Lorenzo Musetti e il buio totale? (Video)
LiveTennis Youtube – Lorenzo Musetti e il buio totale?
“Non prendo mai un rischio, mai un rischio”, sono le parole pronunciate da Lorenzo Musetti che fotografano a pieno il suo momento buio. Spesso, infatti, in momenti in cui sembra che davvero non si abbia niente da perdere, ci si può concedere il “lusso” di fare qualcosa di diverso, quantomeno per vedere se questo può essere utile a invertire la rotta. Il problema di Lorenzo è che evidentemente non riesce a pensare in modo lucido. Non è dato sapere quanto la sua situazione personale (presto padre) gli stia togliendo, come anche normale che sia, un po’ di attenzione nelle questioni di campo. Tuttavia, quello che traspare nel gioco del carrarino è la grande sfiducia nell’eseguire il suo tennis. La partita di primo turno nel 500 di Dubai contro Arthur Cazaux, infatti, è stata la miglior prestazione di Musetti nel 2024, ma non è stata sufficiente per poter proseguire nel torneo arabo e lo scarso feeling del periodo, per altro, nei punti importanti, ha fatto la vera differenza.
Il fatto stesso che nella maggior parte delle occasioni non sia riuscito a opporre resistenza, annullando palla break, non è un buon segnale. Ormai, siamo abituati a vedere Sinner mettere solide prime in campo nei momenti del bisogno, e vedere il carrarino in questo stato di confusione, misto a scoraggiamento, non può che portare gli amanti della “Musetti-magic” a fare qualche riflessione e a porsi qualche domanda. Rivedremo il vero Lorenzo? Come può ritrovare fiducia? Le risposte, però, sono più difficili da formulare rispetto ai quesiti. Un evento così importante come l’arrivo di un figlio è sicuramente un qualcosa che mischia le carte in tavola nella vita di un 21enne e la pressione di dover dimostrare a tutti che il campione Slam Juniores è un campione anche nel circuito maggiore non è semplice da sostenere. In un momento simile, risulta quasi superfluo parlare di Musetti in quanto giocatore, dato che le questioni private generano non poco turbamento. È un tema di attualità tennistica anche il momento negativo di Carlos Alcaraz che, come per Musetti, è dovuto principalmente ad una mancanza di serenità e spensieratezza. Al mattino, appena sveglio, pensare ad altro anziché a prendere in mano la racchetta, è certamente qualcosa che distoglie l’attenzione. Tornare a brillare è imperativo, ma non necessariamente immediato per vedere di nuovo cosa il nostro mago Lorenzo Musetti farà comparire dal suo cilindro.
Francesco Bruni
TAG: Italiani, Lorenzo Musetti
E basta tirare m**** su Musetti e sulla sua vita privata
Articolo molto interessante, grazie 🙂
Benvenuto nel club (ma per raggiungere il mio livello dovrai beccarti anchi quelli di ceckcomeesperienzareligiosa ….. 😆 😆 😆 😆 dei quali ho il record del mondo 😀 😀 😀 😀 )
Ragazzi sentite questa, è fortissima!!! Come vedete, ho telegraficamente apprezzato un post dell’utente Taigo, senza null’altro aggiungere. Post che, peraltro, non è piaciuto solo a me visto che ha riscosso ben 7 like. Bene, ciò premesso, mi becco un pollice verso dall’utente Purple Rain… e fin qui nulla di strano. Ci può stare che pioggia viola, non gradendo il post di Taigo, disapprovi chi, come me, ne ha espresso un giudizio positivo. Il fatto è, però, che pioggia viola il pollicino verso lo ha messo a me ma non all’autore del commento che io mi ero semplicemente limitato a condividere… fantasticoooo!!! Naturalmente, caro pioggia dorata (ti sta meglio come nick, dammi retta…), di unlike puoi mettermene quanti ne vuoi, anche uno ogni mio intervento, da qui alla chiusura del forum. Non sono sul forum per cercare consensi, figurati! Ma questa cosa andava sottolineata perché davvero, qui dentro, c’è una umanità dolente capace di esprimersi solo con gesti di frustrazione come il tuo! Al prossimo unlike, dear golden rain!
No, solamente perché nella vita bisogna rimanere attivi.
Ma sì…Lorenzo deve fare un lavoro troppo grosso sul suo tennis e adesso non ha la serenità per affrontare le partite in cui dovrebbe fare cose diverse, perchè appena accende il cervello gli compare un pannolino.
