Cahill e Vagnozzi lodano Sinner: “Un Campione in Crescita”
Nel dopo partita della semifinale degli Australian Open 2024, i coach Darren Cahill e Simone Vagnozzi hanno condiviso le loro impressioni sulla prestazione di Jannik Sinner, sottolineando il suo incredibile percorso e la maturità mostrata sul campo.
Darren Cahill: Un Ruolo di Supervisione
Cahill, con un ruolo più di supervisione rispetto al passato, ha attribuito il merito principale a Vagnozzi per il lavoro svolto con Sinner. Ha evidenziato l’importanza del ruolo di Vagnozzi nella crescita tecnica e tattica di Jannik, lodando la sua capacità di assorbire le informazioni e trasformarle in miglioramenti concreti sul campo. Cahill ha messo in risalto la resilienza di Sinner, in particolare nel match contro Djokovic a Wimbledon, dove ha appreso molto nonostante la sconfitta.
Il 99% del merito va a Simone, sta facendo un ottimo lavoro con Jannik. Il mio ruolo è invece un po’ diverso, io più che altro ho una supervisione del lavoro complessivo. Ovviamente parliamo di tattica e di aspetti tecnici, ma Simone è ‘la voce’.
Ha lavorato molto sulla parte fisica, credo che il lavoro di Umberto negli ultimi due anni sia stato cruciale. Il suo modo di muoversi e la capacità di mantenere il livello più alto più a lungo nel match, soprattutto sui 5 set lo dimostrano.
Sinner ha etica del lavoro, voglia di imparare, desiderio, obiettivo e un quoziente intellettivo tennistico fantastico. Jannik è tutto questo, e ha anche un gran senso dell’umorismo e lo dimostra sempre in campo nelle interviste post match. E’ un ragazzo delizioso che ama stare in compagnia e ama passare del tempo con il suo team.
Simone Vagnozzi: Un Approccio Tecnico e Mentale
Vagnozzi, da parte sua, ha sottolineato l’importanza dell’atteggiamento di Sinner, soprattutto nel gestire i momenti critici del match. Ha elogiato la capacità di Jannik di adattarsi al livello di gioco di Djokovic e di rimanere concentrato, in particolare durante il quarto set. Vagnozzi ha anche evidenziato il miglioramento nel servizio di Sinner, un elemento cruciale per il suo successo.
E’ un piacere poter avere nel nostro gruppo un coach di grande esperienza come Darren, dice sempre la parola giusta prima della partita e sa fare una analisi perfetta del match alla fine. Nelle fasi finali di un grande torneo è fondamentale avere un supporto del genere.
Quando abbiamo iniziato a lavorare con Jannik il suo gioco era più ‘monotono’. Spingeva solo molto forte, ma senza una vera e propria tattica. Ora utilizza tutta la sua velocità ma la alterna a dropshot e slice. Inoltre ha migliorato molto il servizio e oggi contro Novak lo ha dimostrato. Non concedere neanche una palla break a Novak credo sia accaduto una volta in dieci anni.
Il Team di Sinner: Una Sinergia Perfetta
Entrambi gli allenatori hanno riconosciuto l’importanza di un approccio olistico, che include il lavoro fisico e mentale, oltre alla tecnica e tattica. Cahill ha parlato della sua esperienza e della capacità di comunicare efficacemente con Sinner, mentre Vagnozzi ha messo in luce il suo contributo tecnico e tattico. Hanno entrambi enfatizzato l’importanza del lavoro di squadra, del supporto fisico e mentale, e dell’approccio tecnologico moderno.
Sfide e Successi: La Crescita di Sinner
Cahill e Vagnozzi hanno discusso delle sfide di integrarsi in un team tutto italiano, con Cahill che ha scherzato sull’imparare a bestemmiare con l’accento giusto. Hanno parlato della personalità multiculturale di Sinner, del suo umorismo e della sua serietà in campo, sottolineando come queste qualità contribuiscano alla sua crescita come giocatore.
Verso la Finale: Lavoro Continuo e Aspettative
Guardando verso la finale, Cahill e Vagnozzi hanno espresso ottimismo e realismo. Hanno riconosciuto che ogni partita è un passo in più nel percorso di Sinner, sottolineando l’importanza di godersi il viaggio e continuare a lavorare sodo. Con fiducia e determinazione, Sinner si prepara a affrontare la sua prossima grande sfida, sostenuto da un team che crede fermamente nel suo potenziale e nella sua capacità di diventare uno dei grandi del tennis mondiale.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Darren Cahill, Jannik Sinner, Simone Vagnozzi
@ tinapica (#3908849)
Sì, Gucci è uno dei suoi sponsor ormai da qualche anno, e dallo scorso Wimbledon ha iniziato a scendere in campo con una delle loro borse. Non escludo l’abbia messa da parte, almeno per il campo, proprio perché ha catalizzato troppe attenzioni, anche negative. Per cui forse era stufo di dover fornire risposte scontate alle domande sulla borsa. Ma c’è sempre chi, pur di attaccarlo, finge di non capire che “il lavoro è lavoro” e gli sponsor a certi livelli possono essere fondamentali. Come tu ricordi Lorenzo, io ricordo Jannik all’inizio, prima che arrivasse la Nike, con le magliette della Head un paio di taglie più grandi, eppure non pareva importargli granché. Adesso, e necessariamente, nessuno dei due dimentica mai di infilare il Rolex prima dell’intervista a partita finita, per citare uno sponsor in comune.
