Più punti per ogni turno raggiunto sull'ATP Tour ATP, Copertina

ATP: dal 2024 cambia la distribuzione dei punti assegnati ai tornei nelle varie categorie

28/12/2023 06:48 114 commenti
Le Finals di Torino, ultimo torneo ATP del 2024
Le Finals di Torino, ultimo torneo ATP del 2024

La stagione maschile 2024 inizierà tra pochi giorni con un’importante novità: una nuova distribuzione dei punti in ogni torneo valido per il ranking ATP, dagli Slam ai Challenger. Non è stato modificato il “bottino” di punti assegnato al vincitore di un torneo in relazione alla sua categoria (es: 1000 punti per il vincitore di Masters 1000, 500 per chi vince un ATP 500 e via dicendo); le variazioni riguardano tutti gli altri turni, e in particolare verranno assegnati un po’ più di punti in ogni turno per i tornei maggiori – Slam, 1000, 500, 250 – mentre i Challenger (eccetto i vincitori) avranno piccole diminuzioni nei punti assegnati. La misura sembra pertanto rendere un filo più difficile la salita per chi viene dal basso, ma del resto con la nuova categoria CH175 i punti sono non così distanti dai 250 del tour maggiore.

“Le modifiche sono progettate per ottimizzare la distribuzione dei punti a seguito dell’aumento degli eventi Masters 1000 da 96, oltre a fornire un migliore equilibrio e distribuzione dei punti a seguito del significativo aumento dei tornei ATP Challenger di categoria superiore offerti ai giocatori dal 2023”, così si legge sul sito ATP nella nota ufficiale che annuncia i cambiamenti.

Vediamo nel dettaglio la nuova assegnazione dei punti in ogni categoria di tornei validi per il ranking ATP 2024, dagli Slam a scendere.

Tornei del Grande Slam:

R128: 10 punti
R64: 50 (in precedenza erano 45 punti)
R32: 100 (90)
Ottavi: 200 (180)
Quarti: 400 (360)
Semifinali: 800 (720)
Finale: 1.300 (1.200)
Vincitore: 2.000

 

Masters 1000:

R128: 10 punti (solo per i tornei da 96 giocatori)
R64: 30 (solo per i tornei da 96 giocatori, per quelli da 56 sono 10 punti)
R32: 50 (45)
Ottavi: 100 (90)
Quarti: 200 (180)
Semifinali: 400 (360)
Finale: 650 (600)
Vincitore: 1.000

 

ATP 500

R32: 25 punti, con tabellone da 48
R16: 50 (45)
Quarti: 100 (90)
Semifinali: 200 (180)
Finale: 330 (300)
Vincitore: 500

 

ATP 250

R32: 13 punti, solo con tabellone da 48
R16: 25 (20)
Quarti: 50 (45)
Semifinali: 100 (90)
Finale: 165 (150)
Vincitore: 250

 

ATP Finals: 1500 punti per il vincitore se imbattuto nel torneo; 200 punti per ogni vittoria nei round robin, più 400 punti per la semifinale, più 500 punti per la vittoria in finale.

 

Qualificazioni:

Slam: Q 30 punti; Q3 16 punti; Q2 8 punti

M1000: tabellone da 96 – Q 20 punti; Q2 10 — tabellone da 56 – Q 30 punti; Q2 16 punti

500: tabellone da 48 – Q 16 punti; Q2 8  — tabellone da 32 – Q 25 punti; Q2 13 punti

250: tabellone da 48 – Q 8 punti; Q2 4 — tabellone da 32 – Q 13 punti; Q2 – 7 punti.

 

 

Così invece la progressione nei Challenger:

CH175: W 175 punti; F 90; SF 50; QF 25; R16 13

CH125: W 125 punti; F 64; SF 35; QF 16; R16 8

CH100: W 100 punti; F 50; SF 25; QF 14; R16 7

CH75; W 75 punti; F 44; SF 22; QF 12; R16 6

CH50; W 50 punti; F 25; SF 14; QF 8; R16 4

 

Questa per gli ITF:

ITF M25/25+H: W 25 punti; F 16; SF 8; QF 3; R16 1

ITF M15/15+H: W 15 punti; F 8; SF 4; QF 2; R16 1

 

Marco Mazzoni


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114 commenti. Lasciane uno!

GIALAPPA SBANDY REMIX 17-01-2024 23:44

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da walden
sono andato a vedermi, non poerchè non me lo ricordassi, ma per avere la conferma statistica di quanto dico, quale presenza abbiano avuto i nPaesi Bassi nel tennis maschile mondiale dal 1980 al 2023.
Negli anni 80 solo nel 84, 86 e 89 hanno avuto tennisti fra i primi 100 (nel 84 ed 86 il solo Schapers). Negli anni 90 sono andati meglio, con un tennista in top 10 o zone vicine Richard Krajicek, un fungo spuntato dal nulla, come capita anche ad altri paesi, ed altri 3/4 fra i primi 100 (si alternarono Haarhuis, Siemerink, Eltingh,Koevermans, Schalken, Van Lotum, tranne qualche caso comunque oltre la 50esima posizione) poi con l’inizio di questo secolo il ritorno ad uno, massimo 2 e spesso 0 sino ad oggi. I nomi sono quelli che tutti conosciamo Robin Haase e Igor Sijsling, e negli ultimi anni VDZ e Griekspoor.
Quindi questo conferma quello che dico: i Paesi Bassi sono un soggetto marginale nel tennis, i risultati di adesso sono solo la consegunza di questo e non di macchinazioni.
Non tornerò più sull’argomento, visto che immagino che il Noto Fissato scriverà anche questa volta dieci messaggi dove rispondera anche a se stesso: non c’è niente da ggiungere, come dovrebbe apparire evidente a qualsiasi persona di buon senso.

Prendo atto che non hai ancora scoperto chi sia stato Martin Verkerk!!!

Oltre a non esserti accorto che hanno avuto ben 5 top 20 negli anni da te citati

E ricordati che in quel periodo la facevano da padroni gli yankeees(ndr)!!!

Paese marginale nel tennis i Paesi Bassi mi viene da Ridere. Krajicek ha vinto Wimbledon Elting ed Haarhui n.1 del mondo di doppio.
Andando indietro C’è Thomas Okker.

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Lo Scriba 29-12-2023 16:53

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Lo Scriba
@ Massimo.bianco29@yahoo.it (#3880317)
Prima scrivi che Ouden non aveva la classifica per giocare le quali è poi, dimostrato il contrario, tiri fuori il problema della programmazione.
Aggiungi poi che l’olandese è indietro in classifica a causa degli infortuni: allora cosa c’entra la Federazione, Gaudenzi, i punteggi e il nr dei challenger nei Paesi Bassi?
Hai preso una topica, ammettilo così eviti di avvilupparti in teorie strampalate.

Gaudenzi centra perché come spiego’ il pandologo a suo tempo,fu una delle vittime del ranking congelato,che di fatto non permise a lui e molti altri giovani dai 2000 in su di scalare le classifiche,proprio perché a differenza degli altri giocatori non aveva punti da congelare,mentre gli altri per 2 anni hanno potuto sfruttare proprio questa cosa e loro rimanevano inchiodati (l’effetto tappo)…
Non avendo tornei challenger casalinghi dove gli elergiscono le benedette WC (a differenza dei soliti pochi privilegiati)è stato costretto a dover giocare praticamente solo gli Itf e nonostante ne ha vinti ben 5 oltre ad una finale è ancora ben indietro in classifica,ti faccio presente che chi passa le quali e un turno nei 125k(per non parlare dei 175),prende molti più punti di chi vince un Itf(ad es.guarda Ruggeri i 29 punti dei ch…
Controlla le entry list dei challenger di inizio stagione e guarda se riesce ad entrare l’olandese in Portogallo…
Quando parlo di programmazione intendo dire,se vai in Grecia per fare un Itf e non sai se riesci ad entrare poi nel challenger seguente è chiaro che rimani li e giochi l’Itf seguente sperando di fare più punti possbili,se vai a vedere tutti i tornei che ha giocato,vedrai che molto spesso ha giocato 2 tornei di seguito o nello stesso posto o nella stessa nazione.Spero di averti chiarito cosa intendo dire per programmazione.

Ho appena controllato l’entry list di Oeiras 1 su LT: Ouden risulta iscritto al main draw, dove non ha la classifica per entrare, ma non è iscritto alle qualificazioni.
Ruggeri invece, che ha una classifica peggiore dell’olandese, è iscritto sia al tabellone principale che a quello delle qualificazioni, dove al momento risulta la terza testa di serie.
Ogni commento è superfluo.

