ATP 250 Estoril: Musetti spreca un break e non sfrutta due set point, cedendo in due set Borges
Dopo i segnali incoraggianti di Miami, tornato sull’amato e natio “rosso” ci si aspettava ben altra sostanza e piglio da Lorenzo Musetti. L’azzurro esce di scena all’esordio all’ATP 250 di Estoril, battuto da Nuno Borges per 7-6(4) 6-3 dopo un’ora e mezza di partita, totalmente a due facce. Era partito discretamente infatti Musetti, molto solido al servizio e avanti di un break, con colpi davvero profondi e schemi ideali a governare la terra battuta, con costruzione e via il cambio di ritmo per l’affondo vincente. Avanti 3-1, Lorenzo è incappato in un brutto turno di servizio, e purtroppo è andato in scena per l’ennesima volta un film già visto e rivisto, e per nulla “simpatico”… Senza la prima palla in gioco, Musetti si è irrigidito: ha perso campo, ha subito l’aggressività dell’avversario, molto bravo a trovare ottimi impatti in risposta, e un immediato contro break che ha mandato in tilt quel buon tennis discretamente offensivo ed efficace dell’avvio. Ha comunque retto discretamente per tutto il primo set, anche se Borges ha preso progressivamente possesso del centro del campo e dei tempi di gioco. Lo spartiacque del match è stato il game #12. Musetti ha approfittato di un regalo di Nuno trovando profondità col diritto e volando 15-40, con due set point. Non li ha sfruttati, anche per i buoni servizi dell’avversario, e di fatto la sua partita è finita lì. Va sotto nel tiebreak, prova la risalita ma non è fortunato, cede per 7 punti a 4; all’avvio del secondo set “scompare dal campo”, soffrendo un parziale mortale di 12 punti consecutivi di Borges. Musetti a metà secondo set prova a rialzare la testa ma è troppo tardi.
Spiace dover commentare nuovamente un passo indietro di Lorenzo, nel gioco e ancor più nell’atteggiamento, tornato passivo e a tratti poco lucido. Su di un campo come quello lusitano, discretamente lento, e contro un avversario bravo a togliere il tempo di gioco ma non così potente o creativo, c’era ampio spazio per far meglio, governare lo scambio e far valere le sue maggiori qualità; ma per farlo, serve altro impeto e intensità, una presenza che invece è parsa impalpabile. Non a caso Barazzutti in tribuna ha cercato di spronarlo alla reazione, a lasciar andare il braccio e non perdere campo, senza ottenere purtroppo risultati apprezzabili. Troppo dietro in risposta, attendista nello scambio. Non te lo puoi permettere, ormai quasi tutti i top50 alla prima palla corta e centrale entrano a tutta e ti “ammazzano”.
Borges è giocatore “tignoso”, sviluppatosi tennisticamente nelle università USA, ha il punto forte nel ritmo con impatti in anticipo. Teoricamente non è difficile disarmarlo sulla terra battuta, serve giocare carico e profondo per allontanarlo dalla riga di fondo e quindi non permettergli di innescare le geometrie. Chiarissimo, e Musetti infatti c’è riuscito con ottima sicurezza nei primi game. Buone prime palle, nemmeno così potenti ma angolate, poi via con un diritto dal centro del campo sostanzioso. Purtroppo è bastato un alito di vento, un game negativo, per fargli perdere lucidità e certezze. Ha perso campo e il braccio solo a tratti è riuscito a ritrovare la scioltezza e sicurezza necessaria a generare profondità e aggressività. Il difetto originario resta solo uno, la mancanza di fiducia. Puoi costruire sulla carta il miglior match possibile, ma devi essere in grado di reggere ai momenti di difficoltà e trovare la forza per ripartire. Il Musetti attuale di fiducia ne ha pochissima e i suoi equilibri si reggono su basi fragilissime.
