Sinnermania: la nuova era del tennis italiano secondo Simone Vagnozzi
L’Italia, una nazione che ha celebrato leggende dello sport come Alberto Tomba e Valentino Rossi, sta vivendo un nuovo fenomeno con Jannik Sinner. Il giovane talento del tennis, a soli 22 anni, sta catturando l’attenzione e il cuore degli appassionati, rivalutando il tennis con un fervore paragonabile a quello tradizionalmente riservato al calcio.
La popolarità di Sinner non nasce solo dalle vittorie, ma dalla sua capacità di connettersi con il pubblico e dalla sua personalità genuina. Simone Vagnozzi, il suo coach, ha evidenziato come l’umiltà e l’approccio al gioco di Sinner abbiano creato un legame forte con i fan. “È merito del ragazzo. Dell’esempio che dà. La semplicità di Jannik è contagiosa, si fa voler bene, quindi è una bella cosa. Io l’ho vissuta così, ma si vede che si respira una bella aria: il fatto che un ragazzo semplice sia visto da così tanti ragazzini, giovanissimi, secondo me è bellissimo. Perché non vedono Sinner come un qualcuno di irraggiungibile,” ha detto Vagnozzi in un’intervista a Repubblica.
Nonostante Vagnozzi non abbia accompagnato Sinner nei tornei di Indian Wells e Miami per un piccolo intervento, il supporto di Darren Cahill ha garantito la continuità. Il focus è ora sulla stagione su terra, in particolare a Montecarlo, dove l’adattamento sarà cruciale. “Penso che quando si trova una strada che funziona non bisogna cambiare. Dobbiamo continuare a comportarci così: Montecarlo, con i pochi giorni che avremo per adattarci, sarà una delle fasi più delicate che avremo durante l’anno,” ha riflettuto Vagnozzi.
L’obiettivo è chiaro: scalare le vette del ranking ATP, superando anche campioni come Novak Djokovic. Per Vagnozzi, le sfide sulla terra rossa non sono un incubo, ma piuttosto un’opportunità per dimostrare la crescita e la competitività di Sinner. “Io sono convinto che Jannik sarà molto competitivo anche sulla terra. Era questo l’obiettivo: poter arrivare in fondo in tutti i tornei”.
Nella visione di Vagnozzi, la televisione gioca un ruolo importante nella preparazione, aiutando a cogliere dettagli e reazioni del giocatore che possono essere meno evidenti dal box. Questo consente un affinamento della strategia e della performance, in vista di sfide sempre più elevate.
Con Jannik Sinner, l’Italia si trova davanti a un talento che non solo promette di raggiungere traguardi importanti nel tennis mondiale ma rappresenta anche un nuovo punto di riferimento sportivo per le generazioni future, incarnando la possibilità di trasformare i sogni in realtà attraverso il duro lavoro e la dedizione.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Italiani, Jannik Sinner, Simone Vagnozzi
giusto, dimenticavo, anche quella è notevole come scemenza.
Uno che afferma che l’atletica la praticano pochi invasati..
dimostra di avere cultura sportiva pari a zero.
E’semplicemente lo sport più globale, praticato in tutti e 4 i continenti dove chi non ha risorse economiche può emergere ugualmente!
Quanti anni hai? Forse non ricordi. Forse non hai idea di come Mennea creava aspettativa prima di una gara… Si… ai livelli di Jannik!
@ Emma_Woodhouse (#3988506)
Ottima Emma. Il tuo commento sembra estratto da un’enciclopedia 😎
@ Emma_Woodhouse (#3988506)
Ottima Emma. Il tuo commento sembra estratto da un’enciclopedia 😎
Certo che sono cose da scegliere “in Progress” ma e’ fondamentale pensare che visti i mesi passati e la follia dei medi a venire (tra cui spicca la follia di partite su Terra dopo Wimbledon) ebbene si, tre settimane senza tornei sarebbero un vero toccasana a questo punto, in cui una sorta di follia collettiva punta ad INFORTUNI.
Giustissimo anche condidereare il tipo oltreché il numero di partite; su Terra rossa ci si sfinisce addirittura di piu’ e le sollecitazioni a giunture e muscolatura sono devastanti.
