Alcaraz dopo la bruciante sconfitta: “Non so che è successo”. Le difficoltà di lettura e reazione dello spagnolo
È stato a due punti da una delle peggiori sconfitte in carriera, poi è riuscito a tirare su un gran set, dominando un tiebreak con 7 punti di fila, uno più bello dell’altro. Momento tennisticamente splendido per Carlos Alcaraz ma assai effimero, poiché quel livello stellare è mancato fino al 5-3 del terzo set, e poi è riuscito a ritrovarlo solo a tratti nel quarto, fino al break di Zverev che l’ha condannato alla sconfitta. Sconfitta meritata vista la splendida partita giocata dall’inizio alla fine dal tedesco. Alcaraz è mancato in lucidità, consistenza, capacità di reazione. Una brutta battuta d’arresto che è diventata una sorta di K.O. anche nel dopo partita.
Parlando alla stampa, infatti Carlos non riesce a spiegarsi cosa sia successo, il motivo di un ingresso nel match così scadente e del perché abbia stentato sino alla fine a rialzarsi e iniziare a giocare il suo miglior tennis. Forse ha parlato troppo a caldo, ma per una volta le parole dell’iberico mostrano tutta la sua giovinezza, incertezze e dubbi su di un futuro che sarà sicuramente radioso, ma un po’ più complicato di quel che forse lui stesso si aspettava dopo Wimbledon e i tanti successi già ottenuti a soli 20 anni.
“Nel terzo set ho giocato di nuovo un ottimo tennis” commenta Alcaraz. “Ho trovato il modo di strappargli un contro break e di rientrare in partita, avevo le mie opzioni sul 3-4 nel quarto e non ne ho approfittato. Penso di aver giocato un buon tennis nel quarto set, anche se non al mio miglior livello. Ci sono stati molti alti e bassi nel mio gioco. Non ho trovato il miglior servizio per tutta la partita. È stato difficile giocare con quella pressione a cui Zverev mi costringeva ogni volta che servivo. Vedremo in futuro, ma è un peccato non aver potuto dimostrare il mio livello oggi. Devo imparare”.
“Non so cosa dire. Non so cosa sia successo” commenta amaramente, e in modo assai candido. “Devo vedere cosa è successo e parlare con la mia squadra, perché in questo momento così a caldo non so che conclusioni trarre. Sicuramente mi diranno le cose come stanno e da lì miglioreremo. Sono sicuro che in futuro migliorerò, perché se voglio vincere altri Slam devo migliorare in questo tipo di cose. Quando succede questo, rimontare non è impossibile, ma contro questo tipo di giocatori è molto complicato rientrare in partita”.
“Sasha ha giocato una grande partita. Ha iniziato come io avrei dovuto, e come pensavo sarebbe partito, molto aggressivo al servizio. Non so cosa sia successo. Mi piacerebbe dirlo, ma non ho avuto buone sensazioni dall’inizio. Ho commesso errori che non commettevo all’inizio delle altre partite. Il servizio è stato pessimo, né percentuali, né controllo… Contro giocatori di questo livello è difficile rimontare. Proverò a guardare la partita e a parlare con Samu e Juanki, che hanno visto cosa è successo”.
“Ho cercato di rimanere forte e cercare di ritrovare sensazioni. Non dobbiamo togliere merito a Sasha, ha fatto una partita completa. Se mi avesse lasciato qualcosa sarei entrato prima in gioco, ma lui non mi ha concesso niente. Una delle cose che tengo a mente è che, in questo tipo di situazioni, devo cercare di essere tosto e provare buone sensazioni, anche se sto perdendo e il mio gioco non funziona. Alla fine del terzo set le ho ritrovate per miracolo e pian piano sono migliorato, ma non voglio togliergli meriti perché oggi è stato il migliore”.
Chiedono a Carlos se sia preoccupato per gli alti e bassi, quei momenti di black out mentale mostrati oggi nel corso del match. Così risponde: “Nessuno è perfetto. Tutti hanno sempre qualcosa da migliorare. Non cercherò scuse per la mia età, ma ho 20 anni. È una cosa che devo migliorare e personalmente penso che sia normale che mi succeda. La cosa bella è che sappiamo che questo mi succede e dobbiamo lavorare affinché succeda meno o non accada affatto. Se andiamo più indietro, a me è capitato più spesso, ma adesso accede di meno. Non mi preoccupa. So che è qualcosa che cambierò e cambierò direzione. So ce la farò, vedrete un miglioramento”.
