Sinner: “Il nostro obiettivo era di giocare meglio gli Slam. Adesso ogni torneo in cui partecipo si va a caccia”
31/01/2024 16:30 
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Jannik Sinner nella conferenza a Roma
Jannik Sinner ha tenuto una conferenza stampa a Roma presso la nuova sede della Federazione, insieme al Presidente Angelo Binaghi che ha accolto il nuovo campione Slam. Queste le parole del Presidente, in apertura dell’evento (riportiamo dai siti FITP e Supertennis).
“Intervengo come padrone di casa per darvi il benvenuto nella nostra nuova sede che ci permetterà, dopo tanti anni, di lavorare finalmente tutti insieme e meglio. L’abbiamo acquistata con i proventi della attività commerciale e la ristruttureremo, in particolare in questo grande giardino dove intendiamo coltivare vaste piantagioni di carote. A parte gli scherzi, finalmente oggi non risponderò ad alcuna delle vostre domande, so che mi perdonerete, qua c’è un unico grande protagonista, one man show, ed è la festa di Jannik Sinner”.
“Voglio però dirvi due cose. Inanzitutto voglio ringraziare Jannik a nome di tutto il movimento, i dirigenti, i maestri, gli atleti e i praticanti, dal più piccolo al più grande, quello che lui ha fatto e soprattutto quello che lui dice ci rende orgogliosi. A me personalmente poi Jannik mi fa impazzire; quella ricerca quotidiana del lavoro come dottrina, la voglia continua di migliorarsi, anche dopo un risultato del genere, la ricerca di risultati sempre migliori è quello che nel nostro piccolo abbiamo sempre cercato di fare noi anche dopo le nostre vittorie, come l’upgrade degli Internazionali BNL d’Italia o la conquista delle Nitto ATP Finals avremo potuto fare passerella, starcene in tribuna a goderci il meritato successo e invece li abbiamo considerati come uno stimolo per lavorare di più e crescere ancora, nutrendoci di dati così come Jannik fa di risultati in campo”.
Queste invece le parole più significative di Sinner nel corso della conferenza di oggi pomeriggio a Roma.
“Sono contento di condividere queste emozioni con voi, però nell’altro senso non c’è solo questo torneo. Ci sono tanti tornei durante l’anno, ci sono tante possibilità di far bene ma anche di far male. Dobbiamo essere pronti, contenti di questa situazione, per me ma anche per il mio team.
Si sente il calore della gente, che mi piace. Ma nell’altro senso sono un ragazzo semplice, normale”.
“Mi piace la pressione, quindi ho scritto ieri al mio team ‘Ragazzi ci dobbiamo preparare perché dobbiamo lavorare!’ Questo è stato il mio messaggio, e quindi faremo ancora più lavoro di prima, ancora più concentrati e speriamo di far bene”.
“I like the pressure. I wrote to my team yesterday, ‘guys we have to prepare because we have to work’.
That was my message and so we will do even more work than before and be more focused.
— Janniksin_Updates (@JannikSinner_Up) January 31, 2024
Importante il passaggio dedicato al suo team, fulcro della sua crescita e straordinari risultati: “Sapevo che dovevo migliorare la parte fisica, ora sono soddisfatto ma ancora non abbiamo finito. Faremo tanto lavoro in palestra. posso fare tutto meglio: è stato molto importante lo step mentale, capire come affrontare certe partite. Nel team nessuno è invasivo. Simone è molto bravo tecnicamente e tatticamente, anche lui è stato giocatore, sa quali colpi funzionano e quali no. Lui e Darren sono bravi a capire cosa sia meglio per me. Darren si occupa più della gestione di certi momenti, ha vinto tanti Slam da coach.
La sua migliore qualità? Il lavoro: “Non ci sono segreti. Non è un segreto che uno riesce ad arrivare a un bel traguardo se lavori bene. Forse lavoro più degli altri, ma non lo so, conosco solo quello che faccio io. Sono professionale e anche questa è una qualità. Quando mi sveglio la prima cosa che penso è che mi devo allenare. I miei genitori mi hanno dato questa mentalità, che se vuoi qualcosa devi lavorare per guadagnartela. Mio padre cucina ancora, i miei lavorano ancora ed è quello che mi piace di loro: non è cambiato niente nel loro rapporto con me. Spero che mio padre possa venire a un paio di tornei, magari a Indian Wells dove potremmo prendere una casa e stare tutti insieme”.
