Masters 1000 Miami: Sonego vola nel primo set, Evans poi cambia i ritmi e rimonta (Sintesi video della partita)
Il tennis è uno sport terribile. Dopo un primo set dominato, stellare per colpi e velocità in campo, bastano due palle che girano male, due errori di volo banali a farti perdere sicurezza e subire un break che rimette in gioco l’avversario, fin lì del tutto spettatore non pagante e poi diventato osso durissimo. È il triste film della sconfitta sofferta da Lorenzo Sonego nel primo turno del Masters 1000 di Miami, per mano di un Daniel Evans totalmente dominato nel primo set, poi bravo a prendere un treno che non pensava passasse e cavalcarlo con maestria sino alla vittoria. 1-6 6-3 6-4 lo score per il britannico dopo poco meno di due ore e mezza di una partita strana, a due facce, svoltata in modo imprevisto all’avvio del secondo set. Lorenzo è partito fortissimo, sostenuto dal servizio ma soprattutto da due gambe fotoniche che gli permettono di arrivare su ogni palla, anche la più disperata in difesa, e trasformarle in oro con tocchi e passanti da maestro. Tutto prova e tutto gli riesce, per un 6-1 in una mezz’ora stellare, di totale dominio. Evans non c’ha capito niente, ha subito l’ondata del rivale venendo del tutto travolto, tutto troppo rapido e veloce per lui. Purtroppo questa maestosa sinfonia diventa dissonante e stonata all’avvio del secondo set, quando la partita gira, scivolando via dalle mani di Lorenzo.
È bastata una manciata di punti in un turno di servizio che pareva comodo sul 40-15 a far cambiare tutto. Attacca con forza Sonego, ma tocca male due volée. Soprattutto la seconda, comoda per un tennista del suo livello. Il suo braccio si irrigidisce, Evans da grande lottatore intuisce che è il momento di mettere pressione e cambiare quel canovaccio finora perdente. Non più velocità ma palle lente, basse, tagli e senza peso, e poi via un attacco a tutta, un contro piede, basta non dare punch all’azzurro e portarlo a giocare fuori da quel centro sinistra che ama tanto perché gli permette di massacrare la palla – e il rivale – con le sue frustate di diritto. Subisce un break doloroso Lorenzo, e la partita gli scappa di mano. Commette più errori, ma soprattutto non riesce a tornare aggressivo e continuo in risposta, mentre Evans ha preso fiducia e le sue continue variazioni e attacchi hanno la meglio. La storia si ripete all’avvio del terzo: la battuta non dà punti gratis all’azzurro, che invece centra male un diritto. La pressione cresce, Evans la cavalca con un cambio di ritmo ottimo, e va a prendersi il break che difende sino alla fine.
È un vero peccato, dopo una partenza così buona è dura perdere, con numeri complessivi nemmeno malvagi. Sonego infatti ha servito il 68% di prime in campo, vincendo il 77% dei punti, e ben 35 vincenti contro 17 errori. Inferiori in tutto le statistiche di Evans, un po’ “drogate” dal dominio del primo set, ma soprattutto sono stati pochi punti a girare male per Lorenzo, gli sono costati la sconfitta. Il vero peccato dell’azzurro, oltre agli errori nei due break subiti, è stata l’incapacità di trovare una continuità in risposta tale da consentirgli di mettere più pressione al rivale e procurarsi più chance di contro break. Ne ha avuta una nel terzo set, ma non l’ha sfruttata. È un peccato anche perché Lorenzo è in buona condizione fisica, c’era spazio per fare bene in questo torneo. Purtroppo la sua corsa si ferma al primo turno. Bravo Evans, ma che rimpianti Sonego.