Per Alcaraz il favorito resta Djokovic, ma… “I giocatori che sono in semifinale hanno il livello per batterlo. Vedremo. Non è facile batterlo in un torneo come questo, dove è quasi imbattibile. Sinner ha giocato un tennis incredibile, non ha ancora perso un set e ha la capacità di battere Novak. Guarderò la partita”.
Leggendo tra le righe delle parole di Alcaraz, si legge una certa confusione. Esattamente quella con cui ha iniziato la partita e che non è riuscito a scacciare dalla sua testa finché non si è ritrovato spalle al muro, a due punti dalla sconfitta, e lì diventa facile lasciar correre il braccio e via, scatenando il talento ad occhi chiusi. Lucidità di analisi delle situazioni, capacità di reazione alle difficoltà e resistenza nei momenti “no” sono essenziali per vincere contro i migliori. Alcaraz ha 20 anni. Ha vinto due Slam, dominato gli avversari più forti. C’è riuscito imponendo il suo gioco, dando il massimo, dominando. I grandi campioni devono trovare la chiave per scardinare portoni chiusi, quelle giornate nelle quali non senti la palla, il servizio non va, l’avversario è al massimo. Al momento, Alcaraz non riesce a vincere contro i più forti quando non impone il suo tennis, questo è il responso dal campo, oggi e non solo.
Marco Mazzoni
TAG: Australian Open 2024, Carlos Alcaraz, Marco Mazzoni
Si dimentica una cosa, il suo percorso non è stato semplicissimo qualche set l’ha lasciato prima dei quarti e se non erro il più alto nel ranking era Sono gli altri tutti top 100 o giù di li. Quindi per uno che alla vigilia parlava già di augurarsi di fare la finale con Nole.. Beh forse non basta il fatto che mancava il coach ma può essere che magari gli stanno prendendo le misure, il tempo darà il responso. Buona giornata.
Diciamo che Zverev non era esattamente un predestinato, anche per via del fratello, ma quando è arrivato e si è affermato si diceva sarebbe stato uno dei giovani campioni del futuro insieme a Kyrgios Tsitsipas Thiem..quelli meno millenials
Guarda però che a chi lavora in cantiere non è necessaria la palestra…
Questa è la lettura “cattiva”, una lettura più “positiva” è che abbia voluto provare a farlo “nuotare senza salvagente”, ma non per poi passare all’incasso, ma perchè il ragazzo cominci a rendersi conto anche lui delle sue criticità. Ricordo che Piatti mandò da solo Sinner a 18 anni da compiere a fare la tournéé americana (che io ritengo sia stata più importante della vittoria di Bergamo) perchè imparasse a “cavarsela da solo”. Da quell’esperienza Jannik tornò con la vittoria di Lexington, e la qualificazione al MD degli USO, viatico al successivo finale travolgente di stagione.
@ IlCera (#3905432)
Bravo…l’ho pensato anche io. La sua assenza per me non era giustificata dal problema al ginocchio. C’è qualcosa sotto…
Secondo me, il tennista meglio strutturato per affrontare le grandi sfide, è il russo-tedesco Zverev. Dopo di lui Djokovic e…..gli altri enzo
@ Sporadico (#3905016)
Carta canta! enzo
@ Koko (#3905033)
A Wimbledon contro Djokovic la differenza l’hanno fatta 2 punti, se Nole davanti 1 set a zero sul 6-6 e pure 6-6 nel tiebreak fa i 2 punti e va lui 8-6, va 2 set a zero e Alcaraz non lo prende più, certi incontri si decidono su un punto, Quindi Alcaraz a Wimbledon non ha dominato, c’è stato solo un punto di differenza.
In verità di zverev nessuno diceva le stesse cose di alcaraz, anzi.. Era troppo alto, non sapeva muoversi etc.. Mi ricordo benissimo perchè ero uno dei pochi, almeno qui sopra, che lo sosteneva (e sicuramente uno dei primi che lo proiettava in altissimo già ai tempi dei tornei itf :lol:). Purtroppo il destino non gli è stato proprio favorevole (immortalità dei big three, infortuni, problemi extra campo). Ma resta un top assoluto, questa vittoria di zverev la vedo come estremamente normale.