Si torna alla svolta del febbraio nel 2022, la separazione dal “papà sportivo” Riccardo Piatti e la costruzione di un nuovo team tutto suo. “Nella vita ci sono situazioni che vanno bene, altre che vanno male, altre che vanno bene però… Ho avuto questo però nella mia testa. Ho fatto una scelta che sembrava folle, ma mi butto nel fuoco. mi son detto che volevo conoscere un altro metodo di lavoro, non era detto che fosse giusta o sbagliata. Nelle scelte devo essere bravo a capire le persone del mio team, ma devo capire anche me stesso e quello che voglio. Quello che ho capito è che il mio team non deve essere il migliore di tutti ma devono essere persone che si capiscono, in cui ognuno fa il suo lavoro, e sono tutte persone brave, normali”.
Jannik scioglie il “nodo Sanremo”, argomento sulla bocca di tutti in questi giorni: “Farò il tifo da casa! Dopo questi due giorni qui a Roma riprendo ad allenarmi, guardo già avanti. Quando dovrei andare lì sarò già a lavorare, quindi non andrò a Sanremo”.
Sta per iniziare la conferenza stampa di Jannik #Sinner!
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Questi i suoi prossimi programmi: “Non abbiamo ancora parlato di questo. Il nostro obiettivo era di giocare meglio gli Slam. L’anno scorso ho fatto la semifinale a Wimbledon, però ce ne sono altri 3. Il primo quest’anno, meglio di così non poteva andare. Ma come ho detto prima, non finisce qui la stagione. Nella preparazione abbiamo lavorato tanto, però mancava la competizione. Quando sono arrivato a Melbourne ho iniziato subito con l’Australian Open, ero felice di essere lì e mi sentivo bene. Adesso ogni torneo in cui partecipo si va a caccia, poi vediamo cosa si può prendere. Ci saranno settimane buone, altre meno buone. Adesso ho maggior confidenza”.
Altra risposta importante sulla residenza a Monaco, che cancella una volta per tutte le sterile polemiche che circolano sul questo tema: “Quando avevo 18 anni mi allenavo a Bordighera con il mio ex allenatore che aveva la residenza a Monaco, quindi ci sono andato anche io. La cosa bella di Monaco è che ci sono tanti giocatori con cui allenarsi, le strutture sono perfette. Lì mi sento a casa, sto bene lì, ho una vita normale. Posso andare al supermercato con zeri problemi, quindi sto bene lì”.
Bella e toccante la risposta sul suo non essere andato immediatamente a casa a Sesto Pusteria. Poche parole che confermano la profondità di Jannik, la sua sensibilità: “Non voglio tornare a Sesto adesso perché è successo un brutto incidente con 3 morti, c’erano dei bambini, giovani. Il terzo figlio è in ospedale. Il papà è rimasto da solo e sta sostenendo suo figlio in ospedale. Quindi non mi sembra corretto tornare a Sesto, è un momento difficile. Non è assolutamente il caso di fare una festa lì, abbiamo fatto tutto qui dato che domani c’è anche l’evento al Quirinale”.
È un momento molto positivo nella sua vita, ma Sinner resta sempre con i piedi per terra: “Non è che sta andando tutto dritto, comunque non ho paura di niente. Nella mia testa c’è sempre una partita di tennis, se un giorno un avversario gioca meglio di me e mi batte, gli do la mano e si riparte come prima. Ci saranno dei momenti difficili da gestire, ma non ho paura”.
