Holger Rune e il carosello degli allenatori: Il puzzle da completare nel 2024. Rune risponde all’addio di Becker “Necessito di persone che mi conoscano bene e che possano esserci costantemente. Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo coach”
Il mondo del tennis si trova di fronte a un vero e proprio giallo: la sorprendente separazione tra il giovane promettente Holger Rune e l’ex campione Boris Becker dopo soli tre mesi di collaborazione. La notizia ha colto di sorpresa gli addetti ai lavori e i fan, soprattutto per la motivazione addotta da Becker: una questione di tempo. La partnership, iniziata con ambizioni elevate e occhi puntati verso le ATP Finals dell’anno precedente, si è sciolta in maniera inaspettata con un annuncio sui social media da parte del tecnico tedesco.
Becker, con un messaggio di sincero rammarico e affetto verso il suo ormai ex allievo, ha lasciato intendere che l’impegno richiesto per portare Rune ai livelli attesi era oltre le sue attuali possibilità. Parole che svelano un percorso condiviso intenso, ma che si è dovuto interrompere per responsabilità che il coach non può eludere.
Il percorso di Rune nel circuito è stato un susseguirsi di collaborazioni altisonanti ma effimere. Patrick Mouratoglou, prima, e Severin Luthi, poi, hanno entrambi accompagnato il danese in un tratto del suo viaggio, senza però riuscire a imprimere la continuità necessaria per un atleta di alto livello. E così, in meno di un anno, Rune si ritrova nuovamente alla ricerca di un mentore, un maestro di tennis che possa plasmare il suo indiscutibile talento e guidarlo verso il successo che molti gli preconizzano.
Il 2024 si prospetta come un anno decisivo per Rune, che al momento si sta riprendendo da un infortunio al braccio che lo ha costretto al ritiro durante le semifinali del torneo ATP di Montpellier. Kenneth Carlsen, assumendo temporaneamente il ruolo di allenatore, dovrà adesso navigare in acque turbolente, cercando di stabilizzare la nave di Rune in vista delle sfide future.
La domanda che tutti si pongono è: cosa accade nel team di Rune? Il continuo avvicendarsi di allenatori di calibro evidenzia un malessere o una difficoltà di fondo che necessita di essere indagata e risolta. Il talento di Rune non è in discussione, ma la coesione e la stabilità del suo team sembrano essere il tassello mancante per completare il puzzle di una carriera che si spera possa essere ricca di successi. Nel tennis, come nella vita, il tempo è un fattore cruciale, e per Holger Rune il tempo di trovare la chiave giusta è ora.
Il tennista danese si è espresso sulla questione tramite un comunicato stampa diffuso da IMG. “Come sapete, negli ultimi 12 mesi ho sperimentato diverse configurazioni di allenamento. Dopo aver lavorato con lo stesso allenatore per 15 anni, per tutta la mia vita nel tennis, non è facile trovare la combinazione perfetta al primo tentativo”, ha riflettuto Rune.
“Mi ha arricchito molto questo percorso e ho scoperto cosa è importante per me per sentirmi a mio agio e allo stesso tempo sviluppare il mio gioco come desidero. Ho grandi ambizioni e obiettivi elevati, e per questo ho bisogno di persone intorno a me che condividano la mia visione e su cui possa fare affidamento per raggiungere i miei scopi. Necessito di persone che mi conoscano bene e che possano esserci costantemente. Questo mi dà sicurezza e gioia in un mondo dove gli ambienti e le condizioni cambiano ogni settimana. Vorrei ringraziare tutti coloro che sono stati coinvolti in questo processo, Lars, Boris, Severin, vi voglio bene”, ha aggiunto, prima di rivelare che presto annuncerà i membri del suo nuovo team.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Boris Becker, Holger Rune
Federer superato da Djokovic dopo il suo ritiro e con l’infortunio di Nadal ha vinto il Roland Garros. Tutto il resto è noia anzi paranoia, quella tua.
