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Il Piatti Tennis Center brinda a un 2023 da incorniciare e guarda avanti, con un coach… da Slam

23/12/2023 13:02 29 commenti
Riccardo Piatti al lavoro con lo staff del Piatti Tennis
Riccardo Piatti al lavoro con lo staff del Piatti Tennis

Il 2023 è stato un anno molto importante per il Piatti Tennis Center. Perché il progetto di coach Riccardo Piatti nato nel 2018 a Bordighera ha spento le sue prime cinque candeline, occasione – celebrata con una grande festa – per tirare le somme di quanto fatto sin qui, ma soprattutto per guardare al futuro con ancora più ambizioni.

È lì che sono concentrati tutti gli sforzi della parte direttiva e operativa, come vuole una mission che da sempre punta a costruire i giocatori – e gli allenatori – di domani. “Da questo punto di vista – dice Andrea Volpini, direttore sportivo del Centro – il 2023 è andato alla grande. Proprio in questo momento abbiamo un gruppetto di atleti classe 2008 e 2009 davvero promettenti, fra i primi dieci della loro categoria nelle classifiche di Tennis Europe. L’obiettivo è portarli tutti ad alti livelli, seguendo un percorso già tracciato con altri. Puntiamo a farli crescere nel modo giusto, facendo capire loro l’importanza del lavoro tecnico ma anche di preparazione atletica, fisioterapia e altri aspetti. E anche del nostro modello di lavoro: ogni atleta non ha un coach dedicato, ma un pool di persone a propria disposizione”. Un messaggio passato ormai da tempo, visto che sono sempre di più i giovani talenti – da ogni parte del mondo – che bussano alle porte del centro. Più i professionisti: solo durante la preparazione invernale sono transitati da Bordighera una manciata di “pro”, fra uomini e donne, la gran parte già accolti negli anni scorsi. Se sono tornati, evidentemente sapevano di trovare ciò di cui avevano bisogno.

Nel corso del 2023 del Piatti Tennis Center ci sono stati anche una decina di stage in altre strutture, italiane e non, ed è proseguita la collaborazione con la Fitp per i raduni dei giovani delle categorie dall’under 11 all’under 14. Occasioni ideali per diffondere il metodo e allargare il confronto. Anche per allenatori, staff atletico e medico. “Il discorso di internazionalizzazione a noi tanto caro – dice ancora Volpini – non riguarda infatti solo i giocatori. Ma anche chi lavora al loro servizio: allargare gli orizzonti vuol dire aumentare le competenze”. In questo senso, da poco è entrato a fare parte del team dei coach lo svedese Magnus Tideman, uno che dalla panchina ha vinto addirittura un torneo del Grande Slam, l’Australian Open 2002 da coach di Thomas Johansson. “Ma oltre a Johansson – precisa Volpini – ha seguito tanti altri giocatori di alto livello: sarà un valore aggiunto importante per le nostre attività quotidiane”. Attività che quest’anno si sono rafforzate grazie a un importante lavoro di riorganizzazione interna, utile a rendere la struttura ancora più funzionale. “Abbiamo stilato il percorso di crescita professionale per i membri del team – continua il direttore sportivo –, con tutte le tappe precise, e dato un ruolo chiaro a ognuno di loro. Un passaggio fondamentale per permettere a tutti di seguire una strada, e sentirsi al cento per cento partecipi nella nostra realtà”.


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29 commenti. Lasciane uno!

brunodalla 25-12-2023 20:19

Scritto da ttutto
@ brunodalla (#3877735)
grazie del complimento, evidentemente te ne intendi

quello di cui mi intendo lo so soltanto io, e non devo spiegarlo a te. di sicuro quello che non faccio è sparare michiate a caso se non conosco la situazione. ma di sicuro tu che frequenti piatti e il suo centro ogni giorno ne saprai più di tutti per scrivere quello che hai scritto.

29
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+1: Detuqueridapresencia
ttutto (Guest) 25-12-2023 15:46

@ brunodalla (#3877735)

grazie del complimento, evidentemente te ne intendi

28
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-1: Detuqueridapresencia
Er fregnacciaro (Guest) 25-12-2023 10:32

Scritto da Tempia fugit
Se Sinner è dov’è, è anche grazie a lui. Che Sinner se ne sia andato altrove per il passo finale della sua crescita è un altro fatto incontrovertibile. Si sono fatti del bene a vicenda ed entrambi hanno trattato insegnamenti importanti. Sinner ha mostrato che la sua scelta è stata giusta. Ora tocca a Piatti rispondere tirando su il prossimo rivale di Sinner.