Olimpiadi 2024, per Sinner sarà l’esordio, e non vede l’ora: “Ho già detto alla fine della scorsa stagione che le Olimpiadi per me saranno un momento chiave, anche per la mia crescita. Sarà la prima volta che le giocherò pertanto sono contento. Ci saranno tutti gli atleti migliori al mondo, non vedo l’ora di conoscerli e prendere spunti da loro, possono aiutarmi. Sarà uno dei tornei più importanti dell’anno, perché non si gioca tutti gli anni. Speriamo che l’Italia possa portare a casa più medaglie possibili”.
Due parole su Alex Vittur, il suo manager e uomo di fiducia: “È molto importante per me. Quando ho un problema vado da lui. Ora mi sta aiutando a fare anche altre cose. L’ho conosciuto quando avevo 13 anni, è la persona che mi capisce di più. Sa come sono, sa com’ero, tutti e due ci capiamo al volo quando ci sono da prendere certe decisioni. Lui conosceva Vagnozzi perché ci si allenava insieme ed era spesso in contatto con lui, per lui Simone era un ottimo allenatore. Devo ringraziare Alex per tante cose, mi sta aiutando moltissimo. Si parla poco di lui perché anche lui vuole che sia così”.
Un pensiero anche per il primissimo maestro nella sua montagna, Heribert Mayr: “È una grande persona, Alex mi ha fatto vedere il suo messaggio, mi sono emozionato. Devo ringraziarlo perché è stato l’unico allenatore in Alto Adige oltre ad Andreas Schönegger”.
L’importanza della sua vittoria per il movimento in Italia: “Il passo di portare più gente possibile a giocare a tennis è la cosa più importante che stiamo facendo. È sano come sport, c’è competizione ma non c’è contatto. Ti servono solo una racchetta e una pallina. Non ci dimentichiamo di Fognini che ha vinto Montecarlo, poi è arrivato Berrettini, ora ci sono io. Ma tutti stiamo contribuendo al futuro del tennis italiano, sperando che arrivino tanti giovani”.
Belle parole anche per Matteo Berrettini, che ha dato il via insieme a Fognini alla rinascita ad altissimo livello del tennis italiano: “Ci siamo sentiti dopo la finale, mi ha scritto un bellissimo messaggio. Lui è un giocatore veramente forte, io spero di vederlo il prima possibile. Speriamo di rivederlo in forma, manca un po’ nel circuito. Mi ha fatto dei bellissimi complimenti, come me li ha fatti tutta la squadra della Davis. Abbiamo un ottimo doppio ormai con Bolelli e Vavassori. Matteo mi ha anche sempre aiutato, io gli sono grato. Se lui mi dovesse chiedere qualcosa, come è già successo qualche volta, io sarei disposto ad aiutarlo perché ci tengo molto a lui”.
Torna anche sulla bella frase sui ragazzi e famiglie, e sulla sua famiglia, pronunciata dopo la vittoria a Melbourne: “Ci sono stati aspetti positivi e aspetti negativi. La cosa negativa è che ora ci sono tante persone fuori casa dei miei genitori, ed è un po’ casino! In questo ho fatto un casino, nell’altro senso ci sono sempre dei genitori che mettono pressione ai ragazzi. Delle volte funziona, delle volte no. Io ho fatto un discorso in generale, di lasciare libertà. A una certa età comunque non si ha la libertà di fare certe cose, io conosco solo la mia storia, che mi ha insegnato valori buoni. Ogni genitore è diverso, quindi non voglio infilarmi in certe situazioni”.
Una giornata importante, istituzionale, per Sinner, che resterà a Roma anche per essere ricevuto dal Presidente Mattarella, dopo aver salutato la Presidente del Consiglio Meloni. Passaggi obbligati per Jannik, diventato anche nuovo “Ambasciatore della Diplomazia dello Sport”, onorificenza ricevuta da Antonio Tajani. Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari e della Cooperazione internazionale ha incontrato il 22enne altoatesino di Sesto Pusteria presso la Farnesina.
