Australian Open 2024 - Il cammino di Jannik Sinner ATP, Copertina, Video

Il cammino di Jannik Sinner in questo magnifico Australian Open 2024. La cronistoria di un successo che fa diventare campione il nostro tennista (Video)

29/01/2024 11:50 9 commenti
Jannik Sinner ITA, 16.08.2001 - 8310 punti nel ranking ATP
Jannik Sinner ITA, 16.08.2001 - 8310 punti nel ranking ATP

Il cammino di Jannik Sinner in questo esaltante Australian Open 2024 dove ha ottenuto la vittoria più importante della carriera e il primo titolo del Grand Slam.



AUS Finale
(4) J. Sinner ITA vs (3) D. Medvedev RUS

GS Australian Open
J. Sinner [4]
3
3
6
6
6
D. Medvedev [3]
6
6
4
4
3
Vincitore: J. Sinner

Non è un sogno, È TUTTO VERO! Jannik Sinner è il campione degli Australian Open 2024, un italiano torna a vincere un torneo dello Slam dopo Adriano Panatta a Roland Garros 1976, e come l’ha fatto… Nemmeno uno sceneggiatore da Oscar poteva concepire una simile partita, da crepacuore. Un dramma sportivo iniziato con una discesa agli inferi per colpa di una partenza orribile, una scossa improvvisa quando tutto pareva perso e la rinascita, e culminato con la clamorosa rimonta e vittoria contro un avversario fortissimo e mai domo come Daniil Medvedev. 3-6 3-6 6-4 6-4 6-3 lo score dopo 3 ore e 44 minuti di battaglia (e non sempre un tennis bellissimo, siamo onesti), ma tonnellate di adrenalina e alla fine anche grande spettacolo dal terzo set.
Jannik ha iniziato malissimo la sua prima finale Slam. La tensione l’ha bloccato, niente funzionava nel suo tennis, malissimo il servizio, gambe rigide, braccio duro come il marmo. Quel tennis spettacolare che l’ha portato a stroncare Djokovic in semifinale era uno sbiadito ricordo. Jannik era irriconoscibile in campo, a tratti sembrava spaesato. Medvedev c’ha messo molto del suo per ancorare l’azzurro in quella negatività, a tratti totale impotenza. È partito come un treno il moscovita, spingendo come un forsennato tutti i colpi con un’aggressività che sorpreso Jannik, tra servizi perfetti, risposte ficcanti da una posizione molto vicino alla riga, scambi condotti e chiusi come un fulmine. Il russo comandava i tempi di gioco, in grande anticipo, non ha dato mai a Sinner il tempo di reagire, rubando spazio sul campo, tatticamente perfetto a deprimere ancor più l’azzurro. Tutto fatto bene, e tutto di corsa, tanto che Jannik si è trascinato per il campo per un’ora mezzo subendo, scambiando in modo passivo ai ritmi e angoli del rivale, senza trovare un varco, un appiglio. Sinner non variava, serviva male, rispondeva peggio, era dominato. Daniil è stato eccellente nell’inchiodare Jannik sulla sinistra e chiudere con un colpo angolato dall’altro lato, visto che l’azzurro non trovava il tempo, sicurezza negli appoggi e velocità per cambiare col lungo linea. E nemmeno riusciva ad organizzare una contro mossa credibile usando il back di rovescio, o alzando un po’ la parabola. Era letteralmente travolto da un rivale forte, sicuro, continuo.
Sotto 6-3 4-1, Sinner ha subito un altro break, che per assurdo è stato lo schiaffo che l’ha come svegliato. Forse il quel momento Jan ha pensato “ho perso”, e ha provocato una reazione, o d’orgoglio o di totale rifiuto di quel che stava accadendo. Dopo aver disputato un torneo eccezionale, non è giusto che ora stia giocando così male, passivo, negativo, senza niente di tutto quello che mi ha portato a giocarmi la coppa, a dominare e stroncare il più forte al mondo, Djokovic. Questo deve essere passato nella testa dell’altoatesino. Questo ha provato una reazione, quella che era mancata finora.

