Djokovic dall’Australia: “Dobbiamo rendere il tennis più attraente per i giovani, siamo stati troppo consevatori”
Novak Djokovic è sbarcato in Australia per iniziare da protagonista il 2024. Forte dei 3 Slam vinti nella stagione 2023, chiusa con la vittoria anche alle Finals contro Jannik Sinner in finale, il serbo parla da leader. Si dice molto felice della sua preparazione, ama giocare in Australia, si sente pronto ad essere di nuovo l’uomo da battere nel primo Major dell’anno. Il n.1 gioca il suo primo match ufficiale della nuova stagione stamattina in United Cup con la sua Serbia, opposto alla Cina.
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— Novak Djokovic (@DjokerNole) December 28, 2023
Nella press conference si è soffermato anche sul tanto discusso tema di un possibile nuovo tour, magari guidato dagli Slam e i fondi sauditi. Novak non è entrato nel dettaglio della questione, ma ha affermato che a suo dire il tennis è rimasto fin troppo ancorato alle sue tradizioni, e questo ha finito per non avvicinare i giovani allo sport, come indicano le statistiche secondo cui gli spettatori sono mediamente piuttosto adulti e le nuove leve non così attratte dal tennis. Tradizione è forza, ma è necessario guardare al futuro.
“Per quanto ne so, il programma del 2024 è uscito, quindi non accadrà quest’anno” afferma Djokovic, riferito al possibile nuovo tour maschile. “Ci sono molte voci in giro, ma finché non ci sono fatti, prove o discussioni ufficiali, non credo che valga la pena parlarne. In generale, sostengo sempre il miglioramento dello sport. Penso che il tennis non sfrutti tutto il suo potenziale. Siamo uno degli sport più seguiti e seguiti al mondo, ma siamo stati troppo conservatori e convenzionali in certi aspetti che, purtroppo, non hanno suscitato una grande attrazione per i più giovani. Ho visto statistiche che mostrano che l’età media degli appassionati di tennis, è un po’ più alta”.
“È molto positivo avere un pubblico trasversale in termini di età. Sostengo la nostra storia e tradizione, penso che dovremmo sempre coltivarla, ma penso anche che dobbiamo cercare di adattarci ai tempi moderni e cercare di capire cosa vuole il pubblico giovane, rendere il tennis più attraente per quel gruppo. Ho sentito delle voci, ma siamo nelle fasi iniziali e non abbiamo visto nulla di concreto” conclude il n.1 del mondo.
Marco Mazzoni
TAG: Australia, Novak Djokovic, Nuovo Tour Slam
@ Brufen (#3882947)
Credo che dopo il calcio con Cristiano Ronaldo, gli arabi, stiano tentando con tennisti di livello come Testimonial, a entrare nel mondo del tennis e sponsorizzarlo per poterlo poi gestire a suon di dollari.
@ Er fregnacciaro (#3882667)
Mi sembrano tuoi punti di vista evidentemente dettati più da simpatie/antipatie che da attenzione al gioco dei giovani rispetto a quello di Nole..dire che Sinner non c’entra niente con Djokovic mi sembra un’eresia..Sinner ha aumentato sicurezza e vincenti da quando ha rafforzato la mobilità difensiva, la ricerca strenua della palla rispondendo in zone non scontate del campo, anche scivolando sul cemento, e la gestualità istintiva ed efficace anche a costo di rinunciare a stile e raffinatezza accomuna i due rendendoli attualmente i più forti, titolari del tennis che si è evoluto rispetto alla muscolarita’ di Rafa o all’eleganza di Roger risultando vincente..e credo che sia quasi scontato per un giovane imitare, o almeno tentare di farlo, chi detiene numeri strabilianti e record storici, per cercare altrettanto successo quale scopo esaltante e trainante della carriera di tutti quelli che praticano agonisticamente questo sport..e ancora, credi veramente che Rune non ambisca a diventare un macinavittorie come Nole? Ma per favore!! È che deve fare i conti con sé stesso, con i suoi limiti nella gestione mentale delle partite, con un fisico già stressato nonostante la giovane età e forse, questo sì, può darsi che l’affiancamento a Nole, per ora, sembra l’araba fenice, più velleitario che realista, più un incoraggiamento di un Nole che, si sa, guarda ai giovani con rispetto e stima, comunque per ora avversari che riesce ancora a domare ma che inevitabilmente cercheranno di ripetere le sue gesta
Ma qualcuno sa cosa vogliono questi giovani? Per esempio, qualcuno ha fatto dei sondaggi per capire se il pubblico (in generale, non dei giovani) preferisce il killer point o i vantaggi? Giocare con due servizio o uno solo? Set che arrivano a 4 o 6 game? Partite al meglio dei 3 set o dei 5? Rovescio a una mano o a due? In base a cosa vogliono andare incontro alle esigenze dei giovani?