Siccome c’ e’ in ballo una piu’ che possibile vetta del ranking ATP mondiale, andare alla ricerca di INFORTUNI, mettendo addirittura un torneo su Terra rossa dopo Wimbledon e prima del Canada/USA e’ una specie di suicidio.
Djokovic pianse come una fontana nel 2020, a New York, e il suo suicidio lo fece andando alle Olimpiadi il mese prima.
Un dato per sottolineare la crescita di Jannik al servizio. Nel 2024 break subiti rispetto al numero di match disputati (Sinner è l’unico che ha un quoziente inferiore a 1, meno di un break subito per incontro):
——– break match rapporto
Sinner– 17 23 0.74
Dimitrov 25 25 1.00
Ruud—- 26 22 1.18
Hurkacz- 26 22 1.18
Rublev– 25 21 1.19
Humbert- 26 20 1.30
Zverev– 35 24 1.46
Sì, ma gli sport a più alta soglia di attenzione e partecipazione sono sicuramente Sci e Tennis…il motociclismo non è una cosa che si fa…gli italiani hanno la passione per i motori a prescindere, come il calcio.
Il nuoto, con buona pace della Pellegrini, lo praticano praticamente tutti i bambini, quindi cambia poco, l’atletica rimane appannaggio di pochissimi invasati.
Mi dolgo di non avere ricordato Pietro Mennea e Klaus Dibiasi.
Thoeni, Pantani, Chechi, per citarne tre. Fra le donne Pellegrini e Kostner.
Inoltre adesso ha più varianti nel suo tennis. Molto utili sulla terra. Per non parlare dei miglioramenti al servizio che, checché se ne dica, sulla terra è ancora più importante.
Qualcuno volò sul nido del cuculo, ma non è stato certo Jannik.
L’anno scorso anche ha giocato 80 partite,quest’anno ha avuto anche meno tempo per riposarsi per via delle Finals e della Davis e non mi pare che ne abbia pagato il prezzo.Anche quest’anno vedo una programmazione perfetta per ora,nessun torneo prima dello slam per arrivare freschi ed ha avuto ragione,ha giustamente saltato Marsiglia prendendosi 2 settimane di pausa,ha quindi giocato e vinto Rotterdam,altre 2 settimane di pausa e poi i 2 1000 dove ad uno ha confermato la semifinale e l’altro l’ha vinto e mi sembra che è uscito da questa trasferta americana fisicamente abbastanza bene (sicuramente meglio dell’anno scorso).Poi queste 80 partite a fine anno che dici tu devi anche saperle analizzare:quelle di Sinner sono mirate ai tornei importanti dove quasi sempre arriva in fondo quindi c’è anche un 75/80% di partite vinte,poi ci sono quelle di Rublev,Fritz ad esempio che hanno lo stesso numero di partite ma perché loro si distruggono tutte le settimane ed infatti vai a vedere e facendo sempre 250 e 500 arrivano ai 1000 e slam spompati ed escono subito quindi molte vittorie ma anche molte sconfitte.
Quest’anno ecco il rendimento dei 3:
Sinner 4 tornei,22 vittorie 1 sconfitta con un titolo slam,un 500 e un 1000
Rublev 7 tornei,15 vittorie 6 sconfitte un titolo 250
Fritz 6 tornei,12 vittorie 5 sconfitte un titolo 250
La scelta di Sinner quindi vuol dire che sta pagando di più.
La programmazione sulla terra può essere anche un tappabuchi per Sinner,il primo torneo su una superficie nuova e con poco tempo di adattamento è il più complicato,se va molto bene Montecarlo può anche saltarlo Madrid o prenderlo più soft,se metti caso va male che fa???Rimane 3 settimane fermo arrivando a Roma senza una partita su quella superficie??? Come ha detto Vagnozzi si valuta settimana per settimana
@ guido (#3988362)
“la discesa libera sulla Streif dove ha perso per un centesimo contro Franz Klammer” dopo aver perso uno sci sullo schuss finale!
@ brunodalla (#3988485)
Beh, però che dire allora del refrain di Duccio sul telaio di JS?
