Mouratoglou: “Sinner nel 2024 può essere il n.2. La vittoria in Davis per lui sarà come per Djokovic nel 2010”
Jannik Sinner ha maturato esperienze e completato il suo tennis a sufficienza per essere il giocatore appena dietro Novak Djokovic nel 2024 e giocarsela alla pari con il campionissimo serbo, grazie alla crescita tecnica e mentale mostrata nel finale di questa stagione e soprattutto per la spinta ottenuta dalla vittoria in Davis Cup da protagonista. Così afferma il coach francese Patrick Mouratoglou, fino a pochi mesi fa all’angolo di Holger Rune ma con esperienze importanti con molti campioni e campionesse della racchetta. In un video condiviso sui propri canali social, Mouratoglou esalta la crescita dell’azzurro, che ritiene ormai pronto per battagliare alla pari con l’italiano e un gradino sopra ad Alcaraz.
“Credo che il 2024 sarà ancora un anno di Djokovic, ma chi tra Alcaraz e Sinner sarà il n.2? Jannik è pronto ad esserlo” afferma Mouratoglou. “Il prossimo anno può essere quello di Sinner, con Alcaraz appena dietro. Quel che ha mostrato Jannik nel finale del 2023 dimostra che è pronto al 100% per competere al massimo livello, sarà pericolosissimo per tutti”.
Così il coach francese paragona i due giovani talenti: “È vero che Carlos è qualche passo avanti rispetto a Jannik, ha vinto due Slam ed è stato già n.1, Jannik non ancora. Probabilmente sulla terra battuta Alcaraz lo batterà, ma credo che sulle altre superfici, col il tipo di tennis che ha Sinner, giocando così veloce, anticipando così tanto la palla e rubando il tempo all’avversario, mi immagino che l’italiano giocherà meglio e più forte dello spagnolo il prossimo anno“.
Molto interessante il parallelo che il coach transalpino traccia tra Nole e Jannik sull’importanza della vittoria in Coppa Davis. Il serbo nel 2010 infatti trascinò il team nazionale fino alla vittoria (l’unica nella storia del paese), spiccando poi il volo sul tour nel 2011, per una stagione incredibile. “In questo sport molto dipende dalla fiducia, da come sei riuscito a interiorizzare le esperienze vissute in campo. La seconda parte del 2023 credo abbia dato a Sinner le sensazioni di poter vincere ovunque. Non è riuscito a vincere la finale delle ATP Finals, ma ha battuto Novak due volte, ha vinto la Davis Cup e questo è una spinta incredibile. Mi ricorda il 2011 di Novak. Ricordo una chiacchierata con Tony Roche all’Australian Open 2011, su temi come questo, chi giocherà meglio quest’anno, e lui rispose dicendo ‘Djokovic vincerà molto, sarà l’uomo da battere quest’anno’. Come mai gli chiesi, e Tony disse ‘per come ha vinto la Coppa Davis, vincere per il suo paese, essere quello che ha portato i punti decisivi gli darà una spinta fenomenale, grande fiducia l’anno seguente’. Abbiamo visto che razza di anno ebbe Djokovic nel 2011, dominò. Per questo penso che il 2024 possa essere l’anno di Sinner. Certo, ci sarà ancora Djokovic come uomo da battere, ma Sinner è pronto a disputare un’annata splendida, da protagonista e vincere molto”.
Queste le novità che Mouratoglou vede nel tennis di Sinner: “Adesso è capace di usare molto bene la palla corta, viene più spesso a rete e lo fa molto bene, ha efficienza. Adesso il tennis è molto più ricco e può adattarsi a più situazioni. Per questo ritengo che Sinner possa essere il n.2 alla fine del 2024 e giocarsela con Djokovic nei grandi tornei”.
Parole molto importanti, un’investitura come principale rivale del n.1, più di Alcaraz e Medvedev. Sinner sta per riprendere gli allenamenti recandosi in Spagna, dove effettuerà un gran lavoro sul fisico prima delle feste di Natale. Tutti ci auguriamo che il suo lavoro proceda spedito e senza intoppi, per continuare la magia vissuta a Torino e Malaga, dove Jannik in quelle due settimane ha dimostrato di essere il miglior tennista al mondo, o essere arrivato molto, molto vicino a Djokovic…
Marco Mazzoni
TAG: Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Patrick Mouratoglou
@ walden (#3866129)
Sembra ancora più incredibile leggendo le stats che hai scritto quello che ha fatto alcaraz con 2 anni in meno di jannik e 3 meno del djoker del 2011, carlitos ha già stampato 4 mille e 2 slam.