Sinner sarebbe lì dove è anche se fosse stato allenato da Tartarini, da Fuorivia, da Instreet e forse anche da me stesso o da Mazzoni. I talenti li costruisce solo il Padreterno, nemmeno il Santopadre o chiunque altro nei gironi inferiori. Magari Sinner avrebbe impiegato più tempo. O magari, come riteneva Sinner stesso allontanandosi da Piatti, meno tempo. Ciò non toglie che Piatti sia ovviamente un ottimo tecnico, uno dei migliori in circolazione. Per gli aficionados non c’era bisogno di questo articolo (pagamento? ;-), per prenderne coscienza. Buon Natale a tutti.

27
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+1: Gilgamesh
-1: Giacomazzo84
Markux (Guest) 24-12-2023 18:43

Quando i Piatti volano c’è poco da brindare.

26
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ttutto (Guest) 24-12-2023 18:40

@ Tempia fugit (#3877358)

Questo è un commento giusto, equilibrato e rispettoso, ben diverso dai saccenti avvelenati dalla vita…

25
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+1: puffo65, sergiot
-1: Detuqueridapresencia
mecir11 24-12-2023 18:27

Scritto da Maddai

La selezione ha basi anche imprevedibili (infortuni, problemi familiari ecc) a volte addirittura ti sboccia il campione e la tua struttura non è pronta a seguirlo senza trascurare gli altri tennisti, con cui camperai dopo che il campione si sarà ritirato o avrà cambiato coach (vedi Sinner prima di arrivare da Piatti). La “salute” del coach o dell’accademia non puoi valutarla solo in base ai campioni che allena.

Condivido il “succo” di quanto dici, ma l’esempio usato non è corretto: a me risulta che chi seguiva Sinner agli albori (il duo Spizzica-Mayr) abbia fatto “carte false” per tenerlo ancora qualche anno, ma lui ha scelto diversamente…
Quanto a Sartori (nominato da altro utente): non ha “scoperto” Jannik, ha sicuramente favorito i contatti con l’accademia di Piatti intuendone le grandi potenzialità, ma il ragazzo era già molto conosciuto in Sudtirolo (Seppi in tal senso ha forse ancora più meriti).

Ultima considerazione: sulla separazione Sinner-Piatti si è scritto (a torto od a ragione) moltissimo, ma credo che la componente economica sia stata non trascurabile….

24
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enzo la barbera (Guest) 24-12-2023 18:25

Come si dice in questi casi? Se son rose…….enzo

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-1: Detuqueridapresencia
Vesciche e polline!! (Guest) 24-12-2023 18:19

Anche con piatti sarebbe arrivato più o meno dov e ora…e che Alcaraz gli e volato avanti e lui ha voluto a tutti costi andarlo a prendere…jannik e migliorato quando e migliorato il fisico pii va avanti e più diventa forte la tecnica l ha sempre avuta e il servizio era solo da registrare…ma tutto è esploso con la condizione atletica….bravi nel team a puntare su questo ma.anche piatti ci sarebbe arrivato

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+1: Pippolivetennis, marcusmin, il capitano
brunodalla 24-12-2023 13:35

Scritto da ttutto

questo post è perfetto. la massima rappresentazione di quello che c’è nella tua testa.

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+1: Detuqueridapresencia
Baleta Sgunfia (Guest) 24-12-2023 11:40

Scritto da Celio

Scritto da Pippolivetennis

Scritto da Celio

Scritto da Pippolivetennis

Scritto da ttutto
Sarà…. mi sembra tanto un modo per coprire il vero fallimento, per altro auto-determinato, con nome straniero e innominabile…

Il fallimento di chi o di cosa?

Il fallimento di un piano di marketing

Ok, almeno tu non stai sul vago. Mah… la parola fallimento mi sembra eccessiva. Non capisco a quale piano di marketing ci si riferisce ma per parlare di fallimento servono i dati dei risultati di quello che chiami piano di marketing.
Secondo me si giudica troppo spesso senza conoscere.
Sono curioso, sii più preciso.
Domande:
– quale piano di marketing?
– sulla base di quali dati si può parlare di fallimento?

