Grigor Dimitrov, come il vino: migliora con l’età e conquista la finale a Miami. Sfiderà il nostro Jannik Sinner in finale (Video)
Gli anni passano e tutto può cambiare, ma non Grigor Dimitrov. Il bulgaro è come il vino: migliora con l’età. A poche settimane dal suo 33esimo compleanno, sta giocando il miglior tennis della sua carriera e ha continuato a dare spettacolo raggiungendo la finale del Masters 1000 di Miami, la terza della sua carriera e la seconda negli ultimi tre eventi di questa categoria.
L’attuale numero 12 del mondo ha superato una dura battaglia contro Alexander Zverev (n.5), risolvendo il match con i parziali di 6-4, 6-7(4) 6-4, in poco più di due ore e mezza, dimostrando forza e sangue freddo nei momenti cruciali. Solo nel tie-break del secondo set ha abbassato la guardia, ma per il resto, Dimitrov è stato sempre all’attacco contro Sascha.
Grisha ha sfruttato i due break point avuti durante l’incontro e ne ha salvati due, distribuiti tra il primo e il terzo set, per assicurarsi anche il ritorno nella top 10. Sono state 260 settimane lontano da questa elite del tennis mondiale, ma l’attesa che durava da novembre 2018 sta finalmente per finire.
Resta da vedere se si posizionerà al nono o al settimo posto, quest’ultimo raggiungibile se dovesse battere Jannik Sinner in finale. Per arrivare alla sua 20esima finale in carriera e la terza della stagione, Dimitrov ha dovuto anche risolvere un problema personale. Il bulgaro aveva un record di una vittoria e sette sconfitte contro Zverev, con le sconfitte arrivate consecutivamente. Dimitrov aveva sconfitto un giovane Sascha di 17 anni solo al torneo di Basilea nel 2014, ma ora quella maledizione è terminata.
Dimitrov (🇧🇬) vs Zverev (🇩🇪)
**SERVICE STATS:**
– Serve Rating: 316 vs 289
– Aces: 18 vs 14
– Double Faults: 2 vs 1
– First Serve: 65/96 (68%) vs 69/92 (75%)
– 1st Serve Points Won: 51/65 (78%) vs 54/69 (78%)
– 2nd Serve Points Won: 20/31 (65%) vs 10/23 (43%)
– Break Points Saved: 2/2 (100%) vs 0/2 (0%)
– Service Games Played: 16 vs 16
**RETURN STATS:**
– 1st Serve Return Points Won: 15/69 (22%) vs 14/65 (22%)
– 2nd Serve Return Points Won: 13/23 (57%) vs 11/31 (35%)
– Break Points Converted: 2/2 (100%) vs 0/2 (0%)
– Return Games Played: 16 vs 16
**POINT STATS:**
– Net Points Won: 21/26 (81%) vs 19/25 (76%)
– Winners: 45 vs 24
– Unforced Errors: 10 vs 8
– Service Points Won: 71/96 (74%) vs 64/92 (70%)
– Return Points Won: 25/96 (26%) vs 28/92 (30%)
– Total Points Won: 99/188 (53%) vs 89/188 (47%)
**SERVICE SPEED:**
– Max Speed: 219 km/h (136 mph) vs 215 km/h (133 mph)
– 1st Serve Average Speed: 200 km/h (124 mph) vs 203 km/h (126 mph)
– 2nd Serve Average Speed: 157 km/h (97 mph) vs 161 km/h (100 mph)
TAG: Alexander Zverev, Grigor Dimitrov, Masters 1000 Miami, Masters 1000 Miami 2024
@ ospite (#3982963)
Il difetto maggiore di Zverev fino ad oggi, secondo me, è quello di essere troppo passivo specialmente nei momenti importanti. Ieri ad esempio ha avuto l’occasione di fare il break al terzo set. Lui ha sbagliato in quell’occasione giocando passivamente, aspettando l’errore di Dimitrov, che non è arrivato, senza mettere alcuna pressione. Risultato? Punto chiuso da Dimitrov e successivamente 2 ace uno dopo l’altro. Magari se su quel punto ci avesse provato un po’ di più, pur perdendo lo scambio, avrebbe messo maggiore pressione su Dimitrov, che si sarebbe trovato a servire sapendo che una prima non ben riuscita lo avrebbe potuto mettere in difficoltà. Questa secondo me è in questo momento la maggiore differenza tra Sinner, Alcaraz e gli altri. Certo non basta la volontà, ma anche la capacità nel saper fare certe cose e la voglia di allenarle
D’accordo in tutto – Federer docet – però Roberto Bolle, pure mentre fa un pisolino è oggettivamente più bello esteticamente non solo della Duna SW, ma anche della Duna tre volumi, dai … non scherziamo …
😛
Mah, forse Z. avrà sì il problema della “testa”, c’è anche però che il suo dritto, pur se non scadente, è abbastanza lontano dal livello del suo rovescio…
Quella finale fu persa da Nadal a causa di nastro che gli trascinò un dritto, altrimenti vincente, in corridoio. Era la palla del possibile 4-1 al quinto set. Nadal, già sfinito dallo sforzo in semi, accusò il colpo e si disuni’. Allo stesso modo Roger si disuni’ dopo i due match point falliti contro Nole a Wimbledon 2019. Così va il tennis (che è come la vita. A volte esalta, a volte deprime).