Marco Mazzoni
La cronaca
Avvio incerto per Sonego, al servizio. Un paio di errori (brutto un rovescio) gli costano un’immediata palla break sul 30-40, che cancella con un Ace esterno. Entra in moto anche il suo attacco col diritto, e chiude il primo game. Evans entra discretamente nel match, ma è Lorenzo ha trovare il primo gran vincente nel quarto game, un diritto lungo linea in allungo che muore all’incrocio delle righe e gli vale lo 0-30. Con un bel forcing col diritto cross, il torinese strappa tre palle break consecutive sullo 0-40. Lorenzo costruisce bene la seconda chance, diritto pesante in lungo linea da sinistra e via avanti con un rovescio appoggiandosi sulla palla del britannico, ne esce un attacco che sorprende Daniel. 3-1 Sonego, che col servizio detta legge e vola avanti 4-1. L’ondata azzurra non si arresta, Evans non riesce a fare la differenza col servizio, si butta avanti ma è un gatto “Sonny” nel gestire di puro polso un passantino stretto di diritto fantastico, il Brit è tramortito. Lo 0-30 diventa 0-40 con un errore di Evans. Sonego è sulle nuvole, trova anche un passante in totale allungo di diritto, con la palla praticamente in terra, letteralmente impossibile! Gli vale un clamoroso 5-1, con un parziale di 16 punti a 2. Diventano 17 con un Ace, dominio totale dell’azzurro. Chiude 6-1 col sesto Ace, mezz’ora senza storia, un set fantastico, a senso unico per un Sonego straripante. Evans annichilito.
Il 33enne di Birmingham inizia il secondo set con altro piglio, cerca di togliere il centro del campo all’azzurro e gli propone palle più lente e difficili da spingere e anche chiudere di volo. La mossa funziona, il minor ritmo cambia le carte in tavola, poi ci pensa Lorenzo a sbagliare malamente due volée sulla rete, la seconda gli costa una palla break. Si affida al suo schema classico, servizio e diritto aggressivo, ma Evans trova un lob molto profondo che Sonego spedisce in rete con lo smash, non facile. BREAK e 2-0 Evans, che poi viene a capo di un turno di servizio lottato, per il 3-0. Il match è girato dalla parte del britannico. Lorenzo ritrova efficacia col servizio, e pure uno splendido back di rovescio d’attacco, per l’1-3. Sembra aver superato il breve momento di calo che gli è costato il break nel secondo gioco, gli attacchi di Sonego sono ficcanti come all’inizio, ma serve trovare un gran game in risposta per riaprire il set. Purtroppo Lorenzo servendo sul 2-5 commette due errori che rimettono in gioco l’avversario. Un rovescio banale in rete gli costa il set point. Lo annulla col servizio, prima palla esterna imprendibile. Segue un attacco spericolato, il passante basso è difficile da rigiocare, comodo il passante di Evans per il secondo set point. Lorenzo si salva con l’Ace n.11, e poi il dodicesimo gli vale il punto del 3-5. Con un attacco davvero garibaldino, a-la-Sonego, annulla il terzo set point, ma sul quarto, un diritto pesante del rivale, non c’è difesa. Set Evans, 6-3. Un solo break, due brutte volée, sono bastate a rimettere il match in equilibrio. Si va al terzo.
