Arnaldi è la stella della notte di Acapulco! Batte Fritz all’ATP 500 messicano con una prestazione eccellente (Video)
Difesa e contrattacco, cambi di ritmo e accelerazioni vincenti, condite da palle corte e risposte ficcanti. Questo e tanto altro ancora ha mostrato in campo uno splendido Matteo Arnaldi all’esordio nell’ATP 500 di Acapulco, una sinfonia tennistica che gli vale una vittoria meravigliosa contro Taylor Fritz (n.10 ATP), 6-4 4-6 6-3 lo score conclusivo che lo porta al secondo turno del torneo messicano, dove lo aspetta un’altra partita affascinante e difficile contro Ben Shelton. Arnaldi ha giocato una partita stellare, tatticamente sublime. È riuscito a mettere in crisi la potenza dell’americano, in giornata buona ma non eccezionale al servizio, facendolo giocare su ritmi sempre diversi, difendendosi in modo straordinario e contrattaccando con precisione. Fritz può massacrarti quando prende il miglior ritmo al servizio e attacca forte con il diritto, aprendosi l’angolo. Matteo è riuscito a neutralizzare lo schema preferito del californiano rispondendo tanto e facendolo con palle di qualità, mai una uguale all’altra. Spesso ha risposto con palle basse e profonde, che il diritto molto ampio di Fritz non è riuscito ad aggredire con agio.
Impressionante la copertura del campo di Matteo, la velocità con la quale è arrivato sulle palle dell’americano, con grande controllo del corpo e in ottimo equilibrio, tirando accelerazioni lungo linea vincenti che hanno tramortito più volte il rivale. Non solo difesa: Arnaldi è stato lucidissimo nel colpire un paio di colpi da fondo campo con palle piuttosto cariche di spin e profonde, che hanno allontano Fritz dalla riga di fondo, e quindi pronto a tagliare il campo con il rovescio, alternando continuamente cross stretti, lungo linea aggressivi e pure molti back lenti difficili da spingere. Questa continuo tourbillon di variazioni, incluse molte palle corte ben eseguite, hanno portato Fritz a correre tanto, ha perso riferimenti e pure la pazienza, forzando via pallate per riprendere il controllo del gioco.
Il capolavoro di Arnaldi è stato proprio nel controllare maggiormente i tempi di gioco gestendo sapientemente tutte le sue frecce, forte anche di una condizione fisica eccellente e di una lucidità totale nella gestione di molte fasi decisive del match. Era consapevole che lasciando a Fritz il pallino del gioco sarebbe stato costretto a difese estreme e spesso subirne le bordate; per questo oltre a reggere in difesa è stato bravissimo nel rischiare, alternando continuamente soluzioni, angoli, palle fortissime ad altre lente, per spezzare il ritmo e governarlo. Ha servito discretamente, 57% di prime in campo, ma ottimo il 78% di punti vinti con la prima e anche un buon 47% con la seconda. Ma più di ogni numero, la vittoria di Matteo è arrivata con la gestione, con la lucidità delle giocate, con la continuità con la quale ha tenuto il campo e proposto palle complicate a Fritz. Quando Arnaldi ha comandato in campo lo legge bene dai 39 vincenti e soli 16 errori, foto esatta di una partita condotta con difese ottime e attacchi altrettanto ficcanti. Nel terzo set poi Matteo ha davvero comandato, si è preso tutto con una potenza e aggressività clamorosa.
Otra sorpresa en el #AMT2024, cortesía de Matteo Arnaldi, quien venció a Taylor Fritz 6-4, 4-6, 6-3. 🚨pic.twitter.com/o1CrLunUjl
— Abierto Mexicano (@AbiertoTelcel) February 27, 2024
La partita inizia con Arnaldi alla battuta. È subito costretto a salvare una palla break sotto le risposte aggressive dell’americano, e cede il secondo turno di battuta da 15-40, alla seconda chance. Fritz subisce un immediato contro break al termine un game molto combattuto, alla terza palla break. Il servizio non porta al californiano molti punti, mentre è assai incisivo l’azzurro con i suoi lungo linea e anche con la palla corta, che Taylor non legge e rimette a fatica. Si appoggia bene Matteo sulle palle dello statunitense, un po’ falloso in spinta, tanto che il set gira dalla parte del ligure nella parte conclusiva. Fritz serve sotto 5-4 e si ritrova 0-40, tra le ottime risposte di Arnaldi e suoi errori. Matteo chiude il parziale a suo favore per 6-4 al secondo set point. 55% di prime palle di servizio in campo per Fritz, contro il 67% di Arnaldi, ma è nello scambio per l’azzurro ha comandato, più vivace e attivo in spinta, come dimostrano i 12 vincenti (e solo 6 errori) contro il 5/5 di Taylor. Il set l’ha “fatto” Arnaldi, e vinto meritatamente.