@ tinapica (#3908884)
Io invece trovo fuori luogo il tuo commento, la mia era una battuta per ringraziare il fatto che quei territori sono italiani, per pochissimi km, e ci hanno regalato un super campione tutto nostro, italiano. Non volevo certo mancare di rispetto a popolazioni flagellate oggi o in passato da conflitti sanguinosi, come da tua inopportuna accusa. Da sempre la geografia è stata rimodellata dalla storia, purtroppo spesso dalle guerre, ma io, come spesso a battuta hanno scritto tanti nel sito, intendevo dire che per pochi km Sinner poteva essere un’eccellenza austriaca, invece è tutto nostro. Io parlo di sport, caro professorino, se ci vuoi mettere dentro politica e guerre frequenta altri siti e non fare processi alle intenzioni.
@ Intenditore (#3908777)
“grazie alla Storia che ha rimodellata la Geografia”…
Trovo questa affermazione molto grave e disturbante.
Bisognerebbe farla leggere, magari nella necessaria traduzione in Tedesco-Bavarese-Tirolese (che quella è la loro genealogia linguistica), a chi ha le radici in quei territori che noi invademmo e conquistammo poco più di 100 anni fa con le armi, col sangue sparso tra le trincee.
Per sapere: lei proverebbe analoga gratitudine verso la Storia se con l’eventuale vittoria dell’alleanza nazi-fascista nel secondo conflitto mondiale l’Italia avesse tenuto l’impero (da me scritto volutamente in minuscolo) sui territori di Abissinia e quindi i numerosi titoli olimpici e mondiali del mezzofondo e della maratona vinti dall’Etiopia fossero da ascrivere ai medaglieri dell’Italia?
Guardi, più probabilmente quell’eventuale gratitudine alla Storia la proverebbero in Germania, dato che nei piani di Hitler il terzo Reich, militarmente soverchiante, avrebbe dovuto fare un sol boccone del nostro Stivale.
Se veramente si considera la Storia dei Popoli con la giusta competenza e con Umanità, il tempo non lenisce la sofferenza e non sana l’ingiustizia, che restano tali, anche dopo più di un secolo.
In quest’ottica trovo necessario schierarsi senz’ambiguità e convenienze, ben al di sopra dei miseri interessi di parte pagati con le armi e fatti pagare col sangue.
Per restare alla cronaca storica contemporanea:
Ucraina e Palestina libere!
E rispettose delle Popolazioni minoritarie o confinanti; proprio come noi dovremmo essere con il Popolo Sud Tirolese di cui continuiamo ad invadere la terra.
@ Emma_Woodhouse (#3908383)
Non sapevo che Sinner avesse una borsa di Gucci!
Io invece ho ancora negli occhi e nel cuore Musetti che scese in campo al Roland Garros (non ricordo se fosse lo Chatrier od il Lenglen) per affrontare Djokovic con una anonima busta della spesa in plastica infilata al braccio (mi pare di ricordare fosse il sinistro, mentre sul lato destro aveva il borsone delle racchette)!
Chissà perché lo fece, sarebbe bello chiederglielo, ma comunque, anche se, come temo, i risultati futuri lo dovessero relegare ad un ruolo di comprimario del meglio del tennis mondiale professionistico, per quel gesto per me resterà sempre IL PIÙ GRANDE!
Forza Lorenzo!
@ zedarioz (#3908328)
…citare Zizipas come fosse un oracolo del tennis…mah!
E a Djokovic “fa comodo” affermare che sono gli altri ad avere, in pochi anni, se non mesi (dato che l’anno scorso sfiorò l’Impresa Suprema di far filotto dei 4 Maggiori nello stesso anno solare) modificato ed alzato così tanto il livello da averlo costretto ad adeguarvisi.
Altrimenti dovrebbe ammettere (innanzitutto con sé stesso) di aver comunque incominciata la china discendente.
Invece, caro Nole, stai proprio già percorrendo, non un precipizio (dati i risultati recenti) ma, un inesorabile declivio dovuto alla carta d’identità. Nulla più e nulla meno.
@ zedarioz (#3908328)
…citare Zizipas come fosse un oracolo del tennis…mah!
E a Djokovic “fa comodo” affermare che sono gli altri ad avere, in pochi anni, se non mesi (dato che l’anno scorso sfiorò l’Impresa Suprema di far filotto dei 4 Maggiori nello stesso anno solare) modificato ed alzato così tanto il livello da averlo costretto ad adeguarvisi.
Altrimenti dovrebbe ammettere (innanzitutto con sé stesso) di aver comunque incominciata la china discendente.
Invece, caro Nole, stai proprio già percorrendo, non un precipizio (dati i risultati recenti) ma, un inesorabile declivio dovuto alla carta d’identità. Nulla più e nulla meno.
