Pilic: “Djokovic il migliore, lo dicono i numeri. Credevo che Alcaraz avrebbe raccolto l’eredità dei big3, ma il suo fisico si sta già logorando”
Il “grande saggio” del tennis slavo Nikola Pilic esalta la carriera e qualità di Djokovic, e lancia un allarme sul futuro di Carlos Alcaraz. Il coach croato, in passato all’angolo di molti campioni e vincitore della Davis come capitano, ha rilasciato un’intervista al media serbo Novosti, nel quale si è soffermato su vari temi d’attualità con gli Australian Open alle porte. Il suo favorito è chiaramente Novak, da lui allenato quando il n.1 era ancora giovanissimo.
“Quando si parla del migliore di sempre, si possono tirare in ballo molte cose, pareri soggettivi. Io parlerò di numeri. Bene, nel 2016 Novak aveva quasi 17.000 punti ATP. Più di Federer, Nadal e Murray messi insieme. Secondo: Djokovic è in vantaggio negli scontri diretti contro tutti i suoi rivali. Terzo: è l’unico ad aver vinto tutti e quattro gli Slam di fila. Quarto: detiene il numero maggiore di vittorie consecutive negli Slam, 30. Quinto: ha vinto il maggior numero di titoli Slam, 24. Sesto: saranno 410 settimane al numero 1 il 30 gennaio. Quanti anni ha? E in questa generazione, che è la migliore degli ultimi cento anni. E adesso qualcuno mi dirà che sono soggettivo? Sono obiettivo con i numeri” commenta Pilic.
Ecco i dubbi del coach sul futuro di Alcaraz: “Quando vinse a Madrid rimasti stupefatto, dissi che era l’erede dei tre grandi. Continui a pensare che gioca molto bene, ma… ma mi dite che giocherà altri 12 anni come oggi? È forte ed è un buon giocatore. Mi piace davvero. Ma il suo fisico si sta già logorando. Quanti infortuni ha avuto finora?”. Un punto di vista che fa riflettere.
Ultima nota per Sinner, sulla polemica nata dall’assegnazione al suo coach Cahill (con Vagnozzi) del premio ATP come allenatore del 2023. “Jannik Siner è un buon giocatore, ma non ha vinto nessuno Slam. Eppure il trofeo come miglior allenatore lo prende il suo allenatore, l’australiano Darren Cahill, e non Goran? Tutto questo da dove viene?” si domanda il croato.
Mario Cecchi
TAG: Carlos Alcaraz, Djokovic, Jannik Sinner, Nikola Pilic
Coi campi di oggi, uniformati, tutto cambierebbe. Ma ti immagino Nadal vincitore a Wimbledon sui prati di un tempo? Ma scherziamo? Sampras vinse a Roma grazie alla classe ed alla rapidità dei campi del Foro in quella edizione mentre a Parigi Agassi faticò ad imporsi mentre andavano a nozze i liftatori.
Ma sai com’erano i tappeti indoor di 30/40 anni fa? Ghiaccio.
Io non nego le capacità di adattamento dei grandi e Nole su tutti ma non ci sono giocatori pericolosi neppure sui campi nuovi a Londra, non esistono attaccanti da temere. Un Ivanisevic? Cash? Rafter? Stich?
No. Fondocampisti e tra loro vince il migliore.
Djokovic è il più vincente, il che non equivale a dire il più forte della storia. Un solo giocatore ha rivoluzionato questo sport e lo sa qualsiasi addetto ai lavori di qualsiasi nazione del mondo ed è Federer. Lo svizzero ha reinventato il gioco, non solo inteso come stile in campo, ma anche fuori. Obbligando i suoi avversari a uniformarsi (Nadal) o a ribellarsi cercando improbabili terze vie (Djokovic).
Poi i numeri non sono mai oggettivi per due ragioni fondamentali.
1. gli atleti oggi sono seguiti in un altro modo, proprio dal punto di vista farmacologico, e quindi è possibile recuperare da sforzi prolungati a differenza che in passato. Sampras con gli aiuti di oggi avrebbe oltrepassato di gran lunga la soglia dei 20 Slam. E la carriera di Borg su terra dubito che sarebbe stata inferiore a quella di Nadal.