SINNER: IL DISCORSO DELLA PREMIAZIONE

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AUS Semifinale
(1) N. Djokovic SRB vs (4) J. Sinner ITA
GS Australian Open
N. Djokovic [1]
1
2
7
3
J. Sinner [4]
6
6
6
6
Vincitore: J. Sinner

Forse nemmeno Jannik, nei suoi sogni più dolci, ha giocato una partita così. Oltre la perfezione, una sublimazione della tecnica abbinata alle abilità atletiche per illuminare il campo con un tennis di una qualità, efficacia e continuità irreali. Oltre l’umana comprensione e quel che si poteva realisticamente sperare. Sinner è andato oltre. Oltre se stesso. Oltre ogni più rosea aspettativa. Ha semplicemente giocato il miglior tennis della sua vita nella partita più importante della sua giovane carriera, battendo nettamente il giocatore più forte dell’epoca moderna sul “suo” campo preferito. È difficile trovare le parole, con in testa 3 ore e 22 minuti di emozioni fortissime scattate nel cuore della notte, per descrivere lucidamente che razza di semifinale ha vinto Jannik Sinner, contro il Re, il campione in carica Novak Djokovic, il 10 volte vincitore del torneo e mai sconfitto agli Australian Open dalle semifinali in poi (era 20-0!). Lo score conclusivo, 6-1 6-2 6-7(6) 6-3, descrive solo in parte la grandezza della prestazione dell’azzurro. Aiuta questo dato: non ha concesso una palla break in tutta la partita, al miglior ribattitore al mondo, forse di sempre. Qualcosa di impensabile, troppo ardito anche solo ad immaginarlo.
Sinner ha condotto la partita dall’inizio alla fine. È entrato in campo con un piano tattico ben preciso: comando io, costi quel che costi. Resterò col piede fermo sull’acceleratore a manetta, pazienza se vado a sbattere, ripartirò ancor più forte. Più o meno lo stesso concetto utilizzato a Malga in Davis e alle Finals a Torino, ma forte di un servizio ancora migliore come resa, e soprattutto con tempi di gioco inaccessibili agli umani. Questa combinazione di fattori, governare tempi di gioco rapidissimi con palle veloci e profonde, e un rendimento alla battuta eccezionale (58% di prime in campo, ma vincendo 83% di punti con la prima e un clamoroso 63% con la seconda, CONTRO DJOKOVIC!!!) ha letteralmente annichilito il serbo nei primi due set, ha permesso all’azzurro di giocare un ottimo terzo parziale (non sfruttando qualche chance e un match point al tiebreak) e comandare il quarto e decisivo set.

LA NOSTRA INTERVISTA A JANNIK SINNER







AUS Quarti di Finale
(4) J. Sinner ITA vs (5) A. Rublev RUS

GS Australian Open
J. Sinner [4]
6
7
6
A. Rublev [5]
4
6
3
Vincitore: J. Sinner

Non esiste una formula matematica per misurare la grandezza di un tennista. Dobbiamo affidarci al campo, alle qualità tecniche e alle sensazioni che suscita il suo incedere in partita, come si muove, come pensa, come colpisce la palla nei momenti delicati. Far sembrare semplici anche le cose più difficili, il giocare con freddezza, qualità e precisione tutte le fasi decisive, facendo sentire al rivale massima pressione, è una misura adeguata a descrivere un Campione come Jannik Sinner e la sua splendida vittoria nei quarti di finale degli Australian Open. In un match iniziato drammaticamente tardi (22.42) per uno schedule scellerato, l’azzurro ha piegato la resistenza di un ottimo Rublev, mai così intenso ed efficace nei precedenti contro Jannik, col punteggio di 6-4 7-6(5) 6-3 in 2 ore e 39 minuti di ottimo tennis, terribilmente intenso e combattuto. Sinner si mostrato ancora superiore al moscovita (contro il quale ha perso solo per ritiro), ma il match di oggi Melbourne è stato una vera battaglia, mai “Rublo” aveva trovato un livello di gioco così alto, una durezza che gli ha permesso di restare aggrappato alla partita quando Jannik volava, e di produrre un secondo set di altissimo livello, ceduto solo al tiebreak. Qua è arrivato il vero capolavoro di Jannik.