Tutti e tre si allenavano con Sartori fin da ragazzini. Tutti altoatesini, tranne appunto Vagnozzi, che infatti viveva a casa di Seppi, era praticamente un figlio adottivo, in seguito anche testimone di nozze di Andreas. Un gruppo di amici unitissimi, con Vittur che, da parte sua, conosceva molto bene la famiglia di Jannik. Nasce tutto da lì. Vittur ha segnalato Jannik a Sartori, che lo ha portato all’attenzione di Piatti. E poi il gruppo, dopo la rottura con Piatti, ha deciso di puntare su Vagnozzi. Nizegorodcew, nel ricostruire la vicenda, lo aveva definito “il colpo di stato degli altoatesini” che si erano ripresi il loro campione.
Frankopan può essere collegato a Cahill, ma dubito c’entri con Vagnozzi, se non su suggerimento di Vittur. Ma anche per Cahill, più che Frankopan (la StarWing pare puntasse su Magnus Norman), per me è stata la Nike, sponsor di Cahill già da tempo, che credo abbia colto il momento quando le cose con Anisimova sono andate male. E infatti, a porte chiuse, la collaborazione è partita durante gli Internazionali d’Italia del 2022, ossia al rinnovo del contratto di Jannik con la Nike. Dubito sia stata una coincidenza. Poi ovviamente saranno stati tutti d’accordo.
Più che le pernacchie per …. ancora in giro (…i più sono rientrati nei tubi) ci vorrebbero delle trappole al formaggio per catturarli…. 🙂
Mamma mia che ricordi!!
Facevo le elementari.
Uscivamo alle 12. Non avevamo il tempo pieno, grazie a Dio.
Mi fiondavo a casa. E lì mi vedevo il fenomenale Gustav Thoeni, Pierino Gros, Schmalz, Paolo De Chiesa, poi Planck ecc. (purtroppo vidi anche il povero Leonardo David, ci rimasi veramente male)
lo sfinimento totale è per i nostri cabasisi che ci sfrantumi con le tue pseudo….non so nemmeno come definirle.
cioè, ci hai rotto per mesi con la storia dei “disgraziati” allenatori, che hanno rovinato sinner (si è visto coem l’hanno rovinato) e adesso ci sfrantumi i cosiddetti col tuo nuovo mantra? cioè gli infortuni?
numero parossistico di partite? ma ci credi veramente alle caxxate che scrivi? autodistruggersi? castrare gli obiettivi importanti? ma da che manicomio sei uscito? sfinimento totale? ma cosa dici????questi si allenano tutti i giorni anche 6 ore al giorno, sono superallenati e secondo te si sfiniscono? i più forti le giocano sempre, ogni anno 80 partite, anche di più a volte. ma cosa dici?
Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
@Luce Nella Notte
Anche secondo me quella scelta di Nole non è stata per nulla ottimale.
@gisva
Per me gli slam sono molto più importanti delle Olimpiadi, se però per lui è il contrario, si impegnerà di più alle Olimpiadi e non sarò certo io a potergli far cambiare idea… (= ovviamente qui si esprimono solo le proprie opinioni, senza voler sottointedere che JS o il suo staff le leggano o per “approvarle” o per deriderle…).
@ Giampi (#3988170)
Togliere quel “in fondo” e, visto che siamo in argomento, come mai Sartori è poi “sparito” dall’orbita Sinner?
Sono a pezzi per le risate, braviiii!
Segue…la standing ovation di prima….
Chiare e forti…le legnate…
In bacheca
Standing ovation…
Esaustivo.
In bacheca
Se l’obiettivo è il n 1 in carriera non avrebbe senso saltare Madrid soprattutto se non andasse bene Montecarlo. Anche un quarto o una semi farebbe gioco per un torneo obbligatorio in cui altrimenti Alcaraz la farebbe da padrone incontrastato. Il n 1 in pectore non scappa ma si inserisce sul campo altrui da intruso e pur senza esagerare fa sentire la pressione senza lasciare praterie. Poi a mio avviso fa molta più fatica chi vince meno e va sempre al terzo set rispetto a Sinner. Il più affaticato è il finalista 250 ATP che perde in finale in tre set! 😆 Ricorderei che spesso Sinner al termine di un 6-1 6-3 si rivolge all’angolo per una ulteriore sessione di allenemento immediata.
