Da Tenerife: Gigante salva 5 match point ed è ancora finale. Parla anche il Presidente della Federtennis spagnola “Nadal sta bene. Davis? format fallimentare, serve una soluzione”
Anche provando a ricorrere allo spagnolo, non è facile trovare ulteriori aggettivi per Matteo Gigante. Fresco campione del secondo Tenerife Challenger la scorsa settimana, il romano ha agguantato in modo rocambolesco un posto nella finale del terzo e ultimo torneo organizzato da MEF Tennis Events sul cemento dell’Abama Tennis Academy. Dopo aver superato esami impegnativi nel corso della settimana, il tennista italiano si è superato sconfiggendo il cinese Bu Yunchaokete annullando cinque match point nel tie-break conclusivo, dove ha rimontato uno svantaggio di 1-6. Alla stretta di mano dopo 2 ore e 33 minuti di gioco Gigante ha potuto celebrare con il punteggio di 1-6 7-6(0) 7-6(7). Domani alle ore 11.30 locali (ore 12.30 italiane) l’azzurro affronterà il kazako Mikhail Kukushkin per il titolo. In doppio invece hanno alzato il trofeo gli olandesi Sander Arends e Sem Verbeek, che hanno superato Marco Bortolotti e Sergio Martos Gornes per 6-4 6-4.
CHALLENGER Tenerife 3 (Spagna), cemento
12:30 🇰🇿 Kukushkin M. (Kaz) – 🇮🇹 Gigante M. (Ita)
Gigante, a Tenerife sei inespugnabile – Una partenza lenta, una rimonta già sensazionale nel secondo set e un finale di partita che va oltre ogni logica, così Matteo Gigante ha sconfitto Bu Yunchaokete nella prima semifinale del Tenerife Challenger 3. Sul Campo Centrale dell’Abama Tennis Academy è finita 1-6 7-6(0) 7-6(7) per l’azzurro, che nel tie-break finale ha annullato cinque match point consecutivi per rimontare il passivo di 1-6. “Per chi ha visto la partita deve essere stato divertente. Per me, il mio team e la famiglia a casa un po’ meno, dopo chiamo mamma e i nonni per vedere se stanno bene – ride Matteo Gigante, stremato dopo una rimonta che gli consegna la terza finale in due anni a Tenerife -. Per come è maturata questa finale vale già più della vittoria della scorsa settimana. Riconfermarsi dopo un titolo non è mai facile, in alcune partite di questo torneo non ho iniziato benissimo ma sono sempre riuscito a superare le difficoltà e questo è grazie al mio team, non sarei nessuno senza di loro”. In perfetta antitesi con la facilità di risultati del Tenerife Challenger 2, Gigante già prima di battere Bu aveva superato Mitchell Krueger in tre parziali e Alejandro Moro Canas in due conquistati sul filo del rasoio. Virtualmente numero 147 del mondo, Matteo affronterà Mikhail Kukushkin nella ‘battaglia’ per il titolo e vincendo potrebbe salire intorno alla posizione numero 133 ATP, migliorando ulteriormente il best ranking. Dall’altra parte della rete ci sarà dunque Kukushkin, che a sua volta ha vinto una semifinale combattuta, quella conclusasi per 2-6 6-2 7-6(4) contro Martin Landaluce dopo 2 ore e 56 minuti. Lo spagnolo sul più bello è stato tradito dai crampi, dopo che sul 5-4 del set decisivo aveva annullato due match point e ripreso la contesa in mano.
Díaz Román: “Tenerife Challenger? 3 tornei importanti per la Spagna” – Entusiasta per il torneo del suo pupillo Martin Landaluce, al netto del KO in semifinale, il presidente della Federtennis spagnola Miguel Díaz Román è tornato a Tenerife in occasione del weekend finale del terzo evento sull’isola: “Martin ha un grandissimo potenziale, è un giocatore fantastico che fa bene al tennis spagnolo. Ha già vinto uno US Open junior e adesso sta facendo bene nei Challenger. I tre tornei a Tenerife? Amo quest’isola, ci vengo spesso in vacanza e mi trovo sempre bene. Il lavoro di Marcello Marchesini e MEF Tennis Events è fondamentale per la RFET e questi tre Challenger non sono importanti, sono importantissimi”. Da grande appassionato il numero 1 della RFET ha assistito a entrambe le semifinali e ha parlato dei temi più cari al tennis spagnolo, partendo dal momento che vive il movimento: “Nel 2022 abbiamo vinto 3 Slam in un anno, due con Nadal e uno con Alcaraz. L’anno scorso Carlos ha vinto Wimbledon. Ci sono Paesi come Francia e USA che da tanti anni non vincono uno Slam maschile nonostante abbiano tanti Top 100. La gente da noi è abituata male perché crede che tutti questi successi Major siano la normalità. Coppa Davis? Già quest’anno per me può essere l’anno della settima, ma non dimentichiamoci del livello della concorrenza”. Rimanendo sul tema della competizione a squadre, Díaz Román ha le idee chiare sul futuro della rassegna: “Questo format non ha dato i risultati sperati e lo cambierei optando per una soluzione intermedia. Noi abbiamo avuto la fortuna di giocare sempre in casa, però mi metto nei panni degli altri Paesi. Si potrebbe provare a giocare ottavi e quarti di finale con format tradizionale per poi concludere con una final four”. In chiusura anche due battute sui diamanti del tennis iberico, Rafael Nadal e Carlos Alcaraz: “Da quel che so Nadal è pronto per giocare e credo che al Roland Garros possa davvero vincere, anche se al primo turno può pescare chiunque. Alcaraz? Lui e Sinner sono il presente e il futuro. Andranno a migliorarsi entrambi nei prossimi anni e sono destinati a dar via a una grande rivalità dove si spartiranno i trofei”.