Eppure anche nella parte conclusiva del primo set ha dato la sensazione di poter riprendere in mano la partita. Appena ritrovava un colpo davvero profondo (e ne ha centrati diversi), Borges ha evidenziato il suo livello, discreto e niente più. Non è nemmeno stato fortunato Lorenzo in un paio di accelerazioni, uscite di poco, che potevano portargli situazioni di vantaggio interessanti. Ma si torna al punto focale: quei tre – quattro scambi girati male non hanno fatto altro che ingigantire la sua negatività, invece di dargli l’impeto per alzare il ritmo, il livello, l’intensità. Alla fine i numeri di Musetti non sono nemmeno così catastrofici, nonostante la prestazione modesta è stato assai vicino all’avversario. Ma non puoi giocare un tiebreak così passivo perché magari hai ancora in mente i due set point non sfruttati; non puoi subire un parziale così negativo all’avvio del secondo set dopo aver perso il primo, è scavarsi la fossa da solo. È una spirale non facile quella di Lorenzo, che va avanti da mesi. Per ritrovare la convinzione servirebbero vittorie, come quelle di Miami, ottenute con un attitudine molto più offensiva. Oggi era l’occasione per farlo, purtroppo malamente sprecata. Forza Musetti!
Marco Mazzoni
La cronaca
Musetti entra bene in partita: il servizio viaggia sicuro, col rovescio disegna il campo, inclusa un’accelerazione delle sue che lasciano senza fiato. Cerca di essere aggressivo anche in risposta, spingendo con decisione il primo colpo di scambio. Nel quarto game sul 30 pari cambia ritmo col diritto inside out dal centro, sorprendendo Borges, gli vale la prima palla break del match. Se la prende con grande qualità Lorenzo: comanda lo scambio con due verticalizzazioni davvero profonde in lungo linea e quindi accelera a tutta con il diritto, ancora lungo linea. BREAK Musetti, avanti 3-1. Borges cerca l’immediata reazione, vince i primi due punti della partita in risposta con aggressività totale, 0-30, poi rischia una smorzata che sarebbe stata molto difficile da rimettere, ma gli esce di poco. Affretta l’attacco col diritto Musetti, il passante è discretamente comodo, gli costa il 15-40. Molto bene al servizio l’azzurro, sicuro e deciso. Purtroppo Musetti subisce il contro break alla terza chance, di poco fuori un rovescio lungo linea. Il campo sembra piuttosto lento, c’è spazio in risposta per incidere. Musetti si riporta avanti 0-30 nel sesto game, ma gli esce di un niente l’accelerazione che l’avrebbe portato a nuova palla break. Borges è preciso e impatta 3 pari. Quando “Muso” cambia ritmo col diritto, il lusitano fa fatica, ma è svelto a sua volta nel guadagnare campo, mostrando l’attitudine al ritmo imparata negli anni di College negli USA. Bellissimo lo scambio nel settimo game che vale all’azzurro il 30-0, acrobazie sotto rete non banali. Borges sta sempre più trovando profondità con i colpi, come ai vantaggi con un paio di accelerazioni davvero notevoli dalla risposta. Ha una palla break Nuno. L’annulla Musetti con una smorzata allucinante per qualità, come sia passato dalla spinta a tutta a questo tocco lo sa solo lui, che mano! 4-3 Musetti. Molto efficace Borges con servizio e diritto, è necessario un salto di qualità di Lorenzo in risposta, adesso fin troppo dietro come posizione cercando di iniziare lo scambio. 4 pari. C’è un buon livello di gioco in questa fase, più i vincenti degli errori forzati, chi dei due prende per primo l’iniziativa tende a fare il punto. Sul 6-5 Musetti, Borges forza un diritto out, 15-30, piccola chance. Trova grande profondità col diritto Lorenzo, vince lo scambio che gli vale due Set Point sul 15-40. Esagera sul primo, sbracciata inside out di rovescio troppo ambiziosa; non tiene in risposta sulla seconda, le chance se ne vanno. Lorenzo trova poi un cambio sontuoso col rovescio ma sbaglia i tempi dell’attacco ed è punito. 6 pari, Tiebreak. Musetti cede il primo punto al servizio sul 2 pari, retrocedendo troppo sulla profondità del rivale, poi bravo a correre avanti e chiudere. Si gira 4 punti a 2 Borges. Lorenzo riprende un punto in risposta vincendo un duro testa a testa sulla diagonale di rovescio, ma spreca di nuovo il vantaggio sbagliando di nuovo il tempo dell’attacco, Borges è bravo a pizzicare col back di rovescio l’angolo scoperto. 5 punti a 4 Borges. Il portoghese chiude 7 punti a 4 con due ottimi servizi. Musetti poco aggressivo nel tiebreak, e pesano i due set point non sfruttati.