Il piano di marketing wra quello di lanciare l’accademia di Piatti per farla diventare uno dei poli europei. Aver sfornato un campione, per meriti propri ma anche per “fortuna”, consentiva una visibilità straordinaria. Aver perso quel campione, per miopia manageriale e per una carica vanesia spropositata, ha ridotto questa visibilità drasticamente. I dati? Piatti era sempre in televisione a fare marketing, ora dov’è?

Intervengo perché una tale serie di stupidaggini e fantasiose deduzioni del tutto personali basate sul nulla,non possono avere la stessa considerazione di altre opinioni, argomentate e del tutto rispettabili

Piatti da 40 anni segue giovani promettenti organizzando cicli di allenamento e stage, anche per e con noti professionisti.
Il periodo in cui ha seguito ìl proprio “figlio adottivo” Jannik è stato l’unico in cui ha ridotto il lavoro in accademia per dedicarsi al coaching a bordo campo, finché se l’e sentita.

20
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+1: Marcus91, brunodalla, Pippolivetennis, il capitano, Etor, puffo65, sergiot, Detuqueridapresencia
Maddai (Guest) 24-12-2023 11:26

Parlare di “fallimento” è un’esagerazione che desertifica il tennis. Tu guarda chi ti pare, e osserva che il cambio di coach è frequente, a volte necessario, sia per mantenere o aumentare gli stimoli del tennista, sia perché i coach hanno anche una vita personale da gestire, che non interessa a nessuno, ma c’è. Tutto il tennis di vertice è passato per la base della piramide: itf, challenger ecc. Il tennis vero sta nello sgrezzarsi per sbucare da quella bolgia dantesca, dove trovi anche quelli che in futuro saliranno al vertice. E quelli oggi chi li allena? Dei falliti?
La selezione ha basi anche imprevedibili (infortuni, problemi familiari ecc) a volte addirittura ti sboccia il campione e la tua struttura non è pronta a seguirlo senza trascurare gli altri tennisti, con cui camperai dopo che il campione si sarà ritirato o avrà cambiato coach (vedi Sinner prima di arrivare da Piatti). La “salute” del coach o dell’accademia non puoi valutarla solo in base ai campioni che allena.

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+1: Pippolivetennis, Marcus91, il capitano, brunodalla, sergiot
Pippolivetennis 24-12-2023 10:35

@ Celio (#3877634)

Celio, mi scuso non volevo sembrare agitato.
A me piace molto parlare di tennis di il modo in cui lo faccio è sempre lo stesso che sia Natale, Pasqua o altre festività.
Ammetto che scrivo o parlo con foga quando ritengo giusto difendere qualcuno.
Sono abituato a parlare o scrivere molto più animatamente coi miei amici di tutto, anche in modo graffiante, ironico, sarcastico. Sempre al limite ma col rispetto reciproco come focus.
Purtroppo mi tocca ammettere che sono “malato” di tennis e Sinner ha acutizzato la malattia, ahahahahah..
Ritengo Piatti un grande professionista e gli dò la gran parte dei meriti su Sinner.
Secondo me la sua accademia è tra le più importanti al mondo per esperienza, conoscenza e professionalità.
Sentire affiancare la parola fallimento a Piatti ha fatto scattare una molletta. Non me ne voglia.
È vero, non posso parlare con lei come quando parlo coi miei amici, ma le assicuro che non c’era niente di personale.
Se ci conoscessimo e apprezzassi in lei delle qualità e dei meriti, se qualcuno le mettesse in dubbio la difendere allo stesso modo.
Alla prossima discussione, se lei vuole, naturalmente.

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+1: il capitano, brunodalla, walden, Marcus91, Fighter1990, luca71, sergiot, Detuqueridapresencia
Marcus91 24-12-2023 10:29

Scritto da Celio

Scritto da Pippolivetennis

Scritto da Celio

Scritto da Pippolivetennis

Scritto da Celio

Scritto da Pippolivetennis

Scritto da ttutto
Sarà…. mi sembra tanto un modo per coprire il vero fallimento, per altro auto-determinato, con nome straniero e innominabile…

Il fallimento di chi o di cosa?