@ il capitano (#3923829)
Non credo proprio, altrimenti Nole non avrebbe aggiunto 2 Big Title ai suoi 68, le Finals e Cincinnati!! Del resto, qualche intoppo può arrivare, ma mentre Roger è stato definitivamente “detronizzato” e Rafa è ormai un ex “torello”, Nole regge ancora gli accostamenti esaltanti
E Sinner e Alcaraz sono la kryptonite.
@ l Occhio di Sauron (#3923350)
@SlamdogMillionare
Lei ne è un fulgido esempio
Superman no… Ma SUPERGIOVANE!
Che fa cacare sotto i matusa e i governi!
@ il capitano (#3923456)
Ma siete voi che lo fate diventare Superman, per quanto vi fissate a dargli addosso ad ogni occasione..ma effettivamente, se Roger era il re, Rafa il torello, a Nole Superman calza proprio bene: del resto, più Super di lui per ora non c’è nessuno..e neanche più Djo, l’imprinting è nel suo nome, che ci deve fare…
@ Stern 58 (#3923560)
Perdonatemi, ma trovo molto più “cafone” toccarsi continuamente e grattarsi che rompere una racchetta, gesto ormai ricorrente, tipo “dacci oggi la rottura di racchetta quotidiana”: l’ultimo mi sembra Coric con Bublik, e se c’è un ragazzo fine e composto questo è Coric..no, mi dispiace, le cafonate sono una cosa, la racchetta rotta è ormai lo sfogo di tutti, rassegnatevi, cosa vi importa, a me non irrita, la racchetta è loro e comporta pure uno scomodo warning ma evidentemente in certi momenti è liberatoria e qualche volta funziona pure, a Rublev per esempio è servita un sacco per far girare la partita a suo favore, addirittura si infligge punizioni corporali con la racchetta, potrà essere definito autolesionista ma non cafone..ma mi chiedevo dove sono finiti tutti gli utenti che avevano espresso a suo tempo una palese simpatia per Rune, forse ora tentano di mimetizzarsi come poco credibili moralizzatori della scena tennistica
Magari doveva difendersi con un legale e girare per il mondo è complicato in questi casi!
Di Superman no,ma di”Djo”…
Celi non me lo ricordavo
Ricordi benissimo, veramente mitici, la prima e forse l’unica pubblicità situazionista….
Io consiglio Vittorio Sgarbi mental coach e il sindaco di Terni Bandecchi primo allenatore.
La vera allenatrice è una sola o almeno pensa di esserlo
si si si ok ciao
L’educazione non è sinonimo di omologazione, e la cafonaggine non è espressione di autenticità e originalità. Rimane sempre cafonaggine. 🙂
@ Luce nella notte (#3923498)
In linea di principio dovrebbe essere come dici tu, ma leggendo il contenuto del link che segue si individuano possibili problematiche all’applicazione di tale principio:
https://fiscomania.com/sportivi-professionisti-tassazione/
(Aperta e chiusa parentesi per quanto mi riguarda, trattandosi di argomento completamente off topic).
Fai ammeno di leggere… tanto si vede che non capisci
C’è un errore di fondo:
OVUNQUE RISIEDESSE SINNER (Italia, Montecarlo, Polo Nord…) i premi che prende in Australia vengono tassati in Australia, i premi che prende in USA vengono tassi in USA, in premi che prende in Gran Bretagna vengono tassi in Gran Bretagna, ecc. ecc.
Dove è allora la differenza ?
Una differenza c’è: nel paese di RESIDENZA si devono ri-dichiarare tutti i redditi ovunque percepiti, MA, la tasse già pagate all’ estero (Australia, USA, Gran Bretagna) vengono riconosciute a CREDITO come tasse già pagate (non ci può essere “doppia imposizione”).