Ovvio, ha solo poco più di 20 anni e il ragazzo va seguito e migliorato, come è stato per Jannik che comunque sente l’esigenza di migliorarsi e che ha bisogno di essere seguito validamente !
Però, con Carlos non si tratta di una giornata no, ma di un periodo non brillantissimo se si pensa che – togliendo la vittoria con Djokovic di fine 2023 in un mach di mera esibizione – negli ultimi 11 machs ha subìto 5 sconfitte e in questo G.S. in Australia anche un tennista non top ten come Sonego lo ha impegnato non poco !
Viva dio ogni tanto anche i campioni hanno giornate meno lucide.
In fondo ha ancora 20 anni..
@ enzola barbera (#3904985)
enzo ma ne capisci proprio poco di tennis!!!
Ferrero è una faina. Rinnovo contrattuale? Ti lascio in perdizione a Melbourne e così ti convinci, tu e la tua cricca, da soli, sull’aumento della percentuale. Altrimenti, il telecomando lo rimetto nel cassetto.
Molto vero e molto probabile
E’ altrettanto vero che quando vinci molto da giovanissimo il rischio di cedere, mentalente o fisicamente, c’è ed i piccolissimi campanelli di allarme bisogna ascoltarli con grande attenzione.
Io faccio sempre l’esempio di Hewitt che a 21 anni e mezzo aveva vinto US OPen e Wimbledon e pareva un vero predestinato e poi si è perso.
Io veramente non me lo auguro, anche a costo divedere meno risultati totali di Jannik io spero (e ovviamente credo) che Alcaraz continui ad
essere un grandissimo avversario. Dico solo che nulla è scontato nel tennis e se esci giovaissimo ci sonod elle insidie che vanno evitate.
Comunque, dopo la debacle, Carlos con le sue dichiarazioni, sempre molto sincere, ha fornito sostanzialmente le logiche e ovvie spiegazioni di quanto è accaduto, nonostante abbia pure candidamente esclamato: “Non so cosa è successo” !
In pratica, si possono fare tutti i ricami che si vogliono, ma quando si gioca a corrente alternata contro un avversario che è ritornato molto forte, la sconfitta è sempre possibile, anzi probabile.
Alcaraz ha fatto tanti punti da Campione, ma ha commesso anche molti errori, molti di più di quelli che non rientrino nei propri standars, e nei primi due set ha dovuto mantenersi a galla per quel che ha potuto con le seconde di servizio.
Ad un tennista forte come Carlitos, in linea generale, non servono neppure gli aces, ma dignitose prime di servizio per chiudere il punto al terzo o al quinto colpo !
Ieri questo non c’è stato minimamente nei primi due set, mentre il tedesco non solo ha martellato col servizio, ma ha scambiato anche secondo il suo ritrovato tennis.
Alcaraz ha giocato alla Alcaraz praticamente nella fase finale del terzo set e per parte del quarto set, quindi quale poteva essere l’esito del mach ?
Se poi, dall’analisi del mach si vogliono capire le profonde ragioni del perchè Carlos non si esprima con continuità ai livelli eccelsi che ben conosciamo, allora si passa ad un’analisi molto più complessa e di lettura meno semplice, anzi si passa alle ipotesi !
Davvero grave e strana l assenza di Ferrero. E’ vero che si è operato al ginocchio, (ma 1 mese fa e in artroscopia…) ma per l’importanza che lui ha durante i match di Alcaraz (praticamente lo telecomanda), avrebbe dovuto seguirlo a Melbourne. A meno che non ci siano altri motivi. Tatticamente Alcaraz non è messo benissimo. Zverev non ha stravinto in 3 set unicamente per il braccino che ha avuto quando è andato a servire per il match.
A me ste dichiarazioni piacciono poco.
Cioè presupporre che sia successo qualcosa quando hai perso con uno che gioca benissimo, numero 6 al mondo, che è in serata di grazia per me è molto poco elegante.
Per me sarebbe stato più corretto dire che Zverev ha strameritato e che deve capire dove può migliorare, ma dire non so cosa sia successo presuppone l’idea che abbia perso perché non ha giocato al megli e se avesse giocato al meglio era una vittoria scritta.