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+1: Detuqueridapresencia, Marco M.
Massimo.bianco29@yahoo.it (Guest) 29-12-2023 15:22

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da walden
sono andato a vedermi, non poerchè non me lo ricordassi, ma per avere la conferma statistica di quanto dico, quale presenza abbiano avuto i nPaesi Bassi nel tennis maschile mondiale dal 1980 al 2023.
Negli anni 80 solo nel 84, 86 e 89 hanno avuto tennisti fra i primi 100 (nel 84 ed 86 il solo Schapers). Negli anni 90 sono andati meglio, con un tennista in top 10 o zone vicine Richard Krajicek, un fungo spuntato dal nulla, come capita anche ad altri paesi, ed altri 3/4 fra i primi 100 (si alternarono Haarhuis, Siemerink, Eltingh,Koevermans, Schalken, Van Lotum, tranne qualche caso comunque oltre la 50esima posizione) poi con l’inizio di questo secolo il ritorno ad uno, massimo 2 e spesso 0 sino ad oggi. I nomi sono quelli che tutti conosciamo Robin Haase e Igor Sijsling, e negli ultimi anni VDZ e Griekspoor.
Quindi questo conferma quello che dico: i Paesi Bassi sono un soggetto marginale nel tennis, i risultati di adesso sono solo la consegunza di questo e non di macchinazioni.
Non tornerò più sull’argomento, visto che immagino che il Noto Fissato scriverà anche questa volta dieci messaggi dove rispondera anche a se stesso: non c’è niente da ggiungere, come dovrebbe apparire evidente a qualsiasi persona di buon senso.

Prendo atto che non hai ancora scoperto chi sia stato Martin Verkerk!!!

Oltre a non esserti accorto che hanno avuto ben 5 top 20 negli anni da te citati

E ricordati che in quel periodo la facevano da padroni gli yankeees(ndr)!!!

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-1: Marco M.
walden 29-12-2023 14:57

@ walden (#3880732)

Sono riportate le posizioni a FINE ANNO dei neerlandesi presenti nei primi 100 dal 1980 al 2023. In 44 anni solo 11 volte c’è stato un piazzamneto fra i primi 20 e solo 4 (sempre Krajicek) fra i primi 10). Giudicate voi.

top 100
1980 0
1981 0
1982 0
1983 0
1984 1 Schapers 78
1985 0
1986 1 Schapers 84
1987 1 Schapers 49
1988 1 Schapers 50
1989 3 Haarhuis 57
Koevermans 73
Schapers 79
1990 2 Koevermans 48
Haarhuis 54
1991 5 Siemerink 26
Haarhuis 37
Krajicek 45
Koevermans 71
Schapers 85
1992 4 Krajicek 10
Haarhuis 39
Siemerink 57
Eltingh 78
1993 4 Krajicek 15
Haarhuis 42
Siemerink 53
Eltingh 63
1994 4 Krajicek 17
Eltingh 23
Haarhuis 37
Siemerink 84
1995 5 Krajicek 11
Haarhuis 19
Siemerink 19
Eltingh 43
Shalken 69
1996 4 Krajicek 7
Siemerink 15
Haarhuis 25
Schalken 65
1997 4 Krajicek 11
Schalken 59
Haarhuis 70
Siemerink 78
1998 5 Krajicek 10
Siemerink 19
Schalken 66
Haarhuis 74
Van Lotum 99
1999 4 Krajicek 10
Schalken 44
Van Lotum 66
Siemerink 88
2000 3 Schalken 22
Krajicek 36
Sluiter 95
2001 1 Schalken 26
2002 3 Schalken 20
Slutter 73
Verkerk 90
2003 5 Schalken 18
Verkerk 19
Sluiter 59
Verschappen 91
Van Lotum 92
2004 4 Verkerk 55
Schalken 57
Sluiter 82
Wessels 88
2005 0
2006 0
2007 0
2008 0
2009 1 De Bakker 96
2010 2 De Bakker 43
Haase 69
2011 1 Haase 45
2012 2 Haase 56
Sijsling 68
2013 2 Haase 45
Sijsling 70
2014 2 Haase 83
Sijsling 84
2015 2 Haase 66
De Bakker 99
2016 1 Haase 59
2017 1 Haase 42
2018 1 Hasse 50
2019 0
2020 0
2021 2 VdZ 57
Griekspoor 65
2022 2 VdZ 25
Griekspoor 95
2023 2 Griekspoor 23
VdZ 50

111
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+1: Detuqueridapresencia, Marco M.
Massimo.bianco29@yahoo.it (Guest) 29-12-2023 14:44

Scritto da walden

Scritto da Marco M.

Scritto da Lo Scriba

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Lo Scriba
@ Massimo.bianco29@yahoo.it (#3879803)
Ha provato 9 volte a qualificarsi nei challenger riuscendoci due volte, una volta invece ci è entrato con una WC.
Le quali dei CH, come è noto non danno punti se non nel caso di quelli a montepremi alto, quindi non ha avuto vantaggi a livello di classifica rispetto all’olandese come hai scritto in un tuo commento.
Poi sorge una domanda: perché Ouden non si è iscritto alle quali dei challenger ma ha preferito giocare gli ITF? Evidentemente ha fatto una scelta diversa da Ruggeri.
Tieni conto che nel periodo in cui l’italiano ha provato a giocare i challenger ha totalizzato solo 29 punti, equivalenti a due vittorie in un ITF, dimostrazione ancora una volta che dal punto di vista della classifica non gli ha certamente giovato tanto che per recuperare posizioni ha dovuto ottenere due vittorie a Sharmz.

Semplicemente,perché non aveva la classifica per entrarci nei tabelloni dei challenger(e anche quest’anno si è dovuto fermare per infortunio),se vai a vedere anche le entry list di Oeiras1 vedrai che ancora non riesce ad entrare nemmeno con questo ranking….
E infatti i 29 punti dei challenger sono quelli che hanno permesso a Ruggeri di avere un ranking migliore del suo!!!
P.S.:comunque sono 10 e non 9 i suoi tornei challenger (quali incluse).

Fai pure le tue verifiche

Ho fatto le mie verifiche.
Per mia comodità e per il poco tempo a disposizione per fare una statistica completa, ho preso come riferimento solamente i challenger disputati da Ruggeri.
Cordenons: ultimo entrato nelle qualificazioni: nr 783, quindi Ouden poteva tranquillamente giocarle
Verona: nr 687 (Ouden dentro)
Todi: nr. 575 (Ouden dentro)
Como: ultimo iscritto Ruggeri quindi Ouden non avrebbe potuto partecipare
Genova; nr. 692 (Ouden dentro)
Rennes: nr. 1179 (Ouden dentro)
Orleans: ultimo iscritto Ruggeri quindi Ouden non avrebbe potuto partecipare
Bergamo: nr. 515 (Ouden potenzialmente dentro)
S. Tropez: nr. 493 (probabilmente Ouden dentro, non ho verificato la data dell’entry list)
Quindi Ouden avrebbe potuto sicuramente partecipare alle qualificazioni di 7 (forse 8) challenger ai quali invece si è iscritto l’italiano.
Tieni conto che non ho verificato tutti gli altri challenger del calendario dove probabilmente avrebbe avuto in diversi tornei di partecipare alle qualificazioni.
E’ pertanto evidente che partecipare agli ITF è stata una scelta dell’olandese e non una conseguenza della presunta disparità di condizioni rispetto all’italiano.
Per quanto riguarda la tua teoria che è solo per i 29 punti derivanti dai challenger che Ruggeri ha un ranking migliore è palesemente errata perché, come ti ho già scritto Ruggeri, ha totalizzato questi 29 punti in ben 10 settimane di tornei, se avesse partecipato a 10 tornei ITF ne avrebbe totalizzati molti di più (prima di cominciare la “campagna” dei challenger” era arrivato in finale in un ITF e dopo la “campagna” ne ha vinti due di fila).
PS
Nel mio ultimo commento ho scritto che Ruggeri ha provato 9 volte le qualificazioni, non che ha disputato 9 challenger. Il decimo lo ha giocato grazie ad una WC.

Dopo questa avrebbe dovuto chiedere scusa e ritirarsi in buon ordine, invece da bravo troll continua a ribadire le sue belinate…
Pazienza, come è sparito il cialtrone del libro prima o poi si stanche rà anche lui…

Il problema è che sono la stessa persona, sale e scende come…. nei tubi.

E allora visto che sei così sicuro,perchè non vuoi scommettere?
Hai visto i reali dati sugli olandesi?
Potrei segnalarti altri orange a te sconosciuti,De Bakker(forse potrai scoprirlo alla United Cup)ex vincente di Slam,a livello junior ed è stato top 40 in singolo,poi potrei parlarti anche di Van Scheppingen,e non solo ma voglio fermarmi davvero qui.
Di figuracce hai già fatto il pieno!!!

110
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-1: Marco M.
walden 29-12-2023 13:43

Scritto da Marco M.