Inizia con un turno di battuta a zero Borges, molto più aggressivo di un Musetti troppo dietro la riga di fondo in risposta e passivo anche come attitudine, non solo nei colpi. Subisce anche nel suo primo game Lorenzo, appare in ritardo sulla palla, sfiduciato. La prima palla non va, crolla 0-40 (sette punti di fila per Borges) e cede un BREAK a zero con un’altra sbracciata out di rovescio dell’azzurro. 2-0 Borges e poi 3-0, con un parziale mortale di 12 punti a 0 nel set (e 14 di fila). Un crollo verticale, sembra sia rimasto ancorato ai due set point non sfruttati sul 6-5 del primo set. Finalmente Musetti torna a vincere un punto spingendo a tutta col diritto, più di rabbia che altro. Torna a vincere un game, 1-3. Barazzutti lo spinge dalla tribuna, “forza, provaci!”, ma Lorenzo si lagna con se stesso dopo aver sbagliato un rovescio e poi un diritto. Evidente la mancanza di fiducia che gli impedisce di giocare libero e scatenare la qualità del suo braccio. Purtroppo dalla racchetta del carrarino escono pallate tatticamente senza senso, i veri errori non forzati senza una idea di gioco dietro. Tutto troppo facile per Nuno, ha pure lo spazio per una smorzata ottima, 4-1. Nel settimo game finalmente Musetti ritrova efficacia col diritto nello scambio, approfitta di un errore del rivale e strappa una palla break sul 30-40. Spinge, ma un diritto non passa la rete. Nuno salva il momento delicato con un diritto inside out vincente, ma quanto era corto l’italiano nello scambio… 5-2. Musetti non riesce a girare il match, il portoghese chiude 6-3 al primo match point con una risposta larga. Non l’esordio sulla terra battuta che speravamo. Purtroppo, un nuovo passo indietro di Lorenzo.
Borges – Musetti
🇵🇹 Nuno Borges vs 🇮🇹 Lorenzo Musetti
**SERVICE STATS**
| Statistica | 🇵🇹 Borges | 🇮🇹 Musetti |
|——————————|—————–|—————–|
| Serve Rating | **297** | 276 |
| Aces | 1 | **2** |
| Double Faults | 1 | **0** |
| First Serve % | 68% (48/71) | **69% (41/59)** |
| 1st Serve Points Won % | 73% (35/48) | **76% (31/41)** |
| 2nd Serve Points Won % | **65% (15/23)** | 50% (9/18) |
| Break Points Saved % | **75% (3/4)** | 60% (3/5) |
| Service Games Played | **11** | 10 |
**RETURN STATS**
| Statistica | 🇵🇹 Borges | 🇮🇹 Musetti |
|——————————|—————–|—————–|
| Return Rating | **134** | 96 |
| 1st Serve Return Points Won %| 24% (10/41) | **27% (13/48)** |
| 2nd Serve Return Points Won %| **50% (9/18)** | 35% (8/23) |
| Break Points Converted % | **40% (2/5)** | 25% (1/4) |
| Return Games Played | 10 | **11** |
**TOTAL STATS**
| Statistica | 🇵🇹 Borges | 🇮🇹 Musetti |
|——————————|—————–|—————–|
| Service Points Won % | **70% (50/71)** | 68% (40/59) |
| Return Points Won % | **32% (19/59)** | 30% (21/71) |
| Total Points Won % | **53% (69/130)**| 47% (61/130) |
Le statistiche mostrano una partita equilibrata tra Borges e Musetti, con il portoghese che ha ottenuto una vittoria di misura. Borges ha avuto una prestazione leggermente migliore al servizio, con una percentuale più alta di punti vinti sulla seconda di servizio (65% vs 50%) e di palle break salvate (75% vs 60%), nonostante una percentuale di prime di servizio leggermente inferiore (68% vs 69%). In risposta, Borges è stato più efficace, vincendo il 32% dei punti rispetto al 30% di Musetti e convertendo una percentuale più alta di palle break (40% vs 25%). Nel complesso, Borges ha vinto il 53% dei punti totali contro il 47% di Musetti, dimostrando una maggiore solidità sia al servizio che in risposta.