@ csigalotti (#3866266)
Si, hai ragione…
Il GOAT è uno e uno solo…
Rod Laver…
Ah beh, allora tocchiamoci tutti senza se e senza ma 😀
L’hanno scorso aveva benedetto Rune, ho come la sensazione che porti sfiga, non ci voglio neanche pensare
Già mi sto toccando tutto il toccabile….
Chissà chi sa.
Tsitsi puo’ competere su terra rossa, ma non contro sinner Nole e Carlitos.
L’onda lunga di Sinner, anzi lo Tsunami di Sinner. 10 anni di Tsunami e 25 slam 🙂
Cioè la vittoria Davis lo gaserà come Djokovic ma figlio di un Dio minore sarà n. 2! 😆
È dura senza il Peccatore fino agli AO. Per quanto riguarda il suo futuro ha detto bene Medvy, non si sa quanto si può cavalcare l’onda, dopo i 3 big l’hanno cavalcata in diversi, ma poi l’onda si è calmata; lo stesso Alcaraz non sembra granitico come i 3 nonostante si vede che è un fuoriclasse. Jannik la cavalca da solo 2 mesi, per cui potrebbe anche finire, ma io credo che la sua cavalcata potrebbe durare anche una decina d’anni. Vediamo
Secondo me ormai date più importanza voi a tutti questi pareri, o alla pressione mediatica, di quanta ne dia lui. La mia impressione è che, in questo senso, da Pechino abbia fatto uno step decisivo. Non si fa più incartare come prima e se perde la causa va ricercata altrove. Per esempio alle Finals va ricercata in un Djokovic quasi perfetto, specialmente al servizio, e in un po’ di stanchezza e mancanza di esperienza nel gestire partite così importanti.
Non proprio. Ed è opinione di chi sa che dice.
Già ma i problemi di Stefanos…a parte il babbo e la bella Badosa…scherzo…,credo siano strutturali sul rovescio ed anche pscologici…essendo stato superato dai nuovi kids…Carlitos e Jannik…in primis…
@ Giampi (#3866381)
Vagnozzi legge e comprende il gioco come nessuno e questo vale sia per l’impostazione tattica del singolo match che per la costruzione tecnica del tennista ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Quando dopo pochi mesi scelse insieme a Jannik di affiancare nel team un c.d. supercoach come Cahil rimasi abbastanza sorpreso.
Vagnozzi era stato allenatore di Cecchinato e Travaglia con cui sicuramente aveva fatto bene ma non erano comunque giocatori di primissima fascia e si metteva al suo fianco uno che aveva allenato Hewitt, Agassi ed Halep portandoli al vertice assoluto.
Pensai ma come fa a non aver paura di finire in secondo piano?
Bene, oggi Cahil dice di essere onorato di affiancare Vagnozzi, tra i due c’è una grandissima armonia ed una chiara divisione dei ruoli.
Vagnozzi si occupa della parte tecnica e tattica e Cahil di quella motivazionale andando a completare perfettamente quello che mancava nel team.
Insomma oggi si può dire che Vagnozzi non ha avuto paura a inserire Cahil nel team perché sa di essere un fenomeno ed i fenomeni non hanno paura di essere oscurati… Semplicemente è andato a prendere quello che mancava per completare il team
E aggiungo Vagnozzi è perfetto per questo..era un giocatore fortemente svantaggiato dall’altezza e quindi ha dovuto sviluppare tutte le strategie per sopravvivere un po’ come Gilbert..non credo si sia realmente compresa la capacità tecnico-tattica di Vagnozzi e l’influenza positiva che può avere su Jannik impostato in modo fin troppo pulito da Piatti…
È chiaro poi che il ragionamento può essere rovesciato..il più bravo è quello che vince su tutte le superfici e in ogni condizione ambientale..se Jannick è perfetto su una pista di sci senza segni o buchi va bene ma come è successo domenica la Brignone ha vinto con condizioni impossibili mentre la shiffrin che è la più forte ha avuto difficoltà…allora come giustamente dici tu il lavoro è quello di superare queste difficoltà, imparare a “sporcare” la palla quando serve…
Vero. Titolo di domani: biglebo non trova le chiavi della macchina.
Lui sostiene di non avere proprio in mente dove possa averle poggiate.
Evvai colla discussione
Va bene volare basso ma dire che vincere uno Slam nel 2024 sia fantascienza forse è un po’ troppo.
Credo che già in Australia Jannik va con la convinzione di poter tornare con la coppa e i 2000 punti.
Poi se non sarà così, testa bassa e lavorare e se invece lo fosse testa ancora più bassa e lavorare ancora di più
Bravo Giampi, la penso esattamente come te… E sono convinto che stiano lavorando per adattare sempre più il tennis di Sinner alle condizioni outdoor
Mi son rivisto l’altro giorno la finale con Marcora, mamma mia che completo aveva il nostro Jannik benzinaio, ha voluto ricordarlo con la mise della stagione su terra nel 2023.