😆
Concordo con le tue osservazioni.
Anche io qualche timore ce l’ho, ma è vero che è un giocatore che sta crescendo e che deve capire i suoi limiti.
Che sta imparando a gestire i suoi limiti e che comincia a fare meno fatica ad ottenere i risultati.
Ha dei professionisti che lo seguono e dubito che sbaglierà.
Insomma, io non sono fra quelli che dice che DEVE giocare poco, però posso capire se deciderà di non correre rischi e punterà sulla scelta di arrivare carico da Wimbledon in poi.
Se anche arrivasse troppo stanco ai tornei più importanti, sarebbe comunque una esperienza importante.
Io punterei più al numero uno che alle Olimpiadi, ma non possiamo essere nella testa di una persona che è arrivato dove è ora perché ha la testa diversa dalla nostra.
Vediamo…
Cosa vuoi che ne sappia l’utente Markux di Pindaro…..
Fantastica questa, solo applausi !! sinner sul rosso farà molto bene perché è un campione e i campioni giocano bene ovunque. poi non so se vincerà parigi o qualche mille ma state certi che farà buoni match e vincerà tante partite.
abbiamo finalmente il campione che nel tennis sognavamo dopo averlo avuto in altre discipline individuali (
valentino rossi e tomba su tutti).
in effetti ero indeciso se citarlo, temendo non fosse un fenomeno globale come gli altri. Ma visto che lo proponi tu, sottoscrivo: tra i miei primi ricordi sportivi c’è il parallelo con Stenmark e la discesa libera sulla Streif dove ha perso per un centesimo contro Franz Klammer.
INFORTUNI
Probabilmente avranno giá preso delle decisioni, per esempio, in ogni caso, saltare Madrid !
Sinner é giá sotto torchio con un numero parossistico di partite (e di trasferte) nei primi tre mesi 2024.
Qui e non solo qui si leggono ipotesi pazzoidi forsennate di 80 partite in un anno, ciascuna delle quali su Terra rosa porta allo SFINIMENTO TOTALE, buttando dentro la pseudo-Davis e la Olimpiade dopo Wimbledon.
Significa autodistruggersi, castrare gli obiettivi importanti, come del resto fece Djokovic nel 2020, quando buttó nel cesso un leggendario Gran Slam, assolutamente alla sua portata, compromettendo l’ avvicinamento agli US Open nel forno di Tokio, cioé appunto, autodistruggendosi scientificamente.
Questa di Djokovic restera’ come la caxxxata storica imbattibile nel mondo del Tennis, ma stando a quel che si legge qui, e non solo qui, il Sinner facendo ora tutti i “1000”, + pseudoDavis + Olimpiade’ su Terra (!!!) dopo Wimbledon ha solo un RISULTATO: INFORTUNI
bisognerebbe insegnarlo nelle scuole ….cosa è un campione come si costruisce …
Esatto, tornerà sulla terra. Più precisamente, sulla terra di Monte Carlo. Poi lo vedremo sulla terra di Madrid, sulla terra di Roma e sulla terra di Parigi. E continuerà a distribuire delle gran legnate.
@ guido (#3988222)
Tra i Grandi Campioni del passato accosterei Sinner a Gustav Thoeni,per ragioni varie,non ultima,e per me apprezzabile, essere riservati per quel che riguarda il proprio privato.
Ancor più importante se,come potrebbe anche succedere,arrivasse anche nel tennis l’effetto Valanga Azzurra,con i vari Musetti,Arnaldi,Cobolli e Nardi(e magari altri) a superarsi a vicenda
….ve lo immaginereste un 1000 (magari su terra battuta)con 4 italiani in semifinale?:) 🙂
è un santo! un apostolo!
@ antoniov (#3988220)
Bravo Antoniov, ti ricordi in che stato era Medvy, mi pare in finale a Vienna. Se ha raggiunto o addirittura superato il russo sulla resistenza la vedo nera per parecchi
Ma perchè vuoi farti del male? Non ti conviene soffrire in silenzio?