@ Paolo Angelozzi (#3908294)
Djokovic era, ed è, semplicemente un quasi 37enne che doveva affrontare il suo “gemello”, di quasi 15 anni più giovane.
Quindi era chiaramente un Djokovic all’ 80%, forse meno, rispetto al sé stesso di un decennio fa, ma era il 100% di quello attuale.
Affermando il contrario si manca di rispetto ad egli stesso, che ha da sempre nella testa il suo principale talento tennistico: non esce dal campo senza avere esaurite le proprie cartucce, Novak Djokovic.
@ zedarioz (#3908336)
Bah…teoria discutibile:
andando, che non mi ricordavo, a controllare si scopre che Federer vinse quella finale in 4 partite, perdendo la seconda e vincendo la terza solo allo sparegGioco, per poi dominare la conclusiva: manifesta superiorità, ma non tanto da poter affermare che avesse “un’altra cilindrata”.
Lo stesso Agassi in finale ci arrivò, credo eliminando giocatori di livello mondiale, anche molto più giovani di lui: come mai non avevano “un’altra cilindrata” anche loro?
Se Borg avesse solo una 15ina d’anni più di NadalParera, avesse avuta voglia di allenarsi seriamente (sappiamo che, ancor giovane, “scoppiò” e mai più si ritrovò) e gli si avessero concessi alcuni mesi per imparare ad adeguarsi alle nuove racchette (quelle sì che, confrontandole nel tempo sembrano venire da pianeti diversi) avrei proprio, credo sia un desiderio comune, voluta vedere una sfida tra loro sullo Chatrier:
col cavolo che il Maiorchino avrebbe vinto con un triciclo! Anzi: col cavolo che sarebbe riuscito a dar anche una sola singola ciambella allo Svedese! Forse non si ha più presente che razza di giocatore ed innanzitutto di atleta eccezionale fosse Borg.
Con ciò, è chiaro che il divario di ieri tra Sinner e Djokovic fosse innanzitutto fisico, dovuto ai quasi 15 anni di differenza.
Djokovic nel 2011 come nel 2015-’16, e non solo, giocava proprio come Sinner ieri, correndo altrettanto e tirando altrettanto forte e preciso.
Nessuna “evoluzione della specie”, quindi.
Solo l’inesorabile ed ineluttabile scorrere del tempo.
Due estati fa con amici e bambini siamo andati in vacanza in Sud Tirol, alloggiando qualche km dopo il Passo di Stalle già in Austria, ma il primo giorno la prima meta è stata San Candido, in pellegrinaggio nella stupenda terra dove è nato Jannik. Benedetti quei pochi km che lo rendono italiano!!! Grazie alla storia, che ha rimodellato la geografia!!! Detto questo, nei prossimi Slam lui ci sarà sempre, dovrà provare come fanno i grandi a partire per vincere, ogni volta. Accanto a lui non mancheranno i soliti noti, Carlos e Medvedev su tutti, non dimentico Zverev, Rune, Tsisipas, arriveranno altri. Nole credo che per un paio di anni dirà ancora la sua, sarà sempre competitivo e se gli dovessi pronosticare un altro Slam direi Wimbledon, forse meno logorante con scambi più brevi, partite più corte.
Piatti lo ha formato e portato in top ten o giù di lì. ma sinner ha capito che non aveva più margini di crescita e giustamente l’ha mollato. vagnozzi e cahill hanno meriti enormi per questa esplosione del talento azzurro. piatti era un padre padrone perfetto per un ragazzino ma non per un tennista maturo.
la
scelta di lasciare piatti e bordighera è stata
difficile e molto coraggiosa ma si è rivelata
vincente.
chapeau jannik anche per questo.
Se vogliamo basarci sulle dichiarazioni dei giocatori per confutare una tesi allora perché non riportare anche quelle di Fritz post sconfitta col serbo dove a precisa domanda se Djokovic fosse ancora forte come l’ultima volta quando si sfidarono a Melbour ha detto che per lui era ancora più forte. Che poi le dichiarazioni del tennista americano sembrano trasformarsi in una sorta di amuleto per Sinner visto che anche all’ultimo torneo di Miami dopo averle prese sonoramente da Alcaraz dipense lo spagnolo come un mostro a tre teste praticamente invincibile che poi venne sconfitto nel turno successivo proprio da Sinner.
@ Jannik the Goat (#3908284)
Sono pienamente d’accordo. Voglio aggiungere qualcosa che nessuno dice. prendiamo i primi tre della classifica: Nole, Carlitos e Daniel. Sanno benissimo che da ottobre scorso tutto è cambiato. Tutti e tre sono stati sconfitti ciascuno due volte da Jannik che ha alzato il suo livello sopra il loro e ne sono ben consapevoli. Voglio dire che Nole prima del match sapeva di essere inferiore a Jannik. NELLA SUA TESTA questo stato di inferiorità ha influito tantissimo nell’esito dell’incontro. E questa situazione potrà cambiare solo se JANNIK ABBASSERà IL suo livello e se altri alzeranno il loro.