@ tinapica (#3982580)
Credo farò altrettanto, tiferò per Dimitrov ma senza fare tifo contro verso Jannik.
Mia moglie, Sinneriana, mi ha chiesto “ma se fossimo alle Olimpiadi?”… Beh allora no, in quel caso forza Sinner assolutamente.
In fondo nel 2006 avrei persino abbracciato Materazzi.
Zverev !
Il rovescio bimane a mio modesto avviso é il migliore del circuito: ampiezza e fluidita’ del movimento assieme ad una flessione exemplare, grandiosa sulle gambe, ecc. ecc.
Il problema del russo-tesco e’ solo uno: la testa, chi non ce l’ha non puo’ darsela (Manzoni…).
Non e’ sufficientemente centrato psicologicamente, psicologicamente traballa e… Slam zero.
Tra l’ altro questo fa di Sinner un grande immenso favorito per la prossima finale (anche se non esegue il rovescio in modo cosi’ spettacolare splendido come Zverev)
Continuo a non concordare. 🙂
Per il sottoscritto la Duna è il rovescio a una mano….
De gustibus non disputandum est, fin qui non ci piove, si può anche affermare che il dritto bimane sia più bello di quello monomane e che la Duna SW sia stato un capolavoro al pari di certe Maxima disegnate da Giugiaro (probabilmente sotto allucinogeni) ma l’estetica del rovescio ad una mano, con la mano sinistra (solitamente) che si stende all’indietro mentre la destra sale dopo il colpo raggiunge livelli di poesia al pari di una movenza di Roberto Bolle.
Poi va detto che non tutti i rovesci ad una mano siano “belli” così come non tutti quelli bimani siano “brutti”.
Io trovo quello di Zverev meraviglioso e non amavo quello di Kuerten per l’apertura troppo ampia.
Gusti.
Dimitrov gioca un tennis fantastico, almeno per chi come me ha iniziato a giocare guardando Panatta,Nastase, eccetera.Considero Federer l’essenza del tennis. Detto questo occorre considerare che Sinner è uno dei tennisti più attenti e scrupolosi nella preparazione della partita. Si avvale di uno staff altamente qualificato e giusto come numero di componenti (credo che Alcaraz abbia troppa gente intorno e spesso va in confusione), quindi se Jannik gioca al livello della semifinale non c’è partita.
@ fedder (#3982592)
Esatto! Di sicuro! Ma qui ci sono ragazzi che non hanno esperienza di tennis!
In realtà in questo torneo Sinner non sta giocando alla Sinner con colpi profondi e pesanti,gioca corto ed alza le traiettorie,adesso non so se è una scelta per non prendersi rischi e giocare con margine o se il vento che ha dovuto affrontare in queste partite lo ha un pó condizionano ma la palla di Sinner viaggia meno che in Australia,per quasi 2 set ad esempio era Griekspoor che comandava e Sinner subiva e un paio di volte anche Machac e Medvedev non appena Sinner accorciava l’avversario faceva male.Mi preoccupa il cinismo di Dimitrov che fino adesso ha sfruttato ogni occasione che gli è stata concessa mentre lui in tutto il torneo ha perso solo 2 turni di servizio.