Fritz prova a cambiare la rotta del match nelle fasi iniziali del secondo parziale: scappa avanti nel terzo game, sfruttando la seconda palla break (dal 15-40), ma il suo vantaggio dura poco. Arriva infatti per l’americano un game complicatissimo servendo sul 3-2, scivola sotto 0-40, con Arnaldi che non riesce a sfruttare ben 6 palle break in totale. Su alcune ottimo Fritz al servizio, ma un paio Matteo le spreca (un diritto d’attacco sparato lungo sulla seconda, e un rovescio sulla quinta, dopo aver sbattuto in difesa Fritz con diritto dall’angolo). È nervoso Taylor, mentre Matteo risponde e fa colpire il rivale, che alla fine cede alla settima palla break con un diritto affossato in rete che rimette il set in equilibrio sul 3 pari. Il match è in bagarre, l’azzurro con un doppio fallo sul 30 pari concede una palla break, e un rovescio lungo linea di poco fuori gli costa un nuovo break, per il 4-3 Fritz. L’americano serve per set sul 5-4, ma si ritrova sotto 0-30 sotto gli ottimi affondi in lungo linea di Matteo, che ci prova e rischia, ma un diritto gli scappa via sul 15-30 dopo un Ace di Taylor. Esagera purtroppo Arnaldi in risposta col diritto, Fritz ha il set point sul 40-30, lo sfrutta con un diritto vincente imprendibile. È salito Taylor al servizio nel parziale, ma rimpianti per Arnaldi per qualche errore di troppo in momenti decisivi.
Arnaldi scatta alla battuta nel terzo set, e trova subito una magia in recupero col polso. Commette un doppio fallo, ma con un’ottima prima di servizio al centro vince il game, può fare corsa di testa. Solido al servizio Fritz, 1 pari. Tecnicamente è forte il miglior momento del match, entrambi giocano un buon tennis, e come funziona bene la palla corta dell’azzurro, imprendibile. Nel quarto game chance per Arnaldi: sul 30 pari Fritz sparacchia via un diritto di metri, prima palla break del set. Cerca ancora la smorzata l’azzurro, ci stava perché Taylor era un po” dietro, ma la palla sbatte sotto il nastro. Non molla il sanremese, continua a spingere con lucidità e coraggio passando da difesa ad attacco. Il break per Matteo arriva alla seconda chance, attacca l’americano ma la volée bassa (non facile) non passa la rete, per il 3-1 Arnaldi. Fantastico come l’azzurro riesca a reggere gli affondi del rivale e infilarlo dopo averlo mandato fuori posizione, come il punto splendido del 30-0 che esalta il (poco) pubblico di Acapulco. Complicato consolidare il vantaggio, qualche errore in spinta per Matteo, ma vincendo l’ennesimo punto orchestrato con la palla corta l’azzurro si porta 4-1. Il californiano soffre, non riesce a vincere molti punti facili col servizio e sfondando col diritto successivo, troppo bravo Matteo in difesa. Fritz è frustrato, sbaglia ancora col diritto su di un drive profondo e carico di spin dell’azzurro, errore che gli costa il 30-40. Stavolta la bordata col diritto inside out di Taylor è imprendibile (4-2). Arnaldi controlla con sicurezza i suoi ultimi due turni di battuta, bravo a rallentare e poi accelerare. Con un gran servizio al centro, lo score segna 5-3 40-0, tre match point! Qua sente la tensione, doppio fallo sul primo, rovescio in rete sul secondo. Chiude con un diritto prepotente al terzo, bordata lungo linea imprendibile. Che vittoria, seconda contro un top10 dopo Ruud a Madrid. C’è Shelton al secondo turno, sarà grande spettacolo.