Quando si fa questo “cumulo” e poi si portano a credito le tasse già pagate altrove, le differenze tra essere residente in Italia, oppure Monecarlo, per una specie di “globetrotter” che ha guadagni in almeno venti stati diversi nei 5 continenti si attenuano di molto e possono adirittura sparire del tutto.
Forse il discorso è un po’ difficile, ma per esempio tutti i giocatori che riscuotono premi in Italia (Internazionali d’ Italia, ecc.) pagano le tasse qui indipendentemente dalla loro residenza ed indipendentemente dalla loro nazionalità.
Boh… mi sa che è troppo difficile
Sugli atteggiamenti, scusate
Io leggo tantissime critiche sempre alla mamma di Rune, però mi chiedo Holger sarebbe arrivato a questo punto senza Anneke?
Poi, io non l’ho mai vista come la mamma di Tsitsipas che entra in sala stampa e in mondovisione fa le piazzate al figlio quasi ad umiliarlo o a sgridarlo davanti a tutti mentre Stefanos sta giocando in campo.
Sembra una megera, magari lo è, ma mi pare una presenza ben più discreta di altri genitori presenti e passati di tennisti.
Se mi fossi sbagliato sugli ttwggiamwnti della signora ricordatemi pure gli episodi, grazie nel caso.
Definire Sinner eroe per aver battuto Djokovic mi sembra eccessivo, in tanti hanno battuto il serbo, altrimenti in 20 anni di carriera dovrebbe aver vinto minimo 60 slam e 150 master 1000. Dai calmati, mica stiamo parlando di Superman.
Ha un mental coach fisso da tempo (Mike James), ma evidentemente non sta funzionando granché…
Misterbianco ma parli da solo?
@ Diridero (#3923381)
Visti i miliardi di evasione fiscale in Italia gli italiani veri credo siano merce rara secondo il vostro ragionamento. Sinner cnq non evade le tasse e oltremodo da lavoro a diversi italiani nel suo team che pagano poi le tasse in Italia.
Finisce così…questa favola breve se ne va’….ma aspettate e un’altra ne avrete!
@ velenopuro (#3923218)
Lui e anche Adolfo Celi.
@ wild (#3923067)
Fuori tema ti devo una risposta…
Fava non è un fiscalista, come non lo sono tutti gli ex atleti che condividono l’idea di Cazzullo…
Tecnicamente Sinner spostando la residenza non sarà più tenuto (salvo alcune eccezioni) a tassare redditi non prodotti in Italia…
Il concetto esposto dall’ ex olimpionico però non è tecnico-giuridico…
Quello che si chiede a chi si sente “un italiano vero” che si onora di rappresentare l’Italia è di contribuire per il proprio Paese su tutti i redditi, a prescindere da dove siano stati prodotti…
@ wild (#3923067)
Becker non è un coach, è un supercoach. Facendo il confronto con Sinner, Becker è l’equivalente di Cahill.
Il problema è che Holger deve trovare prima di tutto un coach stabile. Poi quando ha trovato affidabilità e feeling con questo, aggiungerci una figura di prestigio e rilievo.
Io non so cosa succede a questo ragazzo, ma al momento sembra stia semplicemente puntando i piedi nel volere qualcuno che fa esattamente quello che dice e vuole lui: non dico che dovrebbe essere il contrario, ma quasi. Se hai la fortuna di avere uno come Mouratoglu al tuo box, uno che gestisce un’accademia di prestigio da decenni ed ha l’esperienza di aver allenato fior fior di giocatori, non puoi trattarlo come ha fatto lui l’anno scorso (anche qui, facciamo il paragone del rapporto Sinner-Piatti e di come è andata la separazione tra i due).
Se prendi Becker devi crederci (come ha fatto Sinner dopo i primi mesi non esaltanti con Vagnozzi) e fare un percorso almeno a medio/lungo termine. Se Boris non viene agli AO immagino che non sia una cosa discussa la sera prima di partire, ma un preciso accordo tra i due, da cui ne derivano anche le fee e in generale il contratto.
