L'argentino sottolinea le difficoltà nel cambiare il gioco di un tennista già affermato ATP, Copertina
Javier Frana: “Sinner oggi è il più forte. La rivalità con Alcaraz renderà entrambi migliori, ma il cambiamento costa”
07/03/2024 14:30 
31 commenti
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Javier Frana
“Ho parlato di Sinner con Sebastian Gutierrez, coach di Baez, dopo la vittoria dell’italiano contro l’argentino all’Australian Open. Oggi Jannik è il più forte, ha una marcia in più. È come nella Formula 1, quando una macchina compie un giro perfetto e stacca tutti gli altri, con dettagli piccoli in ogni curva che fanno la differenza. Ecco, Sinner è stata quella macchina, la migliore”. Così Javier Frana, argentino ex top30 ATP e oggi apprezzato analista per la versione latina di ESPN, ha parlato dell’azzurro in un’interessante intervista rilasciata a Clay. Era un tennista “diverso” dai suoi connazionali Frana, era un vero attaccante, molto incisivo anche sull’erba, quando a Wimbledon la palla schizzava via bassissima e gli scambi erano rarefatti. Proprio l’aggressività e il gioco offensivo a suo dire sono le parti nelle quali Sinner è migliorato maggiormente, fattori che gli hanno permesso di spiccare il volo.
“Di Sinner mi impressiona la fluidità con cui gioca, la naturalezza con cui fa le cose alla massima velocità” continua Frana. “Anche come si difende ha in situazioni impegnative. Difende in maniera incredibile, ha migliorato tantissimo come conduce lo scambio con una palla controllata ma di grande velocità. La sua palla corre molto senza troppi sforzi. È come se non lo vedessi mai sopra a un ritmo di controllo, eppure gioca con ragazzi che lo mettono sotto pressione. Gli altri al suo ritmo sono costretti a correre da una parte all’altra con la marcia al limite e non reggono. Ciò che ha è davvero encomiabile. Un ragazzo che serve forte, risponde bene, difende incredibilmente, attacca bene… Sinner sta facendo tutto bene e lo sta portando avanti con molta forza e stabilità. Il miglioramento nell’aggressività in campo è stato decisivo”.
Per l’argentino la rivalità tra Sinner e Alcaraz segnerà i prossimi anni, e sarà utilissima ad entrambi per alzare il proprio livello di gioco, stimolandosi l’uno con l’altro. “Non sono mai stato bravo a prevedere il futuro. Ovviamente Sinner e Alcaraz sono due di quelli che possono comandare. La rivalità tende a creare una sfida per superare l’avversario diretto, e questo può essere molto interessante tra Sinner e Alcaraz. A volte ti alleni per un’evoluzione generale e talvolta per cose specifiche che puntano alla “rivalità con” o al “superamento”. Lo abbiamo vissuto e lo hanno detto i più grandi, può accadere tra Sinner e Alcaraz. Federer, Nadal e Djokovic in un certo senso hanno dovuto evolversi, l’attenzione era sul perché l’altro li stava superando. Jannik e Carlos finiranno per aiutarsi a vicenda. È come il virus e il sistema immunitario. Se il sistema immunitario non subisce alcuna invasione, finisce per indebolirsi. Così si rafforzano a vicenda, perché è bello avere qualcuno che ti toglie sempre momenti e titoli, ma allo stesso tempo ti dà tanto. Se Nadal e Federer, e anche Djokovic, non fossero stati così simultanei, non so se sarebbero durati così a lungo, o se avrebbero superato così tante volte le loro versioni per così tanto tempo”.
Frana dice la sua sul tema “caldo” sollevato da Andy Roddick, la relativa debolezza del servizio di Alcaraz. “Guarda, penso che tutti abbiano spazio per lavorare e migliorare. Il problema è che è sempre più facile individuare ciò che manca dall’esterno, mentre è difficile aggiustare giorno per giorno il tuo giocatore. Ricordo quando ero con Nico Jarry ed era difficile per lui trovare più consistenza. “Jarry deve tenere di più la palla in campo”, diceva pinco pallino. E sì, era ovvio, pensi che nessuno lo sapesse? Il problema è come ci lavori, come il giocatore lo assimila. Con il livello di eccellenza che hanno oggi i team, non credo ci sia un solo top player ignaro di cosa è carente nel suo tennis. Ma la gestione del cambiamento è cruciale e non sempre facile. Ci sono giocatori che di fronte ai cambiamenti vanno nel panico, perdono il tempismo e iniziano a smarrirsi. Al giorno d’oggi è costoso apportare alcune modifiche. Bisogna scegliere bene il momento e preparare bene il terreno in anticipo” conclude Frana.