Scritto da Lo Scriba

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Lo Scriba
@ Massimo.bianco29@yahoo.it (#3879803)
Ha provato 9 volte a qualificarsi nei challenger riuscendoci due volte, una volta invece ci è entrato con una WC.
Le quali dei CH, come è noto non danno punti se non nel caso di quelli a montepremi alto, quindi non ha avuto vantaggi a livello di classifica rispetto all’olandese come hai scritto in un tuo commento.
Poi sorge una domanda: perché Ouden non si è iscritto alle quali dei challenger ma ha preferito giocare gli ITF? Evidentemente ha fatto una scelta diversa da Ruggeri.
Tieni conto che nel periodo in cui l’italiano ha provato a giocare i challenger ha totalizzato solo 29 punti, equivalenti a due vittorie in un ITF, dimostrazione ancora una volta che dal punto di vista della classifica non gli ha certamente giovato tanto che per recuperare posizioni ha dovuto ottenere due vittorie a Sharmz.

Semplicemente,perché non aveva la classifica per entrarci nei tabelloni dei challenger(e anche quest’anno si è dovuto fermare per infortunio),se vai a vedere anche le entry list di Oeiras1 vedrai che ancora non riesce ad entrare nemmeno con questo ranking….
E infatti i 29 punti dei challenger sono quelli che hanno permesso a Ruggeri di avere un ranking migliore del suo!!!
P.S.:comunque sono 10 e non 9 i suoi tornei challenger (quali incluse).

Fai pure le tue verifiche

Ho fatto le mie verifiche.
Per mia comodità e per il poco tempo a disposizione per fare una statistica completa, ho preso come riferimento solamente i challenger disputati da Ruggeri.
Cordenons: ultimo entrato nelle qualificazioni: nr 783, quindi Ouden poteva tranquillamente giocarle
Verona: nr 687 (Ouden dentro)
Todi: nr. 575 (Ouden dentro)
Como: ultimo iscritto Ruggeri quindi Ouden non avrebbe potuto partecipare
Genova; nr. 692 (Ouden dentro)
Rennes: nr. 1179 (Ouden dentro)
Orleans: ultimo iscritto Ruggeri quindi Ouden non avrebbe potuto partecipare
Bergamo: nr. 515 (Ouden potenzialmente dentro)
S. Tropez: nr. 493 (probabilmente Ouden dentro, non ho verificato la data dell’entry list)
Quindi Ouden avrebbe potuto sicuramente partecipare alle qualificazioni di 7 (forse 8) challenger ai quali invece si è iscritto l’italiano.
Tieni conto che non ho verificato tutti gli altri challenger del calendario dove probabilmente avrebbe avuto in diversi tornei di partecipare alle qualificazioni.
E’ pertanto evidente che partecipare agli ITF è stata una scelta dell’olandese e non una conseguenza della presunta disparità di condizioni rispetto all’italiano.
Per quanto riguarda la tua teoria che è solo per i 29 punti derivanti dai challenger che Ruggeri ha un ranking migliore è palesemente errata perché, come ti ho già scritto Ruggeri, ha totalizzato questi 29 punti in ben 10 settimane di tornei, se avesse partecipato a 10 tornei ITF ne avrebbe totalizzati molti di più (prima di cominciare la “campagna” dei challenger” era arrivato in finale in un ITF e dopo la “campagna” ne ha vinti due di fila).
PS
Nel mio ultimo commento ho scritto che Ruggeri ha provato 9 volte le qualificazioni, non che ha disputato 9 challenger. Il decimo lo ha giocato grazie ad una WC.

Dopo questa avrebbe dovuto chiedere scusa e ritirarsi in buon ordine, invece da bravo troll continua a ribadire le sue belinate…
Pazienza, come è sparito il cialtrone del libro prima o poi si stanche rà anche lui…

Il problema è che sono la stessa persona, sale e scende come…. nei tubi.

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+1: Detuqueridapresencia
Massimo.bianco29@yahoo.it (Guest) 29-12-2023 13:10

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da walden

Scritto da Marco M.

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Marco M.

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da ema80
@ Massimo.bianco29@yahoo.it (#3879537)
Negli anni 80 un gruppo di ragazzi argentini girava l’Italia in camper senza soldi per disputare i tornei satelliti, hanno fatto sacrifici per raggiungere il loro obiettivo: si chiamavano Martin Jaite, Guillermo Perez Roldan e Franco Davin.
Il caro Den Ouden un bel volo easyjet da 25 euro e un RB&B secondo me potrebbe tranquillamente permetterselo per giocare un torneo in Germania, Francia o Italia

Guarda manco a farlo apposta,ho ritrovato un vecchio commento del pandologo su Den Ouden dello scorso anno,quando addirittura (al rientro dall’ennesimo infortunio),in un itf da 15k,a Santo Domingo(altro che easyjet da 25 euro)perse nei quarti dal 205 del mondo Hardt e prese la miseria di 2 punti,trovarsi la strada sbarrata in un 15k dal 205 del modo ti sembra che capiti a chiunque?
P.S.:ne aveva raccontate tante di cose che capitavano ai suoi tanto amati panda olandesi,per questo motivo attendevo tanto di leggere il libro di cui parlava,chissà se un giorno si farà vivo almeno con me.

Ma glielo ha ordinato il medico di andare a Santo Domingo a disputare un 15K dove avrebbe potuto (ed è accaduto) incontrare qualcuno molto più forte?
Fare le qualifiche in un Challenger 50-75 o un torneo 15-25K in Europa? Non sarebbe stato più proficuo e meno dispendioso?
Come avevo già detto al tuo alter-ego spende di più un siciliano o un pugliese per disputare un torneo a Milano-Bergamo-Vicenza che non un olandese-belga-tedesco…

Ti faccio presente che era ripartito da un infortunio che lo aveva tenuto fuori per quasi un anno e aveva 5 punti,mi spieghi con quella classifica in quali tornei che tu dici sarebbe entrato?
P.S.: poi fammi qualche esempio dove uno si ritrova la strada sbarrata in un 15k dal numero 205 che di norma.dovrebbe giocare a livello challenger,o no?

15K se ne fanno tanti in Europa e anche in Nord-Africa senza andare per forza a Santo Domingo, magari la aveva degli appoggi?
Ripeto, quando vedo che nell’entry list ci sono giocatori che per il mio livello mi sbarrano la strada se ho un minimo di intelligenza non spreco soldi e tempo per iscrivermi e viaggiare lontano, ma scelgo qualcosa di più abbordabile e vicino a casa…
A meno che scelga quel torneo per confrontarmi con un giocatore più forte e imparare qualcosa…

Marco, ma hai perso una scommessa?
Sempre per provare a ragionare, ho fatto uno screening dell’andamneto dal 2000 al 2019 del numero di Challenger rispetto alla presenza di Italiani nei primi 300 (lo avevo giàfatto due anni fa per confutare la teoria, ormai diventata obsoleta, del ranhking legato all’alto numero di Challenger). Questi sono i risultati:
2000 Ch in Italia 7 Italiani nei primi 300 17
2005 Ch 19 I 15
2010 Ch 31 I 17
2015 Ch 24 I 18
2019 Ch 18 I 19
Mi son fermato 2019 perchè è stato l’ultimo anno “normale”.
Come si può vedere non c’è alcun rapporto fra il numero dei tornei ed il numero di tennisti italiani nei primi 300, fino all’esplosione a 30 di quest’ultimo anno (nel 2021 erano 22 e nel 2022 23, in leggero aumento, rispetto agli anni percedenti), in cui i Challenger in Italia sono tornati all’epoca pre-covid.
Se fossero valide le “teorie sovraniste” del Noto Fissato, avremmo dovuto avere, già all’inizio dello scorso decennio, i nunmeri attuali. Purtroppo non è stato così, evidentemente perchè non è sufficiente avere molti tornei per scscalare le classifiche.
Anche l’interpretazione “demografica” non regge come ho già spiegato in un mio precedente intervento.
Resta l’unica spiegazione possibile, ossia la caretterizzazione socio-sportiva di un paese. Checchè ne dica il Noto Fissato i Paesi Bassi vantano si una vittoria con Krajicek ed una finale di SLAM con Tom Okker nel 1968, agli albori dell’Era Open, ma, se, per esempio, guardiamo alla Coppa Davis, vediamo che non hanno mai raggiunto una Finale, il suo miglior risultato è la semi nel 2001: paesi-panda come la Cecoslovacchia/Cechia l’hanno vinta ben tre volte e tre volte hanno raggiunto la finale, il Belgio tre volte finalista, persino la Slovacchia vanta una finale. I fatti, quelli veri, non la costruzione immaginaria della realtà, dicono che i Paesi Bassi sono un paese tennisticamnte marginale, lo sono da sempre e, se anche li nascesse un fenomeno alla Rune o alla Ruud, continueranno ad esserlo come Danimarca e Norvegia.