2. Il tennis purtroppo è stato ucciso dall’omologazione delle superfici che sono state tutte rallentate (anche l’erba di Wimbledon). Questo ha favorito i fondocampisti d’attacco a danno di chi il tennis lo crea (Federer). Con le superfici anni 80, Federer ne avrebbe vinti forse 40 di Slam.
che errorino? muster sull’erba non vincerebbe nemmeno ai giorni nostri e idem sampras sulla terra
Mi hai fatto tornare in mente l’epoca degli “specialisti” di superficie. Oggi quasi tutti i top players,ma non solo, sanno destreggiarsi bene su ogni campo.Sembra sia passato un secolo quando Muster(un mostro ad arrivare ad essere numero 1 al mondo),Berasategui,Mantilla, vincevano titoli importanti sul rosso,o a Wimbledon la wild card inglese numero 500 al mondo mandava al tappeto il top ten terraiolo arrivato a Londra il giorno prima del match.Sempre difficile stabilìre se fosse meglio allora o lo sia oggi, però è sempre bello rinfrescare la memoria e fare un tuffo nel passato.
Primo, son rosiconi. Secondo, Ivanisevic un premio lo meritava, quello del miglior incassatore di insulti e sfuriate in mondovisione!
@ SlamdogMillionare (#3891761)
Purtroppo c’è ancora. Sarebbe ora di bannarlo.
È anche vero che se si giocassero 2 slam sua terra e uno su cemento i conti sarebbero diversi. Ma con i se e i ma non si fa la storia.
Ma dove sta scritto che il titolo di miglior allenatore deve essere del coach del giocatore che vince di più?
Errorino. Le superfici erano diverse Muster sull’erba neppure ci andava, il veloce era velocissimo e la terra diceva no a Sampras.
Ben diverso.
Vedere John McEnroe alle prese con il mental coach durante un match non avrebbe avuto prezzo
Anche con Stepanek non era andata benissimo.
perdonami ma non sono d’accordo.
Nessuno oggi si metterebbe a sindacare su chi sia stato più forte tra Usain Bolt e Maurice Green. Eppure anche il secondo è stato il più veloce della sua generazione.
Così come nessuno si metterebbe a sindacare su chi sia stato più forte tra Carl Lewis o Asafa Powell anche se il secondo è stato nettamente più veloce.
Semplicemente contano i risultati. Chi ha vinto meglio e di più è giusto che sia considerato il più forte.
Non è che Sampras ha vinto meno di Djokovic perché all’epoca sua si giocavano meno slam e meno tornei o perché le racchette facevano cagare e nessuno aveva il mental coach. Ha vinto meno perché era meno forte.
Ho citato Borg, perché è il primo grande tennista che mi è venuto in mente e perché si è ritirato nel pieno della sua attività agonistica, ma avrei potuto citare qualsiasi altro grande tennista da noi conosciuto direttamente o indirettamente. Il mio discorso è riferito al fatto che non si può stabilire chi sia il più forte di tutti i tempi perché si parla di epoche tennistiche diverse. Chiaramente Djokovic punta a vincere quanto più possibile per mettere a tacere tutti, ma se non riuscirà a fare il G.S. i suoi risultati saranno comunque “incompleti” rispetto ai suoi obiettivi. Il tennis è lo sport (insieme al calcio) dove si fanno di più questi tipi di paragoni, ma se pensiamo per esempio all’atletica e alla velocità possiamo dire che l’uomo più veloce oggi è il più grande di sempre?! No! Possiamo dire che è il più veloce di sempre, ma lo è perché vive nella nostra epoca moderna. Mennea per esempio lo è stato nella sua epoca e così via…Così è per Djokovic oggi possiamo dire che è il più vincente di sempre. Ma non il più grande di sempre.
Non si possono paragonare atleti di epoche diverse per tutti i motivi che hai elencato e siamo d’accordo, ma ognuno nella propria epoca è stato il migliore, Laver ha vinto due volte il Grande Slam e nessun altro, nemmeno i Big3, c’è riuscito e a quasi 60 anni di distanza resta un evento unico.
Dire che giocavano con altri materiali, su altre superfici e avevano allenamenti diversi è ribadire l’ovvio, questo accade in tutti gli sport e vorrei vedere un torneo giocato con le Superga ai piedi e racchette piccole e di legno: scommettiamo che in semifinale vedremmo quattro Top 10 attuali e non il numero 150?