Confermo tutto, speriamo nella salute in primis, il resto verrà di conseguenza.
Era preparato anche per Djokovic che ci ha vi to nel 2022 e 2023, era preparato per Zverev che ci ha vinto nel 2021.
Il tennis indoor è il tennis perfetto, senza l’influenza dei fattori ambientali, vento, sole, caldo, freddo, rimbalzi strani come sulla terra..e lì si vede la qualità assoluta del giocatore. Sinner ancora soffre le condizioni ambientali perchè il suo tennis ha bisogno di un impatto regolare più di tanti altri giocatori che “arronzano”..prendi Nadal con tutto quello spin non ha difficoltà a giocare su superfici irregolari.. da qui l’unico vero problema su cui lavorare per il resto ha tutto, come dimostra l’indoor, per essere dominante…
Scusa ma risposta “sciocca”, tipica dei tifosi direi. Non si scopre a Torino che Jannik è forte ma se avesse avuto più chance su una, superficie porosa sarebbero andati di conseguenza e non ci sarebbe stato nulla di scandaloso, l’assurdo sarebbe stato il contrario.
Per me l’unica cosa importante è avere un anno senza infortuni…a quel punto “the sky is limit…”
Già, perché numero 2?
L’analisi di Ljubicic mi sembra la più sensata e spiega anche Sinner come giocatore e persona. Uno slam nel 2024? Sarebbe una grande sorpresa per me. Ricordiamoci che campioni che hanno fatto la storia del tennis hanno vinto 6-7 slam. Quelli oltre i 10 sono 8. Il goat è uno. Con tutto la stima per Sinner e con la voglia che posso avere come tifoso, non mi aspetto che sia iniziata la remuntada sul serbo. Al max mi aspetto una finale slam quest’anno. Magari un’altro mille. E sarebbe un successo enorme. Slam subito è fantascienza. Sinner è, per natura, uno che cresce. Piano, ma cresce sempre.
@ zedarioz (#3866223)
Alcaraz, Becker, Ljubicic e molti altri tennisti parlano di Slam e numeri 1 per il 2024, non li definirei haters..
@ walden (#3866129)
A cui devi aggiungere la vittoria delle finals 2008. Per il resto ok.
Si tutto bello e perfetto…,ma fin quando non succede per cortesia low profile..e…pedalare..
Tutti sappiamo che il benzinaio è li con Nole,Carlitos e Daniil…
Vai Jannik…
@ Pier no guest (#3866162)
anche a malaga, a pechino e a vienna era preparato per lui?
5 mila punti.
@ zedarioz (#3866223)
Sagge considerazioni, che condivido appieno.
@ Alex77 (#3866168)
Solo gli haters lo vedono dominatore per poi denigrarlo alla prima sconfitta. I tifosi e gli appassionati neutrali si aspettano che sia competitivo alla pari dei migliori.
Io personalmente mi aspetto una stagione simile a quella vissuta quest’anno da Medvedev, chiaramente sempre uno dei favoriti. Poi a volte prende una stesa (finale di Indian Wells, ma era alla quinta finale consecutiva) qualche volta vince una grande battaglia (semifinale us open vinta con Alcaraz) ma in generale è uno dei favoriti ad ogni torneo a cui si iscrive. Questo mi aspetto da Sinner. Vittorie slam non sono pronosticabili, dominio con la presenza di Nole e Alcaraz non è ipotizzabile. Che arrivi nei primi 3 ci può stare.
Io, visto che ha portato fortuna, auguro un altro anno senza infortuni particolari. Poi come va lo vedremo.
Non lo so se con la United Cup o con qualche 250 di preparazione allo slam ma si deve inventare qualcosa se non vuole uscire dai 10 a febbraio siccome ha da difendere a gennaio 1400 punti tra la finale degli Australian Open ed altri tornei disputati prima e lo Tsisipas visto negli ultimi mesi può tranquillamente perdere al secondo turno con un top 50
L’esperienza
Certo Zedarioz, vero, ma da dopo Torino e Davis su Jannik è un delirio, mezza Italia e mondo lo attende dominatore già nel prossimo anno, lui non ho dubbi che non veda l’ora di gestirla
Non trascuriamo che a Torino il campo era “preparato” per Sinner. Ne parlavo con un 2.1 che ci ha giocato sopra pochi giorni fa, campo velocissimo adatto per certe caratteristiche.
(Non sminuiscono l’eccezionale torneo di Jannik, ovviamente).