A dimostrazione delle sciocchezze e cose che non corrispondono alla realtà che continui a scrivere,ti segnalo la finale Slam al RG 2003 (e vai a vedere tutte le sue vittime illustri in quel torneo),poi ebbe anche lui tanti problemi fisici e perse sempre più motivazioni fino a ritirarsi precocemente…
Inoltre prendo atto che a tuo giudizio lo Slam di Fognini e Bolelli oltre a quelli degli altri italiani non vanno conteggiati,(in caso per te improvvisamente dovessero essere considerati)vai a contare tutti quelli degli olandesi!!!

Scritto da walden

Scritto da Marco M.

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Marco M.

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da ema80
@ Massimo.bianco29@yahoo.it (#3879537)
Negli anni 80 un gruppo di ragazzi argentini girava l’Italia in camper senza soldi per disputare i tornei satelliti, hanno fatto sacrifici per raggiungere il loro obiettivo: si chiamavano Martin Jaite, Guillermo Perez Roldan e Franco Davin.
Il caro Den Ouden un bel volo easyjet da 25 euro e un RB&B secondo me potrebbe tranquillamente permetterselo per giocare un torneo in Germania, Francia o Italia

Guarda manco a farlo apposta,ho ritrovato un vecchio commento del pandologo su Den Ouden dello scorso anno,quando addirittura (al rientro dall’ennesimo infortunio),in un itf da 15k,a Santo Domingo(altro che easyjet da 25 euro)perse nei quarti dal 205 del mondo Hardt e prese la miseria di 2 punti,trovarsi la strada sbarrata in un 15k dal 205 del modo ti sembra che capiti a chiunque?
P.S.:ne aveva raccontate tante di cose che capitavano ai suoi tanto amati panda olandesi,per questo motivo attendevo tanto di leggere il libro di cui parlava,chissà se un giorno si farà vivo almeno con me.

Ma glielo ha ordinato il medico di andare a Santo Domingo a disputare un 15K dove avrebbe potuto (ed è accaduto) incontrare qualcuno molto più forte?
Fare le qualifiche in un Challenger 50-75 o un torneo 15-25K in Europa? Non sarebbe stato più proficuo e meno dispendioso?
Come avevo già detto al tuo alter-ego spende di più un siciliano o un pugliese per disputare un torneo a Milano-Bergamo-Vicenza che non un olandese-belga-tedesco…

Ti faccio presente che era ripartito da un infortunio che lo aveva tenuto fuori per quasi un anno e aveva 5 punti,mi spieghi con quella classifica in quali tornei che tu dici sarebbe entrato?
P.S.: poi fammi qualche esempio dove uno si ritrova la strada sbarrata in un 15k dal numero 205 che di norma.dovrebbe giocare a livello challenger,o no?

15K se ne fanno tanti in Europa e anche in Nord-Africa senza andare per forza a Santo Domingo, magari la aveva degli appoggi?
Ripeto, quando vedo che nell’entry list ci sono giocatori che per il mio livello mi sbarrano la strada se ho un minimo di intelligenza non spreco soldi e tempo per iscrivermi e viaggiare lontano, ma scelgo qualcosa di più abbordabile e vicino a casa…
A meno che scelga quel torneo per confrontarmi con un giocatore più forte e imparare qualcosa…

Marco, ma hai perso una scommessa?
Sempre per provare a ragionare, ho fatto uno screening dell’andamneto dal 2000 al 2019 del numero di Challenger rispetto alla presenza di Italiani nei primi 300 (lo avevo giàfatto due anni fa per confutare la teoria, ormai diventata obsoleta, del ranhking legato all’alto numero di Challenger). Questi sono i risultati:
2000 Ch in Italia 7 Italiani nei primi 300 17
2005 Ch 19 I 15
2010 Ch 31 I 17
2015 Ch 24 I 18
2019 Ch 18 I 19
Mi son fermato 2019 perchè è stato l’ultimo anno “normale”.
Come si può vedere non c’è alcun rapporto fra il numero dei tornei ed il numero di tennisti italiani nei primi 300, fino all’esplosione a 30 di quest’ultimo anno (nel 2021 erano 22 e nel 2022 23, in leggero aumento, rispetto agli anni percedenti), in cui i Challenger in Italia sono tornati all’epoca pre-covid.
Se fossero valide le “teorie sovraniste” del Noto Fissato, avremmo dovuto avere, già all’inizio dello scorso decennio, i nunmeri attuali. Purtroppo non è stato così, evidentemente perchè non è sufficiente avere molti tornei per scscalare le classifiche.
Anche l’interpretazione “demografica” non regge come ho già spiegato in un mio precedente intervento.
Resta l’unica spiegazione possibile, ossia la caretterizzazione socio-sportiva di un paese. Checchè ne dica il Noto Fissato i Paesi Bassi vantano si una vittoria con Krajicek ed una finale di SLAM con Tom Okker nel 1968, agli albori dell’Era Open, ma, se, per esempio, guardiamo alla Coppa Davis, vediamo che non hanno mai raggiunto una Finale, il suo miglior risultato è la semi nel 2001: paesi-panda come la Cecoslovacchia/Cechia l’hanno vinta ben tre volte e tre volte hanno raggiunto la finale, il Belgio tre volte finalista, persino la Slovacchia vanta una finale. I fatti, quelli veri, non la costruzione immaginaria della realtà, dicono che i Paesi Bassi sono un paese tennisticamnte marginale, lo sono da sempre e, se anche li nascesse un fenomeno alla Rune o alla Ruud, continueranno ad esserlo come Danimarca e Norvegia.

Mi limito a segnalarti questi giocatori olandesi:
Schalken BR 11
Verkerk BR 14
Siemeink BR 14
Haarhuis BR 18
Eltingh BR 19
Potrei farti tanti altri nomi,ma.per il momento mi fermo qui(magari in una seconda puntata).
Sai cosa hanno in comune questa cinquina di orange?Oltre ad essere stati tutti top 20 hanno tutti vinto titoli dello Slam o almeno raggiunto i quarti o semifinali nei major….
A dimostrazione delle continue sciocchezze che scrivi da anni mi dici se Danimarca e Norvegia hanno mai avuto giocatori di questo livello?
Ma come pensi di essere (ancora) credibile per chi è obiettivo ragiona e giudica con la propria testa e ovviamente e’ stufo,prima lo era il tuo incubo,ora lo sono io (il suo alias),di far passare queste falsità che continui a scrivere centinaia di volte su ogni articolo.E’ certo che il tuo mentore e il solito gruppetto di
questo forum se anche scrivi che gli asini volano,ti appoggia ma ovviamente la credibilità è pari a zero,per chi si limita a leggere i dati di fatto!!!
P.S.: poi quella sulla Cecoslovacchia nella Davis è un’altra perla,sai che in quel periodo prima di cambiare nazionalità poteva contare su un certo Ivan Lendl?

Se non conosci Lendl vai su wikipedia!!!

Altro che a stento nei 100

È davvero inutile

Il buon senso

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-1: Detuqueridapresencia, Marco M.
Massimo.bianco29@yahoo.it (Guest) 29-12-2023 13:09

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da walden
sono andato a vedermi, non poerchè non me lo ricordassi, ma per avere la conferma statistica di quanto dico, quale presenza abbiano avuto i nPaesi Bassi nel tennis maschile mondiale dal 1980 al 2023.
Negli anni 80 solo nel 84, 86 e 89 hanno avuto tennisti fra i primi 100 (nel 84 ed 86 il solo Schapers). Negli anni 90 sono andati meglio, con un tennista in top 10 o zone vicine Richard Krajicek, un fungo spuntato dal nulla, come capita anche ad altri paesi, ed altri 3/4 fra i primi 100 (si alternarono Haarhuis, Siemerink, Eltingh,Koevermans, Schalken, Van Lotum, tranne qualche caso comunque oltre la 50esima posizione) poi con l’inizio di questo secolo il ritorno ad uno, massimo 2 e spesso 0 sino ad oggi. I nomi sono quelli che tutti conosciamo Robin Haase e Igor Sijsling, e negli ultimi anni VDZ e Griekspoor.
Quindi questo conferma quello che dico: i Paesi Bassi sono un soggetto marginale nel tennis, i risultati di adesso sono solo la consegunza di questo e non di macchinazioni.
Non tornerò più sull’argomento, visto che immagino che il Noto Fissato scriverà anche questa volta dieci messaggi dove rispondera anche a se stesso: non c’è niente da ggiungere, come dovrebbe apparire evidente a qualsiasi persona di buon senso.

Prendo atto che non hai ancora scoperto chi sia stato Martin Verkerk!!!