Il fallimento di un piano di marketing

Ok, almeno tu non stai sul vago. Mah… la parola fallimento mi sembra eccessiva. Non capisco a quale piano di marketing ci si riferisce ma per parlare di fallimento servono i dati dei risultati di quello che chiami piano di marketing.
Secondo me si giudica troppo spesso senza conoscere.
Sono curioso, sii più preciso.
Domande:
– quale piano di marketing?
– sulla base di quali dati si può parlare di fallimento?

Il piano di marketing wra quello di lanciare l’accademia di Piatti per farla diventare uno dei poli europei. Aver sfornato un campione, per meriti propri ma anche per “fortuna”, consentiva una visibilità straordinaria. Aver perso quel campione, per miopia manageriale e per una carica vanesia spropositata, ha ridotto questa visibilità drasticamente. I dati? Piatti era sempre in televisione a fare marketing, ora dov’è?

Primo punto.
Chi ha dichiarato che il centro di Piatti doveva diventare un polo Europeo?
Secondo.
Come puoi affermare che non lo sia?
Terzo.
Aver sfornato un campione?
E i Piatti boys? Portati avanti da pioniere quando i privati erano osteggiati dalla Federazione? E Ivan Ljubicic portato n. 3 del mondo?
Su Sinner ha avuto il grande merito di credere e crescere un ragazzo straordinario. Mi si può dire che sia stato Sartori a scoprirlo ma poi il lavoro di 7 anni per portarlo tra i primi 10 lo ha fatto lui. Hai fatto bene ad usare le virgolette su “fortuna”. Che poi abbia perso Jannik, beh, li probabilmente ha commesso degli errori. Ma stai tranquillo che per chi apprezza il lavoro e la professionalità di Piatti sicuramente ha molti più meriti che demeriti. E i professionisti per me lo sanno.
Quarto punto.
Piatti era, è, e sarà sempre un grande del tennis non un manager e purtroppo penso che la miopia ce l’abbiano quelli che cercano errori umani per parlare di fallimento.
Quinto.
Piatti era sempre in tv?
A me non risulta essere stato sempre in tv. Le volte che c’è stato era per il motivo che essendo l’allenatore di Sinner era inevitabile che avesse gli occhi addosso. Ora la visibilità ce lhanno Vagnozzi e Cahill che rilasciano interviste un giorno si è l’altro pure. È normale.
Il Piatti Center che nasce 5 anni fa ora dev’essere il centro dove tutti i primi 100 al mondo si mettono in coda? Ma va.
Per fare una valutazione seria e il successo o il fallimento bisognerebbe prendere i numeri del primo anno di inaugurazione (struttura, coach, figure mediche affiancate ai coach, n. allievi iscritti, qualità del lavoro, risultati di tutti gli allievi, ecc…) per poi confrontarli con quelli attuali.
Tu conosci questi numeri?
Io non so se si può parlare di fallimento, ma sicuramente nemmeno tu lo puoi dire.
Pensate bene e contate almeno fino a 100 prima di parlare di FALLIMENTO.

Ma stai calmo… Mi hai fatto una domanda e io ti ho risposto. Pure il giorno di Natale siete schizzati?

A parte che oggi è vigilia, ma tralasciando questo.
Mi sembra che l’utente quotato ti abbia fatto ben vedere che la tua risposta faccia acqua da tutte le parti, anche se ci avviciniamo a Natale 😆
Il problema di alcuni italioti è l’invidia che provano verso chi crea grandi strutture, forgia bei giocatori (che poi non tutti possono diventare top100, penso sia anche piuttosto banale dirlo) e diventa un punto importante nel panorama internazionale. Sì, perché io non i dati, come neanche voi, che parlate di fallimento, ma le dichiarazioni di chi c’è stato per un periodo più o meno lungo lo dimostrano.
Sinner in primis è stato a riconoscere il grande merito di Piatti per avergli dato basi incredibili che poi ha affinato con gli attuali coach.
Quindi o parlate con cognizione di causa, altrimenti fate silenzio e rispettate chi lavora.