Eh già, perché se non fa il maestro , gli mancano i soldi per i pannolini…
Scusami, apprezzo la tua spiegazione, ma forse non si è colta l’ironia della mia affermazione, che aveva solo lo scopo di sdrammatizzare un fatto che forse è stato esageratamente enfatizzato, anche perchè comunque il 12 ed il 13 sono monomani.
Penso anche io che Musetti a stò punto abbia più problemi tecnici e di gioco, per ora mantiene una classifica superiore al livello attuale….finché dura
Ma anche no. Piuttosto molla il tennis e magari va a fare il maestro in qualche circolo vicino casa.
#3 al mondo
Único U25 Top100
Lá classifica dei giocatori con Handicap parla chiaro e dice che il nostro é un fenomeno
Certo, se volete paragonarlo a chi il rovescio lo há, il discorso cambia
Ma poche storie,tra i pazzi che sono rimasti 30 anni indietro il Muso è Top
@ walden (#3949580)
Non lo si è sottolineato perché non è la stessa cosa:
destrimane o sinistrimane (dritto o mancino secondo l’antica e patriarcale Lingua Italiana) si nasce e, a meno di aver uno zio di nome Toni, lo si rimane.
L’uso del rovescio bimane o monomane invece è una scelta, alle volte libera, alle volte indotta da chi insegni i primi rudimenti con la racchetta in mano, di chi già abbia consapevolezza di sé.
Quindi la mancanza di chi impugni (quasi un ossimoro) il dritto con la sinistra nelle prime posizioni della classifica è un puro caso (facilitato dalla relativa rarità del mancinismo nel genere umano…in genere) e probabilmente verrà colmata a breve; la mancanza di rovesci monomani invece prosegue una consolidata tendenza che
non invertirà, a meno di interventi regolamentari volti alla riaffermazione del rovescio ad una mano, direzione in futuro.
Basta con questa storia del diventare padre.. non e’ il primo. E non sarà l’ultimo . Il problema e’ il dritto.. non va avanti per quel livello. E gioca dalle tribune
Oh sante parole
Non capisco la tua domanda ma sono d’accordo con te su tutto il resto
Come quasi sempre concordo al 101% con quello che scrivi. Io riposto un articolo già postato ieri da un altro utente ma nella lista di discussione sbagliata: https:// http://www.ultimouomo.com/lorenzo-musetti-tutti-gli-equivoci-perche-dovremmo-continuare-a-crederci-nonostante-sconfitte/, e che rappresenta abbastanza da vicino il mio punto di vista.
Infatti è coinciso con un periodo mediocre dello statunitense, così come il periodo burrascoso di Zverev, che ha degli strascichi giudiziari anche oggi, è sicuramnete una delle ragioni del tradimento delle aspettative che si avevano 5/6 anni fa su di lui.
Tu, Enzo, da quale tribù provieni?
Mi sembra che si stiano mischiando situazioni molto diverse, quelle di tennisti trentasettenni, di altri ultratentenni, e/o che vengono da anni di depressione, fino a tennisti ancora piuttosto giovani ma che hanno fatto scelte discutibili, che centrano poco con il fatto che usino il rovescio ad una mano. Faccio notare che qualche giorno fa è stato fatto notare che non c’è un rovescio monomane fra i primi 10, ma nessuno ha fatto notare che non c’è nenache un mancino fra i primi 10….
Da padre posso dirti che sarebbe meglio che il figlio se lo crescesse lui e i nonni li mandasse a giocare a tennis. Poi ovvio che ognuno fa le sue scelte.
A volte è fortuna anche in queste scelte, ma forse è proprio il metterci la testa in queste situazioni extra campo che è carente. Ovvio che è una cosa che potrà venire più in là, quindi mai disperare. Però un ragazzo che solo 1 anno fa scriveva a fine match parole un filo allegre sul super coach mah… Poi inneggiava a Fognini, che ci può stare, grandissimo tennista, però mi ha fatto sempre pensare ad una mentalità un troppo provincialotta. Spero di essere smentito prestissimo, forza Lorenzo
Bravo, ricordiamolo ai cinghiali della chat e ciò vale anche qualora dovesse diventare il n.50 o 80.
Provo umana pietà per chi parla di “carriera sprecata” o “mediocrità” riferite ad uno che a 22 anni ha vinto in giro per il mondo guadagnato milioni col tennis e che ha ancora davanti a sé anni o migliori per esprimere il suo miglior tennis.