Ieri per me ha perso perché Zverev ha giocato benissimo e gli ha tolto il ritmo, deve capire che non ha giocato bene non perché venere era nel saggitario, ma perché l’altro non gli ha fatto fare il suo gioco.
D’altra parte è da wimbledon che non vince un torneo e, anche se con ottimi risultati, ha sempre trovato una giornata storta anche con avversari non del tutto irresistibili (dmitrov, e tommy paul su tutti)
Lo dico da grande ammiratore di Alcaraz tennista e da simpatizzante di Alcaraz persona: deve stare molto attento a gestire queste cose perché nel tennis è un attimo ad andare in crisi.
C’e’ da dire che come Umarell, il suo ideale è il manovale palestrato che sposta le lastre di cemento nei cantieri, non certo il gracilino che colpisce vincenti a 155km/h
Una situazione già emersa in passato, se non impone il suo gioco non ha un piano di riserva. Jannik in questo è maestro, perché in carriera si è dovuto arrangiare molte volte con poco. Imparerà anche Carlitos, credo
@ walden (#3904756)
È vero ,detesto anche io giudizi affrettati dettati solo dal momento, conditi da definizioni perentoree nette,decisive anche e soprattutto dul futuro di quel giocatore….è così anche nel calcio….o sei un brocco o sei un fenomeno….per poi cambiare tutto dopo un paio di mesi ….giudizi da trogloditi tutto istinto e niente cervello senza una visione di largo respiro
20 anni…ci sta, dicevano di Zverev le stesse cose di Alcaraz o quasi ma si era un pò perso…
CARLITOS CHE LEGNATA… 🙂 🙂
Ma sì dai …
Lui non era interessato agli AO, lui ha partecipato solo per prepararsi alla stagione sul rosso… 🙂 🙂
Ma alla fine sarà una stagione sotto il “rosso”… 🙂 🙂
Quello dello zio non è un teorema, è solo la tigna di mantenere il punto, una volta resosi conto che l’aveva sparata grossa in tema di fisicità ideale per un tennista. Se a zio gli chiedi perché i centometristi sono un ammasso di muscoli mentre i maratoneti sembrano usciti da un campo di sterminio, lui non ti sa rispondere. Se gli chiedi la differenza tra forza e resistenza, idem. Tra capacità aerobica e anaerobica… booooh! Insomma, lasciamolo con la sua idea del maschione con la racchetta in mano che bastona tutti i gracilini che gli capitano a tiro… a lui piace così!
Sinceramente non ho visto Alcaraz dominare come si pensa in molte occasioni in cui pure ha vinto lo slam: a New York ha forse dominato uno che stava per perdere contro un Sinner ancora acerbo in un match anche buttato da Jannik? La finale di Wimbledon è stata forse un dominio o Djokovic si è incartato brutalmente davanti al grande slam possibile e poteva vincere tranquillamente lui con più lucidità? Quindi si a valutarle come vittorie esaltanti e spettacolari in relazione ad un neofita brillante ma assolutamente nessun dominio se non sul piano dello spettacolo ma senza alcuna nettezza o domino particolare! Se si gioca in maniera spettacolare si tende più facilmente ad attribuire un dominio in effetti solo immaginario: il Milan di Sacchi ad esempio pur spettacolare spesso vinceva di misura contro le Stelle Rosse!
Che palle però a zì’… e ripeti sempre le stesse coseeeeee!!! Ma che cazzo vuol dire “ fisico perfetto”! Ma secondo te un fantino può avere il fisico di un lottatore di sumo??? E andiamo suuuu!!! Ogni disciplina richiede abilità particolari e, quindi, fisicità diverse. Purtroppo per te, che pare adori i maschioni, il tennis non richiede né buttafuori, né toraci a 4 ante e né fisici bestiali. Mettiti l’anima in pace.
un normale percorso che ogni adolescente precoce prima o poi deve affrontare,avra’cominciato a sentire profumi di aiuola nell aria,ed ecco che la concentrazione stecca.
mi sa di sì
Tipo Luka Doncic.
@ MAURO (#3904880)
Niente rubrica “legnata, legnatina, megalegnata” oggi?