AUS Quarto turno
(4) J. Sinner ITA vs (15) K. Khachanov RUS

GS Australian Open
J. Sinner [4]
6
7
6
K. Khachanov [15]
4
5
3
Vincitore: J. Sinner

La differenza tra gli ottimi giocatori e i campioni è l’abilità nel giocare al massimo i punti importanti, il saper tenere duro quando le cose non vanno al meglio riuscendo a trovare la via per resistere e quindi cambiare passo con qualche pennellata d’autore, quella che distrugge moralmente il “momento” del rivale. Così si spiega la vittoria di Jannik Sinner negli ottavi di finale degli Australian Open contro Karen Khachanov, 6-4 7-5 6-3 lo score dopo 2 ore e 34 minuti di tennis consistente, in grande spinta da parte di entrambi, e con molti scambi spettacolari. Un match duro, lottato, sofferto, soprattutto in un durissimo secondo set, per colpa di una giornata davvero modesta dell’altoatesino al servizio (nei primi due set è stato sotto il 50% di prime palle in campo). Qua è venuta fuori la classe e forza di Sinner: ha tenuto in fasi difficili, sotto la pressione di un Khachanov mai domo e molto ben centrato nella spinta dalla riga di fondo, riuscendo a spostare il russo, a cambiare ritmo, a portare lo scambio su di una combinazione di angolo, anticipo e intensità che alla lunga ha stroncato la resistenza dell’avversario. Questa vittoria conferma pienamente lo scatto di qualità fatto da Sinner negli ultimi mesi. La sensazione è che questo tipo di partita, così dura fisicamente e giocata per due set senza il supporto del servizio, fino alla scorsa estate Jan l’avrebbe probabilmente persa.

INTERVISTA ON COURT A JANNIK SINNER








AUS Terzo turno
(4) J. Sinner ITA vs (26) S. Baez ARG
GS Australian Open
J. Sinner [4]
6
6
6
S. Baez [26]
0
1
3
Vincitore: J. Sinner

Impressionante dimostrazione di forza di Jannik Sinner a Melbourne. Si ipotizzava che Sebastian Baez non avesse esattamente le “armi” tecniche per impensierire un buon Sinner, ma la prestazione dell’azzurro nel terzo turno degli Australian Open (di nuovo in apertura di programma sulla Margaret Court Arena) va oltre le più rosee previsioni. Jannik domina l’argentino lasciandogli solo 4 game nell’ora e 52 minuti di partita, demolendolo sotto ogni punto di vista, come ben spiega lo score conclusivo: 6-0 6-1 6-3. Questo risultato lo porta negli ottavi di uno Slam per l’undicesima volta in carriera, la nona negli ultimi dieci major giocati. Al prossimo match si alzerà l’asticella: l’avversario sarà il russo Karen Khachanov, vittorioso su ceco Machac in quattro tirati set.
La dimensione della prestazione di Sinner è confermata dai numeri (64% di prime in campo, vincendo il 78% dei punti e 52% con la seconda, 34 vincenti e 27 errori, ha annullato le 4 palle break concesse, vincendo 18 punti su 25 discese a rete) ma amplificata dal buon tennis prodotto dall’argentino. Sembra impossibile, visto come è terminato l’incontro, che Baez abbia giocato “bene”, eppure così è. Sebastian non ha mollato mai, ha corso, spinto, rincorso, cercato vie alternative, variato, ma non è riuscito a trovare la via per stroncare la forza dell’azzurro, per togliergli il comando delle operazioni. Baez ha subito un immediato break da parte di Jannik alla seconda chance, e sul 2-0 ha spinto benissimo col rovescio cross e via cambio col diritto inside out, strappando due chance (e poi una terza) del contro break. Qua l’azzurro ha intuito che era necessario alzare il livello per stroncare le velleità dell’avversario, un vero “motorino” in campo per rapidità di piedi e approccio alla palla, anche quelle belle rapide. Detto fatto. Sinner ha messo le marce alte, ha aumentato a dismisura la velocità e intensità dei colpi, costruendo un pressing di una precisione e profondità che ha disarmato l’avversario. Sebastian ha cercato di variare, rischiando al massimo e provando anche la smorzata per togliere la miglior posizione in campo all’azzurro, ma il muro eretto da Jannik è stato inscalfìbile. Sinner ha annullato le palle break, è volato 3-0 e ha chiuso il primo set 6-0 con un parziale micidiale, lasciando le briciole all’avversario (solo 4 punti dal 3-0).