Molto piu’ probabile che se ci fossero stati dei sinner o degli alcaraz in passato, i big 3 non sarebbero diventati così big…o forse sarebbero stati dei big 5. Si vede infatti da quelli che hanno qualche anno in piu’, sono in piena maturazione e iniziano comunque a prendere stese dai due giovani campioni. Quindi se sono ora big 3 e’ soprattutto perchè non sono venuti fuori in quegli anni campioni di pari livello. Quello che riusciranno a fare i nuovi big 2 e’ tutto da vedere…metterei comunque in discussione il concetto di big 3…
@ Jannik the Goat (#3908284)
Allora credo che il discorso sia un pochino più complesso: in parte abbiamo avuto un djokovic che “sembrava giocar male” per merito di sinner, ad esempio gli ha imposto un ritmo di gioco a dir poco spaventoso e personalmente mai visto un ritmo così alto per un intera partita; poi anche quando djokovic ha servito bene sinner in risposta è stato estremamente efficace mandando in tilt il serbo (a questi ritmi si è visto come djokovic faticava ad arrivare con un buon appoggio stabile sulle palle, causandogli errori ed imprecisioni grossolane a cui non siamo abituati), inoltre sinner ha variato molto ma molto bene col servizio. PERÒ, bisogna inserire, per avere un quadro completo della partita, anche un djokovic che ha giocato a tratti male “di suo”: nel senso che certe imprecisioni non sono dovute a chi aveva difronte (chiunque sia), ad esempio ha commesso alcuni errori gratuiti non da djokovic (mi riferisco ovviamente non a quelli causati dal ritmo assurdo di sinner), in risposta (è il migliore in risposta) di solito da djokovic mi sarei aspettato di più (era abituato a rispondere bene pure alle variazioni di servizio di federer che in questo era il migliore), ed infine il rendimento con la prima di servizio è stato estremamente discontinuo. Il risultato finale è che la partita ha assunto questa direzione secondo me per entrambi i motivi, meriti di sinner che hanno mandato in tilt il serbo, ma anche una partita non brillante da parte dello stesso… ciò ovviamente non cambia di una virgola il risultato storico finale di sinner: il tennis è fatto così, si incontrano degli avversari e non sono sempre al loro top, è normale, sta a te sfruttare al meglio l’opportunità come ha fatto sinner… ora vedremo la finale, per me favorito sinner (60/40)
Per cominciare non puoi esprimere alcun giudizio visto che Rod e Ken si sono affrontati solo 165 volte in partite ufficiali e quindi non hai a disposizione una casistica sufficiente. Ma, cosa ben più importante, se Sinner avesse scelto di fare lo sciatore non avrebbe mai battuto Odermatt e questa è l’unica ragione per la quale ha optato per il tennis!
Grandissimo lavoro del Vagno, rien à dire.
È chiaro che Sinner è un fuoriclasse puro e in campo ci va lui. Ma questo ha portato Cecchinato in semifinale al RG, Travaglia alle soglie dei 50, e adesso, nel suo incarico più difficile e responsabilizzante, sta producendo l’ennesimo capolavoro.
Peccato che stampa/media esteri passino il tempo solo a leccare il didietro a Cahill – che, figuriamoci, avrà certamente dato un apporto determinante – e mentre il poco telegenico ascolano non sanno nemmeno chi sia.
@ Giampi (#3908444)
@ Giampi (#3908439)
Finalmente due interventi in attinenza al titolo del topic !
Che poi i ragionamenti sulla singola partita sono dello stesso livello di chi guarda il dito e non la luna…come dice Jannik devi concentrarti sul percorso, sul progetto non su vincere o perdere una partita..e il percorso di Sinner lo stiamo vedendo dal 2019 e personalmente ricordo ancora la partita con Nadal al Roland Garros, dopo aver vinto con Zverev…un bambino che nel primo set e parte del secondo non ha permesso a Nadal di spostarsi una volta sul suo famoso diritto giocato dalla posizione del rovescio…
Il fatto è che Jannik si è costruito ed è stato costruito a fari spenti nel laboratorio segreto di Piatti mentre tutti gli altri giravano il mondo con centinaia di partite sulle spalle nei tornei junior come ad esempio sta facendo Cina’…quindi, in solitudine e con pochissimi confronti ha scontato un certo ritardo nello sviluppo tattico e nel continuo confronto con i suoi pari..alla fine la scelta anomala ha pagato perchè ha potuto concentrarsi sullo sviluppo tecnico…ora con nuovi allenatori ha potuto sviluppare tutto il resto…io lo vedo come certi giocatori tipo Lendl che una volta prese le misure poi diventano macchine da guerra…
Se fosse stato nell’era dei big three sarebbe stata più dura vincere nel corso dei 10/12 anni in cui più o meno erano tutti e attivi al top. Poi però scopriamo che, non dico Murray, ma pure un magnifico “normale” come Wawrinka ha vinto 3 Majors, allora anche jannik si sarebbe ricavato il suo spazio. Inoltre, premesso che Sinner deve ancora vincere (è favorito su Medvedev sia per gli ulitimi h2h che per il percorso e le prestazioni nel torneo), i limiti di Sinner sono ancora lontani dall’essere esplorati, ed ha ancora margini sotto tanti aspetti (che ad esempio Alcaraz non ha, pur avendo picchi di gioco e qualità tecniche anche superiori a quelli di Sinner) Djokovic nei primi anni di carriera era molto forte ma nessuno avrebbe scommesso una lira fuori corso che avrebbe a distanza di 15 anni vinto più di Nadal e Federer.
