Jannik Sinner gioca con il figlio di Rafael Nadal (Video)
Il torneo di Indian Wells si anima con la presenza di figure importanti sul campo da tennis, ma quest’anno, tra i riflettori e le ovazioni, spicca un ospite molto speciale: Rafael Jr. Nadal. Il piccolo figlio di Rafael Nadal, leggenda vivente del tennis, ha fatto la sua comparsa al torneo insieme a sua madre, la moglie di Nadal, portando con sé un’atmosfera di gioia familiare giocando a palla con il nostro Jannik Sinner.
Il torneo di Indian Wells, conosciuto come il “quinto Slam” per la sua importanza nel circuito tennistico, diventa così teatro di storie personali e professionali che si intrecciano, dove il talento, l’ambizione e l’affetto familiare si fondono in un unico grande evento. La presenza di Jannik e Rafael Jr. Nadal rappresenta il legame indissolubile tra il passato, il presente e il futuro, celebrando lo sport in tutte le sue dimensioni.
Marco Rossi
TAG: Jannik Sinner, Nadal, Nadal Junior
Sinner come Babysitter è meglio della versione tennista. Chapeau
E se fosse? Sarebbe un disonore avere uno 0-3 da uno che è una delle 3 LEGGENDE del tennis che hanno vinto un mare di slam più di quelli che lui vincerà????
Non stai parlando di uno 0-3 da un “qualsiasi” (e pure qualsisi detto tra virgolette) top10/20 che avesse vinto ben poco di importante!!!!!!
Evidentemente le mutande di Sinner interessano più delle tue.
Col Sinner del 2024 il Nadal del 2022 potrebbe perdere altrettanto che Djokovic o Medvedev.
Nessuno discute la grandezza di Nadal, ma Sinner è attualmente primo al mondo nella race e nella live numero nel ranking.
Pertanto OGGI il Nadal di ALLORA avrebbe grossi problemi
Lo assume come babysitter tra un torneo e l’altro
ma che due balle domani fare l’articolo sul colore di mutande che sceglie
Avevi detto tutto giusto ma poi sei caduto nella considerazione finale. È ovvio che nessuno sulla “superficie meno preferita” ha vinto quanto fatto da Nadal sul cemento, questo per un semplice motivo, ovvero che la terra è meno praticata del cemento. Due slam su cemento contro uno su terra, sei 1000 su cemento contro tre 1000 su terra. Se rapporti tutto ciò ti accorgerai per esempio che il palmares su terra di Djokovic non è stato da meno di quello ottenuto da Nadal sul cemento. E lo dice uno a cui non frega assolutamente nulla di dimostrare chi è stato più forte di chi nell’annosa questione inerente ai Big 3. Semplice constatazione dei fatti.
Il Sinner del 2022 si…
Boh, a me ha fatto solo tenerezza; tutta questa acidità nei commenti non la capisco.
Non è la stessa cosa! Quest’articolo forse non riguarda aspetti tecnicamente rilevanti, ma mette comunque in risalto l’atmosfera di distensione e il buon rapporto che il giocatore ha con i colleghi anche sul piano umano. Sono cose importanti per l’atleta (che ha un cuore e una mente oltre che un fisico) e interessanti da sapere anche per chi ne segue le sorti. Poi, se non ti piacciono, puoi saltarli, come salteresti gli articoli di giornale che non ti interessano, ma senza criticare così aspramente chi fa questo lavoro senza chiedere agli utenti alcun compenso.