Ma il figlio, almeno all’inizio, non se lo possono crescere i nonni?
Vedo una luce in fondo al tunnel…..Ma solo se dovesse mollare Tatarini
Io quella della mancanza, di umiltà non l’ho mai capita. Si sveglia alle 11.00? Si allena poco? Non fa riscaldamento? Sbeffeggia gli avversari?
Ma come si fa a non vedere che come altri giocatori (v.Paire) sta vivendo in periodo di enorme sfiducia? Un giocatore che si autoaccusa di non rischiare non è poco umile, è attanagliato dalla paura di sbagliare.
Quanto a quella scritta che pare denotare una sua presunzione… Mai pensato che fu, dopo la vittoria comunque importante su Nole, un attestato di stima verso il proprio coach spesso criticato?
È un ragazzo in difficoltà, che dopo un’ascesa è entrato in un loop negativo per questioni tecniche e personali.
Capita a lui, a Rune, a Tsitsipas, è uno sport duro che può farti arrivare in alto rapidamente ed altrettanto rapidamente fa sorgere dubbi ed incertezze.
Mi sono preoccupato molto quando è nata la mia prima figlia. Enzo come ti senti nel ruolo di padre? Veramente non sento niente, è grave? Come non senti niente? È così, in fondo la figlia l’ha fatta lei, io ho solo contribuito. A parte gli scherzi, credo che esista solo l’istinto materno, quello paterno nò. In natura, nelle tribù primitive, maschi e femmine s’accoppiano, poi ognuno per la sua strada. I figli sono della tribù, gli uomini si devono dare da fare per assisterli e mantenerli fino ad una certa età. Pertanto non credo assolutamente che Musetti sia negativamente influenzato dalla nascita del figlio enzo
@ tinapica (#3949343)
Purtroppo hai ragione.
Givaldo è uno dei quelli più esperti, ma siccome scrive in modo umile, non pomposo, senza gonfiare il petto e gridare IO IO IO al contrario di certi autorefernziali fenomeni, molto arroganti e molto sedicenti, i suoi interventi appaiono sottovalutati (per ben che vada) o ridicolizzati (dai medesimi fenomeni da sofà).
Ed ecco che spesso si rifugia nella battuta, spesso salace e intelligente, che nasconde il sorrisetto di chi pensa: ma chi me lo fa fare di scrivere cose intelligenti, tanto mi capiscono e mi apprezzano in pochi.
è probabile che l’arrivo di un figlio sia per Musetti un momento di profonda riflessione. Mi permetto di chiedere/chiedermi se il figlio che arriva è davero voluto da Lorenzo oppure solo accettato . Io sono vecchio ma non ancora rimbambito e ricordo bene cosa ha significato per me l’arrivo di un figlio e tutti i cambiameti di vita conseguenti. 😐 Mi spiace vedere Musetti così lontanto dal Musetti di molti mesi fa. Tornerà ? Cambierà lo staff che lo segue ?
Queste cose le scriveva Givaldo ben più di un anno fa (forse, se la memoria non mi inganna, addirittura in quei mesi intercorsi tra la vittoria a Napoli ed il QdF a Parigi Bercy) ed io le sottoscrivevo;
mentre in genere il buon Givaldo veniva subissato di critiche, quando non dileggiato, per averle scritte.
Modificando un poco il vecchio adagio: chi nasce tondo non deve morire quadrato; qualche aggiustamento, non eccessivo e spalmato su un periodo medio lungo per meglio digerirlo, ci può stare.
Stravolgere la propria indole tennistica invece è controproducente.
Sinner ha imparato a prendere la rete ed a colpire al volo, ma è stando a fondo campo e tirando sassate che continua a fare gran parte dei suoi punti.
Poi, magari, quello decisivo lo fa con una smorzata assassina ed imprevedibile; ma, per arrivare a quel punto decisivo, dopo aver tirati missili per tutto l’incontro.
Prego. Gialappa è il cognome, Sbandy è il nome.
@ Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (#3949184)
Questi giudizi andrebbero pure bene, tuttavia se riferiti a un giocatore destinato a una dignitosa carriera tra i primi 100, diciamo pure tra i primi 70. Non se riferiti a un giocatore che era numero 31 due anni fa, a 20 anni. Questo giocatore, dopo due anni, anziché essere entrato tra i primi 15 (come poteva prevedersi), perde sistematicamente da Machac, Zhang, Cazaux, Kotov, Van Assche, e non solo da Bublik e Griekspoor. Nessun progresso, anzi si va indietro. In genere non mi lancio a parlare di questo, ma forse è davvero il caso di cambiare radicalmente lo staff tecnico. Ma prima ancora la testa. Recuperare quell’umiltà che regolarmente dimostra di non avere, in campo. E voglia di sacrificarsi con il lavoro sul proprio gioco.
La questione dell’allenatore con grande esperienza e abituato ad alti livelli sembrava quasi risolta con l’ingaggio di Barazzutti, che può stare simpatico o meno, ma non può essere definito un allenatore senza esperienza ad alto livello e nemmeno un novellino.
Speravo che l’apporto fosse subito più impattante, però se andiamo a guardare le partite davvero sbagliate sono state solo quelle descritte dal buon Pierre Herme’ con cui concordo che la partita di Doha col cinese sia stata la più brutta della carriera di Musetti, tanto che ho lasciato il match a metà per non bestemmiare troppo contro di lui.
Nelle altre occasioni si è visto il tentativo di giocare più aggressivo e meno difensivo rispondendo dai teloni, ma ben piantato vicino alla linea del servizio.
La mano di Barazzutti potrebbe esserci già stata, ma se poi hai un match point (vabbè erano due, ma uno annullato con ace) e a campo aperto lo metti preciso sulla racchetta dell’avversario incredulo del regalo puoi avere il miglior allenatore del mondo, ma in quel momento è la tua testa che non funziona, non l’allenatore. E che il suo mental coach non sia quello giusto cominciamo a sospettarlo in tanti, magari bravissimo e professionista esemplare, ma uno psicologo o un preparatore mentale non sempre è quello giusto per la persona che vi si affida. A volte bisogna cambiarne 2-3 per arrivare a quello giusto.
Se Musetti trova la quadra con la gestione delle emozioni sia negative che positive la questione del coach diventa secondaria.
Più o meno sta accadendo ciò che avevo previsto prima dell’off season, risultati brutti e critiche a pioggia fino al parto, spero di prenderci anche per la seconda previsione che recitava “appena incrocerà gli occhi del piccolo Ludovico ne trarrà la giusta forza per risalire e fare un’ottima stagione sulla terra battuta e magari anche sull’erba”.
Poi a Livetennis.staff chiedo se non sia possibile arrivare a fare una vera e propria intervista a Lorenzo, perché questi articoli opinionisti, con tutto il rispetto, possiamo scriverli serenamente in tanti appassionati, ma una vera intervista con domande (anche scomode) e risposte non filtrate forse farebbero un pelo di chiarezza sul momento che sta attraversando Musetti. Poi magari è lui che non si concede, ma un tentativo lo farei.
P.S. si, nessuno ha mai smesso di lavorare mentre stava per diventare padre, ma ne conosco tanti che hanno lavorato con la testa da un’altra parte per tutto il periodo della gravidanza, solo che se fai il meccanico, il cuoco o l’impiegato in banca se ne accorgono giusto i colleghi e qualche cliente più assiduo, qua è “leggermente” diverso.
Bravo Gialappa’s, quando non stai a dire che Sinner ha solo fortuna e su questo ti “sfotterò”, tiri fuori dei concetti che ogni tanto pure io condivido (questo, poi sulle nazionalizzazioni dei tennisti la penso al 100% come te… per il resto penso di condivivdere ben poco, ma tra utenti civili ci si può pure rispettare senza condividere molto…).
Supercoach per Musetti? ah!ah!ah!
A Lorenzo il talento non manca, ha bisogno tuttavia di maturare e di comprendere che non può sentirsi ” arrivato”, talvolta dalle sue dichiarazioni traspare un pò di presunzione, come se non fosse consapevole dell’andamento di una partita. Ciò si traduce in uno stato poco lucido e di scarsa conoscenza di sè. Dovrà essere bravo a decifrare i segnali che gli arrivano, dovrà essere bravo a comprendere che il solo talento non basta, e che dovrà tirare fuori furia agonistica poiché gli altri non stanno lì ad aspettare che tu faccia il colpo ad effetto, badano al sodo. E’ molto giovane, il successo è arrivato presto, e tutti ad osannarlo. Dovrà tornare sulla “terra”, non quella rossa, ma capire che ci vuole tanto lavoro sudore e fatica, per stare lassù. Poi vi sono le problematiche di un ragazzo così giovane che sta per diventare padre, è difficile per un adulto, figuriamoci per un ragazzo. Spero possa comprendere con lucidità tutto ciò che gli accade, non si può sprecare un talento come il suo.