Stesso identico discorso per l’ex coach di Roger.
Invece sembra tutto improvvisato o magari tutto frutto di sfuriate dopo aver perso un torneo o un match che invece di dare adito a percorsi di crescita, pongono fine al rapporto.
Non mi è simpatico ma gli auguro il meglio anche se è evidente che dietro questi continui cambiamenti ci siano senza dubbio idee poco chiare e probabilmente un ego troppo grosso
Magari sta proprio cercando una lavatrice.
Al peggio(purtroppo)non c’è mai fine!!!
Tornata la memoria?
@ MarcoP (#3923070)
Dici? Ma pensa che noia per il capitano e C. quando non dovranno più sfegatarsi allo spasimo per inventarsi le peggiori cose per il Goat? Ma poi, la parola “noia” abbinata a quello che ricorre all’infinito qui dentro assommando il maggior numero di commenti, non mi sembra plausibile e visto che è il tennista dei record, avrà ben fatto qualcosa in campo, oltretutto con tre generazioni del tennis, rappresentanti di tennis diverso, i vecchi big, le già ex Next e i giovanissimi con cui ancora si confronta con alterno successo..ma questo è geniale..temo che confondiate la rabbia con la solita
noia, sbandierata fino alla noia, ma basta, non siete credibili: Nole non solo è un grande ma come tale è il più amato e odiato, sicuramente il più discusso, ancora definito l’uomo da battere che, se battuto, rende il vincitore un eroe anche se al primo Slam, questa è ancora la sua forza, noiosi siete voi
La Mamma!!!
A Rune serve solo la Mamma!!!
Strano che Becker, sommerso di debiti, abbia rinunciato alla collaborazione con Rune
A mio modesto parere, al di là di questo caso, Becker come allenatore non è un buon affare. Forse come membro di lusso di un duper team ma per me neanche. È troppo star. Vi ricordate Lendl con Murray? Spariva
Caro amico,ti ricordo che da queste parti hanno fatto ben di peggio,ma ovviamente nessuno si ricorda più o peggio ancora fate finta…
Ogni volte che leggo un tuo commento sono sempre più tenebre di giorno!!!
P.S.:Spero davvero che un giorno vi rendiate conto di quello che scrivete(per fortuna solo alcuni di voi).
Giampiero ALbertini se non ricordo male
guarda avevi cominciato bene ma poi hai sbrodolato con la storia della molotov e hai rovinato tutto.
cmq si, ritengo che serva chi urla, spacca racchette ecc.
almeno uno vero ci vuole.
altrimenti abbiamo sempre i soliti personaggi impostati e omologati come i due amiconi
Prima del coach serve uno psicologo o perdiamo pure lui.
Ahahah vero Cap. !
A me dispiace, un annetto dietro alle sbarre e una sontuosa carriera sportiva lo rendevano la persona perfetta come esperienza e conoscenze per un tipetto e una mammina cosi’.
Boh, a questo punto resta Mike Tyson.
Kirgios…così o si ammazzano dopo 4 minuti,o nasce un fenomeno
Senza dubbio, manca il sostituto di quello che lancia la racchetta in tribuna, che calcia i tabelloni, che spacca la racchetta a Wimbledon, che urla contro il suo team. A quando il lancio della molotov contro il giudice di sedia?
Federer e Nadal noiosi e invece Djokovic no?
Questione di punti di vista. Tra i tre trovavo più noioso proprio Djokovic.
Beh è chiaro che un top player ha bisogno di un coach a bordo campo sia in allenamento sia in partita. Se Becker non è potuto andare in Australia come scritto nell’altro articolo potrebbe fare il mental coach dal couch a casa un po’ quello che aveva Jacobs per parlare la sera da Tokyo, quindi non ci vedo nulla di irragionevole
purtroppo (o per fortuna visto che uno dei due è nostro) si va verso una diarchia Alcaraz-Sinner piuttosto noiosa.
un pó quello che era tra i due amiconi Federer-Nadal.
noiosi ovviamente perché stiamo parlando di personaggi piatti che piu piatti non si può.
