Monte Carlo è alle porte: le star della racchetta si preparano con i talenti del Piatti Tennis Center
03/04/2024 15:06 
16 commenti
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Da sinistra: Riccardo Piatti, Rocco Piatti, Alex De Minaur e Adolfo Gutierrez (coach De Minaur)
L’elenco delle opportunità a disposizione dei giovani di base al Piatti Tennis Center è sempre ricchissimo, e lo diventa ancora di più in questa fase della stagione. Perché col Masters 1000 di Monte Carlo alle porte molte stelle sono già al Country Club, a preparare la stagione sulla terra battuta che entrerà nel vivo proprio dall’appuntamento del Principato, al via da sabato con le qualificazioni.
Un lavoro di avvicinamento, quello dei campioni del circuito ATP, che necessità di sparring partner per le sessioni in campo e fa dunque lievitare le chiamate in direzione Bordighera, alla ricerca di giovani che possano allenarsi con i big. Un’abitudine che rafforza un rapporto vivissimo fin dall’apertura del centro: venne inaugurato sei anni fa proprio durante la settimana dell’appuntamento monegasco, e da allora è diventato un punto d’appoggio importante per i tanti giocatori che risiedono e si allenano nel Principato, perché dispone di campi coperti e anche perché offre servizi di primissima qualità. Così, capita spesso nel corso dell’anno che molti big passino da Bordighera ad allenarsi (è successo anche al numero 1 Novak Djokovic, oltre che a tantissimi altri), così come che tanti giocatori del Piatti Tennis Center facciano il percorso inverso, andando al Country Club in “soccorso” ai fenomeni. Solo nell’ultima decina di giorni sono arrivate chiamate dal top-10 Holger Rune e da quattro giocatori già capaci di arrivare nei primi 10 come Matteo Berrettini, Alex De Minaur, Felix Auger-Aliassime e David Goffin. Richieste che per i giovani di base a Bordighera si trasformano in preziosissime occasioni di confronto e crescita. E per il Centro in un servizio in più da offrire ai ragazzi.
A fare da tramite Stephane Gloaguen, uno degli head coach del Piatti Tennis Center (nonché allenatore della “pro” Donna Vekic), che è da lungo tempo socio del club monegasco e ha rapporti con numerosi giocatori. “Questi allenamenti – dice Andrea Volpini, direttore sportivo del centro – rappresentano per i nostri giovani una grande opportunità. Stare in campo con i big permette di capire il loro livello, abituarsi a un peso di palla differente e vedere da vicino il modo nel quale interpretano le sessioni d’allenamento. Per questo, da parte nostra c’è sempre la massima disponibilità”. Lunghissimo l’elenco dei ragazzi inviati a Monte Carlo nell’ultimo periodo: per citarne alcuni, è toccato al francese Gabriel Debru, a Rocco Piatti, all’indiano Manas Dhamne, al ceco Petr Brunclik (che col PTC ha un accordo di consulenza a settimane), ma anche al rumeno Yannick Alexandrescou e allo sloveno Ziga Sesko, i due giovani classe 2008 capaci nel mese di marzo di portare a Bordighera entrambi i titoli in palio in due tornei Itf under 18 a Cipro. Il primo ha vinto a Larnaca un torneo di categoria J60, mentre la settimana successiva è stato il secondo a trionfare a Limassol in un evento ancora più importante (J100), contro giocatori fino a due anni più grandi di lui. Traguardi festeggiati anche con l’opportunità di dividere il campo con alcuni campioni, che per i talenti del Piatti Tennis Center è ormai un’abitudine. Validissima per comprendere meglio il percorso da seguire per arrivare in alto.
TAG: Notizie dall'Italia, Riccardo Piatti
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Poi vedere Rocco Piatti, figlio di Riccardo, giocare con la bandiera del Principato di Monaco fa un certo effetto
@ Ayhoo (#3988643)
Carboni sono settimane che gioca gli ITF 25…ma 0 successi. Forse 1. Ora 18enne sembrava potesse fare la stessa strada di Jannik in quanto prodotto del Piatti Center. Invece pare in un momento di crescita zero! Speriamo si riprenda
Vero, però allora, quando fece la scelta, nessuno poteva essere sicuro che fosse la scelta giusta. Io rimasi molto perplesso e dubbioso, convinto che forse prima di mollarlo avrebbe dovuto passare almeno altri 2/3 anni con Piatti.
E per quanto il loro rapporto si fosse logorato non si possono cancellare gli anni che hanno preceduto l’ultimo periodo, quelli che hanno permesso a Jannik di arrivare tra i top ten.
Non fosse stato per Piatti staremo a parlare delle scelte dei tronisti di Maria de Filippi.
Appunto
Questo Piatti Tennis Center non mi convince più di tanto. Saranno bravissimi ma ha costi davvero esorbitanti e non so fino a che punto chi lo frequenta riesce poi a riprendersi i soldi spesi. Nello staff ora c’è anche Quinzi mi pare. Vedremo in futuro, un valido banco di prova sono i nostri 2 migliori 2006 cioè Carboni e Rapagnetta che si allenano da Piatti e speriamo che possano riuscire a diventare professionisti. Sinner è un caso a parte, con quella testa che si ritrova sarebbe diventato forte pure se si fosse allenato ad Ortisei con il maestro del circolo. E per fare il salto di qualità ha salutato Piatti che lo stressava da morire e faceva il padre padrone.
De Minaur ha il complesso di Sinner….tipo Ferrer con Nadal o Dimotrov con Federer(dando le dovute distanze)
Jannik ha fatto una scelta giusta.
Non dimenticare ciò che disse”non c’è la faccio più”.
E non dico altro.
E se pure fosse che male c’è?
Ma di Carboni (Alghero) non ci sono notizie? Non fa parte del gruppo di allievi di Piatti?
Noi siamo per il Vagnozzi Tennis Center
Maaaaa Sinner non ha chiamato per cercare uno sparring? 😉
Musetti ha già un coach personalizzato da sempre ed è diffcile che torni a bottega! E’ più facile che aggiunga qualcuno in affiancamento.
Cos’è, un comunicato stampa?
Pagherei per vedere Musetti con Piatti, ma le mie sono parole al vento dal 2021. E rimarrà un commento perso in questo sito.
@ Koko (#3988393)
Se, se ….
Chiaramente in una fase di crescita di talenti (ma anche di ottimizzazione di giocatori come Gasquet e Raonic) vedo Piatti al top. Parimenti è normale che un talento sbocciato pretenda un vestito su misura e formi un suo team personalizzato se può permetterselo.