Lo potete rendere attraente per i giovani ma perderete il pubblico di mezza età come me.
Rune giocherebbe uguale a Giocovic? Su qual pianeta?
E poi, all’ elenco, non manca proprio quello che più tra i giovani catalizza l’attenzione mondiale?
Come gioca AlcarazGarfia?
Già: si potrebbe riservare la decisione che faccia pendere l’ ago della bilancia, quando il punteggio è in equilibrio, non più ad uno sparegGioco ma ad una votazione tra il pubblico, meglio un televoto, che premi chi abbia il fisico più attraente, magari dopo uno spogliarello.
Giocovic, abituato com’è a strapparsi le vesti di dosso quando è in campo, sarebbe Campionissimo anche in quello!
…andate a scopare…il mare!
Come sarà possibile portare i giovani a seguire maggiormente uno sport, del quale non si conosce l’esatto orario di inizio dell’ 80% delle partite ?
Questione di punti di vista…
Comunque lasciamo perdere un attimo le questioni viro-geo-politiche. A livello di visione del sistema-tennis, mi sono quasi sempre trovato d’accordo con le sue parole e le sue crociate. Ma stavolta questa vaghezza mi perplime.
@ Marco M. (#3882603)
Ma i guadagni possono salire se il tennis tiene economicamente..lo scopo di Nole è sempre lo stesso, e per garantire entrate più laute per tutti il sistema tennis deve diventare sempre più stimolante e popolare, i premi cospicui, i finanziatori e gli sponsor invogliati dall’interesse del pubblico non solo di oggi ma anche di domani..e forse snellire qualcosa, introdurre qualche novità può essere segnale che anche il tennis si evolve per invogliare un pubblico nuovo
Credo che il problema principale sia la durata degli incontri e allora accorcino ancora il tempo tra un punto e l’altro e soprattutto tra un game e il successivo.
In un incontro di 3 ore credo che non si giochi più di 45/50 minuti.
Non si luó certo arrivare fino a lì ma magari togliere un mezz’oretta è possibile.
Dichiarazione vaga che non vuol dire nulla, ma il prodotto tennis funziona. Non si deve portare il tennis dai giovani, si devono portare i giovani al tennis
Mettetece le gnokke e lo rendete attraente 😆
Eh già, alla fine si finisce sempre per buttarla a soldi. Che non sarebbe un male in assoluto, ma poi quando la predica arriva da chi incassa 60 milioni di dollari l’anno c’è da rifletterci su
Le statistiche degli spettatori non giovani sono inficiate anche dalle location: ad Indian Wells ad esempio c’è una grande concentrazione di pensionati in zona per cui la media di età degli spettatori è dura che sia sui 25 anni! Altrove prevale la tradizione nell’ accaparrarsi posti e biglietti. Le società occidentali poi invecchiano in generale.Sarebbe ben strano se la media di età fosse giovanile!
E neppure farli spennare, o far spennare i loro genitori, per andare a Roma o Torino (parlando di Italia). Ottimo discorso!
Più conservatori di lui nadal e federer!? Hanno annullato generazioni di giovani…
Far appassionare i giovani al tennis è un bel proposito. Ma per fare cosa poi? In Italia in molte zone mancano le strutture sportive più elementari per consentire ai giovani di praticare lo sport, figuriamoci il tennis. In molte città e paesi mancano persino le palestre nelle scuole. Il problema non è mettere più giovani col telecomando in mano a seguire il tennis, ma di togliere i giovani dal divano per consentire loro di praticare lo sport che preferiscono in strutture degne di questo nome e possibilmente accessibili a tutti.
