Alcaraz: “Lavoro per non calare nell’intensità nel corso della partita”. Con l’accesso ai quarti, segna un altro record di precocità
Attenzione a Carlos Alcaraz… Mentre il mondo della racchetta, in Italia e non solo, si sta preparando alla potenziale semifinale tra Sinner e Djokovic, lo spagnolo sta salendo di livello match dopo match a Melbourne. Era lecito attendersi un ingresso nel torneo non al massimo per Carlos, visto che gli AO24 sono il suo primo evento della stagione dopo le Finals di Torino, ma partita dopo partita il classe 2003 sta ritrovando fluidità nei colpi, meno errori e un servizio più preciso, che spesso segue a rete trovando punti vincenti. Alcaraz si è detto molto soddisfatto della vittoria odierna contro Kecmanovic, che gli apre per la prima volta in carriera le porte dei quarti agli Australian Open.
Grazie a questo successo, Alcaraz segna un piccolo ma importante record personale: ha raggiunto i quarti di finale in ogni Slam, a soli 20 anni e 262 giorni. Questo lo fa diventare il quarto tennista più giovane dell’Era Open a completare l’ingresso tra i migliori 8 di ogni Slam. Davanti a lui solo Boris Becker, il più precoce con 18 anni e 9 mesi, poi Rafael Nadal (20 anni e 7 mesi), e Novak Djokovic, anche lui 20 anni e 8 mesi ma davanti allo spagnolo per una manciata di giorni. Inoltre Alcaraz ha centrato la sua vittoria n.45 negli Slam dal proprio debutto, avvenuto proprio a Melbourne nel 2021 quando aveva solo 17 anni. Da allora, meglio di lui hanno fatto solo Medvedev con 49 vittorie, e ovviamente Djokovic (69 successi).
Record a parte, Carlos ha parlato alla stampa con grande serenità dopo il successo odierno, puntando ad una rivincita contro il tedesco dopo la battuta d’arresto patita alle ultime Finals di Torino, e rivelando un particolare nel quale sta lavorando con particolare attenzione insieme a Ferrero e tutto il suo team: tenere al massimo concentrazione e intensità.
JAWDROPPING forehand from Carlos Alcaraz 🔥💥pic.twitter.com/W9GBSIh3Cl
— Olly 🎾🇬🇧 (@Olly_Tennis_) January 22, 2024
“Sono felice della vittoria di oggi perché ho mantenuto un livello molto alto per tutta la durata della partita” afferma Carlos. “Non ho mai perso la concentrazione e nemmeno ho calato l’intensità. Questo è ciò su cui sto lavorando ultimamente. Ferrero insiste sulla necessità che non mi rilassi nel corso della partita, è perfezionista ed esige da me un miglioramento in questo”. Effettivamente l’Alcaraz ammirato dopo la vittoria a Wimbledon ha forse peccato proprio in questo, palesando una certa difficoltà nel tenere alto il focus sul match, prendendosi piccole pause condite da errori che ha finito per pagare a caro prezzo.
“Arrivo ai quarti con molta fiducia. È un grande vantaggio poter continuare il torneo con la fiducia con cui sto giocando adesso. Contro Sascha spero di giocare ancora meglio di come ho fatto oggi. Adoro giocare contro di lui. Sono sempre grandi battaglie e questo mi spinge a dare il mio 100%. Devo migliorare il mio livello rispetto all’ultima volta che l’ho affronto e mi ha battuto. Spero di vendicarmi dell’ultima sconfitta”.
Effettivamente nell’ultimo loro incontro disputato a Torino, Alcaraz ebbe un livello di gioco altalenante, con grandi colpi ma anche una certa difficoltà a tenere alto il livello e soprattutto a rispondere bene contro le bordate di servizio del tedesco. Si giocherà probabilmente non in condizioni indoor, e con un campo più lento rispetto a quello di Torino, dove i tennisti affermarono – su tutti proprio Carlos – che nella stagione raramente avevano trovato condizioni di gioco così rapide. Sarà un punto a favore dello spagnolo, oltre a quello di arrivare anche assai più fresco alla prossima sfida rispetto a Zverev, costretto a più maratone per issarsi ai quarti. Una situazione analoga a quella dello scorso US Open, dove lo spagnolo giovò della fatica accumulata da Sasha nella durissima battaglia vinta contro Sinner al turno precedente. Di sicuro Alcaraz – Zverev sarà una partita molto interessante, e l’ottava sfida tra i due. Zverev conduce negli scontri diretti per 4 a 3, ed è insieme a Sinner e Djokovic l’unico dei big ad aver un bilancio positivo contro lo spagnolo. Forse ancora per poco…
Marco Mazzoni
TAG: Alexander Zverev, Australian Open 2024, Carlos Alcaraz, Marco Mazzoni
Penso che Alcaraz se mantiene quello che ha promesso, ovvero evitare i cali di concentrazione, be, penso che allora lui sia il favorito per il titolo. Ovviamente spero che in eventuale finale contro Sinner , il nostro vinca.
Ma alla fine anche l’interpretazione del Capitano non è così sbagliata. Sicuramente Alcaraz teme (e secondo me a ragione, anche se non è ancora tornato proprio quello di prima) più Zverev di Medvedev (probabile semi), e quindi salta un passaggio. 😀
Grandissimo tennista ed anche un ragazzo umile ed educato. A 20 anni è già a quota 2 Slam e chissà quanti altri ne vincerà. Anche Rafa a inizio 2007 era a 2 slam, la Spagna ha avuto la fortuna di trovare l’erede di Rafa in piena continuità temporale con il declino del suo più grande giocatore.
D’accordo, troppo pieno: in queste condizioni potrebbe giocare 10 ore
E se in finale ci andasse proprio Zverev?
Hai ragione, sono un disattento.
@ il capitano (#3901655)
Non è tanto buono a sapersi… bastava leggere con più attenzione: “Contro Sascha spero di giocare ancora meglio di come ho fatto oggi. […]. Devo migliorare il mio livello rispetto all’ultima volta che l’ho affronto e mi ha battuto. Spero di vendicarmi dell’ultima sconfitta”.
Pauuura!!!!!
Alcaraz vincerà il torneo….purtroppo
Spero di vendicarmi dell’ultima sconfitta” quindi Alcaraz si vede già in finale contro Djokovic. Buono a sapersi.