Sinner: “Sono fiducioso di poter giocare un buon tennis”
Jannik Sinner è uno dei tennisti più attesi all’Australian Open 2024. Non è un caso che al nostro giocatore sia stato affidato l’onore di aprire il programma sulla Rod Laver Arena domenica, primissimo match del torneo, per la “gioia” degli appassionati italici che saranno costretti a fare le ore piccole per vedere i suoi primi colpi ufficiali dell’anno. Intanto nel classico media day pre torneo Sinner si è detto contento della preparazione svolta, e di sentirsi pronto a dire la sua. Sente ancora la fiducia dall’ottimo finale di 2023, sente di essere migliorato molto mentalmente. È pronto alla “pugna”.
“Sono venuto qua piuttosto presto” afferma Sinner “è importate arrivare per tempo per prepararsi bene. Poi è proprio un bel periodo dell’anno. Qui è estate. A casa c’è molto freddo, anche se a me piace. È bello essere qui. Ho avuto la possibilità di giocare un paio di partite a Kooyong. Spero di essere preparato. Ogni giorno sta migliorando il feeling con il campo. Inizierò subito la domenica. Vediamo come va”.
Chiedono a Jannik sulla scelta di non giocare match ufficiali prima degli AO24. Così risponde l’azzurro: “L’anno scorso ho finito piuttosto tardi, visto che ho giocato anche la Coppa Davis. Praticamente ho avuto solo una settimana di stop, poi abbiamo iniziato la off-season, abbastanza presto. Volevo iniziare il prima possibile la preparazione perché questo per me è davvero importante, per me e per il mio corpo. Abbiamo anche provato a capire se questa potrebbe essere un’opzione per i prossimi anni, se questo mi aiuta o no. Ho giocato un paio di partite a Kooyong. Ovviamente non sono partite ufficiali, ma queso ti fa sentire un po’ il ritmo del match. Domenica avremo tutte le risposte, ma mi sento abbastanza fiducioso di essere pronto per giocare un buon tennis”.
Sinner parla di Cahill, uno dei suoi coach, ex ottimo giocatore e allenatore di grande esperienza. “Ne parlavamo giusto ieri a cena. Si parla molto dei progressi che devi fare. È importante anche dove vuoi arrivare. D’altro canto, forse la cosa più importante è il team che hai intorno. I rapporti con le persone sono cose che ricorderai sempre anche dopo la tua carriera, che servono da un punto di vista tennistico ma anche generale. Adoro la compagnia che ho. Ci divertiamo molto. Se vivessimo tutti insieme 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in una casa, credo che non avremmo alcun problema. Ci divertiamo. Ci godiamo il nostro viaggio. Penso che la combinazione di tutti noi insieme sia davvero buona”.
— Janniksin_Updates (@JannikSinner_Up) January 11, 2024
Jannik riflette sulla difficoltà di tenere lo slancio con cui ha finito il 2023 anche nella nuova stagione, dopo la off-season. “Devo vivere nel presente. Sono qui per giocare, per provare a giocare un buon tennis. Ovviamente è difficile dire come andrà la stagione. Alla fine dell’anno scorso ho giocato davvero bene, sento ancora quella fiducia dentro di me. D’altra parte, ogni stagione è diversa. Ogni torneo è diverso. Mi è mancato essere fuori dalla competizione nell’ultimo mese e mezzo, due mesi o giù di lì. È bello essere di nuovo qui, avere il legame con il pubblico e tutto il resto”
Nel finale del 2023 Sinner ha battuto uno dopo l’altro tutti i migliori. C’è riuscito grazie ad uno scatto mentale: “Sicuramente la mentalità è un punto chiave nel nostro sport. Ti dà una bella sensazione quando perdi così tante volte e poi alla fine vinci perché l’aver vinto dimostra i progressi che stai facendo come giocatore. Anche con Daniil, ad esempio, ho perso credo sei volte di seguito, poi ho capito che avrei potuto vincere contro di lui se avessi giocato un buon tennis. La parte mentale è davvero importante. Devi sempre credere in te stesso”.
Jannik esordirà agli Australian Open contro l’olandese van de Zandschulp, sarà un. match inedito. Sarà inedito per Sinner anche vivere un torneo da testa di serie n.4, da trascinatore in Davis e stella delle Finals. Un nuovo ruolo, per una nuova stagione da vivere da protagonista.
Marco Mazzoni
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L’importante è non accampare pretese che poi potrebbero tradursi in calci da cavallo che anche in questo sito qualcuno tira da gran purosangue; questo era il senso del mio precedente messaggio.
Ovviamente non è questo il tenore del tuo messaggio che apprezzo.
Anche io se dovessi dare un pronostico sul possibile, anzi probabile vincitore di questi A.O., campanilismi a parte, saprei oggettivamente che nome fare, ma non lo faccio e emulando @ Detuqueridapresencia scrivo anch’io con una mano e con l’altra mi tocco bene bene 🙂
Come spesso gli accade, sorteggio non fortunato potrebbe essere tranquillamente un ottavo di finale.
Infatti con Jannik non è giusto accontentarsi.Con il suo talento da vincente può aspirare a cose che noi non possiamo neanche immaginare
Vero, grazie per averlo ricordato.
