio ha poi lasciato spazio a una piacevolissima chiacchierata quasi a ruota libera, in cui Roberta e Filippo hanno raccontato molti episodi e aneddoti delle loro brillanti carriere, a cominciare dalle due vittorie più note e prestigiose, riviste però in un “dietro le quinte”, con le sensazioni che le accompagnarono. Mi riferisco a quella su Serena Williams nella semifinale dell’edizione del 2015 degli US Open, che poi vide la Vinci battersi in finale con Flavia Pennetta, e quella su Federer al terzo turno degli Internazionali d’Italia del 2007. Molti altri gli argomenti affrontati, come il delicato equilibrio fra le caratteristiche individuali, sia tennistiche che personali, di ogni giocatore e la trascendentale importanza del sentirsi parte di un gruppo, di una “famiglia” come si è sottolineato più volte, chiave vincente dei tanti successi in Fed Cup -in cui Roberta Vinci vanta ben quattro vittorie- e di quella recentissima in Coppa Davis.
L’incontro era stato preceduto, sempre con la presenza dei due ex campioni, dall’inaugurazione del piccolo (per dimensioni, non per rilevanza) museo dedicato a “il tennis a Cuneo dal 1928” con le racchette vintage donate alla Fondazione CRC dal collezionista e storica figura del tennis cuneese Sergio Parola che ancora oggi gioca, un caso forse unico al mondo, con una racchetta di legno. Un bellissimo allestimento, orchestrato dal presidente della Associazione Italiana Collezionisti Tennis Franco Alciati che ha curato la selezione dei pezzi esposti e le didascalie che li accompagnano. L’esposizione permanente, che comprende anche altri pezzi di tennis d’antan, come palline e borsoni, foto e video, è visitabile nel Palazzetto dello Sport di San Rocco.
Presenti ai due eventi molti appassionati e glorie del tennis piemontese di oggi e di ieri, come Gianni Marchetti che, a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta, formò un solido doppio in coppia con Enzo Vattuone. E anche un’assenza importante, quella di una grande figura del giornalismo tennistico cuneese, Giancarlo Spadoni, penna sensibile e raffinata, recentemente mancato ma per decenni protagonista sulle più importanti riviste specializzate italiane e abituale collaboratore della sezione locale de La Stampa.
Paolo Silvestri
TAG: Cuneo, Filippo Volandri, Paolo Silvestri, Roberta Vinci
5 commenti
Volandri sta al talento come Pistorius sta al concordo miss gambissima.
@ selandcn (#3991321)
Grazie!
@ selandcn (#3991321)
Grazie!
Il TALENTO nel tennis è UNO e UNO solo: significa dare del TU alla palla. Poi esistono i talenti di una persona, che possono essere numerosi (tenuta atletica, capacità di concentrazione, lettura partita, qualita neuromusculare etc. che vanno bene per il tennis, ma possono andare bene anche per la dama, unduetre stella, rubamazzetto, uncinetto, body building, danza ritmica, etc. etc.) e si sommano all’unico, vero TALENTO.
RANKING ITALIA:
#1 Panatta
#2 Schiavone
#3 Fognini
#4 Cane’
#5 Navarra
RANKING WORLD:
Fuori gara per manifesta superiorità: McEnroe
#1 Federer
#2 Navratilova
#3 Mecir
#4 Rios
#5 Paes
Grazie per questo bell’articolo