TAG: ATP 250 Estoril 2024, Lorenzo Musetti, Nuno Borges
Se hai capito questo, sei una “testa fina”, ma io ho detto tutt’altro
“Tarare le aspettative”. Bravissimo. In queste sue parole hai saputo condensare tutto. Naturalmente le sue come pure le nostre. Il problema Musetti non esiste e, se esiste, è più fuori che dentro Musetti. Nel senso che deriva soprattutto dalle nostre ingiustificate aspettative.
Perfetto
Solo Norrie e Tiafoe, ma certo non erano al top quando hanno battuto Alcaraz. Comunque se è questo il problema, posso continuare con Ymer, Sonego… insomma, predire un futuro da top ten a Musetti solo perché ha battuto Alcaraz mi sembra un po’ poco… ma aspettiamo, magari i fatti ti daranno ragione e ti assicuro che la cosa non mi dispiacerà…
in mezzo ai giocatori che citi ci sono degli ex top ten, ti contraddici da solo.
In ogni caso Musetti ha vinto un torneo 500 a 20 anni, battendo anche Alcaraz, e li la fortuna non c’entra, è stato semplicemente un grande torneo di Musetti
D’accordo su tutto, questo ondeggiare fra presunzione e insicurezza….non è l’equilibrio emotivo di cui parlavo? Usiamo parole diverse ma il concetto è quello. Poi Kyrgios…per carità, è chiaro, un conto è ammettere le cose un conto e correggersi davvero…era solo un esempio (magari non calzante, ahahaha), sono davvero curioso di vederlo sul campo…
Solo per la cronaca, volevo scrivere posizione n.15…il.mio dito ha digitato l’età, un banale refuso. Comunque siamo d’accordo che a Musetti sembra mancare una delle elementari soft skills…la “competenza” emotiva…
Il fatto è che purtroppo vedere e ammettere i propri errori e gli atteggiamenti sbagliati è una bella cosa, ma poi cambiare realmente e mettere in pratica comportamenti migliori è tutta un’altra faccenda.
Non dubito che persino Kyrgios si sia reso conto di aver fatto un mare di stupidaggini autolesioniste, ma se tornerà in campo non è affatto detto che non tornerà ai suoi soliti atteggiamenti.
Musetti ha purtroppo un carattere insicuro e presuntuoso al tempo stesso. La colpa della sua presunzione non è tutta sua, certamente dipende molto dalle mille lodi ed attenzioni che ha ricevuto sin da giovanissimo per il suo gioco elegante e talentuoso, che certamente colpisce e affascina più di quello di un regolarista picchiatore stile Sinner. E anche i successi giovanili non hanno fatto che rafforzare la sua convinzione di essere un fenomeno. Che poi un fenomeno lo è davvero, solamente un po’ meno di altri.
Quello che lo sta schiacciando psicologicamente è proprio il gap che ormai è evidente tra lui e i veri top player, e il rendersi conto che tolta qualche bella partita e occasionalmente qualche buon torneo, anche se impegna al massimo non potrà mai essere tra i migliori.
E siccome è dura da accettare e fatica rassegnarsi ad un’ottima carriera ma inferiore alle aspettative da assoluto protagonista, ecco che escono i comportamenti infantili, il prendersela con la sfiga, le righe, gli avversari “tutti fenomeni contro di lui”, un vittimismo patetico e indisponente. Le bestemmie sono purtroppo un discorso a parte, quella è proprio maleducazione, colpa della famiglia e in parte del coach che lo ha seguito sin da bambino, e solo parzialmente scusabile dal fatto che in Toscana la bestemmia è un’abitudine mediamente più diffusa e socialmente accettata che in altre zone d’Italia.