Ma nessuno sta minimamente sostenendo che Sinner è più forte di Djokovic in senso assoluto, perchè in tal senso non ci sono tennisti più forti di Djokovic, atteso che in senso assoluto si tiene conto dei titoli conseguiti e Sinner sino a questo momento non ha vinto quasi niente rispetto a Djokovic che invece ha vinto più di tutti !
Ma, tra Djokovic e Sinner ci passano 14 anni e attualmente quest’ultimo ha battuto più volte il Maestro ! Chi può sapere poi cosa accadrà da qui ai prossimi 14 anni ?
Il Maestro giocava al 50% ? E che vuol dire questo ? Allora per caso quando Sinner ci ha perduto ha sempre giocato al 100% ? O le percentuali nel caso dell’allievo non fanno mai testo ?
E’ lapalissiano che quando uno vince e l’altro perde quello che vince gioca meglio di quello che perde, specialmente nella prima semifinale di oggi ! E se quello che perde gioca male sono demeriti di quello che perde e non di quello che vince che oggi ha impressionato anche quello che ha perso e che lo ha pure dichiarato in sala stampa !
Qui si sta discutendo di oggi e non di quando Sinner non era stato neppure concepito !
Allora io mi chiedo: perchè dobbiamo sollevare a tutti i costi motivi di contrasto quando non ne sussistono le ragioni in funzione del tema oggetto di discussione ?
Oppure il serve & volley del mio mito assoluto, l’immenso Ken Rosewall?
Vabbè ma che glielo spieghiamo a fare a chi è prevenuto?
Maledizione ma quando la finiremo di sentire denigrazioni ad uno per esaltarne un altro? Che c’entra Musetti ora?
@ Paolo Angelozzi (#3908378)
Sono d’accordo con te, Trollozzi. Jannik è capitato in un’era senza campioni. E’stato fortunato che oggi Rod Laver fosse in tribuna un pò acciaccato , altrimenti ,con il suo Chip and Charge ,Sinner avrebbe perso 3-0.
Dream team,
quello che sta succedendo ha fatto diventare superstars non solo Jannik ma tutto quel box.
Bravi tutti, complimenti.
Impara, Musetti, impara… L’umiltà ha portato Sinner dov’è oggi, il sacrificio, la scelta di un team di livello per migliorare, senza sentirsi mai arrivato. Impara…
Perfetto, sono d’accordo anche su dove hai messo le virgole
Ma godersi semplicemente il momento r l’attesa finale invece di tutte queste elucubrazioni mentali no vero?
@ Jannik the Goat (#3908284)
Dicono che ha giocato meno bene di altre volte? Esattamente come è successo a tanti che in questi anni hanno subìto mentalmente il solo fatto di scendere in campo avendo Nole davanti come avversario, semplicemente oggi la stessa cosa è successa anche a lui perchè davanti aveva Sinner. E gli succederà di nuovo in tutti gli eventuali prossimi scontri diretti.
Ulteriore merito di Jannik, che si è costruito la cosa a suon di prestazioni nei loro recenti h2h.
Ecco, me lo sto chiedendo da quasi due settimane. 🙄 Secondo me per l’AO ha voluto dare risalto alla Head, entrando in campo solo con la loro borsa, per le piccole modifiche fatte alla racchetta (e anche l’intervista di Courier di qualche giorno fa puntava a spostare l’attenzione su quello sponsor). Altrimenti se non gli serve più che me la mandi pure. 😛
Djokovic ha incontrato in tutta la carriera gli avversari più’ forti della storia del tennis.
Negarlo e’ assurdo.
Dicevano che bastava, Djokovic, al 70% , a mo’ di battuta. E oggi forse era al 60% nei primi due set, Sinner stesso ha detto che sembrava stesse male.
Le dichiarazioni di Nole su Alcaraz e Sinner sono dichiarazioni “ di circostanza”.
Sinner e’ molto fortunato, in questo momento è chissà’ per quanto, avversari di grande livello non ve ne sono.
MI rifarò’ vivo se e quando apparirà’ ( o riapparirà’ , Alcaraz) qualcuno veramente di livello altissimo, poi ne riparliamo.
Ora e’ troppo facile.
P.s.: chi mi critica magari e’ lo stesso che quando ho scritto che per Nole” non era cosa”, ha sostenuto che non lo conoscevo, e che sarebbe venuto fuori al momento buono.
No, certi segnali , non mentono .E… le buone maniere non dovrebbero essere un optional.
Che disgraziati.
@ Paolo Angelozzi (#3908294)
Verissimo ma non molto tempo fa si diceva che djokovic al 70% bastava per battere tutti.. Oggi all’ 80% ha preso una legnata clamorosa mitigata solo dalla garra nel 3 set altrimenti pigliava una frullata che lo avrebbe portato a interrogarsi sulle sue scelte di vita.
e quindi?