Secondo me Cahill è utile quando le cose vanno come ci si attendeva o meglio perché massimizza col vento in poppa mentre nei casi di variazione che stupisce come ad Indian in cui Alcaraz ha fatto la furbata o in finale in Australia col Medvedev-Edberg Vagnozzi (che disse prova a fare qualcosa di diverso ora) è indispensabile!
Ma compensa alla grande con le palle quadrate
Jannik Sinner è diventato, un po’ alla volta un extraterrestre,non è più un umano.
Al termine di un match,Bublik lo disse a lui e aveva gia’capito tutto.
I più sinceri complimenti a Vagnozzi per il lavoro svolto fino adesso.
Tu che invece lo sapevi, mi spieghi perché non c’era la fila per assumere Vagnozzi, visto quanto era bravo e considerato?
I commentatori di lingua inglese, che non a caso sanno poco di terra battuta, dovrebbero informarsi e dare un’occhiata ai risultati sulla terra battuta di Sinner che, tranne lo scorso anno, quando ebbe un momento di caduta dopo Montecarlo, anche causata dalla meteorologia (anche Roma fu funestata dalla pioggia) e da una precaria condizione fisica, ha sempre avuto ottimi riscontri sul rosso.
Io non voglio certo mettermi a “sollevare dubbi”, ma solo dire che il discorso “punti deboli/punti forti + superfici” di JS l’ha condotto piuttosto bene (= SOLO tecnica e NESSUN discorso da ultras o da hater) un utente in uno dei tanti articoli mi pare usciti qua il primo aprile. Purtroppo non ricordo assolutamente che articolo fosse (nè il nome dell’utente, che ha scritto poche volte, potrebbe essere “Silvio”???, boh, ripeto che non ricordo e magari confondo con tutt’altro), quindi mi scuso se la mia possa essere una informazione poco utile…
Da Jannik ormai ci si può aspettare di tutto, ma la prossima settimana non sono sicuro che sarà così competitivo. Troppo poco il tempo di riadattamento alla superficie dopo aver giocato così tanti match consecutivi sul cemento (mi pare siano 52). Credo che avrà bisogno di giocare un pò di partite.
Continua così, che vai benissimo…
Magari. Non è che ne nascano tutti gli anni. Forse potremmo dire Pantani, ma sono sicuro che qualche fenomeno tirerà fuori qualche commento vergognoso.
Andando un po’ indietro potresti aggiungere Coppi, Bartali, Mennea, Agostini oppure passare al calcio e citare Rossi e Baggio, per restare su nomi non divisivi (ci sarebbero anche altri, per esempio Rivera, ma troppo legati a una maglia).
Ma infatti questa domanda bisognerebbe rivolgerla a chi solleva dubbi sulla competitività di Sinner sulla terra battuta!
Se, come gli auguro, Jannik non avrà problemi di allergie e/o di salute in generale, saranno tutti gli altri che vorranno evitare i lunghi scambi con lui … questo è poco ma sicuro 🙂
Questo è quello che ti auguri tu, prepara il fegato… Fai scorta di Pantoprazolo come gastroprotettore e del Malox per l’acidità, ti serviranno 😎
@ Bagel (#3988192)
Sinner dichiaró che Vagnozzi è il capo allenatore e responsabile di tutto il team
La sinnermania dilaga ovunque.
Ormai sono tutti vecchi intenditori di tennis.
Anche nella nostra città di Bari tutti vantano antiche conoscenze.
Ha suscitato scalpore il battibecco tra due grossi esponenti politici, il nostro sindaco si è dichiarato un fan storico della Seles, però smentito in tv dal governatore: “ha sempre tenuto per la Capriati, lo sanno tutti!”
La diatriba pare non ancora risolta.
Me lo sono sempre chiesto anche io. E mi immagino, senza aver nessun riscontro, che Cahill decida la parte gestionale, la crescita a lungo termine, che tornei fare, quando potenziarsi atleticamente, etc. Mentre Vagnozzi dirige la parte “tecnica”. Sono arrivato a questa idea, perché vedo Sinner che elogia Cahill per i consigli “da buon padre di famiglia”, mentre si vedono video di allenamento con Vagnozzi, che é anche il piú attivo quando si tratta dj dare consigli in partita. Se questo fosse vero, assumerebbe ancor piú importanza la sua vittoria a Miami, ottenuta senza Vagnozzi e verrebbe da chiedersi come sarebbe andata a IW se fosse stato al suo “angolo” come lo era Ferrerò con Alcaraz.