Tecnicamente e fisicamente ha dei limiti oggettivi, che sono sicuramente migliorabili, ma fino ad un certo punto.
Però non c’è proprio niente che sulla carta possa impedirgli di fare un’ottima carriera, bisognerebbe solo tarare le aspettative.
Io non voglio giudicarlo da questo periodo particolare, anche la paternità (palesemente non pianificata e certamente destabilizzante) ha il suo peso, le critiche e l’ansia che ne deriva sono sempre più soffocanti, ma ciò non toglie che deve darsi una scossa e cambiare qualcosa se vuole togliersi qualche soddisfazione, e soprattutto deve capire che se non ci crede nemmeno lui non saranno né i coach né tantomeno i suoi tifosi a sistemargli la carriera.
@ aguirre (#3990996)
Esiste dall’ottobre 2004. Sono quasi 20 anni che siamo presenti. Un abbraccio.
manco una ricerca su google sai fare? https://www.livetennis.it/post/4540/classifica-atp-champions-race-italiani-fabio-fognini-e-il-n1-azzurro-volandri-e-alla-posizione-n58/
Il tuo punto di vista è chiaro: l’elogio quando vince è ridicolo, il denigrare quando perde è lecito
aggiungerei un’altra cag**a. non è vero che ognuno gioca dove vuole, perché ci sono tornei obbligatori e ci devi andare a meno che tu non abbia una giustificazione medica o superato i 32 credo o qualcosa del genere. non capisco poi come può la Race essere nata per correggere le storture del ranking ATP, visto che la prima serve solamente, e in parte tra l’altro, per capire chi va al master e, anche, chi ha giocato meglio durante l’anno e la seconda à la classifica ufficiale del circuito.
Personalmente non ho mai dubitato della forza mentale di Jannik, anche nei tempi di vacche magre. E in ogni caso fare paragoni fra lui e Musetti è oggettivamente assurdo, anni luce di differenza riguardo alla testa (cioè il principale/fondamentale requisito per il tennista a certi livelli). Ho fatto riferimento a Jannik proprio per evidenziare questo aspetto
Caduta agonistica verticale da Amburgo 2022 a venire ad oggi… Roba da matti, fortuna che qui tutti dicessero che Borges fosse da cemento, e tennis academy frequentata in Usa, e blah blah
a Musetti non serve ormai uno psicologo, basta si metta a leggere i vari post qui presenti a profusione. non so cosa ne ricaverà, però. Lasciamo che il tempo lavori, aggiorniamoci tra sei mesi e vediamo se le terapie qui elargite avranno sortito effetti.
Se per meritare un futuro da top ten bastasse aver avuto la fortuna di battere per una volta Alcaraz in carriera, allora prepariamoci a celebrare Tiafoe, Norrie, Jarry, Safiullin, Marozsan, Goffin, Gaston… e mi fermo… Ridi, ridi…
Eccolo qua lo Sveglione di turno: 50 anni fa era una boutade dato che il circuito ATP e il sistema di ranking come lo conosciamo attualmente nasce nel 1990. Il sunto rimane valido anche se evidentemente non ti è chiaro: negli anni 90 il circuito ATP per la determinazione del ranking contava meno tornei di adesso e con modalità totalmente diverse di attribuzione punti. Modalità che hanno continuato e continuano a correggere negli anni perché è un sistema nato male. Non per niente dieci anni dopo hanno introdotto la Race, proprio per correggere le storture del ranking ATP. Non è che una classifica valga e l’altra no. Sono tutte e due classifiche ufficiali valide, che dicono cose diverse. Mai visto uno sport con 2 classifiche diverse valide per la stessa specialità. I vari cambiamenti introdotti negli anni hanno portato a risultati sempre più lontani dalla realtà, che per definizione è ciò che vale al tempo presente, non ciò che valeva un anno fa (quello è il ricordo della realtà) o cio che varrà in futuro (quella è una proiezione della realtà). Realtà= Sinner #1, Musetti #58
Il Muso…nei momenti di sconforto come questo mi viene da paragonarlo a Shapo, grande talento al momento sprecato.