Risultati di sabato 2 marzo
Semifinali
Mikhail Kukushkin (Q) b. Martin Landaluce (WC) 2-6 6-2 7-6(4)
Matteo Gigante (6) b. Bu Yunchaokete (5) 1-6 7-6(0) 7-6(4)
Finale doppio
Sander Arends/Sem Verbeek (1) b. Marco Bortolotti/Sergio Martos Gornes 6-4 6-4
TAG: Matteo Gigante
Belle proposte, ma non si può avere un pareggio finale, né un tie break assurdo come quello da te descritto
Mi sono appena reso conto che col mio sistema non cambierebbe nulla assegnare due o tre punti nell’ ultimo incontro.. bisognerebbe assegnarli anche a quello tra i n2, in questo caso avremmo un pareggio teorico se vinconno i N1 e 2 e perdono gli altri 3…in questo caso si potrebbe fare uno spareggio tipo Royal Rumble…oppure un super tie break a 7 in cui i primi 2 punti (1 servizio a testa) li giocano i n4, poi i 3, doppio, 2, e poi a oltranza i n1
È una buona idea la tua, però non mi piace il fatto che possa vincere la squadra che vince meno incontri, quindi cambierei qualcosa nei punti assegnati, pur rispettando il fatto che il singolare tra i N1 debba valere di più e possa essere decisivo.
Per esempio ogni incontro vale 2 punti e quello tra N1 vale 3.
In questo modo devi comunque vincere tre incontri.
Inoltre se il primo giorno giocherebbero sempre in ordine i n4 e 3, il calendario dei giorni seguenti varierebbe in base al punteggio: se in parità si gioca prima il doppio poi la squadra in svantaggio sceglie se fa sfidare i N1 o N2 prima, se invece siamo 4-0 la squadra in svantaggio sceglie subito quale incontro fare giocare
L’attuale formato di Davis è oggettivamente indifendibile.
Difficile escogitare un format peggiore avendo a disposizione 16 squadre e due settimane.
La prima cosa da fare come dice Ramon è levare i gironi e fare due turni ad eliminazione diretta a settembre (con sedi variabili, casa / traferta) e due turni (cd final four) a novembre.
In questo modo gli incontri, essendo in entrambe le fasi due e non tre, possono essere al meglio dei 5 match.
Rispetto al tradizionale formato di Davis sarebbe meglio, secondo me, invece di fare giocare i singolari incrociati ai primi due tennisti per nazione far partecipare 4 singolaristi per nazione, oltre al doppio.
Questo consentirebbe di far emergere la profondità del movimento tennistico ed eviterebbe di caricare i tennisti più forti di un numero di match eccessivi.
Il valore dei match però andrebbe ponderato perché il match tra i singolaristi n.1 non può valere come quello tra i n.4.
Io farei così:
1 punto per il match tra i singolaristi n.4
2 punti per il match tra i singolaristi n.3
3 punti per il doppio.
4 punti per il match tra i singolaristi n.2
5 punti per il match tra i singolaristi n.1
Totale punti disponibili 15; quindi si vince a 8.
È più semplice di quanto sembri.
In pratica si supera il turno o vincendo il match tra i singolaristi n.1 e i singolaristi n.2 (5 + 4 = 9) o vincendo il match tra i singolaristi n.1 e il doppio (5 + 3 = 8) o in tutti gli altri casi vincendo 3 dei 5 match.
Gli incontri in questo modo non potrebbero essere decisi dopo i primi 3 match (singolari tra i numeri 4, singolari tra i numeri 3 e doppio) che assegnerebbero un totale di 6 punti
Un nano sulle spalle di un gigante..
GBV
Interpretazione un po’ malevola….
Forse per il fatto che nel 2023 non si sono qualificati per le finali e poi ha vinto l’Italia
Con questa finale Matteo migliora il suo P.B. ed entra nella Top 150, virtualmente al n.148. Se vince domani sale al 135° posto ATP, occasione da sfruttare…
Curioso che il presidente della Federazione Spagnola non ami questa Davis, visto che sono stati proprio gli spagnoli a pensarla e realizzarla….
Fossi in Gigante prenderei la residenza a Tenerife,gli porta davvero bene.
Io già l’anno scorso avevo auspicato che sarebbe stato meglio fare una edizione ibrida con quarti giocati nel vecchio sistema e semi e finale giocati con nuova formula, facendo girare la sede nella nazione vincitrice ultima edizione ( parlo della Davis) vedo che il presidente federtennis spagnola la pensa come me
Zio Enzooooo… tu che sai tutto… mi spieghi come sta facendo Gigante a scalare così rapidamente il ranking, lui che è così bassotto, così gracilino? … altro che nomen omen…
non oso immaginare se al posto del cinese ci fosse stato il nostro! Come minimo doveva appendere la racchetta al chiodo …
Già pronto il coro per gli spalti del Foro: Giganteeee brekkaci tuu…