ITW ON COURT A JANNIK SINNER

INTERVISTA ESCLUSIVA A JANNIK SINNER








AUS Secondo turno
(4) J. Sinner ITA vs (Q) J. de Jong NED
GS Australian Open
J. Sinner [4]
6
6
6
J. de Jong
2
2
2
Vincitore: J. Sinner

Sicuro, rapido, vincente, davvero di un’altra categoria rispetto all’avversario, che a tratti è sembrato più una comparsa o uno sparring partner al cospetto di cotanto tennis. Un Jannik Sinner sontuoso, davvero vicino alla perfezione, domina l’olandese Jesper De Jong nel secondo turno degli Australian Open, come ben spiega il 6-2 6-2 6-2 segnato dall’azzurro in un’ora e tre quarti di partita, dominata dall’inizio alla fine e senza alcuna sbavatura. Nessuna palla break concessa da Jannik in tutto il match, e solo i 19 errori – alcuni arrivati perché ha provato cose diverse – possono rappresentare l’unica pecca di una partita praticamente perfetta. Perfetta e utilissima, poiché vincere facendo poca fatica è il miglior viatico per proseguire nel torneo di slancio e risparmiare preziose energie per i turni successivi, sicuramente più impegnativi rispetto a questo secondo match. Tra l’altro si giocava con il tetto chiuso per la pioggia su Melbourne, altro fattore pro-Sinner, vista la sua abilità nell’affrontare le condizioni indoor, dove gli impatti possono essere puliti e perfetti, senza disturbi di alcun tipo. E quando Jannik è così veloce sulla palla e centrato, beh, arriva a “spaccare” la palla con precisione chirurgica.
INTERVISTA ESCLUSIVA A JANNIK SINNER









AUS Primo turno
J. Sinner ITA vs B. van de Zandschulp NED
GS Australian Open
J. Sinner [4]
6
7
6
B. van de Zandschulp
4
5
3
Vincitore: J. Sinner