I paragoni con kirgios o bublik o Paire non stanno in piedi, quelli sono dei clown del circuito.
Siamo d’accordo che i problemi siano prima di tutto di ordine mentale.
Uno che a 20 anni ha vinto un 500 battendo in finale Alcaraz è un super talento, non si discute, e mi fa ridere chi dice che è stato sopravvalutato.
È anche vero che ha qualche difetto tecnico, non ha la capacità di anticipo di altri giocatori, il dritto con quel movimento elaborato non sarà mai un colpo sicurissimo.
Ma nonostante ciò potrebbe stare tranquillamente nella top 10 a mio parere.
Se è per questo, aveva raggiunto il numero 15, non il 21. Ma anche in quel momento non ho mai pensato potesse davvero restare nell’Olimpo dei Grandi. Sicumera, la mia? Ma per carità! Ho appena ribadito che esprimo solo il mio pensiero. Questo fatto poi di relegare l’aspetto emotivo al di fuori dell’atleta, nel senso di ritenere il talento solo l’insieme delle abilità tecniche, è davvero fuorviante. L’aspetto emotivo è talento! E tra le quattro necessarie dotazioni (atletiche, tecniche, tattiche ed emotive), è forse il più importante anche perché se non lo possiedi di tuo, difficilmente puoi colmarlo con l’applicazione. Dunque l’atleta che se la fa sotto quando sta per vincere, o per perdere, semplicemente non è un talento.
Credo stia accadendo esattamente il contrario: è stato tanto incensato in passato quanto denigrato oggi. E questo accade quando si sbagliano le previsioni sul futuro di un atleta e si ingenerano aspettative destinate a restare deluse. Io, infatti, non denigro Musetti oggi semplicemente perché non lo incensavo ieri. E quando lo sentivo accostare a Sinner… sorridevo.
in tutta onestà non si può sostenere che Musetti sia stato un giocatore sopravvalutato con tutta questa sicumera. Quando ha raggiunto la posizione n. 21 non erano ancora emersi prepotentemente i suoi limiti caratteriali (lasciate perdere sti commenti tecnici sul tennis di Musetti, non sono giudicabili i suoi non progressi in costanza di perseveranza dei problemi caratteriali) e quel che faceva vedere sul campo era congruo con la posizione in classifica. L’idea è che abbia raggiunto quella posizione in un periodo in cui emotivamente le cose sono sempre andate bene, dentro e fuori dal campo (sbaglio o i momenti negativi sono cominciati quando si è lasciato con la sua precedente ragazza?). Non sono un psicologo ma l’uomo sembra avere un delicato equilibrio emotivo, ci mette molto per stabilizzarlo verso l’alto, poco (un concatenarsi di due/tre episodi negativi) per precipitare verso il basso. Se gli volete bene portatelo da uno psicologo, dopo cercategli un buon team.
Non abbandoni la nave in difficoltà ma ne ignori finanche l’età… Musetti non ha 21 anni ma 22.
non ho accostato Kyrgios giocatore a Musetti giocatore, è un grande equivoco. Ho soltanto detto che l’uomo Kyrgios ha ammesso a 28 anni i suoi errori caratteriali del passato, semplicemente per sostenere la teoria che non si può sapere quando avverrà quel click in testa che ti permette di cambiare. può accadere dopo un anno, dopo due, dopo tre, dopo quattro…mai!! se proprio devo accostare Musetti a un altro giocatore nel modo di stare in campo…quello è Fognini. Bestemmie, prendersela con la fortuna altrui, le righe, atteggiamento scazzato. Fognini poteva ambire a una carriera assai diversa con i suoi fondamentali e la sua mano, non è mai riuscito a dimostrare una maturità continua sul campo. Solo singole partite o un singolo torneo, sempre episodi intervallati da periodi down.