La realtà non si può più nascondere: Jannik Sinner è l’uomo da battere di questo Slam. TUTTI ne sono a conoscenza e soprattutto Nole e Carlito faranno di tutto per impedirglielo, ma gli astri dei campioni sono tutti su di lui. ED è COSì PROBABILE CHE vinca che scrivere quello che sto scrivendo è visto come gufare. Ma dopo la Davis che cosa ci vogliamo aspettare? Se è vero che l’appetito vien mangiando è verissimo che dal sorteggio, scongiurando ogni sorta di imprevisto fino in semi problemi pochissimi. e se sarà il ripetersi di wimbledon, il risultato non potrà essere lo stesso. Tre matchpoint falliti a Malaga non si cancellano più nella mente del pluricampione Nole e restano come tarlo che corroderà ogni loro sfida, a vantaggo di Jannik. Forza campione!!!
Nell’86 non fu disputato l’AO
@ Marco60 (#3891892)
Sorry…mi autocorreggo…è da 189 Slam che un italiano non ne vince uno e non da 190 (avevo erroneamente compreso nel conteggio anche il Roland Garros ’76 vinto, mentre il giusto conteggio comincia ovviamente a partire da Wimbledon ’76)
Prevedo che questo triste record non raggiungerà la ragguardevole cifra di 290 tornei senza vittorie
I più forti li ha già battuti tutti e più di una volta.
Quando sta bene è lui il più forte di tutti.
In questo momento sta veramente bene.
I grandi tornei li vincono i più forti: ora tocca a lui, con la Davis è iniziata l’era Sinner, questo AO sarà ricordato come il primo di una lunga serie.
Sono un suo grande tifoso, non lo nego, ma questa volta è diverso, questa volta è la matematica dei campioni. Vincerà semplicemente perché è il numero uno.
Non voglio fare il rompiscatole, lo scrivo per ricordarlo a chi come me tende a dimenticarlo, ma ora la finale dà 1300 punti.
X TAXI:
1) Ruud ha giocato una ottima united cup rullando Griekspoor, Coric e Mannarino, lasciando pochissimi giochi. Quindi è in buona forma, per nulla uno straccio
2) Forse l’esibizione per un super agonista come lui non è l’habitat naturale per esprimersi.
3) Anche se bisogna essere umili, non ci capacitiamo ancora che Jannik in questo momento fa un altro sport, al livello del quale possono accedere solo Nole e Alcaraz. Stop. Quindi ci sta che a braccio sciolto lo umili. Magari in contesto agonistico con tensione da slam non succederà. Ma Sinner è ormai su un altro pianeta.
Sempre per quanto riguarda Ruud, meritò di arrivare a giocarsi il n.1 ma ricordiamo che il 2022 è stato un anno anomalo:
– Nadal partì fortissimo poi si infortunò e sparì
– Nole per il vaccino non potè giocare 2 slam e i 1000 americani e vinse Wimbledon che non assegnava punti.
– Zverev si infortunò al RG
– Tsitsipas sempre fuori forma
– Medevedev ebbe un 2022 disastroso dopo lo scoppio della guerra a febbraio (e anche Rublev un po’ ha sentito questa pressione sui russi)
– Sinner non era ancora pronto per il salto di qualità ed ebbe un’annata piena di problemini.
Quindi gli si sono allineati tutti i pianeti possibili ed immaginabili e lui è stato bravo a saltare sul treno che passa una volta nella vita.
Vediamo un po’… una finale in teoria sarebbe da firmare subito dato che finora non ne ha mai fatte. L’importanza di una finale, del resto, è grande, sono 1200 punti, più di una vittoria di Masters 1000. E poi, ancor oggi chi cita Berrettini spesso lo chiama il “finalista di Wimbledon”, segno che è un risultato prestigioso, senza se e ma.
Eppure, proprio il giorno della finale di Berretto mi ricordo ci fu una grande amarezza. Poi ovviamente passò, del resto non si poteva recriminare nulla e il fatto di essere stato finalista era “comunque” un’impresa storica. Ma come dimenticare la delusione di quel giorno, che era cominciato con un set di vantaggio?
In conclusione… meglio non pensarci, non mettere firme e non fare scongiuri, sperare solo che Sinner vada al meglio, tanto sappiamo che se non è stavolta sarà una prossima. 😉
E’ esattamente da 190 Slam che non vince un italiano… semplicissimo il calcolo, dal Roland Garros 1976 questo Australian Open completerà il 48° giro annuale degli Slam, quindi 48 x 4 = 192, meno Wimbledon 2020 non disputato vuol dire che questo diventerebbe il 191° Slam consecutivo non vinto da un Nostro… Jannik, fa che non succeda, regalaci questo sogno
Si però Jannik pur volendo far bene il suo non ha promesso mari e monti a nessuno né si è impegnato ad offrire grandissime dimostrazioni volte ad accontentare chi ripone grandi aspettative in lui !
Al momento, in relazione al Grande Slam che sta per iniziare, il ragazzo molto intelligentemente ha testualmente dichiarato:”Sono fiducioso di poter giocare un buon tennis”. Per me è già sufficiente così.