Sonego scatta alla battuta nel terzo set, ma non è una partenza lanciata. Evans lo sorprende con una risposta a tutto braccio che sorprende l’azzurro, 15-30. Sotto pressione Lorenzo cerca uno schiaffo al volo col diritto ma la palla centra solo la stecca… 15-40, due palle Break in apertura delicatissime. Gioca bene Daniel: risponde, due palle morbide e difficili da attaccare sul diritto di Sonego e via attacco in anticipo sul rovescio del piemontese, che sbaglia. BREAK Evans, 1-0 e servizio. Poche le incertezze nel match di Lorenzo, ma le sta pagando a caro prezzo. Cerca l’immediata reazione con rischio in risposta, ma gli errori pesano nel braccio di Sonego, meno sicuro rispetto al primo set. È bravo Evans a scendere a rete con continuità per mettere sotto pressione il rovescio dell’italiano. Il continuo alternare palle lente ed attacchi, servizi slice lenti ma precisi e poi botte al centro non rendono la vita facile a Lorenzo, che con un’altra stecca col diritto perde il punto del 2-0 Evans. Come il britannico ha cambiato ritmo al match, spazzando via l’impeto di Sonego del primo set. Gli errori poi demoralizzano Sonego, evidente il suo scoramento dopo un diritto d’attacco largo nel terzo game. Sente che la partita gli sta scivolando via. Concede una palla del doppio break valutando male la profondità del passante, ma con coraggio si butta a rete e tocca di volo una palla che pizzica la riga. Evans non molla la presa, trova una risposta di diritto sulla riga e arriva la palla break #2. Altro Ace, si aggrappa con le unghie al match Lorenzo, che in qualche modo vince il game del 1-2. Non riesco Sonego a riportare la partita sulla velocità, dominano bassi ritmi e poi attacchi, siamo sul territorio di caccia preferito dal britannico. Lorenzo lotta, strappa una palla break nel quarto game, non riesce a sfruttarla, i momenti negativi iniziano ad essere troppi, e la rimonta difficile. Sesto game, troppa fretta col diritto da parte di Lorenzo su di un invitante 15-30, sono diverse le sue “stecche” nel match. 4-2 Evans. Nonostante un rendimento con la seconda palla modesto, l’azzurro non molla e resta in scia sul 4-5. Evans serve per il match. Daniel trova un tocco sotto rete di grande qualità, urla visto il momento delicato del match. Gli vale il 30-15. Poi trova un passante back di rovescio lungo linea che sorprende l’azzurro, immobile. Due grande tocchi, gli valgono due match point. Basta il primo, la risposta di Lorenzo è in rete. Un grande peccato per Sonego, perdere dopo un set così dominato è un boccone amaro da mandare giù. Bravo Evans a tirarla su, Sonego ha più di un rimpianto per quel break all’avvio del secondo che ha riportato in partita il rivale.
Lorenzo Sonego vs Daniel Evans
Sonego (🇮🇹) vs Evans (🇬🇧)
**SERVICE STATS:**
– Serve Rating: 269 vs 265
– Aces: 12 vs 1
– Double Faults: 1 vs 4
– First Serve: 60/88 (68%) vs 43/76 (57%)
– 1st Serve Points Won: 46/60 (77%) vs 30/43 (70%)
– 2nd Serve Points Won: 10/28 (36%) vs 18/33 (55%)
– Break Points Saved: 5/7 (71%) vs 2/4 (50%)
– Service Games Played: 13 vs 13
**RETURN STATS:**
– 1st Serve Return Points Won: 13/43 (30%) vs 14/60 (23%)
– 2nd Serve Return Points Won: 15/33 (45%) vs 18/28 (64%)
– Break Points Converted: 2/4 (50%) vs 2/7 (29%)
– Return Games Played: 13 vs 13
**POINT STATS:**
– Net Points Won: 13/25 (52%) vs 21/30 (70%)
– Winners: 35 vs 16
– Unforced Errors: 17 vs 14
– Service Points Won: 56/88 (64%) vs 48/76 (63%)
– Return Points Won: 28/76 (37%) vs 32/88 (36%)
– Total Points Won: 84/164 (51%) vs 80/164 (49%)
**SERVICE SPEED:**
– Max Speed: 217 km/h (134 mph) vs 203 km/h (126 mph)
– 1st Serve Average Speed: 199 km/h (123 mph) vs 186 km/h (115 mph)
– 2nd Serve Average Speed: 169 km/h (105 mph) vs 162 km/h (100 mph)
TAG: Daniel Evans, Lorenzo Sonego, Masters 1000 Miami 2024
Peccato perché per una rara volta Sonego avrebbe avuto un tabellone quanto meno accessibile. Secondo me negli ultimi mesi ha raccolto meno di quel che ha espresso come gioco. C’erano i presupposti per sorprendere.