In tal senso non sarebbe male se ci fosse un terzo (o anche quarto, penso a Shelton) incomodo un pó bad boy (alla Djokovic per capirci).
Per cui mi dispiacerebbe se Rune si perdesse per strada perché ha dimostrato di poter stare con i veri top.
Nel tennis ci vogliono questi personaggi. I Connors, i McEnroe, i Lendl ecc
La costante è la madre che con un corso approfondito potrebbe seguirlo anche tecnicamente!
Sembra che la famiglia Rune Nodskov abbiano girato lo spot pubblicitario di Carosello “Gli incontentabili”, per chi se lo ricorda.
Meraviglioso esercizio di stile da parte degli addetti alla comunicazione di IMG, che sicuramente sanno il loro mestiere
Quindi solo Aneke lo può allenare.
Chi lo conosce meglio?
Articolo super diplomatico..per fortuna ci pensa Rune a chiarire “ho bisogno di persone che “condividano la mia visione” ovvero che fanno quello che dico io..il povero Becker e quel signore di Luthi trattati come garzoni di bottega..un personaggio lui e la madre disgustoso…
Peraltro, a testimonianza della grande confusione che alberga nella sua testa di tanghero (o magari solo della sua inadeguata serietà professionale), giova ricordare come il 3 febbraio si sia ritirato (a match ormai compromesso) dalla semifinale con Coric per un presunto problema all’avambraccio, salvo poi pubblicizzare due giorni dopo sul suo account X la partecipazione all’esibizione di Oslo in programma questo fine settimana.
uno spagnolo??????
Prenditi Mourinho che è libero
In Lombardia, dove sono cresciuto, direbbero che ci troviamo davanti a un tipo “grand, gross e ciula“! Ma come, te ne sei accorto solo adesso che Becker aveva un problemino giudiziario che gli avrebbe impedito per un po’ di tempo di seguirti ovunque? Mah!!!
Intanto sui media tedeschi cominciano a ironizzare sul futuro di Rune, che – quanto a tendenza a fare e disfare i rapporti con gli allenatori – sembrerebbe essersi messo sulle orme della Raducanu. Una specie di Cellino del tennis, con l’unica differenza che la donzella inglese perlomeno ha già messo in saccoccia un titolo slam, mentre lui manco una semifinale slam ha fatto! Anzi, se va avanti di questo passo e non mette la testa a posto (leggi: se non si libera quanto prima di Morticia) l’unico “titolo” slam che rischia di conquistare in carriera sarà tra le dune del deserto arabo in qualche premiata esibizione beduina.
Prima di un supercoach serve un tecnico in pianta stabile, che non butti la palla di là ma che lavori tecnicamente. Poi va benissimo aggiungere una figura carismatica, che abbia conoscenza del tennis di altissima classifica e possa dare imput per un lavoro più profondo.
Quando qui leggo che ad esempio Shelton dovrebbe liberarsi del padre (che mi pare abbia fatto un lavoro egregio, abbia sembra un rapporto sereno e sia comunque stato nel circuito) chiedo: nome e cognome di chi può sostituirlo.
Sono equilibri delicati, basta pensare a Camila Giorgi: col babbo è sempre stata bene, non ricordo momenti di tensione tra i due. Con un cambio magari avrebbe potuto migliorare soprattutto tatticamente ma se invece fosse entrata in un loop di cambi in continuazione di coach? Se avesse infine mollato perché non “stava” bene al di là del giocare bene?
Fore la mamma ha un ruolo in questa ecatombe?
Kenneth Carlsen rimane l’unico membro dello staff tecnico di Rune, con Aneke, la madre di Rune, che quasi certamente sarà colei che prenderà le decisioni chiave per il figliolo …