Marco Mazzoni
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@ wild (#3916318)
@ wild (#3916318)
Fava non è un fiscalista…Come non lo è Berruti che ha scritto oggi a Cazzullo sul Corriere per gli stessi motivi…
Sai perfettamente che il concetto esposto dagli ex olimpionici non è tecnico-giuridico…
Tecnicamente Sinner spostando la residenza non sarà più tenuto (salvo alcune eventuali eccezioni) a tassare redditi non prodotti in Italia…
C’è da chiederlo? Viperetta all’estero ci andrà come latitante 😀
@ Giampi (#3916536)
Stiamo parlando di uno che gira il mondo, mica di uno che tutti i giorni va in ufficio…
Comunque sia non è assolutamente mia intenzione fare crociate contro Sinner e mi interessa poco il lato economico della sua attività ora e in futuro…
@ Rovescio al tramonto (#3916373)
La domanda è poco pertinente…
Qui si confondono gli aspetti giuridici, fiscali ed etici…
Essere cittadini italiani per me significa o nascervi e crescervi o arrivarci e restarci stabilmente…
Se ci nasci, ci cresci e ci vivi hai l’ obbligo giuridico ed etico di contribuire al sostentamento dello Stato…
Se ci nasci, ci cresci e decidi di andare a vivere all’ estero per motivi ESCLUSIVAMENTE professionali, saresti sicuramente tenuto a contribuire per il Paese in cui dimori abitualmente ma potresti scegliere di contribuire anche nel Paese di cui sei e resti cittadino nonostante la residenza all’ estero…
Se ti onori di rappresentare il Paese dove sei nato e cresciuto e che hai deciso di lasciare per motivi SOPRATTUTTO economici, beh non ci fai una bella figura…I Paesi di appartenenza hanno bisogno della contribuzione dei propri cittadini…
Ma è così difficile comprendere che con la contribuzione si finanziano scuole, ospedali, sicurezza, trasporti, manutenzioni e via discorrendo?
Se te ne vai LEGALMENTE per evitare di contribuire a tutto ciò, per me sei eticamente biasimabile soprattutto se rappresenti, a qualsiasi livello, il tuo Paese…
Se sono stato una volta per tutte chiaro dovresti aver capito che la mia posizione non è frutto di alcuna manipolazione mediatica ma frutto di VALORI (se esiste ancora questa parola!) in cui credo fermamente e il fatto che questi valori vengano quotidianamente calpestati da persone, società partecipate statali e non, è il termometro dello stato etico del nostro Paese dove da sempre si vede la contribuzione come “un pizzo di Stato”, salvo poi ricordarsi, come durante la pandemia, che come “cittadini che pagano le tasse” abbiamo il diritto di essere curati…
Ariuffa che noia che barba che noia! Ma secondo voi, Sinner lavora in Italia? No, e quindi perché dovrebbe pagare le tasse in Italia? In Italia fa 2 tornei, gli Internazionai di Roma e le Finals, il resto dell’anno lo fa fuori. Ma siete andati a vedere quante aziende italiane hanno residenza fiscale all’estero? Non lo sapete, e continuate ad accanirvi su Jannik per la residenza a Montecarlo, come molti altri tennisti, motociclisti, automobilisti, etc etc etc etc. Quando Montezemolo era presidente di confindustria, a parole difendeva il made in Italy, e sapete dove la Ferrari produceva il proprio merchandising? Andate a vedere…..Mi pare sslutamente ridicolo criticare Sinner per la sua residenza a Monaco, avrei voluto vedere voi al posto suo. Piuttosto, e mi perdonerete l’uscita fuori tema, andate a vedere dove vanno a finire quadri rubati, società biologiche con dichiarazioni degli amministratori che fanno finta di non sapere nulla. Oppure come sono combinate le strade, o le periferie, o i cassonetti dell’immondizia, ma lasciate proprio perdere sto ragazzo, che dovreste solo inchinarvi al suo cospetto!