Scusami allora se ho omesso di annoverarti tra gli adepti della veggente ma il tuo sostegno al Muso mi era sembrato sempre un pochino più prudente rispetto ad altri. Io non sono affatto un disfattista, del resto il mio presunto disfattismo non potrebbe in alcun modo incidere sulle sorti del Muso, così come non potrà fare la tua cieca solidarietà. Io ritengo di essere soltanto uno che esprime il proprio pensiero su un atleta che ritengo essere stato semplicemente sopravvalutato. E lo dissi in tempi non sospetti, ovvero quando era al suo top. Ora che i fatti continuano a darmi ragione, ovviamente il bersaglio sono diventato io. La migliore conferma per me di essere stato lungimirante.
Abbondantemente in positivo
Beh, lo chiama correttore perché lo usa anche per correggere il caffè
In realtà a tratti il sevizio e il dritto sono molto buoni, solo a tratti , non sufficiente per vincere molte partite atp
Con quello che ha guadagnato l’anno scorso, è ancora altamente in attivo. Certo, dovrà ridimensionarsi anche sotto questo aspetto ma credo potrà tranquillamente continuare a campare di tennis più che discretamente.
Dicevo se non hai il cervello tennistico marziano di Sinner tutto questo percorso può essere logorante: forse paradossalmente servirebbe più naturalezza ed un po’ meno studio, e soprattutto più tranquillità: la tranquillità che ti permette di avere quei progressi sulle cose che studi assieme al tuo staff
Insomma Musetti sta sereno, sei arrivato al 15 del mondo a 21 anni, non succede per caso, vai per gradi, piccoli progressi tecnico tattico, poco alla volta, tanta grinta e lascia andare il braccio
Secondo me non è corretto accostare i limiti caratteriali di musetti a quelli di giocatori come kirios, o che so, bublik, Fognini etc .
Musetti mi dà l’idea che cerca in tutti modi, assieme al suo staff, di essere un giocatore solido, sia tecnicamente (limitando entro certi limiti le giocate di classe), sia tatticamente (si è vero, spesso si riduce a giocare troppo sui teloni, ma comunque si può leggere una strategia, o quanto meno ad un tentativo di strategia nelle partite).
Forse il problema è che affrontano questo percorso in modo troppo “costruito”: se non hai il cervello tennistico marziano
Diciamo che da un bel pezzo non sta facendo molto Musetti per smentire questi commenti..
Ci sono anche io. E me ne vanto. Non abbandono la nave in difficoltà, anche se non sono di quelli che ballano se entra acqua.
Ha 21 anni: un’annata disgraziata dopo una tutto sommata molto buona ci sta (e siamo ad Aprile). I problemi ci sono e vanno affrontati sotto molte angolature. Ma nonostante tutto il ragazzo è in top 25 e c’è tutto il tempo per provare a consolidare nel 2024 senza perdere ulteriore terreno e poi risalire la china.
La storia del tennis è piena di queste cose e fare del sarcasmo inutile e disfattista non aggiunge valore alla discussione.
Aaaah: correttore si chiama ora …………… 😆 😆
ahahahahahahh la trifola messican-neerlandese 😀
Domanda ‘economica’ parzialmente OT: secondo voi Musetti con questa stagione disastrosa rientrerà nelle spese o sarà in perdita secca a fine anno?
Musetti è attualmente un uomo da salvare da sé stesso, prima del giocatore occorre migliorare l’uomo….la paternità era un alibi per lui e per i suoi supporter. Impensabile sostenere che il giocatore possa migliorare tatticamente e tecnicamente se prima non cresce come uomo. Rassegnatevi, al momento non si vedono tracce della raggiunta maturità. Kyrgios sostiene di aver capito i suoi errori del passato, magari un giorno sentiremo Musetti ammettere il suo infantilismo attuale.
Musetti vincerà e sarà incensato almeno quanto ora denigrato
Quanto alla (pessima) abitudine di bestemmiare…beh,giusto criticarlo,ma c’è di peggio
Proprio in questi giorni pensavo che sarei più a mio agio in una bettola piena di scaricatori di porto dediti al turpiloquio che in una bellissima Chiesa ortodossa (regalia del Potere) con un Patriarca(Papa Kiril)che parla di
Guerra Santa all’Ucraina…Va beh,scusate lo sfogo notturno e Forza Musetti!