Un discorso molto stimolante quello finale, la difficoltà di gestire il cambiamento. Frana ha centrato un punto focale, spesso ignorato quando si parla di tennisti in evoluzione. Il cambiamento “costa”. Se un giovane ha già raggiunto buoni risultati, ma ha bisogno di modificare certe cose, deve prendersi il rischio di cambiare per alzare di nuovo il livello e accettare anche momenti difficili, perché cambiare ti porta a perdere certezze e quasi sicuramente ad affrontare momenti agonistici difficili, magari periodi di sconfitte. E le sconfitte costano care: perdi punti in classifica, attiri critiche, perdi fiducia e magari è dura ritrovarla, restando convinti che cambiare è stata la scelta corretta sul lungo periodo. Nel mondo sportivo di oggi, dove tutto corre ancor più rapido della palla, non c’è tempo per migliorare, è necessario vincere. Ma per vincere si deve migliorare ed è necessario anche prendersi il tempo per sbagliare finalizzato all’apprendimento. Si rischia di entrare in un circolo vizioso dal quale uscire può essere assai scomodo.
Marco Mazzoni
TAG: Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Javier Frana, Marco Mazzoni
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Che frana nei pronostici Javier.
Rarefatto: che presenta una minore densità.
Al solito non hai capito una cippa del discorso. Anche Del Potro ha battuto Federer in una finale slam, quindi vuol dire che l’argentino fosse un tipo di avversario che potesse stimolare Federer al continuo miglioramento?
Dai vai a cuccia.
Per una volta fu Felice dai …. contro l’asso pigliatutto 🙂
A Barcellona Gimondi l’ha bruciato Merckx
Bell’articolo, colgo l’occassione per fare sinceri complimenti all’autore Marco Mazzoni i cui interventi noto che sono sempre competenti, stimolanti e mai banali.
Quei 3 non hanno mai fatto il grande slam perché si annullavano tra di loro nel farlo,gli Australian Open erano affare di Djokovic,il Roland Garros di Nadal ,Wimbledon prima di Federer e poi di Djokovic e gli Us Open era l’unico torneo dove c’erano diversi vincitori,Sinner al Roland Garros deve temere soltanto Alcaraz,a Wimbledon Djokovic e Alcaraz e agli Us Open Medvedev nella loro miglior forma ma al momento questi 3 non stanno passando un buon periodo
Questa cosa dell’avere un rivale in grado di stimolarti a migliorarsi sempre di più mi sembra la solita frase fatta. Uno come Merckx nella sua epoca non aveva ciclisti in grado di rivaleggiare alla pari con lui, ergo non aveva il Federer o Nadal o Djokovic di turno,eppure nella sua carriera ha vinto tutto quello che era umanamente possibile vincere. È tutta una questione di attitudine mentale. C’è chi nasce con la voglia di esplorare sempre i propri limiti e chi invece si appaga facilmente. Sinner fortunatamente sembra far parte della prima categoria indipendentemente da quella che sarà la sua rivalità con Alcaraz o chiunque altro.
Ci vuole un remix per lui.Ma di quelli forti e veloci.
Malox… O digestivo Antonetto.
Prego
Antoniov sei il migliore mi diverto moltissimo leggendo i tuoi commenti, grazie mille.
Non mi convince Javier che nei pronostici è sempre stato una Frana.
E qui fischiano le orecchie di Musetti, che però penso ormai si sia arreso e farà il possibile per mettersi in gioco e trovare le soluzioni per diventare più competitivo. Uscendo dal proprio habitat a 3 metri dalla riga di fondo, con le risposte in contenimento e le smorzate per uscire dagli scambi, si rischia ma quando inizierà a funzionare ne trarrà moltissimi benefici. Non dovrà mai arrendersi alle difficoltà e credere molto in se stesso.
@ GIALAPPA SBANDY REMIX (#3953521)
Quindi Sinner se non vince è perchè non è abbastanza forte. Se vince è perchè ha avversari scarsi. Mica i Thiem, Fernando Gonzalez, Tsonga, Ruud, Kevin Anderson, Kyrgios, Soderling, Mariano Puerta che si sono trovati davanti i big 3 nelle finali. Per Sinner, ci saranno scarsoni come Medvedev, Alcaraz, magari Zverev.
Comunque vada sarà un fallimento, o sconfitte o vittorie di scarso valore per mancanza di avversari. Mannaggia mannaggia….
Mi sbilancio ancora di più: vincesse a Parigi, non solo potrebbe fare io Grande Slam, ma ne avrebbe mezzo in tasca
Mi sa che chi l’ha scritto era un po’ fatto..anche se bisogna capire se fosse fatto in modo raro o è sempre così hih
Io mi spingo a dire che se non vincesse Parigi, quest’anno NON lo potrà fare
Che le singole partite possano presentare delle incognite e che a maggior ragione questo valga per i tornei come può essere opinabile ?
Sono quindi d’accordo con te al 100% nei limiti in cui il concetto lo si estenda a tutti indistintamente e non lo si circoscriva solo a Jannik Sinner !