Oltre a non esserti accorto che hanno avuto ben 5 top 20 negli anni da te citati

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-1: Detuqueridapresencia, Marco M.
Massimo.bianco29@yahoo.it (Guest) 29-12-2023 13:07

Scritto da walden
sono andato a vedermi, non poerchè non me lo ricordassi, ma per avere la conferma statistica di quanto dico, quale presenza abbiano avuto i nPaesi Bassi nel tennis maschile mondiale dal 1980 al 2023.
Negli anni 80 solo nel 84, 86 e 89 hanno avuto tennisti fra i primi 100 (nel 84 ed 86 il solo Schapers). Negli anni 90 sono andati meglio, con un tennista in top 10 o zone vicine Richard Krajicek, un fungo spuntato dal nulla, come capita anche ad altri paesi, ed altri 3/4 fra i primi 100 (si alternarono Haarhuis, Siemerink, Eltingh,Koevermans, Schalken, Van Lotum, tranne qualche caso comunque oltre la 50esima posizione) poi con l’inizio di questo secolo il ritorno ad uno, massimo 2 e spesso 0 sino ad oggi. I nomi sono quelli che tutti conosciamo Robin Haase e Igor Sijsling, e negli ultimi anni VDZ e Griekspoor.
Quindi questo conferma quello che dico: i Paesi Bassi sono un soggetto marginale nel tennis, i risultati di adesso sono solo la consegunza di questo e non di macchinazioni.
Non tornerò più sull’argomento, visto che immagino che il Noto Fissato scriverà anche questa volta dieci messaggi dove rispondera anche a se stesso: non c’è niente da ggiungere, come dovrebbe apparire evidente a qualsiasi persona di buon senso.

Prendo atto che non hai ancora scoperto chi sia stato Martin Verkerk!!!

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Massimo.bianco29@yahoo.it (Guest) 29-12-2023 13:06

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Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da walden

Scritto da Marco M.

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Scritto da Marco M.

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Scritto da ema80
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Negli anni 80 un gruppo di ragazzi argentini girava l’Italia in camper senza soldi per disputare i tornei satelliti, hanno fatto sacrifici per raggiungere il loro obiettivo: si chiamavano Martin Jaite, Guillermo Perez Roldan e Franco Davin.
Il caro Den Ouden un bel volo easyjet da 25 euro e un RB&B secondo me potrebbe tranquillamente permetterselo per giocare un torneo in Germania, Francia o Italia

Guarda manco a farlo apposta,ho ritrovato un vecchio commento del pandologo su Den Ouden dello scorso anno,quando addirittura (al rientro dall’ennesimo infortunio),in un itf da 15k,a Santo Domingo(altro che easyjet da 25 euro)perse nei quarti dal 205 del mondo Hardt e prese la miseria di 2 punti,trovarsi la strada sbarrata in un 15k dal 205 del modo ti sembra che capiti a chiunque?
P.S.:ne aveva raccontate tante di cose che capitavano ai suoi tanto amati panda olandesi,per questo motivo attendevo tanto di leggere il libro di cui parlava,chissà se un giorno si farà vivo almeno con me.

Ma glielo ha ordinato il medico di andare a Santo Domingo a disputare un 15K dove avrebbe potuto (ed è accaduto) incontrare qualcuno molto più forte?
Fare le qualifiche in un Challenger 50-75 o un torneo 15-25K in Europa? Non sarebbe stato più proficuo e meno dispendioso?
Come avevo già detto al tuo alter-ego spende di più un siciliano o un pugliese per disputare un torneo a Milano-Bergamo-Vicenza che non un olandese-belga-tedesco…

Ti faccio presente che era ripartito da un infortunio che lo aveva tenuto fuori per quasi un anno e aveva 5 punti,mi spieghi con quella classifica in quali tornei che tu dici sarebbe entrato?
P.S.: poi fammi qualche esempio dove uno si ritrova la strada sbarrata in un 15k dal numero 205 che di norma.dovrebbe giocare a livello challenger,o no?

15K se ne fanno tanti in Europa e anche in Nord-Africa senza andare per forza a Santo Domingo, magari la aveva degli appoggi?
Ripeto, quando vedo che nell’entry list ci sono giocatori che per il mio livello mi sbarrano la strada se ho un minimo di intelligenza non spreco soldi e tempo per iscrivermi e viaggiare lontano, ma scelgo qualcosa di più abbordabile e vicino a casa…
A meno che scelga quel torneo per confrontarmi con un giocatore più forte e imparare qualcosa…

Marco, ma hai perso una scommessa?
Sempre per provare a ragionare, ho fatto uno screening dell’andamneto dal 2000 al 2019 del numero di Challenger rispetto alla presenza di Italiani nei primi 300 (lo avevo giàfatto due anni fa per confutare la teoria, ormai diventata obsoleta, del ranhking legato all’alto numero di Challenger). Questi sono i risultati:
2000 Ch in Italia 7 Italiani nei primi 300 17
2005 Ch 19 I 15
2010 Ch 31 I 17
2015 Ch 24 I 18
2019 Ch 18 I 19
Mi son fermato 2019 perchè è stato l’ultimo anno “normale”.
Come si può vedere non c’è alcun rapporto fra il numero dei tornei ed il numero di tennisti italiani nei primi 300, fino all’esplosione a 30 di quest’ultimo anno (nel 2021 erano 22 e nel 2022 23, in leggero aumento, rispetto agli anni percedenti), in cui i Challenger in Italia sono tornati all’epoca pre-covid.
Se fossero valide le “teorie sovraniste” del Noto Fissato, avremmo dovuto avere, già all’inizio dello scorso decennio, i nunmeri attuali. Purtroppo non è stato così, evidentemente perchè non è sufficiente avere molti tornei per scscalare le classifiche.
Anche l’interpretazione “demografica” non regge come ho già spiegato in un mio precedente intervento.
Resta l’unica spiegazione possibile, ossia la caretterizzazione socio-sportiva di un paese. Checchè ne dica il Noto Fissato i Paesi Bassi vantano si una vittoria con Krajicek ed una finale di SLAM con Tom Okker nel 1968, agli albori dell’Era Open, ma, se, per esempio, guardiamo alla Coppa Davis, vediamo che non hanno mai raggiunto una Finale, il suo miglior risultato è la semi nel 2001: paesi-panda come la Cecoslovacchia/Cechia l’hanno vinta ben tre volte e tre volte hanno raggiunto la finale, il Belgio tre volte finalista, persino la Slovacchia vanta una finale. I fatti, quelli veri, non la costruzione immaginaria della realtà, dicono che i Paesi Bassi sono un paese tennisticamnte marginale, lo sono da sempre e, se anche li nascesse un fenomeno alla Rune o alla Ruud, continueranno ad esserlo come Danimarca e Norvegia.

A dimostrazione delle sciocchezze e cose che non corrispondono alla realtà che continui a scrivere,ti segnalo la finale Slam al RG 2003 (e vai a vedere tutte le sue vittime illustri in quel torneo),poi ebbe anche lui tanti problemi fisici e perse sempre più motivazioni fino a ritirarsi precocemente…
Inoltre prendo atto che a tuo giudizio lo Slam di Fognini e Bolelli oltre a quelli degli altri italiani non vanno conteggiati,(in caso per te improvvisamente dovessero essere considerati)vai a contare tutti quelli degli olandesi!!!

Scritto da walden

Scritto da Marco M.

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Negli anni 80 un gruppo di ragazzi argentini girava l’Italia in camper senza soldi per disputare i tornei satelliti, hanno fatto sacrifici per raggiungere il loro obiettivo: si chiamavano Martin Jaite, Guillermo Perez Roldan e Franco Davin.
Il caro Den Ouden un bel volo easyjet da 25 euro e un RB&B secondo me potrebbe tranquillamente permetterselo per giocare un torneo in Germania, Francia o Italia

Guarda manco a farlo apposta,ho ritrovato un vecchio commento del pandologo su Den Ouden dello scorso anno,quando addirittura (al rientro dall’ennesimo infortunio),in un itf da 15k,a Santo Domingo(altro che easyjet da 25 euro)perse nei quarti dal 205 del mondo Hardt e prese la miseria di 2 punti,trovarsi la strada sbarrata in un 15k dal 205 del modo ti sembra che capiti a chiunque?
P.S.:ne aveva raccontate tante di cose che capitavano ai suoi tanto amati panda olandesi,per questo motivo attendevo tanto di leggere il libro di cui parlava,chissà se un giorno si farà vivo almeno con me.

Ma glielo ha ordinato il medico di andare a Santo Domingo a disputare un 15K dove avrebbe potuto (ed è accaduto) incontrare qualcuno molto più forte?
Fare le qualifiche in un Challenger 50-75 o un torneo 15-25K in Europa? Non sarebbe stato più proficuo e meno dispendioso?
Come avevo già detto al tuo alter-ego spende di più un siciliano o un pugliese per disputare un torneo a Milano-Bergamo-Vicenza che non un olandese-belga-tedesco…

Ti faccio presente che era ripartito da un infortunio che lo aveva tenuto fuori per quasi un anno e aveva 5 punti,mi spieghi con quella classifica in quali tornei che tu dici sarebbe entrato?
P.S.: poi fammi qualche esempio dove uno si ritrova la strada sbarrata in un 15k dal numero 205 che di norma.dovrebbe giocare a livello challenger,o no?