è molto semplice, a tennis si gioca 1 contro 1 ed alla fine c’è un vincitore soltanto, che passa il turno.
Se non sei in forma, ti sei svegliato male, hai mangiato pesante, ti ronzano le orecchie non frega nulla a nessuno, perdi e va avanti l’altro.
Sicuramente ti potrai rifare alla prossima.
L’errore di Sinner fu di lasciare il team Piatti ad anno appena iniziato ed in quel modo.
Ma con il senno di poi ha avuto ragione lui anche se perse quasi un anno.
Il mio errore fu quello di non credere in come stava formando il nuovo team , sembrava una scelta subita, soprattutto non credevo sul preparatore.
Invece dopo alcuni errori per una serie di motivi ha imparato a gestire questo fantastico atleta e corretto sapientemente il tiro.
Alcaraz purtroppo ha scelto un’altra via, vediamo se sono casi oppure se il meglio lo abbiamo già visto.
Djokovic ha trovato il deserto dopo di lui, per trovare avversari di livello altissimo ha dovuto aspettare Sinner e Alcaraz: ovvio ha avuto a che fare con Federer (più vecchio di lui di 6 anni) e Nadal (solo un anno più grande ma più precoce), ma dopo il nulla, con gli unici che potevano contrastarlo (DelPo e Murray) tormentati dagli infortuni.
Diciamo che se c’è qualcuno a cui è andata bene, questo è proprio il serbo…
Ma chissenefrega lo vogliamo dire??? 🙂 rosicone:)
Aggiungo, trollozzi, che è semplicemente l’evoluzione naturale: Nadal batterebbe Borg 6-0 6-0 6-0, perchè sono di 2 epoche differenti, imparagonabili. Sinner e Alcaraz eleveranno il livello rispetto a Nole e Rafa, e a loro volta verranno superati da generazioni future. Come Agassi sembrava tirare piano rispetto a Federer. Ricordo una finale us open (2005?) in cui federer sembrava avere proprio una cilindrata diversa rispetto al 35enne Agassi, che era giustamente ritenuto una leggenda. E Agassi negli anni 90 faceva correre la palla come nessun altro.
Bravo
E avrei voluto sentire tutti questi sofisti del punto e virgola parlare di Alcaraz in giornata no quando ha perso contro Marozsan. Perché sminuire la vittoria di qualcuno dicendo che l’altro era in giornata NO o pensava ad altre priorità? Bravo Marozsan e bravo Jannik (che poi oramai ha il livello da Djokovic con ottima pace di quelli che è vecchio e da giovane non sarebbe successo … come se Jannik fosse al massimo …. ha appena cominciato ….)
Ci hanno già provato a Torino (la prima vittoria non conta, ma il vero Djokovic era quello che ha vinto) e a Malaga (eh ma che je frega della Davis, lui pensa a Melbourne …. e oggi a Melbourne eh ma pensa a Parigi, olimpiadi).
Ma quanto bisogna essere intellettualmente disonesti per dire certe baggianate che nascondono un lavorio di gengive non da poco.
Che piccineria di basso livello!
Caro trollozzi, mi sa che ti sei perso due dichiarazioni rese spontanee e non sotto tortura:
– Tsitsipas “Sinner e Alcaraz stanno portando questo sport ad un altro livello”
– Djokovic “ho dovuto modificare il mio gioco, migliorare ancora il servizio e tirare più forte perchè quello che facevo prima non basta adesso per battere questi ragazzi” (implicitamente ringraziandoli perchè lo hanno stimolato a migliorarsi anche in età tennistica avanzata)
Per trollare bisogna conoscere almeno l’argomento di cui si parla.
Finché Alcaraz non maturerà, se mai maturerà… Neanche parlassimo di Nardi…
Parlate di uno che ha vinto 2 tornei del grande slam, uno dei quali battendo Nole al quinto a Wimbledon, come se parlassimo di un qualsiasi next gen sconfitto in semifinale dal Medjedovic di turno… Ricordo che Alcaraz era spacciato come futuro Big One per 40 anni fino a 4 mesi fa… Boh…
10 e lode al preparatore atletico .. il ragazzo si muove ormai in campo come un felino
@ Fighter1990 (#3908313)
Sull’ ottimismo sono d’ accordo, sui motivi meno.
Ottimismo si, fino a che non viene fuori uno tosto sul serio, o fino a che Alcaraz non matura. Se mai maturera’.
Si, va bene tutto, ma intanto nessuno dice dove è finita la borsa di Gucci 🙄 😉
Forse gli altri li vedi modesti, perché Sinner è troppo forte.
Alla fine tutto è relativo e dipende da come vogliamo vedere le cose..
Alcaraz è sempre andato in affanno sul piano tecnico con Sinner, l’anticipo e la maggiore velocità di palla di Jannik, hanno portato Alcaraz al limite, mandandolo fuori giri(poi chiaramente essendo lo spagnolo atleticamente molto forte ha retto l’urto, con il nuovo Sinner non so come potrà andare..).
Io Sinner lo vedo invece con ampi margini di miglioramento, soprattutto sul piano atletico, ma anche sul piano tecnico, come ad esempio il servizio, le variazioni, il gioco di volo e le transizioni a rete..