Solido, centrato, pochi “fuochi d’artificio” e molta sostanza, con un ritmo a tratti insostenibile e qualche sbavatura solo nel terzo set, quando la partita era già ampiamente sotto controllo. Questo l’esordio stagionale di Jannik Sinner agli Australian Open, nel primo match del torneo sulla Rod Laver Arena, una vittoria in tre set contro Botic Van De Zandschup col punteggio di 6-4 7-5 6-3 dopo 2 ore e 34 minuti di gioco. Un buon Jannik, non scintillante come nel fantastico finale della scorsa stagione, ma è normale e giusto che sia così alla prima partita ufficiale dopo diverse settimane lontano dalle competizioni, tra riposo e molto lavoro su colpi, tattica e fisico. Proprio sul fisico la prima nota sull’azzurro: già dai primi servizi è evidente come abbia lavorato sul rafforzare le gambe, più definiti i muscoli quando carica i quadricipiti nel caricamento del servizio; non un aumento di massa clamoroso, ma è importante vedere progressi nella sua struttura, indispensabili per dotarlo di maggior forza e resistenza.
Sinner ha condotto la partita attento a non esagerare, per trovare i migliori riferimenti e prendere fiducia nei suoi colpi in “assetto da gara”, affidandosi alle sue certezze: risposta aggressiva, progressione dal centro del campo, grande ritmo conducendo lo scambio in anticipo, pronto a scatenare il diritto lungo linea e il rovescio cross. Proprio con queste due soluzioni Jannik ha ottenuto molti punti, mettendo a nudo le difficoltà dell’olandese quando chiamato a reagire violentemente ad un attacco, spostato dalla sua posizione ideale sulla riga di fondo. Fin dai primi scambi è parsa evidente la differenza di intensità e qualità di Jannik rispetto Botic, difficile per “l’orange” rincorrere e rimettere molte palle alla velocità, angolo e pressione dell’altoatesino. Appena Van De Zandschulp non riusciva a fare il punto con servizio o gran botta col diritto ed era chiamato a rincorrere, a lavorare la palla, a scambiare molto, perdeva sistematicamente campo o accelerava a dismisura i tempi dell’attacco, finendo per commettere diversi errori. Proprio il diritto l’ha tradito nei momenti decisivi, perché ha rischiato troppo o perché Sinner – sapientemente – l’ha spesso sfidato sul suo colpo forte, per poi cambiare sul rovescio e prendersi lauti dividendi.

INTERVISTA ESCLUSIVA A JANNIK SINNER


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9 commenti. Lasciane uno!

guido (Guest) 29-01-2024 21:34

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Alex77
che cammino, di gran lunga il giocatore che ha meritato maggiormente il trofeo!!

Di gran lunga anche quello che ha avuto la fortuna/beneficiato di poter spalmare i 7 incontri in 15 gg( e non in 14),con due volte doppio day off(dopo il primo turno e dopo i quarti),oltre a giocare i primi turni sempre come primo match (dettaglio non da poco ndr)oltre ad un tabellone sicuramente,piu’ semplice rispetto alla metà bassa del tabellone dove si sono massacrati tra di loro per raggiungere la finale…
P.S.;SINNER È UN FENOMENO E MERITA TUTTI I SUCCESSI CHE STA AVENDO,ma se tutti questi piccoli vantaggi situazioni favorevoli li avesse avuti il russo al posto di JS,e ieri il risultato fosse stato un altro a quest’ora ci sarebbero state polemiche infinite e si sarebbero chieste interrogazioni parlamentari…
O si vuole negare anche questa verità?

Hai ragione: così son capaci tutti

9
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Alex77 (Guest) 29-01-2024 20:45

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Alex77
che cammino, di gran lunga il giocatore che ha meritato maggiormente il trofeo!!

Di gran lunga anche quello che ha avuto la fortuna/beneficiato di poter spalmare i 7 incontri in 15 gg( e non in 14),con due volte doppio day off(dopo il primo turno e dopo i quarti),oltre a giocare i primi turni sempre come primo match (dettaglio non da poco ndr)oltre ad un tabellone sicuramente,piu’ semplice rispetto alla metà bassa del tabellone dove si sono massacrati tra di loro per raggiungere la finale…
P.S.;SINNER È UN FENOMENO E MERITA TUTTI I SUCCESSI CHE STA AVENDO,ma se tutti questi piccoli vantaggi situazioni favorevoli li avesse avuti il russo al posto di JS,e ieri il risultato fosse stato un altro a quest’ora ci sarebbero state polemiche infinite e si sarebbero chieste interrogazioni parlamentari…
O si vuole negare anche questa verità?