15K se ne fanno tanti in Europa e anche in Nord-Africa senza andare per forza a Santo Domingo, magari la aveva degli appoggi?
Ripeto, quando vedo che nell’entry list ci sono giocatori che per il mio livello mi sbarrano la strada se ho un minimo di intelligenza non spreco soldi e tempo per iscrivermi e viaggiare lontano, ma scelgo qualcosa di più abbordabile e vicino a casa…
A meno che scelga quel torneo per confrontarmi con un giocatore più forte e imparare qualcosa…

Marco, ma hai perso una scommessa?
Sempre per provare a ragionare, ho fatto uno screening dell’andamneto dal 2000 al 2019 del numero di Challenger rispetto alla presenza di Italiani nei primi 300 (lo avevo giàfatto due anni fa per confutare la teoria, ormai diventata obsoleta, del ranhking legato all’alto numero di Challenger). Questi sono i risultati:
2000 Ch in Italia 7 Italiani nei primi 300 17
2005 Ch 19 I 15
2010 Ch 31 I 17
2015 Ch 24 I 18
2019 Ch 18 I 19
Mi son fermato 2019 perchè è stato l’ultimo anno “normale”.
Come si può vedere non c’è alcun rapporto fra il numero dei tornei ed il numero di tennisti italiani nei primi 300, fino all’esplosione a 30 di quest’ultimo anno (nel 2021 erano 22 e nel 2022 23, in leggero aumento, rispetto agli anni percedenti), in cui i Challenger in Italia sono tornati all’epoca pre-covid.
Se fossero valide le “teorie sovraniste” del Noto Fissato, avremmo dovuto avere, già all’inizio dello scorso decennio, i nunmeri attuali. Purtroppo non è stato così, evidentemente perchè non è sufficiente avere molti tornei per scscalare le classifiche.
Anche l’interpretazione “demografica” non regge come ho già spiegato in un mio precedente intervento.
Resta l’unica spiegazione possibile, ossia la caretterizzazione socio-sportiva di un paese. Checchè ne dica il Noto Fissato i Paesi Bassi vantano si una vittoria con Krajicek ed una finale di SLAM con Tom Okker nel 1968, agli albori dell’Era Open, ma, se, per esempio, guardiamo alla Coppa Davis, vediamo che non hanno mai raggiunto una Finale, il suo miglior risultato è la semi nel 2001: paesi-panda come la Cecoslovacchia/Cechia l’hanno vinta ben tre volte e tre volte hanno raggiunto la finale, il Belgio tre volte finalista, persino la Slovacchia vanta una finale. I fatti, quelli veri, non la costruzione immaginaria della realtà, dicono che i Paesi Bassi sono un paese tennisticamnte marginale, lo sono da sempre e, se anche li nascesse un fenomeno alla Rune o alla Ruud, continueranno ad esserlo come Danimarca e Norvegia.

Mi limito a segnalarti questi giocatori olandesi:
Schalken BR 11
Verkerk BR 14
Siemeink BR 14
Haarhuis BR 18
Eltingh BR 19
Potrei farti tanti altri nomi,ma.per il momento mi fermo qui(magari in una seconda puntata).
Sai cosa hanno in comune questa cinquina di orange?Oltre ad essere stati tutti top 20 hanno tutti vinto titoli dello Slam o almeno raggiunto i quarti o semifinali nei major….
A dimostrazione delle continue sciocchezze che scrivi da anni mi dici se Danimarca e Norvegia hanno mai avuto giocatori di questo livello?
Ma come pensi di essere (ancora) credibile per chi è obiettivo ragiona e giudica con la propria testa e ovviamente e’ stufo,prima lo era il tuo incubo,ora lo sono io (il suo alias),di far passare queste falsità che continui a scrivere centinaia di volte su ogni articolo.E’ certo che il tuo mentore e il solito gruppetto di
questo forum se anche scrivi che gli asini volano,ti appoggia ma ovviamente la credibilità è pari a zero,per chi si limita a leggere i dati di fatto!!!
P.S.: poi quella sulla Cecoslovacchia nella Davis è un’altra perla,sai che in quel periodo prima di cambiare nazionalità poteva contare su un certo Ivan Lendl?

Se non conosci Lendl vai su wikipedia!!!

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Poi prendo atto che ancora non hai scoperto chi sia stato Martin Verkerk!!!

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Massimo.bianco29@yahoo.it (Guest) 29-12-2023 13:04

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Negli anni 80 un gruppo di ragazzi argentini girava l’Italia in camper senza soldi per disputare i tornei satelliti, hanno fatto sacrifici per raggiungere il loro obiettivo: si chiamavano Martin Jaite, Guillermo Perez Roldan e Franco Davin.
Il caro Den Ouden un bel volo easyjet da 25 euro e un RB&B secondo me potrebbe tranquillamente permetterselo per giocare un torneo in Germania, Francia o Italia

Guarda manco a farlo apposta,ho ritrovato un vecchio commento del pandologo su Den Ouden dello scorso anno,quando addirittura (al rientro dall’ennesimo infortunio),in un itf da 15k,a Santo Domingo(altro che easyjet da 25 euro)perse nei quarti dal 205 del mondo Hardt e prese la miseria di 2 punti,trovarsi la strada sbarrata in un 15k dal 205 del modo ti sembra che capiti a chiunque?
P.S.:ne aveva raccontate tante di cose che capitavano ai suoi tanto amati panda olandesi,per questo motivo attendevo tanto di leggere il libro di cui parlava,chissà se un giorno si farà vivo almeno con me.

Ma glielo ha ordinato il medico di andare a Santo Domingo a disputare un 15K dove avrebbe potuto (ed è accaduto) incontrare qualcuno molto più forte?
Fare le qualifiche in un Challenger 50-75 o un torneo 15-25K in Europa? Non sarebbe stato più proficuo e meno dispendioso?
Come avevo già detto al tuo alter-ego spende di più un siciliano o un pugliese per disputare un torneo a Milano-Bergamo-Vicenza che non un olandese-belga-tedesco…

Ti faccio presente che era ripartito da un infortunio che lo aveva tenuto fuori per quasi un anno e aveva 5 punti,mi spieghi con quella classifica in quali tornei che tu dici sarebbe entrato?
P.S.: poi fammi qualche esempio dove uno si ritrova la strada sbarrata in un 15k dal numero 205 che di norma.dovrebbe giocare a livello challenger,o no?

15K se ne fanno tanti in Europa e anche in Nord-Africa senza andare per forza a Santo Domingo, magari la aveva degli appoggi?
Ripeto, quando vedo che nell’entry list ci sono giocatori che per il mio livello mi sbarrano la strada se ho un minimo di intelligenza non spreco soldi e tempo per iscrivermi e viaggiare lontano, ma scelgo qualcosa di più abbordabile e vicino a casa…
A meno che scelga quel torneo per confrontarmi con un giocatore più forte e imparare qualcosa…

Marco, ma hai perso una scommessa?
Sempre per provare a ragionare, ho fatto uno screening dell’andamneto dal 2000 al 2019 del numero di Challenger rispetto alla presenza di Italiani nei primi 300 (lo avevo giàfatto due anni fa per confutare la teoria, ormai diventata obsoleta, del ranhking legato all’alto numero di Challenger). Questi sono i risultati:
2000 Ch in Italia 7 Italiani nei primi 300 17
2005 Ch 19 I 15
2010 Ch 31 I 17
2015 Ch 24 I 18
2019 Ch 18 I 19
Mi son fermato 2019 perchè è stato l’ultimo anno “normale”.
Come si può vedere non c’è alcun rapporto fra il numero dei tornei ed il numero di tennisti italiani nei primi 300, fino all’esplosione a 30 di quest’ultimo anno (nel 2021 erano 22 e nel 2022 23, in leggero aumento, rispetto agli anni percedenti), in cui i Challenger in Italia sono tornati all’epoca pre-covid.
Se fossero valide le “teorie sovraniste” del Noto Fissato, avremmo dovuto avere, già all’inizio dello scorso decennio, i nunmeri attuali. Purtroppo non è stato così, evidentemente perchè non è sufficiente avere molti tornei per scscalare le classifiche.
Anche l’interpretazione “demografica” non regge come ho già spiegato in un mio precedente intervento.
Resta l’unica spiegazione possibile, ossia la caretterizzazione socio-sportiva di un paese. Checchè ne dica il Noto Fissato i Paesi Bassi vantano si una vittoria con Krajicek ed una finale di SLAM con Tom Okker nel 1968, agli albori dell’Era Open, ma, se, per esempio, guardiamo alla Coppa Davis, vediamo che non hanno mai raggiunto una Finale, il suo miglior risultato è la semi nel 2001: paesi-panda come la Cecoslovacchia/Cechia l’hanno vinta ben tre volte e tre volte hanno raggiunto la finale, il Belgio tre volte finalista, persino la Slovacchia vanta una finale. I fatti, quelli veri, non la costruzione immaginaria della realtà, dicono che i Paesi Bassi sono un paese tennisticamnte marginale, lo sono da sempre e, se anche li nascesse un fenomeno alla Rune o alla Ruud, continueranno ad esserlo come Danimarca e Norvegia.