Beh, se vogliamo il tennis è di per sé uno sport ripetitivo, singolo, ancorato a tempi che possono diventare ciclopici, e se i giocatori in campo non sono “di richiamo” o dotati di personalità spiccata il match può diventare noioso..soprattutto per i giovani che ormai amano la velocità, essere parte attiva ed infatti sono sempre attaccati al PC o al cellulare intenti a smanettare alle prese con videogiochi; poi ci sono i costi, e in genere i ragazzi non hanno soldi da sbatter via, anzi, e il tennis è uno sport costoso da seguire in presenza ma anche le TV a pagamento non scherzano. Anche noi utenti di LT non mi sembra dai commenti che apparteniamo alla “next gen”, anzi, ancora ancorati a schemi superati o ad un bel tennis estetico che i giovani stanno comunque già smantellando…o, ancora peggio, al desiderio di partite portate allo sfinimento..povero tennis, speriamo non perda dal tappo e dalla spina, perdendo gli affezionati al passato e non acquisendo curiosità e interesse dalle future generazioni: personalmente sono aggrappata alla resistenza di Nole, di cui amo non solo il tennis ma la personalità spiccata, fuori dal coro e infatti anche su questo argomento non banale è lui a smuovere le acque..il tennis non è solo fatto di colpi di racchetta ma anche di storie di vita, ed intanto anche oggi ha dato lezione di tennis al buon Zhang, che ho già comunque eletto ad un mio appiglio per il futuro
Solo stavolta? Di solito non sbaglia una virgola in partita, ma fuori le sue cantonate le ha prese!
Non è un commento da vecchio, ma il nocciolo del discorso. Cosa vogliono i giovani? Non lo sanno neanche loro! Quindi inutile cambiare il tennis per loro.
@ Marco M. (#3882603)
Lo stadio di Genova è il Ferraris e a vedere le partite del Genoa,in gradinata Zena e Nord,ci sono una marea di giovani che fanno un tifo incredibile.
Forse hai sbagliato squadra .
Uno dei problemi principali è la soglia di attenzione.
40 anni fa con l’introduzione di più canali tv e del telecomando iniziò l’era dello zapping, dapprima per evitare le réclame, poi per saltare da un programma all’altro. Un turbine. E ci andò pure bene, negli anni 70 un’azienda mise sul mercato una tv dotata oltre che dello schermo principale di tre mini schermi sottostanti così tutti potevano guardare tutto.
E nessuno capiva qualcosa.
Ora è il telefono che ti cerca, ti provoca e ti inebetisce.
Nessuno guarda un programma dall’inizio alla fine, figurarsi un match 3 su 5,triste ma, è ormai qualcosa per pochi.
Pure allo stadio così come un film al cinema.
Adeguarsi ai tempi? Mmm… Qui è la gente che deve amare lo sport, il cinema, la cultura, altrimenti a teatro riduciamo la Turandot, al cinema annunciamo subito l’assassino e facciamo dei bei rodeo con set ai 3 game, chi vince tre punti vince il gioco e a Wimbledon nell’intervallo tra i set mettiamo i Maneskin.
Vestiti di bianco… Almeno quel poco che indossano.
Verissimo. A volte le spiegazioni sono semplicissime senza bisogno di scomodare i massimi sistemi.
Evidentemente non hai seguito con la dovuta attenzione la carriera di Nole. Sono evidenti i miglioramenti del servizio, del gioco a rete e l’utilizzo del back di rovescio. Tutto questo realizzato anche con l’affiancamento di grandi ex campioni come Becker e Ivanisevic. Solo sullo smash ha ancora un deficit. Un campione che ha saputo mettersi in discussione per migliorare, contrariamente a fenomeni tipo Kyrgios o Paire e altri. Inoltre il Serbo non è stato certamente il primo a giocare questo tipo di tennis (citofonare Borg e Lendl, ad esempio) e non mi pare che gli appasionati siano diminuiti. A Nole interessa vincere. Evidentemente il suo tennis è più redditizio di quello “bello da vedere”. Può piacere o non piacere ma questa è la storia.