Proprio l’esempio di Sinner è illuminante: Jannik stava ancora più su di Lorenzo, ma aveva voglia di andare ancora più su, ed ha trovato, anche con un po’ di fortuna, diciamocelo (Fortuna audentes iuvat), il mix giusto di tecnica, agonismo e mentalità: o forse ci siamo dimenticati quante pagine furono scritte sulla, presunta, fragilità di Sinner? Il sudtirolese ha aperto un percorso, sta a chi vuole rischiare di diventare un campione trovare il coraggio di percorrerlo…
Evitiamo certe uscite roboanti, sino a ieri erano tutti a spalare m….a contro Berrettini, adesso che ha mollato la Satta, ma non il vecchio modo di giocare sono tutti ad incensarlo…l’unica volta che hanno giocato ha vinto Musetti
Tutto il repertorio che viene oggi usato per Musetti è stato copiosamente utilizzato fino 6 mesi fa per Sinner, si sa, è di moda il second-hand
Grazie per le informazioni ma durante la carriera di Fognini ero vivo e seguivo il tennis.
Per ora Musetti è stato più precoce di Fognini poi a fine carriera tireremo le somme
Qualche settimana fa, in uno dei più memorabili fra i tuoi recenti interventi, ci hai detto di essere stato, oltre che azzurro di sci ed enfant prodige del tiro al piattello, anche un “cercatore di funghi di alto livello”.
Credo di aver capito a quali funghi ti riferissi. Un paio di volte ad Amsterdam li ho provati anch’io.
Ti posso offrire una cena a base di pesce?
Lollo non è ancora in Pensione e in Portogallo si sentiva un pesce fuori d’acqua. A Montecarlo sarà più a suo agio.
Tra la 20 e la 50… ma magari, Musetti non la testa per fare quel percorso
Quindici anni fa non c’era questo sito
@ Ant (#3990417)
Fognini campione? Dai su non scherzare!
@ aguirre (#3990473)
Difatti è stato un giocatore abbastanza anonimo… ha sfiorato la top ten per qualche settimana … per il resto è stato insopportabile
Scusa… mi spieghi come si fa a capire quando uno ha fretta di rientrare per rivedere il figlio e non perché magari ha voglia di farsi una trombata, o uno spaghetto a cozze, o magari di rivedere per l’ultima volta il nonno morente ? Ecco, come si colgono queste differenze? Dicci, dicci… tu devi essere davvero uno con i controco…rrenti
@ enzola barbera (#3990511)
Maledetto correttore, mi falsa le frasi
È vero!!! Chissà se Walden e Marco M. partecipano alle adunanze di Gisella Cardia a Trevignano…
Perfetto.
Chi attende Musetti è assimilabile a chi attende le apparizioni mariane
Non è mancanza di rispetto, è la dimostrazione del non voler arrendersi alla realtà. Non occorreva essere dei fini intenditori per capire che nell’Olimpo dei grandi lui non sarebbe mai potuto entrare. Eppure in molti qui dentro c’erano cascati, ingannati anche da quel best ranking stellare frutto di irripetibili congiunture. E ora, scendere dal carro dei sogni è dura, molto dura… per lui e per i suoi ammiratori che, come è agevole leggere qui sul forum, ancora intignano… Volevano la terra rossa? Eccovi oggi la terra rossa! Mettetela pure verde, gialla, azzurra… le cose resteranno così.
Ometto le solite premesse: tifo sempre e comunque Musetti ecc… ma : batte pianino,gioca da lontano,non ha un gran dritto e in teoria un gran talento di rovescio ( però tutti gli giocano sul rovescio, evidentemente perché lo ritengono un colpo fiacco ed essendo giocatori professionisti e non commentatori, è facile che abbiano ragione). Per il carattere e tenuta mentale sorvoliamo.
Ops…già svanita l’onda positiva del neopapà…