Avevo un sospetto, Gialappa.
me l’hai confermato! grazie
Ormai pazientiamo tre mesi.
A fine maggio capiremo se è crisi vera o se le sue caratteristiche tecnico fisiche sono queste e difficilmente potrà fare di più di quanto fatto negli ultimi due anni.
Infatti. ti faccio due esempi. San Guinetti e Stefano Galvani. Best ranking da papà. Come sono diventati papà vittorie a tutto spiano.
Poi i doppisti in giro con mogliettina bella gnocca bionrina o morettina con a seuguito bebè e anche gemelli non si contano.
Visti una marea di bimbi nei tornei con i papà che giocavano a tutto spiano.
Pure il piccolo Flavio, visto in un torneo future vicino a Napoli, sulla carrozzina spinta dal papà Stefano.
Altri figli : il piccolo di Azzaro, Rocco Piatti, Mattia Furlan, il figlio di Diego Moyano che giocava sempre con il piccolo Furlan la famiglia di Martin Damm doppista etc. etc. etc.
Pure il figlio di Santopadre, mi sembra.
Se, vabbè, se uno fa l’operaio ed ha pochi soldi.
Se uno guadagna come Musetti può fare anche un figlio all’anno per 50 -60 anni di fila che di problemi per dargli la paciatoria non ne ha.
Generalmente i tennisti diventati papà diventano il triplo più forti, perchè se prima dovevano dare da mangiare ad una sola bocca, cioè la loro, dopo devono pensare a sfamarne tre di bocche : papà mamma e piccolino. Quindi preparatevi fra 13 anni a vedere un Musetti che diventa pure doppista chiudendo la carriera tra i 42 e 45 anni.
Appena torna sarà un disatro per chi lo affronterà.
Determinato a portar soldi in casa.
Ma quale buio totale ? Appena torna dalla maternità, va li, dopo aver dato il biber al n.1 del mondo del 2044, entra in campo e fa fuori tutti quanti.
La futura paternità sta sicuramente rappresentando per lui un’ulteriore dispersione di energie mentali, aggiungerei forse “fuori luogo” vista la sua così giovane età, ma come molti di voi hanno già scritto i suoi problemi tennistici sono iniziati molto prima. Stabilire quali siano questi suoi limiti/problemi principali non pare certo un compito arduo: una scarsissima propensione all’essere aggressivo, il giocare di conseguenza il 70-80% dei colpi metri e metri dietro la linea di fondo, il livello del suo servizio regredito anziché migliorato rispetto ai livelli buoni raggiunti nel 2022, ritmi di gioco in media decisamente bassi (sembra proprio che li rifugga, probabilmente conscio di non poterli assolutamente reggere nè fisicamente e nè mentalmente), ed infine una tenuta mentale molto precaria associata alla quasi – in casi come questi – inevitabile tendenza al vittimismo/pessimismo/quasi inesistente coraggio. Compito più arduo è quello invece di sapere con valide certezze quali siano i rimedi da attuare per risolvere, perlomeno in buona parte, questi vari problemi: credo infatti che un mental coach faccia già parte del suo staff, un famoso “supercoach” lo ha già aggiunto con il recente arrivo di Corrado, il preparatore atletico personale oramai ce l’hanno anche gli scolaretti di terza media per fare al meglio le 2 ore di ginnastica settimanali, per cui o tutti loro uniti devono modificare radicalmente il “lavoro” da fare o l’approccio allo stesso, o altrimenti non credo resti altra soluzione che cambiarli in toto per resettare davvero tutto.
P. S. Noi tifosi italiani siamo noti per avere pochissima pazienza … e se bastasse invece avere semplicemente fiducia e attendere che sia il tempo a fare il suo corso e dia i suoi sperati frutti???
@ Stefan Navratil (#3949117)
anche quella con Bublik giocò abbastanza bene e anche lì fu vicinissimo a vincere!
“Nessuno basta a sè stesso”, Lorenzo se non hai la forza di uscirne da solo devi farti aiutare
.
Calma…. calma….
Musetti 2024 e’ partito in sordina ma non cosi male come evidenziato dall articolo
Da Gennaio siamo 4/7 ma se devo dire i match giocati male sono stati solo 3:
ad HK nel 1mo tornei anno vs “ tagliatella” Kotov gioco’ maluccio e prese una stesa.