Se Borg avesse avuto le racchette attuali le avrebbero avute anche i suoi avversari e credo sarebbe andata lo stesso come è andata. Se avesse avuto il mental coach non sarebbe stato l’unico ad averlo, magari anche Mac lo avebbe avuto (e forse gli sarebbe anche servito di più).
Ripeto, in tutti gli sport c’è stata un’evoluzione che ha portato in molti casi miglioramenti e in alcuni anche danni.
Rispondo anche all’altro commento sull’allungamento delle carriere: Pietrangeli ha smesso a 41 anni, Newcombe a 37, non mi sembra diverso dal presente.
Per me Nole è decisamente il migliore della sua generazione e lui Federer e Nadal, se da un lato hanno avuto la fortuna di creare una rivalità che ha favorito l’interesse del mondo verso il tennis, dall’altro hanno avuto la sfiga di nascere tutti insieme, pensiamo a che record mostruoso avrebbe potuto fare uno di loro tre senza gli altri due.
Poi che a me piacesse di più Roger o in passato Edberg è soggettivo, Nole è il più vincente di ogni epoca e la cosa straordinaria è che si è sempre migliorato, è molto più forte a 35-37 anni di quando ne aveva 25-27 ed era nel pieno della maturità atletica.
Maurizio se pensiamo che Laver e Rosewall hanno sempre sostenuto che il più forte tra loro fosse stato in realtà Lew Hoad (detto il camionista per la circonferenza dei polsi) capiamo quanto sia difficile. Kramer dichiarò che il match per la vita avrebbe dovuto giocarlo Pancho Gonzalez ad esempio.
Magari sono cortesie, certo che se guardi Laver ti accorgi che lui e Federer hanno unito talento e tecnica come nessuno. Certo, i titoli contano ci mancherebbe, ma come nasce e con quali attrezzi un giocatore più giovane di 5 anni? Federer cresciuto con un piatto 98 o 100 come sarebbe stato? Meglio? Peggio? E Rafa a tirar topponi con un piatto 90? I recuperi di Nole con una Prestige con tolleranza minima?
Che poi… Io continuo a cercare chi perderà solo 2 match in un anno e battere così il record di McEnroe’84 ma non lo trovo…
Caro pilic, ivanisevic non ha vinto come miglior coach perché anche djicovic lo denigra sempre durante le partite
Questa la migliore generazione di sempre??? Posa il fiasco!
Rod Laver,credo che nessuno dei partecipanti al forum lo abbia mai visto dal vivo per motivi anagrafici, ha completato per 2 volte il grande Slam unico al mondo, ma parliamo chiaramente di preistoria e se guardi i pochi filmati di repertorio ti rendi conto che è un altro sport,giocato a velocità infinitamente inferiori, che con il tennis moderno ha in comune solo il nome.ma se si parla di titoli e numeri resta comunque l’unico ad aver vinto tutti e 4 gli slam in un solo anno.
I discorsi sul GOAT era molto più bello farli quando si pensava fosse Roger, vero?
Nole, oltre ad essere il più vincente della storia, è senza ombra di dubbio uno dei tennisti più intelligenti e oculati, si è sempre circondato delle persone giuste e competenti, da Becker a Vajda e Ivanisevic, mi è dispiaciuto che in quella breve parentesi non abbia funzionato la collaborazione con Agassi, forse avevano metodi di preparazione differenti, sarebbe stato interessante vedere quali miglioramenti avrebbe apportato Andrè al gioco di Nole. La verità resta sempre una sola, giocatori così forti ne nascono ogni 100 anni.
La possiamo girare come si vuole, ma ad oggi Nole è il più forte della storia.
A me sta antipatico, ho sempre tifato per i suoi avversari, a me piacevano McEnroe, Becker, Federer, ma non vuol dire che non sia oggettivamente il più forte.
Dal punto di vista del gioco del tennis è indubbio che Roger e Rafa abbiano avuto un impatto mediatico più rilevante, Nole è un Wilander fortissimo.
L’unico modo per comparare i tennisti sono i risultati e su quelli di dubbi non ce ne sono.
tutto vero ma borg non ha smesso a 27 anni per colpa della racchetta di legno ma perché gli ha ceduto la testa.
che è una componente fondamentale per un tennista.
per la cronaca io borg l’ho visto giocare solo “postumo” in varie repliche. la mia prima partita vista in TV è stata lendl vs canè.