Sono fiducioso che possa ulteriormente migliorare perché in primo luogo, è ossessionato dal tennis e dal voler essere il migliore, poi ha un’etica del lavoro straordinaria, ha qualità fisiche eccezionali, elasticità, coordinazione(lo sci lo ha sicuramente aiutato in questo), e per concludere ha un coach Vagnozzi, che conosce il tennis e le sue dinamiche come pochi.
D’altronde basterebbe osservare Cecchinato, prima e dopo Vagnozzi..
Poi chiaramente il futuro non lo possiamo prevedere, ma io credo si possa essere ottimisti.
Quale dei troll da …sei, con questo nuovo nick?
In più ha 6 ore in meno di recupero e anche questa notte prima delle tre non sarà a letto…ma soprattutto Jannik viene da tre vittorie su Medvedev sta benissimo fisicamente, tecnicamente e mentalmente e affronterà come al solito questa partita con serenità e umiltà..quindi per una volta lasciamo da parte la scaramanzia, e lo dice uno che quando la “bellissima e maledetta” squadra del cuore sta 2-0 negli ultimi 15 minuti, si ripete “forse un punto lo portiamo a casa”…
@ Jannik the Goat (#3908284)
Djokovic era al massimo all’ 80% , lo ha detto, implicitamente, leggere commento alla partita, anche…Sinner.
@ il capitano (#3908229)
Per me Sinner può, con Medvedev, vincere anche al quinto, ma vincerà’ in tre set.
Medvedev e’ molto forte fisicamente, specie nella tenuta alla distanza, limitato tecnicamente, e soprattutto un “ perdente”.
Quando i punti scottano, perde spesso la testa, a meno che non entri in modalità’ “gioco alla disperata, non ho nulla da perdere” , modalità’ che da’ qualche risultato, ma poi si perde comunque.
I tuoi diritti fanno male
sono pungenti come spine
sono taglienti come lame affilate
e messi in campo all’avversario
posson fare male, possono ferire
I tuoi rovesci fanno male
come sei bravo tu a colpire
quante giocate sai trovare
mentre io non so che fare
Le tue battute sono mine
le sento esplodere in cortile
al posto delle margherite
son delle cariche esplosive
In una società che usa e getta (vedi cosa hanno fatto ad Alcaraz, ma pure lui che se l’è fatto fare), un ragazzo come Sinner è un bene preziosissimo.
A me fanno ridere tutti coloro che per togliere meriti a questa impresa epocale di Sinner cavalcano la teoria del Djokovic in giornata no. Come detto molte volte da persone più autorevoli del sottoscritto, il tennis è un gioco d’incastri, se Djokovic oggi ha fatto molta fatica in risposta è stato grazie al servizio di Sinner che ha saputo variarlo continuamente cercando la profondità anche con la seconda senza dare riferimenti al serbo. Se Djokovic è stato meno incisivo al servizio soprattutto nei primi due set stato grazie anche alla risposta di Sinner che lo ha continuamente messo sotto pressione. Se Djokovic ha faticato a reggere lo scambio da fondocampo commentando tanti gratuiti è stato anche grazie al ritmo infernale imposto da Sinner che ha costretto il serbo ad accelerare i colpi perdendo campo. Probabilmente gli stessi che sostengono la teoria della giornata no sono gli stessi che dopo la finale di Torino sentenziavano di come la condotta di Nole avesse incartato l’italiano. La realtà è che Djokovic prima di affrontare Sinner aveva trasmesso la solita impressione di salire di livello turno dopo turno. Era appena reduce da un match in cui al di là di cosa dice il punteggio si era letteralmente preso gioco di un Fritz probabilmente nella miglior condizione di forma della carriera, questo è quando ti procuri una valanga di palle break contro uno dei migliori servizi del circuito giocando con punteggio ancora in bilico un terzo set surreale.
Diciamo che meglio di così non si poteva mettere
Nadal è soprannominato il Toro de Manacor, ci sarà un perché!!
@ fabio (#3908257)
Per me può’ più’ calare che crescere, ma se l’ avversario e’ Medvedev, o Alcaraz, che gioca a puro istinto, vincerà’ parecchio.
Ci fossero tempi e misure…
Sia, chiaro, e’ già un giocatore di altissimo livello, non credo diventerà’ leggendario, salvo il perpetuarsi della concorrenza non eccelsa intorno a lui.
@ il capitano (#3908229)
Infatti due anni fa perse con Nadal al quinto dopo aver vinto i primi due
Non oso nemmeno immaginare il lavoro che c’è dietro tutto questo. Congratulazioni a tutto il team per essere riuscito a fare emergere il meglio di questo ragazzo, è evidente l’affiatamento e l’abnegazione che li coinvolge, non avrebbero potuto trovare ‘allievo’ migliore su cui puntare il loro know-how.