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+1: brunodalla, Pippolivetennis, walden, luca71, sergiot, il capitano, Detuqueridapresencia
Celio (Guest) 24-12-2023 09:29

Scritto da Pippolivetennis

Scritto da Celio

Scritto da Pippolivetennis

Scritto da Celio

Scritto da Pippolivetennis

Scritto da ttutto
Sarà…. mi sembra tanto un modo per coprire il vero fallimento, per altro auto-determinato, con nome straniero e innominabile…

Il fallimento di chi o di cosa?

Il fallimento di un piano di marketing

Ok, almeno tu non stai sul vago. Mah… la parola fallimento mi sembra eccessiva. Non capisco a quale piano di marketing ci si riferisce ma per parlare di fallimento servono i dati dei risultati di quello che chiami piano di marketing.
Secondo me si giudica troppo spesso senza conoscere.
Sono curioso, sii più preciso.
Domande:
– quale piano di marketing?
– sulla base di quali dati si può parlare di fallimento?

Il piano di marketing wra quello di lanciare l’accademia di Piatti per farla diventare uno dei poli europei. Aver sfornato un campione, per meriti propri ma anche per “fortuna”, consentiva una visibilità straordinaria. Aver perso quel campione, per miopia manageriale e per una carica vanesia spropositata, ha ridotto questa visibilità drasticamente. I dati? Piatti era sempre in televisione a fare marketing, ora dov’è?

Primo punto.
Chi ha dichiarato che il centro di Piatti doveva diventare un polo Europeo?
Secondo.
Come puoi affermare che non lo sia?
Terzo.
Aver sfornato un campione?
E i Piatti boys? Portati avanti da pioniere quando i privati erano osteggiati dalla Federazione? E Ivan Ljubicic portato n. 3 del mondo?
Su Sinner ha avuto il grande merito di credere e crescere un ragazzo straordinario. Mi si può dire che sia stato Sartori a scoprirlo ma poi il lavoro di 7 anni per portarlo tra i primi 10 lo ha fatto lui. Hai fatto bene ad usare le virgolette su “fortuna”. Che poi abbia perso Jannik, beh, li probabilmente ha commesso degli errori. Ma stai tranquillo che per chi apprezza il lavoro e la professionalità di Piatti sicuramente ha molti più meriti che demeriti. E i professionisti per me lo sanno.
Quarto punto.
Piatti era, è, e sarà sempre un grande del tennis non un manager e purtroppo penso che la miopia ce l’abbiano quelli che cercano errori umani per parlare di fallimento.
Quinto.
Piatti era sempre in tv?
A me non risulta essere stato sempre in tv. Le volte che c’è stato era per il motivo che essendo l’allenatore di Sinner era inevitabile che avesse gli occhi addosso. Ora la visibilità ce lhanno Vagnozzi e Cahill che rilasciano interviste un giorno si è l’altro pure. È normale.
Il Piatti Center che nasce 5 anni fa ora dev’essere il centro dove tutti i primi 100 al mondo si mettono in coda? Ma va.
Per fare una valutazione seria e il successo o il fallimento bisognerebbe prendere i numeri del primo anno di inaugurazione (struttura, coach, figure mediche affiancate ai coach, n. allievi iscritti, qualità del lavoro, risultati di tutti gli allievi, ecc…) per poi confrontarli con quelli attuali.
Tu conosci questi numeri?
Io non so se si può parlare di fallimento, ma sicuramente nemmeno tu lo puoi dire.
Pensate bene e contate almeno fino a 100 prima di parlare di FALLIMENTO.

Ma stai calmo… Mi hai fatto una domanda e io ti ho risposto. Pure il giorno di Natale siete schizzati?

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+1: marcusmin, Gilgamesh
-1: Marcus91, brunodalla, sergiot, il capitano, Detuqueridapresencia
ttutto (Guest) 24-12-2023 08:50

@ Celio (#3877593)

concordo pienamente!
incluso con quel termine tra virgolette, che potrebbe anche sostituirsi con un termine da sarto, rimosso dai radar senza spiegazioni

15
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-1: Detuqueridapresencia
Pippolivetennis 24-12-2023 08:45

Scritto da Celio

Scritto da Pippolivetennis

Scritto da Celio

Scritto da Pippolivetennis

Scritto da ttutto
Sarà…. mi sembra tanto un modo per coprire il vero fallimento, per altro auto-determinato, con nome straniero e innominabile…

Il fallimento di chi o di cosa?