Ma non serve aver visto tutte le partite per esprimere un giudizio su borg.
Qui c’è gente che indica Laver goat e non sa nemmeno che faccia abbia. I fatti sono fatti e se ti ritiri a 27 anni (forse 26, non ricordo) per motivi “di testa” a mio avviso non puoi essere considerato il più forte di sempre.
Sempre ammesso che si possa determinare sto più forte di sempre.
Djokovic é il piú vincente della storia, ma il suo modo di vincere per quanto efficace é noioso.Per me il piú grande é Federer perché era un piacere vedere la varietà,l’eleganza e la spettacolarità dei suoi colpi.Per quanto riguarda il miglior coach é stato valutato il miglioramento del giocatore . Non é difficile da capire.
Borg si è ritirato di fatto a 26 anni. Le comparsate a Montecarlo contro Leconte non fanno testo. Se avesse continuato avrebbe probabilmente stabilito o superato anzitempo il record di Sampras di 14 Slam. Mac si sarebbe presto sgonfiato ma stava emergendo Lendl. Di più non credo avrebbe fatto.
Credo che Nadal in tutta onestà a questo punto è dopo una carriera tra le migliori di sempre farebbe bene a ritirarsi con onore. Ma chi glielo fa fare ?
Non sembra affatto offensivo dire che Sinner è un buon giocatore. Quando vincerá uno Slam si dirà che è un eccellente giocatore, se ne vincerá due,si dirá: è un fuoriclasse. Ognuno ha il suo modo di giudicare. Diverso è chi denigra di fronte all’evidenza enzo
Pare che siccome Djokovic è il numero 1 allora chiunque gli giri intorno sia il migliore nel suo campo, allora anche il suo parrucchiere sarebbe il più grande coiffeur di tutti i tempi e invece non è così
Borg ha smesso a 27, ma a 17 vinceva già al RG, cosa che non è capitata a Djokovic, al limite a Nadal, che però all’inizio era competitivo solo tura terra battuta. Inoltre non è solo lo stile di vita ad essere cambiato (Borg era molto morigerato, rispetto agli altri tennisti del suo tempo, come Connors, Nastase, Vilas e Panatta), ma anche la tecnica dei preparatori atletici. Per questo continuo a ritenere poco sensati i paragoni con 40 anni fa (figuriamoci per prima). Djokovic è il più forte dell’Era Contemporanea del tennis, quella che va da metà anni 90 ad oggi.
Non so da quanto tempo tu segua il tennis e in sostanza ciò che scrivi mi trova in gran parte concorde con te. Però,se citi Borg immagino tu lo abbia seguito come gran parte degli appassionati over 50 E allora avrai presente con quale attrezzo giocava Borg (e Mc, Connors,Vilas etc etc).ricorderai con quali scarpe si giocava a quei tempi, come ci si poteva allenare, come si mangiava e quali fossero i supporti medico scientifici.si viaggiava con un coach che faceva un po tutto e stop. Oggi qualsiasi top ten ha attorno a se una squadra vera e propria (2 allenatori, fisio,preparatore atletico,nutrizionista,psicologo,manager). Credo che questi non siamo dettagli da poco e che le carriere dei giocatori dell’ultimo decennio si siano allungate di almeno 6/7 anni rispetto ai campioni degli anni 80.sarebbe stato interessante vedere i campioni di oggi giocare 3 su 5 con la Donnay che usava Borg. Con ciò non voglio minimamente sminuire la grandezza di Djokovic,Nadal e Federer autentici dominatori dell’ultimo ventennio e in particolare di Nole che dei 3 è il più vincente. Però qualsiasi paragone o confronto con gente che vinceva 50 anni fa non ha senso e non può essere fatto.
Magari qualche finals però sì
concordo sul fatto che il più vincente non deve necessariamente essere il migliore ma non per la motivazione che hai dato tu.
Avere una carriera lunga è una qualità (mista a un pó di fortuna nel non infortunarsi seriamente) che un tennista concorre a sviluppare con il suo comportamento e nel mantenere intatte le sue motivazioni.
Se Djokovic andasse in discoteca tutti i week end o a mangiare da McDonald di sicuro adesso non sarebbe dov’è. E nemmeno se avesse perso le motivazioni e/o la forza di resistere allo stress e alla pressione come capitò a borg.