Marco Mazzoni
Matteo Arnaldi vs [4] Taylor Fritz
Arnaldi (🇮🇹) vs Fritz (🇺🇸)
SERVICE STATS:
– Serve Rating: 264 vs 248
– Aces: 8 vs 9
– Double Faults: 4 vs 3
– First Serve: 51/89 (57%) vs 61/101 (60%)
– 1st Serve Points Won: 40/51 (78%) vs 39/61 (64%)
– 2nd Serve Points Won: 18/38 (47%) vs 20/40 (50%)
– Break Points Saved: 3/6 (50%) vs 11/15 (73%)
– Service Games Played: 15 vs 14
RETURN STATS:
– 1st Serve Return Points Won: 22/61 (36%) vs 11/51 (22%)
– 2nd Serve Return Points Won: 20/40 (50%) vs 20/38 (53%)
– Break Points Converted: 4/15 (27%) vs 3/6 (50%)
– Return Games Played: 14 vs 15
POINT STATS:
– Net Points Won: 19/24 (79%) vs 14/34 (41%)
– Winners: 39 vs 22
– Unforced Errors: 16 vs 16
– Service Points Won: 58/89 (65%) vs 59/101 (58%)
– Return Points Won: 42/101 (42%) vs 31/89 (35%)
– Total Points Won: 100/190 (53%) vs 90/190 (47%)
SERVICE SPEED:
– Max Speed: 208 km/h (129 mph) vs 223 km/h (138 mph)
– 1st Serve Average Speed: 182 km/h (113 mph) vs 201 km/h (124 mph)
– 2nd Serve Average Speed: 147 km/h (91 mph) vs 145 km/h (90 mph)
TAG: ATP 500 Acapulco 2024, Matteo Arnaldi, Taylor Fritz
Ma se ha vinto una partita con l’avversario del Senior Tour che si è ritirato nel 2ndo set ad inizio set, perchè si è rotto ???
Faticato ? E’ ?
Contro gente presa dal Senior Tour ???
Con 69.000 perdendo al primo turno di uno Slam adesso ci troviamo i giocatori nel ranking 35-36 enni per poi sparire tutti insieme. Dall’anno scorso a quest’anno molti top 50 ma anche top 30 l’anno scorso erano fuori dai 100 anche 150.
Bene, a livello alto o uno lotta per i record storici o veramente rischia di arricchirsi e sparire. E di non aver più voglia di lottare contro gli infortuni. Capita a Thiem, Auger-Aliassime, Berrettini ed altri. Saranno tutti fidanzati con la Melissa Satta ?
Gli altri, tipo uno Stefano Travaglia, 30 anni fa un anno di challenger e poi ritiro a circa 30 anni. Oggi conviene cercare di rientrare nei primi 100 che vuol dire andare a giocare i tornei ATP 1000 al limite anche nelle quali ( 2 turni ) ed i tornei del Grande Slam senza passare le quali. Tanti tantissimi soldi.
Meglio un Paolo Lorenzi che finisce la carriera a 39 anni che un Camporese a 29 anni, oggi. Oggi, ovvio.
Bertolucci è uno che deve vendere tappeti.
Noi non siamo qui a vendere tappeti.
Il torneo dopo De Minaur è saltato in aria al primo turno. C.V.D.
Nessun saluto.
Disturbato sei tu che disturbi tutto.
Dimmi dov’è l’errore.
– La Russia ha vinto l’ultima edizione della Coppa Davis con in gara tutto il mondo
– La Russia ha 3 top 15 il n.3 d’Italia che posizione occupa ? I due numeri 3 contro sono il n.15 contro il n.48.
Fai tu su chi sia più attrezzato per vincere la Coppa Davis in questi anni.
Se l’Inter non giocasse il campionato di Serie A ?
La Juve o il Milan vincerebbero lo scudetto ed il match Juve – Milan ( come Sinner – Djokovic ) sarebbe il match clou del campionato.
No, dimmi dove sbaglio.
OK, si fa per dire, lo so che non riesci a capire quello che ho scritto.
Quali assurdità ? Ho solo scritto 2024 per errore, ma i risultati ovviamente erano relativi al 2023, e chi si fosse preso la briga come me di andare a controllare cos’ha messo insieme Fritz nel 2023 si sarebbe subito reso conto dell’errore.
Oltretutto si capisce subito che non poteva essere il 2024, perchè mai più uno – se non ironicamente – va a prendere due mesi e li indica come ” tutto il 2024 ” che è appena iniziato, no ?
Poi perchè avrei scritto ” nel 2024 ” ? Di solito si scrive ” quest’anno “.
Oppure ” solo nei primi due mesi di quest’anno “.
Ovvio che l’errore è stato nello scrivere 2024 al posto di 2023.