Condivido tutto.
Io abolirei il let sul primo servizio. Inoltre dai 250 in su abolirei i giudici di linea. Solo chiamate elettroniche.
Commento degno del tuo Nickname.
@ l Occhio di Sauron (#3882429)
Panta Rei tutto scorre anche il tennis deve cambiare, cambia tutto non capisco perché il tennis deve rimanere con le sue arcaiche regole
@ l Occhio di Sauron (#3882579)
Pallavolo basket calcio
Ti capisco il tennis è uno sport assai difficile da interpretare correttamente. Pure i giocatori spesso prendono topiche colossali se non hanno acume (può avere acume uno che dice che l’acqua ha memoria?), figurati in un forum. Guarda lo stesso Djokovic proprio su Rune: quando Djokovic ha detto che si rivedeva in Rune, Rune ha strabuzzato gli occhi, rialzato le orecchie, allargato le narici, e respinto cortesemente al mittente l’accostamento dicendo che lui non c’ehtra proprio niente con Djokovic. E vorrei ben vedere dico io! Due mo(n)di completamente diversi di interpretare il tennis. E pure Sinner non cehtra niente con Djokovic. Vabbè poi non capisco l’accostamento con Shelton: uno fa serveandvolley spettacolare e rischia tutto quasi su ogni colpo, l’altro ha passato 18anni ad aspettare che l’avversario sbagliasse. Ora che non c’è più nessuno ha finalmente preso coraggio ed è più propositivo. Ma ormai è troppo tardi. Non gli rimane che sparare sentenze sul fatto che la gente si sia disamorata del tennis, quando lui è uno dei principali responsabili.
Lo dice proprio lui.
Oggi, per giovani e meno giovani, è piu facile donare il braccio che avere il braccino ……
La penso esattamente nello stesso modo,di danni ne hanno fatto già abbastanza.Il solo fatto che non si potrà piu’ assistere ed epici incontri come quello tra Isner e Mahut a Wimbledon ancora faccio fatica ad accettarlo…
L’età media degli spettatori si è alzata in tutto l’occidente per motivi legati anche all’invecchiamento della popolazione, 40 anni fa con tutti gli attuali 55-75enni in piena gioventù il tennis aveva regole ancora più antiche eppure i giovani lo seguivano eccome.
Pochi sport tengono inchiodati alla poltrona fino all’ultimo punto perché basta un nulla per far girare l’inerzia della partita, penso alla pallavolo per esempio.
Questo è il vero valore aggiunto di questi sport, abbreviare le partite è già stato fatto e gli Slam 3 su 5 mantengono inalterato il loro fascino con ascolti e spettatori sugli spalti a livelli degli sport più seguiti.
Per capire se Nole ha ragione a parlare di svecchiamento bisognerebbe andare a guardare cosa accade negli altri sport, se anche nei 10-15 sport più seguiti c’è un invecchiamento del pubblico oppure se riescono ad attrarre i ragazzi meglio del tennis.
Sono andato recentemente a Marassi, guardandomi intorno c’erano più miei coetanei tra i 50 e i 70 anni che ragazzi di 15-35, eppure parrebbe che il calcio sia seguitissimo dai giovani.
Anche nella pallanuoto ho visto tante rughe e capelli bianchi (beati loro che i capelli li hanno 😎 ) sugli spalti, solo nel rugby e nella pallavolo vedo tanti volti giovani in tribuna.
Sarò fatto male, ma auguro a Nole un post carriera pieno di serenità e di successi, ma che non tocchi le regole del gioco come sono.
Lui lo preferisco quando parla di sperequazione tra i guadagni dei Top e quelli un po’ indietro.