@ Paolo Angelozzi (#3908249)
@ Paolo Angelozzi (#3908249)
La modestia degli altri? Guarda che c’e gente che ha fatto semifinali e finali Slam in età più giovane di Sinner e con i big 3 presenti e in grande spolvero. Poi vedremmo cosa potrà fare Sinner, può essere benissimo che il suo tennis smette di funzionare
@ Paolo Angelozzi (#3908249)
ma tu credi che questo sarà il miglior sinner che vedrai mai? La cosa negativa per gli altri è che sinner può crescere ancora tantissimo, nonostante ciò domenica può già vincere il suo primo slam
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L’ asso nella manica di Sinner e’ (sono) l’ anagrafe di Nole, e Nadal, l’ immaturità’ di Alcaraz, e la relativa modestia degli altri.
Fossimo in piena era “ big three”, gli Slam li vedrebbe col binocolo.
Così’ ne vincerà , svariati.
Vero comunque che l’ eccezione e’ il periodo “ big three”.
Quello che si prospetta nei prossimi anni e’ un periodo nella norma, anzi leggermente sotto.
Ma nello sport vale la “ legge Gimondi” , chi ti capita come avversario , e’ fondamentale.
A Sinner, in questo senso , si sta mettendo bene.
@ Alex77 (#3908177)
Staranno preparando un piano tecnico per la partita contro Medvedev, il russo, lo sottolineo ancora una volta, è un maratoneta. Bisogna vincere possibilmente in 3 o 4 set, arrivare al 5^ sarebbe una disfatta per il nostro.
In effetti, si vede che è stato fatto un grande lavoro.
Le difficoltà, ci sono e ci saranno sempre.
Mai progressi si vedono.
Si capiva che il lavoro principale da fare era sul servizio, e nei match importanti il servizio sta dando il suo contributo.
Era necessaria strategia e dare varietà al suo gioco per attuarla e ci siamo arrivati.
Anche sul piano della brillantezza fisica i progressi sono notevoli.
Per quanto riguarda il fondo, qui in Australia non è stato troppo testato, ma va bene così.
Non posso sapere dove sarebbe Sinner se fosse rimasto con Piatti.Non e’nemmeno giusto dimenticarsi o dare silo colpe al vecchio coach.
La bravura e’ stata di Jannik e di chi le vuole bene,capendo che si doveva cambiare per motivi che non pensi vadano ad imputarsi a Piatti , ma ad u a crescita naturale e dovuta.
Sono certo che Sinner sia e sempre sara’ ultrariconosxente al team Piatti.
Ma cone il mondo che cambia e migliora con le nuove idee, anche per uno sportivo non e’ diverso.
La differenza e’ stata che Sinner ha avuto il coraggio di “cambiare”, senza “rimanere” per giusti sentimenti d’affetto e riconoscenza, che peroni questi casi finiscono per far male ad entrambi, ma sopratutto a chi deve ” diventare” il grande giocatore sul serio.
Nel mio lavoro e nella vita jo troppo spesso fatto prevalere ke ragioni del cuore, sbagliando completamente, per paura di dover decidere e crescere davvero.
Quindi, qui mi complimento con Jannik e family, von chi sta lavorando così bene e con chi ovviamente non e’ piu’ con lui ma non ha fatto polemiche, anche se ora piu’ che mai avrebbe voluto esserci.
Bravi tutti.Grande Jannik.
Vai e vinci perche’ te lo meriti.
Auguri
Vero, sembrava uno sgarbo, una mancanza di gratitudine, ma alla fine aveva ragione Jannik. !!!!!!
Questo Team, il prossimo anno, lo mandiamo alla Ferrari. Vediamo se anche li riportano la vettura ai fasti di un tempo !!!!
Non ti preoccupare che alla prima sconfitta arriveranno quelli che diranno che ha sbagliato tutto e che è stato un enorme fallimento e peccato di presunzione quello di lasciare l’Accademia di Sanremo e dintorni.
Un grande team per un grande giocatore, chapeau!
avere un ragazzo come Jannik, con la cultura del lavoro,sa soffrire, sa imparare e sa essere umile, con cui lavorare sia abbastanza semplice, quindi il merito è anche e soprattutto del nostro giovane campione, nell’aver scelto un grande team e aver trovato la giusta intesa… ricordo ancora le lagnanze quando lasciò Piatti…
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Spinge in maniera molto forte, ma se trovi il modo di spezzare il suo ritmo si scioglie. Comunque sono curioso di vedere per quanto tempo reggerà questa brutalità tennistica.
Ripeto, partita preparata magistralmente, bravissimo ovviamente chi “materialmente” ha fatto il “lavoro” sul campo, ma grande merito anche ai 2 tecnici che hanno trasformato Jannik in 2 anni di lavoro da un giocatore monocorde ed a disagio in alcune parti del campo ad un tennista sicuro di sè, che sa sempre cosa fare e con ogni colpo pensato ed eseguito non a casaccio o di puro istinto ( come spesso Alcaraz ad esempio).. bravi, bravi e ancora bravi
Esattamente quello che dicevo prima su un altro articolo. Il ragazzo è in crescita. Viceversa, ed è inutile negarlo, Alcaraz, seppur talentuosissimo e piacevole da vedere, ha dato già il meglio, spremuto e impostato su quanto ci sia di più dannoso per un ragazzo, nello sport così come fuori: il tutto e subito.