Quindi se borg non può essere considerato il migliore è anche perché la sua testa non era “da migliore” e non gli ha permesso di giocare fino a 35 anni.
Osservazione priva di senso. Borg ha smesso a quell’età punto. Avrebbe potuto smettere pure prima, non si capisce perché avrebbe dovuto giocare fino a 35 anni. Avresti più saggiamente detto che borg avrebbe vinto di più se fosse volato in Australia, ma anche in questo caso, contano solo i fatti. E lui c’è andato una sola volta. Il tennis, almeno per quanto riguarda gli slam, è uno sport in cui si può ancora dire con facilità chi è il più vicente. È questo è djoko. Cosa che non si può fare per esempio con la F1 per quanto riguarda i gp vinti, dato che 30 anni fa se ne correvano 12 all’anno e adesso 10000.
eh però quando Federer era davanti negli slam allora non c’erano dubbi vero?
Per dirla alla Sorrentino, il dibattito sul goat è quanto di più vicino ci sia alla morte…
Beh attenzione però a dire di Sinner che è solo un buon giocatore: per le Finals in un torneo supremo dei migliori è il vice campione individuale ATP! Djokovic ha certo giocato meglio in quella finale ma ne era stato già battuto nel round robin e poteva esserne eliminato con un pò di strategia “scandinava”. Rubacchiando involontariamente un break con falco non integrale non chiamato da Sinner il buon Nole si è involato sin troppo nettamente in quella partita. Poi è stato stangato in una Davis a cui comunque teneva. Quindi per il finale di stagione se Djokovic è il fenomeno Sinner è stato solo di poco inferiore e forse nemmeno perchè penalizzato dagli orari a Parigi. Certo Sinner ha da dimostrare tutto negli slam ,nei torneoni outdoor e nell’endurance ma è presto per dire che risulterà solo buono!
E questa è una vera e molto dura realtà!
Hai ragione, inoltre penso che il miglior giocatore non debba per forza coincidere con il più vincente, anche perché questo dipende da quanti anni hai giocato nel circuito, ad esempio Borg, che si è ritirato quando aveva solo 27 anni, quanti slam avrebbe vinto se avesse giocato fino a 35 anni?!
Ipotesi condivisibile la tua. Non so quante volte Pilic abbia vinto il premio di miglior allenatore (?) Io aggiungerei che da parte sua c’è un pizzico di invidia nei confronti di Cahill che forse avrà vinto più premi di lui…
Cercare di definire il miglior giocatore di tutti i tempi è un esercizio retorico privo di significato.
Non puoi paragonare epoche diverse , non ha senso .
In queste dichiarazioni a Niki Pilic mi sento pienamente d’accordo con lui quando ritiene Nole il più forte giocatore di tutti i tempi, specie sulle motivazioni che adduce.
Mi sembra però che sbagli nei suoi giudizi su Sinner. D’accordo, a 22 anni deve ancora vincere uno Slam, può anche darsi che non ci riuscirà mai, tuttavia nel momento in cui ha riconosciuto che Alcaraz ha cominciato ad avere un po’ troppi infortuni, considerata l’età, e assai difficilmente tra 12 sarà ancora in grado di esprimersi a livelli ancora molto vicini a quelli attuali, ha dimenticato di dire Jannik sta avendo una crescita più graduale ma anche più attenta a colmare i suoi limiti fisici e tecnici. Questo potrebbe sicuramente ritardare il suo successo eventuale anche a livello di tornei dello Slam, però se dovesse arrivarci, lo farà con basi assai più solide.
Mi viene da pensare che semplicemente teme che l’altoatesino sia il principale rivale di Djokovic e il giocatore che più di tutti potrà impensierirlo prossimamente. Per questo ha cercato un pochettino di sminuire lui (e il suo allenatore)!
Lo statistico matematico croato ha toppato, Djokovic non ha mai avuto più punti di Federer, Nadal e Murray messi assieme.
Il nostro intellettuale e onesto Mauro pensavo che si era dato all ippica nel Ranch di Nadal
E come avrebbe mai potuto vincere il torneo di fine anno se si gioca sempre INDOOR e sempre su cemento?
Ancora che vojono trovare un nuovo alieno…
Quei 3 sono Inarrivabili x tutti x generazioni o forse x sempre.