Ci sono sport che una volta andavano di brutto che adesso sono marginali se non di nicchia ma forse proprio perché sono rimasti alle loro origini esistono ancora
“Rendere più attraente per i giovani”….sarebbe bello sapere cosa intendesse dire il Djoker. A mio avviso, per come si è evoluto il tennis, non riesco ancora a vedere come possa diventare più “attraente”. Forse per le signore/ine i giocatori dovrebbero giocare in mutande? Oppure che le tenniste per gli spettatori dovrebbero giocare in costume? E’ chiaro che scherzo, tuttavia non vedo proprio come possa diventare più attraente di come già non sia. I giocatori sono fortissimi, se guardo indietro vedo campioni incredibili che hanno contribuito alla crecita continua di questo sport, e non parlo solo di Federer e degli altri 2 campionissimi. La velocità di oggi non è assolutamente paragonabile a quella di 50 anni fa ( e 50 anni fa eravamo negli anni 70, mica negli anni 20) solo le misure dei campi sono sempre le stesse, e così l’altezza della rete, sono invece cambiati i materiali, le palline, le racchette, le scarpe, ma anche moltissimo la preparazione fisica, la dieta, lo stile di vita, la tecnica. Cosa si può ancora cambiare per rendere più attraente? Sinceramente penso che il tennis oggi sia al suo apice, se andiamo a vedere quanti spettatori seguono i tornei sia in tv sia in presenza, scopriremo che non ve ne sono mai stati così tanti, io stesso che ero alle finals di Torino non ho mai visto un posto vuoto, eccetto qualcuno degli sponsor che regalano i biglietti. Di fatto, il tennis sta vivendo un momento magico e se una volta poteva essere considerato uno sport di nicchia, oggi di sicuro non lo è più.
Anni
Hanno
Comunque,gli inglesi nel corso degli ultimi anno già stravolto le loro tradizioni,tra lo stupore di molti,dalla copertura con il tetto retrattile per arrivare al never on sunday!!!
*cesura
(seccante non poter modificare da mobile)
Ma poi tutti questi cazzo di giovani che non seguono il tennis cosa cazzo fanno invece?
Seguono altri sport o fan dei gran Tik Tok?
se anche fosse è cmq il tennis che si dovrà eventualmente (mica per forza) adattare a loro. perché il viceversa di sicuro non succede
Parlo in qualità di giovane (anche se potrò fregiarmi ancora per poco di questo titolo), questa figura mitologica di cui tutti parlano a sproposito.
Io trovo il tennis 3 su 5 il più adatto al mio modo di vedere una partita: posso scegliere se vedere gli highlights, se vedere solo l’ultimo set o se mettere la partita in diretta dall’inizio e dare un’occhiata ogni tanto nei punti importanti o quando i telecronisti richiamano la mia attenzione da altre attività.
Non riuscirei a guardare una partita intera senza fare anche altro, fosse una partita di 5 ore ma anche di 2.
Il format next gen non mi piace, quello di Mouratoglou mille volte peggio: se voglio qualcosa che ricordi i videogiochi ci sono già i videogiochi.
Ma perché?
Dove sono i barbari ai confini che stanno per distruggere tutto?
A me sembra che il tennis non sia mai stato così bello, grandissimi campioni che hanno fatto la storia e grandi talenti che stanno prendendo il comando e tra questi un italiano.
Volete che vi dica dove stanno i problemi del tennis per cui bisogna cambiare tutto perché così non va proprio bene?
Ah non c’è neanche un tennista USA che brilla..
Ci sono perfino russi e bielorussi a far meglio. No no così non si vende.
(Investissero su Shelton invece di rovinare tutto..)
Nole solitamente non sbaglia una virgola, ma stavolta resto perplesso. Dichiarazioni vaghe e oltremodo diplomatiche, da politicante cui è appena giunto il bonifico. Proprio lui che da anni, con la sua PTPA, lotta per i “poveracci” dei futures… non ha niente da dire su questa paventata censura, che minaccia di rendere ancora più marcata la differenza fra figli e figliastri?
anche questo è vero.
però non mi è chiara una cosa: io ad ogni partita, chiunque giochi, vedo sempre una schiera di ragazzini che vogliono farsi firmare la pallina gadget, da chiunque giochi (ovvio, i più forti e famosi ne hanno di più. altri di meno). quindi com’è ‘sto fatto? i giovani sono già attirati o no? cosa si intende per maggiore attrattiva verso i giovani? qualcuno ha già detto che se si tratta di introdurre le regole delle next gen è meglio lasciar stare.