A molti di voi manca il senso dell’humor. Lo capisce anche un bambino che il “buttafuori” non è il tennista tipo. Ho esagerato apposta per darvi un idea. Non vi piace fisico bestiale e neanche buttafuori, cosa scriveró la prossima volta? Adesso che ci penso, il tennista tipo deve avere il torace come un armadio a 4 ante. A parte le battute, è innegabile che il campione deve avere un fisico perfetto enzo
Sconfitta più che accettabile a mio modo di vedere. Ha perso ai quarti contro un giocatore che al suo miglior livello, oggi mostrato a larghi tratti, non è inferiore né a lui né agli altri che lo precedono in classifica. Alcaraz ha bisogno di colmare alcune lacune che, per via del tennis completo di cui dispone, risultano spesso insignificanti. Credo che questa possa essere per lui quella stagione di transizione che occorre a tutti i giocatori in giovane età; che poi il suo immenso talento ne mitighi le conseguenze non è difficile da supporre.
Se Carlitos ha perso perché è stato meno brillante del solito ci sta e non è un problema.Ma se ha perso perché non era presente il suo coach è un problema
Secondo me gli anni in cui ha vinto gli altri non erano preparati fisicamente come oggi e in molti tornei non c era Djokovic…io direi che gli altri sono cresciuti di livello e di fisico…adesso e più difficile x tutti non solo x Alcaraz il livello si è pareggiato
2 considerazioni di base…
Zverev non giocava così bene da 2 anni
Alcaraz non giocava così male all inizio dallo stesso tempo….
Oggi Zverev in alcuni frangenti era ingiocabile probabilmente anche x Djokovic o Sinner però lo spagnolo gli ha regalato quasi 2 set sbagliando parecchio in più oggi il tedesco ha servito in maniera spaziale in pratica ecco fatto perdere 2 set in maniera netta…
Zverev oggi ha corso tantissimo prestazione davvero potente ,così può vincere il torneo…contro prova Medvedev
Tutto vero
Cioè noi un Sonego, un Musetti, un Arnaldi negli ultimi cinquant’anni li abbiamo sempre avuti? Ricordo un epoca in cui non avevamo nessuno nei top 100, e poi è arrivato Caratti. La sbornia di successi e’ pericolosa, ricordare sempre come eravamo. Ho tralasciato Sinner e Berrettini perché i loro risultati sono al momento straordinari, i migliori da 47 anni a oggi.
@ antoniov (#3904886)
poi che cuore! nel terzo set a un game dalla sconfitta ha trovato la forza di crederci ancora e di dare ancora il massimo!
E’ giovane, avere alti e bassi è normale
e poi ingoiare sconfitte lo aiuterà a crescere
Ho la sensazione che Sinner abbia la freccia messa per stare avanti a tutti per parecchio !!!!!
Alcaraz é il giocatore piú giovane ad aver detto quello che ha detto oggi
Carlitos gia’ finitos
Come non straquotarti !
Anche Federer ha dovuto aspettare prima di esplodere. Il primo slam lo vinse nel 2003. Credo che lo spagnolo abbia un problema simile, non saper gestire l’enorme bagaglio di colpi a disposizione e di conseguenza prendere a volte la scelta sbagliata. E sbagliare contro gente come zverev vuol dire pagarla cara. È giovane e finora ha fatto meglio di Federer e djokovic alla sua età. Crescerà
CARLONE dovrebbe solo vergognarsi X queste prestazioni.
Dopo Wimbledon si e’ montato la testa.
Comunque prevedo doppia vittoria a Parigi.
il lato preoccupante di un giocatore completo come alcaraz, è che è un giocatore fatto,finito,cioè non ha altro da aggiungere.
quando l’avversario lo scopre, per lui è finita.
per sinner il discorso è diverso.ogni partita ha qualcosa di nuovo da aggiungere e per lavversario di turno diventa complicato leggerlo.penso…
vorrei dire questo, quando è esploso, per partito preso, me lo sono fatto rimanere antipatico, troppo forte, troppo bello da vedere, troppo non italiano per me che tifo italia anche se giocano a freccette; poi come si fà…, è un ragazzo pulito e corretto e a 20 anni mostra la sua età e le sue fragilità e il suo dire ma sono già stato primo del mondo ho già vinto due slam, ma cosa altro devo chiedere? è dura è dura è dura, l’anomalia è nole (e ne sono tifoso), ogni sua sconfitta me lo fa rimanere più simpatico.