E come cercare un nuovo Phelps, Bolt, Jordan…..ci sono record e carriere che marchiano la storia evolutiva dell uomo.
Nadal è il re della terra, e su questo non ci piove ma non è il più forte. Il tennis non è solo terra battuta ma anche altre superfici.
Le atp finals dimostrano che Nadal non è mai stato capace di battere i migliori di fila nello stesso torneo moltiplicato per 11 partecipazioni, ha un bilancio di 20 vittorie e 16 sconfitte che non è un granché.
A prescindere dalla superficie avrebbe dovuto avere un bilancio migliore tenendo conto che si è presentato quasi sempre come numero uno o due del mondo.
X mauro:
Tu non sei intellettualmente onesto come ti sei definito tu …..djoko il più completo su tutte le superfici,lo dicono i numeri….nadal il più forte di tutti I tempi sulla terra rossa, e basta….che dici ,potevano fare tutti gli slam sul rosso per far vincere sempre nadal ?
Bisogna capire quando è il momento di andare a vedere i cantieri….
Il fatto che Nadal sia forte solo su una superficie dice che non potrà mai esere il più grande di sempre: ti sei risposto da solo.
peccato che djoko è riuscito a diventare piu’ che competitivo su tutte le superfici…..mentre invece per nadal è sempre rimasto un limite…..
La mia opinione invece è che contano i prime, meno la longevità, anche perché oggi è l’ultimo dei tre ancora in piedi per forza continua a staccare gli altri due. Prime Fedal >>>>>>> Prime Djokovic.
Io, che sono intellettualmente onesto, dico e ribadisco che il più forte dei 3 e’ NADAL.
DJOKOVIC ha potuto costruire i suoi numeri giocando 3/4 di stagione su superfici maggiormente adatte alle sue caratteristiche, mentre il povero NADAL ha costruito i suoi numeri con solamente 1/4 di stagione che si disputa sulla sua superficie.
E QUESTA E’ LA DURA VERITÀ.
Direi che per lui tutto ruota intorno a Nole, il resto del mondo non esiste
I dubbi sulla tenuta fisica di Alcaraz li abbiamo avuti in pochi sin da subito, uno sparuto gruppo, ma c’era, e’ una ulteriore conferma da parte di un allenatore e preparatore di molti giovani. Mi concentrerei più su questa parte del discorso. Su djokovic ormai i discorsi servono a poco. Ha parlato il campo.
Ha ragione al 100% su djoko, ma questo è ovvio ed evidente….parlano i numeri…su alcaraz invece sono sue previsioni soggettive senza fondamento così come su sinner ,che comunque è vero che fin ora non ha vinto niente ….solo un master1000….lasciamo stare la davis che è una competizione di serie B
Goran però ha avuto l’innegabile merito di avere migliorato di molto il servizio di Nole. Questo ne ha fatto un giocatore che potrà essere sconfitto solo dal passare del tempo. Forse…..
Rosicone…
Rosicone…
Rosicone…
caro pilic hai scassato la minch8a. te lo dico da tifoso di Nole. è inutile che continui a menarla con sta storia del più forte di tutti. tanto i tifosi sportivi e tutti quelli intellettualmente onesti lo sanno già che Nole è il migliore.
I fedalini invece non lo ammetteranno mai.
Fatene una ragione.
quando goran ivanisevic prendera un giovane e lo portera al top mondiale magari il premio lo vincera…un po’ facile pretendere di vincerlo allenando un giocatore gia al top da un decennio e piu’e che gioca si e no 10 tornei all’anno…..
Se uno di noi si permette di fare le stesse dichiarazioni, è immediatamente subissato da numerini rossi. La sua colpa? Dire scomode verità. Sinner non ha vinto nessuno Slam! Non doveva dirlo, io me la cavo meglio con: prima vedere cammello! enzo
il de profundis su alcaraz mi sembra “leggermente” prematuro e di parte, potrà non essere quel marziano da 50 slam che pareva poter essere ma intanto ha già vinto due slam in due anni, poi su quel che sarà nessuno ha la sfera di cristallo nè su di lui nè su sinner che non è “solo” un buon giocatore
Ancora con questa storia del coach!!?? e basta!! Belin se sono rancorosi!!!
la risposta all’ultima domanda di pilic è: il premio viene dagli stessi colleghi di cahill. pilic se ne faccia una ragione.