Il Ritorno di Martin Klizan: Tra tennis e sogni di grandezza
Dopo due anni e mezzo di assenza dai campi, Martin Klizan, una figura familiare per gli appassionati di tennis dell’ultima decade, sorprende tutti con un ritorno annunciato recentemente, accompagnato da dichiarazioni audaci.
Klizan, giocatore slovacco, si è distinto per un traguardo quasi unico: vincere le prime sei finali ATP disputate. Questa statistica non è solo un dettaglio, ma testimonia il potenziale e la tenacia di Klizan, un atleta che ha battuto avversari del calibro di Novak Djokovic, Rafael Nadal e Stan Wawrinka. Il suo trionfo più memorabile è stato al torneo di Rotterdam, dove ha salvato otto palle match prima di vincere il torneo. Conosciuto per la sua discontinuità ma anche per la sua pericolosità nei giorni migliori, Klizan aveva lasciato il tennis per la politica, ma ora ha deciso di tornare a scrivere la storia con una racchetta in mano.
Questa settimana segna il suo ritorno sul campo. Mentre il circuito del tennis si prende una pausa e i grandi giocatori iniziano a prepararsi per il 2024, Klizan ha già iniziato il suo percorso per rientrare nell’élite. Partecipa a un torneo ITF ad Antalya, avendo già superato la fase preliminare, come primo passo di un ritorno che ha descritto in dettaglio in un’intervista con Sportweb. Negli ultimi mesi, Klizan ha documentato il suo processo di riadattamento sui social media con frasi come “Il re è tornato”, condividendo costantemente video dei suoi allenamenti. La sua preparazione si è svolta presso la rinomata Academia IMG in Florida, preparandolo pienamente per la competizione.
“Sento di non essere mai stato così motivato come ora”, afferma Klizan. “Ho trasformato ogni energia, sia negativa che positiva, in esercizio e allenamento. Ho un fuoco interno fortissimo, voglio dimostrare ancora di più rispetto a prima. La mia agenda ora è fatta di lavoro duro, sacrificio, sudore, sangue e dolore. Il mio obiettivo ideale? Ottenere alcune wildcard, perché purtroppo non posso andare lontano con un ranking a zero punti. Voglio avere successo nei tornei e procedere passo dopo passo”. Klizan, inoltre, ha sottolineato i motivi del suo ritorno, tra cui il desiderio di creare un’eredità duratura per il tennis del suo paese.
La decisione di Martin Klizan di tornare al tennis professionistico è un segnale di una passione inesauribile per lo sport. La sua determinazione e la visione chiara dei suoi obiettivi mostrano un atleta non solo rinvigorito, ma anche con una missione ben definita: lasciare un’impronta indelebile nel tennis slovacco e nel circuito mondiale.
Francesco Paolo VIllarico
TAG: Martin Klizan
Me lo ricordo benissimo, in campo era nelle giornate migliori veramente un osso duro, antipatico come pochi cmq.
Aspettiamo di vederlo all’opera nel 2024, curiosita’ tanta
Tennista alla Paire capace di tutto. Ma perchè si era ritirato? Non per la politica mi pare. E cosa ha fatto in questi 2 anni?
Se ho ben capito ha appena ripreso ad allenarsi..ci vorranno sei mesi se gli rimane la voglia per riprendere un ritmo decente.
Un gran “simpaticone”
Per la cronaca, comunque, il sogno di grandezza si è concluso al primo turno di Antalya contro il numero 760.
In realtà la settima l’ha persa.
Io mi ricordo che l’ultimo set era piegato in due, ma poi faceva recuperi incredibili…
@ Alessandro6.9 (#3875753)
Addirittura bieca partigianeria… manco fossi uno di quelli che mando’ Giovanna d’Arco al rogo solo per far contenti gli inglesi…
c’era propio bisogno di aria fresca nel tennis, con l’avvento di nuovi giovani giocatori…..
@ Roberto Eusebi (#3875734)
@ walden (#3875722)
Dispiace che a distanza di anni in tanti continuano a ricordare selettivamente quella finale.
E come sistematicamente venga rivissuto quel match in chiave di bieca partigianeria.
Ve lo vorrei ricordare, al di là del vero o presunto problema di stomaco nel primo set, negli altri 2 set non ci fu alcuna partita, tanto fu straripante, feroce, debordante il tennis di Martin.
Ricordate forse male quel match che probabilmente Klizan avrebbe comunque vinto 2-0, se fin dall’inizio avesse espresso nelle sue fenomenali geometrie.
Per quello che si vide fu una partita tra 2 eccezionali tennisti, tra i più talentuosi del circuito.
Bel giocatore, come persona…insomma…
Vero! Vero!
E il povero Fabio abboccò…
Klizan non perderà neanche la settima Finale, visto che se lo sogna di arrivarci.
Mi ricordo quello di Monaco di Baviera, zoppicò (o fece finta di zoppicare) per un set, mandò in palla il povero Fabio, che poi, alla premiazione, con il suo abituale sarcamo disse : “Vedo che Martin si è ripreso alla grande!”
Quella di San Pietroburgo nel lontano 2012 credo fosse la prima finale Atp di Fabio… Ma quella di Monaco due anni dopo mi fece arrabbiare! Fogna era in netto vantaggio ma poi si rilassò, forse si arrese alle sceneggiate patetiche dello slovacco che a un certo punto aveva fatto supporre che si sarebbe ritirato (e forse non lo fece nemmeno apposta! È che come giocatore era un’anima in pena, e lo dimostra ancora oggi!)
Straordinario tennista. Giocatore di rara potenza ed estro fuori dal comune. L’indolenza è stata la sua pecca maggiore.
Era un artista e come tutti gli artisti spesso l’ispirazione non lo sorreggere
Ma quando era in giornata, e te ne accorgevi, dall’esplosività del servizio e del dritto era uno spettacolo veder partire i suoi traccianti da tutte le parti del campo.
Se torna con la saggezza, con il giusto equilibrio psico fisico e una perfetta condizione atletica sarà un piacere vederlo nelle sue partite.
Auguri Martin.
6 tornei vinti, di cui due in finale con Fabio… mannaggia!