A dimostrazione delle sciocchezze e cose che non corrispondono alla realtà che continui a scrivere,ti segnalo la finale Slam al RG 2003 (e vai a vedere tutte le sue vittime illustri in quel torneo),poi ebbe anche lui tanti problemi fisici e perse sempre più motivazioni fino a ritirarsi precocemente…
Inoltre prendo atto che a tuo giudizio lo Slam di Fognini e Bolelli oltre a quelli degli altri italiani non vanno conteggiati,(in caso per te improvvisamente dovessero essere considerati)vai a contare tutti quelli degli olandesi!!!

Scritto da walden

Scritto da Marco M.

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Scritto da Marco M.

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da ema80
@ Massimo.bianco29@yahoo.it (#3879537)
Negli anni 80 un gruppo di ragazzi argentini girava l’Italia in camper senza soldi per disputare i tornei satelliti, hanno fatto sacrifici per raggiungere il loro obiettivo: si chiamavano Martin Jaite, Guillermo Perez Roldan e Franco Davin.
Il caro Den Ouden un bel volo easyjet da 25 euro e un RB&B secondo me potrebbe tranquillamente permetterselo per giocare un torneo in Germania, Francia o Italia

Guarda manco a farlo apposta,ho ritrovato un vecchio commento del pandologo su Den Ouden dello scorso anno,quando addirittura (al rientro dall’ennesimo infortunio),in un itf da 15k,a Santo Domingo(altro che easyjet da 25 euro)perse nei quarti dal 205 del mondo Hardt e prese la miseria di 2 punti,trovarsi la strada sbarrata in un 15k dal 205 del modo ti sembra che capiti a chiunque?
P.S.:ne aveva raccontate tante di cose che capitavano ai suoi tanto amati panda olandesi,per questo motivo attendevo tanto di leggere il libro di cui parlava,chissà se un giorno si farà vivo almeno con me.

Ma glielo ha ordinato il medico di andare a Santo Domingo a disputare un 15K dove avrebbe potuto (ed è accaduto) incontrare qualcuno molto più forte?
Fare le qualifiche in un Challenger 50-75 o un torneo 15-25K in Europa? Non sarebbe stato più proficuo e meno dispendioso?
Come avevo già detto al tuo alter-ego spende di più un siciliano o un pugliese per disputare un torneo a Milano-Bergamo-Vicenza che non un olandese-belga-tedesco…

Ti faccio presente che era ripartito da un infortunio che lo aveva tenuto fuori per quasi un anno e aveva 5 punti,mi spieghi con quella classifica in quali tornei che tu dici sarebbe entrato?
P.S.: poi fammi qualche esempio dove uno si ritrova la strada sbarrata in un 15k dal numero 205 che di norma.dovrebbe giocare a livello challenger,o no?

15K se ne fanno tanti in Europa e anche in Nord-Africa senza andare per forza a Santo Domingo, magari la aveva degli appoggi?
Ripeto, quando vedo che nell’entry list ci sono giocatori che per il mio livello mi sbarrano la strada se ho un minimo di intelligenza non spreco soldi e tempo per iscrivermi e viaggiare lontano, ma scelgo qualcosa di più abbordabile e vicino a casa…
A meno che scelga quel torneo per confrontarmi con un giocatore più forte e imparare qualcosa…

Marco, ma hai perso una scommessa?
Sempre per provare a ragionare, ho fatto uno screening dell’andamneto dal 2000 al 2019 del numero di Challenger rispetto alla presenza di Italiani nei primi 300 (lo avevo giàfatto due anni fa per confutare la teoria, ormai diventata obsoleta, del ranhking legato all’alto numero di Challenger). Questi sono i risultati:
2000 Ch in Italia 7 Italiani nei primi 300 17
2005 Ch 19 I 15
2010 Ch 31 I 17
2015 Ch 24 I 18
2019 Ch 18 I 19
Mi son fermato 2019 perchè è stato l’ultimo anno “normale”.
Come si può vedere non c’è alcun rapporto fra il numero dei tornei ed il numero di tennisti italiani nei primi 300, fino all’esplosione a 30 di quest’ultimo anno (nel 2021 erano 22 e nel 2022 23, in leggero aumento, rispetto agli anni percedenti), in cui i Challenger in Italia sono tornati all’epoca pre-covid.
Se fossero valide le “teorie sovraniste” del Noto Fissato, avremmo dovuto avere, già all’inizio dello scorso decennio, i nunmeri attuali. Purtroppo non è stato così, evidentemente perchè non è sufficiente avere molti tornei per scscalare le classifiche.
Anche l’interpretazione “demografica” non regge come ho già spiegato in un mio precedente intervento.
Resta l’unica spiegazione possibile, ossia la caretterizzazione socio-sportiva di un paese. Checchè ne dica il Noto Fissato i Paesi Bassi vantano si una vittoria con Krajicek ed una finale di SLAM con Tom Okker nel 1968, agli albori dell’Era Open, ma, se, per esempio, guardiamo alla Coppa Davis, vediamo che non hanno mai raggiunto una Finale, il suo miglior risultato è la semi nel 2001: paesi-panda come la Cecoslovacchia/Cechia l’hanno vinta ben tre volte e tre volte hanno raggiunto la finale, il Belgio tre volte finalista, persino la Slovacchia vanta una finale. I fatti, quelli veri, non la costruzione immaginaria della realtà, dicono che i Paesi Bassi sono un paese tennisticamnte marginale, lo sono da sempre e, se anche li nascesse un fenomeno alla Rune o alla Ruud, continueranno ad esserlo come Danimarca e Norvegia.

Mi limito a segnalarti questi giocatori olandesi:
Schalken BR 11
Verkerk BR 14
Siemeink BR 14
Haarhuis BR 18
Eltingh BR 19
Potrei farti tanti altri nomi,ma.per il momento mi fermo qui(magari in una seconda puntata).
Sai cosa hanno in comune questa cinquina di orange?Oltre ad essere stati tutti top 20 hanno tutti vinto titoli dello Slam o almeno raggiunto i quarti o semifinali nei major….
A dimostrazione delle continue sciocchezze che scrivi da anni mi dici se Danimarca e Norvegia hanno mai avuto giocatori di questo livello?
Ma come pensi di essere (ancora) credibile per chi è obiettivo ragiona e giudica con la propria testa e ovviamente e’ stufo,prima lo era il tuo incubo,ora lo sono io (il suo alias),di far passare queste falsità che continui a scrivere centinaia di volte su ogni articolo.E’ certo che il tuo mentore e il solito gruppetto di
questo forum se anche scrivi che gli asini volano,ti appoggia ma ovviamente la credibilità è pari a zero,per chi si limita a leggere i dati di fatto!!!
P.S.: poi quella sulla Cecoslovacchia nella Davis è un’altra perla,sai che in quel periodo prima di cambiare nazionalità poteva contare su un certo Ivan Lendl?

Se non conosci Lendl vai su wikipedia!!!

Altro che a stento nei 100

È davvero inutile

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-1: Detuqueridapresencia, Marco M.
walden 29-12-2023 12:43

Sono andato a vedermi, non perchè non me lo ricordassi, ma per avere la conferma statistica di quanto dico, quale presenza abbiano avuto i Paesi Bassi nel tennis maschile mondiale dal 1980 al 2023.
Negli anni 80 solo nel 84, 86 e 89 hanno avuto tennisti fra i primi 100 (nel 84 ed 86 il solo Schapers). Negli anni 90 sono andati meglio, con un tennista in top 10 o zone vicine Richard Krajicek, un fungo spuntato dal nulla, come capita anche ad altri paesi, ed altri 3/4 fra i primi 100 (si alternarono Haarhuis, Siemerink, Eltingh,Koevermans, Schalken, Van Lotum, tranne qualche caso comunque oltre la 50esima posizione) poi con l’inizio di questo secolo il ritorno ad uno, massimo 2 e spesso 0 sino ad oggi. I nomi sono quelli che tutti conosciamo Robin Haase e Igor Sijsling, e negli ultimi anni VDZ e Griekspoor.

Quindi questo conferma quello che dico: i Paesi Bassi sono un soggetto marginale nel tennis, i risultati di adesso sono solo la conseguenza di questo e non di macchinazioni.
Non tornerò più sull’argomento, visto che immagino che il Noto Fissato scriverà anche questa volta dieci messaggi dove risponderà anche a se stesso: non c’è niente da aggiungere, come dovrebbe apparire evidente a qualsiasi persona di buon senso.