Infatti proprio questo è il bello del tennis, nonostante questa forma di bellezza sia ripugnante per alcuni se applicata ai propri beniamini.
si ma cosa vuole dire esattamente quando scrive “..gli scambi erano RAREFATTI”?. Vorrei ricordare che rarefatto non significa raro, poco ecc. Dai ragazzi, ma come si fa a scrivere ste boiate? Mamma mia…
Eccolo. Taccheteeeeeeeee ! Santo Subito ! 😆
Grande Slam … non ce l’hanno fatta i 3 mangialslam avendono vinti 20 e rotti a testa, ma ce la fa Sinner ! 😆
A dimostrazione che il n.2 oggi vale il numero 22 di quando mangiavano gli slam loro.
Ecco perchè può fare il Grande Slam. Perchè si trova con avversari scarsi ( in rapporto ai top 10, ovviamente, sempre fuoriclasse sono ).
Se Javier Frana si rimette in campo va nei top 10 pure lui, oggi.
Tutti gli dicevano che era una Frana, e lui era contento che glielo dicevano. Oggi sono più frane gli altri di lui.
da maggio che i conti si possono fare,ogni volta che Sinner ha preso un brutto colpo non si è abbattuto ma ha imparato da esso e ne è uscito più cazzuto di prima:quando ha perso al secondo turno del Roland Garros con Altmaier al quinto set non sfruttando 2 match point subito dopo ha fatto semifinale a Wimbledon e ha vinto il suo primo 1000,quando ha perso agli ottavi degli Us Open con Zverev ancora una volta al quinto set ha poi vinto 2 500 ed è arrivato in finale alle Finals da imbattuto,ha perso quella finale con Djokovic e 10 giorni dopo ha fatto vincere all’italia la coppa Davis dopo 47 anni prendendosi la rivincita sul serbo,si chiedevano conferme nel 2024 e al primo slam della stagione lo porta a casa ed anchelì non vedevamo un italiano trionfare in uno slam da quasi 48 anni ma mai nessuno sul cemento,serviva continuità dopo questo trionfo e al ritorno in campo ha vinto il torneo di Rotterdam,può anche uscire subito Sinner a Indian Wells ma quel che è certo è che tornerà più forte di prima
Ma quale Foro Italico ! Magari per i prossimi Internazionali ci si penserà, atteso che anche lì in tribuna ci sono tanti italiani esterofili 🙂
L’antipicciu, in modo molto garbato e appropriato dovrebbe girare anche nel Palazzo (Palazzaccio dicono a Roma) della “Suprema Corte” in senso stretto.
Dovete sapere che i magistrati con la toga rossa seguono il tennis molto più di quanto non si possa immaginare come anche lo seguono in modo particolarissimo i loro tirocinanti, tra i quali c’è pure mia figlia e quindi qualcosa la so !
Il problema delle Gufate con la G maiuscola si presenta purtroppo in misura molto elevata proprio in questo forum e queste vanno contenute, anzi annientate !!!
Antoniov, per evitare che Sinner perda al terzo turno a Roma devi metterti fuori dal foro italico a vendere amuleti napoletan/tirolesi di tua invenzione da dare a tutti gli spettatori
Quante chiacchiere da giornali sportivi, in attesa del tennis giocato….ogni partita é una lotta. Sinner é partito a razzo nel 2024, ma i conti certi ancora non si possono fare. Ogni torneo ora é quasi un nuovo esame per il Peccatore, sport individuale durissimo….é anche il bello del tennis.
E’ il più forte è il più forte ! LO SO, LO SO 😛
Sciò sciò ciucciuvè,
uocchio, maluocchio… funecelle all’uocchio… aglio, fravaglio, fattura ca nun quaglia, corne e bicorne, cape’e alice e cape d’aglio… diavulillo diavulillo, jesce a dint’o pertusillo… sciò sciò ciucciuvè… jatevenne, sciò sciò…
Speriamo, ma non carichiamo troppo sto ragazzo – a 22 anni c’è ancora molto tempo per vincere e migliorare !!!!!
Non solo, ha avuto la riprova che il cambiamento può portare a miglioramenti clamorosi. Quindi non avrà remore a continuare su questa strada. Anche se avrà battute di arresto.
La sintesi attuale io la vedo in questo: mentre Sinner dopo Melbourne ha continuato a lavorare come un dannato, Carlitos è andato a fare la marchetta a Las Vegas.
Molto interessante questo articolo.
SInner ad oggi è il migliore per distacco. Mi spingo a dire che se vincesse Parigi può fare il grande slam
Da queste articolo si può capire anche che una delle qualità che assolutamente distingue i grandi atleti è il coraggio. Abbandonare la propria comfort zone, mettersi in gioco e confrontarsi con se stessi richiede coraggio e tanto ma probabilmente questo ti distingue dall’essere uno fra i migliori anzichè uno fra i tanti…
La parte finale dell’articolo, relativa al cambiamento, è sostanzialmente il riassunto di quanto ha fatto Sinner, nel momento giusto e senza cadere nello sconforto quando ci sono stati momenti brutti. I risultati gli hanno dato ragione, portandolo a creare la versione di se stesso descritta dall’ intervistato.