Forza carlitos e forza jannik (e meno male che ora ce l’abbiamo anche noi )
Concordo, entrambi ragazzi che sono un vero orgoglio per le rispettive nazioni.
Secondo me la tenuta fisica non c’entra. Era più stanco Zverev. Ha perso per mancanza di lucidità. Di fronte a un avversario come Zverev (gran giocatore, gran servitore e molto altro) devi semplificare ed essere da subito concreto. Il problema oggi è stato questo. Il problema è questo da Wimbledon. Più la testa che il fisico. Non ha ancora sviluppato la necessaria intelligenza tattica. Poi credo che a volte tenda ancora a sottovalutare avversari e situazioni. Lo ha fatto sia con Zverev (oggi, a Torino, ma anche al RG di due anni fa) sia con Medvedev (agli USO). E, ripeto, la tenuta fisica per me non c’entra. Non cambia proprio l’approccio. Continua imperterrito ad andare a caccia di farfalle anche quando non funziona. Ma, appunto, è questione di maturità e ha solo vent’anni. Non metto Jannik in questo discorso perché è sempre stato più maturo della sua età. Per dire, l’interpretazione di Sinner del famoso punto dell’anno a Miami è stata: “Sì, ok, ma dopo ho perso il game”. Dritto a ciò che conta.
Alcaraz se non è al top è un giocatore normale ,non da top10, rispetto ad altri ha un calo preoccupante.
In più c’è da dire che i migliori del circuito hanno preso le misure rispetto ai primi due anni.
Vedo un gap inferiore con Zverev , Rublev , Rune, Hurcatz, Fritz e Medvedev, mentre Djokovic e Sinner sono già superiori.
@ ENZO LA BARBERA (#3904733)
Enzo, ma oggi non ti sembrava dimagrito, come dire, un po gracilino lo spagnolo ?
è successo che non sai ancora vincere un certo tipo di partite quando non giochi al tuo top perché hai solo 20 anni
non c’è paragone con gli spagnoli…
@ Avide (#3904749)
Vero , e chi dice il contrario ( ce ne sono parecchi di ultrà) è in malafede.
A me non sembra grave. Troppo spesso si dimentica che ha solo vent’anni e ha già fatto moltissimo. Semplicemente non ha ancora imparato a gestirsi sempre in un determinato modo quando davanti ha un avversario cui è meglio non fare concessioni. Certo se fra qualche anno continuerà a non semplificare quando serve ed entrare in partita dopo due set, allora la cosa potrebbe diventare preoccupante, però non credo accadrà.
Effettivamente era troppo perfetto per essere vero: 20 anni ed aveva già ‘dominato’ i più forti, vinto Slam e vari 1000, battuto Nole a Wimbledon ecc… Sembrava non avesse rivali o quasi. In realtà, com è normale, li ha…gli altri lo conoscono sempre meglio e migliorano. A 20 anni cmq non poteva essere già al livello dei Big3, e non è detto che lo sarà mai. Sicuramente ne ha le potenzialità, e credo che lui e Jannik si scontreranno al vertice per tanti anni
Il bello è che nonostante le continue cantonate insiste nelle sue stramberie
@Gualtiero … cosa non condividi della mia analisi ?
Per carità, non dobbiamo mica avere tutti la stessa visione del mach, ma visto che contesti la mia esprimi pure la tua no ?
Sappi comunque che io avrei avuto più piacere che avesse vinto lo spagnolo, ma alla fine della corsa bisogna riconoscere meriti e demeriti !
Calma, è il campione uscente di Wimbledon, vinto in finale contro un tennista che sarà a lungo ricordato come il migliore di sempre. Sparire è un’altra cosa…
Non ho visto il match e sinceramente mi spiace che Carlitos abbia perso.
Me lo immagimnavo già in finale (con qualcuno che so io) e avevo già pronto un bel commento celebrativo dell’evento.
Peccato, rimarrà in archivio…
Tantissimi dubbi. Si era intuito qualcosa già contro Sonego, oggi Zverev ha fornito la prova. C’è molta confusione nel gioco e quando il campo ti chiede qualcosa in più non riesce a ritrovare il bandolo della matassa.
