Archeo Tennis: 12 dicembre 1993, Korda vince un’edizione leggendaria della Grand Slam Cup
30 anni fa la stagione tennistica maschile si concluse con un match epico nel pieno senso del termine. Petr Korda vinse la Grand Slam Cup, battendo in cinque tirati e spettacolari set ((2-6, 6-4, 7-6, 2-6, 11-9) l’idolo di casa Michael Stich, alzando il trofeo più prestigioso della sua carriera (poi vincerà gli Australian Open nel 1998). L’impresa del ceco fu davvero leggendaria perché in semifinale aveva sconfitto Pete Sampras in un’altra maratona, conclusa 13-11 al quinto set, dopo aver salvato un match point nel quarto parziale. Petr si portò a casa l’allora assegno record di 1,625 milioni di dollari.
La Grande Slam Cup è stato un torneo assai discusso, ma terribilmente affascinante. Istituita nel 1990 dall’ITF in risposta al crescente potere dell’ATP con il suo “Masters”, si basava su di una formula assai azzeccata: vi accedevano i 16 giocatori con le migliori prestazioni nei tornei del Grande Slam. Nessun girone all’italiana e connesse storture in uno sport come il tennis dove chi vince avanza, e che perde va a casa. I sedici qualificati erano inseriti in un tabellone tradizionale, con i primi due turni disputati 2 set su 3, semifinali e finali 3 set su 5, per continuare la tradizione degli Slam. L’ATP non vide di buon occhio quest’evento concorrente e mai furono assegnati nei suoi anni di vita punti per il ranking. L’ITF rispose mettendo sul piatto un montepremi faraonico: 2 milioni di dollari al vincitore, assegno nettamente più ricco dell’epoca, convincendo così la maggior parte dei tennisti a sbarcare a Monaco di Baviera, nonostante si giocasse a dicembre, dopo una stagione assai lunga. Tuttavia all’epoca molti giocatori disputavano esibizioni a fine anno, quindi questo torneo così ben organizzato, con la magica atmosfera degli indoor dell’epoca e con il pubblico tedesco che riempiva l’arena fin dai primi match, ebbe un ottimo successo nonostante le più fosche previsioni. Alcuni tennisti la snobbarono reputando quel Prize money “esagerato” e la sua collocazione sfortunata, altri vi partecipano assai volentieri, anche se ovviamente lo stimolo degli assegni molto pesanti fu determinante (il premio per il vincitore dal ’93 fu progressivamente ridotto, pur restando altissimo). Alla fine quel che conta, e quel che è rimasto, è lo spettacolo: le prime edizioni del torneo furono un vero successo in tv e per gli spettatori, con partite tutt’altro che amichevoli e grande tennis. I primi campioni dell’evento furono Pete Sampras, David Wheaton e Michael Stich. Iconica la partita a dir poco accesa nel ’90 tra Brad Gilbert e David Wheaton, che l’ex coach di Agassi ribattezzò “a million-dollar match” nel suo fortunato libro “Winning Ugly”.
Korda aveva vissuto un 1993 deludente, dopo l’ottimo ’92. Entrò nel torneo da n.12 grazie ai quarti agli Australian Open e i quarti a US Open, ma mai nell’anno era riuscito a trovare la forma vista nella stagione precedente. Nel torneo di fine anno sconfisse Alexander Volkov e Sergi Bruguera, qualificandosi per la semifinale. Qua si superò, giocando alla pari contro un fortissimo Pete Sampras in un’epica semifinale, che finì per vincere col punteggio di 3-6, 7-6. 3-6, 7-6, 13-11, salvando match point nel quarto set. Nella parte finale del match arrivò quasi a barcollare per la fatica, ma resse fino alla fine, qualificandosi per la finale.
Il suo avversario era Michael Stich, letteralmente “on fire” in quel finale di stagione. Dopo il pessimo US Open, dove era uscito all’esordio, nei palazzetti in Europa divenne quasi ingiocabile, forte di un servizio perfetto e un gioco volo da maestro. Vinse a Basilea, Stoccolma e alla Masters Cup, fu decisivo alla conquista della Coppa Davis per la sua Germania, imbattuto in singolo e doppio durante la finale contro l’Australia. Era il n.2 del mondo, vero favorito del torneo. In semifinale Stich era stato impegnato a sua volta fino allo stremo delle forze da un grande Stefan Edberg, che si arrese soltanto al quinto set.