Certo, ci saranno stati dei momenti in cui i ruoli si sono sovrapposti, esempio quando ci sará stato da decidere che colpi migliorare prima e quanto tempo dedicare ad ognuno di essi, ma evidentemente si devono essere trovati alla perfezione
Ma se era top 10 a 20 anni. Non diciamo eresie.
Sarebbe migliorato anche rimanendo con Piatti. Che ha portato a n. 3 Ljubicic e Raonic, che non valgono la metà di Sinner.
Sinner ha voluto crearsi il suo team personale come tutti i grandi tennisti, seguendo il suo istinto e i consigli probabilmente di Vittur. Scelta che si è rivelata perfetta ma che lo stesso Sinner ha descritto così “mi sono buttato nel fuoco”, cioè si è preso un rischio per trovare la sua strada. Fece la stessa identica cosa anche Nole, che lasciò piatti per farsi il suo team con Vajda. Identica cosa (Anche se nole era nato come giocatore in Germania).
Ma dire che con Piatti sarebbe stato n. 15/20/30 è una putt…a di cui non ci saranno mai controprove.
Se non segui il tennis, come fai a dire che ti sono cadute le braccia? Non sapevi cosa aveva fatto Vagnozzi con Cecchinato e Travaglia.
L allenatore è vagnozzi….
I primi risultati positivi di Sinner sono stati sulla terra quindi non vedo perché non dovrebbe andare bene,l anno scorso ha pagato la condizione atletica per questo e andato male perché è naturale scambiare di più su questa superficie dove non fai gli stessi vincenti come li fai sul cemento o con lo stesso servizio…avversari come lo stesso grikspor o un cerundolo o un ruud ti portano a fare il punto 2/3 volte invece sul veloce basterebbe un diritto…se la condizione è delle ultime gare in fondo si arriva sempre poi si può vincere o perdere la.semi o la finale ma di sicuro farà almeno 4 volte i punti della terra che ha fatto l anno scorso
Principalmente la guida tecnica è di Vagnozzi mentre Cahill è più per la parte legata a tattica e mentalità. Poi tra di loro c’è sempre e comunque un confronto sulle cose da fare quindi si intrecciano tra di loro.
Ma ‘sta cosa di citare sempre Tomba e Rossi non è che ha un po’ rotto? Ma non ci sono altri campioni italiani dello sport che si possono ricordare oltre a questi? Assoluta mancanza di fantasia….
Vagnozzi e Vittur si allenavano insieme a Seppi, che aveva come allenatore Sartori, quindi diciamo che si conoscono tutti bene tra di loro
A Vagnozzi è arrivato anche tramite Sartori, che, non dimentichiamolo, è stato il tramite per arrivare a Piatti..il fondo il vero scopritore di Sinner è stato Sartori…
Tutti i commentatori di lingua inglese continuano a dire che Sinner non sara’ cosi’ competitivo su terra.
Non si ricordano che Vagnozzi e’ stato Coach di Cecchinato?. Se ha portato lui alla semi del RG, figurarsi Sinner.
L unico fondamentale in cui Jannik mi sembra indietro( rispetto al resto) sono le palle corte
@ yuja wang (#3988098)
Dietro la scelta di Vagnozzi c’è Alex Vittur, mentre per il resto probabilmente gli agganci importanti (Cahill e Nike) arrivano come dici tu da Frankopan
@ Givaldo Barbosa (#3988129)
No perché mi pare ci sia poca chiarezza. Si parla, a giorni alternati, di Cahill allenatore e di Vagnozzi allenatore. Ha due allenatori sullo stesso piano? Caso unico. O no? Dunque ridomando: chi è l’allenatore?
@ yuja wang (#3988080)
Carriera da top 30 con Piatti mi sembra un pó troppo pessimista però quasi sicuramente con i tennisti di adesso sarebbe rimasto tra la top 15 e la top 20 diventando come Ruud l’uomo dei 250 che poteva vincere solo dove non partecipavano i top 10.