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+1: Detuqueridapresencia, Marco M.
Marco M. 29-12-2023 10:19

Scritto da Lo Scriba

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Lo Scriba
@ Massimo.bianco29@yahoo.it (#3879803)
Ha provato 9 volte a qualificarsi nei challenger riuscendoci due volte, una volta invece ci è entrato con una WC.
Le quali dei CH, come è noto non danno punti se non nel caso di quelli a montepremi alto, quindi non ha avuto vantaggi a livello di classifica rispetto all’olandese come hai scritto in un tuo commento.
Poi sorge una domanda: perché Ouden non si è iscritto alle quali dei challenger ma ha preferito giocare gli ITF? Evidentemente ha fatto una scelta diversa da Ruggeri.
Tieni conto che nel periodo in cui l’italiano ha provato a giocare i challenger ha totalizzato solo 29 punti, equivalenti a due vittorie in un ITF, dimostrazione ancora una volta che dal punto di vista della classifica non gli ha certamente giovato tanto che per recuperare posizioni ha dovuto ottenere due vittorie a Sharmz.

Semplicemente,perché non aveva la classifica per entrarci nei tabelloni dei challenger(e anche quest’anno si è dovuto fermare per infortunio),se vai a vedere anche le entry list di Oeiras1 vedrai che ancora non riesce ad entrare nemmeno con questo ranking….
E infatti i 29 punti dei challenger sono quelli che hanno permesso a Ruggeri di avere un ranking migliore del suo!!!
P.S.:comunque sono 10 e non 9 i suoi tornei challenger (quali incluse).

Fai pure le tue verifiche

Ho fatto le mie verifiche.
Per mia comodità e per il poco tempo a disposizione per fare una statistica completa, ho preso come riferimento solamente i challenger disputati da Ruggeri.
Cordenons: ultimo entrato nelle qualificazioni: nr 783, quindi Ouden poteva tranquillamente giocarle
Verona: nr 687 (Ouden dentro)
Todi: nr. 575 (Ouden dentro)
Como: ultimo iscritto Ruggeri quindi Ouden non avrebbe potuto partecipare
Genova; nr. 692 (Ouden dentro)
Rennes: nr. 1179 (Ouden dentro)
Orleans: ultimo iscritto Ruggeri quindi Ouden non avrebbe potuto partecipare
Bergamo: nr. 515 (Ouden potenzialmente dentro)
S. Tropez: nr. 493 (probabilmente Ouden dentro, non ho verificato la data dell’entry list)
Quindi Ouden avrebbe potuto sicuramente partecipare alle qualificazioni di 7 (forse 8) challenger ai quali invece si è iscritto l’italiano.
Tieni conto che non ho verificato tutti gli altri challenger del calendario dove probabilmente avrebbe avuto in diversi tornei di partecipare alle qualificazioni.
E’ pertanto evidente che partecipare agli ITF è stata una scelta dell’olandese e non una conseguenza della presunta disparità di condizioni rispetto all’italiano.
Per quanto riguarda la tua teoria che è solo per i 29 punti derivanti dai challenger che Ruggeri ha un ranking migliore è palesemente errata perché, come ti ho già scritto Ruggeri, ha totalizzato questi 29 punti in ben 10 settimane di tornei, se avesse partecipato a 10 tornei ITF ne avrebbe totalizzati molti di più (prima di cominciare la “campagna” dei challenger” era arrivato in finale in un ITF e dopo la “campagna” ne ha vinti due di fila).
PS
Nel mio ultimo commento ho scritto che Ruggeri ha provato 9 volte le qualificazioni, non che ha disputato 9 challenger. Il decimo lo ha giocato grazie ad una WC.

Dopo questa avrebbe dovuto chiedere scusa e ritirarsi in buon ordine, invece da bravo troll continua a ribadire le sue belinate…
Pazienza, come è sparito il cialtrone del libro prima o poi si stanche rà anche lui…

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+1: Detuqueridapresencia, walden
Massimo.bianco29@yahoo.it (Guest) 29-12-2023 01:00

Scritto da walden

Scritto da Lo Scriba

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

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@ Massimo.bianco29@yahoo.it (#3879803)
Ha provato 9 volte a qualificarsi nei challenger riuscendoci due volte, una volta invece ci è entrato con una WC.
Le quali dei CH, come è noto non danno punti se non nel caso di quelli a montepremi alto, quindi non ha avuto vantaggi a livello di classifica rispetto all’olandese come hai scritto in un tuo commento.
Poi sorge una domanda: perché Ouden non si è iscritto alle quali dei challenger ma ha preferito giocare gli ITF? Evidentemente ha fatto una scelta diversa da Ruggeri.
Tieni conto che nel periodo in cui l’italiano ha provato a giocare i challenger ha totalizzato solo 29 punti, equivalenti a due vittorie in un ITF, dimostrazione ancora una volta che dal punto di vista della classifica non gli ha certamente giovato tanto che per recuperare posizioni ha dovuto ottenere due vittorie a Sharmz.

Semplicemente,perché non aveva la classifica per entrarci nei tabelloni dei challenger(e anche quest’anno si è dovuto fermare per infortunio),se vai a vedere anche le entry list di Oeiras1 vedrai che ancora non riesce ad entrare nemmeno con questo ranking….
E infatti i 29 punti dei challenger sono quelli che hanno permesso a Ruggeri di avere un ranking migliore del suo!!!
P.S.:comunque sono 10 e non 9 i suoi tornei challenger (quali incluse).

Fai pure le tue verifiche

Ho fatto le mie verifiche.
Per mia comodità e per il poco tempo a disposizione per fare una statistica completa, ho preso come riferimento solamente i challenger disputati da Ruggeri.
Cordenons: ultimo entrato nelle qualificazioni: nr 783, quindi Ouden poteva tranquillamente giocarle
Verona: nr 687 (Ouden dentro)
Todi: nr. 575 (Ouden dentro)
Como: ultimo iscritto Ruggeri quindi Ouden non avrebbe potuto partecipare
Genova; nr. 692 (Ouden dentro)
Rennes: nr. 1179 (Ouden dentro)
Orleans: ultimo iscritto Ruggeri quindi Ouden non avrebbe potuto partecipare
Bergamo: nr. 515 (Ouden potenzialmente dentro)
S. Tropez: nr. 493 (probabilmente Ouden dentro, non ho verificato la data dell’entry list)
Quindi Ouden avrebbe potuto sicuramente partecipare alle qualificazioni di 7 (forse 8) challenger ai quali invece si è iscritto l’italiano.
Tieni conto che non ho verificato tutti gli altri challenger del calendario dove probabilmente avrebbe avuto in diversi tornei di partecipare alle qualificazioni.
E’ pertanto evidente che partecipare agli ITF è stata una scelta dell’olandese e non una conseguenza della presunta disparità di condizioni rispetto all’italiano.
Per quanto riguarda la tua teoria che è solo per i 29 punti derivanti dai challenger che Ruggeri ha un ranking migliore è palesemente errata perché, come ti ho già scritto Ruggeri, ha totalizzato questi 29 punti in ben 10 settimane di tornei, se avesse partecipato a 10 tornei ITF ne avrebbe totalizzati molti di più (prima di cominciare la “campagna” dei challenger” era arrivato in finale in un ITF e dopo la “campagna” ne ha vinti due di fila).
PS
Nel mio ultimo commento ho scritto che Ruggeri ha provato 9 volte le qualificazioni, non che ha disputato 9 challenger. Il decimo lo ha giocato grazie ad una WC.

Guarda. il problema di Den Ouden è che la sua vecchia zia, ha come unica compagnia un gatto, anche lui un po’ vecchio, che quindi si ammala spesso. Il buon Guy, che è sicuramente un bravo ragazzo, affezionato alla vecchia zia, proprio non se la sente di lasciarla da sola, quando il gatto sta male. E così preferisce starsene in zona, in Germania,Paesi bassi, Lussemburgo, Germania, Belgio Danimarca, in somma a distanza di macchina. Vorrai mica che vada i quei posti da barbari come l’Italia, dove si ammazzano per strada: lui è e vuole rimanere un ragazzo a posto. Negli ultimi mesi ha un po’ preso coraggio e si è avventurato fino alla Grecia, e perfino in Tunisia, dove era stato ad inizio anno, insomma, ormai può girare il mondo intero. Senza esagerare però, non come quella volta che è finito a Santo Domingo per aver preso l’aereo sbaglato: era convinto di essere finito a Palermo, lo aveva confuso con la Basilica di San Domenico.

Caro patrimonio DELL’UNESCO,hai dato una ripassata sulle vittorie e i finalisti Slam olandesi?
Hai digitato su wikipedia Martin Verkerk?Cosa ti è uscito fuori?
Per te la vittoria dei “chicchi” in Australia conta?
P.S.: come va il TASSO di DENSITÀ?

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-1: Marco M., Detuqueridapresencia