Il fallimento di un piano di marketing

Ok, almeno tu non stai sul vago. Mah… la parola fallimento mi sembra eccessiva. Non capisco a quale piano di marketing ci si riferisce ma per parlare di fallimento servono i dati dei risultati di quello che chiami piano di marketing.
Secondo me si giudica troppo spesso senza conoscere.
Sono curioso, sii più preciso.
Domande:
– quale piano di marketing?
– sulla base di quali dati si può parlare di fallimento?

Il piano di marketing wra quello di lanciare l’accademia di Piatti per farla diventare uno dei poli europei. Aver sfornato un campione, per meriti propri ma anche per “fortuna”, consentiva una visibilità straordinaria. Aver perso quel campione, per miopia manageriale e per una carica vanesia spropositata, ha ridotto questa visibilità drasticamente. I dati? Piatti era sempre in televisione a fare marketing, ora dov’è?

Primo punto.
Chi ha dichiarato che il centro di Piatti doveva diventare un polo Europeo?
Secondo.
Come puoi affermare che non lo sia?
Terzo.
Aver sfornato un campione?
E i Piatti boys? Portati avanti da pioniere quando i privati erano osteggiati dalla Federazione? E Ivan Ljubicic portato n. 3 del mondo?
Su Sinner ha avuto il grande merito di credere e crescere un ragazzo straordinario. Mi si può dire che sia stato Sartori a scoprirlo ma poi il lavoro di 7 anni per portarlo tra i primi 10 lo ha fatto lui. Hai fatto bene ad usare le virgolette su “fortuna”. Che poi abbia perso Jannik, beh, li probabilmente ha commesso degli errori. Ma stai tranquillo che per chi apprezza il lavoro e la professionalità di Piatti sicuramente ha molti più meriti che demeriti. E i professionisti per me lo sanno.
Quarto punto.
Piatti era, è, e sarà sempre un grande del tennis non un manager e purtroppo penso che la miopia ce l’abbiano quelli che cercano errori umani per parlare di fallimento.
Quinto.
Piatti era sempre in tv?
A me non risulta essere stato sempre in tv. Le volte che c’è stato era per il motivo che essendo l’allenatore di Sinner era inevitabile che avesse gli occhi addosso. Ora la visibilità ce lhanno Vagnozzi e Cahill che rilasciano interviste un giorno si è l’altro pure. È normale.
Il Piatti Center che nasce 5 anni fa ora dev’essere il centro dove tutti i primi 100 al mondo si mettono in coda? Ma va.
Per fare una valutazione seria e il successo o il fallimento bisognerebbe prendere i numeri del primo anno di inaugurazione (struttura, coach, figure mediche affiancate ai coach, n. allievi iscritti, qualità del lavoro, risultati di tutti gli allievi, ecc…) per poi confrontarli con quelli attuali.
Tu conosci questi numeri?
Io non so se si può parlare di fallimento, ma sicuramente nemmeno tu lo puoi dire.
Pensate bene e contate almeno fino a 100 prima di parlare di FALLIMENTO.

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+1: omerjno, il capitano, Marcus91, walden, Fighter1990, luca71, sergiot, Detuqueridapresencia
Celio (Guest) 24-12-2023 07:57

Scritto da Pippolivetennis

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Sarà…. mi sembra tanto un modo per coprire il vero fallimento, per altro auto-determinato, con nome straniero e innominabile…

Il fallimento di chi o di cosa?

Il fallimento di un piano di marketing

Ok, almeno tu non stai sul vago. Mah… la parola fallimento mi sembra eccessiva. Non capisco a quale piano di marketing ci si riferisce ma per parlare di fallimento servono i dati dei risultati di quello che chiami piano di marketing.
Secondo me si giudica troppo spesso senza conoscere.
Sono curioso, sii più preciso.
Domande:
– quale piano di marketing?
– sulla base di quali dati si può parlare di fallimento?

Il piano di marketing wra quello di lanciare l’accademia di Piatti per farla diventare uno dei poli europei. Aver sfornato un campione, per meriti propri ma anche per “fortuna”, consentiva una visibilità straordinaria. Aver perso quel campione, per miopia manageriale e per una carica vanesia spropositata, ha ridotto questa visibilità drasticamente. I dati? Piatti era sempre in televisione a fare marketing, ora dov’è?