@ lesser (#3971673)
Non ne potevi scrivere una più bella e esilarante: lavorare per la resistenza. enzo
Il 6 a 1 iniziale spesso inganna chi guarda il tennis in modo superficiale. Il giocatore che ha perso il servizio e si trova sul 4 a 1 a favore dell’avversario, capisce che il set è ormai andato e non vale la pensa inseguire, meglio conservare le forze per il secondo e se possibile il terzo set. Lo fanno tutti , maschi e femmine. enzo
Darderi e Cobolli non possono partecipare non avendo disputato match in Coppa Davis negli ultimi 2 anni, requisito irrinunciabile a meno di deroghe. Per cui Sonego è dentro, anche se bisogna vedere se rientra nei primi 56, che possono essere di più, visto che alcuni paesi (Usa) hanno atleti in soprannumero. Ma non deve perdere troppo terreno. Va anche detto che Sonego è uno dei più sfortunati nei sorteggi, anche qui a Miami gli è capitato l’ottavo più forte fra i possibili avversari (altri accoppiamenti del primo turno sono ridicoli, come quello che ha permesso alla WC Landaluce di vincere contro Munar che a livello di cemento credo che non rientri nei primi 300, o anche quello fra Cachin ed il Q Vavassori). Due mesi fa l’aveva sconfitto agli AO, ma resta un avversario del suo livello. Il rammarico a proposito di Lorenzo è che negli ultimi 6 anni da quando, dopo la vittoria al Challenger di Genova, in cui entrò in top 100, non è stato in grado di far evolvere il suo tennis. E su questo grandi responsabilità le hanno lui ed il suo staff.
A volte mi chiedo come fa ad essere così ingenuo Sonego!
Non proprio un inizio anno stupendo per Lorenzo, al massimo arriva al 2^ turno nei tornei. L’anno scorso qui a Miami sconfisse Evans, forse sulla terra farà meglio.
Concordo. Servono i 125 punti del torneo di napoli
@ effeddielle (#3971720)
Sarà, ma ieri ha giocato maluccio, ha steccato tanti colpi… boh. Partitaccia
@ effeddielle (#3971715)
Al momento è il sesto italiano dietro a Darderi che è il quarto e a Cobolli. Da Luciano dista quasi 150 punti, se vincesse Napoli ridurrebbe sensibilmente il gap. La sua partecipazione ai Giochi è importante soprattutto per il doppio con Jannick che, se in caso questo ultimo lo volesse giocare, potrebbe avere qualche chance di medaglia. E poi anche perché, a mio avviso, sonego è uno di quei giocatori che rappresentano lo spirito olimpico
Se Sonego vuole andare alle olimpiadi forse è meglio se gioca anche il challenger di napoli
Deve lavorare sulla resistenza
Ormai un ex giocatore nn tornerà più a livelli d top 30
È una mia sensazione personale, pertanto potrebbe essere sbagliata, ma quando Sonego esegue il rovescio (a due mani) sembra non aver nessun controllo sulla direzione del colpo, come se pensasse “vada dove vada purché rimanga in campo”, per evitare di spararlo fuori di metri come talvolta succede.
Sonego hanno capito tutti come gioca visto che gli manca un colpo. Difficile che riesca a mantenere in futuro questo livello
Le Olimpiadi cosi’ si allontanano
Col rovescio fa il solletico. A quel punto che si affidi allo slice alla Berrettini. O come fa lo stesso Evans.
Bella partita tra due giocatori che danno del tu alla palla e che mancando di rovescio solido, usano tantissimo i tagli ,le discese in contro tempo, le variazioni.
Infatti
Ha perseverato in questa strategia da kamikaze
I km corsi per giocare di diritto dal corridoio del rovescio dopo un’ora gli pesano nelle gambe.
Mannaggia Lorenzo, contro l’hooligans non me lo dovevi fare!
Premettendo che ho visto il match da metà secondo set, devo dire che alla fine è stata una partita divertente con Evans che si è dimostrato più continuo e ha approfittato di qualche sbavatura nei momenti sbagliati, ma di base il britannico ha qualcosa in più complessivamente. Lorenzo è mancato nella battaglia dove l’avrebbe potuta spuntare, anche perché l’altro in lotta tende a disunirsi.