Quando si comincia a dire queste cose è un brutto, bruttissimo segno. Si deve lavorare per lasciare un futuro al tennis altrimenti a forza di dire no a tutto si finirà per dover dire sì a tutto. Cambiare parzialmente per non dover stravolgere tutto dopo o troppo tardi.
Leggevo ieri sul quotidiano della mia provincia che grazie ai successi di Jannik Sinner sono aumentate le iscrizioni ai circoli tennistici paesani e che alcuni sindaci si stanno attivando per ampliare le strutture. Da me hanno chiuso il bocciodromo per fare altri due campi al coperto e relativo ristorante. Penso che con Sinner, Alcaraz, Rune, Shelton e soci, ci sia stata una svolta. I giovani guardano la loro generazione, dei vecchi dinosauri, senza offesa per Nole, Rafa, Roger & Company, non gli importa più di tanto. Mi dispiace per il bocciodromo dove, data la mia età, fra un paio d’anni avrei fatto furore, e quindi ho deciso che mi impegnerò giocando a freccette elettroniche al pub.
Le statistiche dell’età media degli spettatori sono note da tempo, si parla di una media over 45. Ma questi dati sono prettamente USA, vengono da un paese che da tempo NON è leader nel tennis più seguito, quello maschile. Mi piacerebbe vedere i dati negli altri paesi, e che dati avrebbero negli USA se avessero oggi un Sampras o un Agassi… I match durano parecchio, anche due su tre. magari velocizzare il gioco per fare i match due su tre entro le due ore sarebbe utile.
@ Er fregnacciaro (#3882476)
Rune e Sinner giocano uguale , Shelton solo bombe .. dove vivi ?
Uno dei maggiori responsabili, col suo tennis percentuale da ragioniere, del calo di interesse per il tennis inteso come spettacolo vario e tecnicamente emozionante. Meno male che tra i giovani nessuno è un esponente del suo modo di giocare a tennis.
Adesso farò un commento da vecchio..
Ma non è che il problema sono i giovani più che il tennis?
State molto attenti ai cambiamenti che apportate, molto molto attenti, sia al gioco che al tour. Il tennis come calcolo di punteggio della classifica e come chiarezza dell’importanza dei tornei (slam, 1000, 500, 250) a mio avviso rasenta la perfezione. Nel tentativo di attirare più gente, si può anche perdere quella che già c’è.
beh magari la sede più opportuna per parlare di tradizioni da cambiare potrebbe essere il torneo di Wimbledon: Dioko che dice agli inglesi di farlo sarebbe proprio da ridere
È una delle prime volte in cui mi trovo profondamente in disaccordo con Djokovic. L’abbiamo già visto con la
Coppa Davis che “semplificare e velocizzare” non funziona. I giovani sanno riconoscere la differenza tra una cosa interessante e una markettara. Cerchiamo di non correre troppo dietro al soldo.
@ l Occhio di Sauron (#3882429)
Condivido, sarà l’età che avanza ma mi sembra meglio quando era peggio. Il consumismo comincia a nausearmi un po’ troppo. Colgo l’occasione per fare gli auguri a tutti gli utenti e redazione per un felice anno nuovo,con la speranza di sentire più il suono della pallina sulle corde piuttosto che alcune steccate…
Se i cambiamenti per adattarsi al pubblico più giovane fossero quelli sperimentati alle Next Gen, la mia intima speranza è che rimanga tutto così com’è. La tradizione nel tennis fa parte integrante di questo sport, è un valore aggiunto, non una inutile zavorra. Cambiare per andare incontro ai gusti dei più giovani, mi sembra una motivazione debole. Lo sappiamo veramente cosa piace a loro?
Il pubblico sulle gradinate tende ad essere adulto perché con quello che costano i biglietti non potrebbe essere altrimenti. Ma basta vedere le giornate aperte ai circoli e alle famiglie, di solito nei primissimi turni dei grandi tornei. Ci si rende conto che i giovanissimi lo seguono e come… È da un certo punto in poi che sono costretti a seguirlo solo sullo smartphone
Il tennis ha nelle tradizioni e nella sua storia il suo fascino.
Non mi piacciono queste dichiarazioni di marketing