Molto mestamente dico: stiamo con i piedi piantati bene a terra, ringraziandolo già per quello che sta dando al tennis italiano, e augurandogli semplicemente un futuro radioso senza caricarlo eccessivamente di particolari responsabilità ! Poi .. quello che di buono verrà sarà sicuramente bene accolto … su questo non ci piove perchè tutti ci speriamo che cominci ad alzare (dopo la Davis) un’altro tipo di Coppa pesante il prima possibile !
In bacheca.
Straordinario al livello italiano,molti di voi dopo mezzo secolo di vacche magre giorebbero per un italiano tra i primi 5 e una finale alle Finals,io non mi accontento,abbiamo un talento sportivo che non si vedeva da Alberto Tomba nello sci e mi aspetto da lui almeno la doppia cifra di slam e molte settimane da numero 1 ma deve dimostrare che il suo destino è questo e non una mancata promessa come Dimitrov,Shapovalov,Zverev e Berettini
È da quando ha 17 anni che fa stagioni straordinarie…pure il 2022 con tre quarti negli slam al netto di una stagione difficilissima per i ripetuti infortuni..ha comunque finito quella stagione con il quinto posto per wins con il 75% e, mi pare all’ottavo posto, per chi sa cosa vuol dire, nell’elo ranking..
ahahah no semplici gesti apotropaici in stile maiorchino …. che mi ha preso per caso per hair49 che vede solo wta e solo la parte bassa dello schermo? 😛 😛 😛 😛 😛
Vedo che gli fai poca pressione solo di raggiungere una finaluccia slam!
Jannik ogni volta che parla ci lascia qualche pillola di saggezza, lo fa da sempre. Capitano, da una parte ti capisco dall’altra non firmerei niente adesso; so che è difficilissimo ma non è più impossibile 🙂
Buon AO a tutti
Su SuperTennis ho visto il Rosso rullare il norvegese….ma come è possibile che il Rosso sia diventato una macchina da guerra del genere in una stagione?
il tennis lo aveva e non si stanca di affinarlo e migliorarlo, ha migliorato notevolmente il fisico e i risultati sono questi
Dico che come traguardo arrivare a una finale slam sarebbe tanta roba, se poi ci arrivi battendo il nr.1 sarebbe una grande impresa.
Purché batta Djokovic, dici.
@ Detuqueridapresencia (#3891724)
Meglio non sapere in cosa è impegnata l’altra…
Jannik devi giocare un tennis eccellente per avanzare in classifica! Buono…?
al di lá della “fame” che Jannik dimostra di avere anche in questa intervista, importante e bello per me leggere del grandissimo affiatamento che regna nel suo team.. ha trovato il gruppo “perfetto” per lui, anche questo è un merito, vai Jannik!
Quoto in toto
“Se avete fiducia in voi stessi, ispirate fiducia agli altri” scrisse J.W Goethe. Sono sincero, mi accontenterei anche di una finale persa contro un Zverev, un Medvedev o un Alcaraz.
Capita che ci sono tennisti che in carriera disputano la stagione della vita e poi non si ripetono com’è successe a Karastev nel 2021,Cecchinato 2018,Dimitrov 2017,kachanov 2018,appunto Ruud 2022,spero che non valga anche per Sinner la stagione 2023 ma che sia un punto di partenza per fare una carriera straordinaria per sedersi al tavolo delle grandi leggende di questo sport
Forse allo stato attuale Casper Ruud sta anche sotto ad Alex De Minaur, non credo a Tommy Paul, ma per i risultati raggiunti in un passato non tanto lontano il ranking ottenuto è stato meritato, altrochè se lo è stato !
Conseguentemente l’interrogativo di @Taxi Driver appare abbastanza fondato !
Sto scrivendo con una sola mano 😀
l’esibizione non fa tanto testo a mio parere, in ogni caso io mi chiedo più come abbia fatto ad arrivare al nr. 2 e vicinissomo al nr.1. Con 3 finali slam all’attivo su superfici diverse. Ruud è un ottimo giocatore, ma è uno al livello di De Minaur o di Tommy Paul, uno che puo’ ambire alla parte alta della top10, ma non uno prime 4 posizioni del ranking
Anche noi riponiamo grande fiducia in Jannik, cui facciamo i migliori auguri e un grande in bocca al lupo a cominciare dal primo mach di dopodomani contro l’olandese Botic van de Zandschulp (attuale n. 58 del ranking ATP e già n. 22) !
l’importante è togliere subito quel poco di ruggine dovuta alla pausa e riprendere subito il ritmo. Incontro da prendere subito con le pinze. Nonostante gli ottimi risultati è meglio non caricare questo ragazzo del peso di una nazione d del dover fare per forza un risultato clamoroso. L’ansia potrebbe giocare brutti scherzi. Meglio prendere quello che viene anche se non dovesse essere quello che tutti si aspettano! Dai Jannik!
Su SuperTennis ho visto il Rosso rullare il norvegese….ma come è possibile che Ruud sia diventato uno straccio del genere in una stagione?
Vai Jannik!!!