Vabbè, tu hai aperto tutto il ventaglio dell’epoca di Djokovic, ma sino all’attuale età di Jannik (a maggior ragione sino anche a quella del prossimo anno) il serbo aveva vinto soltanto l’Australian Open del 2008 come G.S., per come giustamente hai precisato tu ed evidenziato prima io !
Siamo in totale assonanza anche perchè io non mi sono permesso di fare paragoni globalizzanti tra Sinner e Djokovic … ci mancherebbe altro 🙂
I punti di differenza nel ranking ATP che presumibilmente non sono recuperabili nel breve periodo !
A proposito di pressione: sono curioso di vedere come inizia l’anno Tsitsipas, che ha avuto un 2023 veramente disastroso nella seconda parte. Se ha risolto i problemi fisici e tecnici che lo hanno travolto inaspettatamente.
Grazie per essere sempre chiaro e supportato dai fatti non dalle parole
Te ne accorgerai agli Australian Open….
“Probabilmente sulla terra battuta lo batterà”.
L’h2h dice una cosa diversa: è evidente anche al più cieco degli osservatori che l’unico problema di Jannik nella stagione della terra battuta sia l’allergia. Aggiungo che, nell’anno delle Olimpiadi al RG a luglio, questa affermazione ha tutto per rivoltarsi contro di lui.
C’erano aspettative enormi già a Torino. Se avesse perso 3 partite nel girone non si sarebbe parlato di delusione cocente?
Alcaraz che ha perso il n. 1 e non vince da 6 mesi non ha pressione?
Medvedev che si vede battuto a ripetizione da Sinner non ha pressione?
Nole che ha fallito la davis, sbandierata come vero obiettivo di fine stagione?
Hanno tutti pressione e motivi di rivalsa.
Sinner a sua volta è sicuramente carico a molla e ha voglia di dimostrare che 3 su 5 è lo stesso giocatore che vediamo 2 su 3.
Poi le sconfitte e le vittorie ad alti livelli dipendono da 100 fattori, ma i professionisti sanno gestire qualsiasi risultato.
Vedremo come uscirà dalla dura preparazione (non gioca tornei di preparazione proprio per allungarla e lavorare di più) ma come ha maltrattato De Minaur a Malaga fa presagire che ha fatto un ulteriore step sulla gestione delle partite in cui è nettamente più forte, il che è molto utile per non sprecare energie inutili nei primi turni degli slam.
Nel 2011 Djokovic era un anno più vecchio di Sinner nel 2024, fra i due passano 14 anni, i risultati di Sinner del 2024 vanno confrontati con quelli del 2010, alla fine di quell’anno aveva vinto uno Slam (AO del 2008) e 6 Masters (Miami e Montreal nel 2007, IW, Roma e Shanghai nel 2008, Bercy nel 2009). L’anno del botto è stato appunto il 2011, quando compiva 24 anni, ossia uno di più dei 23 che Jannik compirà ad Agosto del 2024.
Certo, io intendevo la pressione mediatica però, si stanno creando delle aspettative altissime attorno a lui, come scritto già, immagino cosa dovesse succedere in caso di sconfitta prematura agli AO.. certo che Jannik è in grado di sostenerla anche se, come detto da lui stesso, “fuori sembro freddo, ma in certi momenti sento la tensione e ho tante emozioni che devo gestire” il succo del discorso
Dacci oggi il nostro Sinner quotidiano….
Sinner non conosce la parola pressione.
“Io sotto pressione? Niente in confronto a quella di un chirurgo o di un capofamiglia che deve mettere in tavola la cena. Mantenere una famiglia o non sapere se ti entra un razzo in casa, questa è pressione. Giocare a tennis è un privilegio, una cosa di cui sentirsi onorati”
D’accordo, ma io mi sono limitato a considerare la situazione nei G.S., e non il resto 🙂
Già considerare solo quell’aspetto spero e ripeto sia di buon auspicio per Sinner che tutti noi desidereremmo facesse molto meglio almeno di Pietrangeli … in una sola vita 🙂
ma io non capisco perchè numero 2..
cos’ha in meno di djokovic?
@ antoniov (#3866060)
Dai non e’ così, aveva vinto si un solo slam, ma aveva già vinto diversi mille e anche le finals due anni prima.
Quello che sostiene Mouratoglou è proprio quello che penso io !
Incrociamo le dita e auguriamoci che per Jannik il 2024 sia come per Novak nel 2011 che all’età di Jannik aveva vinto solo un G.S. (A.O) 🙂
Ma magari! Rimaniamo invece con i piedi per terra e godiamoci il momento storico che non é scontato continui
E via ancora “pressure”.. almeno tutti apprezzamenti e grandi riconoscimenti del lavoro e dei progressi fatti da Jannik nel 2023