A marsiglia 2ndo turno vs Machac idem ma li il ceko servi’ alla grande e tiro’ catenate pazzesche.
A doha vs il cinese forse il peggior match in carriera.
Qui finiscono i match davvero brutti.
A ML vs Van Assche gioco’ male il 5to set crollando alla distanza ma non mi era dispiaciuto negli altri set mentre le altre 3 sconfitte sono state lottate compresa l ultima a Dubai vs il giovane francese.
Non mettiamolo in croce , il ragazzo non sta al meglio ma ci sono i presupposti per tornare in fiducia vincendo qualche match.
Vero che il suo tennis e’ fragile ma questo si sa, deve potenziare la componente psicologica ma questo puo’ avvenire solo con qualche vittoria. Puo’ girare ad ogni torneo . forza
accidenti che differenzona!!!
Tra gli ex giocatori si potrebbe fare un articolo anche su Camporese
Facile adesso sparare su Musetti! Spero che non legga più i commenti scritti su questo forum.
La questione di diventare padre qui si sta troppo ingigantendo, alla fine mica deve partorire lui. La responsabilità di diventare padre penso che l’abbiamo avuta in tanti e mica per questo abbiamo smesso di lavorare. Magari il problema, per questa gravidanza, forse da lui inattesa, ho detto forse, è un altro, ma il buonismo che ci attanaglia ci impedisce di manifestarlo.
Riguardo al coach, sono stato più volte in tribuna vicino a Tartarini, quando però Lorenzo giocava i challenger, e posso dire che mi è sembrato molto competente e soprattutto con una bella intesa con Musetti. Ciò non toglie che lo staff andrebbe rivisto, ci vorrebbe l’affiancamento di un tecnico abituato ad allenare ad altissimi livelli. E questo Musetti è Tartarini dovrebbero capirlo prima che sia troppo tardi.
Il figlio non è’ a 21 ma a 22 .
sottoscrivo parola per parola
È vero che in questo momento non è sereno ma se facciamo un calcolo dell’efficacia di servizio, risposta, dritto e rovescio in questo momento è uno dei meno performanti nei primi 50,soprattutto sul cemento
Anche T.Fritz ha avuto un figlio da giovanissimo e poi si è pure separato dalla moglie……certe cose capitano poi bisogna cercare di fare il possibile per coniugare al meglio vita privata,pubblica e lavoro ……
In bocca al lupo Lorenzo!!!!!!
Se ti dicessi che la tua analisi è perfetta, non ti renderei giustizia. È di più.
Il consiglio chemi sento di dare al Muso è semplice.
Non partire per l’america, godersi in pieno questo momento della sua vita stando vicino alla sua compagna e tornare in aprile per i tornei sulla terra ricaricato e pieno di energia positiva che sicuramente la patrnità gli darà
Condivido in pieno, si è notato l’abbandono del rovescio e delle variazioni fantasiose che erano il suo marchio di fabbrica.
Giusto potenziarlo fisicamente e migliorare il diritto, ma ora bisogna tornare alle origini e privilegiare le doti naturali.
c’è una sola regola per uscire dal tunnel, continuare a camminare e a lottare anche se è buio: se hai i numeri ne vieni fuori.
Lui i numeri li ha, deve solo continuare a camminare e a lottare.
Forza Muso, ti aspettiamo.
Purtroppo Musetti ha un buon braccio ma poca tenacia in campo…se non trova un buon motivatore la vedo dura…
@ Antonio (#3949046)
Di grazia, che dovrebbe fare Binaghi? Pagargli una terapia psicologica? Pagargli l’allenatore? Rivolgendosi a chi?
Ricordo che Musetti ha già messo da parte cifre che si contano in milioni di €€…che forse la Federazione farebbe meglio a spenderli per potenziare le strutture di base in tutto il territorio?