…
Adesso … andate a controllare su infobetting o tennisexplorer i risultati di Fritz nel 2023 e contate quante volte ha perso il primo incontro. Contato ? Risultato ? SOLO 2 VOLTE !!!
Il primo incontro lo vince praticamente quasi sempre !
Infatti, grazie.
Si, ho comunque sbagliato scrivendo 2024 al posto di 2023, ma ovviamente quelli che si reputano attentissimi e svegli non si accorgono nemmeno che era al 2023 che mi stavo riferendo.
Ovviamente non conoscendo chi è Fritz, non potevano mica accorgersi dell’errore certamente.
Ci sono ci sono ma si nascondono bene ultimamente.
Quest’anno non è ancora entrato al massimo della sua carburazione, Shelton, ma questo match per Arnaldi è durissimo.
Bisogna sperare in un altro miracolo perchè riesca a passare il turno.
E’ dura. 20-25 per cento di possibilità di farcela, ma credo che sono troppo ottimista.
Se però è al meglio, sarà un match sicuramente tirato e lottato.
Comunque : primi due turni contro un top 10 ed un top 20 americani.
Acapulco è in Messico ma sempre di America Centrale vicino al Nord America si tratta. Sono più di casa loro.
Non ha la fortuna di chi si trova ai primi turni quelli che passano via davanti al circolo e vengono chiamati per riempire i tabelloni … per poi vincere i tornei 500 contro gente che poi prende le stese nei tornei subito dopo.
Arnaldaz deve faticare già dai primi turni. Senza aspettare gente che si ritiri per vincere i match.
Potrebbe capitare anche che vinca Sinner contro pronostico con il solito nastro a favore sul match point contro e poi pure sul match point a favore, quindi dov’è che vedete i rosicamenti ?
Se rosicate voi e siete esperti di rosicamente, mica rosicano gli altri.
Io continuo a festeggiare ultimamente … rosicamenti ? Quali rosicamenti ? Te li sogni tu la notte.
Ti sembrerà contorta ma conosco F.S. Fitgerald ed i suoi romanzi…
Vedi zì’… nel tennis devi essere picchiatore, cesellatore e chirurgo… il punto lo fai con la bordata, con la smorzata o con la palla sulla linea… l’importante è che tu lo faccia. Tu, invece, hai questa visione del tennis come espressione di pura forza bruta che, oltre a essere ridicola per le ragioni anzidette, lo è vieppiù perché ignori persino che per mandare la palla veloce devi avere tecnica e non muscoli. Vatti a fare un’altra sgnappa, dai… poi ti addormenti e te sogni i tuoi mandinghi che se menano con le racchette da tennis
Più che Cecchinato credo fosse merito di Vagnozzi, infatti, rotto il team si vede dove sono oggi
Arnaldi, Cobolli, Sinner… Temo/Spero che ci saranno sempre più derby ai piani alti. VI ASPETTIAMO!
L’ho sempre pensato anche io, è stata la scintilla che ha innescato il tutto. E dirò anche un’altra cosa, con quel breve periodo di gloria Cecchinato ha rilanciato il drop shot, colpo che ormai sembrava desueto
Per me invece è il contrario, sono sempre stato “fissato” con EH, mentre FSF ancora oggi lo “sopporto” ben poco… (del resto avevano stili di scrittura ben diversi).
Talmente fissato che mi “esalto” pure con alcuni dei 21 racconti (so già che qualche “fenomeno” ora verrà a dirmi: “ma guarda che erano i 49 racconti”…) e, visto che hai citato un postumo, ora cito “Il giardino dell’eden”: sarà anche inferiore ai romanzi scritti quando era “al top”, ma alcune delle sue pagine, secondo me, hanno una forza non indifferente… Lo consiglierei… ma di lui consiglerei (quasi) tutto… pure le sue liste della spesa…
Ma da dove tutto è cominciato?
Qualcuno si è posto la stessa domanda?
Coppa Davis, un Australian Open, un italiano in finale a Wimbledon, numerosi italiani prima nei 100 e poi nei 50, giovani emergenti, un nuovo ciclo nel tennis femminile che forse sta iniziando.
Ripensandoci e ripensandoci sono arrivato a una conclusione…. è tutto merito di Marco Cecchinato che a Parigi 2018 dimostra che anche un italiano può giocare seriamente a tennis, che abbiamo due braccia e due gambe e tutto il resto come tutti.