Il quarto set è stato un regalo di Zverev, Alcaraz nelle dichiarazioni è sempre molto onesto, fosse stato anche lucido lo avrebbe detto lui per primo.
il tennis spagnolo è quasi sparito e insieme a loro anche i mauro e gli antonio 😆
comunque penso che alla fine agli spagnoli vada bene così: uno solo
ma buono! del resto, ormai è quello che tocca anche a noi italiani
purtroppo
Se Ferrero lo TELEGUIDA È UN PROBLEMA DI REGOLE! UN GIOCATORE DEVE AFFRONTARE L’AVVERSARIO CON I PROPRI MEZZI! QUINDI ALCARATZ NON È GIUSTO CHE SIA N.2 PUNTO.
Djokovic e Nadal (il primop tutt’ora, il secondo ai bei tempi), quando trovano qualcuno che sembra in grado di poter imporre il suo gioco, possono riuscire a tenerlo in campo, allungare gli scambi, farlo schiantare fisicamente.
Alcaraz non è in grado di farlo e difficilmente può ribaltare i match in cui non è superiore.
E per essere superiore, il suo fisico deve essere veramente al top (un po’ come a Wimbledon con Djokovic.
Anche Medvedev ha caratteristiche simili a Djokovic, per lo meno sul cemento.
Per questo sarà dura per Sinner.
Nei suoi momenti massimi, forse è già più forte di Djokovic e Medvedev. Ma nei 5 set c’è sempre timore.
Vediamo…
infatti, anche nell’intervista, io avrei approfondito la questione “Ferrero”.
mi sembra una assenza pesante per carlitos
infatti ha perso.
quello che volevo sottolineare è che nel terzo set e specie nel tiebreak , Carlitos ha tirato fuori, all’improvviso, il suo miglior tennis.
Non è affato vero che Zverev abbia avuto paura … ha continuato a giocare bene, ma lo spagnolo ha innalzato il suo livello di gioco in maniera imponente, tant’è che in tanti , ritenevano il tedesco spacciato.
Ora, però, forti del senno di poi sostengono tesi differenti … bandiere al vento. 😛
Ha ampi margini di miglioramento come tutti i 20enni. L’esperienza non si insegna. Giocando molto al di sotto delle sue potenzialità negli ultimi due tornei ha fatto semifinale al master e quarti in questo slam. La dice lunga sulla sua forza.
Almeno non sentiremo più le fesserie sui 30 slam e gli altri che devono accontentarsi delle bricole…
Condivido l’analisi !
Senza braccino nel terzo set Zverev avrebbe lasciato complessivamente 7 games a Carlos chiudendo la pratica in meno di 2 ore, anzi quest’ultimo si stava per incartare pure servendo nel terzo set sul 2 a 5 … quindi una spianata, purtroppo, di quelle eclatanti !
Alcaraz, senza andare ad esaminare tutti i numeri, è stato sostanzialmente condannato dal suo odierno servizio molto carente (l’ho sottolineato anche il altro thread e lo stesso Carlos lo ha confermato nelle sue dichiarazioni post partita), mentre dall’altra parte c’era uno dei migliori tennisti del circuito sotto tale profilo e quando la prima di servizio latita in continuazione tutto il resto va naturalmente in sofferenza !
Nel terzo e nel quarto set Carlos ha iniziato a servire più decentemente e le cose sono andate meglio nel complesso, ma non al punto di ribaltare il mach con uno Zverev molto tosto e che ha continuato ad infliggere break !
Enzo non si smentisce mai: “ci vuole il fisico del buttafuori”!
Ma se i primi sei giocatori al mondo (Nole, Medveded, Jannik, Rublev, Zverev) sono tutti magri e longilinei ci sarà un motivo?
L’unico “muscolare” è Alcaraz che oggi è uscito.
Forse il teorema dello Zio fa acqua da tutte le parti.
E’ curioso come il vento cambi frequentemnete su queste pagine, sino a pochi mesi fa si scriveva della “distanza siderale” fra Alcaraz e Sinner, alcuni che adesso dicono che, in fondo, è un ragazzo (perchè Sinner è un uomo di 40 anni?) poco tempo fa ne mettevano in luce la grande capacità mentale che dimostrava rispetto al Nostro, che veniva dipinto come un povero pulcino bagnato che si spaventava quando doveva chiudere un incontro.