Non sono d’accordo che quella col francese sia stata la sua miglor partita del 2024, secondo me molto meglio il primo turno a Rotterdam con Griekspoor, lì ha perso in tre set dopo aver vinto il primo ed ha avuto due match point! Se avesse vinto serebbe stata una vera iniezione di fiducia ma come riconusciuto da lui stesso al momento di mettere pressione lui va indietro sul campo, diventa conservativo, ci rimette le penne e poi parla di sfiga! Come se non avesse capito che la sfiga dipende solo da lui e dal suo atteggiamento in campo. Non credo che il fatto di diventare padre, per ora, sia un problema: i problemi caratteriali li aveva mostrati anche molto prima e il gioco inadatto al veloce (e quindi a 2/3 del tour) era sotto gli occhi di tutti, tranne, forse, il suo allenatore e la FITP che l’ha sempre sostenuto. Hanno provato a gonfiarlo di muscoli e a reimpostare il suo gioco su servizio e dritto, proprio i due colpi su cui è più deficitario… certo così fan tutti ma non mi sembra una genialata: Casaux alto più o meno come lui, contro di lui serviva costantemente intorno a 210 Km/h, Musetti raramente toccava i 190Km/h, e come potenza e consistenza di dritto ce ne sono a decine nei primi cento molto meglio di lui. In compenso hanno abbandonato il rovescio, la fantasia e le variazioni di gioco per costruirgli una solidità che non avrà mai con un dritto così male impostato, almeno sul veloce. Se non torna a quelli che erano gli ambiti in cui comunque si distingueva abbinati ad un gioco più aggressivo e rischioso temo non arriverà mai a quei traguardi che lui per primo si era prefigurato e che ora vede così lontani e lo rendono nervoso, irritabile, sfiduciato e spesso irritante in campo. Certo non è semplice.
Lorenzo, calma.
Cominci a provare ad essere papà, auspicabilmente un buon papà, che, anche se è già pieno di soldi, non è compito facile.
Poi si può ricominciare a pensare al tennis, che pure, sempre in giro per il mondo, non è il lavoro migliore per essere un buon padre ma è quello che si è scelto.
Ora la priorità sta nel ventre della sua compagna. Una cosa alla volta.
E si vedrà.
Auguri
Ha snaturato il suo gioco per emergere su superficie dura (dove ha vinto lo slam juniores e poi il il 250 di Napoli ma poi era emerso su terra e la vittoria su Alcaraz lo dimostra). Per giocare meglio su veloce (ed è migliorato nel tempo) ora è diventato un ircocervo senza carne nè pesce: non è in grado di reggere il ritmo dei vogatori su mattone tritato e su veloce è uno dei tanti senza cuore né anima.
Quel gioco scintillante e fantasioso che aveva annichilito sua maestà Nole per due set ha lasciato il posto a un gioco senza infamia e senza lodo con qualche guizzo dell’antico talento.
La testa non ne parliamo. L’umiltà, nemmeno. L’incipiente paternità a 22 anni certamente pesa.
Insomma sono molto pessimista (a breve) e lo dico da Musettiano della prima ora. Vederlo così veramente fa piangere il cuore.
Non è una questione solo di fiducia,è proprio il suo tennis stile anni 80/90 che non è più all’altezza rispetto al nuovo modo di giocare dell’ultimo biennio,non si usa più il fioretto ma la clava,specialmente chi ha il rovescio ad una mano è un grosso
handicap infatti molti tennisti che lo usano non sono più competitivi ad alti livelli,Dimitrov per ora è l’unico che resiste ma anche lui sta iniziando a scricchiolare anche per l’età,il tennis è cambiato e se Musetti non si aggiorna sarà destinato a fare la fine di Thiem,Gasquet,Tsitsipas per citarne alcuni che fino a qualche anno fa erano grandi campioni,neanche può stravolgere completamente il suo modo di giocare,ci vorrebbero minimo una decina di anni per rifondare tutto da zero
Anche Humbert (lo ricordiamo tutti: fu l’unico a stendere Jannik alle next gen) ha avuto un momento negativo ed è perfino uscito dai 100 e ora …. Per cui sono fiducioso che anche Lorenzo (che ha 4 anni di meno e come talento ne ha da vendere quanto e più del francese) possa farae ancora a tempo a invertire la rotta
Forza Muso .. è un periodo! Lavora duro e i risultati arriveranno …il talento è cristallino!!