Se mio figlio vive e lavora in Belgio mi risulta che paghi le tasse in Belgio…quindi Jannik, secondo questo ragionamento, dovrebbe vivere e lavorare all’estero lasciando la residenza in italia…il che a Montecarlo è impossibile anche se prendi un appartamento in affitto…comunque stai sereno che l’indotto del fenomeno Sinner porterà tanti soldi in Italia, la sola immagine del Colosseo è uno spot gratuito per il turismo e last bat not the list alla fine della carriera Jannik investirà una montagna di soldi in Italia con un bel ritorno economico per il paese e magari spenderà dei soldi per qualche attività benefica…
Che Sinner sia residente a Montecarlo per pagare meno tasse è falso: quello è uno dei motivi, ma non il solo. Se tutti i più forti tennisti al mondo avessero residenza a Milano, probabilmente Sinner sarebbe andato a Milano perché è importante a quel livello potersi allenare facendo partitine con i più forti.
Però facciamo pure finta che Sinner sia a Montecarlo per il solo fatto che paga meno tasse. Non è manipolato chi crede questa cosa. Credere a questa cosa ci può anche stare, è un’ipotesi accettabile.
Essere manipolati è credere che sia un problema etico avere la residenza a Montecarlo per pagare meno tasse. Capisci la differenza? Capisci quale è il salto in più che fanno i manipolati?
Non è un problema etico che il singolo faccia scelte nei propri interessi economici perché è esattamente quello che facciamo tutti noi. Tu potendo scegliere tra 2 case da acquistare, prenderesti quella che paghi il doppio per fare avere più tasse allo stato o quella che per qualche motivo offre agevolazioni fiscali?
E’ lampante che dal punto di vista etico non si può e neppure si dovrebbe chiedere al cittadino di autotassarsi in favore dello stato. Al cittadino possiamo chiedere e dobbiamo chiedere solo di rispettare la legge.
Sarebbe diverso il caso di una persona che cercasse di manipolare la legge per avere vantaggi ingiusti. Ma non è questo il caso di Sinner, che non ha adottato nessun stratagemma, ha fatto tutto alla luce del sole, e ha fatto qualcosa in linea con quello che fanno tutti i più forti lavoratori del suo settore.
E soprattutto non ha alcun senso abbinare i problemi dell’Italia con il patriottismo di Sinner. Qui la manipolazione è se vogliamo ancora più evidente. E’ come se in una casa avessimo genitori che buttano gli stipendi giocando d’azzardo, e noi dessimo loro ragione quando rimproverano il figlio perché il figlio pretende di avere vestiti nuovi come tutti i suoi compagni di classe. Che quel bambino faccia un sacrificio per non pesare economicamente sulla famiglia non farebbe alcuna differenza perché il vero problema economico sta da un’altra parte: sta nello spreco dei genitori. Inoltre non sta al figlio preoccuparsi per le casse della famiglia: quello è il ruolo spetta ai genitori. E chiunque andasse contro quel figlio, come se fosse lui il problema, dimostra di non capire niente anche dal punto di vista etico.
I problemi dell’Italia non c’entrano niente con i pochi residenti all’estero, crederlo o essere indotti a crederlo dalla propaganda, senza invece essere inferociti per i veri problemi dell’Italia è qualcosa di molto grave, a cui io non voglio partecipare. E’ proprio perché siamo un popolo di persone ebeti che si fanno manipolare e scelgono partiti populisti che offrono capri espiatori che stiamo finendo male.
Citando Ferrero ti riferivi a Mister Nutella o al “Viperetta” ?
Comunque va evidenziato un elemento:l’esposizione mediatica di un nostro connazionale muove un sentimento ipercritico in certi casi.Non si può piacere a tutti ma di qui a diventare un elemento divisivo ce ne passa.
Io spero che Sinner appaia il tempo “giusto” dopo ogni trionfo altrimenti avrà l’effetto Maneskin che qualcuno pare persino vergognarsi di ascoltare.
@ PensiamociBene (#3916364)
Con me sfondi una porta aperta…
Ho più volte sottolineato il fatto che Sinner rappresenti un esempio di correttezza, semplicità e sportività ma, ahimè, sulla questione in oggetto dovrebbe fare autocritica…
Ovviamente non deve rendere conto a noi di quello che legalmente fa…
Chi sarebbe Mr.ego smisurato?