Fortuna? Avere nella stessa parte di tabellone il numero 1 non mi pare possa definirsi tale, quanto al russo non penso sia colpa di Jannik se ci ha impiegato 6 ore in piû di tennis per arrivare in finale nè se sia stato sorteggiato nella parte bassa del tabellone dove è il regolamento a definire i giorni di riposo.. “complotto” pro Sinner, che vuoi che ti dica

8
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+1: Lory99
Rovescio al tramonto 29-01-2024 20:30

E l’unico giocatore che ha dominato in gran parte gli Australian Open, fantastico.
Si può vincere uno slam battendo il numero 15, 5 , 3, 1 del mondo, servendo circa il 60% di prime o quakcosa in meno, ben fatto ragazzo.
Le fortune, le sfortune, e questo qui e quello li, la vita toglie e la vita dà.
Karma win.

7
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Massimo.bianco29@yahoo.it (Guest) 29-01-2024 18:14

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Piero Laratta
@ Massimo.bianco29@yahoo.it (#3913061)
fortuna ??? Stessa parte del tabellone di Diokevic. Sorteggio, tra primi otto tra e l’unico che a trovato le testa di serie più alte dai sedicesimi in poi, quarto di finale della vigilia della semi con il Joker che iniziata ad le 11 di sera, ecc dove sto vantaggio???

Hai ragione,sicuramente la metà di tabellone di JS era piu’ difficile di quella bassa….
…e sicuramente è stato il piu’ penalizzato!!!

6
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Piero Laratta (Guest) 29-01-2024 16:42

@ Massimo.bianco29@yahoo.it (#3913061)
fortuna ??? Stessa parte del tabellone di Diokevic. Sorteggio, tra primi otto tra e l’unico che a trovato le testa di serie più alte dai sedicesimi in poi, quarto di finale della vigilia della semi con il Joker che iniziata ad le 11 di sera, ecc dove sto vantaggio???

5
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Massimo.bianco29@yahoo.it (Guest) 29-01-2024 15:33

Scritto da Alex77
che cammino, di gran lunga il giocatore che ha meritato maggiormente il trofeo!!

Di gran lunga anche quello che ha avuto la fortuna/beneficiato di poter spalmare i 7 incontri in 15 gg( e non in 14),con due volte doppio day off(dopo il primo turno e dopo i quarti),oltre a giocare i primi turni sempre come primo match (dettaglio non da poco ndr)oltre ad un tabellone sicuramente,piu’ semplice rispetto alla metà bassa del tabellone dove si sono massacrati tra di loro per raggiungere la finale…
P.S.;SINNER È UN FENOMENO E MERITA TUTTI I SUCCESSI CHE STA AVENDO,ma se tutti questi piccoli vantaggi situazioni favorevoli li avesse avuti il russo al posto di JS,e ieri il risultato fosse stato un altro a quest’ora ci sarebbero state polemiche infinite e si sarebbero chieste interrogazioni parlamentari…
O si vuole negare anche questa verità?

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-1: Lory99
Alex77 (Guest) 29-01-2024 13:39

che cammino, di gran lunga il giocatore che ha meritato maggiormente il trofeo!!

3
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+1: Taigo, Rovescio al tramonto
brunodalla 29-01-2024 13:06

curiosa la coincidenza dello stesso identico punteggio nel primo turno e nel quarto. e per un solo gioco non lo ripeteva anche nei quarti con rublev.

2
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+1: Lory99
Paolo Papa 29-01-2024 12:47

è stata una cavalcata incredibile, da schiacciasassi per quasi tutto il torneo.
eppure il primo turno non era semplice, l’olandese era forse il migliore di quella fascia che i primi in classifica potevano trovare.
ricorderei anche che baez viene dalla suo miglior anno nel 2023, dove ha vinto tre 250 di cui l’ultimo sul cemento.
khachanov altro tennista in grande spolvero che, ultimamente,fa sempre bene negli slam su cemento.
poi ha sconfitto n.5, n. 1 e n. 3.

un campione!

1
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+1: il capitano, Taigo, Emma_Woodhouse, Rovescio al tramonto, Lory99