Oggi quegli stessi, con un riflesso che sarebbe materia per l’analisi, bastonano il “ragazzo” Alcaraz.
A tutti questi dico: andate a pescare!
Quello che mi irrita di Carlitos è che quando sta prendendo degli schiaffoni e fa un bel punto, sorride e chiede applausi come se d’incanto avesse risolto i suoi problemi…..
Dispiace per Carlos che ammiro molto, mi consolo che il vincitore dello slam uscirà dalla parte alta del tabellone.
Un ottimo Zverev soprattutto con il diritto ma poi il braccino lo ha tradito e all’inizio del quarto, Alcaraz è entrato in campo tipo mo’ lo sfondo e ha ricominciato a giocare come un cretino flirtando con il pubblico modello “guarda come sono bravo”…
Rimane un ragazzo fantastico secondo me. Nessuna scusa nessuna scena isterica o protesta, addirittura sorrisi durante la partita. Lui e Sinner meritano il meglio.
Decisamente un tie break su quattro set giocati è un po’ poco per vincere…
Condivido al 100%
La verità è che nel momento di andare a servire per il match Zverev si è ca..to in mano…
@ Quiller (#3904724)
Ho pensato la stessa identica cosa. Senza il controller Ferrero non ha veramente capito come ovviare alle difficoltà. Ma sono tutte cose che lo aiuteranno a crescere
Alcaraz si rivolge spesso durante la partita, anche in quelle “meno difficili” (di facile non c’è niente) al coach che lo segue da anni, sin da ragazzino. La sua assenza potrebbe spiegare, almeno in parte, queste difficoltà.
@ Viri (#3904719)
Mi piace sempre leggere: “deve lavorare” “c’è da lavorare” “non lavora abbastanza” ed altro enzo
Non sarà che lo conoscono e gli stanno prendendo le misure? Zverev lo ha martellato costantemente sul rovescio. Lui ha cercato di evitare, girandosi per tirare di dritto. Problemi psicologici? Temo che si spaventi quando si trova in difficoltà, e questo gli fa perdere lucidità. E’ ancora un ragazzo, ma certi difetti psicologici sono difficili da superare. Amici, vi sarete accorti di come è sparito il tennis spagnolo! Nadal quasi pensionato, rimane il solo Alcaraz, dietro il vuoto. E pensare che una decina di anni fà, era all’avanguardia. Grandi gicatori, Nadal, Carreno Busta, Bautista Agut, Feliciano Lopez, sono ormai fuori dai giochi per età, di nuovi non se ne vedono. Purtropo vale anche per gli spagnoli, latini come noi. Se oggi un italiano o spagnolo vuol vivere di tennis, e non ha il fisico del “buttafuori”, unito ad una buona tecnica, può risparmiarsi il professionismo, visti i costi, a malapena riuscirà a recuperare le spese enzo .
@ Giampi (#3904720)
converrai che almeno nel tie break del terzo set il livello del suo tennis è stato ottimo
sinceramente a me Carlitos, pare più deluso che confuso.
Ha avuto un pessimo approccio al match e, poi, contro avversari cosi forti è difficile recuperare.
Ottima analisi della partita
Nei momenti più intensi e complicati dipende ancora troppo dalla presenza di Ferrero che lo teleguida… se ci fosse stato lui io penso che l’avrebbe ribaltata. Maturerà
È proprio in confusione “nel terzo set ho giocato un ottimo tennis”…ma quando mai, si è salvato per il noto braccino di Zverev sul 5-3.. poi inizia il quarto bello carico e gioca un game folle…poi recupera con uno Zverev in affanno..ma bastava un po’ di umiltà e il set partiva con un 3-0..
Succede a tutti, anche ai migliori.
Oggi ha trovato un super Zverev che ha saputo approfittarne.
Sicuramente deve lavorare su altre opzioni di gioco e su come rimanere lucido anche quando i colpi non entrano, mentre oggi sparacchiava palle a caso in risposta
Sarà un caso ma non c era Ferrero a dirgli a ogni 15 cosa fare o non fare…..a telecomandarlo….alcaraz è il più forte di tutti, quando non ci sarà più djoko,sa fare tutto ma a volte saper fare tutto ti può mettere in confusione e lui pecca spesso di superficialità….abusa di palle corte …di tocchi inutili..sembra un paradosso ma può essere così