Domando: ma l’allenatore di Sinner è Vagnozzi o Cahill?
O, meglio: chi è l’allenatore e chi è il vice?
Sconosciuto no,ha allenato Cecchinato e lo ha portato a fare nel 2018 una semifinale slam al Roland Garros e ha raggiungere la posizione numero 16,senza Vagnozzi infatti dopo è andato tutto a rotoli.Anche se Piatti a Sinner lo ha portato in top 10 la loro collaborazione non mi ha mai convinto del tutto perché sembrava che Sinner fosse alle sue dipendenze e non il contrario come deve essere visto che è il tennista ad essere il datore di lavoro del coach pagandogli lo stipendio.Non ci dimentichiamo ad esempio quando Sinner non andò alle olimpiadi e fu criticato per questo che fu proprio Piatti a non volere che andasse.Anche quando affrontava i top 10 e ci perdeva sempre si vedeva il malumore di Sinner con il suo angolo perché si stava rendendo conto che l’impostazione di Piatti con il semplice martellamento da fondo non era sufficiente contro questi giocatori,gli stava un pó tappando le ali non facendogli esprimere il massimo del suo potenziale che tutt’ora non ha ancora raggiunto.
Rispetto la tua idea e non avremo mai la controprova di quanto in alto sarebbe arrivato Sinner con lui. Nel passato non è mai riuscito, con altri giocatori, a farli diventare dei fuoriclasse. Grandi giocatori, questo sì, e non è affatto poco e da incompetente. Questo non mi permetterei di dirlo. Senza Piatti, probabilmente ora Sinner aiutava i genitori nel loro albergo in Alto Adige …
@ yuja wang (#3988080)
Concordiamo tutti, almeno credo, che Vagnozzi sia una parte fondamentale di questo percorso, ma… pensare che con Piatti non sarebbe ora nei 10 è difficile.
Aveva un altro approccio ed un altro metodo, soprattutto aveva un’altra programmazione secondo me, ma alla base c’era un ragazzo che sapeva giocare a tennis e tendeva a migliorare. Tatticamente e nel gioco di transizione a rete a fatto passi da gigante, ma… qui c’è anche il lavoro del super coach, magari più lentamente, ma ci sarebbe arrivato. Piatti ora on è diventato tutto d’un colpo un incompentente.
Anche il semplice cambiare metodi e punti di vista per un tennista è stimolo al lavoro ed al miglioramento! Chiaramente è la mia personalissima opinione!
Detto ciò… Grazie Vagnozzi 😉
Sinner tornerà sulla terra e i voli Pindarici avranno fine.
Sono poi da incorniciare le parole espresse da Vagnozzi sulla persona che è Jannik Sinner e che si leggono nelle note introduttive di questo topic a firma di Francesco Paolo Villarico.
Non sottovaluterei affatto anche l’azione del suo manager britannico Frankopan, grande consigliere nell’ombra, dietro le quinte. Secondo me c’é lui dietro la scelta di Cahill e forse dello stesso Vagnozzi … e ovviamente, ca va sans dire, dietro il mega contratto Nike da 150 milioni per dieci anni 😉
Molte persone qui si dovrebbero scusare con Vagnozzi.
Fino ad un anno fa lo definivano tutti scadente, non all’altezza di Sinner. Una soluzione ” cheap “…adesso tutti utenti hanno cambiato nickname oppure fingono di avere sempre creduto nelle qualità di Vagnozzi come coach
Ho fiducia in Jannik e la penso esattamente come il suo coach italiano, anzi le sue convinzioni sono analoghe a quelle che io ho già espresso qui a LT subito dopo il vittorioso torneo di Miami!
Forza Campione, fatti valere anche sul terreno tradizionalmente meno congeniale al tuo tennis!
Vagnozzi for President! Devo ammettere che quando ho sentito che sarebbe diventato il nuovo allenatore di Jan mi son cadute le braccia … ma chi è questo, mi son detto. Lasci Piatti, per questo sconosciuto… Devo fare ammenda questo è un fior di allenatore con i fiocchi e i controfiocchi, e hanno la stessa intelligenza tecnica e filosofia del lavoro! Con Piatti sarebbe stato nei primi trenta del mondo a questo punto …