Probabilmente molti allenatori e giocatori da quel momento si saranno guardati in faccia e si saranno detti… ma allora forse non è impossibile.
Aggiungerei anche la politica federale del Presidente (che ammetto possa non piacere), ma che con il tennis in tv ha sicuramente dato un enorme aiuto e anche un pò di fortuna di matrice genetica.
Mettiamo tutto insieme, però nessuno mi leva dalla testa che sia stato Cecchinato ad aprire la strada e gli occhi a molti.
Caduto l’alibi la strada è aperta verso infiniti nuovi traguardi, forse non aspetteremo altri 50 anni per vedere altri trionfi.
Lo dico anche a Musetti, che superate le ansie e preoccupazioni per la prossima paternità , sappia concentrarsi e capire che è già lì, deve solo esserne consapevole e comportarsi dentro e fuori dal campo di conseguenza.
Coup de sombrero Arnaldi.
@ Sporadico (#3945733)
Chiedi a Musetti se il tennis è per cesellatori o per feroci picchiatori. Proprio per i suoi colpi al burro filato, al cioccolatto fondente, alla crema panna, non riesce più a vincere una partita. Ne converrai che Arnaldi non è per niente un cesellatore, però picchia eccome se picchia, pweccatro che spesso esagera. Ti do un consiglio su come valutare un giocatore. Guarda se le sue palle viaggiano tese, in linea retta, o se fanno troppa parabola. Nel primo caso,. si tratta di un buon tennista, nel secondo caso, è ……. un perdente. Il tennis di oggi non prevede cesellatori, solo feroci picchiatori. Questo, giusto o sbagliato è il mio pensiero. Una cosa è certa, se Sinner avesse i colpi di Musetti, non sarebbe Sinner enzo
Ho molto amato anche E.H. ma da giovane sono stato più influenzato da F.S.F. Di Papa mi permetto di suggerire anche Islands in the Stream, spesso ingiustamente sottovalutato
Arnaldi e Cobolli sono come Gianni e Pinotto , una coppia che vince e perde, al prossimo turno, insieme.
Mi pare un pochino contorta la tua giustificazione. Ma poco importa: siamo su un forum di Tennis e non al caffè letterario.
Sono ignorante, per cui scusate se scrivo un ovvietà. Di talenti veri (Maschi e femmine) ne abbiamo parecchi. La continuità manca. Motivo? Non lo so. Credo che siano giovani principalmente e si vivono anche la vita da under 30. Direte: e Jan? Lui ha questo sogno da sempre, l olimpo è per pochi, per forza..
Arnaldi mi ha smentito, spaziale, nei tornei precedenti lo vedevo dimesso, invece…..La sua vittoria è ben diversa da quella di Cobolli, dove la differenza, in negativo, l ha fatta Aliassime. Contro Shelton, per il tipo di giocatore che è, questo Arnaldi parte favorito.
Che palle con ste bestemmie, sempre a puntare il dito lì. Che ne sai di bestemmie americane??
Fritz….grande picchiatore, ma intelligenza tennistica : zero,zero !!!
Non dovendo più giocare per due settimane sarebbe invece la serata giusta…a meno che Taylor non sia uno di quelli che quando perdono si ammosciano…
grande Matteo “el grinta” e cobollino
dedicato a chi… dietro Sinner il nulla
Siamo quasi da “valanga azzurra” e aspettando
di ritrovare musetti e berrettini
Ha battuto un top ten e dici solo “niente male”? Ti sento un po’ tiepidino…
Esatto, potrebbe anche definirsi un picchiatore. Tuttavia, per sua sfortuna (e per il dispiacere di zio Enzo La Brunello di Montalcino), il tennis è più uno sport per cesellatori che per picchiatori. Più picchi, più è facile che sbagli. E infatti gli errori madornali di Shelton sono un’altra costante del suo gioco. Arnaldi deve essere bravo a variare il gioco per spezzargli il ritmo, ma senza la fretta di chiudere il punto perché più lo scambio si protrae, più l’americano è indotto a sbagliare. Tra l’altro è molto meno resistente di Arnaldi, vista la mole di muscoli che si porta dietro, quindi se il match si protrae oltre le due ore, sarà il nostro a poter meglio prevalere. Mi piacerebbe vedere una battaglia durissima con Arnaldi che lo schiatta al terzo set.
@ Sporadico (#3945676)
E ed z a
Si sono suicidati
Bravo