Si ipotizzava che, vista la fatica di entrambi, avrebbe prevalso il tennista capace di recuperare più energie, e magari che la finale sarebbe stata deludente. Al contrario andò in scena un’altra grande battaglia e splendida partita. Grandi attacchi, tennis offensivo a tutto campo, spettacolo di prim’ordine in un epoca dominata da condizioni di gioco davvero rapide, impensabili ai nostri giorni. La finale si decise al quinto set. Korda strappò due match point sul 5-4 con Stich alla battuta, ma il tedesco li ha salvò entrambi, impattando lo score sul cinque pari con un Ace (ne tirerà ben 30 nel match). Korda traballò più volte, nei propri turni di battuta, salvò 5 break point fino all’allungo decisivo, il match point trasformato con una risposta vincente di rovescio, che gli permise di chiudere l’incontro a suo favore per 13-11 dopo 4 ore e 46 minuti di gioco, il campione in carica era sconfitto. Quella finale, e tutto il torneo disputato da Korda, resta nell’immaginario degli appassionati come la sua vera impresa in carriera, ancor più della vittoria ’98 a Melbourne.
“È un grande momento della mia vita e direi che, dopo una brutta stagione come quella di quest’anno, forse me lo merito”, disse Korda a caldo dopo la vittoria. “Lavoro duro per questo, e sono molto felice e poiché ho battuto il n. 1 e il n.2 al mondo e, cosa più importante, ho battuto il tennista più in forma del momento.” Stich non cercò scuse: “Le mie gambe si sono arrese”.
La Grand Slam Cup si disputò fino al 1999. Fu vinta nel ’94 da Larsson, poi da da Ivanisevic e nel ’96 da Becker (che inizialmente l’aveva snobbata). Sampras è l’unico ad averla vinta due volte (1990, 1997), quindi trionfarono Rios e Rusedski. L’edizione ’99 fu l’ultima: dal 2000 fu “inglobata” nella Masters Cup ATP, e scomparve. L’edizione 1993, vinta da Korda esattamente 30 anni fa, resterà la più iconica e indimenticabile.
Marco Mazzoni
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7 commenti
Wheaton è stato un ottimo giocatore ed indoor con il suo serve & volley è sempre stato un osso duro da battere per molti.
Larsson è arrivato ad alti livelli in età più avanzata (in ritardo rispetto alla media dei top 10 di quel periodo),ma aveva una palla pesante oltre ad un ottimo servizio,il suo limite era la mobilità oltre alle birre.Ricordo ancora nel 2003(a fine carriera) quando agli AO al primo turno mise in serie difficoltà Hewitt lo porto’ al 5 set(ndr),prima di crollare fisicamente.Se fosse stato un pochino più attento a gestire il suo fisico avrebbe ottenuto risultati ancora migliori nella sua carriera.
Era bella, però va detto che Wheaton e Larsson vincitori è come se oggi Paul vincesse le finals….
Torneo bellissimo la Grand Slam Cup. Poi venne l’oscurantismo è fu abolita.
Aggiungo, finali 1000 nel 2023
Medvedev-Alcaraz
Medvedev-Sinner
Rublev-Rune
Alcaraz-Struff
Medvedev-Rune
Sinner-De Minaur
Alcaraz-Djokovic
Hurckacz-Rublev
Djokovic-Dimitrov
E l’anno prossimo ci sarà Nole anche nei primi due 1000.
Si prospettano grandissime semifinali, col ritorno anche di Zverev ai massimi livelli e forse l’arrivo di Shelton.
Chissà, conoscendo poi quanto è successo in seguito, se quella stamina era tutta farina del suo sacco
La ricordo benissimo ed era un gran torneo con una bella atmosfera.
Secondo me l’ATP dovrebbe seriamente rimettere in preventivo di tornare al 3 su 5 nelle semifinali e finali dei 1000. E’ tutt’altro tennis e le partite sono sempre epiche, anche perchè giocate per lo più da grandi giocatori.
Che tempi che erano quelli,altro che tornei insignificanti come le NG,ancora ricordo il commento di Rino Tommasi(quanto si sente la sua mancanza insieme a quello dello “scriba”),che esclamo’ alla fine della semi vinta con Sampras: Korda ha vinto per K.O. tecnico al quinto set!!!