Il tennis è molto umorale , spesso per i giovani! Ad esempio tre mesi fa l’osannato humbert era a terra poi anche Grazie a tabelloni cuciti a favore è miracolosamente rinato!
vero anche che il ranking è 26 quindi solo 25 al mondo sono davanti a lui
musetti è un terraiolo
Il diventare padre a 21 anni non è il motivo per le prestazioni attuali di Musetti,accentuano ancora di più quello che è sempre stato,è un ragazzo troppo emotivo e debole di carattere incapace di reagire,quando la partita diventa difficile lui molla sempre non c’è niente da fare,i momenti difficili ci sono per chiunque,è successo a Sinner ed ora ad Alcaraz ma le persone forti di testa più che nel gioco ne vengono sempre fuori e imparano da ciò,non è la prima volta che Musetti cade in questo vortice di negatività e spesso ci vogliono lunghi mesi prima che si riprenda un pó,ricordo nel 2021 quando incontrò Djokovic al Roland Garros,era in vantaggio 2-0 e poi perse per ritiro quando la rimonta però era già avvenuta,da lì è iniziata una crisi interiore che è durata 6/7 mesi,ne è uscito fuori nel 2022 giocando un gran bel tennis,poi qualcosa si è rotto in lui con l’attacco di panico a Firenze e poi nei quarti a Bercy con Djokovic e questo trand negativo è proseguito nel 2023 iniziando malissimo la stagione,tra Barcellona e Roma piano piano si stava riprendendo almeno fino al Roland Garros dove ha subito una dura lezione da Alcaraz e da lì è entrato di nuovo in una profonda crisi di fiducia,di gioco e di convinzione nei propri mezzi molto più grandi di tutte le altre volte,questa volta da solo penso non ne esce,serve un mental coach e una serie di episodi in campo da favorirlo come quando ha vinto a Montecarlo con Djokovic,il serbo era l’ombra di se stesso ma per Musetti è stata una vittoria che gli ha dato tanto morale
Uno dei problemi di Musetti è l’umiltà, l’umità di saper riconoscere i propri limiti e di lavorare nel modo giusto per superarli. Invece a me ha dato spesso l’impressione di essere schiacciato dalla sua popolarità e dalle enormi aspettative che si riponevano in lui, tanto da non ruscire a cogliere i segnali di allarme che avrebbero dovuto suggerirgli un cambio di passo e forse di guida tecnica. La famosa scritta “Supercoach?” sulla telecamera di Montecarlo è il segno più tangibile della sua presunzione, quella che lo ha condannato alla frustrazione che oggi avverte perché non riesce a capacitarsi del gap enorme che c’è tra il mestissimo lui attuale e la scintillante immagine che aveva di sé.
Il suo allenatore non è in grado, fidatevi. E lui è un immaturo, condizione non ideale per avere un figlio a 21 anni. Deve trovare qualcuno che voglia davvero il suo bene
Sinceramente Musetti era stato disastroso anche nei primi mesi dell’anno scorso per risollevarsi un poco su terra, comunque prima della paternità.. poi, che la notizia lo abbia “destabilizzato” ci può stare, ma le lacune dimostrate da agosto in poi le aveva in larga parte dimostrate già da prima.. la causa è da ricercare da altre parti e lascerei stare l’accostamento con il momento di Alcaraz che, comunque, ha ottenuto risultati che Musetti si sogna anche nel suo periodo negativo
Sta aspettando troppo. Sinner ha cambiato coach al momento opportuno, dando continuità nei lavori tra chi è stato in grado di portarlo in top 10 e chi lo ha condotto tra i primo 5. Chi subentrerà con Lorenzo non dovrà perfezionarlo, ma ricostruirlo
ma cosa c’entra il coach???
mica ha messo incinta il coach ehhhhh
😀 😀 😀
in questo momento “turbolento”, l’unica cosa che non deve fare è cambiare allenatore!!!
per il resto ho già detto altre volte.
a 21 anni non si fanno figli e non deve metter su famiglia…..
aveva tutto il tempo per farlo…. era meglio se pensava a migliorare e consolidare il suo tennis…..
che spreco di talento…..
Troppo discontinuo e perde tanti turni di servizio,secondo me è un problema di testa e fiducia anche se nell’ultimo anno il suo gioco non si è evoluto,lavorare lavorare lavorare….magari un mental coach!!!!
è indiscutibile che il ragazzo è in fase di enormi cambiamenti nella sua vita. personali e sportivi. quanto e quando riuscirà a risollevarsi tennisticamente non è semplice da prevedere, si tratta pur sempre di un 22 enne.
di certo è che molto dipenderà da sue scelte future che vorrà adottare, diciamo nell’arco di un anno al massimo. vedremo.
Questo è proprio il caso di cambiare coach e aria, lo hanno fatto tutti
purtroppo… sta ricevendo aiuto e sostegno zero dalla Fit