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-1: Marcus91, brunodalla, luca71, sergiot
Pikario Furioso 24-12-2023 06:03

Chissa’ chi sono i talenti classe 2008 e 2009 citati dal Volpini. Giusto per seguirne la crescita da appassionato e tifoso dei nostri portacolori.

12
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+1: Marcus91, Gilgamesh
ttutto (Guest) 24-12-2023 01:00
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Pippolivetennis 23-12-2023 20:32

Scritto da Celio

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Sarà…. mi sembra tanto un modo per coprire il vero fallimento, per altro auto-determinato, con nome straniero e innominabile…

Il fallimento di chi o di cosa?

Il fallimento di un piano di marketing

Ok, almeno tu non stai sul vago. Mah… la parola fallimento mi sembra eccessiva. Non capisco a quale piano di marketing ci si riferisce ma per parlare di fallimento servono i dati dei risultati di quello che chiami piano di marketing.
Secondo me si giudica troppo spesso senza conoscere.
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– quale piano di marketing?
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+1: il capitano, Marcus91, brunodalla, sergiot
Celio (Guest) 23-12-2023 20:17

Scritto da Pippolivetennis

Scritto da ttutto
Sarà…. mi sembra tanto un modo per coprire il vero fallimento, per altro auto-determinato, con nome straniero e innominabile…

Il fallimento di chi o di cosa?

Il fallimento di un piano di marketing

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Tempia fugit (Guest) 23-12-2023 20:03

Se Sinner è dov’è, è anche grazie a lui. Che Sinner se ne sia andato altrove per il passo finale della sua crescita è un altro fatto incontrovertibile. Si sono fatti del bene a vicenda ed entrambi hanno trattato insegnamenti importanti. Sinner ha mostrato che la sua scelta è stata giusta. Ora tocca a Piatti rispondere tirando su il prossimo rivale di Sinner.

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+1: il capitano, Pippolivetennis, Marcus91, luca71, Carlos Primero, puffo65, sergiot, Detuqueridapresencia
Pippolivetennis 23-12-2023 19:50

Scritto da Grimaldello

Scritto da Pippolivetennis

Scritto da ttutto
Sarà…. mi sembra tanto un modo per coprire il vero fallimento, per altro auto-determinato, con nome straniero e innominabile…

Il fallimento di chi o di cosa?

Lascia stare, l’analisi critica non fa per te

Può darsi che l’analisi critica non faccia per me, ma il disfattismo dei divanisti è di casa in troppe persone.

7
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+1: il capitano, Emma_Woodhouse, omerjno, Marcus91, brunodalla, luca71, Etor, puffo65, sergiot
Grimaldello (Guest) 23-12-2023 19:32

Scritto da Pippolivetennis

Scritto da ttutto
Sarà…. mi sembra tanto un modo per coprire il vero fallimento, per altro auto-determinato, con nome straniero e innominabile…

Il fallimento di chi o di cosa?

Lascia stare, l’analisi critica non fa per te

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-1: Marcus91, brunodalla, sergiot
Pippolivetennis 23-12-2023 19:16

Scritto da ttutto
Sarà…. mi sembra tanto un modo per coprire il vero fallimento, per altro auto-determinato, con nome straniero e innominabile…

Il fallimento di chi o di cosa?

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+1: il capitano, Marcus91, sergiot, Detuqueridapresencia
ttutto (Guest) 23-12-2023 18:17

Sarà…. mi sembra tanto un modo per coprire il vero fallimento, per altro auto-determinato, con nome straniero e innominabile…

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-1: Marcus91, brunodalla, sergiot, Detuqueridapresencia
Pippolivetennis 23-12-2023 15:26

Una vita dedicata al tennis.
Pochi come lui.
Grande Piatti.

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+1: il capitano, Marcus91, luca71, sergiot, Detuqueridapresencia
bb (Guest) 23-12-2023 13:26

Bah, bello spot pubblicitario…

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+1: Gilgamesh
No Way (Guest) 23-12-2023 13:17

Bah

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+1: Sinner@Raducanu