I fatti dicono che non batte Djokovic fuori dalla terra dal lontano 2013 – da allora 10 (leggasi DIECI) sconfitte fra erba e veloce. Pochi mesi dopo, nel Gennaio 2014, all’età di 27 anni, riuscì a battere per l’ultima volta Roger lontano dal mattone tritato. Da allora, benché l’anagrafica avrebbe dovuto favorirlo nettamente, SETTE vittorie consecutive per il sempre più attempato Elvetico… Quindi, come dicevo, da più di un decennio non batte un membro dei Big 3 lontano dal suo amato rosso. E questa, come direbbe un noto nadaliota, è una dura verità.
io lo trovato simpatico,e non ci vedo nulla di male,sarebbe sufficiente da parte tua evitare di leggere questi frivoli post,ma sarai stato il primo…
@ Dr Ivo (#3952795)
E perché mai? Una critica negativa non è mica da demonizzare. Magari domani ci risparmiano l’articolo su Jannik che aiuta la vecchietta ad attraversare la strada. Magari non sarà così e l’articolo sulla vecchietta lo faranno ugualmente. Tu ne sarai contento e io me ne farò una ragione senza problemi.
O pensi che sia sbagliato auspicare di poter leggere articoli di oggettivo interesse o comunque di qualità? Che del resto costituiscono di gran lunga la prassi su LT, altrimenti smetterei certamente di seguirlo senza attendere i tuoi suggerimenti.
@ Brufen (#3952777)
Grazie al cavolo, ha 38 anni ed è normale che vinca Sinner
Ma col Nadal 2022 sul cemento il buon Sinner le avrebbe Buscate anche lì
@ Taigo (#3952776)
Astieniti dal leggerli e dal commentarli. Semplice no?
Va bè dai…
ma che c’è di male?
Nadal incassa legnate sul duro? Suvvia finiamola con questa leggenda metropolitana. Sul veloce Nadal ha vinto meno che su terra, è vero, ma ha… comunque vinto 8 Slam e 10 Masters 1000!
Dimmi quanti giocatori conosci, togliendo Federer e Djokovic, che hanno vinto 8 Slam e 10 MM… E se poi consideriamo quanti ne hanno vinti “fuori della superficie preferita” (come sarebbe giusto fare il paragone) la risposta è semplicissima: nessuno!
@ frafra (#3952782)
Hahahahaha
Sinner gioca con il figlio di Nadal… La vera notizia era se giocava a tennis con il figlio di Nadal 😉 !!
sinner ha detto:”Lasciate che i pargoli vengano a me”
Magari lo incontrasse! Rischia di finire la carriera con un mesto 0-3 negli h2h (sempre su terra peraltro, sul duro Nadal è 10 anni che evita strategicamente i top, oppure incassa legnate).
Ma se si incrociano adesso, il vecchio topone maiorchino prende una riballata leggendaria.
Articolo francamente ridicolo! Si sta parlando di un bambino di due anni al seguito dei genitori… manco si trattasse dell’erede al trono. Ma dai! E poi che Jannik si soffermi a giocare col bambino in questione (lo farebbe probabilmente ogni persona adulta che si trovasse nelle medesime condizioni) può essere mai oggetto di un articolo sul tennis. Mah! Se ci fosse una classifica degli articoli più inutili dell’anno questo si piazza di certo in pole position.
Assolutamente no. Anzi, Miami nasce come torneo “minore” – inizialmente non era neanche annoverato fra i Super 9, predecessori dei Master Series e degli attuali Master 1000. Figuriamoci ora che si disputa in un parcheggio, con un centrale raffazzonato in uno stadio del football… Poi è chiaro che a livello di importanza di fatto sono uguali, ma Indian Wells come strutture (oltre che come afflusso) è davvero pari agli slam, con un centrale enorme, altri 4/5 stadi, e una miriade di campi e amenities.
L’unico altro torneo che potrebbe/vorrebbe fregiarsi del titolo di “quinto slam”, semmai, è Roma. Non certo per le strutture (dove ormai è in fondo alla lista fra i 1000, davanti solo a MC), ma per storia, prestigio e atmosfera.
Ma il 5° Slam non era da sempre Miami?
Sinner è benvoluto da tutti per gentilezza e naturale simpatia. Però, se sul campo incontra ufficialmente il padre del piccolo, se le danno di santa ragione enzo
Con questa attenzione per i più piccoli, JS si dimostra ancora una volta un esempio per l’intero mondo del tennis.