@ PensiamociBene (#3916364)
Vorresti far passare l’idea che il “manipolato” è quello che capisce che sinner sia residenti in altri lidi per pagare meno tasse ? Su dai, siamo seri. Se tu la pensi in questo modo mi dispiace per te ma ritengo che ci siano ancora persone che riescono a fare 2+2
@ Giampi (#3916349)
Ho già risposto, mi sembra inutile ripetermi…
Se ti onori di rappresentare il tuo Paese come puoi contribuire in un altro?
E allora vivi dove vuoi ma contribuisci nel tuo Paese…
Ovvio che sia così quando sei il più forte del mondo, quello da battere.
Scusa, tu citi la Costituzio e.
Lo sai che per Legge la cittadinanza è una cosa diversa dalla residenza?
Sinner vive a Montecarlo le poche settimane che non è in giro per il mondo, non vive in Italia.
Credo di non essermi spiegato bene.
Gli italiani che risiedono all’estero sono pochissimi rispetto a quelli che risiedono in italia. Non sono loro in alcun modo il problema dell’italia. Solo pensarlo significa non avere il senso della realtà.
Non c’è uno di voi che al posto di Sinner non avreebbe fatto ciò che ha fatto lui, nella piena legalità, agendo in modo utile sia tennisticamente che economicamente. Non c’è uno di voi che se dovesse scegliere tra due case tra cui acquistarne una spenderebbe il doppio per fare avere più tasse allo stato.
Non spetta al singolo badare alle casse dello stato, al singolo spetta di rispettare le leggi. E lasciamo perdere il moralismo, il giustizialismo, il nemico da dare in pasto alle folle. Se volete farvi manipolare, pensando che Sinner sia poco educativo o etico, quando in realtà è uno dei simboli migliori dell’Italia, uno dei simboli di cui l’Italia ha veramente bisogno e che neanche si meriterebbe, accomodatevi.
@ TennisOnTheBeach (#3916269)
Bellissima!!! Applausi…
È ovvio che vivere a Montecarlo è conveniente dal punto di vista fiscale mentre vivere in Norvegia è molto poco conveniente…ma la parola chiave è vivere..Jannik vive a Montecarlo e poi si sposta nel mondo per i tornei e ogni tanto torna in Italia..se qualcuno qui dentro ha un figlio che vive e lavora in Francia, Inghilterra, Stati uniti, Belgio ecc. ci può gentilmente dire dove paga le tasse?
@ wild (#3916320)
è però anche vero che Jannik e Maria cantano e ballano molto meglio di tanti cantanti in gara a sanremo e quindi ci potrebbe andare a cantare e farebbe più bella figura dei cantanti veri che dal vivo proprio non ce a fanno manco con l’autotune acceso e coristi e coriste che correggno la voce con le loro ….
@ Marco M. (#3916211)
Però Marco non è che una constatazione sia valida solo se fatta ad altri altrimenti diventa benaltrismo. Cazzullo, che ha un legame professionale con lo sport, ha detto la sua legittimamente e senza, mi pare, aggressività. Ma qui i tifosi passano al contrattacco con toni non edificanti pretendendo di essere migliori.
Per intenderci venne contestato Valentino Rossi anni fa per la residenza in Inghilterra e non significava essere diventati pro-Stoner.
Qui sembra non si possa fare un rilievo che si passa per anti Tizio o Caio.
Non parlo di te ovviamente.
@ Massimo.bianco29@yahoo.it (#3915544)
secondo me Sinner ha detto a Binaghi che lui di andare a Sanremo proprio non ci pensa e Binaghi lo sta proteggendo prendendosi le colpe della decisione
francamente io di andare a sanremo come avevano fatto berrettini o ronaldo a fare la figura da pollo anche no
@ gimaxx75 (#3916286)
Ovviamente non hai capito un tubo…
Se decidi di risiedere fiscalmente in un altro Stato per motivi fiscali, decidi di non contribuire alle spese comuni del “tuo” Stato in favore di un altro…Dunque di fatto non sei più cittadino italiano a meno che tu non sia COSTRETTO a risiedervi per motivi di lavoro e come ho già detto potresti anche in quel caso decidere di contribuire in Italia…La Costituzione sancisce un principio morale prima ancora che economico…